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GIUSEPPE CAMMELLI | DOPTL BIZANTINL BLE ORIGIN DELLPUMANESINO I GIOVANNI ARGIROPULO FELICE LE MONNIER - FIRENZE MCMXLI - XIX 1942.3344 Fm 480 Carrrovo I Famiglia © purie dé Giovanni Argiopule, — Data dalla nascita ¢ primi anni lopiche, — Giam Mario Filo accompagna U Arg Grecia dal Concilio, — Dus tatere di Fronceso Fi- Iolo. — Gian Mario diseepolo dé Giovonni Argiropulo in Grecia, — Preci= ‘sasione della data det rtoro dl! Argiropule in Lie e del suo arrivo in Padove. Giovanni nacque a Costantinopoli da Manuele Argi- ropulo’; non si sa il nome della madre, che apparteneva, pare, alla famiglia bizantina dei Filantropeni*. L’anno di nascita, bench’ non sia possibile affermare alcunch’ di preciso, pud forse essere stabilito con una certa approssi- mazione circa il 1415%. La sua prima giovinezza ¢ in me del padre appare ia due decreti della Republics forentina re- 1. - Groserre Casoosttt - Giovanni Argirpule, we il tempo che passd in Grecia prima di appa stano nelle tenebre; poich? poco o nulla fare da certe vaghe notizie che egli stesso ci ha lasciato in una sua lettera al Trapezunzio, dove par- Iando dei suoi primi studi giovanili, dice che fino da fan- ciullo si applicd con ardore allo studio, facendosi discepolo di maestri famosi per sapienza e consacrandosi con pas- passione alla filosofia*. : ‘Anche per l'Argiropulo dunque, come per il Crisolora, le notiaie incomineiano solo colla sua prima comparsa in lanno che ce ne deriva minore: mentre il Crisolora vi apparve per Ia prima volta circa il 1395, quando ciod era in eta gid avanzata, T'Argi ropulo invece vi venne ancor giovanissimo nel 1438, in occasione del Concilio che si tenne prima a Ferrara ¢ poi noticia da alte accolta|¢ dvulgata secondo ta quale, fa alata Ia presenza dell’Argiropulo in Italia © See eee aria oe agora troppo immatura che avrebbe avuto V'Argiropulo a quel tempo, argomento di cui preferiamo non servirci per la poca sicurezza della data della sua nascita, osserviamo piuttosto che la notizia non @ stata affatto sufragata da do, nee pia autrevl gus lo Zippel «i Lampro.L Zr i bi 1896, pp. 92-112, confessa se spdacad sabe ty ite oy Re Be seer ea panier aan tee ene iairen ole apie fare an setae sea Sd esate mena eel Tiler en —u- alcuna documentazione. Si pud anzi scoprime la proba- bile origine, che verisimilmente deve ricercarsi nella pre- senza dell’Argiropulo a Padova in casa di Palla Strozzi, per cui arbitrariamente si deve aver fatto ooincidere a un di presso Parrivo dell’ Argiropulo collesilio di Palla (1434) 1, Non meno falsa d'altra parte la notizia accettata da mol specialmente dai pit antichi, per cui PAzgiropulo non sa- rebbe comparso in Italia se non dopo la caduta di Co- stantinopoli*. Sembra invece sicura la sua presenza presso di noi ai tempi del Concilio : una lettera del Filelfo seritta il 13 aprile i al’Argiropulo a Costantinopoli, presup- pone fra i due una conoscenza che molto probabilmente si stabili in Ttalia durante quegli anni 1438-143 raccomandando al dotto greco il queste precise parole : «io non avre che mio figlio frequentasse le tue mente dalla specchiatezza dei tu: esistite tra di noi delle relazioni di cordiale amicizia»*. Siccome il Filelfo parti di Grecia nel 1427 quando con tutta probabilith PArgiropulo era ancora fanciullo, ® lo- gico supporre che quella conoscenza e quelle relazioni amichevoli non poterono stabilirsi se non in Ital parole del Filelfo, 2 vero, non sono cosi precise da impe- direi di pensare che questa amicizia non si fosse potuta stringere anche per via epistolare o per mezzo di cono- scenze comuni, ma ognuno vede quanto esse acquistano maggior valore ¢ divengono per noi quasi decisive quando * Certo cos il Tinasosea, Storia della Letratare Heliana, Modeas, 1712 eordat in BOERNER, ocx pp: 197-184 i quale si lite a siferice Ye varie opinion degl alt Ps ‘dal Lronanp, Conic later grvques de 892, pp. 50 ‘bbliga a credere che eld potesse arvenire prsas del 1438, ease del Coneilio, Sulit fiir ait eae si osservi che il nome di un Argiropulo si trova fra quelli dei greci del Concilio'. Le due notizie si sullragano Miecnda, e le probabilita che quell’Argiropulo del Concilio, per quanto disegnato semplicemente cosi senza prenome Peja un solo storico, fosse proprio il nostro Giovanni, ven~ escersi e a divenire quasi certezza s le ricongiungiamo alle parole del Fil fe sicure che noi possediamo sul viaggio dei gaeci in Ttalia per il Concilio © sul loro soggiomo prima f Ferrara © poi a Firenze, ci permettono dunque di se- quire per due anni il nostro