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ANNO 1 - n.3 RIVISTA MENSILE
Sped. Abb . post. Gr. IV/70
OTTOBRE 1969
7<. I
ATTENZIONE
~ eome ~ eeord
,,
4 Brev et t i Internaz i ona li Sensibilità 20.000 ohms x
••
volt
STRUMENTO A NUCLEO MAGNl!TICO schermato contro I campi magnetici esterni 111
Tutti I circuiti Voltmetric i e amperometrlci di questo nuovissimo modello 680 R montano
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'7<. eeord di accessori supplementari e complementari I Cvedi sott'l)
7:z..eeord di protezioni , presta zioni e numero di portate I

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AMP . e.e., 12 portate: da so µ)I a IO Amp.
AMP. e.A.: 10 portate: da 200 µA a 5 Amp.
OHMS : 6 portato: da I decimo di ohm a
Rlnlatore di 100 Megaohms.
AEATTAltZA: 1 portata: da O a IO Megaohms.
FRED.UENZA · 2 porùte: da O a 500 e da Oa 5000 Hz.
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DECIBELS: 10 portal e: da - 24 a + 70 dB.
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con accessori appositamente progettati dalla I.C.E.
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comp,nsa,ione de1II• errori dovutl agh sbalzi di
temperatura.
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ca tore ed al raddrizzatore a lui 3'tcoppiato, di pote:-
sopportare sovraccarichi accidentali od erronei anche IL TESTER PER I TECNICI VERAMENTE ESIGENTI 111
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"!,rai,stest Aesi,tenza d'ingresso = Il
MOD . 616 A"'pirelo,p
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Mohm • Tensione e.e., da per . misure amperome·
Esso pub eseguire tut- 100 mV. a 1000 V.• Tensio- pe rome trithe triche Immediate In e.A.
te le seguenti misu· in C.A. MiSU· senza inte rr ompue i
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1000 V. • Ohmetro, da 10 Kohm a 10000 Mohm • Im- re eseguibili : ci rcuiti da esaminare ..
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Via Cl'acovia, 19 - Bologna
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Monluschl Giuseppe
Dlretlore Responsablle
Brini Romano
Autort:a.azlone
Trlb. Civile dt Bologna
r
n. 5058 del 2112/83

RIVISTA MENSILE

N.3 1969
A N N O 1°
COLLABORAZIONE
MISURATORE di campo ULTRASENSIBILE........................... pag. 162
Alla rivista llluova Eleuronlca
possono collaborare tutti i lettori.
Gli articoli tecnici riguardanti pro- NUMERICAL and SIMBOLIC INDICATOR tubes..........- ................ 172
getti realiuati dovranno essere
accompagnati possibilmente con
foto in bianco e nero (formato
Un utilissimo PROVA 01001............................................................... 176
cartolina) e di un disegno (anche a
matita) dello schema elettrico. GENERATORE VHF modulato in FREQUENZA ............................. . 182
L'articolo verrà pubblicato sono la
respansabilità dell'autore, e penan·
to agli si dovrà impegnare a ,;. 186
spandere ai quesiti di quei lenori
AMPLIFONO per AUTO..........................................................................
che realizzato il progetto, non sono
riusciti ad ottenere I risultati de· un amplificatore LINEARE per la trasmissioAe................................... 192
scritti.
Gli articoli verranno ricompensati
• pubblicazione avvenurA. Foto-
grafie, disegni ed articoli, anche se
- UN VFO per la gamma dei 144 MHz•.....••..•.••.••..•.•..••..•••.••••.••.•••••.••.• 200
non pubblicati nnn verranno resti~
ruitl. UN CONVERTITORE per TV estere.•..•..................•..••...........•••..•••..••• 202
t VIETATO •

I circuiti descritti su questa Rivista.


tutta i'EUROPA nel vostro televisore.............................................•••. 208
sono In pane soggetti a brevetto,
quindi pur essendo permessa la AMPLIFICATORE - M25..................................................................... 216
realiuazione di quanto pubblicato
per uso dilettantistico, ne è proibita
la realizzat:ione a carattere com- un TELEVISORE per ricevere i satelliti metereologici..................... 220
merciale ed industriale.

Tutti I diritti di riproduzione o tra· CONVERTITORE a FET................................................................... 231


duzioni totali o par,iali degli ani-
coli pubblicati. del disegni, foto ecc.
PROGETII in SINTONIA..................................................................... . 235

e
sono riservati a termini di Legge
per tuni ì Paesi . La pubblicazione
su altre riviste pu6 essere accordata
soltanto dietro autoriua2;ione Associato all'USPI
scritta dalla Direzione di Nuova (Unione stampa
Elettronica. periodica italiana)
Considerando che è nostra intenzione presentare in fu-
turo su questa rivista degli ottimi ricetrasmettitori in sca-
tola di montaggio, affinché i nostri lettori possano de-
dicarsi alla loro realizzazione con ogni possibile facili-
tazione, abbiamo pensato di proporvi fin d'ora strumen-
ti atti allo scopo. Il primo che consigliamo è appunto
questo misuratore di campo che si rivelerà utilissimo
nella fase di taratura.

Costruirsi un ricetrasmettitore transistorizzato,


pur anche di ridotte dimensioni e potenza. pensia-
mo sia stato e sia il sogno più ricorrente di ogni
buon lettore o sperimentatore degno dell'appel-
lativo di hobbista, ma quanti di coloro che si sono
accinti con entusiasmo comprensibile alla realiz-
zazione di un simile apparecchio hanno ottenuto
MISURATORE
risultati pari alle aspettatiV9?
A sentire i vari pareri, ed ancor più le varie la-
gnanze, abbiamo potuto capire che i fortunati,
di campo
ULTRASENSIBILE,
o meglio ancora i più esperti, non sono tanto nu-
merosi in proporzione a tutti quelli che ci hanno
provato. I perché di questi numerosi insuccessi
sono da imputare a troppi fattori per poterli ana-
liuare tutti, per cui ci limiteremo a parlare di
quelli che, a nostro avviso, sembrano i più appa-
riscenti e cioè: inadeguata preparazione degli
sperimentatori, specie se novellini, sul compor-
tamento dei componenti nelle varie funzioni cui
vengono adattati. e a questo riguardo va un par- lizzare transistor di caratteristiche diverse da quel-
ticolare pensiero ai transistor impiegati come li consigliati, come sostituire i vari componenti al
amplificatori di A.F, mancanza di articoli provvisti fine di ottenere ùn risulta to soddisfacente. nono-
di esaurienti spiegazioni sulle varie fasi di mon- stante le modifiche apportate.
taggio e ancor più di messa a punto, ed infine la Intanto per cominciare la lunga strada delle e-
la mancanza della minima ed indispensabile at- sperienze in campo« TRASMISSIONE» sarà op-
trezzatura per la taratura e la messa a punto dei portuno che P.gli proweda a costruirsi gli stru-
vari stadi. menti strettamente indispensablli che serviranno
È nostra specifica intenzione, come avrete a facilitarlo nelle future realizzazioni. Il primo stru-
già compreso dai numeri antecedenti questo della mento che sul piano dell'utilità occorrerebbe rea-
nostra pubblicazione, cercare di porre rimedio lizzare consiste in un perfetto e sensibilissimo
a questa diffusa mancanza, facendo si che i nostri misuratore di campo.
lettori, o almeno coloro che hanno la pazienza di Perché abbiamo scelto proprio un misuratore
seguircì passo passo, possono, con la s'tessa faci- di campo?
lità con cui ora sono capaci di far funzionare un Perché in pratica esso oltre ad essere uno dei
semplice amplificatore di B.F .. eseguire con pie- più utili è anche uno dei più costosi, quindi avrete
na soddisfazione e conoscenza anche tutti que- più tempo per realizzarlo potendo programmare
gli altri progetti ben più complicati che presente- la spesa in modo razionale e consono alle vostre
remo di volta in volta. possibilità.
Noi desideriamo che i nostri lettori non solo
siano in grado di eseguire un montaggio seguen-
do le nostre direttive accontentandosi di un fun- A COSA SERVE UN MISURATORE DI CAMPO
zionamento alla meno peggio e confidando nella
propria fortuna, ma anche che sappiano come Ovviamente questa parte dell'articolo non inte-
procedere per una perfetta taratura e, volendo uti- resserà in maniera soverchia coloro che già esper-

pag. 162
tissimi conoscono profondamente tutte le possi- altri apparecchi del genere come abbiamo con-
bilità che un misuratore di campo offre a chi si statato di fatto. ma ad una distanza più che ri -
diletta di ricetrasmettitori, ma con questa noi spettabile, si potrà notare come, ruotando mini-
ci rivolgiamo piuttosto ai « novizi » ancora a corto mamente i nuclei della bobina dello stadio finale
di conoscenze o addirittura a coloro che per le o il compensatore di accordo. la lancetta dello
prime volte prendono in mano una rivista di elet- strumento subisca ampie variazioni indicanti un
tronica. aumento od una diminuzione del segnale irradia-
In pratica in cosa consiste essenzialmente un to a seconda della regolazione effettuata.
misuratore di campo? Possedendo un efficiente misuratore di campo
Semplicemente in uno speciale circuito che si ha la possibilità di tarare qualsiasi trasmettitore
capta il segnale di A.F trasmesso da un trasmetti - in modo perfetto affinché eroghi la massima po-
tore e ne misura l'intensità. tenza. Condizione questa che avrete raggiunto
Come vedete la spiegazione è abbastanza sem- quando sarete riusciti ad ottenere la massima de-
plice e su di essa non è necessario discutere ul- viazione della lancetta sul quadrante del misura-
teriormente. Si intuisce facilmente che un buon tore.
misuratore deve risultare di sensibilità tale da Oltre alla taratura vera e propria , il misuratore
poter sentire il segnale -di A .F emesso da un tra- di campo risulta indispensabile per stabilire l'op-
smettitore anche di potenza molto ridotta e ad timum della lunghezza dell'antenna irradiante os-
una distanza variabile dai 50 ai 200 metri non servando, se accorciandola od al1ungandola il
solo per poter stabilire ad esempio quale fra due segnale si attenua od aumenta .
o più esemplari eroghi più potenza, ma anche Abbiamo constatato che troppe volte a causa di
per correggere e controllare le varie bobine d'ac- antenne calcolate in maniera utopistica e spesso
cordo. Inoltre, potendo mantenere il misuratore non conformemente alle esigenze. non si riesce
di campo non precisamente vicinissimo al tra - ad accordarsi perfettamente sulla frequenza di
smettitore. come normalmente occorre fare con emissione con il risultato di avere rilevanti perditti

pag. 16 3
d, A.F e conseguentemente minor portata chilo- CI RCUITO ELETIRICO
metric a e surriscaldamento dei transistor finali.
Nulla d, meglio po, del misuratore di campo per Il misuratore di campo che noi proponiamo ai
accordare anche i filtri a PI -GRECO dello stadio nostri lettori è cosrnuito. come vedesi in fig. 1
finale o della bobina di compensazione per anten- da un circu ito di sintonia composta, come solito,
ne accorciate, perché solamente con esso si ha la da una bobina, L 1. scel ta in modo che in abbina-
possibilità di sap ere senza errori di sona qual'è mento con il condensatore variabile di sintonia
lo stato di maggior rendimento. C2 riesca a spaziare tutta ouella gamma di fr~-
Sempre con un misuratore di campo si é in gra- quenze che e nostro interesse cap1are.
do di stabilire se la frequenza emessa risulta in Per aumen tare inoltre la sensibilità dell'appa-
effetti quella fondamentale oppure solamente recchio. anziché rivelare diretta m ente I' A. F sE>m-
un'armonica: fa ttore importante quando si ha la plicemente attraverso u n diodo al germanio come
necessità di duplicare la frequenza fondamentale usualmente si fa . s1 è pensato di inserirne due,
di un oscillatore a quarzo per raggiungere fre- che nello schema elettrico sono siglati DG 1 e
quenze elevate. A questo proposito, tanto per fare DG2. con funzioni di duplicatori di tensione 1n
un esempio. qualche giorno fa venne da noi un maniera che la tensione presente ai capi di C4
lettore che. avendo reallzzato un trasmettitore risu lti praticamente doppia di quella che si sareb-
per i 27 MHz. non riusciva a capacitarsi come, pur be ottenuta con una rivelazrone normale, a tutto
constatando in uscita dello stadio finale del pro- vantaggio della sensibilità.
prio apparecchio una potenza di A.F tanto elevata Quindi. un partitore di tensione composto dalle
da poter accendere una lampadina da 6 volt O 3 resistenze da R 1 a R5 e facente capo ad un com-
watt. tuttavia non riuscisse a superare, od almeno mutatore. di sigla S 1. serve per poter regolare
a raggiungere in trasmissione la barriera dei 200 la sensibilità del misuratore di campo secondo
metri. la potenza dei trasm ettitori in esame e la distanza
Col misuratore di campo che vi stiamo presen- alla quale si effettua il controllo.
tando noi siamo stati in grado di fornire immedia- La presenza del potenziometro R5, inserito nel-
tamente l' esatta spiegazione del dilemma. la parte 1erminafe del panitore, è prevista per
L' oscillatore a Quarzo infatti oscillava effetti- modificare la posizione della lancetta sulla scala
vamente sui 27 MH1 . ma lo stadio finale per un dello strumento qualora essa raggiungesse su 01
plausibile errore di taratura non risultava accorda- una portata 11 fondo scala mentrP nella portata
to sulla suddetta frequenza ma b ensì sui 54 MHz. successiva il segnale inviato desse adito ad uno
A questa conclusione si giunse osservando che, spostamento non molto evidente.
col misuratore posto a 50 metn di distanza, men- Proseguendo quindi nel nostro studio del cir-
tre predisponendolo sui 27 MHz per ottenere cui to elettrico. troveremo che dal commutatore
una minima indicazione occorreva mettere lo stru - la tensione. debitamente rivelata dai diodi, viene
mento alla massima sensibilità. accordandolo sui applicata sul Gate di FT1 , un Fet a canale N tipo
54 M Hz era necessario ridurn e invece detta sen- 2N3819 sostituibile natu ra lmente con altro
sibilità per evitare alta lancett a di sbauere vio- componente dalle s1esse caratteristiche Il Fet .
lentemente sul perno delimitante il fondo scala. abbina to al transistor TR1 . un PNP tipo AC125,
A c onclusione della nostra chiacchierata dob- costituisce. internamente al misuratore un sen-
biamo proprio dedurre che un misuratore di cam- sibilissimo ed efficentissimo voltmetro elettronico
po non pu6 mancare tra l'attrezzatura di quanti si che. p er le sue qualità, e principalmente per la sua
dedicano alla trasmissione o hanno intenzmne di al1issima impedenza d 'ingresso. permette la mi-
dedicarvisi in un prossimo futuro. sura precisa della tensione presente sul Gate.
Inoltre è doveroso aggiungere che l'apparec- Impiegando come strumento di lettura un mi-
chio che noi stramo presentando, oltre a possede- croamperom etro da 50 microampere, si ha la pos-
re una sensibilità tanto elevata da renderlo supe sibilità di far deviare completamente a fondo scala
riore ad ogni effetto a tutti gli altri apparecchi la lancetta misurando ad un metro di distanza fa
tutt'ora in commercio. presenta anche il pregio potenza del segnale emesso da un ricetrasm etti-
tt1 poter controllare la percentuale cii modulazione tore giocattolo che dispone di 5 mllliwatt, ci6
di stabilire cioè se un trasmettitore risulta modu- naturalmente con lo strumento disposto alla
lato al 50% oppure al 100%. o ancora se la mo- massima sensibilità cioè con S 1 commutato di-
dulazione è positiva o negativa, vale a dire se la rettamente sulla prima posizione.
porenza del segnale di A.F emesso. rn presenza di Per lo strumenro milliamperometrico da. impie-
modulazione. aumenta d' intensità o diminuisce gare sarà sufficiente che vi procuriate u no stru-
come di fatto può accadere. mentino giapponese il cui costo si aggira intorno

pag. 164
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Cl

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•• .
••••

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3.1 •

......
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r
9Volt

..
. ..
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FIG.1

alle 2.800 lire, oppure. qualora voleste optare


per una soluzione più economica . potete sempre
COMPONENTI
L1 8 spire filo .da 0 ,7 mm avvolte sopra un suppor- sopperire a tale mancanza applicando al posto
to di 8 -9 mm di diametro dello strumentino due boccole da inserire ester-
R1 2,2 Megaohm 1 / 2 Watt L 18 namente alla scatola del misuratore nelle quali,
R2 2,2 Megaohm 1 / 2 Watt L 18 quando desiderate effettuare una misura, inserire-
R3 2,2 Me9aohm 1 / 2 Watt L 18 te i puntali di un tester 20.000 ohm X volt pre-
R4 2,2 Me9aohm 1 / 2 Watt L 1 8 disposto nella posizione corrisponde n te ai 50
RS 1 Megaohm potenziometro lineare L 470 microampere fondo scala.
R6 22 Megaohm 1 /2 Watt L 1 8 La mancanza di tale portata. qualora il vostro
R7 220.000 ohm 1 / 4 di Watt I. 18
tester ne fosse sprovvisto. non vi impedirà certo di
R8 22 .000 ohm 1/ 4 di Watt L 18
R9 5.600 ohm 1 / 4 di Watt L 18 effettuare il montaggio visto che potrete sempre
R1 O 10.000 ohm trimmer L 160 usufruire della portata di 100 microampere fondo
R11 1.000 ohm potenziometro lineare L 4 70 scala , pur ottenendo naturalmente una sensibilità
R12 3.900 ohm 1 / 2 Watt L. 18 inferiore.
C1 6 pF ceramica L 30 Per l'alimentazione è sufficiente ricorrere alla
C2. 250-360 pF variabile L. 900 solita pila da 9 vol t . dato che l'assorbimento to-
C3 180 pF ceramico L 30 tale. non superando i 0.6 milliampere. permette
C4 10.000 pF L 70 una notevole durata senza necessità di sostituir-
es 0 ,1 mF a carta L 70 la . considerando inoltre che il misuratore verrà
51 commutatore 5 posizioni 1 via L. 400
usato per un massimo di 2 giorni di seguito, du-
S2 interuttore a levetta L 200
DG1 diodo al germanio tipo OA79 - OA81 - OA85 rante la fase di taratura, per poi ssere messo a
eccl..165 riposo fintanto che non si avra un altro progetto
DG2 diodo al germanio tipo 0A79 - OA81 - OA85 da mettere a punto.
ecc L 165
FT1 • transistor Fet tipo 2N3819 L. 1.100
TR1 transistor PNP tipo AC125 l. 450 CI RCUITO DI SINTONIA
MA. ~ strumento 50 microamper fondo scala L 3.000
1 demoltiplica (vedi pag. 179)
Prima di dar corso alla d~scrizione del montag-
1 antenna a stilo cromata L 800
gio del nostro appar~cchio. vogliamo far presente
I prezzi indicati ci sono stati forniti dall'Euro Kit. Nello a coloro che si accingono alla realizzazione che.
schema abbiamo anche indicato le tensioni rivelate per ciò che riguarda il circuito di sintonia. essi
sui vari elettrodi del circuito, misurate con voltmetro potranno comportarsi secondo le personali esi-
elettronico. genze . come spiegheremo più avanti. adattando
detto circuito alle loro necessità.

pag. 165
Con un condensatore variabile ad aria ad unica le bobine inserite e nella fig. 3 vi abbiamo o,
sezione, per esempio. avente una capacità massi- gnato come va modificato il circuito di sintonia
ma compresa fra i 250 o i 360 pF (come si ha con per adattarlo alle 6 sezioni.
un semplice variabile per onde medie) ed una sola In pratica ciò che occorre è solamente un com-
bobina si potrà coprire tutte le frequenze che van- mutatore doppio a 6 vie 2 posizioni per inserire
no dai 5 MHz fino ai 30 MHz. di volta in volta l'antenna sul circuito interessato
In questo caso specifico la bobina L 1 dovrà es- e prelevare sempre dallo stesso circuito la tensio-
ne A.F da rivelare.
sere realizzata avvolgendo attorno ad un supporto
di 8 -9 mm. di diametro, provvisto di nucleo fer- La parte rimanente dello schema resta immuta-
romagnetico per la taratura, 8 spire di filo di rame to, come faci lmente arguibile dalla figura.
da 0 .7 mm. di diametro. Sfruttando bobine con diverso numero di spire
e con in parallelo dei piccoli compensatori in ce-
Questa soluzione è senza dubbio molto sempli-
ce, però presenta l'inconveniente che, dovendo ramica o dei condensatori fissi di correzione, noi
possiamo impiegare una sezione a capacità eleva-
con una sola bobina coprire una così elevata s.pa:
ta per esplorare a copertura continua una vasta
ziatura di gamma, la resa non ha andamento li-
pozione di gamma come. ad esempio quella che
neare, dipendendo dal rapporto INDUTTANZA/
va dai 3 MHz ai 1 5 MHz.
CAPACITA: rapporto che è molto dissimile a
Con quest'ultima si ha la possibilità di control -
variabile aperto ed a variabile chiuso, cioè non
lare immediatamente senza alcuna commutazio-
esiste in questi casi una precisa proporzionai ità.
ne su quale frequenza oscilli un trasmettitore che
Inoltre con il sistema descritto pocanzi non si
avevamo costruito per i 7 MHz ed osservare se
ha la possibilitè di salire a frequenze superiori
invece non oscilli sui 3 ,5 MHz oppure sui 14 MHz.
quando può risultare utilissimo avere a disposi-
Impiegando poi un'altra sezione capace di co-
zione altre gamme, come quella dei 70- 100 MHz
prire solamente le frequenze dai 6 ai 9 M Hz,
per il collaudo e la taratura di radiomicrofoni in
avremo con questa la possibilità di vedere con
F.M., e quella dei 144 MHz. pure questa una gam-
maggior precisione ogni aumento o riduzione di
ma radiantistica frequentemente impiegata nei
potenza durante le fasi di taratura del trasmetti-
ricetrasmettitori. tore in esame.
Tutte queste ragioni. considerando anche il
Per terminare vi presentiamo il prospetto di co-
fatto che il nostro misuratore deve possedere dei
me abbiamo impiegato le 6 sezioni del nostro va-
requisiti di universalità , ci hanno consigliato di
riabile:
prendere in considerazione dei condensatori va-
Sezione n. 1 = dai 3 ai 1 5 M Hz
riabi li a più sezioni, vale a dire provvisti anche di Sezione n. 2 = dai 12 ai 22 MHz
sezioni con capacità massima di 8-1 O pF neces-
Sezione n. 3 = dai 20 ai 40 MHz
sari per esplorare frequenze più elevate quali ap- Sezione n. 4 dai 35 ai 60 MHz
punto quelle dei 140- 1 50 M Hz. Sezione n. 5 = dai 50 ai 120 MHz
Il condensatore variabile che noi abbiamo tro- dai 90 ai 160 MHz
Sezione n. 6
vato ed impiegato nella nostra realizzazione è Ovviamente le frequenze che noi abbiamo de-
provvisto di 6 distinte sezioni che presentano. par- nunciato servono puramente come indirizzo in
tendo dal lato del perno di regolazione. le seguen- quanto possono essere variate a vostro piacimen-
ti capacità massime: to, senza alcuna difficoltà, modificando il numero
Sezione n. 1 "' 300 pF delle spire nelle bobine oppure aggiungendo. co-
Sezione n. 2 = 125 pF me già anticipato, dei condensatori in parallelo
Sezione n. 3 = 120 pF alla bobina per far iniziare la gamma esplorabile
Sezione n. 4 = 300 pF dal misuratore di campo dalla frequenza che si
Sezione n. 5 = 9 pF desidera.
Sezione n.. 6 = 9 pF
Detto condensatore è costruito dalla Ducati e
con esso noi possiamo realizzare un completo ed REALIZZAZIONE PRATICA
efficiente misuratore di campo capace di coprire
tutte le frequenze dalle VH F alle medio-corte.
Precisiamo comunque che anche altri variabili La prima operazione da effettuare consiste, è
ad aria, come ad esempio quelli per onde medie comprensibile, nel procurarvi il materiale neces-
e corte. possono benissimo risultare adatti allo sario e nel decidere se è il caso di impiegare un
scopo oltretutto essendo reperibili molto facil- milliamperomet ro o di sfruttare il normale tester.
mente. Nella foto di fig. 2 è rappresentato il con- Quindi si decide per la scatola da utilizzare come
densatore da noi impiegato completo già di tutte contenitore e per il variabile multisezione.

pag. 166
·-- e, Cl

Fig. 3 Utilizzando un variabile a 6 sezioni lo stadio di


e• entrata va modificato come indicato nello schema di
figura.

~
DG2

'\

' ,,_

DG1

C1' C 11 C1 -C5-C8-C12-C15-C19 = 6 pF ceramici


C3-C7-C10-C14-C17 -C21 ·= condensatore
variabile a 6 sezioni (Vedi testo)
LI ci• C2-C6-C9-C13-C16- C20 180 pF ceramici
C4 100 pF (oppure 4 7 pF, secondo le esigenze)
C11 47 pF ceramico
C 18 6 pF ceramico (oppure compensatore)
C1' c .. S3A-S3B doppio commutatore a 6 posizioni
2 vie L. 1040 -

Per le bobine si veda la tabella presentata a pagina


168, ricordandosi che la bobina L 1 è quella posta sulla
sezione vicino al perno del variabile, cioè quella da
300 pF mentre L6 è la bobina posta sull'ultima sezione,
quella da 9 pF.

fig . 2 Il condensatore da noi impiegato a 6 sezioni del


costo da L 1 500 reperibile assieme ai supporti pe r le
bobine (L. 40 cadauna) presso la ditta Euro Kit.

pag. 167
Fatto questo, potete procedere a forare la sca-
tola per inserirvi tutti i vari comandi : potenziome-
tri. commutatore. interruttore di alimentazione.
presa per l'antenna a stilo.
ofE7
Per il comando del perno del variabile , sarebbe
consigliabile una manopola provvista di demolti-
plica per ottenere una sintonia più fine , comun-
que anche una semplice manopola graduata. e
non demoltiplicata,. può as5ervire sufficientemen-
te al vostro scopo.
Procuratevi quindi una basetta di bachelite Disposizione dei
che vi servirà per fissare sopra di esse Il variabile terminali del tran-
completo di tutte le bobine , come potete vedere sistor e del fet vi-
nella foto di fig . 2. sti dal lato dei ter-
Per quanto riguarda specialmente le bobine del - minali, nonché la
le ultracorte. ricordatevi che esse vanno fissate polarità di due di-
direttamente con una estremità sul terminale del- versi diodi.
la sezione del variabile corrispondente e con l'al-
tra estremità al terminale di massa più prossimo.
Ai terminali vanno pure saldati direttamente Qualora non v1 interessassero le gamme dei
anche i condensatori che dovranno col legarsi al 144 MHz o dei 50 MHz, potete sempre sfruttare
commutatore d' antenna S3A e a quello di utiliz- I.e sezioni relative a tali gamme. vale a dire quelle
zazione S38 , come appare chiaramente nello di capacità di 9 pF. per la gamma dei 28-30 MHz,
schema di fig. 3 . in modo da otlenere una sintonia fine su queste
{N. B. i fili che da questi condensatori si colle - frequenze .
gano ai due commutatori non influenzano il ren - In tal caso la bobina L 1 deve essere realizzata con
dim.:mu Jell'apparecch,o per cui la loro lunghezza spire n. 13 di filo di rame da 0 ,7 mm avvolte vici -
non ha alcun valore pratico) . ne su supporto da 8 - 9 mm completo di nucleo e
Nel prospetto che vi presentiamo ora, abbiamo con in parallelo un condensatore da 10- 1 2 pF.
riportato gli estremi di realizzazione delle bobine Dal commutatore S38 il segnale quindi passa
util izzate nel nostro protoripo. ai diodi rivelatori DG 1 e DG2 , e a questo punto
sarà opportuno consigliarvi la massima attenzio-
ne per evitare errori nei collegamenti poiché, se le
BOBINA polarità verranno invertite, il misuratore ovvia-
- Per la gamma dai 3 ai 15 MHz = spire n. 32 mente non potrà funzionare.
di filo di rame da 0,3 mm avvolte vicine una alla Un altro particolare che potrebbe sfuggire è
altra su supporto di diametro di 8-9 mm completo quello della massa; ricordatevi che la carcassa del
di nucleo. variabi le va posta in contatto con la scatola me-
- Per la gamma dai 12 ai 22 MHz = spire tallica che servirà pure come massa comune
n. 24 di filo di rame da 0,3 mm avvolte vicine su per tutto il circuito. a cui andranno quindi sal-
di un supporto dal diametro di 8-9 mm completo dati tutti quei fili che dallo schema elettrico di
di nucleo. fig . 1 risultano collegati al polo negativo della
- Per la gamma dai 20 ai 40 MHz = spire pila di alimentazione.
n. 14 di filo di rame da O, 7 mm avvolte vicine su Per fissare il Fet ed il transistor potete ricorrere
di un supporto dal diametro di 8-9 mm completo benissimo ad una basettina in bachelite provvista
di nucleo. di terminali di fissaggio , comunque non essendo
- Per la gamma dai 35 ai 60 MHz = spire per nulla critica tutta la parte del circuito che ri-
n. 6 di filo di rame da O, 7 mm avvolte vicine su guarda il voltmetro elettronico. potete impiegare
di un supporto dal diametro di 8-9 mm completo tranquillamente fili di lunghezza di comodo. evi-
di nucleo. tando però accuratamente di passare con essi in
- Per la gamma dai 50 ai 120 MHz = spire prossimità del circuito di sintonia. cioè delle bobi-
n. 6 di filo di rame da 0,8 mm avvolte leggermen- ne e dei condensatori.
te spaziate su un diametro di 6 mm. Ultimo avvertimento. bisogna non confondere
- Per la gamma dai 90 ai 160 MHz = spire i terminali dei due componenti, e per evitare di
n. 3 di filo di rame da 0,8 mm avvolte su di un dia- incorrere in qualche incertezza . vi abbiamo de-
metro di 6 mm e spaziate fino a formare una bo- scritto la disposizione dei piedini visti dalla parte
bina lunga 1 cm. uscente dal corpo dei due transistor.

pag. 168
Terminata la fase di cablaggio s, può finalmente tre lo zero. potete momentaneamente invertire i
passare alla taratura ':'d al,a m 0 s~a a punto dello capi d'ingresso al tester).
strumento. Sostituite quindi il tester col microamperome-
tro e procedete ad una regolazione più fine, sem-
pre ritoccando R 1 O. ·
Effettuata questa operazione non sarà più ne-
cessario operare ulteriormente sul trimmer ed e-
TARATURA E MESSA A PUNTO
ventuali variazioni, causate dal progressivo esau-
rimento delle pile o dalla stabilizzazione del Fet
La messa a punto del nostro misuratore di cam- e del transistor sotto l'effetto della temperatura,
po non presenta difficoltà degne di questo appel- andranno corrette agendo sul potenziometro R 11 ,
lativo per cui. una volta terminato il montaggio. il cui perno fuoriuscirà dalla scatola metallica.
in poco tempo sarete in grado di effettuarla. A questo punto anche il problema della taratu -
Ponete il potenziometro di azzeramento R 1 1 a ra non sussiste più e potete quindi procedere ad
metà corsa, quindi date tensione al misuratore e un collaudo vero e proprio.
immediatamente con un cacciavite regolate il Se possedete un qualsiasi ricetrasmettitore por-
trimmer potenziometrico R10 fino a portare la tatile. o anche un semplice radiomicrofono in F.M
lancetta del milliamperometro sulla posizione di come quello che vi abbiamo presentato sul N. 1
ZERO. di questa rivista. potete constatare il funziona-
Noterete infatti che appena data tensione la mento del misuratore ponendone l'antenna vicina
lancetta devierà a destra o a sinistra della scala; a quella dello strumento (trattandosi della prima
R 1O serve appunto per riportarla nella posizione provai. dopo averla completamente sfilata, col
di riposo. commutatore S3A-S3B predisposto sulla gam-
Occorrerà agire su R 1O con una certa celerità ; ma di ~missione del trasmettitore.
qualora temeste per il vostro strumento, potete Ruotate poi il condensatore variabile fino a
ricorrere in fase iniziale di messa a punto a sosti- quando troverete una posizione dove la lancetta
tuire il milliamperometro col vostro tester predi- dello strumento devierà a fondo scala.
sposto col fondo scala a 5 milliampere regolando Per ridurre la sensibilità del misuratore di cam-
quindi R 1 O fino a portare la lancetta in prossimità po ed adattarla secondo le esigenze .del momen-
dello zero (nel caso che la lancetta si portasse ol- to si dovrà agire esclusivamente su S 1 e R5.

