Sei sulla pagina 1di 3

Verifica 12.5.

20 di Gabriele Pirrò (matricola 192639 ,classe di Beni Culturali)

1. Il Romanico lombardo al di sopra di quale sostrato artistico sedimenta la sua


vicenda?

a. su una tradizione artistica classicheggiante


b. sul bizantinismo ravennate
X c. su una cultura artistica longobardo-carolingia e ottoniano-bizantina

2. La basilica di S. Ambrogio è:

a. l’esempio tipico della tradizione architettonica romanica italiana


X b. un esempio del Romanico lombardo di più stretta dipendenza dallo schema
basilicale paleocristiano
c.una trasposizione in terra italiana di un modello architettonico del Romanico
d’Oltralpe

3. Quali sono le caratteristiche fondamentali del Romanico lombardo? Prima di parlare


di romanico lombardo ricordiamo che il romanico si è sviluppato con varianti regionali
ma pur sempre mantenendo caratteristiche comuni a tutta l’area europea. Il romanico
lombardo prende piede dalla tradizione ottoniana e carolingia. Molto spesso gli edifici
sono articolati in tre navate, con una grande Abside terminale, mentre lo spazio è
articolato in campate delineate dai soffitti con volta a crociera e da archi trasversali,
secondo uno schema delle campate chiamato sistema alternato. La facciata è
scandita da serie di arcate cieche e da un protiro con leoni stilofori classicheggianti.

4. Qual è la fonte testuale principale che documenta la ricostruzione desideriana


dell’abbazia di Montecassino? La fonte più importante per ricostruire la storia
dell’architettura dell’abbazia di Montecassino è “La cronaca di Leone Marsicano” del
1099 che ci informa della volontà dell’abate Desiderio di ampliare le proporzioni della
chiesa, ora divisa in tre navate con transetto continuo sul quale si aprono tre abisidi;
all’esterno viene costruita una torre dotata di quattro colonne angolari, mentre dalle
torri che fiancheggiavano il vestibolo sono stati ricavati due oratori; vengono realizzati
nuovi mosaici nel quadriportico d’ingresso e nella pavimentazione interna della
chiesa, dotata ora di una porta bronzea e da un soffitto ligneo dipinto.

5. Perché nelle chiese romaniche di Roma si predilige la copertura a capriate lignee?


Roma insieme a tutta l'area papale è fortemente ancorata alla tradizione
paleocristiana-tardoantica e non c’è da meravigliarsi poiché è la culla dell’impero
romano latino, così nelle costruzioni di età romanica possiamo notare ancora forti
tendenze dell’architettura antica, come appunto le capriate lignee e una spazialità più
libera ed espansa, com’era d’uso nelle strutture paleocristiane.

6. Le statue-colonna di Chartres assolvono alla funzione di sostegno delle antiche


cariatidi?
I rilievi figurativi presenti nelle statue-colonna di Chartres non fungono da sostegno,
poiché essi sembrano poggiati sul tronco delle colonne, assolvendo soltanto ad uno
scopo figurativo-scultoreo e conferendo monumentalità all’ingresso.
7. Cita un esempio di fonte iconografica utile per la Storia dell’arte medievale. Tra le
varie fonti iconografiche utili allo studio dell’arte medievale ricordiamo “il Taccuino di
Villard de Honnecourt”, scritto nella prima metà del XIII secolo dall’omonimo
architetto-viaggiatore francese nel quale annota un contenuto molto eterogeneo,
mostrando sculture classicheggianti con un Anchemon molto espressivo, come
negli esempi del portale centrale con la visitazione della cattedrale di Reims. Altra
importante fonte iconografica è il “Physiologus”, un opera scritta da autore
sconosciuto di Alessandra d’Egitto tra il II e il III secolo d.C., nella quale è contenuta
la descrizione simbolica di animali e piante reali e immaginarie.
8. Quali elementi delle sculture della Visitazione di Reims sono accostabili al mondo
classico?
X a. Realismo e tridimensionalità
b. Iconografia

9. Dove si trovava il sarcofago di Ruggero Gran Conte (m. 1101) ora al Museo
Archeologico di Napoli:
a. Abbazia di Santa Maria presso Sant’Eufemia (Lamezia Terme)
X b. Abbazia di Mileto
c. Cattedrale di Cefalù

10. La conca battesimale conservata al Metropolitan Museum di New York proviene da:
a. Cattedrale di Salerno
b. Sant’Adriano a San Demetrio Corone
X c. Il Patir di Rossano

11. Perché il ciclo dei mesi è presente nelle chiese medievali? Il medioevo considera la
raffigurazione del ciclo dei mesi come simbolo dello scorrere del tempo, un tempo
legato alle attività dell’uomo ma anche un tempo creato da Dio tenendo conto di
una fitta rete di simboli che rimandano ai messaggi delle sacre scritture.

12. Descrivi la cattedrale di Salerno


La cattedrale di S.Matteo di Salerno, voluta dal re normanno Roberto il Guiscardo
insieme all’arcivescovo Alfano (amico dell’abate Desiderio), risale al 1076-1085,
anni in cui il popolo germanico proveniente dalla Normandia si era ormai ben
stanziato nel meridione d’Italia; è importante ricordare che nel 1059 l’Italia
meridionale si era liberata dell’influenza bizantina e araba quando papà Niccolò II
investì Roberto del titolo di Duca di Puglia, Calabria e Sicilia, a dimostrazione del
forte legame tra Chiesa e Normanni (con credo Latino). Il quadriportico della
cattedrale è stato costruito successivamente, tra il 1084 e il 1120, prendendo come
modello la Chiesa di Montecassino; questo funge da atrio ed è costituito da un
ambulacro su 28 colonne di spoglio e 4 pilastri angolari che sorreggono archi a tutto
sesto rialzati. L'ambulacro è sormontato da una galleria aperta da pentafore e bifore
su colonnine; gli architravi delle colonnine sono a tutto sesto rialzato, hanno una
decorazione a tarsie bicrome e sono sorretti da colonne in granito e marmo, lisce e
scanalate, di reimpiego così come i capitelli classicheggianti. L’iscrizione del
campanile dell’angolo sud orientale ci suggerisce la datazione 1137-1145; questo è
caratterizzato da un cupolino e da una decorazione a tarsie con archi intrecciati
risalente a modelli arabi. La pianta è divisa in tre navate con un transetto e tre
absidi. La porta dei Leoni, chiamata così per le due statue raffiguranti una leonessa
con un leoncino (simbolo di carità) e un leone (simbolo di forza), presenta un
architrave scolpita in maniera classicheggiante che funge da monito ai visitatori,
ricordando la lotta contro il peccato e l’eresia. La porta bronzea è stata fusa a
Costantinopoli per volere del committente Butrumile, ed è arricchita da croci e
raffigurazioni ageminate di santi. All’interno della cattedrale troviamo arredi liturgici
del XIII secolo, decorati a mosaico con lo stile dei Cosmati di Roma ma eseguiti da
maestranza bizantine.

Potrebbero piacerti anche