Giovanni Argiropulo : salpato {i Grecia il 24 novembre 1437, approdd a S. Niccolo di Lido T'8 febbraio 1438 ed entrd in Venezia nel seguito dell’ imperatore e del patriarca il giorno dopo, la dome- hhica 9 febbraio; dif, dopo un lungo soggiorno sulle la~ rune, giunse a Ferrara il 4 marzo, se parti collimperatore, Oil 7 sc col patriarca, e si trattenne nella citta di Ferrara fino al 10 gennaio 1439, per partirne poi per Firenze, dove continuarono Te sedute della Sacra Sinodo ¢ dove il 5 lu- io 1439 si firmd il decreto d'unionc delle due Chiese. Se cosi fu, come abbiamo tutte le ragioni di eredere, se cio PArgiropulo segui in realtA i lavori del Coneilio per il quale era venuto in Italia, egli deve aver avato Poeasione di conoscere, gia in quel primo tempo del suo soggiorno nella penisola, i pitt illustri tri Umanisti, prima a Ferrara e poi sopratutto a Firenze, fra cui eerta- Jnente il Guarino che fu interprete del Concilio; ma pur ry 1010, dove eppare lo aeeante 4 Gemisto Pletone ¢ Gir in Be AneeBauuovac, Tebpyg & Dyeddaios vat nbito dopo acl. 992. Sn troppo mancano Ie documentazioni che sole potrebbero pommetterci di aggiungere qualche notiria precisa st questa Prima e breve dimora che 'Argiropulo fece in Talia ; possiamo perd smentire decisamente la voce per cul, fino fal suo primo arrivo, avrebbe fatto soggiorno a Padova, inviatovi dal Bessarione a studiare in quella Universit perch® la lettera del Filelfo ce lo dimostra indiseutibil- Inente tornato in Grecia ¢ presente a Costantinopoli git da un pezzo quando il Filelfo gli seriveva il 13 aprile 1441. invece molto probabile che FArgiropulo sia partito da Firenze assieme agli altri che fecero subito ritorno in patria dopo la fine del Concilio : lo desumiamo anche dalla let- tera stessa del Filelfo, che presuppone, al momento in cui fu scritta, gid trascorso un certo tempo dacché il figlio Gian Mario era suo discepolo : il nostro Umanista infatti seri- vendo all’Argiropulo per raccomandargli, come si ® visto, figliuolo, deplora che questi, come egli ha saputo da notizie giuntegli dalla Grecia, mostri di trascurare lo studio ¢ con- Guca una vita dissipata, dopo essersi pitt o meno allontanato alla scuola e dalla paterna sorveglianza del suo maestro. Certo perd la dimora in Grecia dell’Argiropulo, al suo ritorno dal Concilio, non fa molto lunga, perch? in quello probabilmente dal Paris, 1805, I, p- LX, pur non peslando se ‘aniaapoli dopo aver etudito all Universit di Padova. La presenza Padova presso Palla Som, di exi ora diremo, ci fa pensar piuttosio « ia elo fino dal 1434, dai suoi amie lomo 13 aprile L441 il ilelf seriveva al sao disepol va racsomandato a Giovanni Arsicopalo 5 racomandava questo giovane «Iu alfesio le sue lesion e facerogi sapere che opli era vento a Costantinopoi capo predo di inparare il green; vedi la letra del Flelfo al Prteane in Br. Phi epatalae, Venera, 1902, Ib, V, £30 vripubbicata dal Lasernos, oesap.S2 imo pregandolo di ammet- 16 nostro Zippel, pur non osando affermare nulla di deci © dopo di lui il Lampros’, il quale osserva che, data la lettera del Filelfo che 8 del 13 aprile, se si debito conto dei giorni necessariamente impicgati per il viaggio di ritorno a Costantinopoli, male si potra ammettere che I'Argiropulo abbia potuto trovare il tempo necessario per la trascrizione del codice in quel breve scoreio di tempo che rimane dopo aver fatto questa de- curtarione. L’osservazione ® giusta, ma non definitiy perch® qualeuno potrebbe pensare ‘che la data 1 possa riferire al momento della fine della trascrizi quale poteva percid a rigore essere ultimata anche il 1° gen- naio ¢ offrire quindi una possibiliti di ammettere che iropulo avesse potuto compiere il suo viaggio in Grecia. invece traiamo Vargomento decisive proprio dalla Tettera del Filelfo all’Argiropulo, nella quale appare evidente che il figliuolo Gian Mario frequentava Ia sua scuola ormai da qualche tempo; da non poco tempo, se si pensa che il Filelfo ha avuto modo di ricevere pitt di una volta lettere dalla Grecia che V'informavano della sua dissipazione *¢ che serive che ha saputo che il giovanetto ha scosso il giogo allon- tanandosi dalla paterna e dolce sorveglianza dell’Argiropulo*. —ue Occorrerebbe dunque ammettere che troppe cose fos- sero successe in’ quel breve lasso di tempo che va dal 1 gennaio al 13 aprile 1441, ciob farvi rientrare non empo impiegato dall’Argiropulo per il suo ritorno ma oltre a questo e pitt Iungo di questo, una volta arrivato ¢ intrapreso il suo insegnamento, il tempo necessario perch? giungessero da Costantinopoli delle let- tere