TUTTO L'OCCORRENTE
PER I CIRCUITI STAMPATI
confezione da 1/2 litro per bottiglia
soluzione DECAPAGGIO L. 200
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Provvederemo noi a farveli inviare. ai
prez.zi sopra indicati, direttamente dal
produttore al vostro domicilio.

pag. 169
TARATURA DELLE GAMME DI SINTONIA ed eventualmente anche nelle Armoniche supe-
riori, ad esempio 108 MHz, controllando se in
Nella nostra descrizione noi vi abbiamo indica- queste posizioni la lancetta denuncia una pro-
to, per i variabile a 6 sezioni utilizzato nel nostro porzionale diminuzione d'intensità del segnale
prototipo, le varie gamme coperte e le bobine (prendendo come base sempre i 27 MHz, se a
adatte pe( esplorarle. questa frequenza la lancetta si trova a metà sca-
È comprensibile per6 che a causa delle diverse la, sulle altre due frequenze essa dovrà scende-
tolleranze dei condensatori d' antenna e di uscita re rispettivamente circa ad un terzo ed a un quar-
e della variabile posizione dei nuclei inseriti nelle to della stessa scala).
bobine. le frequenze da noi denunciate non corri- Si procede quindi per la taratura fine. collocan-
spondano esattamente a quelle ottenute nei vo - do il trasmettitore ad una certa distanza. valuta-
stri montaggi. bile secondo la potenza di volta in volta, ritoccan-
Non è che ciò possa in alcun modo pregiudica- do i compensatori di accordo per controllare se il
re il funzionamento dell' apparecchio; ma se desi- segnale captat0 dal misuratore di campo aumen-
derate raggiungere la perfezione. corrispondente- ta o diminuisce.
mente alle frequenze da noi dichiarate, non dove- Ovviamente alla mas·s ima deviazione dello
te far altro che inserire nella presa antenna un se- strumento corrisponde anche il maggior rendi-
gnale di A.F prelevato da un oscillatore modulato mento del trasmettitore.
per la taratura dei ricevitori supereterodina e mo- Come appurerete di persona, occorre fare atten-
dificare quindi i valori inesatti. zione a non avvicinare le mani alle due antenne
perché la mano assorbe energia di A.F, anche se
COME SI USA UN MISURATORE DI CAMPO in misura limitata, fatto appurabile chiaramente
col misuratore.
Anche se ad alcuni può sembrare superfluo, Se volete poi correggere la lunghezza dell'an-
l'esperienza ci ha insegnato che non basta presen- tenna o della bobina di compensa zione o ancora
tare uno strumento descrivendolo nei minimi par- del filtro di accordo a PI-GRECO, consigliamo di
ticolari, ma molte volte risulta opportuno spiegar- usare sempre un cacciavite completamente in
ne, almeno per sommi capi e a tutto beneficio dei plastica per evitare l'inserimento di capacità pa-
lettori più sprovveduti, i modi di usarlo per evitare rassite.
così perplessità od errori di lettura. Un' altra avvertenza è quella di tenere durante la
Ammettiamo allora di dover tarare un ricetra- taratura. il trasmettitore in una posizione fissa
smettitore (il discorso che stiamo introducendo perché anche il minimo spostamento di qualche
vale anche per i radiomicrofoni e radiotelefoni in decimetro causerà delle variazioni chiaramente
genere). come procedere? rilevabili dal misuratore. Se poi avete costruito
Si a{cende il misuratore e si regola il potenzio- il radiomicrofono EK 1 O oppure l'EK 12 potrete va-
metro 9i azzeramento R11 , per far coincidere la lutare appieno la sensibilità del vostro misurato-
lancett~dello strumento sullo zero, nel caso non re di campo, ed ancor meglio cercare la lunghezza
lo foss quindi si attende qualche secondo affin- di antenna più idonea, poiché constaterete con
ché si s abilizzi la temperatura del Fet e del tran- sorpresa come anche piccolissime variazioni del-
sistor, htoccando eventualmente se necessario la lunghezza del filo d'antenna dei suddetti model-
nuova~nte il potenziometro R 11 . li verrà immediatamente indicata dallo strumento.
Si sfila l'antenna del misuratore e si accende Quindi alla lunghezza in cui il segnale risulterà
il trasmettitore, anche quest'ultimo completo di massimo, coinciderà ovviamente in pratica anche
antenna, tenendo i due apparecchi ad una di- la massima portata chilometrica.
stanza intorno ai 50 cm. Per tarare le antenne Ground-plane, e gli altri
Con la sensibilità al massimo (S 1 direttamente tipi, si porterà il misuratore ad una distanza tale
collegato a DG2- C4, cioè nella prima posizione). per cui l'indice della scala si porti verso il centro,
si ruota la manopola di sintonia fino a percepire quindi, modificando la lunghezza del braccio ver-
il segnale di A.F; a questo punto la sensibilità va ticale o l'inclinazione dei bracci obliqui, si cerche-
regolata di nuovo, agendo su S1 ed R5, per giun- rà la posizione nella quale il segnale irradiato darà
gere a far coincidere la lancetta a metà scala. Ora la massima potenza.
si tratta di stabilire se la frequenza trovata è quel- Con questo crediamo di aver esaurito l'argo-
la fondamentale oppure un'armonica. mento con la speranza di essere stati esaurienti
A ci6 si arriva per tentativi esplorando frequen- al punto che nessuno abbia il minimo dubbio sul-
ze più elevate per esempio se il trasmettitore da l'utilità di una simile realizzazione perciò a quelli
tarare è per i 27 MHz. controllate sui 54 MHz che si accingeranno a costruirselo non possiamo
corrispondenti alla 1 • Armonica (2 7 - 27 = 54), far altro che augurare buon lavoro.

pag. 170
Vi attendiamo dal
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pag. 171
[Yolts]


, ,...,

NUMERIC and SIMBOLIC


INDICATOR TUBES
Già da tempo abbiamo tutti smesso di meravi- zionale, può conoscere il risultato direttamente in
gliarci per i continui progressi dell'elettronica. per numeri, completi di eventuali virgole, di indicazio-
i sempre nuovi prodotti che le tecnologie più ni sulla portata , po larità ecc.
avanzate mettono ogni giorno a nostra disposizio- Sono più che evidenti i vantaggi rappresentati
ne; così non rimarremo certamente sorpresi di da un tal modo di procedere: basti pensare che,
fronte ad un tubo indicatore, tanto più che que- misurando una tensione anodica, si vedrebbe. per
st'ultim.o è in uso già da molti anni. esempio, scritto 282.4 V .. misurando una resi -
Tuttavia il tubo indicatore è, in un certo senso. stenza potremmo vedere OHM 2,4,99 ecc.
una novità, perché solo oggi comincia a diffonder- Tuttavia se il tubo indicatore è di per sé un ele-
si, ad uscire dal grande laboratorio di ricerche per mento dal funzionamento semplicissimo. non al -
venir a far parte di apparecchiature abbordabili trettanto si può dire di tutto quel complesso di
dai più piccoli laboratori ed anche dai singoli spe- circuiti destinati a comandarlo, per cui è necessa-
rimentatori, rio far ricorso ad un notevole numero di transistor
Come dice la loro stessa denominazione il tubo e di altri componenti. Proprio per questo motivo,
indicatore serve a fornire una << indicazione » allo purtroppo, g li strumenti a lettura numerica hanno
esterno; ed infatti una opportuna tensione inviata un costo decisamente elevato e sono, di conse-
ad uno degli elettrodi del tubo fa si che interna- guenza, strumenti di gran pregio e di alta precisio-
mente a questo appaia una cifra luminosa (0- 1- ne. Recentemente, però, sono apparse sul merca -
2-3-9 ecc. a seconda del piedino cui viene data to ottime appareèchiature a prezzi accessibili,
tensione) visibile dall'esterno. grazie all'introduziqne dei circuiti integrati, che ,
Grazie a tali caratteristiche, utilizzando più tubi racchiudendo in sé le funzioni di parecchi transi -
affiancati l'operatore può essere informato diret- stor, hanno permesso una sostanziale riduzione
tamente in cifre sul risultato di una misura. In al- dei prezzi. Gli strumenti di precisione cominciano
tre paro le queste valvole vengono, impiegate in ad affacciarsi al lè nostre case ed avranno sicura-
strumenti analoghi a quelli che attualmente usa- mente un brillante futuro.
no microamperometri (tester, voltmetri, ecc.), con Abbiamo detto che il tubo indicatore è molto
la differenza che l'operatore. invece di andare a semplice nella sua struttura ed. in sintesi non é al-
vedere su quale posizione del la scala graduata si tro che una lampadina al neon. Infatti una norma-
sia fermato l'ago mobile dello strumento conven- le lampadina al neon presenta, qualora venga

pag. 172
Anche gli strumenti indicatori a lancetta, a noi ora tan-
to familiari, seguendo l'onda del progresso, presto spa-
riranno per lasciare posto, nelle future apparecchiature,
alle valvole numeriche. Queste speciali valvole presen-
tano il vantaggio di fornire le misure di tensione già
scritte in numeri, quindi con una lettura più immedia-
ta e sicura.

alimentata da una tensione continua . una lumino - La tensione di alimentazione può variare da tipo
sità diffusa attorno al catodo; è stato quindi abba- a tipo, ma la gran maggioranza di questi tubi s1
stanza semplice pensare 'di applicare. all'interno accende a 150 Volt. I costruttori forniscono tre
dello stesso bulbo, tanti catodi a forma di numeri, dati : la tensione di innesco (firing voltage) , cioè
in modo che quando su uno di essi arriva tensione il potenziale che deve essere fornito affinché il
questo si illumina mettendo, così, in evidenza la tubo possa accendersi, la tensione di accensione,
propria forma. La struttura di un tubo indicatore sì (burning voltage). leggermente inferiore alla pre-
compone. pertanto, di 1 O catodi, uno per ogni ci - cedente, che rappresenta il potenziale necessario
fra dallo O al 9, che andranno collegati di volta in a mantenere acceso il tubo ed infine la tensione
volta al polo negativo. a seconda della cifra che si di disinnesco (cutoff voltage) che è quel valore del
vuole « scrivere », e di un anodo sempre collegato ponteziale al di sotto del quale il tubo si spegne. 1n
al polo positivo. fig. 2; è riportata una tabella con le caratteristiche
L'anodo ha la forma di una rete metallica posta delle più comune valvole di questo tipo. di produ-
superficialmente quasi a contatto con il vetro e- zione Siemens, da cui si potranno attingere tutti i
sterno; dietro di questa. in più strati. vi sono i vari dati necessari per il loro uso. Il costo di queste
catodi a forma di numeri. La luce viene vista attra- valvole è ancora abbastanza elevato. circa
verso la rete dell'anodo. L. 3.500. Fortunatamente pero, esse possono
Sinora abbiamo parlato di numeri, ma vi sono trovare anche sul mercato dell'usato, dove ven-
tubi con segni particolari come. dd es. i simboli gono valutate 1.800 2.000 lire a seconda del
elettrici V.A. + - ecc. tipo.
La struttura esterna più comune è quella di una Avremo occasione di presentare ai nostri lettori
valvola miniatura sul cui lato si illuminano le ci- vari progetti facenti uso di rubi indicatori ; per il
fre, ma ve ne sono di diversissime forme e dimen- momento Vi suggeriamo di provare il r.ircuito di
sioni; in alcune cifre si illuminano sulla testa del fig. 3 più che altro per· prendere un po' di confi -
bulbo. ricordando vagamente i vecchi occhi .ma- denza con la materia. Si tratta, in sintesi. di un cir-
gici. cuito in grado di far accendere un tubo indicatore ,
I piedini sono 11 ( 1 anodo e 1 O catodi). ma vi selezionando la cifra desiderata tramite un com -
sono tubi con 1 3 terminali, di cui due non utilizza- mutatore 11 posizioni 1 via .
ti . La tensione di alimentazione necessaria è di

pag. 173
/r.• /r.- .t'7
.to,1

.tg
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s K4
K- ku Ko .t3

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ZM1022 ZM1021 ZM1032 ZM1031 ZM1042

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...I
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ZM1020
Oa9 FRONTE 15,5 160 140 120 160 1 2,5 10 26,5 28,5
ZM1022

ZM1021 + •rv
ZM1023
AV FRONTE 15,5 160 140 120 160 1 2,5 10 26,5 28,5
% S\
ZM1030
Oa9 LATO 15,5 170 140 110 ·170 3 5 10 49,2 22,2
ZM1032

ZM1040 LATO
O a9 31 160 140 120 160 3 6 24 62 28,5
ZM1042

ZM1130
ZM1132 Oa9 LATO 14 180 140 125 180 o.a 2 12 48 19
XN3

ZM1131
ZMl 133 +-,., LATO 14 180 140 125 180 o.a 2 12 48 19

pag. 174
XN3 A5

k7 k•
o
A• k4 te k.,_ o
kg As o K'3
o
Ao o
I

160 V.; a questo scopo sarebbe necessario un terminale al tela io metallico, perché altrimenti
trasformatore con secondario a 120 V.; difficil- quest'ultimo sarebbe sottoposto alia tensione di
mente reperibile. L'ostacolo può essere aggirato rete con conseguenze certamente non piacevoli.
utilizzando come autotrasformatore un qualun-
La valvola utilizzata è una « XN 3 » ma qualsiasi
que tipo di trasformatore con primario universale.
altro tipo potrà andar bene. salvo. magari l'ordine
anche se di piccola potenza. come, d'altra parte
dei collegamenti. che può essere facilmente cam-
chiaramente mostrato nello schema di fig. 3. La
biato.
tensione da raddrizzare viene prelevata tra il ter-
minale 11 O » e quello a 12 5 V. del primario, men- Nulla di straordinario. dunque. solo un piccolo
tre eventuali secondari restano inutilizzati. Biso- passo avanti verso circuiti più impegrn~tivi ed in-
gna fare attenzione. però, a non collegare nessun teressanti .

0123456789

. --- ...... RETE

-
j" $1 '\
t •
\ •
OFF
R1 = 3.900 ohm 1 Watt
C1 16 microF. elettro!. 250 V.
C2 = 16 microF. elettro!. 250 V.
C1 C2 RS1 = raddrizzatore al silicio tipo BY126
S 1 = Commutatore 11 posizioni 1 via
Trasformatore di alimentazione 20 Watt
Valvola numerica di tipo XN3

pag. 175
UN
Nella realizzazione pratica di un montaggio tensione di 6-1O volt, e la si applica agli estremi
lo sperimentatore si imbatte spesso in piccole dif- di due diodi raddrizzatori collegati ciascuno con
ficoltà che, senza essere il più delle volte insor- l'estremo libero a due lampadine.
montabili, hanno tuttavia il potere di far perdere ComP. si nota dal disegno i due complessi dio-
ternpo, qualcne volta denaro. ed in ogni caso non do-lampadine sono conegati in parallelo e , due
sono mai una cura adatta per chi sia un po' pro- diodi sono inseriti con polarità opposta.
clive a perdere la pazienza. Il circuito va poi completato con due boccole
Une dei componenti che più si presta a creare nelle quali va inserito il componente da control-
questi fastidi è senza dubbio il diodo. lare.
Non siete mai stati tentati d1 montare su vostri A seconda della polarità del diodo in prova si
progetti dei diodi dall'insicuro funzionamento e accenderà runa o l'altra delle due lampadine; se
dalla polarità quanto mai incerta, pescato magari invece lo stesso risulta bruciato non se ne accen-
dall'immancabile cassetta ricettacolo di tutti quei derà nessuna. se è in corto si avrà l'accensione
componenti che invece di essere buttati via ven- ::ontemporanea di tutte e due le lampadine.
gono conservati in vista di un probabile futuro Questo sistema potrebbe, a prima vista, sem-
impiego? brare l'ideale per provare la polarità e l'efficienza
Oppure non vi è mai capitato di esacerbarvi at- dei diodi. se non presentasse inconvenienti piut-
torno ad un superreattivo con un paio di diodi tosto gravi tali da sconsigliarlo fondamentalmen-
che non vuol saperne di funzionare e provare e ri- te.
provare a cambiare la polarità dei sunnominati Infatti considerando che con questo metodo i
componenti nella vana speranza di capire se pro- diodi dovranno sopportare correnti di intensità
prio a loro sia da imputare il mancato funziona- variabile tra i 100 e i 1 80 mA ed oltre, finché
mento dell'apparecchio} si tratta di effettuare la prova con diodi raddriz-
A conclusione. l'incertezza sulla polarità di un zatori, tutto bene. essendo essi in grado di sop-
diodo e sul suo corretto funzionamento rappre- portare correnti elevate; però quando si tratta di
senta un interrogativo che troppo spesso è fonte inserire nel circuito di prova dei diodi rivelatori,
di notevoli perplessità e che può essere risolto so- coi quali non bisogna mai superare la corrente
lamente colla possibilità di poter provare in ma- .massima ammessa dalle caratteristiche, il metodo
niera completa l'effettivo stato del componente. testé descritto non è certamente il più consiglia-
I metodi più o meno empirici per effettuare det- bile.
ta prova sono numerosi, ed il più semplice potreb- E non è che si possa sopperire cambiando le
be essere realizzato come v, abbiamo indicato in lampadine da utilizzare con altre a minor wattag-
fig. 1. gio, in quanto la corrente minima necessaria per
Si preleva da un trasformatore riduttore una accenderle si mantiene sempre sui 100-150 mA,

pag. 176
Con questo strumentino vi sarà facile, durante i vostri
cablaggi, distinguere esattamente le polarità dei diodi
da inserire sollevandovi così da ogni incertezza. Oltre
ad indicarvi quale il catodo e quale l'anodo, con esso sa-
prete se il diodo è veramente efficiente senza, e questo
è molto importante, pericolo di avariarlo

. utilissimo PROVADIODI
LP1
RS1
+
Fig. 1 In figura appare de-
scritto lo schema di un prova-
T1
diodi che troppe volte abbia-
mo visto ammannire ai lettori. LP2
Tale sistema, anche se può es-
RS2
sere ritenuto valido, o almeno
accettabile, per diodi raddriz- •
zatori capaci di sopportare for- RETE
ti correnti, non è certamente •
il più idoneo per il controllo
di diodi rivelatori di A.F che
hanno una forte tendenza ad A B
avariarsi quando vengono sot-
toposti ad una corrente supe- • .,,..._ _ _J

riore a quella per la quale sono

u
stati costruiti.

01000 IN PROVA

valore più che sufficiente per rovinare irrimedia- accenderla, ma solamente per alimentare la base
bilmente certi tipi di diodi. di un transistor.
Questo sistema di prova quindi è consigliabile, Provvederà poi il transistor, capace di soppor-
o almeno possibile , solamente per diodi raddrizza- tare sul proprio collettore correnti anche superio-
tori in grado di sopportare correnti di oltre 1 00 ri a mezzo ampere, ad accendere la lampadina in-
mA se volete evitare di constatare a vostre spese dicatrice.
che il diodo in prova era «efficiente» e, dopo l'e-
sperienza, non più.
Come fare quindi a controllare un diodo senza
il pericolo di vederselo rovinare ancor prima di SCHEMA ELETTRICO
poterlo impiegare?
Semplicemente cercando di far scorrere attra-
verso esso una corrente di pochissimi milliampe- Lo schema elettrico di questo provadiodi è visi-
re, corrente che non servirà certo a comandare bile in fig. 2.
una lampadina spia, in quanto insufficiente per Analizzandolo brevemente troveremo come ad

pag. 177
RS1 LP1
+

LP2
RS2
.

RETE
r

c,
+ le,
+
TR1

R2

Di lato foto del provadiodi, vi-


sto nella parte interna così
come è stato realizzato nel no-
stro laboratorio.

DIODO IN PROVA

R1 3.900 ohm 1 /2 Watt l. 18 T1 trasformatore da 5 Watt con primario 220 volt e


R2 3.900 ohm 1 /2 Watt l. 18 secondario 15 volt 0,4 ampere l. 800
C1 1 00 mF 2 5 volt elettro I. l. 1 50 51 interruttore di rete l. 160
C2 100 m F 2 5 volt elettro!. L. 1 50
Scatola metallica di allumino ossidato L. 400
RS1 diodo raddrizzatore tipo BY114 l. 680
RS2 diodo raddrizzatore tipo BY114 2 boccole colorate miniatura l. 180
TR1 transistor NPN tipo AC127 l. 600 2 banane miniatura l. 180
TR2 transistor PNP tipo AC128 l. 600 2 coccodrilli miniatura l. 1 60
LP1 lampadina spia (vedi foto) l. 450
LP2 lampadina spia (vedi foto) l. 450

un capo del secondario di un trasformatore ridut- re del transistor TR2, un PNP di tipo AC132 op-
tore, capace di fornire una tensione variabile dai pure AC128, e la restante, cioè quella polarità po-
12 ai 1 5 volt, vengono inseriti due diodi raddriz- sitiva, andrà applicata al collettore di TR 1, un
zatori di tipo BY114 (all'occorrenza si potranno NPN di tipo AC127.
impiegare anche altri tipi quali BY100 e simili Coloro che disponessero di coppie di transistor
in grado di sopportare una corrente di 0.4 am- di tipo AC187 e AC188 oppure AC180 e AC181,
pere.) potranno impiegarli nel circuito senza necessità
Dal disegno si nota molto esplicitamente che di apportare alcuna variazione.
i due diodi risultano con la polarità invertita, uno Per sincerarsi sull'efficenza o meno di un diodo,
rispetto all'altro, in maniera da ottenere ai loro si preleva la tensione alternata dei 12-1 5 volt e
capi di uscita due tensioni raddrizzate di cui una la si applica, attraverso una resistenza da 3.900
POSITIVA, in corrispondenza di RS2, ed una NE- ohm, R 1, che ha il compito di limitare la corrente
GATIVA, in corrispondenza di RS 1. da far passare attraverso il diodo in prova, al pun-
Queste tensioni, dopo essere passate attraver- tale « A » del provadiodi.
so due lampadine da 1,5 watt 12 volt, andranno Il puntale « B » invece risulta collegato diretta-
applicate rispettivamente: quella con polarità ne- mente' alle basi dei due transistor.
gativa (cioè quella passante per LP1) al colletto- La resistenza R2, pure essa di 3.900 ohm, che

pag. 178

__ _j
collega a massa le due basi, serve per la polariz-
zazione di detti transistor.
Se noi ora inseriamo tra i puntali A e B un dio-
do in prova, a seconda del comportamento de lle
due lampadine noi potremo dedurre sia la polari-
tà del suddetto componente sia la sua efficenza
od eventuale inefficenza.
Infatti se esso viene inserito con il CATODO di-
sposto in collegamento col puntale B, lascerà pas-
sare una tensione positiva che sarà applicata alle
basi dei due transistor, col risultato che sola-
mente quello di tipo N PN {vale a dire TR 1) entre-
rà in conduzione con accensione conseguente
della sola lampadina LP2.
Qualora invece al punta le B risu ltasse collega-
to i'ANODO del diodo, alle basi dei transistor
giungerebbe solamente una tensione negativa
che farà entrare in conduzione logicamente solo
il transistor PN P• .TR2. con accensione della lam-
padin~ LP1 .
Una breve considerazione ci porta alla conclu-
sione ovvia che, inserendo un diodo nello stru-
mentino di prova senza sapere quale sia il termi -
nale positivo e quale il negativo, l'accensione di
una delle due lampadine ci porterà immediata-
mente a distinguere le due polarità.
Se poi, per una ragione qualsiasi, il diodo che
desideriamo provare dovesse essere avariato, il
provadiodi ce ne darà immediati ragguagli.
Se esso infatti risu ltasse cortocircuitato, alle

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pag. 179
basi dei transistor giungerà una tensione alterna-
ta che li metterà in conduzione tutti e due con ac-
censione simultanea delle due lampadine indica-
trici (ciò è rilevabile anche mettendo direttamente
in contatto i due puntali A e B).
In caso invece che il diodo fosse interrotto, non
si accenderà alcuna lampadina come comprensi-
bile. in quanto alle basi dei transistor non giunge-
rà alcuna tensione.
Questo provadiodi è quindi in grado di stabilire
con certezza se il componente di cui desideriamo
provare l'efficenza è avariato o funzionante, ed in
quest'ultimo caso ci permette la determinazione
dei terminali .

