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Noi, ‘vittime’ della scuola!

Al contrario di quanto si possa pensare la scuola trasmette delle


idee orientate in modo specifico, sul piano politico, religioso o
anche personale e che spesso condizionano noi studenti.

Se ci pensiamo bene ogni cosa che facciamo, diciamo o addirittura pensiamo si basa sulle
nostre idee e opinioni. Non è concepibile una persona senza idee o opinioni -per quanto
poco rilevanti possano essere- e se non le avesse, sarebbe per volontà e quindi in sé stessa
sarebbe una fazione. In sociologia la stessa presenza dell’istituzione scolastica nella società
sembra modificare le dinamiche della società stessa. Assunto ciò non serve un grande
sforzo per capire come questo possa influenzare un mondo come quello scolastico che si
basa proprio sul passaggio di idee filtrate attraverso libri e insegnanti. In realtà questo
‘inconveniente’ è più che naturale ed è legato -parlando degli insegnati- alla stessa persona
che trasmette quelle idee e volente o nolente le condiziona. Per quanto riguarda i libri
scolastici spesso quelli di storia risultano essere i più soggetti a commenti e/o giudizi -anche
non troppo evidenti- così da far apprendere determinati orientamenti come negativi o
positivi. La scuola moderna infatti dovrebbe essere legata a quello che viene chiamato
‘rigore scientifico’ cercando di promuovere trasparenza e laicità nell’apprendimento di noi
studenti. A questo riguardo nel 2002 è stata fatta una proposta di legge per permettere
l’adozione di libri scolastici “che tengano conto in modo obiettivo di tutte le correnti culturali e
di pensiero per un confronto democratico e liberale, che assicuri un corretto apprendimento
del passato con particolare riferimento a quello più recente”.

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