al Filelfo che lo avvertissero dello searso profitto del figlio. Facendo il debito calcolo, anche ammettendo le circostanze pit favorevoli, e cio’ il pitt breve tempo ile, prima per il viaggio dell’Argiropulo, poi per inimo di insegnamento che potesse giustificare quelle cattive notizie, e finalmente per il tempo impiegato dalla lettera che Ie portava al Filelfo, noi ei domandiamo quanti giorni possono in realta rimanero per poter ammettere che PArgiropulo si trovasse ancora a Padova sia pure solo il 1° gennaio 1441 e che solo di poi fosse passato in Grecia dove avrebbe assunto I’ incarico di istruire il figlio del Filelfo. Nessun dubbio dunque che la trascrizione del mano- seritto 8 posteriore alla Iettera del Filelfo ; 'Argiropulo tornd in Grecia dall’ Italia dopo il Coneilio © la sua pre- senza in Padova attestataci per il 1441, non pud essere posta se non dopo il 13 aprile. Quanto poi alla data del ritorno, ess0 avvenne molto probabilmente subito dopo il Concilio, ¢ una delle ragioni che deve aver persuaso il Filelfo a mandare in Grecia il figlio Gian Mario proprio in quello stesso tempo, deve essere stata, come del resto si ha motivo di credere anche dal tenore della lettera, oltre Vinvito dell'imperatore stesso ', Ia conoscenza che egli aveva fatta in Italia col dotto greco e il ritorno di questi in Grecia. sto 138 ' buone raion Size col promettere che mandest il fgliolo: = quod ho flim ad te mittam, faciam id quidem nequaquasn inv ue stesso anno 1441 in cui gli seriveva il Filelfo, noi lo ritro- Viamo in Italia, e questa volta a Padova. Evidentemente i primo soggiormo aveva acceso in lui il desiderio di ri- tornare nella penisola, ¢ le amicizie contratte coi nostri Umanisti avevano forse in breve tempo potuto procurar- jianargli la via del ritorno, mantenendo tuna promessa che si pud supporre fosse stata reciprocamente scambiata due anni prima al momento della separarione ; ed 8 naturale che Je nostre supposizioni cadano di preferenza sul e su Palla Strozzi, legato come si sa da grande amicizia col Filelfo : del figlio Gian Mario e di quello del giovane Perleone questi perché fu in realt& Fospite generoso che lo accolse nella sua casa di Padova in questo suo secondo viaggio in Italia: si pensi all'ardore con cui Palla si adoperava al rifiorire delle lettere greche nella citth che aveva seelta a dimora del triste esilio, ivi da lui importate formai da sette anni da Firenze dalla scuola del Criso- Tora, ¢ al suo desiderio di render meno amara la lonta~ nanza dalla patria continuando i suoi studii prediletti ¢ chiamando a tale scopo in casa sua il dotto greco di cui certo dovevano avergli seritto con grande lode gli amici fioren- tini, La testimonianza della presenza dell’Argiropulo in Padova nell’anno 1441 ci @ data con incontestabile sicu- rezza da un codice che fu trascritto in parte da lui, dove troviamo T’indicazione precisa del tempo ¢ del Inogo, nonch? quella della sua presenza in casa di Palla Strozzi*. 1B ai reordiche proprio cirea quel tempo il Filelfooftva i soi buon ofc ters del Filo ‘rbee nofleod oot eal 2a. Typ sobze +8 Below yeh "laknoo "Aeywponoidon Toss Kenora _syounsilvony 3 Heranit nel qitoonginy onoubieros Set Mdrro6 Epo {loo Draperies, aly bnmochy Ezovrc, bv Tlavanvte Buxelfovres, Eon db be Si presenta ora una questione che non mi sembra difficile a risolversi, per quanto su di essa possano essere state avanzate contrarie opinioni : le due lettere del Fi- lelfo ci dimostrano l’Argiropulo presente a Costantinopoli i113 aprile 1441, ¢ si sa d’altra parte, per la precisa in- dicazione del codice, che egli era in Padova nel corso di {questo stesso anno. Quale delle due testimonianze & ante- lore ? e cio: il codice fa trascritto dall’Argiropulo al suo ritorno in Italia da Costantinopoli, dove gli aveva scritto in precedenza il Filelfo, oppure, quando il Filelfo veva, il 13 aprile, egli era li di ritorno dall'Ttalia, ed era ia stato ospite di Palla in Padova, dove aveva copiato assieme con lui il manoscritto ? In questo secondo caso si osservi che i viaggi in Italia potrebbero essere stati non due, ma forse uno solo, e V'Argiropulo si sarebbe re- eato a Padova direttamente da Firenze, senza ritornare, per il momento, in Grecia, dove avrebbe invece fatto ri- torno al principio del M441. Di questa seconda opinione appare il Legrand, il quale, parlandone solo incidental- mente nella biografia di Costantino Lascaris, afferma questi aveva avuto per maestro Giovanni Argiropulo, quale dopo aver studiato all’ Universita di Padova ritornato nel 1441 a Costantinopoli!. Ma il Legrand, quale non