REALIZZAZIONE PRATICA

La realizzazione pratica dello strumentino non


è difficoltosa anche perché. non essendo critica,
voi avete la possibilità· di eseguirla come meglio
vi aggrada o come ritenete più opportuno.
Se siete alle prime armi come sperimentatori, vi
consigliamo di seguire il disegno dello schema
pratico per essere certi di non incorrere in errori.
Tutto il montaggio va effettuato nella parte in-
terna del coperchio della scatola metall ica che
abbiamo scelto con dimensioni di cm. 14 X· 7 X 4 ,
In alto andrà fissato il trasformatore di alimen-
tazione T1 , quindi, al di sotto di questo, le due
lampadine spia ed infine l'interruttore di rete S 1. Schèm a pratico di montaggio del provadiodi de-
In basso verranno inserite le due boccole ne- scritto nell'articolo. Nella realizzazione occorre-
rà fare attenzione alla connessione dei terminali
cessarie per inserirvi le due banane cui faranno
dei transistor; come si not a dal disegno, l'emetti-
capo i due coccodrilli da applicare ai terminali dei tore va stagnato al terminale dell'ancoraggio colle-
diodi in prova. gato a massa.
Raccomandiamo al lettore di non confondere
tra loro i terminali dei transistor. lettere autoadesive a rica lco il cu i costo è vera-
E importante anche non confondere nemmeno mente irrisorio visto che un foglio completo co -
la polarità dei due diodi impiegati, cioè di RS 1 ed sta circa · 1 50 lire.
RS2: la tensione positiva andrà inserita sul collet- Terminato il montaggio. l'apparecchio è già
tore del transistor TR 1, che è un N PN , quindi pronto al funzionamento senza bisogno di alcuna
RS2 avrà rivolto il terminale positivo dalla parte messa a punto. comunque, se vi interessa saperlo,
della lampadina LP2 , ed infine il condensatore l'assorbimento di collettore di ogni transistor si
elettrolitico C1 sarà collegato col lato positivo a aggira sui 1 00-1 50 mA., a seconda del tipo di
LP2 e con il lato negativo al terminale di massa lampadina impiegato.
fissato sotto la vite del trasformatore T1 . Per controllare l'assorbimento non è necessa-
Per quello che riguarda il transistor TR2, essen- rio inserire tra i morsetti A e B alcun diodo, ma
do un PNP, sul suo collettore andrà applicata la sarà sufficiente cortocircuitare i due puntali ed
tensione negativa, quindi avremo RS 1 col lato applicare un milliamperometro in serie alle due
negativo rivolto verso LP 1. 11 condensatore C2 lampadine. Considerando quindi che la spesa da
verrà collegato a massa questa volta con il termi - sostenere, per avere un apparecchietto di grande
nale positivo. utilità come quello che vi abbiamo presentato, è
Se infine volete abbellire la scatola che racchiu - praticamente alla portata di tutte le tasche, noi,
de l'apparecchio, potete, come abbiamo fatto noi, con la nostra esperienza, ci sentiamo autorizzati a
completarla con scritte. consigliarvene la realizzazione, certi che non po-
A tale scopo la cosa migliore da fare consiste trete mai pentirvi di aver seguito il nostro consi -
nell'acquistare in una qualsiasi cartoleria delle glio

pag. 180
ELIMINATE LE PIL

Uno dei maggiori problemi che assilla chi pos- Una Industria nazionale ci ha offerto per i ns. let-
siede un mangianastri, giradischi o radio a transi- tori dei semplici ed economici alimentatori da
stor è l'eccessivo consumo delle pile. utilizzare sia per la rete che per l'auto già prowi-
Per ridurre tale spesa, si pu6 ricorrere ad un'ali- sti in uscita di uno spinotto adatto ad innestarsi
mentatore in alternata che riduca la tensione di nell'apposita presa inclusa nell'apparecchio. Se
rete ai 7 ,5 o 9 volt, oppure ad un riduttore di ten- avete un apparato diverso dai modelli che indi-
sione in corrente continua che riduca la tensione chiamo, si potrà togliere lo spinotto in dotazione
di una batteria a 1 2 volt al valore richiesto. e sostit1,1irlo con due boccole o presa adatta.

ALIMENTATORE A CORRENTE ALTERNATA


125-160-220 VOLT

Modello per PHI LI PS EL 3301 - EL 3302 7,5 volt


Modello per CASSETTAPHONE 9 volt
Modello per GRUNDING 9 volt
Modello per GRUNDING 7 ,5 volt
Modello per LESA 9 volt
Modello per SANJO 7 5 volt

Il prezzo di ogni alimentatore è di lire 3.000


cadauno.

ALIMENTATORE AUTO 12 VOLT

Modello per PHILIPS EL 3301 - EL 3302 7,5 volt


Modello per CASSETTAPHONE 9 volt
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Modello per GRUNDING 7,5 volt
Modello per LESA 9 volt
Modello per SANJO 7,5 volt

Il prezzo di ogni alimentatore è di lire 1.900


cadauno.

Coloro che fossero interessati a tale alimenta- IMPORTANTE. Precisare nella richiesta se per
tore, potranno inviare la loro richiesta alla nostra AUTO o per CORRENTE ALTERNATA. e per quale
redazione la quale prowederà a trasmettere l'or- apparecchio deve essere utilizzato. La spedizione
dine alla ditta interessata. verrà evasa non prima di 8 (otto) giorni

pag. 181
Per una perfetta taratura e messa a punto di un ricevi-
tore in FM è necessario possedere un oscillatore di AF
modulato in frequenza; ecco come un nostro collabora-
tore ha risolto il problema con semplicità ed economia.

Gli strumenti di misura necessari per attrez- L'unico inconveniente, se così si pu6 chia -
zare. anche solo decentemente. un labora- mare, consiste, come sempre poi, nella pre-
torio sono molto numerosi, e purtroppo la mag- sentazione estetica. lo ho risolto il mio proble-
gior parte delle volte il loro costo è esorbitan- ma impiegando come scala una semplice ma-
te. Per tale ben fondato motivo. spesso ci si nopola demoltiplicata ed una piccola casset-
limita all'acquisto di quegli attrezzi che sono ta metallica come contenitore verniciata a
p1u strettamente indispensabili. tralasciando. spruzzo.
per cause di forza maggiore, quelli che, sep- Comunque per chi si. trovasse in imbarazzo
pur importanti si usano con minor frequenza. dirò che anche senza veste esteriore il fun-
Talvolta capitano per6 casi in cui risulta ne- zionamento dell'apparecchio è perfetto e penso
cessario. se si vuol portare a compimento un' e- che ci6 rappresenti la maggiore aspirazione
sperienza interessante od una necessaria ri - di noi tutti .
parazione, poter usufruire dell'apporto di stru-
menti che non compaiono nella nostra dota-
zione di laboratorio. ed in questi frangenti le
soluzioni .da prendere sono purtroppo sem- CIRCUITO ELETIRICO
pre le stesse;. o abbandonare il progetto. anche
se ci6 è fonte di rammarico, od acquista re La valvola impiegata in questo generatore
lo strumento interessato. questa ipotesi di- di AF è un doppio triodo tipo ECC8 1 che, date le
pende strettamente dalle possibilità econo- sue caratteristiche, si pu6 sost1tu1re, senza ap-
miche. oppure provvedere costruendoselo da portare alcuna variazione circuitale, con una
sé in modo economico ed intelligente. 12AT7.
Naturalmente prima di pensare ad autoco - Come si pu6 constatare osservando la fig. 1.
struirlo mi ero informato convenientemente una sezione del triodo viene impiegata come
sul costo di un apparecchio che facesse al osci !latrice di B F a resistenza-capacità. dove i
mio caso. col risultato di ri cevere informazioni valori delle resistenze R3 - R4 - R5- R6 congiunte
in netto contrasto col contenuto della mia ta- a C2- C3-C4- C5 determinano la frequenza. che
sca notevolmente sprovveduta. servirà poi a modulare di frequenza l'oscil-
Visti poi i risultati ottenuti e pensando che latore AF.
probabilmente molti altri lettori si siano trovati La tensione di B F attraverso il potenziome-
o si possano in futuro trovare nelle mie stesse tro R2 viene applicata ad un diodo Varicap,
condizioni, mi sono deciso a presentare a que- OV1. che provvederà a crea re la necessaria
sta rivista il progetto che ho debitamente col- modulazione di frequenza.
laudato e perfezionato, con l'intima speranza Come tutti sanno, o quasi tutti, il diodo Var-
di vederlo pubblicato. cap ha la proprietà di variare la sua capacità
Il costo della realizzazione. se paragonato interna quando è sottoposto a tensioni che
a quello degli analoghi strumenti in commer- cambiano d'intensità.
cio. risulta addirittura irrisorio, in quanto tutto Nel nostro caso la tensione inviata al diodo
il complesso è in grado di funzionare con una è alternata per cui esso, seguendo le varia -
sola valvola e poche resistenze e condensa - zioni dell'onda sinusoidale. cambierà conti -
tori, componenti di cui la maggior parte dei nuamente di capacità.
normali progettisti libera mente dispone. Se si considera poi, come risulta dalla figura

pag. 182
Raccagni Giovanni (Milano)

del circuito, che il Varicap, attraverso fa ca - e ci6 non solo per una migliore presentazione
pacità C12. è collegato alla griglia della se- estetica, ma anche per evitare probabile slit-
zione oscillatrice della valvola, si pu6 facil- tamenti di frequenza dovuti a particolari cor1-
mente intuire come ne faccia variare la fre- dizioni esterne che possono apportare effetti
quenza di emissione . capacitativi spuri.
Variando il cursore del potenziometro R2 In mancanza di questo si pu6 ovviare con
si ha la possibilità di modificare l'ampiezza del- una adeguata schermatura .
la modulazione di frequenza. o annullarla Avendo per6 io realizzato l'apparecchio in
(quando il potenziometro viene ruotato tutto una scatola metallica , tutte le mie considera-
verso massa) ottenendo cosi automaticamen- zioni vanno riferite all'impiego del contenitore.
te un oscillatore VHF modulato in frequenza. Un piccolo telaio di alluminio fissato inter-
oppure una sola portante AF priva di modula- namente alla scatola servirà da supporto sia
zione. che potrà all'occorrenza dimostrarsi per il trasformatore di alimentazione. sia per
utilissima anche per tarare ricevitori a modu- lo zoccolo della valvola e per il condensatore
lazìone di ampiezza per VHF. variabile che possibilmente dovrà essere in-
La seconda sezione triodica della valvola stallato non troppo distante da quest'ultima.
ECC81, come risulta da semplice deduzione, Riferendomi allo zoccolo della valvola, consi-
è impiegata per generare il segnale di AF. glio l'impiego di uno di tipo ceramico. che ri -
Il circuito è il solito classico oscillatore con spetto ad ogni altro è soggetto a minori per-
reazione di placca. dite di AF.
La bobina· L 1. in comunione at condensa - Non esistono difficoltà per la sistemazione
tore variabile C 14. serve per modificare la fre- della sezione di BF, in quanto la distanza dallo
quenza di sintonia e dà la possibilità di tara re zoccolo della valvola non ha alcun effetto ne-
il gruppo del ricevitore su diverse porzioni di gativo ed il complesso funziona perfettamente
gamma, quali per esempio 88 - 92 - 100 anche se mantenuto a distanza dallo zoccolo.
MHz. Queste considerazioni non valgono, come
Per alimentare questo oscillatore VH F. che accennato prima. per la parte del circuito che
richiede una tensione anodica di circa 200- interessa l'alta frequenza per la quale vanno
250 volt e di 6,3 volt per il filamento , si pu6 usate delle necessarie precauzioni.
sempre impiegare. come ho fatto io. un sem- Ad esempio la bobina L 1 deve essere saldata
plice alimentatore con un trasformatore direttamente sui terminali di utilizzazione del
da 30 watt che eroghi sul secondario la ten - condensatore variabile C 14. dal quale dovrà
sione richiesta . raddrizzandola poi con un pon- poi partire il condensatore C13 che. con un
te di diodi quale il Philips BY123 inserito nel percorso il più breve possibile, sarà congiunto
circuito come si vede in fig . 2 . al piedino della griglia controllo del triodo che
interessa l'AF.
Sullo stesso piedino si dovrà saldare anche
REALIZZAZIONE PRATICA la resistenza R 1 5 ed il condensatore C 1 2 con
il diodo Varicap in parallelo. posti poi insieme
Tutto il complesso del generatore VHF, com - a massa collegandoli alla vite di fissaggio dello
prendendo anch~ l'alimentatore. verrà possi- zoc colo.
bilmente rinchiuso in una scatola metallica . La resistenza RlO verrà saldata diretta -

pag. 183
mente sul terminale del diodo Vari cap e con semplice messa a punto, necessaria per sta-
l'altro capo si congiungerà, e qui non è neces- bilire se l'oscillatore é in grado di erogare alta
sario un collegamento breve, al condensatore frequenza e per sintonizzare !'escursione del
C 1 saldato sul cursore del pot enziometro R2 . condensatore variabile entro la gamma FM .
Il segnale di AF presente sulla bobina L 1 Dopo aver controllato accuratamente il ca-
viene prelevato con un link (L3) avvolto sul blaggio per accertarsi di non aver commesso
lato freddo della stessa e di qui inviato ad un errori di costruzione, potete da r tensione al-
bocchettone schermato per AF. l'alimentatore.
Poiché in commercio non esis t e una bobina Occorre rà attendere qualche secondo af-
come viene richiesta dal circuito elettrico del finché il fi lamento della valvola possa raggiun-
generatore, sarà necessario provvedere rea - gere la temperatura utile di lavoro, quindi con -
lizzandola personalmente. trollate con un voltmetro se tra la griglia e la
A questo scopo prendete un supporto di massa della sezione oscillatrice (ponete cioè
plastica con diametro di 6 mm completo di lo strumento i n para llelo ad R15) esiste una
nucleo ed avvolgetevi sopra 4 spire di filo di tensione negativa di pochi volt.
rame da 0 ,8 mm (oppure 1 mm) spaziate fra Qualora cio non dovesse verificarsi risulta
di loro fino ad onenere una lunghezza com- chiaro che lo stadio oscillante non eroga AF,
plessiva di 7 mm . Per quanto riguarda la bo- per cui sarà necessario invertire la dispos1z1one
bina di reazio n e. indicata nello schema con dell'avvolgimento l2 (vale a dire che il capo
L2 , sarà sufficiente avvolgere 2 spire di fi lo di che prima si collegava al condensatore Cl 5
rame smaltato da 0 ,5 mm intercalandole con va invece fissato a massa , mentre quello che
quelle di L 1 dal lato collegato a massa . andava a massa sarà a sua volta collegato a
La bobina L3 , cioè quella che provvede al
prelievo dell'alta frequenza , si ricaverà av-
COMPONENTI OSCILLATORE VHF
volgendo attorno allo stesso supporto 2 spi rQ
di filo di rame smaltato da 0.5 mm , curando
R1 - 470.000 ohm
di mantenerla però ad una distanza di circa
R2 1 Megaohm potenz.
1 O mm da L1 . sempre sul lato massa . R3 47.000 ohm
. Per collegare i capi della bobina L3 al boc-
R4 47.000 ohm
chettone di uscita si possono adottare due di-
RS ~ 47.000 ohm
verse soluzioni: o impiegando due fili intrec-
RG - 47.000 ohm
ciati (usare filo isolato in plastica) , di cui uno R7 ~ 10.000 ohm
va al bocchettone di uscita e l'altra alla massa
RS 1 Megaohm
dello stesso. oppure utilizzando uno spezzone
R9 1.000 ohm 1 watt
di cavo coassiale per TV.
R10 100.000 ohm
La seconda soluzione è senz'altro quella
R11 100.000 ohm
da preferì re.
R12 4 .700 ohm
R13 180.000 ohm
R14 1.000 ohm
MESSA A PUNTO
R15 47.000 ohm
C1 -10.000 pF.
Terminata la realizzazione del progetto, sarà C2 10.000 pf.
opportuno procedere ad una doverosa quanto

T1
Fig.2
COMPONENTI ALIMENTATORE

)òlio--,i......VW,,_.t--......()a R1 = 2.700 ohm 1 Watt


RE T E Cl o: 50 mF 350 VI.
C2 = raddrizzatore a ponte B Y123
• T1 = trasformato re di alimentazione

__
'J_J_
"o 20 Watt con secondario A.T.
220 volt ed uscit a a 6,3 volt

pag. 184
...

Cl

._________., 1---------
... C1 I Fig.1

do o restringendo le spire della bobina L 1,


ma dovete seguire questo procedi mento solo
nel caso che il nucleo dovesse essere ruotato
C3 = 10.000 pf.
completa mente verso r esterno o verso l'in -
C4 ~ 1 O.ODO pf.
terno.
es , 10.000 pF. Inoltre pu6 anche capitare che pur mante-
C6 = 10.000 pf.
nendo il potenziometro R2 al minimo. nel rice-
C7 = 1 O mF. elett.
ca = o.,mF.
C9 = 16 mF. elett. 350 volt
vitore si oda ugualmente un segnale modu-
lato.
Questo inconveniente denota la presenza di
Cl O = 4 .700 pf. ceramico
un innesco, derivato nella maggior parte dei ca-
C11 = 16 mf. elett. 350 volt
si da un errato collegamento del diodo Varicap.
C 12 "" 5 pF. ceramico
Sarà sufficiente invertire le connessioni dello
Cl 3 = 1 O pf. ceramico stesso.
C14 = 25 pf. variabile Ricordatevi anche che il potenziometro R2
Cl 5 = 1 O pf. ceramico va regolato quel tanto che basta per ottenere
una larghezza di banda appena sufficiente, in
DV1 = diodo varicap BA 102 quanto un'eccessiva modulazione potrebbe
Vl = valvola ECC81 - 12AT7 provocare fenomeni di distorsione del segnale,
L 1-L2 - L3 = vedi articolo e tale inconveniente è facilmente percepibile
all'altoparlante del ricevitore.
Cl 5), per riportare in normali condizioni di fun - Sul mio apparecchio mi sono preoccupato
zionamento la valvola stessa . di segnare sul quadrante il limite massimo di
Del resto tale controllo pu6 essere effettuato rotazione della manopola oltre il quale il se-
anche con !"aiuto di un grid-dip. per coloro che gnale distorce, e vi consiglierei di usare anche
ne possedessero uno, oppure ancora, diret- voi la mia medesima precauzione.
tamente con un normale ricevitore FM. Se ruo- Con questa semplice realizzazione io ho
tando poi il condensatore variabile Cl 4 con- sopperito ad una delle tante mancanze che
staterete che esso non riesce a coprire la re- affliggono gli hobbisti di questa · entusiasman-
lativa intera gamma FM, sarà sufficiente ruo- te attività che è l'elettronica e vi assicuro che
tarlo a metà capacità, quindi, agendo sul nu- sono stato veramente soddisfatto del mio la-
cleo della bobina L 1, manovrare fino ad udire voro anche perché, potendolo usare. ho sco-
nel ricevitore il segnale del generatore. Si pu6 perto che le occasioni e ,le possibilità d'impie-
pervenire allo stesso risultato anche allargan- garlo erano superiori ad ogni mia aspettativa.

pag. 185
Se durante le vostre gite in auto, desiderate ascoltare
la vostra radio a transistor, o il musicassette o il mangia-
dischi in modo veramente piacevole senza la preoccu-
pazione che il rumore del motose sovrasti il suono pro-
dotto dalrapparecchio, completate la vostra auto con
questo semplice ed efficace amplificatore di potenza.

AMPllfUNO per AUTO


AG.1 - - - - ~ ~ · ~ l,fi,
t
R1 e•

T1

e, R2

Rl

C3


. • 6V.

ENnATA
R6

C2 R5

• ALTOPAAlANTE

T2

MASSA

COMPONENTI C2 - 100.000 pF a disco


R1 0,5 ohm 1 Watt C3 1.000 mF elettrolitico
R2 22 ohm 1 /2 di Watt C4 100.000 pF a disco
R3 560 ohm 1 /2 di Watt altoparlante da 4/8 ohm 5 Watt
R4 22 ohm 1 /2 di Watt S1 interruttore di rete
R5 560 ohm 1 /2 di Watt T1 trasformatore tipo 212/1 :l
RG 0,5 ohm 1 Watt T2 trasformatore tipo 212/12
C1 100.000 pF a disco TR1 -TR2 transistor AD149

pag. 186
La scatola di montaggio di questo pro-
getto Amplifono EK-303 pu6 essere
fornita a L. 5.300 + L. 300 per spese
postali, completa di ogni particolare,
compresa la scatola metallica. ad eslu-
sione dell'altoparlante.

Quando ci si accinge ad effettuare un viaggio Maniera determinante a soffocare o almeno a


m auto. specie se lungo, di solito il primo pensiero disturbare in modo rilevante, il suono prodotto
corre ad una compagnia che ci tenga svegli nelle da'l'altoparl~nte anche se portato alla massima po-
ore di guida, almeno a noi capita così, e di con- tenza e ci costringe, anche se a malincuore, a spe-
sueto si provvede ricorrendo alla fida radio a gnere il nostro apparecchio rimandando l'ascolto
transistor. ai momenti di sosta o a quando si è obbligati a
A questo proposito, le industrie, sempre attente procedere a velocità ridotta, fattori questi che li-
a soddisfare le esigenze degli utenti, hanno pre- mitano considerevolmente l'utilità del medesimo.
sentato sul mercato una iAfinità di apparecchi Non è però che questo modo di reagire alle dif-
a transistor installabili sugli automezzi atti a rice- ficoltà rappresenti la soluzione ideale del proble-
vere i programmi radio, ed altri capaci di ripro- ma. purtuttavia accettata a molti, specie se si con-
durre musica preincisa quali i mangiadischi e. sidera che con un amplificatore provvisto di en-
come ultimo ritrovato della tecnica moderna, i trata a 8 ohm e capace di fornire una potenza in
mangianastri, meglio conosciuti come « musi- uscita di 4 watt si pu6 giungere invece ad una so-
cassette». luzione ben diversa e senza dubbio molto più sod-
Il piacere, e la compagnia, che può procurare disfacente.
uno di questi complessi transistorizzati crediamo Queste considerazioni ed il riconoscere che sul
sia oramai conosciuto da tutti tanto che non si mercato non esistono amplificatori adatti allo
possono più considerare come un supplemento scopo, ci hanno portato alla conclusione che era
di un'autovettura, ma piuttosto come un necessa- opportuno ovviare a tale mancanza progettando
rio complemento. un apparecchio che possedesse i requisiti neces-
Occorre però sottolineare che, per quanto per- sari a soddisfare i nostri lettori ed anche noi stessi.
fetti e fedeli essi siano, purtuttavia presentano I vantaggi che se ne possono trarre installan-
un inconveniente che tutti sono in grado facil- dolo su di un'auto, facilmente riscontrabili dalla
mente di individuare: la debole potenza in uscita. breve presentazione che ne abbiamo fatto, con-
Quando infatti in auto si procede a velocità sistono, in primo luogo, nel poter avere a dispo-
piuttosto elevata, come capita percorrendo un'au- siiione una potenza molto elevata. in considera-
tostrada, il rumore del motore (non tutti possono zione del ristretto ambiente in cui essa viene svi-
permettersi il lusso di possedere una silenziosis- luppata. con conseguente possibilità di poter te-
sima Rolls-Royce). e quello del vento che scorre nere al minimo l'apparecchio al quale l'amplifi-
lungo le fiancate del nostro mezzo, concorrono in catore verrà abbinato, permettendo un indiscuti-

pag. 187
bile risparmio Qualora il funzionamento di Que- controfase, e questo lo si riesce facilmente ad
st'ultimo dipendesse da pile . ottenere con due piccoli trasformatori anziché
In secondo luogo, noi abbiamo realizzato il no- con uno solo come nei normali schemi a coppie
stro progetto in modo che funzioni sfruttando la PNP- NPN.
tensione in dotazione sulla nostra auto, senza I modelli da impiegare, e che abbiamo indicato
bisogno di ricorrere a sorgenti di alimentazione nello schema con la sigla T1 e T2, sono trasfor-
autonome. matori d'uscita per push-putl di OC72 aventi un
secondario con una impedenza di 12 ohm (noi ab-
biamo utilizzato nella nostra realizzazion e il tipo
SCHEMA ELETIRICO 212/12 della Euro-Kit, ma qualsiasi altro tipo
adatto per OC72 e con le stesse caratteristiche
Lo schema elettrico di questo amplificatore non pu6 egregiamente servire allo scopo) e, come si
è per niente complesso e, come si pu6 diret- pu6 notare dallo schema. i loro secondari, colle-
tamente constatare dalla fig. 1. esso prevede l'im- gati in parallelo, hanno funzioni di PRIMARI. cioè
piego di due soli transistor ed esattamente due di risultano, in un certo senso. invertiti.
potenza tipo AD 149. Ai capi di questi verrà poi saldato un cavetto
Per evitare d'impiegare in uscita il grosso e schermato con lo schermo collegato alla massa
solito trasformatore. che oltre al fatto di rendere del circuito e con l'altra estremità provvista di una
l'apparecchio ingombrante e di non semplice in- spina a Jach di diametro opportuno per essere
stallazione risulta anche piutlosto costoso e di inserita nella presa AURICOLARE della radio o
non facile reperibilità , abbiamo optato per un'usci- mangiadischi da amplificare.
ta in push-pull tipo single-ended, che infatti esclu- Se poi questa presa nel vostro apparecchio non
de l'uso di tale componente. dovesse esistere esternamente. si potrà sopperirg
Anche la scelta di due transistor PN P anziché alla carenza collegando direttamente le due prese
di una coppia di potenza PNP ed NPN per il sin- d'entrata dell'amplificatore, in parallelo all'alto-
gle-ended è stata effettuata di proposito sempre parlante della radio o altro fonoriproduttore da
in omaggio ai nostri criteri di reperibilità e di co- amplificare ; questa operazione non presenta certo
sto limitato. Usando però, come abbiamo fatto difficoltà tali da rendere necessaria una spiega-
noi , due PN P come finali, risulta necessario ap- zione più particolareggiata .
plicare alle basi di detti transistor il segnale in Delle tre uscite dei trasformatori , come appare

e o'
i
1111111111 o
I
;;::...a
E

EK.aoa

L
Fig. 2 Circuito stampato a grandeua naturale dell'amplifono, visto dalla parte del
rame. Coloro che, per maggiore comodità, non desiderassero prepararlo personalmente,
potranno fame richiesta alla ditta EURO-KIT, citando la sigla EK-303, che contraddi-
stingue rAMPLIFONO al preuo di L 600.

pag. , 88
S1

r R1
o

~ 12- VOLT

Fig. 3 Schema pratico di montaggio dell'amplificato-


re, visto dal lato componenti: la pista di rame, colorata
in rosso, appare in trasparenza. Nel disegno è messo in
luce, inoltre, il fatto che le prese centrali dei trasforma-
tori T1 e T2 rimangono inutilizzate. Il circuito stampato
verrà interamente racchiuso in una scatola di allumi-
nio: attenzione a distanziarlo dalla carcassa metallica
in modo corretto, affinché non si creino dannosi corto-
ALTOPARLANTE circuiti.
O)
(O
chiaramente dal disegno di fig . 1, solamente due di uno dei due trasformatori (ad esempio T1) se
andranno utilizzate m entre quella centrale reste- l'amplificatore non dovesse funzionare.
rà libera. Altro fattore importante, e questo per evitare
Dei terminali impiegati. i due estremi esterni probabili distorsioni e far sì che l'amplificatore ri-
verranno collegati direttamente alle basi dei tran- produca in modo perfetto. consiste nella scelta
sistor, mentre quelli interni andranno alle due re- di una coppia selezionata di AD 149, affinché essi
sistenze di polarizzazione R2 - R3 e R4 - RS. presentino le stesse caratteristiche.
Infine il segnale d'uscita, prelevato dal collet- Terminata la realizzazione pratica, un'operazio-
1ore di TR 1 tramite il condensatore elettrolitico ne da fare consiste nel controllo della tensione
C3 da 1.000 mF viene inviato ad un altoparlan- esistente nel punto di collegamento tra C3 e le
te di potenza adeguata e con una impedenza d'in- resistenze di polarizzazione: in tale punto essa
gresso compresa tra 4 e 8 ohm. deve risultare esattamente la metà della tensione
È chiaro che per il controllo di volume ci si ser- di alimentazione, cioè 6 volt nel caso che il vol-
virà di quello regolarmente in dotazione del vo- taggio fornito fosse di 12 volt, qualora invece che
stro apparecchio da amplificare. la batteria dell'auto erogasse 12.6 volt la tensione
L'alimentazione del nostro amplificatore, consi- ivi misurata dovrà risulta re invece di 6,3 volt e
derando le tensioni che normalmente sono in uso parimenti con altre tensioni la misura dovrà sem-
sulle normali automobili, è stata fissata sui 12 pre essere proporzionalmente la metà.
volt. Il controllo che noi vi consigliamo di effetti.lare
è molto importante, sapendo per esperienza che
molte volte il valore dei vari componenti indicato
REALIZZAZIONE PRATICA dal codice dei colori non corrisponde, data spesso
l'eccessiva tolleranza di costruzione, a requisiti
Questo progetto pu6 essere realizzato o col di precisione richiesti per un montaggio perfetto.
normale sistema del cablaggio tradizionale a fili, Sarà quindi opportuno cercare di evitare. con un
oppure. ancora meglio, su circuito stampato. controllo preliminare. tutti q uei fattori che potreb-
Impiegando il primo sistema occorre fare atten- bero essere causa di sbilanciamenti a prima vista
zione che i due transistor, se verranno fissati apparentemente ingiuscificati.
su di una scatola metallica, siano ben isolati dal Qualora quindi le tensioni misurate non fossero
metallo utilizzando le apposite miche e rondelle esattamente quelle da noi rilevate nel nostro pro-
di plastica. mentre, servendosi di un circuito totipo, si opererà su quei valori con tolleranza
stampato questo problema non esiste, come non eccedente il limite accettabile per correggerli e
esiste neppure quello dei collegamenti in fase del- quindi portare il progetto nel giusto punto di fun-
le uscite dei trasformatori T1 e T2. zionamento.
Quest'ultimo panicolare, qualora voi optaste Per coloro che vorranno realizza re l'amplifica-
per una realizzazione di tipo tradizionale, è di im- tore su circuìto stampato, in fig. 2 troveranno det-
portar.za assoluta in quanto un errato collega- to circuito riportato a grandezza naturale e se ne
mento darà come conclusione un amplificatore potranno servire per un'eventuale incisione su
muto. di una basetta ramata, qualora desiderassero
Sarà quindi opportuno, non montandolo su cir- realizzarselo da soli.
cuito stampato. invertire il collegamento primario In fig. 3 abbiamo invece raffigurato lo stesso

