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Il contratto deve essere eseguito secondo buona fede. L'invalidità riguarda il contratto come atto,
mentre la risoluzione opera direttamente sul rapporto contrattuale. L'invalidità, infatti, sussiste quando
sono presenti difetti originari nel contratto che lo viziano. Il contratto che può essere risolto, invece, è
nato completamente valido: solo successivamente, sono sopravvenute delle situazioni per cui il
contratto si è inserito in un contesto molto diverso rispetto a quello in cui è nato.
Una delle due parti può chiedere la risoluzione. La legge definisce tassativamente i casi in cui questo
può avvenire: per inadempimento dell'altra parte (in questo caso si può comunque intervenire anche
con un'eccezione sospensiva o chiedendo l'adempimento), per eccessiva onerosità sopravvenuta e per
impossibilità sopravvenuta della prestazione.
La risoluzione[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Risoluzione del contratto.
La risoluzione è un istituto che scioglie il vincolo contrattuale, disciplinato dall'art. 1453 e seguenti
del codice civile italiano.
Note[modifica | modifica wikitesto]
1. ^ I contratti in generale (Contratti) - 101Professionisti.it, su 101professionisti.it. URL consultato il 23 luglio
2016 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2016).
2. ^ Contratto ad esecuzione istantanea - Dizionario Giuridico - Brocardi.it, su brocardi.it. URL consultato il 23
luglio 2016 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2016).
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
Bianca, Il contratto, Diritto civile, III, Giuffrè, Milano
Diener, Il contratto in generale, Milano, 2002
Messineo, Dottrina generale del contratto, Milano, 1948
Roppo, Il contratto, Giuffre', Milano
Santoro-Passarelli, Dottrine generali del diritto civile, 1973
De Nova G., Il contratto ha forza di legge, LED Edizioni Universitarie, Milano, 1993 ISBN 88-
7916-031-1