pud basare questa sua affermazione che sui due documenti a noi noti, ¢ cio’ la testimonianza del codice e la lettera del Filelfo al Perleone*, doveva tutt’al pit porsi il problema cosi come noi Pabbiamo impostato ¢ non. gia risolverlo traendone senz’altre prove una conclusione cosiaffermativa. Della prima opinione invece sembra il ic batpeon obxorauiag ro Kuplov fu "8 Xa yma! xb Bb xeluevov yevATLDdarcos-yeyanr. Si tata del cod. Pang. 1908, antic fondo grec, coate- 1 Tutto cid risulta ancora pid evidente se si considera che il giovane Filelfo laseid I’ Italia per recarsi in Grecia proprio nel tempo del ritorno dei greci dal Concilio. Noi abbiamo infatti la fortuna di possedere una lettera ‘a Tui diretta dal padre la quale ci permette di fissare esattamente la data della sua partenza. La lettera' scritta da il 7 ottobre 1440, comincia proprio colle parole che ci interessano, che cio? Gian Mario ® in Grecia git dawn aturale concaderne che con tutta probabilita Filelfo parti insieme coll’Argiropulo al suo subito dopo il Coneilio. I tempi corrispon- 2 i greci cominciarono a partire da Fi- renze in massa il 20 luglio 1439; Vimperatore stesso ne parti fra gli ultimi il 26° luglio; dopo un Iungo indugio a Venezia la flotta salpd il 19 ottobre’. Quanto alla conoscenza che il Filelfo poté fare col- FArgiropulo in Talia, non ci 8 dato di poter dire nulla di preciso ; ma al ‘che oceasione di conoscere i personaggi pit cospicui che forma- -vano il seguito dell’ imperatore ¢ del patriarca al Concilio *, come appare del resto anche dall’ invito fattogli dall” im. peratore bizantino. 2 Bita dal Kure, Derg sur Geschichte wnd Literatur der Talientchen Gelcirerenasvence, Gretald, 1888-1899, IIE, p. 109 ¢ dal Lecnano, CX lates pm © & Berto o& #Bn buernby RareBorca 1S Alten 1 eh * le. Moman, Kardinal Bettarion ale Thsage, humanist wnd Steatmann. Boa patio) Ul 13 aprile 1441 rappresenta dunque un termir «post quem per la presenza dell’Argiropulo in Padov. © poichd non sembra plausibile che in quella data il Filelf, che non fa nessuna allusione al viaggio, fosse all’oscur di tutto, ¢ che proprio in quei giorni PAxgiropulo, deciso. improvvisamente a pai jacesse vela verso I’ Itali: appare probabile che egli sia partito di Grecia solo qual mese pitt tardi, e che il Filelfo, lungi dal rimanere all’oscur del suo ritorno, vi abbia invece cooperato, offrendogli suo appoggio © i suoi buoni uffici come aveva fatto poc prima con Teodoro Gaza, scrivendo da una parte a Pall Strozi a Padova, ¢ dall'altra all’Argiropulo a Costant nopoli ¢ riuscendo a condurre in porto Ie trattative : un corrispondenza fra i tre, che noi non possediamo, ma ch molto probabilmente si svolse in quel lasso di tempo. Lampros avanza anzi un’opinione pit audace, ma no priva di qualche fondamento : egli pensa che PArgiropul abbia fatto il suo viaggio di ritorno in Italia col figliuol stesso del Filelfo *, perché poco dopo la lettera del 13 april. il nostro umanista ebbe la disgrazia di perdere la moglie © i 31 maggio seriveva al figlio Gian Mario una lettera i cui, mentre gli comunicava la Iuttuosa notizia, lo invitav a tornare subito senza alcun indugio in Italia‘, Se PAr giropulo fece viaggio assieme al giovane Filelfo, la sua prim presenza in Padova dovrebbe dunque cadere cirea alla met. dell'anno 141°, ‘La greca Tendora, fila di Giovanni Grisolora che aveva conotcata © spc sata in Grecia nel tempo del s00 soggiome a Costantinopali V. Biograia dl Ce tolora, p. 23.¢ m1 ‘rodismo dungue di potere acedere all idea del Lamapeo andato prima a Milano dal Filefo © che slo ivi sllors il Filelfo af sia dato da fare per wovarglt wna sstemarione. Carrroxo IL Jnepulo per da Padova por ritrnare in Gracio E questo il lnogo dériferire quel passo di Vespasiano da Bisticei che ei ha conservato il ricordo del soggiorno del- T'Argiropulo in Padova nella casa ospitale di Palla Strozzi, ricordando al lettore quanto di questo fioren 3 stato detto nella vita del Crisolora, che fu il suo primo e indimenticabile maestro di greco: «Venuto messer Palla a’ confini a Padova, come gli era stato ordinato, subito, come innanzi 2 detto, si voltd alle lettere, come in uno tranquillo porto di tutti i sua naufragi; e tolse in casa, jo, messer Giovanni Argiropolo, a fine che gli leggessi pitt libri greci, di che lui aveva desiderio fire; ¢ insieme con lui tolse uno altro greco dottissimo, salario, a fine d’udire pit lezioni. Messer Gio- filosofia naturale, della quale egli aveva bonissima notizia; da quello altro Greco udiva certe lezioni straordinarie, secondo che gli veniva voglia: benché messer