Questo elegante mobiletto, in pla-


stica bicolore, adatto per essere
applicato sul ponaoggetti post e-
riore della vettu ra, è reperibile pres-
so la nostra redazione al prezzo di L.
2 .500, altoparlante compreso. Le
dimensioni esterne sono di
19 X 8 ,5 X 7 cm.

pag. 190
Un altro modello di mobiletto parti-
colarmente adatto per l'AMPLIFONO
EK-303. L'altoparlante potrà essere
applicato, a piacere, o anteriormente,
sotto il cruscotto, o posteriormente
sul vano portaoggetti. Il mobile, di
cm. 13,5 X 1 3,5 X 1 è reperibìle,
completo di altoparlante, presso la
nostra redazione al prezzo di L 2.500.

circuito visto dal lato bachelite, completo di tutti che accadere, e spesso, di dimenticarlo acceso
i componenti come vanno montati e le diverse dopo aver spento la radio. Sempre per lo stesso
connessioni dei transistor, dei trasformatori e del motivo, sarà opportuno prelevare la tensione di a-
condensatore elettrolitico: con esso ogni incer- limentazione dei 12 volt da un-terminale dell'im-
tezza di cablaggio viene ad essere praticamente pianto elettrico della vostra vettura che, a chiave
eliminata del tutto. di accensione disinserita, sia anch' esso privo di
U na volta che abbiate terminato il montaggio, tensione.
sarà bene racchiudere il complesso in una scatola Per terminare, rammentiamo al lettore, e anco-
metallica di adeguate dimensioni, facendo per6 ra meglio ai probabili sperimentatori, che l'as-
bene attenzione che la parte del rame non venga sorbimento del progetto è mantenuto sui 50
in diretto contatto con le pareti dell'involucro, per milliampere in assenza di segnale, per ascendere
cui occorrerà distanziarla con opportuni spessori ad una corrente di oltre 400 milliampere quando
cii m ateriale isolante. lo si fa funzionare a piena potenza.
Per l'altoparlante è consigliabile impiegarne
uno completo di mobiletto di plastica, per inten-
derci meglio, uno fra i tanti posti in commercio
come altoparlanti sussidiari per autoradio di cui IMPORTANTE
ne presentiamo in foto due modelli.
Vi abbiamo consigliato questi modelli non solo Qualora utilizzaste l'amplificatore abbinandolo
perché sono esteticamente piacevoli, ma anche ad un mangianastri o ad un musicassette, non è
perché fllcilmente installabili nella parte poste- necessario che la vostra vettura sia provvista di
riore dell'auto senza causare alcun ingombro. antidisturbi alle candele, cosa che invece pu6 ri-
non escludendo per6 con questo l'impiego di al- sultare indispensabile con una radio.
tri altoparlanti secondo il vostro piacere e la vo- Comunque voi stessi potrete constatare l'utilità
stra possibilità di f issaggio. o meno di una simile schermatura osservando
Per quanto riguarda la posizione in cui si vo- se, senza amplificatore, la vostra radio risulterà
glia installare la scatoletta contenente l'amplifi- distubrata o no, considerando che il nostro pro-
catore ,:ion crediamo occorrerà dare giudizi o in- getto non è soggetto di per se stesso a disturbi
dirizzi in quanto ciascuno di voi sa esattamente esterni. ma amplifica solamente quelli che gli
qual'è il luogo più opportuno della propria auto, vengono inviati in entrata.
considerando poi le limitate dimensioni della Occorrerà quindi provare prima se a motore
stessa che ne consentono un agevole colloca- acceso la vostra radio posta in prossimità del
mento. vetro anteriore, cioè nel luogo in cui la terrete du-
Noi opteremmo, potendo, per una installazione rante l'ascolto, risente dei disturbi causati dalle
sotto il cruscotto non dimenticando di inserire candele o meno.
eventualmente, dopo l'interruttore S 1, una lam- In caso affermativo occorrerà procedere ad una
padina spia colla funzione di awertimento quan- buona schermatura dell'impianto elettrico della
do l'amplificatore è in esercizio visto che pu6 an- vettura.

pag. 191
Se disponete di un ricetrasmettitore, anche transisto-
rizzato, da pochi watt, quindi senza pretese, sarete sor-
presi di sapere che avete la possibilità di portarlo a po-
tenze di 1 00 watt ed anche oltre senza bisogno di ap-
portargli modifiche interne. Per ottenere ciò non dovete
fare altro che collegarlo ad un buon amplificatore linea-
re: questo che vi presentiamo, e che oltretutto è abba-
stanza economico come realizzazione, può fare benis-
simo al caso vostro.

. Un AMPLIFICATORE ·
Chi non ha mai sognato di oossedere un tra-
smettitore tanto potente da permettergli dei OSO
anche con i paesi più remoti, di riuscire a superare
nelle ore più congestionate la più impenetrabile
barriera dei ORM?
Diciamo la verità, certamente un po' tutti.
Purtroppo nella realizzazione delle nostre fan-
tasticherie si sono sempre incontrati dei problemi
piuttosto difficili da risolvere, e non tanto per
quèllo che riguarda un'eventuale difficoltà tecni-
ca, quanto per l'onere finanziario da sostenere
per procurarsi un apparecchio capace di tanto.
Infatti, non è un ostacolo insormontabile, tecni-
camente parlando, realizzare un trasmettitore da
100-200 watt di potenza, disponendo di valvole
di A.F adatte e di un amplificatore di B.F di analo-
ga potenza per modulare l'A.F, ma quando uno,
dopo aver risposto a tutte le domande di ordine
teorico, comincia ad informarsi sulla spesa da
sostenere, allora sì che cominciano i guai.
Il fatto è che, a· prescindere dall'ar.nplificatore
che, per potenze dell'ordine di 100-200 watt, ne-
cessita già di valvole speciali di costo non indiffe-
rente, rimane sempre il problema del trasformato-
re di modulazione che, oltre ad essere abbastanza
difficile da reperire in commercio, comporta, an-
che avendo la fortuna di trovarlo, una spesa di ac-
quisto tanto elevata da scoraggiare implacabil-
mente la maggior parte degli eventuali realizza -
tori.
Autocostruirsi tale trasformatore potrebbe an-
che rappresentare una soluzione, se naturalmen-
te si avessero a disposizione i lamierini adatti ed
una avvolgitrice, cosa che non tutti sono in grado
di possedere.

pag. 192
Di lato è visibile la valvola 6HF5, ch e noi abbia-
mo impiegato in que sto amplificatore linea re.
Come spiegato ne ll'articolo è possibile usufrui-
re, per tale realizzazione, anche di altri tipi di
valvole.

Per tutti questi fattori contingenti, la maggio-


ranza dei radioamatori si debbono accontentare
per forza maggiore del loro modesto apparecchio
rimandando la realiz.zazione di un trasmetti-
tore potente ed efficiente ad un domani quanto
mai nebuloso quando, con l'aiuto di papà od eli-
minando tutte le spese superflue, si sia finalmente
riusciti a raggranellare la somma necessaria.
Per risolvere in un sol colpo tutti i
problemi in maniera più che soddisfacente, esiste
per6 un sistema: reaHzzare un amplificatore li-
neare di A.F.
Con un lineare di A.F infatti non è più necessa-
rio dover utilizzare un amplificatore di B.F con po-
tenza pari a quella di A.F quindi automaticamente
viene ad essere eliminato il trasformatore di mo-
dulazione e l'alimentatore per il modulatore.
Perci6 per poter usufruire di un trasmettitore
d i grande potenza diventano sufficienti poche mi-
gliaia di lire , natura lmente possedendo già un mo-
Tutto l'amplificatore dovrà essere montato su desto trasmettitore da pochi watt. con la sempli-
un -solido telaio di alluminio. Nella foto a sini-
ce costruzione di un lineare, come quello che
stra, in alto, si notano il trasformatore di ali -
stiamo presentando.
mentazione, i variabili di accordo, le' due 6HF5;
a destra del trasformatore , si distingue una Per terminare questa nostra presentazione vi
valvola, che in · un primo prototipo è stata diremo brevemente che un amplificatore lineare
utilizzata per comandare il relè ricezione-tra- semplicemente non è altro che uno stadio finale
smissione. Successivamente é stata sostituita a radio frequenza in classe AB, pilotato. come
con ui;i transistor, come descritto a fig. 5 . Sem- avrete ben compreso da un trasmettitore di oic-
pre a sinistra, in basso, vi è la parte inferiore cola potenza. sia di tipo S.S.B. sia di tipo A.M.
del telaio, con tutti i collegamenti. È chiara-
mente visibile, in prossimità dello zoccolo SCHEMA ELETTRICO
della 12AT7, il relè di commutazione.
Per capire il funzionamento dell'apparecchio,
basta osservare la fig. 1 dove appunto vi abbiamo
presentato lo schema elettrico dell'amplificatore:

pag. 193
Cl
·-

-6V, -6V. IJAF2


e,

Ent ,at• del


Trasm~tt1tore
~ 1Af1
c,l
Pilota

Massa

eµ_ u MA
700 Voli

. ••
20 Voli Cl

R1 t 0.000 ohm 2 Watt potenziometro a filo C8 10 .000 pF


R2 1 0.000 ohm t Watt C9 5.000 pF 2.000 Volt (vedi testo!
R3 ~ 1 0.000 ohm 2 Watt potenziometro a filo C 1 O " 100 pF variabile ad aria (vedi testol
R4 t 0.000 ohm t Watt Ct 1 1 .000 pF variabile ad aria (vedi testo)
C1 10.000 pF. ceramico JAF1 : impedenza di A . F. da 100 microH (vedi teslo)
C2 ~ 4.700 pF. ceramico JAF2 ~ impedenza di A . F. da 200 mir.roH (vedi testo)
C3 4.700 pF. ceramico Z 1-Z2 - vedi testo
C4 4.700 pF. ceramico L1 bobina di A. F. (vedi tal.Jclla)
es 4.700 pF. ceramico L2 bobina di antenna (vedi tabella!
C6 pF. ceramico V1 valvola 6H F5 o equivalente
C7 4.700 pF. ceramico V2 valvola 6HF5 o equivalente

in esso si pu6 notare come il segnale di A.F. pre- Tornando al nostro circuito, noterete che i ca-
levato dal trasmettitore pilota (che può essere todi delle due valvole posti in parallelo sono colle-
tanto a valvole come a transistor, con una potenza gati a massa attraverso un'impedenza di A.F (si-
minima da 1 a 7 watt), venga applicato, tramite gla JAF1), fatto questo che si dimostra necessario
il condensatore C1, ai catodi di due valvole di po- per impedire al segnale di A.F, inviato in entrata.
tenza collegate in parallelo, questo in quanto V1 possa scaricarsi a massa .. Il valore di JAF1 è di
e V2 lavorano come amplificatrici a R.F. con gri- circa 200 microHenry, ma non è critico, ottenen-
glia a massa. dosi un corretto funzionamento in una ampia
Facciamo presente al lettore che il numero delle gamma di valori.
valvole da impiegare nella realizzazione non è cri- Questa impedenza, e ci6 è facilmente compren-
tico: ad esempio, se ne potrebbe impiegare anche sibile, dovrà ovviamente essere in grado di sop-
una sola, ottenendo ovviamente anche un dimez- portare la corrente massima assorbita dalle val-
zamento della potenza. oppure invece di due, an- vole: che si aggira sui 250-300 mA, quindi va
che tre, quattro, con conseguente proporzionale scelta, o realizzata se ve la costruì.te voi, con filo
incremento della potenza disponibile in uscita. il cui diametro non risulti inferiore ai 0,45 mm.

pag. 194
Le valvole impiegate nella nostra realizzazione, due impedenze di A .F (siglate 21 e 22) col compi-
quelle di cui ci siamo s~rviti noi, sono di tipo to di prevenire eventuali autooscillazioni spurie.
6HF5. ma si possono anche impiegare altri tipi. L'alta frequenza , prelevata dalle placche, viene
con risultati analoghi , quali appunto la 6KD6 , inviata al circuito di sintonia finale composto da
la EL3010 {della Siemens) e le EL504- EL505- una bobina e da un condensatore variabile, da ac-
EL509 (della Philips). cordarsi sulla frequenza di funzionamento del
Continuando nelle nostre considerazioni circui- trasmettitore pilota .
tali, osserveremo che le griglie schermo sono col- Infine dalla bobina di sintonia viene prelevato
legate a massa, e cosi pure, per l'A.F. anche le tramite un link (L2) l' alta frequenza disponibile da
griglie controllo. attraverso i condensatori C2- C3- applicare all'antenna.
C4-C5-C6-C7 . anche se queste, per necessità di Per poter poi controllare durante il funziona -
funzionamento dovranno essere alimentate con mento l'assorbimento delle valvole finali affinché
una tensione di polarizzazione negativa. come del si mantenga sempre entro i limiti di massima.
resto appare ben chiaro dallo schema elettrico. sarà necessario inserire uno strumento indicatore
I pentodi vengono, così, a funzionare come quale appunto un milliamperometro oa 250- 300
triodi ad alta amplificazione. o 500 milliampere fondo scala.
le due placche delle valvole, come anticipato, L'alimentazione del nostro amplificatore ri-
sono collegate in parallelo e l'alimentazione ano- chiede una tensione anodica di circa 700 volt; per
dica viene effettuata tramite un'impedenza di A.F ottenere tale tensione si può ricorrere, come ri -
che deve essere scelta in grado di poter soppor- ~ulta dalla fig. 2, ad un trasformatore che abbia
tare continuamente una corrente di 250-300 mA. una potenza di almeno 500 watt con un seconda-
Inoltre in serie alle placche abbiamo applicato rio di 500 volt.

COMPONENTI CS = 500 microf. 25 VI.


Rl = 1 Megaohm C7 = 500 microf. 25 VI.
R2 = 1 Megaohm AS1 = diodo BYl 00 o equivalenti
R3 = 1 Megaohm AS2 = diodo BY100 o equivalenti
R4 = 1 Megaohm AS3 = diodo BY100 o equivalenti
R5 = 47 ohm 1 Wan RS4 : diodo BYl 00 o equivalenti
A6 = 220 ohm 1 Watt DZ1 = diodo zener 9 Volt 1 Watt
Cl = 100 microF. 500 VI. T1 = trasformatore di alimentazione 500 Watt; prima-
C2 = 100 microF. 500 VI. rio universale; secondario 6,3 Volt e 5 Volt.
C3 = 100 microf. 500 VI. S 1, = interruttore stand-by
C4 = 100 microF. 500 VI. S2 = interrunore di rete
C6 = 500 microF. 25 VI. 21 = impedenza di filtro 350 mA
Fig. 2 Circuito di alimentuione dell'amplificatore lineare. I 20 V. negativi, per il co-
mando delle polarizzazioni di griglia, vengono forniti da un duplicatore di temione, che
viene alimentato con 11,3 Volt e.a., ottenuti collegando in serie i secondari a 6.3 e 5
Volt dei filamenti. Occorre provvedere, poi, ai filamenti delle 6HF5, con un altro secon-
dario a 6,3 V. 6 Ampere. La presa a - 9 Volt serve per comandare l'automatismo dì
fig. 5. pa g. 195
Se non vi riuscisse di reperire con facilità un
trasformatore dotato di tale potenza ·e se quindi
risultasse necessario farvelo espressamente co-
·-
~truire , non dimenticate di provvederlo, oltre che
della tensione di filamento, di 6,3 volt 6 ampere,
anche di un ulteriore avvolgimento con un secon- z, Z2
dario di 20- 25 volt per fornire la tensione nega-
tiva alle griglie; a questo proposito se uno poi vo-
lesse seguire una via diversa, potrebbe ricorrere
ad un piccolo trasformatore da pochi watt da adi-
bire esclusivamente all'alimentazione del fila -
mento, e per il negativo di griglia.
11 problema in ultima ana lisi non presenta dif-
ficoltà di gran conto, per cui ci sentiamo dispen-

Fig. 3 Possedendo un variabile in ceramica (C10).


con lamine spa,iate on 111odo da poter sopportare 2 .000
Volt, potrete modofocare lo stadio tonale come descrot
to in qL1esta fìgur.i. In questo 111odo, infatt,. so ottiene
una rna~Jgiore facilit.:I di n1essa a )>unto. I valori dei corn
ponenti sono gli stessi do fìg . 1 .

sati dall'indu lgere ulteriormente sull'argomento. densatore C1 ed applicata ad un diodo raddriz-


Reputiamo invece più proficuo, e di più utilità zatòre. DG 1, quindi fi ltrata ed inserita alla base
per il lettore, soffermarci adeguatamente su e- di un transistor di media potenza (va bene un
ventuali modifiche che si potrebbero apportare qualsiasi tipo).
per ottenere diverse prestazioni senza infirmare La tensione positiva raddrizzata mette in con-
in alcun modo le intrinseche qualità dell'apparec- duzione il transistor, su l collettore del quale verrà
chio. ad essere presente una corrente in grado di ec-
Per prima cosa sarà necessario parlare del cir- citare il relé, nel qualEl uno dei contatti farà per-
cuito di sintonia; se infatti possedete un conden- venire alle valvole l'A.F del trasmettitore e l'altro
satore variabile in ceramica , da inserire in C1 O, preleverà l'A.F dalla bobina L2 e la invierà all'an-
con le lamelle spaziate in modo che possa sop- tenna irradiante.
portare tensioni anche superiori ai 2 .000 volt,
avrete la pos~ibilità di modificare lo stadio finale
nel modo che vi presentiamo in fig. 3 . REALIZZAZIONE PRATICA
Coloro che poi vorranno impiegare que-
sto amplificatore lineare abbinato ad un ricetra - Come potrete notare. la realiuazione pratica
smettitore per la gamma dei 27-28 MHz e quindi non presenta alcuna difficoltà sostanziale.
prowedere automaticamente ad effettuare il pas- Il complesso va realizzato prevalentemente so-
saggio ricezione- trasmissione senza dover inclu - pra un telaio di alluminio le cui dimensioni vanno
dere comandi supplementari oltre a quello di cui scelte in modo da contenere, oltre alle valvole ed
è già provvisto il microfono del ricetrasmettitore, alle bobine di accordo, anche i condensatori va-
potranno realizzare la modifica visibile in fig. 5. riabili ed il trasformatore di alimentazione neces-
Il funzionamento di tale automatismo, osservan- sari alla realizzazione .
do attentamente la figura dello schema. è chia- Gli zoccoli delle valvole vanno scelti preferi-
ramente comprensibile : in posizione di ricezione bilmente di tipo ceramico; diversamente se di al-
l'antenna irradiante si trova collegata, tramite i tro materia le sarà bene fissarli sopra una lastra
contatti del relé , all'antenna del ricetrasmettitore di plexiglass in modo da eliminare il più possibile
pilota ed è quindi in grado di captare qualsiasi le perdite di A.F.
segnale ricevuto dalla stessa. Il condensatore C 1 va scelto con una capacità
Quando invece si passa dalla ricezione alla fase compresa tra i 1.000 e i 4.7 0 0 pF 1.000 volt
di trasmissione, una parte dell'A.F presente all'u- lavoro, ricordandosi che tale componente deve
scita del ricetrasmettitore viene prelevata dal con- essere di ottima qualità, mentre quello di uscita

pag. 196
Le impedenze 21 e 22 utili per la soppressione
L1 per i 40 metri - 18 spire leggermente spaziate con di eventuali oscil lazioni parassite ed applicate in
filo da 1 mm avvolte su diametro se ri e alle placche, verranno realizzate semplice-
di 6 cm e con presa alla 9 spira. mente avvolgendo sopra ad una resistenza da 56
L 1 per i 20 metri =- 9 spire spaziate di 2 mm con filo ohm 1 watt n. 8 spire di filo da 0.45 mm. di dia-
da 2 mm. avvolte su diametro di metro.
di 5 cm e con presa alla 4,5 spira.
Le impedenze di A.F, JAF 1 e JAF2 , potranno
L 1 per i 10 metri 5 spire spaziate di 3 mm con filo
da 2 mm avvolte su diametro di 3
essere autocostruite avvolgendo sopra ad un nu-
cm e con presa alla 1,5 spira cleo renangolare di ferroscube , di lunghezza com -
L2 per i 40 metri - 5 spire leggermente spaziate con presa fra gli 8 e i 1O cm .. del filo del diametro di
filo da 2 mm avvolte su diametro 0.45 mm. fino a riempirlo tutto.
di 8 cm e poste sopra L 1 verso il Volendo si potrebbe anche impiegare dei nuclei
lato massa. toroidali in ferrite , usati nei trasformatori, avvol-
L2 per i20metri - 3 spire spaziate di 2 mm con filo da gendovi sopra circa 80-90 spire sempre di filo
2 mm avvolte su diametro di 7 cm da mm. 0.45 di diametro.
e post~ sopra L 1 verso il lato
Nell 'effettuare la costruzione dell'amplifica-
massa.
L2 per i 1 O metri = 2 spire spaziate di due mm con tore lineare, occorrerà tenere presente , per evitare
filo da 2 mm avvolte su diametro perdite od autoscillazioni , di collegare i terminali
d, 5 cm e poste sopra L1 verso il di massa di ogni valvola su· di uno stesso punto.
lato massa. inoltre ricordatevi che i condensatori C4 e C7 van-
no fissati con un capo direttamente sui terminali
dello zoccolo e l'altro alla massa con un collega -
C9 dovrà essere di 5.000 pF ed almeno 2 .000- mento il più corto possibil~ .
volt lavoro. per cui non trovando in commercio Le bobine di sintonia L 1 ed L2 vanno preferi-
un condensatore di tale voltaggio, potrete sempre bilmente avvolte in aria.
ricorrere a due condensatori da 1 0.000 pF 1. 500 Affinché possiate disporre di diverse gamme di
volt lavoro collegati in serie. Il condensatore va - trasmissione e ricezione . nella tabella vi abbiamo
riabile C 1O avrà una capacità compresa tra i 100 indicato i dati costruttivi per la realizzazione delle
e i 200 pF, sempre di ottima qualità e con le la- bobine adatte per le diverse gamme .
melle spaziate , cioè un variabile per trasmissione. Come ultima raccomandazione sarà bene ac-
La capacità del condensatore C 11 che serve cennare che durante il loro funzionamento le val-
per ottenere un perfetto adattamento tra ampli- vole dell'amplificatore lineare tendono a riscal-
ficatore lineare ed antenna , deve risultare di circa darsi in modo elevato, perciò occorrerà evitare cli
1 .000 pF, e ad esso potrete provvedere con un racchiudere tutto l'apparecchio dentro un mobile
qualsiasi condensatore per ricezione a tre sezioni metàllico privo di fori di aereazione.
da 360 pF cadauna da collegare in parallelo. pualora poi vi dilungaste eccessivamente nei ·

VI V2
A
p 6HF5

5·9

12
10

Fig. 4 I filamenti· delle valvole possono anche essere collegati in serie, per evitare l'im-
piego di un trasformati.re con secondario da 6 Ampere a 6,3 Volt. In questo caso sarà
necessaria una alimentazione a 12,6 Volt 3 Ampere, più facilmente rintracciabile in tra-
sformatori commerciali. lo schema di figura mostra come vanno disaccoppiati i fila-
menti: i condensatori Cl, C2, C3 sono da 10.000 pF. e vanno direttamente collegati
sullo zoccolo delle valvole . Di lato vi sono le connessioni allo zoccolo della 6HF5, non
rintracciabili facilmente sui comuni manuali.

pag. 197
·-
JAF2
=-
--~~~~~......~~~~~....~ ~ - 1 ~ 7 0 0 V o l t

•)------~
Us.c1ta del C10
R1cetras.mett.

C4

Cl DG1

cz R2 C3

.__ _ _ _..,_ _..,...._..,._ __._ _ _ _ _..._~0'9Volt

Fig. 5 Se utilizzate l'amplificatore lineare abbinato ad R1 2.200 ohm


un ricetrasmettitore, può essere utile completarlo con R2 - 10.000 ohm
questo dispositivo che provvede automaticamente R3 ~ 10.000 ohm
alla commutazione ricezione-trasmissione, valendosi C1 = 6,8 pF. ceramico
soltanto del comando previsto sul ricetrasmettitore pi- C2 = 10.000 pf.
lota. Il relé deve sopportare almeno 3 Ampere, e deve C3 = 220.00 pF.
essere, possibilmente, del tipo isolato in ceramica. C4 = 4.700 pf.
TR1 = PNP di B.F. AC128 o equivalenti
vostri OSO, anche se provvisto di fori , l'aereazione
DG1 = diodo rivelatore OA85 o equivalenti
RELÈ a doppio scambio; portata contatti 3 A.
dell'amplificatore potrebbe essere insufficiente. e minimi. Bobina 9 Volt. 20-50 mA.
ci6 sarà appurabile sia cÒntrollando l'assorbi-
mento che aumenterà fino a superare i limiti mas-
simi, sia constatando che le placche delle valvole
si surriscalderanno al punto di arroventarsi .
Per ovviare a questo inconveniente, che potreb-
be causare la messa fuori uso delle valvole in
breve tempo, è consigliabile ricorrere all"applica-
zione vicino alle stesse di un piccolo ventilatore
che provvederà a raffreddarle convenientemente.
oppure ridurre la corrente massima di assorbi-
mento delle placche finali. In commercio sono re-
peribili dei motorini ad induzione provvisti di ven-
tola ed adatti proprio per il raffreddam ento delle
valvole di trasmettitori con un prezzo contenuto
sulle 2.000-2.500 lire; comunque , anche se non
desiderate affrontare questa piccola spesa , potete
sempre provvedere impiegando dei piccoli venti -
latori di> tavolo per convogliare l'aria di raffred -
damento.

pag. 198
MESSA A PUNTO restava esclusa, e togliete i! cappuccio alla secon-
da valvola.
Si_tornerà quindi ad accendere l'amplificatore
e si provvederà a regolare il secondo potenzio-
Perché l'amplificatore risulti perfettamente ef- mentro della tensione negativa affincl'lé anche per
ficiente e non introduca durante il funzionamento tale valvola la corrente di riposo risulti analoga
alcuna distorsione, occorre regolare in maniera àlla prima, cioè 15 o 20 mA.
perfetta la polarizzazione di griglia delle valvole. Tale operazione va effettuata senza collegare
Per effettuare tale controllo prima di dare ten- in entrata all 'amplificatore lineare il trasmet-
sione all'amplificatore è necessario togliere da titore pilota.
una delle valvole la conness-ione di placca. Quan- Quando avremo regolato esattamente le ten-
do dovete toccare con le mani l'alta tensione con- sioni dei due negativi di griglia e inserite di nuovo
sigliamo di staccare la spina della presa di rete le placche all'alta tensione (l'assorbimento totale
e mettere a massa con un filo isolato la placca passerà quindi a 40 mA) si potrà procedere al
onde evitare la possibilità che esista tensione. collegamento tra l'amplificatore lineare e rice -
Queste precauzioni potrebbero essere considera- trasmet1itore.
te eccessive. ma vogliamo ricordare che con una Acceso infine il trasmettitore, senza antenna ,
tensione di 700 Volt non si pu6 scherzare. si regolerà il condensatore variabile C1 O in modo
In questo modo avremo una sola valvola inserr- da accordare lo stadio finale, quindi, con ,l'anten-
ta, ad evitare che l'altra possa danneggiarsi du- na inserita si provvederà a regolare· il condensato-
rante la fase di taratura. per un assorbimento re C11 in modo da prelevare la massima energia
troppo elevato, ed allo scopo di leggere sul mil- di A.F.
liamperometro la corrente di una valvola alla vol - A questo punto il vostro trasmettitore di poten-
ta. za è terminato e potete procedere all'ultimo con-
Ad operazione compiuta potete dare tensione trollo qualitativo. Se avete un vostro amico (nel
quindi lasciate trascorrere qualche istante affin- caso non possediate un oscillografo per il con-
chè i filamenti delle valvole raggiungano la tem- trollo diretto della linearità dell'aimpliftcatoreJ
peratura di lavoro, quindi regolate il potenziome- situato ad una certa distanza dal vostro QTH, ese-
tro R 1, o R3 . della tensione negativa della valvola guite qualche prova di trasmissione per stabilire
interessata. in modo che la corrente di assorbi- se la modulazione risulta perfetta oppure presenta
mento della placca si mantenga su valori di 1 5/ qualche distorsione.
2ÒmA. Se il risultato ottenuto non dovesse soddisfarvi
Spegnete quindi l'apparato e ricordatevi an- pienamente; sarà necessario modificare la tensio-
cora una volta che anche a trasmettitore spen- ne di riposo delle due valvole agendo sui negativj
to i condensatori elettrolitici sono in grado di ero- di griglia tino a raggiungere valori della corrente
gare per un certo lasso di tempo una scarica di di riposo più adatti alla valvola impiegata, affinché
700 Volt, per cui prima di procedere a questa se- amplifichi senza alcuna distorsione.
conda operazione dovrete nuovamente cortocir- Qualora volendo realizzare questo amplificatore
cuitare la tensione anodica per scaricare i con- lineare vi trovaste in difficoltà nel reperire le val-
densatori ; certi che non esiste più alta tensione, vole 6 H F5. potete ,sempre farne richiesta alla no-
ripristinate li collegamento alla placca che prima stra redazione la quale disporrà in merito.

