Is 5,11: Guai a coloro che si levano la mattina a buon’ora, per andar dietro alla cervogia, e la sera
dimorano lungamente a bere, finché il vino li riscaldi! E ne’ cui conviti vi è la cetera e il saltero; il
tamburo, e il flauto, col vino; e non riguardano all’opera del Signore, e non veggono i fatti delle sue
mani!
Is 5,22: “ Guai a coloro che son valenti a bere vino e prodi a mescer la cervoglia!
Is 22,13: “ed ecco allegrezza, e letizia; ammazzar buoi, e scannar pecore; mangiar carni, e ber vino,
dicendo: Mangiamo e beviamo; perciocché domani moriremo”.
(ci potrebbe essere un senso ironico quando Dio nella Sacra Scrittura parla di Calice? Cioè se così pensa
lo stolto, allora il Signore verserà il calice, è quello che, del resto lo stolto si è scelto)
Is 24,11: “Vi è grido per le piazze, per mancamento del vino, ogni allegrezza è scurata, la gioia del paese
è andata in cattività”
Is 28,1: “Guai alla corona della superbia degli ubriachi di Efraim; la gloria della cui magnificenza è un
fiore che appassa; i quali abitano nel sommo delle valli grasse, e sono storditi dal vino!
Is 28,7: “Or che costoro si sono invaghiti del vino e son traviati nella cervogia; il sacerdote e il profeta si
sono invaghiti della cervogia, sono stati perduti per lo vino, e traviati per la cervogia; hanno errato nella
visione, si sono intoppati nel giudicio”.
Is 29,9: “Fermatevi e vi meravigliate; sciamate, e gridate: essi sono ebbri, e non di vino; vacillano, e non
di cervogia.
Is 65,11: “Ma quant’è a voi che abbandonate il Signore, che dimenticate il monte della mia santità, che
apparecchiate la mensa al pianeta Gad, e fate a piena coppa offerte da spendere a Meni,
Ger 23,9: “Il mio cuore è rotto dentro di me per cagion de’ profeti; tutte le mie ossa ne sono scrollate; io
son come un uomo ebbro, e come una persona sopraffatta dal vino; per cagion del Signore, e per
cagion delle parole della Sua Santità.
Gl 4,3: “Ed han fatta la sorte sopra il mio popolo, ed han dato un fanciullo per una meretrice, e venduta
una fanciulla per del vino che hanno bevuto”.
Am 2,8: “E si coricano sopra i vestimenti tolti in pegno, presso ad ogni altare; e bevono il vino delle
ammende, nelle case dei loro Iddii.
Mic 2,11: “Se vi è alcuno che proceda per ispirazioni, e menta falsamente, dicendo: io ti profetizzerò di
vino, e di cervogia; colui è il profeta di questo popolo”.
Abacuc, 2,5: “E inoltre, il vino è perfido; e l’uomo superbo non sussisterà; perciocché egli ha allargata
l’anima sua, a guisa del sepolcro, edè stato come la morte, e non si è saziato, ed ha accolte a sé tutte l
genti, ed radunati a sé tutti i popoli”.
Zac 9,15: “Il Signor degli eserciti sarà lor protettore; ed essi mangeranno, e ribatteranno le pietre delle
frombole; e berranno, e romoreggeranno, come per lo vino; e sarn ripieni, come il bacino, come i canti
dell’altare”.
Zac 10,7: “E que’ di Efraim saranno come un uomo prode, e il cuor loro si rallegrerà, cme per lo vino; e
i lor figliuoli lo vedranno, e si rallegreranno; il cuor loro festeggerà nel Signore”
Sal 60,5: “Tu hai fatte sentire al tuo popolo cose dure; Tu ci hai dato a bere del vino di stordimento
(vertigine)”
Sal 75,9: Perciocché il Signore ha in mano una coppa, il cui vino è torbido; Ella è piena di mistione, ed
egli ne mesce; Certamente tutti gli empi della terra ne succeranno e berranno le fecce”.
Sal 78,65: “Poi il Signore si risvegliò, come uno che fosse stato addormentato; come un uomo prode,
che dà gridi dopo il vino”.
Sal 104,15: “Egli rallegra il cuor dell’uomo col vino, Egli fa risplender la faccia coll’olio, e sostenta il
cuor dell’uomo col pane”.
Pr 23,31-32: “Non riguardare il vino, quando rosseggia. Quando sfavilla nella coppa, E cammina diritto.
Egli morderà alla cine come il serpente, E pungerà come l’aspide”
Ne 13,12: “E tutto Giuda portò le decime del frumento, del vino, e dell’olio, nei magazzini”
Mc 15,23: “E gli dieder da bere del vino condito con mirra; ma egli non lo prese”
Lc 5,39: “Niuno ancora, avendo bevuto del vin vecchio, vuol subito del nuovo, perciocché egli dice: il
vecchio val meglio”
Lc 10,34: “Ed accostatosi, fasciò le sue piaghe, versandovi sopra dell’olio, e del vino, poi lo mise sopra la sua
propria cavalcatura, e lo menò all’albergo, e si prese cura di lui.
Lc 22,18: “Perciocché, io vi dico che non berrò più del frutto della vigna, finché il regno di Dio sia venuto”
Gv 2,3.9-10: “Ed essendo venuto meno il vino, la madre di Gesù gli disse: Non hanno più vino.”
Rm 14,21: “Egli è bene non mangiar carne, e non ber vino, e non far cosa alcuna, nella quale il tuo fratello
s’intoppa, o è scandalizzato, o è debole”
Ef 5,18: “E non v’inebbriate di vino, nel quale vi è dissoluzione; ma siate ripieni dello Spirito;”
Ap 14,8.10: “Poi seguì un altro angelo, dicendo: Caduta, caduta, è Babilonia, la gran città; perciocché ella ha
dato a bere tutte le nazioni del vino dell’ira della sua fornicazione… anch’egli berrà del vino dell’ira di Dio,
mesciuto tutto puro nel calice della sua ira; e sarà tormentato con fuoco, e zolfo, nel cospetto dei santi
angeli, e dell’Agnello”.
Ap 16,19: “E la gran città fu divisa in tre parti, e le città delle genti caddero; Dio si ricordò della gran
Babilonia, per darle il calice dell’indignazione della sua ira”.
Ap 17,2: “con la quale hanno fornicato i re della terra; e del vino della cui fornicazione sono stati inebbriati
gli abitanti della terra”.
Ap 18,3: “Perciocché tutte le nazioni hanno bevuto del vino dell’ira della sua fornicazione, e i re della terra
hanno fornicato con lei, ei mercanti della terra cono arricchiti della dovizia delle sue delizie”.
Ap 19,15: “E dalla bocca d’esso usciva una spada a due tagli, acuta, da percuoter con una verga di ferro, ed
egli stesso calcherà il tino del vino dell’indignazione, e dell’ira dell’Iddio onnipotente”.
Dentro vi è sempre del vino = ira di Dio, vertigine (effetto su chi viene versato), desolazione, perdita di
senno (inebria).
Vino = ira