Palla fussi dottissimo in quella lingua, per avervi dato lungo tempo opera; © Jette le lezioni, non perdeva mai tempo, ma attendeva a ‘tradurre opera di sancto Giovanni Grisostomo, di groco in latino, ©. a udire le dette lezioni. Andava Nofri con messer Palla a udire quelle lezioni, nelle quali consumava 22 tempo assai; tra udirle © rivederle gli avanzava poco tempo, perch? tutto lo consumava in questi degni exer- Andava di rado fuori, e non passava mai di luogo igmuno, che da tutti non fussi molto onorato, e non era ignuno, n grande nd piccolo, che non se gli cavassi di in modo che si guardava d’andare fuori; per questa cagione istavavi con grandissima reputazione ; ¢ sempre andava fuori era bene accompagnato, e dallo Argiropolo ¢ da quello altro greco; ¢ famigli che sempre se ne me- nava parecchi d In Vespasiano il ricordo dell Argiropulo natural- a quello della vita dello Strozzi in Padova cercheremmo altre notizie: noi lo vediamo nella casa ospitale di Palla o fuori di casa con lui per le in compagnin, di quellltro greco che sgl vie della non nomina, ma che, nonostante la probi delle date, suppor Palla di Nofert Strat conmuma Ia lente veochiesea, sopraveieato a Sglioll alla dooms sua ¢ alla sperana di pit rivedere Fienze * Lo sappiamo dal = Palla Stree, Jo reg ‘esto di far trascrivere dl codci che exano proprieth 81 Andronico 5 giropulo non consum) tutta Ia sua attivita nel dar le- zioni ¢ nel tener compagnia al dotto © munifico ospite fiorentino : noi lo vediamo nello stesso tempo nello Studio padovano, come dimostrano altri documenti di natura ben pitt precisa delle memorie del nostro libraio fiorentino. Questi documenti preziosi hanno portato non poca luce nella biografia dell’ Argiropulo durante questo periodo di tempo: essi ci permettono di stabilire con sicurezza che egli rimase in Padova almeno fino al 24 luglio del- Fanno 1444+; ¢ che mentre era in casa dello Strozzi ¢ de- —4— seguiva nello stesso tempo istinse fra tutti per il suo ¢ dove appunto in quella dicava molte ore al suo ospi i corsi dell'Universita, dove ingeguo e profitto negli stu data, consegui il dottorato. 10 sono tre © si rik iproduciamo nella Toro integrit 6 maii 1444, Existente vieepreposito — Francisco de Tanua — loco — Tohannis de Mercatonovo — ma Johannes Argieopulo de Constantinopoli — rect. fuit tempt: tus — in art. — sub — Stephano de Doctoribus — Sigi smondo de Poleastris, Antonio de Roxelis — Bartolomeo de s. Sophya iuniore 16 maii 1444. Licentia privati examinis in art. — Johannis Argyropuli constantinopolitani rect. — artista~ yum — sub — Antonio de Rosellis, Stephano de Docto- ribus, Sigismundo de Poleastris et Bartholomeo de s. Sophia — promotoribus per d. vicarium. Padue in ep. pal. — presentibus — Guidone de Abbatia, Benedicto de Castello de Tercisio, Nicolao dei Neapoli et Petro de Cipro art. doct. et med. scolaribus. — Gratis. — 24 iul. 1444. Publica doctoratus in art. — Tohannis Argyropuli constantinopolitani reet. univ. artistarum — licentiati die 16 mai proxime preteriti sub promotoribus ibi descriptis coram 4. episcopo — cui — Bartholomeus de s. Sophia dedit insignia. Padue in ep. pal. — presentibus ‘Augustino Michael de Venetiis art. et decr. doct. archipr. et lacobo de Gramincis de Padua archisiac. paduanis ac — Petro Lisio de Cipro, Angelo Mutii de Theano, Chri- stoforo de Ataldo et Nicolao Rizio de Neapoli art. docto- ribus et med. scolaribus *. i documenti pubblicai in Acta graduum academicorum gymnasi Petavint eb anno 1406 ed ennum 1450, curentibus Casvane Zonta 1 TORANNE 58 il Laatenos conosceva solo i due fllogiche dell Accademia di Cracovia sae procomazione @ datore in Padova 35 I documenti non hanno bisogno di delucidazioi non forse per quella designazione di «rector» che il let- tore stesso avra fatta da si trata evidentemente del rettore dell’Universita nel significato attuale della parola, bensi, come allora si usava, cemplicemente di un titolo che si conferiva a uno studente in segno di ricono- scimento della sua eccellenza negli studi. L'Ar, ‘ebbe, a quanto pare, nelMottobre 1443, poiché risale al 12 ottobre di quest’anno il primo dei documenti superstiti jin cui appare il suo nome colla qualifica cart. et med. seolaris rector»*, Fermiamo piuttosto la nostra atten- Con questa dsignasione 0 con quell di mente «rectors, il nome del Asgiropulo OMtasinenaianns = 26 — zione su quell’espressione « artistarum et medicorum », dove Ja seconda parola, che pud a prima vista sorprendere, sta a indicarci che PArgiropulo segui anche dei corsi di medicina, cosa che non ci meraviglia, perch? anche da