Fig. 6 A sinistra un ventilatore pro- 6685 6KD6


fessionale, adano al raffreddamen-


to dell'amplificatore lineare. Il ven IO
tilatore può essere acquistato per 7
3 11
circa 2 .500, A destra le connes- 2 9
sioni allo zoccolo di altri due tipi
di valvole che possono essere van-
taggiosamente impiegate in questo 3•8 4·5 2
amplificatore.

pag. 199
un V.F.0. per
i144 Mhz.
La frequenza dei 144 ha sempre destato un da oscillatore è pilotato da un quarzo overtone a
grande interesse tra i radioamatori, ma purtroppo. 30 M Hz, abbastanza facilmente reperibile.
e quest'ultimi ben lo sanno • molte sono le diffi- Il segnale a 30 MHz, proveniente da TR 1. e
coltà che si frappongono alla costruzione di un quello a 6 MHz, proveniente dall'oscillatore ester-
trasmettitore per tali gamme, difficoltà spesso ta- no, vengono mescolati in un convertitore a diodi
li da scoraggiare i più. formato da ·oG 1, DG2, DG3, DG4. '
Noi non vogli amo qui fare un elenco dei pro- All'uscita dal ponte di diodi, troveremo le fre-
blemi che si presentano nei 144 MHz, ma solo quenze : 30 + 6 = 36MHz, 30-6 = 24MHz ed inol-
suggerire il modo di aggirare uno degli ostacoli, tre 6MHz e 30MHz.
il primo che si presenta. e forse anche il più im- 11 circuito accordato L3- C 14 provvede a selezio-
portante: la stabilità di frequenza del V- F-0 . nare i 36 MHz che vengono quindi avviati,tramite
Un oscillatore libero su una frequenza di circa Cl 2, alla base di TR2, pure questo un AF115, il
1 50 M Hz è imrinsecamente dotato di una scarsa q4ale provvede ad amplificare il segnale in modo
stabilità: comunque si voglia realizzare tale oscil- da renderlo più idoneo a pilotare gli stadi che se-
latore esso avrà sempre delle variazioni di frequen guiranno.
za inaccettabili. Il circuito di collettore di TR2 , formato da L4 e
Per ottenere, pertanto, un V- F- 0 di buona sta- C 1 7, è, evidentemente, accordato a 3 6 M Hz e
bilità, occorre realizzare un oscillatore libero a ci6 contribuisce ad una migliore selezione della
frequenza non elevata e, successivamente, con- frequenza desiderata.
vertire questa fino ai 144MHz. Naturalmente il All'uscita dal converter si ottiene cosi una fre-
convertitore dovrà essere equipaggiato con un quenza variabile tra i 36 ed i 36,5 MHz, che dovrè
oscillatore di conversione a quarzo, perché altri- essere inviata ad un primo duplicatore sulla cui
menti l'apparecchio non sarebbe più in grado di uscita si avranno 72-73 MHz.
raggiungere il suo scopo precipuo : la stabilità di Una seconda duplicazione fornirà in uscita i
frequenza. 144- 146 M Hz desiderati.
Naturalmente le frequenze da noi indicate pos-
IL CIRCUITO ELETTRICO sono subire variazioni a seconda delle necessità
dello sperimentatore.

La frequenza dell'oscillatore libero è stata da REALIZZAZIONE PRATICA


noi scelta variabile tra i 6 ed i 6 ,5 MHz; non che
questa sia la scelta migliore in assoluto, ma rap- La costruzione di questo V-F- 0 risulta priva di
presenta un otti mo compromesso tra la stabilità difficoltà sostanziali.
e la semplicità dell'apparecchio. Frequenze più Basterà solo qualche cenno ai punti più interes-
basse, infatti, pur permettendo una più alta stabi- santi della realizzazione. Innanzitutto come pre-
lità, avrebbero richiesto l'uso di una doppia con- messa, consigliamo vivamente di usare compo-
versione, mentre noi abbiamo voluto approntare, nenti di ottima qualità, di quelli. per intenderci,
come solito, una realizzazione con criteri di sem- che non cambino valore dopo due giorni d'uso.
plicità e. soprattutto. di economia. L'oscillatore La costruzione meccanica delle bobine deve
6-6,5 MHz non fa parte del convertitore vero e essere molto robusta ed i variabili, cui queste so-
proprio che risulta in fig. 1 : potrà essere utilizzato no collegate, debbono essere preferibilmente
per esso un oscillatore qualsiasi. a scelta, purché del tipo ad aria; ma possono andar bene anche
di quella frequenza e di buona qualità. dei buoni compensatori ceramici.
Venendo all'analisi del circuito di fig. 1, notia- Si dovrà porre una certa cura nelle schermatu-
mo che il transistor TR 1 un AF 11 5, che fu.nge re: consigliamo di eseguire il tutto in una scatola

pag. 200
usaTA
XTAL

.
" ..

•I "l,o • 6 MHI

di alluminio alla quale faranno capo i due bocchet- parecchio, il circuito deve sempre tornare ad
toni coassiali dell'ingresso e dell'uscita; all'interno oscillare , altrimenti sarà necessario un piccolo ri-
sarà be.ne sistemare degli schermi che separino tocco a es.
TR 1, l 1 ed i componenti relativi, il circuito misce- Reinserito C7 , rimane da regolare C8, C9 , C14,
latore (l2-C9-DG 1-DG2-DG3-DG4-L3-C14). ed C17 e la potenza dell'oscillatore variabile a 6MHz
infine l'amplificatore TR2 con il suo circuito accor- Una taratura rigorosa, senza opportuni strumenti,
dato di collettore L4-C17. Nell'elenco componen - non può essere fatta, per cui bisognerà procedere
ti vi sono i dati esatti per le bobine, tuttavia atten- « per tentativi »; assicuriamo, però, che, anche
zione che le diverse esecuzioni del cablaggio po- così, si riescono ugualmente ad ottenere ottimi
trebbero determinare delle differenze tali da non risultati.
poter essere corrette con l'ausilio dei variabili. Dapprima invieremo, dal V.F.0. esterno, tramite
A montaggio ultimato occorrerà , pertanto assicu- l'apposito ingresso, una frequenza di centro ban-
rarsi della corretta risonanza dei circuiti accor- da pari a 6,25 MHz. poi ruotando Cl 7 si cercherà
dati e, se è il caso. intervenire con opportune mo- di ottenere un minimo nella corrente di collettore
difiche sul numero delle spire e sulle capacità dei di TR2 , minimo che non sarà molto ben pronun-
condensatori di accordo. ciato, perché dobbiamo ancora tarare il miscelato-
re , C8 . C9 , C 14 che vanno, infatti, regolati per il
minimo di corrente di TR2. Bisognerà assicurarsi
TARATURA
che il circuito accordato L3- C 14 risuoni su 36
Per una accurata taratura dovremo, provviso- MHz e non su altra frequenza : a questo scopo
riamente, dissaldare il condensatore C7. quindi, sarà ottimo ausilio un misuratore di campo o un
acceso l'apparato, ruotare CS fino a che TR 1 non ricevitore dotato di S- meter.
entri in oscillazione. La regolazione dovrà inoltre essere volta all' ot-
La presenza di oscillazioni potrà essere messa tenimento di una nota pura , anche se sarà neces-
in evidenza con un ricevitore o con un misuratore sario sacrificare un po' la potenza di uscita.
di campo, o anche solo con la misura della corren- È molto importante, al fine della migliore con-
te di col lettore di TR 1. versione, un opportuno dosaggio della potenza
È necessario assicurarsi che l' oscillazione sia emessa dal V.F.0, che deve essere circa eguale
stabile : spegnendo e accendendo più volte l'ap- a quella emessa da TRl.

pag. 201
In particolari condizioni di propagazione è po95ibile ri-
cevere con un normale televisore molte stazioni televi-
sive europee. Questa interessantissima caccia ai pro-
grammi esteri è assai spesso ostacolata dall'intransi-
genza dei familiari i quali non vedono di buon occhio un
uso dell'apparecchio televisivo diverso da quello tradi-
zionale. Con questo convertitore potrete agevolmente
risolvere il vostro probJema.

un CONVERTITORE per
Forse sarà perché ce la troviamo tra i Riedi
(ossia tra le mani) da tanti anni, ma sta di fatto
che la radio è divenuta per tutti uno strumento
familiarissimo con cui ci si pu6 prendere qual-
siasi confidenza. Chi, infatti. anche se profano
nel senso più assoluto della parola, non ha
mai tentato di evadere dalla tradizionale gam-
ma delle onde medie per captare le stazioni
estere che trasmettono sulle onde corte o cor-
tissime? In fondo non c'è che da girare l'appo-
sita manopola o premere quel determinato
tasto per trovarsi su di una diversa lunghezza
d'onda ed ascoltare , magari senza capirci nul-
la voci e fatti di oltreoceano. Ma questo è so-
lo una minima parte della confidenza chP. ci
prendiamo con mamma radio poiché a ben al-
tri maneggi essa è ormai avvezza! Oggi, infatti,
1a usiamo come giradischi, le inseriamo prese a
jack per la chitarra elettrica, la trasformiamo
in amplificatore per radiomicrofono e tutto ci6
con la massima disinvoltura .
Con il televisore, invece... Beh, a parte il
fatto che per la sua stessa essenza di televisore
non pu6 svolgere le eclettiche mansioni della
radio, dobbiamo pure ammettere che esso
incute una certa soggezione, una specie di in-
conscio « timor reverentialis » quasi che, disco-
standoci dal consueto rituale dell'accendi- spe-
gni, temessimo di far fugare le immagini del
video.
Se, infatti, potessimo promuovere un'inda-
gine statistica fra tutti i teleutenti « medi » ver-
remmo a scoprire che ben pochi sono . quelli
che hanno osato spingere la loro indagine su
altri canali quasi che al di là si erigessero le
fatidiche Colonne d'Ercole.

pag. 202
In effetti possiamo affermare che dalla nostra
sede di Bologna siamo riusciti a ricevere molte
stazioni TV europee, fra cui la Russia, la Svezia,
il Portogallo e la Grecia nonché una emittente
in lingua araba non meglio identificata. Qualche
mese fa abbiamo potuto seguire per diverse
ore dei programmi provenienti dalla Spagna,
dalla Svizzera, dalla Jugoslavia. questi ultimi,
poi, di una chiarezza e stabilità eccezionali. A

questo proposito riferiamo che un nostro letto-


re residente nei pressi di Ravenna ha affermato
di ricevere quasi ogni sera l'emittente Jugosla-
va, modificando la sintonia del canale O. Po-
tremmo altresì elencare altre stazioni estere
captate da molti lellori residenti in diverse loca-
lità della nostra penisola ma comprendiamo
benissimo che queste sono notizie che non
possono far testo in quanto per averne un'as-
soluta certezza occorre provare. E qui il cerchio
si chiude: COME PROVARE?
L'interrogativo sfocia in un vero B proprio
Niente curiosità, quindi, niente spirito di n- problema in quanto escludendo a pnon la
cerca nei riguardi del televisore ma solo le con- possibilità di trasformare in cavia il televisore
suete manovre di accensione, di regolazione 1< di famiglia » ed escludendo parimenti l'acqui-
del volume o di ritocco del chiaro-scuri. Ed in- sto di un secondo televisore per uso speri men-
vece anche l'ermetico apparecchio televisivo, tale, qualsiasi tentativo di indagine muore pri-
a chi sappia opportunamente manovrarlo, offre ma di nascere.
numerose possibilità di evasione dalla consueta Per risolvere la questione rispettando, owia-
routine casalinga; non ci sono forse altri canali mente, queste esigenze fondamentali, non
da esplorare nell'avvincente ricerca di volti ed c'era che una via di uscita: eccola. Ci siamo
1mma91ni nuove7 Questa, in fondo, è l'aspira- tatti costruire da una ditta specializzata un con-
zione di numerosi teleamatori . ma provate un vertitore, da noi ideato, che potrà essere instal-
po a metterla in pratica I Provate ad armeggia- lato esternamente all'apparecchio televisivo,
re attorno al TV cercando, per tentativi, di sin- senza peraltro manometterlo. Sarà, infatti, suf-
tonizzarvi su altre frequenze senza giungere ai ficente collegare l'uscita del convertitore ai
ferri corti con i vostri familiari! Ed anche am- morsetti d'entrata per l'antenna VHF e ruotare
mettendo, per assurdo, che quelli di casa vi il cambio canale sul canale A. Tutto qui.
lasciassero fare, potrebbe dispiacere a voi ma- Abbiamo detto sul canale A, in quanto il con-
nomettere l'apparecchio in tentativi del tutto vertitore è stato costruito per convertire tutti i
sperimentali! Noi - ma in fondo questo è il segnali (o canali) ricevibili sul canale A. Il se-
nostro mestiere - abbia mo costruito un televi- gnale captato verrà preamplificato dal nostro
sore da laboratorio appositamente per questo convertitore, quindi subirà una nuova amplifi-
scopo e vi assicuriamo che assai spesso siamo cazione di conversione quando entrerà nel te-
riusciti a far apparire sullo schermo monoscopi levisore. L'aggiunta di questo semplice dispo-
di TV estere che superavano - per intensità e sitivo vi permetterà di ottenere. perci6, uri com-
potenza - quelli della RAI. plesso ricevente ad elevata sensibilità.

pag. 203
JL TELEVISORE

+
17V.

NUCLEO AEREO

~
PIGIARE

SINTONIA FINE
+
ALi; JNTENNA

Non si preoccupino coloro che ricevono nor-


malmente il canale A, perché se non sr' trovano
proprio vicinissimi alla emittente, Il segnale Fig. 1 - Per mettere in funzione il gruppo conver-
della RAI non riuscirà ad entrare nel televisore, titore occorre applicare soltanto le tensioni di
semprechè la piattina che collega il converti- alimentazione e inserire la piattina proveniente
dall'antenna e quella che si collegherà al televi-
tore al televisore non sia eccessivamente lunga. sore. Per la sintonizzazione fine occorre premere
In possesso quindi del convertitore avrete la sul perno piu piccolo e ruotare la relativa mano-
possibilità di modificare, senza tanti scrupoli, la pola.
sintonia di ogni canale. Infatti, come abbiamo
spiegato in un articolo che pubblichiamo su
questo stesso numero, essendo i canali euro-
pei sintonizzati su una frequenza diversa da
quelli della RAI , se desideriamo riceverli , occor- nazionale. Ciò. come ben sapete, avviene di
rerà innanzitutto disintonizzare il canale. solito per interessanti programmi sportivi; non
Questo convertitore ha comunque un altro è raro, infatti, che - ad esempio - un macht di
pregio, cioè quello di funzionare anche come pugilato od una interessante partita di calcio
preamplificatore VHF ; in tal modo vi aiuterà a trasmessa in diretta da Milano, non è ricevibile
ricevere l'emittente RAI anche se vi trovate dagli utenti della zona ai quali, solitamente,
in zone marginali. viene propinato magari un film vecchiotto an-
Un altro vantaggio che il nostro convertitore zichen6, mentre il resto dell'Italia si gode il
vi offrirà sarà quello di potervi sintonizzare su regolare programma sulla competizione spor-
un' altra emittente RAI e aver così la possibilità tiva .
di gustare anche quei programmi che la RAI Non vi sorride. pertanto. l'idea di poterla
mette in onda ma che, per avvii motivi , vengono fare in barba alla RAI e seguire anche queste
irradiati sola mente su una parte del territorio trasmissioni 1< proibite »?

pag. 204
IL CONVERTITORE cato di mantenere il prezzo entro limiti che ne
rendessero l'acquisto vera mente conveniente
Il convertitore che vi presentiamo è del tipo e, come potrete notare, crediamo di essere
a tamburo a 12 canali. L'apparecchio è com- riusciti nel nostro intento Siamo in grado, in-
pleto di ogni parte necessaria al suo funziona- fatti, di spedirvi il convertitore al prezzo non
mento, a.cl eccezione dell'alimentatore. certo elevato di L. 6.500.
Questa, diciamo. mancanza , non è certo uno
scoglio che possa frapporsi fra voi ed il vostro
convertitore perché la realizzazione dell'ali- COME PROCEDERE
mentatore è oltremodo semplice anche per
chi abbia solamente un minimo di esperienza Nei nostri articoli sulle trasmissioni, radio o
in questo campo . Come al solito, chi avesse televisive che siano, abbiamo sempre sotto-
qualche difficol tà a trovare un trasformatore lineato -l'importanza che ha l'antenna nella
da 30/40 Watt potrà rivolgersi alla nostra reda - ricezione dei vari programmi. Infatti per capta-
zione che provvederà a procurarvelo al prezzo di re perfettamente ogni segnale irradiato da
L. 1.600. emittenti estere o nazionali, sarebbe necessa-
A questo punto, per alimentare il conver- rio applicare ad ogni canale un dipolo di misu-
titore sarà sufficiente collegare ai diversi ter- ra adatta alla lunghezza d'onda che quel ca-
minali, 1 7 volt in alternata per l'accensione nale è destinato a ricevere. Ma in questo caso
dei fila menti ed una tensione continua per particolare, dato che le onde trasmesse da
l'anodica. emittenti estere arrivano al nostro apparec-
Chi avesse la possibilità di prelevare queste chio riflesse dagli strati atmosferici, sarebbe
tensioni da un altro alimentatore. potrà ser- sufficiente anche una semplice antenna in-
virsene senza preoccupazioni. terna o montata nel solaio.
Come abbiamo già accennato possiamo for- Abbiamo infatti effettuato diverse prove
nirvi tale convertitore completo di valvole e già usando, in fase ricevente, antenne esterne ed
pronto per l'uso. Come sempre abbiamo cer- interne e non abbiamo rilevato nessuna diffe-

51 T1

r
17 YOLT

220 VOLT
IIETE

R4 SEHSlelLITÀ
-'.Ww

C1
R1 = 820 ohm Fig. 2 Riportiamo lo schema della parte alimentatrice al
R2 10.000 ohm potenziometro lineare nostro convertitore. Come si potrà notare, è necessaria una
R3 2. 700 ohm 1 Watt tensione di 17 Volt per i 'filamenti, una di 220 Volt per l'a-
R4 330.000 ohm nodica ed una negativa per regolare la sensibilità.
C1 10.000 pF. a carta
C2 100 mF. elettrolitico 25 VI. DS1 =diodo rllddrizzatore al silicio tipo BY126, o
C3 3~ mF. elettrolitico 250 VI. equivalente
C4 32 mF. elettrolitico 250 VI. T1 trasformatore di alimentazione 25 Watt
C5 = 10.000 pF. a carta S 1 = interruttore di rete

pag. 205
renza nella qualità dei segnali ricevuti. Preci-
siamo, per6, che abbiamo operato in un edifi-

_]
cio non in cemento armato. L'unico intervento
che riteniamo utile operare sulla antenna è la
modifica della sua direzione; modifica che
verrà effettuata ruotando l'antenna fino a rag-
giungere il punto in cui i segnali che deside-
riamo captare risultano più chiaramente.
Per regolare la sintonia fine del canale, do-
vrete agire sulla manopola corrispondente
con l'avvertenza di esercitare sul pomello una
lieve pressione prima di ruotarlo. Posterior-
NUCLEO
mente, il perno della sintonia fine fa capo ad
OSCILLAT ORE
un gruppo di ingranaggi meccanici che coman-
dano i compensatori corrispondenti ai vari
canali.
Molte volte, per6, non si riesce a centrare
una stazione estera agendo sul compensatore
della sintonia fine. ma occorre agire diretta -
mente sulla vite del nucleo dell'oscillatore
per variare la frequenza di ricezione in quanto
i canali televisivi italiani sono sintonizzati in
modo diverso dallo standard europeo e da
quello dei Paesi dell'Est.
I canali che permettono una buona ricezione Flg. 5 - Poiché molti canali europei risul-
dei segnali emessi da trasmittenti anche mol- tano notevolmente distanziati, come fre-
quenza, rispetto a quelli italiani, sarà spes-
to lontane. sono quelli contrassegnati con le so necessario agire direttamente sul nu-
lettere A - B - C - O - E. cleo dell 'oscillatore, oltre che a valersi
Infatti i segnali che di solito si riescono a ri- della sintonia fine . Il nucleo potrà essere
cevere su ouestP. lunghezze sono molto po- regolato infilando un sottile cacciavite, pre-
feribilmente di plastica, entro l'apposito
tenti e non è difficile, quindi. ottenere una
foro nella parte posteriore del gruppo.
buona sintonizzazione. In quanto agli orari in
cui facilmente i segnali possono essere rice

pag. 206
Fig. 6 . Il collegamento tra convertitore e TV è
molto semplice. la piattina di uscita del gruppo
A.F. verrà collegata ai morsetti di entrata VHF del
televisore. Il televisore verrà poi commutato e
mantenuto sul . canale A, mentre per esplorare i
vari canali non si dovrà far alt1'o che ruotare il
tamburo del convertitore, ed eventualmente il
nucleo dell'oscillatore, come descritto in flg. S.

vuti, non possiamo darvi indicazioni precise. mo muto e cieco. poi. improvvisamente. ecco-
Noi. ad esempio, un mattino verso le dieci lo animarsi I E così, per 1 O · 15 giorni una se-
abbiamo ricevuto chiaramente una stazione quenza di immagini apparivano sul video, i diver-
norvegese; il giorno dopo, stessa ora, stessa si canali captavano contemporaneamente le di-
frequenza. lo schermo rimase bianco. In com- verse stazioni estere tanto che ci restava solo
penso sul canale B ricevemmo il monoscopio l'imbarazzo della scelta .
di una stazione spagnola con tanta potenza E non era raro, a volte, avere sullo schermo
da essere costretti a ridurre al minimo il con- due monoscopi trasmessi da stazioni diverse
trasto del nostro televisore. Durante la serata che si alternavano; tale ricezione è possibile
- ore 1 9/20 circa - non è difficile ricevere sul a causa di fenomeni atmosferici che influisco-
canale B il Portogallo. Spesso, di domenica, no sulla propagazione fluttuante dei segnali
giorno in cui, per owie ragioni, possiamo dedi- di due stazioni televisive.
carci con maggiore impegno a questa « cac- Siamo certi che tutti coloro che amano que-
cia all'immagine» siamo riusciti a captare se- sta caccia nuova ed appassionante riceve-
gnali video trasmessi da emittenti sovietiche; ranno una notevole soddisfazione ed anche se
un pomeriggio siamo riusciti, perfino, a seguire a volte l'immagine apparirà sbiadita tanto da
un'intera partita di calcio dalla TV spagnola. non riuscire ad individuarne la provenienza,
Verso le 22 sovente ci è capitato di captare opp\Jre la lingua che vi capiterà di ascoltare
la Jugoslavia. vi sarà completamente sconosciuta, ci6 non
Come avrete compreso dagli esempi prece- varrà certo a sminuire l'emozione di questa
denti, ci è praticamente impossibile fornirvi ricerca .
orari o altre indicazioni precise riguardo alle
diverse trasmissioni; non ci resta o non vi resta Le ordinazioni del convertitort ffllv ranno es-
che aspettare pazientemente. sere indirizzate alla riv~S{ad"J\j()v)( ELETTRO-
Quante volte, durante le nostre esperienze, NICA, inviando la ji,Qrprrv~~ 6.500 + 400 per
siamo rimasti per settimane intere con lo scher- spese postali. \1 ~
pag 207
Ad una aitezza di circa 100 K m dalla crosta terrestre
esiste uno strato ionizzato permanente capace di riflet-
tere verso il suolo, come uno specchio, le onde elettro-
magnetiche che vi incidono. In condizioni favorevoli
di propagazione, ed in merito a tale fenomeno, è possi-
bile la ricezione di immagini televisive anche se tra-
smesse da stazioni situate a grande distanza.

È noto a tutti coloro che seguono le nostre


pubblicazioni e si interessano di trasmissioni,
che esistono diversi tipi di onde elettromagne-
tiche classificate secondo la loro lunghezza.
Le onde medie e corte delle stazioni radio-
foniche si propagano seguendo la curvatura
della Terra e si diffondono in un vastissimo
raggio attorno all'emittente, mentre le onde
ultracorte impiegate per le trasmissioni tele-
visive hanno una « portata ottica », si propa-
gano, cioè, secondo una linea retta e non se-
guono il profilo terrestre. Ci6, naturalmente,
ne limita il raggio di propagazione influendo,
di conseguenza. sulla portata di una emittente
TV la quale non è in grado di coprire distanze
elevate appunto perché l'onda, non seguendo
Fig. 2 Il monoscopio della televisione SVIZ-
la curvatura della terra, si disperde nello spazio
ZERA si contraddistingue dalla croce con sono
(fig. 1). scritto PTI. .
Viene quindi da concludere che è pratica-
mente impossibile ricevere da un normale ap-
parecchio televisivo immagini trasmesse da Chi ha un discreto bagaglio di nozioni teo-
emittenti dislocate a notevole distanza· e che riche sulla propagazione delle onde elettroma-
ci si debba perciò limitare alla ricezione delle gnetiche nello spazio, sa certamente a quali
sole stazioni locali. fenomeni intendiamo riferirci.
Tale conclusione è valida se si considera Sappiamo, dunque . che tutte le radioonde .
come portata massima l'onda diretta, quella, una volta raggiunta l'atmosfera . subiscono due
cioè, che dalla emittente raggiunge diretta- importanti fenomeni - di riflessione e di rifra-
mente l' antenna di ricezione. Ma se si tiene zione - grazie ai quali esse vengono ritra-
conto che la portata di un'onda diretta può smesse sulla terra.
venire sostanzialmente modificata da alcuni Attorno al nostro globo· esistono, infatti, degli
importantissimi fenomeni che interessano le strati ionizzati - posti ad un'altezza di circa
radlonde, la questione pu6 aprire nuove ed 100- 120 chilometri sul livello del mare - che
interessanti prospettive. hanno la proprietà di riflettere sulla terra tutte

pag. 208
Fig. 1 A causa della rotondità della ter-
ra, un'onda diretta VHF non può mai
raggiungere distanle elevate, esistono
però dei fenomeni di riflessione (e ri-
frazione ) causati da strati ioniuati
dell'atmosfera, capaci di far deviare sul-
la terra onde elettromagnetiche che al-
trimenti si perderebbero nello spalio.
In questo modo è possibile captare
con qualsiasi televisore immagini pro-
venienti anche da 3.000 e più Km di
Flg. 1 distanza.

R T ·P .

