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La manna

La manna pura è una linfa zuccherina costituita principalmente da 40-60% di


mannitolo o mannite (C6H14O6), 8-10% d'umidità, 3-5% glucosio e fruttosio, 12-16%
manninotriosio, 6-12% manninotetrosio, 1-3% elementi minerali, 0,5%-0,1% resina e
altre sostanze in quantità minori (vitamine, enzimi, mucillagini, pectine, tannini).
La sua composizione è molto complessa e dipende da numerosi fattori (il suolo, l’età
della pianta, la sua esposizione ecc.).
Essa si ricava dalla linfa del frassino ed è un prezioso rimedio naturale per rigenerare
l’intestino e ridurre il sovrappeso. Le proprietà della manna sono dovute proprio ai
suoi principi attivi e al fatto che siano “biodisponibili”, cioè facilmente assimilabili (e
quindi utilizzabili) dall’organismo. In particolare, la sua efficacia nel contribuire alla
riduzione del peso corporeo è dovuta a mucillagini, acidi organici e mannite.
La manna è di origine
siciliana ed è spesso
utilizzata anche nella
gastronomia.
La coltivazione del frassino
da manna risale
presumibilmente alla
dominazione islamica (IX-
XI secolo d.C.); il più antico
documento che menziona la
manna risale al 1080 in un
diploma del vescovo di
Messina. La Sicilia divenne
la maggiore produttrice nella
seconda metà dell'Ottocento.
Oggigiorno la coltivazione è limitata a poche zone della Sicilia, precisamente solo al
territorio di Pollina e Castelbuono.

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