altre notizie che avremo occasione di incontrare in seguito, noi sap- piamo che egli non fu affatto digiuno di questa disciplina’. Lrospite di Palla Strozzi profittd dunque, come si vede, assai bene della generosa accoglienza del nohile fiorentino, da una parte insegnando*, dall’altra apprendendo, n3 ci fa meraviglia che egli si sia proposto anche un intento pratico, quello cio’ di compiere un corso regolare di studi in Ttalia: in quei tragici anni che precedettero catastrofe, l'Argiropulo poteva pensare che un ufliciale conseguito in una nostra Universita, avrebbe po- tuto essergli utilissimo — e cosi di fatti gli fu — per aprirgli Ja via all’ insegnamento © procurargli una sistemazione decorosa, i giorno in cui avesse dovuto abbandonare la patria. La notizia dell’anno ¢ della data precisa del diploma, 24 luglio 1444, & perd ultima che noi abbiamo del suo soggiorno di Padova, e, per un pezzo, in Italia; aggiun- giamo anzi che le documentazioni per Ia biografia del- FArgiropulo tacciono assolutamente per quattro anni, fino quel 1448 in cui Io ritroviamo a Costantinopoli profes- sore nello Xenon, Non possiamo dunque stabilire la data della sua partenza da Padova, ma solo arguire forse dal ey ae fatto stesso del compimento degli studi ¢ della laure: conseguita, che cessasse per Iui uno scopo della sua resi denza fra ‘noi ¢ che egli partisse poco di poi, desideroso d rivedere la sua terra ed i suoi cari; né é improbabile chi ad affrettarne Ia partenza cooperassero appunto le notizic sempre pit gravi che gli giungevano dalla patria lontana Carrrono TIT L-Argivepulo « Costantinepoli. — Document limiiteronalogiei. — La Monadia i Mickle Apostolis fra gli Uninis. Della presenza dell’Argiropulo a Costantinopoli du- rante questo periodo di tempo abbiamo una prova sicura attraverso alcuni suoi scritti che possono essere sicura- mente datati: la sua Monodia per la morte di Giovanni Paleologo, che sappiamo esser deceduto il 31 ottobre 1448, ¢ pitt tardi due orazioni a Costantino che furono seritte poco dopo larrivo di questi a Costantinopoli, quando accorse dal Peloponneso a prendere la successione (12 marzo 144! finalmente, allo stesso, una consolatoria in morte della madre (23 marzo 1450)*. Sappiamo infine che egli era 1 La documentariae & data dal LaMeRo®, om ps xa’. I lgot sono da Ist pubblcati a pp. 1-7 (monodia all imperatore Paleslogo), pp. &-28 e 29-47 (le ‘Tue a Costantino), pp. 48-67 (consolatoria per Ia made) —30— ancora in patria al tempo della legazione del card. Isidoro di Russia che arrivd a Costantinopoli alla fine del 1452, ‘Ma non é detto che il suo soggiomno non sia stato pid lungo, specialmente se si tien conto dell’arrivo, che, come abbiamo detto, dove effettuarsi con tutta probabilit’. non molto ‘tempo dopo il 24 Inglio 1444, data del diploma di Iaurea quanto poi alla partenza, su cui pud sorgere diremo presto in seguito. Durante questo empo l’Argiropulo insegnd in Costantinopoli, ed ebbe molti ¢ insigni scolari fra i quali di tutti per noi pitt celebri Costantino Lascaris e Michele Apostolis * Scarse sono Ie notizie sul discepolato del Lascaris, poich? non ei sono rimasti che due brevi e vaghi accenni che ne fa egli stesso chiamandolo suo maestro: uno nella famosa lettera a Giovanni Pardo in cui lamenta la sorte infelice dei greci esuli in Ttalia, tra i quali fa il nome di Giovanni Argiropulo, che allora era insegnante a Roma ¢ stentava miseramente la vita?; Paltro. nella prefazione alla sua grammatica, dove ei dice che dopo la caduta di Costantinopoli il suo maestro si era rifugiato in Italia e procisamente in Firenze presso i Medici ; notizia, come ve~ dremo, piuttosto vaga e impreeisa, che non pud esser presa cronologicamente alla lettera, ma che ci interessa solo per il ricordo affettuoso dello scolaro *. Costantino Lascaris era nato nel 1434; data la sua giovanissima etd al ritorno dell’Argiropulo da Padova, & in Costantino) cod. Baroee. 