Fig. 3 Se vi apparirà sullo schermo questo mo-



Fig. 4 Il PORTOGALLO impiega questo mono -
• noscopio ricordatevi che esso proviene dalla scopio facilmente identilii;abile per la sigla
SPAGNA. • • R.T.P.

le radioonde da cui sono colpiti . Essi , in sostanza terra , ma sulla IONOSFERA. (Cosi si chiama,
si comportano al pari di uno specchio che ri - infatti. quella parte dell'atmosfera in cui si
flette e aevia ogni fascio di luce che incontri trovano gli strati ionizzati) .
la sua superficie. Considerando la elevatissima Appunto per l'esistenza delle onde riflesse
portata delle trasmittenti di oggi. non è diffi- a volte è molto più facile ricevere un progra m-
cile per una radioonda raggiungere la quota ma trasmesso a migliaia di chilometri di di-
in cui 'si trovano tali strati. Si verifica , in tal caso stanza di quanto non sia captare l'onda diret-
il seguente fenomeno : l'onda diretta , prove- ta di una emittente nazionale. Un' onda rifles-
niente dall'emittente posta sulla terra, rag- sa. cioè. pu6 percorrere migliaia di chilometri ,
giunge gli strati ionizzati ; una volta a contatto mentre l'onda diretta non supera gti ostacoli
con questi. essa viene immediatamente ri - terrestri e pu6 essere ricevuta solamente en-
flessa e << rimbalzata » al suolo come se in ef- tro un limitato raggio dall'emittente. Infatti,
fetti la trasmittente si trovasse non più sulla nelle pianure, una stazione televisiva « serve l>

pag. 209
F19. 5 Questo monoscopio, che riporta ai bor· F19. 6 Questa fotografia c1 mostra come puo
d1 dei caratteri cirill1c1. e quello 1mp1egato dalla essere ricevuto in Italia un segnale prove111en
RUSSIA. te da Mosca.

una zona con un raggio di un centinaio di chi-


lometri mentre nelle regioni accidentate le
onde si arrestano addirittura contro i fianchi
delle montagne. È vero che il limite di visibilità
non è rigido: per un breve tratto le onde ultra-
corte superano la curvatura terrestre o la gob-
ba di una collina confluendo in una fascia ri-
cettiva che si chiama zona di diffrazione. In
tale fascia si possono, infatti, captare le tra-
smissioni televisive sebbene in condizioni non
perfette.
Se si elevano al massimo le antenne tele-
visive si amplia proporzionalmente il raggio
di propagazione delle onde ed è perciò che
le antenne trasmittenti sono situate in posi-
zione molto elevata. Per una ottima ricezione
dei programmi nazionali è consigliabile che
anche le antenne riceventi siano in posizione
elevata; per captare un'onda riflessa, invece,
in teoria, sarebbe sufficiente un'antenna in-
terna montata sul televisore stesso. Abbiamo
detto in teoria. perché in pratica, l'onda ri-
flessa ha, rispetto a Il' ontia diretta, degli sva n- che, modificando l'ançiolo di riflessione e,
taggi non indifferenti. Infarti l'onda diretta è quindi, il punto in cui l'onda ritorna sulla terra.
stabile, non risente del mutare delle condizio- rendono la ricezione instabile e saltuaria. Lo
ni atmosferiche e dei disturbi a queste con - stesso dicasi per le macchie solari e le aurore
nessi, può quindi essere captata con uguale boreali le quali, influenzando le onde elettro-
intensità in qualsiasi stagione ed in ogni ora magnetiche possono creare effetti positivi o
del giorno o della notte. negativi sulla propagazione delle onde ri-
Al contrario l'onda riflessa presenta, per la flesse.
sua stessa natura, delle caratteristiche che Per questi motivi può accadere che anche
non sempre rendono possibile una ricezione per lunghi periodi di tempo non sia possibile
accettabile. Infatti lo strato ionizzato riflet- ricevere alcun genere di onde riflesse, mentre,
tente può essere soggetto, durante le ore del improvvisamente. per il sopravvento di feno-
giorno o della notte, a variazioni di altezza meni favorevoli, ci può essere concesso di

pag. 210
ra ; ci sono infatti coloro che al pari dei caccia-
tori da « posta » amano aspettare al varco la
selvaggina. ossia l'immagine, restando con
l'apparecchio sempre sintonizzato su di una
lunghezza d'onda e ricevere le trasmissioni
solo quando la propagazione lo consente; c'è,
invece, chi ama snidare la selvaggina , cioè
sintonizza continuamente il suo televisore su
llllllllllllllll diverse lunghezze d'onda, cambia gamma,
ruota il nucleo dell'oscillatore per cercare di
captare sullo schermo qualsiasi immagine.
Qualunque sia il tipo di caccia che praticate,

- ci sembra opportuno da parte nostra precisare


quali siano le stazioni estere che è possibile
captare col nostro televisore e quelle che sono
fuori dalla portata delle nostre antenne.
F19. 7 Monoscopio della telev1s1one UNGHE-
RESE captabile. in condlltoni favorevoli. 111 tut -
ta Europa. LE FREQUENZE DEI CANALI EUROPEI

Come certo saprete, - del resto basta os-

Fig. 9 Il monoscopio della ROMANIA è facil- Fig. 1 O Il monoscopio delle stazioni televisive
mente individuabile per la scritta circolare POLACCHE è similare a quello austriaco come
TELEVIZIUNEA ROMANA. precedentementè accennato.

godere, anche per qualche settimana, pro- servare un po' i comandi del televisore - i di -
grammi esteri . Non bisogna credere, per6, versi canali TV italiani sono stati indicati con
che la ricezione di tali programmi sia costan- le lettere dell'alfabeto A - B - C ecc. ai quali
te; è possibile, infatti, mentre gustiamo un pro- corrisponde esattamente una precisa frequen -
gramma trasmesso dalla Spagna. vedere ad un za fissa sia per il segnale video che per il suo-
tratto apparire sul teleschermo una tundra no. Nella tabella n. 1 vi presentiamo un elenco
norvegese o qualche moscovita che attraversa di paesi Europei con l'indicazione della fre-
la piazza rossa. In questa varietà e soprattutto quenza sulla quale avvengono le loro tra -
in questa imprevedibilità di ricezione, i patiti smissioni. Come potete notare tutti i valori
del video troveranno lo stimolo più interessan- di frequenza differiscono notevolmente da
te e vitale per la loro « caccia all'immagine». quelli usati dai canali italiani eccetto il canale
Sappiamo benissimo che non tutti i teleama - A ed E. Sul canale A l'Italia trasmette il segnale
tori praticano la loro caccia nella stessa manie- video sulla frequenza .di 52,50 MHz; su que-

p ag. 211
Fig. 11 la CECOSLOVACCH IA risultata indi- F19. 12 la NORVEGIA anch'essa captabile in
viduabile per la scritta CESl<OSLOVENSKO o condi7ioni favorevoli d1 propaga71one s1 1den-
per il nome della città emittente tifica dalla scritta TELEGRAFVERKET NORGE
I
I

sta stessa lunghezza di onda trasmettono


anche l'Austria, la Cecoslovacchia e la Roma-
nia; su di una frequenza leggermente più bas-
sa e precisamente da 48,25 a 49,75 MHz
sono presenti la Spagna, la Svizzera, la Svezia,
la Norvegia, la Finlandia e la Russia mentre su
di una lunghezza di onda più alta (55,25) ef-
fettuano le loro trasmissioni la maggior parte
dei paesi esteri. Per questi mot1v1 capirete
facilmente che è impossibile captare qualche
emittente europea agendo semplicemente
sulla sintonia fine del vostro sintonizzatore
dato che tra il canale A italiano e quelli euro-
pei esiste una differenza in più od in meno
di circa 4 MHz. Pertanto se si vuole ottenere
qualche risultato è necessario modificare la
sintonia agendo sul nucleo dell'oscillatore del F19. 14 la Svezia irradia sui suoi telescher ·
gruppo di AF. Ci6 vale anche per i canali B - m1 questa figura con scritto SVERIGE RAD IO
C - D ecc., quindi per poter captare un pro- ed il nome della emittente.
gramma straniero è necessario sempre « ma- I •
nomettere » la sintonia originale agendo sul
nucleo dell'oscillatore. -Appunto per non co-
stringervi a mettere le mani sul costoso ap- I VARI STANDARD EUROPEI
parecchio domestico, abbiamo progettato per
In Italia tutti i televisori sono costruiti secondo
voi un sintonizzatore TV - il cui schema pre-
lo standard CCI R che presenta queste caratte-
sentiamo a parte su questo stesso numero -
ristiche:
sul quale potrete « lavorare » senza eccessive
preoccupazioni. Potrete divertirvi a sostituire Linee d'immagine: 625;
tutte le bobine di sintonia, a ruotare il nucleo Modulazione video: in ampiezza negativa;
senza incorrere nelle ire dei familiari e soprat- Modulazione suono: F.M.
tutto senza starare l'apparecchio televisivo. Scarto di frequenza fra suono e video: 5,5
Detto ci6 ci sembra opportuno parlare un MHz.
po' delle caratteristiche tecniche che presen-
tano i vari sistemi di trasmissioni televisive Per chi non fosse molto esperto in trasmis-
europee. sioni televisive dal lato tecnico desideriamo

pag. 212
pariranno, cioè, come in una negativa, nere
le zone chiare e chiare le zone scure.
Un altro fattore da tenere in considerazione

nts è la modulazione del suono. In Italia esso è


del tipo a modulazione di frequenza per cui
non è possibile ricevere suono che sia di am-
piezza diversa da quella italiana come, ad
esempio. è per il Belgio, Francia, Inghilterra,
Principato di Monaco e Lussemburgo.
nederlanll f In Italia lo scarto di frequenza tra audio e
video è di circa 5,5 MHz, lunghezza d'onda
sulla quale è sintonizzato lo stadio audio. Per-
ci6 qualsiasi altra emittente che abbia uno
scarto di frequenza diversa renderà impos-
sibile la ricezione del suono insieme al video
(a meno che non si tari le MF sulla frequenza
F1g. 13 L'OLANDA usa d1vers1 t1p1 d1 monosco di 6,5). In queste condizioni si trovano le emit-
· p, che comunque s, possono facilmente 1nd1v1 -
tenti russe, bulgare, cecoslovacche e rumene.
duare per la scritta NEDERLAND.
Controllando la tabella n. 2 potrete com-
prendere che non sarà assolutamente possi -

- ---------~---T•st Nr. °'---~ -.. . .

F,g . 15 Il monoscopio della GERMANIA DCCI - Fig . 16 Anche sul monoscopio dellil GERMA -
DENTALE è caratterizzato dilllil scntta DEUT NIA ORIENTALE appare la scritta precedente
SCH ER FERNSEHFUNK . mente indicata preceduta dalla sigla DOR .

spiegare cosa significa l'espressione 625 li- bile, in nessun caso, ricevere con i nostri tele-
nee di immagine. In poche parole vuol dire visori stazioni francesi , inglesi o il Principato
che l'oscillatore per la frequenza orizzontale di Monaco perché hanno linee d'immagine
oscilla su 625 X 50:2 = 15.625 Hertz. Questo diverse da quello dello standard europeo,
fatto porta come conseguenza che, sin toniz- la modulazione del suono in ampiezza e la mo-
zando il nostro apparecchio su di una emitten- dulazione del video positiva. Lo stesso vale
te che non trasmette su 625 linee d'immagine, anche per le stazioni del Belgio e del Lus-
sul nostro schermo non appariranno che barre semburgo perché. pur avendo 62 5 linee di
diagonali. Grande importanza riveste anche immagine hanno una diversa modulazione vi-
la modulazione video perché se la emittente deo e suono.
captata fosse del tipo positivo anziché nega - Per la Russia ed i paesi orientali in genere
tivo le immagini che appariranno-. sul nostro sarà possibile ricevere solo il video e non il
televisore avranno le tonalità scambiate. Ap- suono dato che lo scarto di frequenza tra le

pag . 2 13
Fig. 17 Se capterete un monoscopio similare Fig. 18 Anche la FINLANDIA può apparire sui
a questo con la sigla FYN, suite ricevendo una nostri teleschermi e si identifica attraverso la
stazione televisiva DANESE. scritta YLEISRADIO, come m figura.

NAZIONE LI N EE Modulaz. VIDEO SUONO scarto VIDEO-SUONO

Italia 625 negativa FM 5,5

lnghiltena 405 positiva AM 3,5

Francia 819 positiva AM 11, 1 5

Belgio - Lussem. 625 positivo AM 5,5

TUTTE LE EUROPEE 625 negativa AM 5,5

Russia 625 negativa AM 6,5

due portanti video-suono è di 6,5 MHz anzi- una rassegna dei diversi monoscooi europei
ché5,5. fotografati da noi o da nostri lettori, indican-
Analoghe allo standard italiano invece le dovene, nel contempo, la provenienza.
emittenti di tutte le altre stazioni europee Purtroppo non siamo in grado di fornirvi i
comprese Norvegia, Finlandia, Austria, Sviz- monoscopi di tutte le emittenti europee per-
zera, Jugoslavia. Spagna e Portogallo. ché il più dell e volte abbiamo captato le sta-
zioni estere durante lo svolgimento di pro-
grammi le cui immagini non ci hanno certo aiu-
tato a stabilire la nazionalità dell'emittente
I MONOSCOPI captata.
Se volete dedicarvi a questa appassionante
Una volta che avrete avuto la fortuna di cap- caccia . non perdete temoo: i l oeriodo che va
tare un monoscopio, vi si presenterà il pro- da aprile a dicembre è, infatti, quello che offre
blema di sapere quale emittente state rice- la selvaggina più ricca ed abbondante. cioè pro-
vendo in quanto ben difficilmente in esso po- prio in questo arco di mesi si presencano di so-
trete riconoscere qualche elemento che ve lito le condizioni migliori di propagazione e, na -
ne indichi la provenienza. turalmente. maggiori possibilità di ricezione di
Abbia mo. perciò. ritenuto utile presentarvi emittenti estere.

pag. 214
Fig. 19 Perfino l'Islanda può arrivare per onda Fig. 20 Un monoscopio con la sigla ATE signi-
riflessa in italia, e il suo monoscopio presenta fica che il vostro televisore ha captato una e -
questo disegno particolare. missione della TV Irlandese.

frequenze canali Nazioni estere facilmente ricevibili


MHzVideo italiani
48,25 Spagna - Svizzera - Svezia - Norvegia
49,25 Finlandia - Russia

,_ 49,75 Austria - Cecoslovacchia - Romania - Ungheria


52,50 A ITALIA - Austria - Cecoslovacchia - Germania
,_ -
55,25 Spagna - Svizzera - Portogallo - Danimarca - Germania
Irlanda - Svezia - Finlandia - Austria - Norvegia

,_ 59,25 Cecoslovacchia - Romania - Russia - Ungheria


,-
,~ 61 B ITALIA
~
,-
62,25 Olanda - Spagna - Svizzera - Austria - Danimarca - Germania
Svezja - Finlandia - Norvegia - Jugoslavia
65,75 Russia

,_ 77,25 Russia
~ ,-
,- 81
- c ,-
ITALIA
82,25 Finlandia - Norvegia - Ungheria
85,25 Jugoslavia - Russia
93,25 Romania - Jugoslavia - Norvegia - Russia

169,25 Russia
,_
174
- ·-
ITALIA
D
,-
175.25 Svezia - Spagna - Austria, Jugoslavia, Ungheria

182,25 Svezia - Austria - Jugoslavia


,~ - ,-
182.50 E ITALIA- Spagna
,-
183,00
- ,-
Russia

pag. 215
AMPLIFICATORE M25
Un amplificatore di media potenza, che ri- IL CIRCUITO ELETTRICO
chieda per la sua alimentazione, una tensione
di 9 volt ottenibile con due comuni pile quadre
da 4 ,5 volt poste in serie, può trovare ampie Lo schema dell'amplificatore M25 è alquan-
possibilità d'impiego, soprattutto se possiede co semplice ; vediamo assieme il percorso del
i requisiti essenziali dell'alta fedeltà. segnale facendo riferì mento allo schema elet-
Ad esempio molte volte vi sarà stato chie- trico di fig. 1. Sono previste per tale a mplifi-
sto di costruire un amplificatore con basso catore due entrate, la N 1 è adatta per ricevere
consumo per un giradischi portatile o per un un segnale proveniente da un microfono o
interfono o ancora per un signal tracer, e sa- pick-up piezoelettrico, mentre la N2 serve per
rete andati alla ricerca di schemi, ma non sem- pick- up o microfoni magnetici a bassa impe-
pre avrete trovato quanto desideravate o denza . Il segnale applicato al potenziometro
perché il circuito impiegava troppi transistor, di volume R2 è prelevato dal condensatore
o, anche perché tali amplificatori richiedevano C2 per essere immesso sulla base del primo
tensioni di alimentazione fuori del comune o, transistor preamplificatore TR 1. Su tale tran-
perché l'assorbi mento di corrente era tale da sistor, per migliorare la fedeltà del complesso,
non permettere l'alimentazione a pile. è stato inserito un circuito di controreazione
Per tutto questo abbi'!mo realizzato l'M25, costituito dalle resistenze R7-R16 e dal con -
un amplificatore che con solo 4 transistor è densatore elettrolitico C7 . Dal collettore dello
in grado di erogare 1,5 Watt, una potenza di stesso transistor viene ora prelevato tramite
che sufficiente per q_ualsiasi applicazione pra- C5 il segnale adeguatamente amplificato che
tica, se teniamo presente che la potenza di risulta applicato alla base del transistor TR2
una comune radio a transistor eroga in linea che esplica la funzione ·di amplificatore pilota ed
di massima 0 ,3 - 0 ,5 watt. invertitore di fase per i due finali.
Il circuito che vi presenti a mo viene realiz- Dal transistor, TR2 il segnale si preleva diret-
zato su circuito stampato, che oltre a tornire tamente dal collettore per applicarlo alla basa.
a tutto l'insieme una impronta professionale. di TR3 . mentre per la base di TR4 il segnale s,
permette una più facile realizzazione, una mag- preleva dall'emettitore di TR2 attraverso il con-
gior compattezza e robustezza, poiché non detisatore C6 .
esistono cablaggi volanti. e tutti i componenti i due transistor finali {due PN P tipo A Cl 28) ,
risultano ben amalgamati con il supporto del sono collegati per un'uscita in single-ended
circuito stampato. Inoltre i transistor da noi e quindi non è richiesto all'uscita nessun tra-
impiegati risultano di facile reperibilità, in quan- sformatore di accoppiamento, che oltre al co-
ro sono tutti comunissimi PNP di bassa fre- sto riduce notevolmente la fedeltà di riprodu-
quenza in dotazione ad ogni negozio radio. zione.

pag, 216
Cl
,.,,,
Rl'I
••••
RIO

TR3

RI

Cl

R2

R l4

R1J

9't.

COMPONENTI R11 = 6Bohm C3 = 100 mF. elettr.


R1 = 220.000 ohm R12 = 3.300 ohm C4 = 100 mF. elettr.
R2 = 50.000 ohm potenz. R13 = 4 70 ohm semifisso C5 = 10 mF. elettr.
R3 = 15.00U ohm R14 = 224ohm C6 = 30 mF. elettr.
R4 = 3.300 ohm R15 = 39 ohm C7 = 30 mF. elettr.
R5 = 3.900 ohm R16 = 470ohm CB = 500 mF. elettr.
R6 = 1.000 ohm R17 = 1 ohm - 1 watt TR1 = AC125 Philips
R7 = 15ohm R18 = 1 ohm - 1 watt TR2 = AC125 Philips
RB = 22.000 ohm R19 = 220 ohm TR3 = AC128 Philips
R9 = 1.500 ohm C1 = 1.000 pF. TR4 = AC128 Philips
"O
o, R10 = 470 ohm C2 = 5 mF. elettr. 1 altoparlante da 8 ohm
(O

L'altoparlante in questo caso dovrà avere Fig. 2 In alto il disegno del c1rcu1to stampato
una impedenza media di circa 8 ohm. a r1randena naturale che il lettore clovrà npor
tare sulla lastra di rame. In basso. 11 destr;i co
me vengono chspost, tutti i componenti sul c1r
SCHEMA PRATICO
cuito stampato; il disegno. lo9icamente c. v,
sto dal lato dei componenti.
Tutti i componenti di questo amplificatore
trovano cosi posto sopra ad una basetta di
5,5 X 13,5 cm, dimensioni queste più che ido- finché i deossidante contenuto entro l'anima
nee per un montaggio alquanto razionale sen- dello stagno possa agire eliminando eventuali
za ricorrere a complicate acrobazie . ossidazioni. Inoltre non sarà male prima di
In effetti avremmo potuto realizzare un tale infilare il componente ravvivare anche lo sta-
circuito in dimensioni più microscopiche po- gno dei terminali , solo in questo modo po-
nendo le resistenze in posizione verticale e trete avere la certezza che la saldatura risul-
facendo le bande di rame notevolmente più terà perfetta. diversamente potrete credere di
ridotte ed avvicinate, ma non abbiamo voluto aver effettuato un'ottima saldatura , solo per-
esagerare imponendo al montatore non lievi ché avete appoggiato un po'di stagno attorno
difficoltà di saldatura, soltanto per poter ri - ai terminali, mentre potrebbe accadere che
sparmiare qualche centimetro. l'ossido presente sui terminali o sulla piastra
In figura 2, troveremo il circuito di montag- di rame, si comporti come una piccola resi -
gio completo visto dal lato dei componenti; stenza chimica posta in serie al circuito modi-
in questo disegno si potrà constatare come ficandone così la polarizzazione.
i condensatori elettrolitici C2 -C4-C5 risultino Nel montaggio vi è un'altra considerazione
del tipo verticale, occorre perci6 nel montaggio da tener presente e questo riguarda il com-
fare attenzione al terminale positivo ben vi - ponente R 13, cioè il potenziometro semifisso.
sibile sull'involucro dello stesso. Questo potenziome tro dispone di I re termi -
Quando sarete perci6 in possesso del cir- nati ; quello centrale, come del resto si vede
cuito stampato. non dovrete far altro che ef- nello schema pratico, dovrà essere collegato
fettuare nella posizione già indicata sul rame, con un corto spezzone di filo di rame a quel-
un forellino con una punta da 1 o 1,5 mm. lo estremo superiore.
Fatto ci6 non vi resta che infilare i vari com-
ponenti, tagliare l'eccedenza dei terminali con
un paio di forbici o tronchesine, e infine sta - M ESSA A PUNTO
gnarli
Raccomandiamo le saldature: troppo spesso Terminato il montaggio l'amplificatore fun -
una saldatura mal effettuata pu6 pregiudicare zionerà immancabilmente sull'istante, però ci6
il buon esito del vostro montaggio, per cui con non è ancora sufficiente; per ottenere il mas-
il saldatore prima di infilare i terminali dei com- simo di potenza con il minimo di distorsione
ponenti, fate fondere un po' di stagno sul cir- occorre regolare il potenziometro semifisso
cuito stampato appoggiandolo sul rame, af- R13.

pag . 218
Quindi prima di collegare tensione . al cir- quando si presenta una tale eventualità bisogna
cuito, ruotate R 13 a metà corsa, poi collegate. intervenire opportunamente in modo da riportare
in serie all'alimentazione un milliamperometro il circuito nelle sue migliori condizioni di funzio-
fino a constatare che l'assorbimento medio namento. Ritornando al nostro problema parti-
del circuito si aggiri sui 30-38 mA. Dopo di colare, nel caso trovassimo sul collettore di TR4
che potrete collegare sull'entrata un segnale una tensione troppo bassa, per es. 3 Volt, dovre-
di un pick-up prelevato da un qualsiasi gira- mo diminuire la resistenza R 1 9 portandola. ad es.
dischi. Se non avete commesso nessun errore, da 220 a 180 ohm, o ad altro valore tale da de-
noterete che l'assorbimento delra mplificatore terminare una tensione di 4,5 Volt. Se invece que-
da 30-38 mA aumenterà fino a 100- 120 mA. sta fosse troppo alta, dovremo seguire il procedi-
Volendo, potrete ancora ritoccare R13 cer- mento inverso. aumentando il valore di R 19, fino
c_ando di non eccedere sul massimo dell'as- a che il tester, collegato. come precedentemente
sorbimento a riposo che come vi abbiamo già descritto, tra il terminale positivo di CB (collettore
indicato non dovrete far suoerare i 38 mA. di TR4) e la massa, non misuri 4,5 Volt: questo,
Un ulteriore controllo del corretto funziona- naturalmente, dopo essersi assicurati che la ten-
mento dell'amplificatore, pu6 essere eseguito sione della batteria sia veramente di 9 Volt.
misurando la tensione esistente tra il collettore di Non dimenti~hiamoci ancora di un ultimo
TRf e la massa. Detta tensione deve risultare pa- particolare, quello del raffrP.ddamento dei
ri a circa la metà dRlla tensione di alimentazione; transistori finali : questi infatti si riscaldano do-
nel nostro caso, perciò, si dovranno leggere 4 ,5 · po un certo tempo di funzionamento , aumen-
Volt. Piccole differenze saranno tollerabili. ma, tando così la corrente di riposo, e più essi riscal-
nel caso si dovessero riscontrare variazioni note- dano più l'assorbimento a riposo aumenta la di-
voli, sarà necessario agire sul valore della resi- storsione. Per evitare ci6 è sufficiente applica-
stenza R 19. modii'i<:andolo opportunam ente. In- re sopra al corpo dei transistor finali due alette
fatti pu6 accadere che le resistenze, marcate con di raffreddamento, la cui superficie complessiva
un valorè ne abbiano in realtà uno molto diverso : risulti non inferiore a cmq. 6.

ALL ' ALTOPARLANTE

ENTRATA R7
N2
r ì

ca

TR3

R2
ENTRATA
N1
• TERMINALI
DEI TRANSISTOR
VISTI DI SOTTO
pag. 219
TELESPAZIO

UN
TELEVISORE
PER RICEVERE
I
SATELLITI
METEREOLOGICI
11• parte

Alla promessa del numero precedente facciamo IL SISTEMA RICEVENTE


seguito mantenendo la parola data descrivendo-
vi con chiarezza di particolari il metodo che ab- Come acGennélto prima, esistono parecchi
biamo seguito per la ricezione dei segnali tra- satelliti orbitanti attorno al nostto pianeta. in
smessi dai satelliti metereologici e la successiva maggioranza Am~ricani o Russi, ma sarebbe trop-
trasformazione degli stessi nelle fotografie di cui po lungo e tedi6so enumerarli tutti; piuttosto
già nella prima parte dell'articolo vi abbiamo dato quello che maggiormente ci interessa per il nostro
un saggio. scopo è senz'altro la frequenza sulla quale essi
Non è per6 nostra intenzione dilungarci troppo trasmettono.
sulle caratteristiche dei vari satelliti in quanto di I satelliti che più Ci interessano sono appunto
essi hanno già parlato diffusamente altre riviste quelli della categoria NIMBUS ed ESSA e, per
e quotidiani. radio e televisione, tanto che pensia- precisare ancora di più, esattamente il NIMBUS
mo che non siano molti coloro che non hanno una lii, i'ESSA 2. i'ESSA 6, i'ESSA 8 di cui ne diamo
visione abbastanza completa dell'effettiva consi- i dati caratteristici nella tabella.
stenza di questi particolari veicoli spaziali, ma Come potete constatare dalla tabella di fig 3
tratteremo solamente di quella parte degli stessi essi trasmettono tutti in FM con una frequenza
che maggiormente ci compete e che rispecchia compresa fra i 136 e i 138 MHz. facilitando co-
tutto l'interesse del nostro articolo: il sistema sì il compito della realizzazione di un ricevitore
trasmittente ed il nostro relativo ricevitore. adatto per riceverli.
Dopo questa breve premessa sarà opportuno Noi, ad esempio.in un primo tt!mpo per ragioni
non abusare ulteriormente della vostra pazienza di economia, siamo partiti modificando un ricevi-
ed addentrarci immediatamente nel vivo del no- tore in FM costruito con pezzi premontati dalla
stro progetto. Philips e trasformato in maniera da ricevere, in

pag. 220
Fig. 1 In questa foto, trasmesso dal satellite . Fig. 2 In quest'altra foto tramessa da un satel -
ESSA, si può distinguere la massa di nubi che lite di tipo NIMBUS. si può notare come il mal -
incombono sulle Alpi e il fronte nuvoloso che si tempo interessi la zona comprendente la Gre -
sta avvicinando alla Toscana. eia, l'Albania, Puglie e Sicilia.

vece dei 88-102 MHz originali, i 135-140 MHz zarlo sui 137 MHz dove appunto lavorano la mag-
richiesti. Una soluzione quindi che anche voi gior parte dei satelliti .
potreste adottare. Attualmente ci siamo procu- In quanto ai convertitori necessari. abbiamo ul-
rati un ricevitore professionale in FM per le fre- timamente realizzato dei convertitori a FET che
quenze succitate, per6 tale soluzione non è cer- si stanno dimostrando molto efficaci; ci faccia-
to la più indicata per chi non desideri spendere mo obbligo di presentarvene gli schemi quanto
molto. prima sulle pagine di questa stessa rivista .
Consigliamo quindi, come da tempo abbiamo Oltre al ricevitore adatto, per ricevere i segnali
consigliato a chi si dedica a questa attività e che che ci interessano, occorre anche un'antenna di-
ci aveva chiesto dei lumi in proposito. di impie- rettiva, che deve possedere delle prerogative mec-
gare un ricevitore surplus modello BC603 , visi- caniche particolari. dovendo ricevere una emit-
bile in fig 4 Questo ricevitore capace di coprire tente che si sposta nel cielo.
la gamma dai 20 ai 30 MHz in FM e che costa Innanzi tutto tale antenna dovrà essere dire-
sulle 1 5.000 lire, quindi un prezzo accessibile zionata verso il cielo e muovere attorno al suo
a tutti, va fornito di un semplice convertitore a asse, in tutti i sensi.
transistor capace di coprire la gamma che va dai Infatti variando l'inclinazione laterale si avrà
130 ai 144 M Hz, permettendovi di risolvere il modo di regolarla fino ad ottenere che i segnali
problema in modo elegante ed economico. captati raggiungano la maggior potenza e chia -
Un'altra soluzione da noi collaudata con sod- rezza possibile, mentre potendo farla girare lon-
disfazione è stata quella di impiegare invece gitudinalmente. si sarà in grado di captare i se-
del BC603, il BC683, un ricevitore analogo al gnali emessi dal satellite appena questo si pre-
al precedente ma in grado di coprire una gamma di senta all'orizzonte e seguirlo poi nella sua or-
frequenze FM dai 30 ai 40 MHz; in questo caso bita fino a che non scomparirà dalla nostra parte
impiegando come sintonizzatore un gruppo VHF di cielo.
per TV con una media frequenza in uscita di Dopo che sarete riusciti a risolvere il proble-
43 MHz, si ha già a disposizione un ricevitore ma della ricezione nel modo più soddisfacente
adatto. Occorrerà solo modificare la frequenza possibile e potrete sintonizzarvi sulle frequen-
delle MF del gruppo per farla rientrare nella gam- ze di trasmissione dei satelliti, non rimane al-
ma del ricevitore BC683 . ed applicare poi sulle tro che trasformare i segnali in immagini. E in
bobine della gamma D (cioè quella dei 174-180 questo punto praticamente comincia l'essenza
MHz) due compensatori da 10/40 pF per sintoniz- del nostro articolo.

pag. 221
Fig. 3 Questo disegno, gentil-
mente inviatoci dalla NASA,
mostra come sono inclinati
rispetto all'equatore due diver-
si tipi di satelliti metereologi-
ci. Come si nota. i satelliti del-
la serie TIROS seguono un'or-
bita con una inclinazione va-
riabile dai 48° ai 5So, mentre
quelli della serie NIMBUS
hanno un'orbita che forma col-
l'equatore un angolo variante
dai 100" ai 102°. I gradi di in-
clinazione vanno contati par-
tendo da destra verso sinistra.

Indicazioni per la ricezione di satelliti artificiali


angolazione dell'orbita
riapetto all'equatore
hquenud (misurata in senso
Nome del utellt• traemiNiw antiorario) periodo Olbltale

ESSA2 137,50 MHz 101° 1 ora 53 minuti


ESSA& 137,50 MHz 102° 1 ora 55 minuti
ESSAB 137,62 MHz 102° 1 ora 55 minuti
NIMBUS lii 136,95 MHz 1000 1 ora 47 minuti

IL SISTEMA TRASMITTENTE scansione, cioè di esplorazione dell'intero quadro


mediante righe orizzontali disposte una dopo l'al-
tra. Nei satelliti APT l'esplorazione di una riga oriz-
La trasmissione di fotografie metereologiche da zontale avviene in 250 millisecondi, compresa la
parte dei satelliti della serie Nimbus ed Essa è traccia di ritorno di 12,5 msec.; l'intero quadro è
basato su un sistema televisivo a lenta scansione composto da 800 linee non interlacciate. Una fo-
denominato APT (Automatic Picture Transmis- tografia è pertanto trasmessa in 200 secondi, a
sion). La trasmissione, nel suo concetto di base, cui bisogna aggiungere altri 8 sec. per trasmettere
non si differenzia affatto da un normale sistema ulteriori informazioni , di cui diremo. La differenza
televisivo: un obiettivo provvede a focalizzare l'im- sostanziale con il sistema televisivo a cui noi sia-
magine da trasmettere sul « target » di un vidicon mo da tempo abituati è. come ben si vede. nei
il quale memorizza l'immagine sotto forma di ca - tempi di scansione. Per chiarire, mentre il nostro
riche elettriche di opportuno valore e disposizio- televisore rip roduce un quadro in 1/ 25 di secon-
ne; si forma , così, sul target una distribuzione di do, un ricevitore per APT in 3 minuti ed 8 secon-
potenziali che riproduce fedelmente la maggiore di. Perché questa diffe renza? Cosa ha dettato fa
o minore luminosità dell'immagine. scelta di tempi di scansione così lunghi nell'APT?
Un pennello elettronico provvede a formare La risposta si trova nella « Larghezza di banda del
il segnale video prelevando per punti il potenziale segnale video ». Tanto più è rapida la scansione,
del target secondo un determinato sistema di tanto più grande la larghezza di banda; basti pen-

pag. 222
trasmettitore, ma invece, va a modulare m am -
piezza una oscillazione a 2400 Hertz, che prende
il nome di « sottoportante »: quest'ultima a sua
volta modula in frequenza il trasmettitore con de-
viazioni di 9 Kilohertz.
Al l'uscita del discriminatore del ricevitore si
Fig. 4 Per la rice-
lione, sono adattis- disporrà , perta nto, di un'onda (2400 Hz.) modula-
simi i ricevitori sur- ta in ampiezza che dovrà essere di nuovo demo-
plus BC603 o dulata.
BC683; il loro a- L'approssimarsi di una nuova fotografia (il sa-
spetto esteriore è tellite trasmette foto in continuazione) è segnala -
quello visibile in to da un impu lso a 300 Hz., che va a modulare la
figura. sottoportante. Successivamente, per una durata
di 5 secondi viene trasmessa una serie di impulsi
di fase , che debbono servire a posizionare corret-
sare che le trasmissio ni televisive hanno una ban- tamente il pa nnello elettronico del ricevitore t ele-
da di ben 5 Megahertz! Per trasmissioni da satel- visivo; questi impulsi sono fo rmati da treni della
liti si ha, invece, bisogno di bande strette pe r mo- durata di 23 7 ,5 millisec. della sola sottoportante
tivi su cui non è ora il caso d i di lungarsi, ma che a 2400 Hz.
possono riassumersi nella necessità di avere ap-
parecchiature semplici e sicure, con basso rumore
ed alta sensibilità ed inoltre, quanto più possibile,
insensibili ai disturbi atmosferici . l' APT lavora L' ESECUZIONE DELLE FOTOGRAFIE
pertanto con larghezza di banda veramente esi-
gue, con il vantaggio di poter usufruire di ricevi-
tori commerciali, magari anche pe r modulazione Sullo schermo di un ricevitore televisivo avvie-
di ampiezza . previa modifica del rivelatore, e di ne il fenomeno inverso a quanto accade nel vidi-
pote r registrare le fotografi t:: su comuni apparec- con della ripresa . Un punto la cui luminosità cam-
chi a nastro. Il seg nale video di bassa frequenza bia co ntinuamente nel tempo in relazione all'im-
non comanda direttamente la modulazione del mag ine trasmessa, esplora tutto lo schermo in

Fig. 5 Ecco come appare vista da un satellite Fig. 6 Anche voi, se poteste seguire il satelli-
metereologico la formazione di un'area ciclo- te nella sua orbita, avreste la possibilità di con-
nica di vasta estensione. Sulla destra della fo- statare, come gli astronauti in volo attorno al
tografia si può rilevare con estrema chiarezza nostro globo, la rotondità della terra com e mo-
l'occhio del ciclone. stra la fotografia.

pag. 223
...
...

l V3 V4

:a'J'-._-WVlr-::1!' ,,,
3 •

...
"'"

ZI
~
s, NIMBUS

T1 ESSA
" e,
e,

I-..
Il
AL TU BO OSCILLOGR.

.,

R1 8 =1 Megaohm potenziometro
R19 = 1,5 Megaohm
R20 = 3,3 Megaohm
Componenti R21 = 250.000 ohm potenziometro
R22 = 47.000 ohm
R1 = 10.000 ohm R23 = 6.800 ohm 5 watt
R2 = 10.000 ohm R24 = 100 ot,m
R3 5,6 Megaohm R25 = 100.000 ohm
R4 = 4.700 ohm R26 = 47.000 ohm
R5 = 27.000 ohm 1 watt R27 = 47.000 ohm
R6 = 330.000 ohm R28 = 50.000 ohm potenz. lineare
R7 = 100.000 ohm R29 - 15.000 ohm 1 watt
AB = 1 0.000 ohm R30 4 7 .000 ohin
R9 = 330.000 ohm R31 50.000 ohm potenz. lineare
R1 O = 220.000 ohm R32 = 100.000 ohm
R11 = 100.000 ohm R33 250.000 ohm potenz. lineare
R12 = 12.000 ohm 1 watt R34 = 100.000 ohm
R13 = 100.000 ohm R35 = 100.000 ohm
R14 = 100.000 ohm R36 = 250.000 ohm potenz. lineare
R15 = 100.000 ohm R37 = 100.000 ohm
R 1 6 = 22.000 ohm R38 = 1 5.000 ohm 1 watt
R1 7 = 4 70.000 ohm R39 = 47.000 ohm

---- - - - - - -
pag. 224
l"tED ING l"IEDI N O
Pll:019110 l"IEDI NG
11 ALLt P\..AC.C..HE 11
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OI.L TU.O OSCILLO'-
OEL TUIO OSCIU.OL

~1-----.....--....--.....--------------------· J~~
_ _ _.,....._ _.,....._ _ _ _ _ _ _.....;._ _.....,_ ___,__ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ .220,.

...
UMT RU, C.UiTR AI.
OR t ZZOPfl. VERTICALE

------------------------1-------------------- •105v.
AG.1

R40 = 4 7 .000 ohm C11 = 1 O mF. elettrolitico 450 volt


R41 = 50.000 ohm potenz. lineare C12 = 24 mF. 150 volt a carta (vedere articolo)
R42 = 50.000 ohm potenz. lineare Cl 3 = 220.000 pF a carta
R43 = 47.000 ohm
R44 = 100.000 ohm DG1 = diodo al GERMANIO
R45 = 1 5 Megaohm DG2 = diodo al germanio
R46 = 50.000 ohm potenz. lineare DG3 = diodo al germanio
R47 = 47.000 ohm DG4 = diodo al germanio
R48 = 4.700 ohm DGS = diodo al silicio
R49 = 100.000 ohm DG6 = diodo al germanio
Se non indicato diversamente tutte le resisten- Vl = valvola tipo 12AU7
ze si intendono da 1 /2 watt V2 = valvola tipo 12AU7
V3 = valvola tipo 6AU6
C1 =
26.800 pF (2 da 10.000 piu 1 da 6.800 V4 = valvola tipo 12AU7
in parallelo) VS = valvola tipo 12AU7
C2 = 500 pF 10.000 volt lavoro V6 = valvola tipo 12AV7
C3 = 4 70.000 pF. a carta V7 = valvola tipo 12AU7
C4 = 100.000 pF. a carta VB = stabilizzatrice tipo OB2
CS = 220.000 pF. a carta T1 = trasformatore d'uscita per valvola da 3 watt
C6 = 1 00.000 pF. a carta con primario 8 ohm e secondario 5000 ohm
C7 = 1.000 pF. a carta S1 deviatore
CB = 50 mF. elettro!. 50 volt S2 = deviatore
C9 = 25 pF. ceramico S3 = deviatore
C1 O = 100.000 pF. a carta Z1 = impedenza di BF da 3 Henry (GBC H/13)

pag. 225
ORIZZ. ORIZZ
1• 11
FIG.2
VERTIC. VERTIC.

+1800~

•J50~

. .
AL OEMOOUL
,., e,
"
• L1-------

11
-1800•.

una successione di righe orizzontali, che vengono


percorse con una velocitè stabilita dal tempo di
scansione. In un televisore normale, data l' afta
velocità di scansione e considerando il fenomeno
della persistenza delle immagini sulla retina dello
occhio, la figura trasmessa ci appare per intero,
come se tutto lo schermo fosse illuminato e non
un solo punto alla volta. Nei sistemi a lenta scan-
sione, invece. la persistenza delle immagini non
è cosi lunga da coprire la durata di un quadro, co-
sicché l'occhio vede materialmente un punto di
luminosità variabile che sr sposta sullo schermo
con una determinata legge e che ha significato
solo se il fenomeno viene riportato a tempo attua-
le, cioè se si realizza la visione contemporanea di
tutti i punti. Questa visione contemporanea, che
viene automaticamente eseguita dall'occhio nelle
normali trasmissioni televisive, nel sistema APT
deve essere attuata mediante l'esposizione di una
lastra fotografica. Pertanto, per poter vedere l'im-
magine trasmessa da un satellite metereologico.
bisognerà porre dinanzi allo schermo del monitor,
che descriviamo in questo articolo, u11a macchina
fotografica, con l'otturatore sempre aperto. op-
portunamente focalizzata . Poiché lo schermo del
monitor è decisamente piccolo la macchina andrà
posta a distanza ravvicinata e ci6 comporta diffi-
coltà nella messa a fuoco, poiché difficilmente
una comune macchina fotograficB potrà essere
focalizzata a distanze inferiori a 1 metro; l'incon-
veniente pu6 essere aggirato utilizzando apposite
lenti addizionali, facilmente reperibili in commer-
cio. Tuttavia possono anche essere usate lenti per
occhiali da 2-3 diottrie fissate con del nastro

pag . 226
scotch davanti all'obiettivo: quattro o cinque pro- rinontale e verticale, mentre il principio di fun-
ve saranno sufficienti per individuare l'esatta posi- zionamento resta globalmente invariato.
zione della macchina e la più opportuna regola- In ambedue si richiedono infatti degli impul-
zione del suo fuoco. si per la deflessione orizzontale e verticale onde
Naturalmente l'esposizione deve avvenire al formare sullo schermo un quadro, quindi dei se-
buio: i primi tentativi non avranno forse il succes- gnali video che, applléati alla griglia controllo
so sperato, ma con un po' di pratica si avranno del tubo a raggi catodici, permettono la forma-
stupende fotograt,e metereologiche. zione delle immagini, infine un separatore degli
Innanzi tutto per poter realizzare te fotografie impulsi di sincronismo per sincronizzare l'imma-
bisogna incidere su nastro i segnali provenienti ·gine ricevuta.
dal satellite: basta allo scopo un comune registra-: Il tubo da noi impiegato per il nostro televiso-
tore nor;nalmente in commercio. Il passaggio at- re è del tipo a defl~sione elettrostatica (un sem-
traverso un registratore è a nostro awiso indi- plice tubo normalmente usato negli oscilloscopi)
spensabile perché una impressione diretta della che si pu6 facilmente reperire a prezzi abbastanza
lastra fotografica è cosa quanto mai ardua da accessibili tra il materiale surplus.
realizzarsi. vuoi perché bisognerebbe curare l'e- Per6 qualsiasi tubo a corta persistenza del-
satta sintonia del ricevitore o l'orientamento del- l'immaçii ne a deflessione simmetrica pu6 benis-
l'antenna contemporaneamente alla sincronizza- simo servire allo scopo, sempre che se ne segua-
zione del monitor, vuoi perché in genere è neces- no le caratteristiche proprie di funzionamento.
sario fare diverse foto di uno stesso soggetto pri- Cioè occorre fare attenzione all'alimentazione
ma di ottenere una copia soddisfacente. richiesta dal tipo di tubo impiegato, in quanto
esistono dei modelli che richiedono delle tensio-
SISTEMA VIDEO ni di accelerazione di 2.000 volt, altri invece
tensioni di 1 .500 volt ed altri ancora di 3.500
Un ricevitore televisivo per i satelliti mete- volt, una notevole varietà con sostanziali diffe-
reologici si discosta da un normale apparecchio renze tali appunto da consigliare delle conside-
TV, solo nella diversa frequenza di scansione o- razioni attente.

+350 v.

-105 v.
RETE

2 V1
e
+
C! C• es
e, C2
• • +

FIG.3

T1 =
trasformatore 40/50 watt con secondario
220 volt e 120 volt 50 mA C2 = 32 mF. 500 volt elettrolitico
RS1 = diodo raddrizzatore al silicio BY100 C3 = 32 mF. 500 volt elettrolitico
RS2 = diodo raddrizzatore al silicio BY100 C4 = 32 mF. 250 volt elettrolitico
R1 = 47 ohm 1 watt C5 = 32 mF. 250 volt elettrolitico
R2 = 1000 ohm Z1 = impedenza di filtro 8 henry 85 mA
R3 820 ohm 2 watt V1 = stabilizzatrice OC3
C1 = 10.000 pF. a carta S1 = interruttore di rete
pag. 227
z'
===-
.,
RE.TE


+220"t

Il .
R1 = 2 Megaohm
R2 = 470 ohm
R3 = 7 .500 ohm 5 watt 5 V3
••
R4
R5
= 100.000 ohm
= 1 50.000 ohm
e
R6 = 4.700 ohm
R7 = 50.000 ohm potenz. lineare
R8 = 68.000 ohm
FIG.5
C1 = 8 mF 500 volt elettrolitico
C2 = 8 mF 500 volt elettrolitico
C3 = 100.000 pF a carta
RS1 = raddrizzatore al silicio BY 100 catodico (punto Al. e. tramite la resistenza R2
RS2 = raddrizzatore al silicio BY 100 ed il condensatore C3, fatto giungere alla griglia
T1 = trasformatore da 100 watt con seconda- della valvola 12AU7 (V1) che provvederà a sepa -
rio 350 + 350 volt 90 mA rare il segnale video dagli impulsi di sincronismo.
Z1 = impedenza di BF 8 henry 85 mA Questi ultimi poi , prelevati dalla placca della
V1 = valvola 6L6 o similare seconda sezione triodica della stessa valvola, ven -
V2 = valvola 6AV6 gono amplificati da una sezione di una seconda
V3 = stabilizzatrice OC3 12AU7 (V2) , come appunto si pu6 notare dallo
schema elettrico riportato in figura.
In ogni modo volendo si potrebbe utilizzare Gli impulsi di sincronismo ( 12,5 millesecondi
anche un comune oscilloscopio completo di ali- per ogni linea) attraverso un diodo DG5 vanno in
mentazione inserendo sulle placche deviatrici fine al circuito trigger orizzontale.
orizzontali e verticali gli impulsi per la defles- L' uso di tale diodo ci ha permesso di rendere
sione. il segnale di sincronizzazione più stabile, indi-
In fig. 1 vi presentiamo lo schema completo pendentemente da qualsiasi interferenza o distur-
del nostro complesso televisivo completo di se- bo eventualmente pres·ente sulla rete di alimenta-
paratore degli impulsi, di sincronismo, di oscil- zione. La valvola V3, una 6AU6 (generatore phan-
latore per gli impulsi verticali ed orizzontali e de- tastron) genera gli impulsi necessari alla defles-
gli amplificatori di deflessione. sione orizzontale; la frequenza di tali impulsi vie-
Il segnale del satellite prelevato dal trasforma - ne regolata attraverso i due potenziometri R 18 e
tore di uscita dell'altoparlante di un qualsiasi R21 , mentre la valvola stabilizzatrice OB2 (V4)
ricevitore, od anche da un registratore secondo serve per evitare che la tensione di deflessione
quanto spiegato pocanzi, verrà inviato ad un tra - non ecceda oltre il limite superiore dei 105 volt.
sformatore d'uscita per apparecchi a valvola (con Dopo di ci6 troviamo un amplificatore con u-
impedenza del primario sugli 8 ohm e quella del scita catodica , composto da una valvola tipo
secondario di circa 5.000 ohm), quindi dal se- 12AV7 (V6). ed infine un ulteriore amplificatore
condario dello stesso il segnale passerà ad un finale in push- pull composto da un doppio trio-
ponte formato da quattro diodi a funzione di de- do, sempre di tipo 12AV7, che sullo schema elet-
modulatore video. trico porta la sigla V7 . Il comando R33 presente
Il segnale verrà infine applicato, attraverso il in tale stadio serve a centrare l'immagine sullo
condensatore C2 , alla griglia controllo del tubo schermo video del tubo a raggi catodici.

pag. 228
Il segnale di deflessione prelevabile sul finale dell'ordine dei 3 ,600 volt ed è stato recupera -
di uscita presenta un picco massimo di t 6 volt to appunto tra il materiale surplus).
positivi e t 6 volt negativi.
Il potenziometro R3 t ha il compito di regola re
la linearità dell'immagine, cioè far si che essa CIRCUITI DI ALIMENTAZIONE
non appaia deformata (come capita per il mono-
scopio TV che se non è regolato in linearità, in- Per alimentare il nostro televisore è necessa -
vece di apparire tondo, è chiaramente ovoidale.) rio disporre, oltre alla bassa tensione per i fila -
Il circuito di deflessione verticale del nostro mo- menti, anche le seguenti tensioni anodiche :
dello di televisore è formato semplicemente, 1° - alta tensione per il tubo a raggi catodici
come si vede dal disegno, da due doppi triodi; che pu6 variare. in dipendenza dei tubi impiegati,
una sezione del primo triodo, il V7, viene impie- da un minimo di 2.000 volt ad un massimo di
gata come oscillatrice per gli impulsi da appli - 4.000 volt.
care alle placchette verticali e l'altra sezione coa 2° - una tensione anodica di 350 volt per alimen-
me amplificatrice ad uscita catodica. tare le valvole finali per la deflessione orizzon-
Infine troviamo un amplificatore finale di defles- tale e verticale.
sione identico a quello orizzontale; anche in que- 3° - una tensione anodica di 220 volt per ali-
sta sezione è inserito un comando per il centrag- mentare gli osci llatori di deflessione orizzon-
gio centrale (R36) ed uno per il controllo linea- tale e verticale e il separatore di sincronismo.
rità (R42). 4° - una tensione negativa di 105 volt per ali-
L'oscillatore, rappresentato come detto da una mentare sempre gli stadi generatori degli impul-
sezione della valvola V7, entra in funzione sola- si di deflessione.
mente quando si agisce sull'interrutore S2 colle-
gato ad un condensatore a carta da 24 mF, C12. Alimentazione ad alta tensione
Questo condensatore anche.se di elevata . ca -
pacità, non pu6 essere assolutamente un elettro- In fig. 3 è visibile lo schema dell'alimentatore
litico, si cercherà quindi un condensatore a car- da noi adottato per il tubo 5CP11 che il lettore
ta (oppure del tipo a bagno d'olio, oppure dei potrà prendere come riferì mento per costruì r-
condensatori di rifasamento, oppure ancora si sene uno adatto alle proprie esigenze .
potranno collegare in parallelo tanti condensa- Come abbiamo accennato prima, per il nostro
tori a carta tino ad ottenere la capacità di 24 tubo era necessaria una tensione anodica di a-
mF voluta; ad esempio la Siemens costruisce con- limentazione di 3.60 0 volt; per ottenere tale
densatori a carta di capacità 20- 12- 4-2 mF, se- tensione abbiamo awolto sopra ad un nucleo
rie B25-340 a 250 volt, oppure da 22 mF, serie da 50 watt, un awolgimento, isolato in manie-
B32 - 121, che la Ducati comprende nella sua se- ra perfetta , in grado di erogare 1.800 v (n .
rie Duaral n.16-14- 69. 9 .400 spire di filo di rame dal diametro di• .lO
Prima abbiamo parlato del t ubo da utilizzare mm.) ed infine abbiamo applicato due raddrì~-
come video : il lettore potrà cercare di sfruttare zatori al silicio, capaci di sopportare tensioni
quelli che più facilmente sono reperibili (il no- dell'ordine dei 5.000 volt (BY 140 del la Philips
stro ad esempio ha un diametro di 5 pollici , e- da 12.000 volt 2 mA), in modo che mentre uno
quivalenti a ci rca 13 cm., ha la sigla 5CP11 , ri - di essi raddrizza le semionde positive, l'altro
chiede una tensione anodica di acceleratione raddrizza quelle negative.

FIG 4

R1 = 47 ohm 1 watt
R2 = 1.000 ohm 2 w att
•RETE RJ = 820 ohm 2 watt
C1 = 25 mF 150 volt elettrolitico
• C2 = 25 mF 1 50 volt elettroliti co
RS1 = raddrizza tore al silicio BY 100
V 1 = stabilizzatri ce OC3
S 1 = interruttore di rete
T1 tra sformatore da 50 w att

pag. 229
Un breve calcolo poi porta a concludere che la luzione, che abbiamo adottato a suo tempo per
somma dei 1.800 volt negativi e dei 1.800 volt il nostro primo prototipo.
positivi dà in pratica i 3.600 volt richiesti. Per avere i 220 volt abbiamo impiegato un tra -
Occorre per6 far presente a Ilo speri menta- sformatore da 40- 45 watt ottenuto con un av-
tore che i fili uscenti dal crasformatore dovran- volgimento per 220 volt 50 mA ed uno p_er 120
no essere ad alto isolamento, perciò consigliamo volt 50 mA. La prima tensione cioè, quella dei
l'impiego di filo adatto per l'alta tensione, usato 220 volt, viène raddrizzata da un raddrizzatore
normalmente per i collegamenti AT nei comuni a ponte tipo Philips BY 123 e la seconda da un
televisori, oppure del filo per cavo coassiale, semplice diodo al silicio tipo BY 100 - BY126 ecc.
sempre per TV. privato ovviamente della calza In fig. 4 vi abbiamo descritto lo schema di que-
metallica. sto alimentatore completo di tutti i valori delle
Qualora non riusciste a trovare in commercio resistenze e dei condensatori che compongono
dei raddrizzatori da 5.000 volt, potete sempre le celi ule di filtro.
ricorrere ad altri raddrizzatori adatti per ten- Anche con ta le sistema è possibile ottenere
sioni minori collegandone in serie due o tre fino una buona stabilizzazione collegando ai capi
a superare con largo margine tensioni di 3.000 delle tensioni di uscita delle valvole stabilizza-
volt, ad esempio tre BY100, oppure BY127. trici tipo OC3 per i 105 volt e due tipo 082 per;
I condensatori di livellamento, di tipo esclusi- 220 volt. Per i 350 volt s,amo invece ricorsi ad
vamente a carta, devono possedere una tensione un normale t rasformatore da 100 watt per appa-
di lavoro di 2.000 volt; se anch'essi non sono recchi radio provvisto di secondario in grado di
rintracciabili facilmente, potrete sempre collegar- erogare 350+350 volt, ed inoltre un altro se-
ne due in serie di capacità doppia. ed in questo condario di BT a 6,3 volt 3,5 ampere per alimen-
caso sono sufficienti dei condensatori con una tare i filamenti delle valvole.
tensione di lavoro sui 1.500 volt, che sono senza In questo alimentatore abbiamo fatto uso,
dubbio molto più facilmente reperibili degli altri. come raddrizzatore, di due diodi al si licio, BY100
ma naturalmente potranno benissimo essere rim-
piazzati senza alcun inconveniente di sorta da
TRASFORMATORE PER IL FILAMENTO DEL una valvola radd rizzatrice biplacca, quale ad e-
TUBO A RAGGI CATODICI sempio una 5U4 o similari.

Poiché Il filamento del tubo deve essere ALIMENTAZIONE 350 + 220+ 105- STABILIZ-
collegato esternamente al terminale del catodo ZATA
e questo, come si pu6 notare nello schema elet-
tnco di fig. 2, è collegato alla tensione dei 1.800 Se siete invece propensi a realizzare per il vo-
volt negativi, è bene per l'accensione del fila - stro apparato video una alimentazione stabiliz-
mento impieçiare un trasformatore separato in zata, i 220 volt potranno essere prelevati sem-
grado di erogare 1,2 ampere su 6,3 volt (la ten- pre dallo stesso trasformatore da 100 watt che
sione si riferisce sempre a quella d'alimenta- eroga i 350+350 volt.
zione del 5CP11) con l'avvolgimento che deve In questo caso è necessario, come visibile in
risultare isolato dal primario in modo perfetto. fig. 5, far uso di ulteriori due valvole, una 6AU6
La potenza di questo trasformatore si aggira ed una 6L6, più una stabilizzatrice a gas tipo OCJ.
sui 15 watt. Regolando il potenziometro R7 s~ cercherà
di ottenere in uscita esattamente la tensione ri-
chiesta dei 220 volt.
ALIMENTAZIONE 350+ 220 + 105- (1° VER- Il 1rasformatore che nel primo metodo di ali-
SIONE) mentazione servirà per ottenere Oltre ai 220
volt anche i 105 negativi, dovrà ora essere im-
Per alimentare tutti gli stadi generatori de- piegato solamente per eroga re in uscita i 105
gli impulsi di deflessione ed il separatore di sin- volt 50 mA con inoltre un secondario di BT da
cronismo, si pu6 adottare una alimentazione di 6,3 volt 2 ampere per alimentare i filamenti del-
tipo classico o anche stabilizzata; ovviamente le valvole 6AU6 e 6L6 dello stabilizzatore.
la prima soluzione è la più economica, mentre La tensione negativa dei 105 volt si pu6 ot-
la seconda, più dispendiosa, permette di otte- tenere impiegando una valvola a gas tipo OC3
nere risultati un po' più soddisfacenti essendo in- oppure anche servendosi di due o tre diodi ze-
sensibile alla variazione della tensione di rete. ner 1 watt posti in serie fino ad ottenere la ten -
Inizieremo quindi col presentarvi la prima so- sione richiest/3.

pag. 230
Con due Fet vi
sarà possibile
realizzare un
semplice conver-
titore che, oltre
a sensibilizzare
il vostro ricevito-
re, vi permetterà
di ricevere tutte
le gamme radian-
tistiche.