87 f. 35; v. Lecrann. BH. IY, p. 166) a presumibile che egli sia stato suo discepolo solo negli ultimi tempi del soggiorno dell’Argiropulo in Grecia. Assai pitt aniano del Lascaris era invece Valtro scolaro Michele Apostolis, nato nel 1422, il quale pote essere stato disce- polo dell’Argiropulo gia prima che questi si recasse a Pa- dova? e che fu poi egli pure insegnante nello Xenon’. E nota da molto tempo una sua allocuzione a Giovanni Argiropulo* quando questi incomincid il suo insegnamento per incarico dell’ imperatore nel xalliuiy yovoatov*. TI do- cumento & degno di rilievo, perch? ci rende testimonianza non solo dell'ammirazione e dell'affetto che Michele Apo- stalis aveva per il uo amaeetro, che eg, chiamava, es pov el BiBdovadog vat marie, ma anche della stima imperatore Giovanni Paleologo aveva_per T’Argi- ropulo, che egli designd a risanare ¢ sollevare Ie sorti del- Vinsegnamento, facendolo salire su quell'alta cattedra dalla quale profondeva i tesori della sua sapienza a un uditorio attento © ammirato*. Conca. * Gir. Nome, Latros indie de Mickel Apostle, Pa ~ 32 — Del resto di questo magistero dell’Argiropulo possiamo avere qualche notizia diretta da Iui stesso attraverso In Iunga epistola polemica a Giorgio di Trebisonda", dove, dopo aver parlato della passione per lo studio che aveva avuto fin da fanciullo, ei dice del suo insegnamento ¢ della sua nomina nelle Xenon, dove molti dotti erano venuti ad udirlo, non solo dalle varie parti della Grecia, ma anche dal di fuori ¢ dall’ Talia stessa, ¢ dalla quale apprendiamo anche che le sue lezioni si aggiravano soprattutto ze; tk quawd rai cols oWoyiouods “Apravortioug *, Rimaniamo purtroppo col desiderio insoddisfatto di sapere chi fossero quegli scolari italiani; quanto ai greci, famoci, ciot PApostolis ¢ ill Lascaris, Ia Pud essere appagata anche da una rafli- jotevole interesse artistico ¢ storico, in cui FArgiropulo & rappresentato proprio nellatto di insegnare nel Museo dello Xenon ¢seduto sull’alta cattedra , come serie vova ’Apostolis ; poichd in questa raffigurazione caratteri. stiea del dotto maestro greco, noi troviamo inscritti anche dei nomi di aleuni suoi discepoli : Antonio Piropulo medico, Manuele Piropulo, Giovanni Panareto medico, Demetrio Angelo, Agallone di Mosco, Brana medico*, Tutti nomi # noi ignoti completamente 0 quasi, sui quali si potreh- hero solo avanzare delle ipotesi che poggerebbero su basi troppo malsicure, ¢ che comunque rimarrebbero sempre ‘una ripetisione di che contiene in mene quello di Agallone odie del see. XV, Legrand da un dlscepolo durante una lesion. 3 di assai scarso interesse*, Merita i in rilievo come fra i sei nomi che ivi si loggono, compaione quelli di tre medici, ¢ che tale loro qualita $ espressumente indicata nell'iserizione dell’effigic ; e allora noi ricordiamo ipl Padova, ¢ le lezioni sulla Fisica di Aristotele, di cui P'Argiropulo stesso ha tenuto a conservarci il ricordo nelle poche parole ha tramandato sul suo insegna- ‘mento, © che sara da lui letta ¢ interpretata, come vedremo, anche nello Studio fiorentino ; non va nemmeno dimen. ticato un suo scritto il cui titolo stesso appare significativo, Perché tocea da vicino anche le discipline mediche ; caso Si intitola Avais droptdv xal Unrqudruy dep Kijenaé mig xd & ij xan Kimgor goatpov al tarpav, © probabilmente fu gomposto proprio durante il tempo del suo magistero nello Xenon; ivi compaiono proposti diversi problemi e indicate delle risoluzioni ¢ delle risposte, aleune delle quali possono avere ancho un interesse storico-religioso, come quelle che riguardano la creazione dell’uomo e la narrazione biblica, ma con esse si intrecciano anche questioni naturali sugli ele- menti primi, ed altre che potremmo chiamare puramente fisiche © scientifiche, non escluse quelle attenenti stretta- mente alla terapia, quale Pultima, che riguarda le cose che Tinforzano © promuovono la salute del corpo umano*. Di Giorgio di Trebisonda, che si trové con PArgiropulo in Grecia durante quegli anni ¢ insegnd pure a Costantino. poli forse privatamente*, non 8 qui il caso di parlare, es. sendogli destinata una monografia a parte in questa stesea collezione ; bastera dire che i due greci vennero a conlitte proprio in quel tempo a Costantinopoli, e che le cause del. Vurto vanno probabilmente ricercate, oltre che nel carattere difficile e litigioso di entrambit, in possibili rivalita di in. vece Ia pena di porre quelle che tenta it Lasernos, ep. xe” a sgnalato da Honres, ee, p. #6. Mancart in BZ, Escurale © nel Paging, si tova ache * Vedi Lasnos, o. 2, p.m “Peri eaattere delArgropalo vedi intanto eid che diciamo a pp. 178 sx Belg esto conflitto possiamo trovare Ia mi- entazione nelle tre epistole dell’ Argiropulo a Giorgio di Trebisonda*. Tl Lampros afferma che circa il 1451 F'Argiropulo ricomparve in Italia; non per Vemigrazione definitiva, ma per un viaggio che egli avrebbe fatto per accompagnare cardinale ruteno Isidoro, per ritornare poi, 0 con lui o prima , a Costantinopoli. Ed in real un tale viaggio troviamo testimonianza nell’Argiropulo stesso il quale nella sua évg0p4 a papa Niccold V (1447- 1455) ci dice di aver trascurato ogni persona ¢ cosa a lui pit cara, di aver lasciato la moglie, i figh, la patria © gli