(Sig. Borelli Michele, Genova)

CONVERTITORE aFET
Da molto tempo sono stato assillato da un pro- spetto a variare la propria frequenza o addirittura
blema, diciamo più che altro da una curiosità: sarà la stessa funicella che comanda il cambio di
quello di poter ascoltare con un ricevitore comu- stazione , con la sua elasticità, a modificare il va -
ne, com'è appunto il mio, le trasmissioni dei ra- riabile di sintonia per cui , dopo alcuni irosi tenta-
dioamatori sulle varie gamme dei 40-20- 1 5-1 O tivi, specie per un tipo non propriamente pazien-
metri e contemporaneamente quelle delle « tra- te qua le sono io. si mandano tranquillamente al
smittenti pirata l> dei 27 , vale a dire quei piccoli diavolo radioamatori , trasmittenti pirata e ricevi -
ricetrasmettitori portatili a transistor. tore come se la colpa esclusiva dell'insuccesso
Se qualcu n altro si è già cimentato in questa fosse da attribuirsi a loro.
impresa converrà con me che le prospettive non A tutti questi fattori piuttosto debilitanti si ag-
sono molto entusiasmanti, in quanto, ammesso giunge anche che la maggior parte degli apparec-
anche che avesse avuto la possibilità di equipag- chi commerciali non sono capaci di scendere al di
giare il proprio ricevitore con un'antenna riceven- sotto dei 1 5 metri con automatica esclusione pro-
te in grado di sensibilizzarlo al massimo, ammes- prio di quella gamma che, per un curioso, rappre-
so anche che il ricevitore fosse in grado di sinto- senta il magg ior interesse, quella appunto dei 27
nizzarsi sui radioamatori dei 40 e 20 metri, quasi M Hz, riservata ai radiotelefoni portatili, quando
senz'altro si sarà trovato nell'impossibilità di se- quest'ultimi abbondano in ogni città come i fun-
parare le varie emissioni, data la difficoltà di sin- ghi in un bosco.
tonia. Basta toccare infatti leggermente la mano- Dopo prove e prove sono finalmente riuscito
pola perché la stazione trovata con fatica sparisca a costruirmi un convertitore per tale gamma , con
come per incanto, oppure , anche avendo avuto l'aiuto del quale mi diletto immensamente ad a-
la fortuna di centrarla , l'oscillatore locale. non scoltare conversazioni ed altre amenità di cui qua-
sempre dei più stabili, provvederà come per di- si ogni sera i radioamatori sono prodighi.

pag. 231

ANTENNA L3

I
I
I
I
I
I
I
C 11

I I
I I

FT1
I
I
I
I
I: C12
C2


I USCITA

I
I
I
I
I
I
I
I
I
C1
Te, R1 R2 C9
C10

IAF 1

L4

~ C4 C5

I I
I
I
I

II FT2
I C6 C7

R3

R1 . 100.000 ohm 1/4 di Watt


R2. 2.700 ohm 1/4 di Watt
R3 47.000 ohm 1 / 4 di Watt
C1. 40 pF compensatore
C2. 5 pF ceramico
C3. 5 pF ceramico
C4. (vedi tabella bobine) JAF1 . impedenza di AF. da 1 millihenry
C5. 20 pF. varrabile L 1- L2 - L4 = vedi tabella bobine
C6. (Vedi tabella bobine) L3 35 spire di filo di rame da 0,20 mm avvolte sopra
C7. 40 pF compensatore un suppono di 8 mm di diametro completo di nucleo
es. 1O pF ceramica
C9. 4. 700 pF ceramica FT1 . transistor fet canale N per AF. tipo TIS. 34 o si -
C1 O. 4. 700 pF ceramica milare
C1 1. 12 pF ceramica FT2. transistor fet canale N per AF. tipo TIS. 34 o si-
C1 2. 100 pF ceramica milare

pag. 232
banda Mhz L1 L2 L4 C4 C6

7 - 7,5 7 spire 30 spire 20 spire 180 pF 150 pF

14 - 14,5 3 spire 25 spire 15 spire 180 pF 150 pF

21 - 21,5 3 spire 18 spire 15 spire 120 pF 100 pF

27 - 2~ 3 spire 15 spire 12 spire 100 pF 100 pF

28,5 - 29 3 spire 13 spire 10 spire 100 pF 100 pF

La sensibilità del mio ricevitore a 5 valvole è dità, è di 6 MHz, ma anche accordando il sum-
talmente aumentata, dopo l'inserimento di questo menzionato circuito su frequenze diverse, non si
convertitore, che posso, senza alcuna difficoltà, riscontrano differenze di rendimento.
sintonizzarmi sulle gamme dei radioamatori di Naturalmente il ricevitore da accoppiare al
tutto il mondo. converter deve poter essere sintonizzabile su
A conclusione, è tanta la soddisfazione che mi questa frequenza. Se il vostro ricevitore non di-
dà il mio progettino, ottenuto inoltre con una spe- sponesse di tale gamma, quella dei 50 metri, po-
sa davvero irrisoria, che ho pensato di fare cosa trete sempre utilizzare il converter, modificando
gradita a molti. riservando questo articolo a Voi opportunamente, con un po' di pazienza. il cir-
di NUOVA ELETTRONICA, una rivista che più cuito di M .F. L3 -C11 - C12 e contemporaneamen-
di ogni altra merita di essere seguita. te la frequenza dell'oscillatore locale. determi-
nata da : L2- C4-C5-C6-C7, al fine di convertire
su di una frequenza ricevibile dal vostro appa-
SCHEMA ELETTRICO recchio radio. Il ricevitore funziona da amplifica-
tore di Media Frequenza, quindi, una volta messa
Il progetto che vi presento è di estrema sempli- a punto la sua manopola di sintonia questa non va
cità e prevede l'impiego di due soli Fet. Premetto, più toccata ; la ricerca delle stazioni viene effettua-
per puntualizzare , che attualmente il mio proto- ta con il compensatore C5 che, essef'ldo di piccola
tipo, quello che sto presentando, s'intende, utiliz- capacità permette una sintonia molto fine. Il con -
za due semiconduttori di tipo « N ». ma durante densatore Cl provvede all'accordo dell ' aereo e
le varie prove ho potuto constatare che anche potrà essere regolato per migliorare l'ascolto del-
altri tipi di Fet possono andare benissimo senza la stazione centrata.
che si riscontri alcuna variazione in meno di sen-
sibilità. quindi coloro che volessero provvedere
alla realizzazione del mio progetto possono indif- REALIZZAZIONE PRATICA
ferentemente ricorrere al tipo che più hanno
agio di reperire dal loro fornitore. Nella realizzazione del mio convertitore, ho se-
L' uso del Fet mi è stato suggerito dalle sue pre- guito due diverse vie, come dire che ho effettua-
gevoli caratteristiche in AF, quali il basso rumore to due diversi montaggi, uno usando il normale
e, soprattutto, l'assenza di fenomeni di intermo- metodo di cablaggio a filo , l'altro invece realiz-
dulazione, che tanto affliggono i convertitori a zandolo su circuito stampato . In coscienza non
transistor. saprei quale dei due metodi consigliare anche
Il primo Fet, come si pu6 notare dallo schema perché seppure il secondo sistema .r isulta pi~
elettrico di fig. 1, viene impiegato come ampli- spedito in fase di costruzione, necessita per6 d1
ficatore di A.F. e come convertitore, mentre il un certo tempo nella preparazione del circuito.
secondo funziona invece da oscillatore locale per Comunque quale che sia il metodo seguito, occor-
generare la frequenza di battimento che, misce- rerà fare attenzione nei collegamenti che devono
landosi con quella in arrivo, contribuirà a formare essere i più corti possibili , specialmente quelli
il valore della Media Frequenza, vale a dire quel- che connettono le bobine ai condensatori varia-
la del circuito di accordo L3 -C11 - C12. bili che consiglio addirittura siano direttamente
Il valore della M.F., scelto da me per mia corno- saldati ai terminali delle stesse.

pag. 233
Per la Media Frequenza, cioè per la bobina L3, che su tale punto è sintonizzata la vostra M.F.
si pu6 utilizzare una qualsiasi bobina per O.e. che, come già affermato in precedenza non deve
provvista di nucleo per la gamma delle onde cor- essere obbligatoriamente sui 6 MHz, ma anche
te, oppure, desiderando costruirsela da sé, si sui 4 o sui 5 MHz, a piacere vostro. l ' unico fatto
pu6 avvolgere sopra un supporto di plastica del che riveste una qualche importanza in questa o-
diametro di 8 mm. completo di nucleo di regola- perazione consiste nell'evitare stazioni radio di
zione in ferrite n. 30 spire di filo di rame smal- potenza così elevata da riuscire ad entrare diret-
tato da 0 ,20 mm. tamente nel ricevitore, impedendo cosl la rice -
Il prototipo da me costruito ha le bobine di sin- zione desiderata. Se così accadesse, non si deve
tonia e dell'oscillatore locale non intercambiabi- fare altro che spostare il punto di sintonizzazione
li , in tal modo il converter si serve per una sola regolando il nucleo della bobina L3.
gamma, quella dei 27 MHz, che per me riveste A questo punto sarebbe necessario l'uso di un
il maggior interesse. generatore di A.F., ma se ne pu6 anche tare a
lo sperimentatore che volesse predisporre l' ap- meno. lo per esempio. ho utilizzato come gene-
parato per ricevere più gamme potrà farlo rea- ratore un piccolo ricetrasmettitore walkie -talkie
lizzando L 1 ed L2 su supporti dotati di spinette che si è rivelato adattissimo allo scopo. Le opera-
in modo che possano agevolmente essere sosti- zioni da seguire sono mo lto semplici.
tuite. Sarà bene rendere intercambiabili anche i Acceso il generatore A.F. o il trasmettitore, si
condensatori C4 e C6 , utilizzandone una coppia pone C5 a metà capacità e poi si regola il nucleo
per ogni bobina , come dallo specchietto. di L2. aiutandosi magari anche con il compensa-
Per il collegamento dell'uscita del converter tore C7 , fino ad udire il suono nel ricevitore.
al ricevitore sarà bene tare uso di un cavo coas - A questo punto si regola Cl ed il nucleo di L1
siale , per evitare di captare segnali indesiderati . per la migliore ricezione; eventualmente si pu6
regolare di nuovo C3 per ottenere la massima
sensibilità . Se si desidera un funzionamento plu-
rigamma dovete ripetere le operazioni di ·taratu-
TA RATURA ra dei nuclei bobina per bobina, seguendo i l pro-
cedimento descritto.
Applicata tensione al convertitore, si collega Tanto per fare un'ultima precisazione, la sinto-
l'uscita di questo alla presa antenna ed alla pre- nia pu6 essere ottenuta anche variando quella
sa terra del ricevitore commutato sulla gamma del ricevitore ma si ricadrebbe negli inconve-
delle onde corte. nienti descritti precedentemente.
Si procederà quindi a ruotare la sintonia del ri - Non vi resta quindi che applicare l'antenna e
cevitore fino a trovare una posizione in cui nel- ruotare il variabile C5 per poterVi addentrare
l'altoparlante di quest'ultimo si udirà un rumore nel divertente e fantasioso mondo dei radioama-
come di soffio, segnale caratteristico indicante tori e buon ascolto I

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pag. 234
PROGETTI
in Sintonia

Questa rubrica è aperta alla collaborazione di tutti i lettori. Se avete sperimentato


un progetto interessante, se avete apportato su un qualsiasi schema modifiche sostan-
ziali che ne abbiamo migliorato le caratteristiche, inviateceli, noi ve le pubblicheremo.
I progetti ritenuti più interessanti verranno mensilmente premiati con materiale
elettronico.
Progetti in sintonia .dovrà risultare per lo sperimentatore non un'arida rassegna di
idee, ma una inesauribile fonte di progetti, che potranno all'occorrenza aiutarlo a
risolvere tanti piccoli problemi.

SUPERREATTIVO PER VHF Per la messa a punto regolare con pazienza C4, C5
ed R4.
(Sig. Barca Giuseppe, Milano) Come transistor ho usato un 2 NS02/ A. Per ric e-
vere la gamma della FM ho impiegato una bobina L 1
Dopo vari tentativi sono riuscito a mettere assieme di 6 spire con filo da 1 mm avvolte su un diametro di
un buon ricevitore che penso interesserà a tutti colo- 8 mm e leggermente spaziate. Come impedenza JAF1
ro che con poca spesa e sapendo leggere uno schema ho avvolto sopra una resistenza da 1 O megaohm 1
(fig. 1) vogliono provarlo. È un ricevitore adatto ai di- Watt 20 spire da 0 ,20 mm .
lettanti che sono sempre molti. Lavora sulle onde ul- Abbiamo provato il suo ricevitore e Le possiamo as-
tracorte con risultati sorprendenti, se costru ito bene. sicurare che ha funzionato di primo acchito ed abbiamo
Il segnale di ingresso viene selezionato dal circuito o-
scil lante, quindi amplificato fino a che lo stadio oscil-
la , e poi rivelato a superreazione : l'oscillazione prima -
ria viene interrotta da una seconda oscillazione super-
sonica. gene rata dal transistore. Il segnale audio viene
prelevato sul lato freddo del circuito oscillante e por-
tato il cuffia.
TR1
l.
C4

R1 = 10.000 ohm
R2 = 2.700 ohm
R3 = 680 ohm
R4 = 25.000 ohm potenz.
C1 = 1.000 pF ceramico
C2 = 1.000 pF ceramico
C3 = 2 pF ceramico C1 A2
C4 = 5-30 pF variabile C8
es = 3-1 O compensatore
C6 = 10.000 pF ceramico
DG1 = diodo OA85

. _ _ _ _ - - - -I ~o
TR1 = transistor 2N502/A
9V.
JAF1 = vedi testo
L 1 = vedi testo

pag. 235
- anche constatato che. se ben regolato. esso è in grado
non solo di ricevere la FM, ed i segnali dei nostri radio-

l. microfoni EKTO - EK12 (vedi numero 1), ma anche di


captare le gamme della polizia e dei radioamatori sui
144 MHz.
Poiché il transistor da Lei menzionato non è facil-
mente reperibile abbiamo provato con successo i tran-
sistor AF106 - AFT 24 -AFT 17 - AFT 18. Critico su ta-
Cl le circuito è la regolazione del compensatore C4, oc-
corre quindi con pazienza provare su quale posizione si
ottiene la massima sensibilità.
Affinché il transistor lavori in condizioni ottime, oc-
C7 corre che /'assorbimento si mantenga da: ? ai 2,5 mA
1--BF e non oltre. Come impedenza JAFT . noi abbiamo inse-
rito con uguale risultato una impedenza da 5 - 1O mi-
crohenry (catalogo GBC 0/472 - 0 /473 - 0 /474). Co-
me antenna ~i userà un corto spezzone di filo, compre-

'I Il" o
9V.
so tra 1 e 2 metri, inoltre collegahdo il ·condensatore
d'antenna non direttamente sul collettore, ma ad una
presa della bobina L 1 (posizione da trovare sperimen-
talmente) si accresce la sensibilità. (vedi fig. 2)
Nel caso non si volesse impiegare una cuffia, ma far
seguire a tale rivelatore in superazione un amplifica-
tore di BF, sarà necessario inserire un trasformatore
o qualsiasi T1 che funzioni da impedenza di BF. Noi ad
esempio abbiamo applicato semplicemente un trasfor-
matore pilota per un OC75 lasciando inutilizzato il se-
condario. (fig. 2)

M ISCELATORE A DUE VIE R.1 50.000 ohm potenziom.


R2 50.000 ohm potenziom.
sign. Famasi M ario, Rovereto T N R.3 330.000 ohm
R.4 5.600 ohm
Oltre ad interessarmi di elettronica ed essere un R.5 100ohm
vostro fedele lettore. mi diletto anche di musica , con R.6 330.000 ohm
una vera e propria mania per la registrazione su na- R.7 5.600 ohm
stro. Per soddisfare pienamente questo mio hobby, R.8 100ohm
dopo molti tentativi, sono riuscito a costruirmi un R.9 1.000 ohm
miscelatore capace di dosare convenientemente i C.1 1 O mf elettr.
segnali provenienti da due fonti diverse (p.es. da due C.2 1 O mf elettr.
chitarre elettriche oppure ca ntante e orchestra). C.3 10 mf elettr.
All'occorrenza si può portare il progetto anche a TR 1-TR 2 = transistori AC 125
tre o quattro vie o più ripetendo lo schema relativo PILA = 9V. o4,5V.
ad un preamplificatore.
Sono convinto che il mio sistema interesserà a C3
molti per cui vi invio schema e descrizione per un.i
eventuale pubblicazione sulla vostra rivista.
R4 R7

ENT RATA
TRl
! USCITA
R5 R8
R1

ENTRATA ~-.•-----·~
.
R2
-1-----..
C2
pag. 236
• ANTENNA

ALIMENTATORE STABILIZZATO

(Sign. Garofalo Sandro. La Spezia)

Con un vecchio trasformatore da 25 watt per cam-


panelli casualmente ripescato in soffitta mi sono C1
costruito un piccolo alimentatore stabilizzato in grado
di fornirmi in uscita tensioni variabili da 2 a 12 volt.
Come transistor ho impiegato per TR1 un AC127 , 12v. LI
vale a dire un NPN di potenza. e per TR2 un AD149,
cioè di tipo PNP.
È ovvio che T1 pu6 essere rimpiazzato da qualsiasi
trasformatore in grado di erogare sul secondario una
tensione di 12-15 volt 1 ampére.
Per la parte raddrizzatrice del complesso mi sono
. .J Il Cl

servito di quattro diodi al silicio tipo BY100 collegati


a ponte, ma si può far uso di un raddrizzatore a ponte
Phlilips BY122 ; tutto dipende dalle disponibilità di
Rl 47ohm
chi vuol realizzare il progetto. R2 470.000ohm
Cl variabile da 50 pF.
Il diodo Zener da 1 watt deve essere adatto per
C2 100.000 pF. a carta (vedi testo)
tensioni di 1 2 volt.
Raccomando all"eventuale costruttore di provvedere
Ll vedi testo
L2 vedi testo.
il transistor TR2 di aletta di raffreddamento per evitare
che con l'uso prolungato non si riscaldi eccessiva -
mente.
SEMPLICE TRASMETTITORE TELEGRAFICO

(Sig. Bergliasso Guglielmo, Udine)


Sono uno studente appassionato di elettronica e
vorrei sottoporre alla vostra attenzione il progetto di
questo trasmettitore telegrafico.
Questo trasmettitore, molto efficiente e di SICURO
FUNZIONAMENTO. opera sulla gamma delle onde cor-
COMPONENTI D'IMPIEGO te e precisamente sui 14 MHz. emettendo un segnale
R.1 150 ohm 2 watt modulato udibile con una radio provvista della sud-
R.2 5.000 ohm potenziometro detta gamma a circa 1 Km.
C.1 1 .000 mF elettr. Il transistore impiegato è un AF115 o altro equiva-
C.2 1.000 mF elettr. lente. Il condensatore C2, in parallelo ad R2 sarà di
RS. 1 = 4 diodi al silicio (o raddrizzatore a -ponte) circa 100.000 pF .. il suo valore infatti dovrà essere
T.1 = trasformatore da 15'-20 watt con secondario trovato sperimentalmente in quanto è proprio questo
per 12-15 volt 1 amp. condensatore a provocare l'automodulazione. La co-
struzione pratica è di estrema semplicità, l'unico co~ -
TR1 transistor NPN tipo AC127
ponente a cui si dovrà porre un po' di attenzione è la
TR2 transistor PNP tipo AD149
bobina L 1- L2.
DZ1 diodo Zener da 1 watt 12 volt
Per realizzarla si avvolgeranno su di un supporto iso-
lante di 25 mm. di diametro 40 spire di filo di
T1
smaltato da 0 ,3 mm. per L 1.L2 andrà avvolta sullo
stesso supporto, dal lato freddo di L 1 (quello collegato
ad R2). e consisterà di 1O spire di filo da 0,3 mm .

RETE
• TR2

C2

pag. 237
.
••

4 ,5 V.
.,

TR1

~ ..
e•

R1
I
•f" = 1 Megaohm potenziometro log. C2 1.500 mF elettrolitico
R2 330.000 ohm TR1 OC45 (o equivalente)
R3 27.000ohm TR2 OC72
R4 22.000ohm TR3 OC72
R5 4 .700ohm TR4 OC72
R6 1.500 ohm T1 Trosformatore di uscita push-pull 2 X OC72
R7 10.000 ohm potenziometro lin. 51 pulsante
C1 300 mF. elettrolitico 52 interruttore d'alimentazione

TEMPORIZZATORE

(Sig. Vittorio Scialla, Torino)


Vi invio, con la speranza che venga pubblicato nella
rubrica « Progetti in Sintonia >1 , un oscuro marchinge-
gno che porta da otto mesi il nome TEMPOR IZZATO -
RE OSCILLATO.
Dovete sapere che il mio professore di filosofia ha
l'abitudine delle interrogazioni brevissime (cinque mi-
nuti esatti). Dunque l'anno scorso mi diede l'incarico
di costruirg li un qualche aggeggio in grado di avvertir-
lo. appunto ogni cinque minuti, che era tempo di prose- 9 VOLT
guire con un altro candidato. Messomi di buona lena,
in una settimana progettai. sperimentai e montai. pren-
dendo un po' qua e là idee varie, un apparecchio in gra-
do di funzionare come descritto.
Questo ha la possibilità di essere regolato per tempi
variabili dai tre ai dieci minuti. e volendo, anche più.
Il cuore del complesso è il circuito temporizzatore for-
mato da TR1 e TR2 , montati in un originale schema di R1
multivibratore: il tempo di attesa è dato dal periodo di
carica del condensatore C2 : quando quest'ultimo si è
caricato il circuito per un fenomeno di reazione positi-
va scatta e TR2, fino ad allora interdetto. entra in con-
duzione. A questo punto viene data tensione all'oscilla-
tore formato da TR3 e TR4 e l'altoparlante emette una
nota la cui frequenza è determinata da R7. Il commu -
tatore S 1 serve per ricominciare da capo un ciclo. an-
che interrompendo quello in corso.
S2 serve per aprire il circuito della pila e mettere a R1 = 1.000 ohm
riposo l'apparecchio. R2, R3,R4 ecc. = 220 ohm (vedi testo)
Volendo ottenere tempi superiori ai 1O minuti si pu6 C1 50 mF. elettrolitico
cambiare il condensatore C2 portandolo a 3.000 o an- TR1 AC126 PNP di BF
che 5.000 micro Farad. T1 Trasf. d'uscita.

pag. 238
MINIORGANO ELEITRONICO

(Sig. Porzio Giuseppe, Borgosesia) ANTIFURTO


Sono un ragazzo di 14 anni; ed ho realizzato questo
miniorgano ottenendo dei risultati molto soddisfacen- (Lane. Giuliano Bisio, Cervignano del Friuli UDI
ti. Il progetto è di una estrema semplicità e questo, io
credo è il suo pregio maggiore. Viene utilizzato un uni- Spett. Direzione. pongo alla Vostra attenzione il
co transistor PNP tipo AC126 munito di aletta di raf- progetto di questa fotocellula, da me progettata
freddamento, un condensatore elettrolitico ed alcune per essere usata come contapezzi in una catena di
resistenze. Queste ultime stabiliscono la frequenza di montaggio, e che per la sua sensibilità può essere
oscillazione e. di conseguenza. la nota prodotta. lo ho usata come allarme antifurto o come apriporta au-
trovato, per R2. R3. R4 ecc., il valore di 220 ohm, ma tomatico a secondo le necessità.
queste resistenze possono essere variate a piacere per Come si vede dal lo scnema. il circuito è molto
ottenere le note più svariate. Ottima cosa sarebbe quel- semplice. e consente un'accurata regolazione della
la di sostituirle con dei piccoli potenziometri semifissi sensibilità mediante due potenziometrì: il comples-
da 1.000 ohm. Se a montaggio ultimato roscillatore so inoltre risulta molto economico data ra limenta-
non dovesse funzionare, occorre invertire i capi del se- zione fornita· dalla rete luce. comunque chi si tro-
condario di T1. Quest'ultimo è un normale trasfo.rmato- vasse in difficoltà ad usare questo sistema può
re di uscita per apparecchi a transistor, mentre come ricorrere a due batterie di pile, una a 9 Volt e l'al-
altoparlante se ne potrà usare uno di qualsiasi tipo. tra a 4.5 Volt inserite nei punti A-B-C.

R1 12
cz

R3
FRT

COMPONENTI

c, Condensatore elettrolitico 30 microF. 15 VL TR1 = Transistor P.N.P. AC 128 (vedere testo)


C2 Condensatore elettrolitico 1 O microF. 6 VL FRT = Fotoresistore ORP 62 (vedere testo)
R1 Resistenza da 4, 7 Kohm 1 /2 Watt DG1 a DGB = Diodi. OA 200
R2 Potenziometro a grafite da 50.000 ohm T1 = Trasformatore da campanelli 4- 12 V 5 watt
R3 Potenziometro a filo da 30.000 ohm RL 1 = Relè a 12 V 0,4 Watt

pag. 239
OSCILLATORE AF a FET Inoltre la presenza del secondo Fet ha il vantaggio di
separare il carico d'uscita dall'oscillalore di AF e di
(Sig. Luciano Calorzi, Treviso) mantenere cosi stabile la frequenza generata, evitando
nello stesso tempo qua lsiasi disinnesco della reazione.
Ho cominciato ad acquistare la vostra rivista e non I due Fet da me impiegati sono di tipo 2N5397,
posso fare a meno di complimentarmi con voi perché è ma penso che anche altri, quali ad esempio Il T1534-
senza dubbio la più interessante pubblicazione del ra- 2N3819, purché sempre a canale N, possano essere
mo tutt'tiggi in circolazione. utilizzati senza · bisogno di modificare alcun valore
Siccome poi ho potuto capire che voi gradite la col - dei componenti del circuito~
laborazione dei lettori che amano 'l'el,ettroljica. ho volu- La bobina va realizzata con un numero di spìre adat-
to anch'io inviarvi un mio progetto più con la speranza to alla frequenza che si desidera ottenere ; si possono
che venga pubblicato che quella di ricevere una qual- impiegare anche bobine tolte da un qualsiasi vecchio
siasi ricompensa. gruppo di AF per ricevitore a valvola, oppure anche au-
Il mio progetto consiste in un qscillatore di AF per le tocostruirsele controllando poi. con un ricevitore. la fre-
gamma delle onde corte che mi è molto utile per tarare quenza di emissione.
ricevitori che mi diletto. a costruire. Volendo costruire l'oscillatore per le onde corte. il
Come si nota dalla figura dello schema elettrico, il variabile di sinonia da impiega re dovrà avere una ca -
funzionamento del mio oscillatore è assicurato da un pacità attorno ai 20 -30 pF massimi , mentre per lé onde
Fet dei quali il primo funziona da oscillatore di AF medie, sarà bene abbia valori capacitativi attorno ai
tipo Hartley (paragonabile ad un analogo circuito con 360 pF
l'impiego di tina valvola termoionica) ed il secondo da In questo oscillatore non ho inserito alcun modula-
amplificatore. tore di B F. comunque ho applicato in serie al drain
L'alta frequenza viene prelevata dal drain di FTl ed, del primo transistor un piccolo trasformatore d'accop-
attraverso un condensatore da 4 7 pF, applicata al d{ain piamento adatto per transistor (ho impiegato un tra-
di FT2 che , come detto, ha funzioni di amplificatore di sformatore per un OC7 5 e due AC128 montati in push-
AF coR uscita di sourge. pull) e quando desidero modulare il segnale di AF invio
Il ci rcuito ha ottime doti 01 stabilità, anche rispetto sul primario di tale trasformatore un segnale di B F pre-
alle variazioni di temperatura, per cui non richiede la levato da un piccolo oscillatore di B F ad un solo tran -
necessità di alcun dispositivo di compensazione. sistor.

t2v.

Cl

.
e,

e, ., e•
. e,
.
.
1 •
U9CITA

C4 = variabile 30 pF per OC e 360 pF per OM


Componenti
C5 = 330 pF
R1 = 470.000 ohm
C& = 1000pF
R2 = 3.900 ohm
C7 ° 47pF
R3 = 3.700 ohm
R4 = 1 Megaohm
es = 1000 pF
R5 ·= 10.000 ohm
L1 = bobina adatta alle frequanu , che .i d•ldera ottenere
T1 = traalormatora d'accoppiamento per un OC71. a un
R6 = 27.000 ohm
p..n -puU AC1 28
C1 = 330 pF
C2 = 1 5 pF compensat. FT1 FT2 = Fat a can.N tipo 2N5397
C3 = 150 pF Alimentazione 12 volt

pag. 240

•''
Pezzi di ricambio, accessori e tutto il materiale necessario per i vostri mon-
taggi

ART.384
condensatore variabile
ART. M61
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capsula piezoelett.
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diam.38mm.
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ART. 430 cal)!lcità 4,!V20 pF.•.•..•....•.........•. L 140


ART. 431 capacità 2,5/4 pF....................•.•L. 140
ART. 433 capacità 3/10 pF........................ L 140
ART.CU70 ART. 38/1 ART. 436 capacità 3/15 pF........................L 170
capsula piezoelett. capsula piezo HI- S:I ART. 437 capacità 4/20 pF.•.....•..•.............L 170
diam.24mm. diam.25mm. ART. 438 capacità 6/30 pF........................L.. 170
L.450 L.3.000 ART. 442 capacità 10/60 pF..................... L. 170
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ART. 350 serie completa della 1°-2°-3 ° più bobina oscilla-


trice dimensioni delle MF-7 X 7 X 11 mm. L. 1.020
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dalla 1°-2°-3° più Il discriminatore L. 3.000
ART. 353 serie completa della 1°-2"-3° più bobina oscilla-
trice dimen§ioni 10 X 10 X 13 mm. L 1.100
Per evitare disguidi o ritardi di spedizione, indicate sempre nei vostri ordini il numero dell'articolo richiesto. Per il paga-
mento servitevi sempre del nostro C.C.P. n.8/14154. Per ogni spedizione ricordatevi di aggiungere all'importo dovuto
L.300 per spese di imballo e postali. Le spedizioni si possono richiedere anche in CONTRASSEGNO, rammentiamo
al lettore che gli Uffici Postali per tale servizio pretendòno circe L.600, tale cifra verrà quindi addebitata sul total e
del pacco assegnato.
N
~+l~TITIOO®~DffiW CODICE DEI
CONDENSATORI

crp, .. ~ .. ff,OpF ~ 200pF

ff... rr,! .. ff.50pF ~500pF

ff.... ff. pF 9'lf.OpF f f BOOpF

f f,.. ff. . f f ,20pF f f .200pF

f f,.. ff, .. f f .70pF f f . .700pF

~ 3pF ff, .. f f .30pF f f .300pF

rrr.. . ff, .. ff.90pF f f .900pF

f f,.. ff, .. f f . ; OpF f f .700pF

'flR... ff. .. ff.OpF f f . .600pF

~... rr,! .. rr.!OpF ff..BOOpF


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ff.,. ~ .. ~ O pF f f . .200pF

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