amici, per seguire il cardinale che ha saputo trion- fare su ogni impedimento ¢ persuaderlo a partire con lui, sicuro di fare cosa gradita al pontefice, Si tratterebbe dunque non della delegazione generalmente nota del 1452, por la quale il cardinale venne a Costantinopoli inviato dal papa per persuadere i greci all'unione: si sa infatti the iuella volta il cardinale Tsidoro rimase in Grecia fino alla caduta della citt& in occasione della quale scrisse anche una famosa trenodia®, ma di una legazione pre- cedente dalla quale sarebbe tornato a Roma senza aver nulla concluso*; pur non potendo stabilire con precisione Ia data, sembra al Lampros che essa dove effettuarsi alla fine del 1450 0 al principio del 1451 *. Ma il male si @ che di una simile legazione del cardi- — 35 — nale ruteno a Costantinopoli_ non compare affatto nessuna memoria, non solo, ma si sa invece che egli rimase in Curia dal febbraio 1448 al maggio 1452, quando ne parti per Yalta Iegazione ben nota. Nella notizia del Lampros mon ci pud essere dunque di vero che quanto ci attesta TArgiropulo stesso, ¢ cio’ il viaggio suo da Costantinopoli a Roma con un cardinale; ma o quel cardinale non fu il Ruteno, 0 si tratta piuttosto di altra data, necessaria- mente precedente a quella. Ora, siccome di cardinali man- dati a Costantinopoli sotto Niccold V, fuori del Ruteno, non rimane notizia, ¢ sarebbe d'altra parte assai strano che una notizia cosl importante quale quella della missione di un cardinale legato «a latere» in Oriente fosse stata lasciata da parte dai vecchi archivisti papali che cono- scevano bene i registri pontificali ¢ appuntavano gli avvenimenti piit important, bisognera necessariamente pen- ratti si del Ruteno, ma che l'Argiropulo venne Roma ai primi del 1448. I Lampros, 2 vero, si fa forte di um argomento in apparenza specio: tun passo delldszpopH stessa dove i legge che Romana era in pace e gli antipapi cacciati* : quin dice, siamo dopo la rimuncia di Felice V (1449) 0, pitt pro- babilmente ancora, dopo la sua morte (7 gennaio 1451). ‘Ma Disogna vedere quale valore va dato a quelle parole che il Lampros ha avuto forse il torto di prendere alla let- tera: esse potevano esser scritte anche prima della ri- nuncia finale di Felice V, la eui sorte gid alla meta del 1447 era come segnata‘, ¢ bisogna anche pensare al modo nel * Lalfermazione 2 dovata alla particolare competensa in materia del cad ©. Moreat; il quale mi conferma oralments quanto dol resto avevs git sceito lando del card. Iidoro; v. p34 m. 4 * Beco il paseo: done uly vio eles zal yehhing vk we bodmalagn gan 88 loa vat EpBes vat Yoyo od Ober, wal dvlDzovl ze wal Gyrundnat... derodOy drobpavian, Tavtinasy dromapenodres wal 7B ‘Inétitut file Alleriumsiande Sintoerfitit Seclin ic quale erano state riferite le notizie a Costantinopoli, ri- cordando che i dissensi dei primi mesi di Ni ormai limitati al per lui gli Stati Costantinopoli joni *. Ora si osservi che nulla ci vieta ani, quelli cio’ coi qu rgiropulo potd venire a Roma col Ruteno ai primi del 1448, perché fra i documenti che possediamo el a a Costantinopoli da noi citati a pag. 29 liga a erederlo presente in quella citta fino al novembre ; rimane dunque lo spazio di parecchi mest durante i quali poté fare il suo viaggio a Roma e ritornare in patria ®, Lbvagoed indirizzata a papa Niccolo V* ci interessa del resto anche sotto altri punti di vista: © per Pespli- cita affermazione che TArgiropulo vi fa della sua fede latina ¢ per il ricordo che vi troviamo dei suoi figh allora erano due, © di cui ci di anche il nome. Tl paso che qui trascriviamo & importanza che non pos- siamo fare a meno di riferislo nella sua forma genuina ‘air’ dpa xxl gtpwv tumurdv xapaBiBuys Bh Ywric Balers, névep squalouno nel margine del codice “Alessandro ¢ Niceold. Quanto al matrimonio dell'A. 8 probabile che eso abbia avuto Juogo al suo sitoro da Padova. 31 inte aibriic nat caw On? are Yarpeuoubven Bo Brows ubyou +05 val Oarron wx ushiy dgaupkoeis, ek roiroy Before, BE ols atey movehew Xpuovtavets rapabiBoxe wai Boyuariton dep axien SeBoyudrixe, OesRoyisv ve dep acm Osooyely diomae, movebay nv ele Tlasépa... © qui, dopo cosi esplicite © categoriche un vero © proprio atto di fede in cui sono ria ciascuna delle Persone della SS. Trinita i loro proprii attributi, e che acquista per noi un particolare valore nelle parole che riguardano la professione della fede romana sullo Spirito Santo, in contrasto con quella dei ie cio’ circa la sua processione dal Padre 2 morebo te ral ale wb Iveta vb pov

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