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Il mutamento fonetico

Il mutamento fonetico sistematico e i neogrammatici


➢ Il mutamento fonetico è regolare ed opera senza eccezioni: ad un
particolare suono in determinata fase di una lingua corrisponde
sempre lo stesso suono in un’altra fase della stessa lingua, o in
un’altra lingua appartenente alla stessa famiglia

1) Latino > Italiano


iacere giacere
iocum gioco
iugum giogo
2)
Sanscrito Greco
1SG á-bhar-a-m é-pher-o-n
2SG á-bhar-a-s é-pher-e-s
3SG á-bhar-a-t é-pher-e
Il concetto di legge fonetica (Lautgesetz)

➢ Un suono di una lingua muta nelle medesime circostanze e


nello stesso modo in tutte le parole in cui ricorre

se A > B nel contesto x, allora A > sempre B nel contesto x

➢ Data la sua regolarità, il mutamento fonetico può essere


descritto mediante leggi fonetiche ineccepibili
(ausnahmlos) che “agiscono ciecamente, senza necessità”
(blind, mit blinder Notwendigkeit wirken); “ogni mutamento
fonetico, in quanto procede in maniera meccanica, si
compie secondo leggi che non consentono eccezioni”
(Osthoff & Brugmann, 1878)
➢ Eventuali eccezioni alle leggi fonetiche sono motivate come
l’effetto di altre leggi fonetiche concorrenti
Un esempio di legge fonetica: la legge di Grimm

➢ Il punto di partenza: la serie di occlusive ricostruita per


l’indoeuropeo
SORDE SONORE

Lat. pes Lat. decem


Gr. poús “piede” Gr. déka “dieci”
Scr. pada- Scr. dáśa

In sanscrito, anche SORDE SONORE ASPIRATE


ASPIRATE
Scr. bharati “egli porta”
pánthā- “via”
Jacob Grimm (1785-1863)
La legge di Grimm
o Erste Lautverschiebung o prima rotazione consonantica germanica
INDOEUROPEO GERMANICO COMUNE
occlusive sorde > fricative sorde: *p,*t,*k > /f θ x/
ie. *ph2tḗr ‘padre’, ss. pitár, gr. patḗr got. fadar, ingl. father , ted. Vater
ie. *treyes ‘3’, ss. tráyas , gr. treis, lat. tres got. þ[θ]reis, ingl. three
ie. *ḱṃtóm ‘100’: gr. hekatòn, lat. centum got. hund, ted. hundert, ingl. hundred

occlusive sonore > occlusive sorde: *b, *d, *g > /p t k/

lat. labius ‘labbro’ ingl. lip


gr. guné ‘donna’ ingl. queen
lat. decem, gr. deka; lat. pedem ingl. ten; got. fotus, ingl. foot
occlusive sonore aspirate > occlusive sonore: *bh, *dh, *gh > /b d g/

ie. *bher- ‘portare’, ss. bharati ingl. bear


ie. *dhur- ‘porta’, gr. thýra got. daur, ingl. door
ie. *wegh- ‘trasporto’, ss. váhati, lat. veho ted. Weg, ing. wagon
La seconda rotazione del tedesco
➢ Ulteriore spostamento dell’articolazione consonantica
➢ Innovazione (V-VI sec. d.C.) che riguarda solo l’alto tedesco in
tutto il germanico
INDOEUROPEO INGLESE TEDESCO
Occlusive sonore Occlusive sorde > affricate o fricative sorde
Lat. decem ten zehn
Lat. pedem foot Fuss
- Germ. *skipa, ing. ship Schiff
ie. *kwod, lat. quod what was
Sonore aspirate Occlusive sonore > occlusive sorde
ie. *dhur- ‘porta’ door tür
Occlusive sorde Fricative sorde> occlusiva sonora
Lat. tres three drei
Le eccezioni alla legge di Grimm:
la legge di Verner

occlusive sorde i.e. > fricative sorde germaniche


*p,*t,*k > /f θ x/
ma
ss. pitár, gr. patḗr, lat. pater vs got. fadar, ingl. father [ð] e non *faþar [θ]
ss. saptá, gr. heptá, lat. septem vs got. siebun [β] e non *siefun [f]

Legge di Verner – prima parte


Nelle lingue germaniche, le occlusive sorde originarie (i.e.) evolvono di
norma in fricative sorde; evolvono invece in fricative sonore se si trovano
tra elementi sonori (tipicamente vocali)
Le eccezioni alla legge di Grimm:
la legge di Verner

Eppure, anche se in contesto intervocalico:


ss. bhrátar, gr. phrátēr > got. broþar (con [θ], e non [ð]!)

Come mai?

ss. pitár, gr. patḗr vs. ss. bhrátar, gr. phrátēr

Legge di Verner – completa


Nelle lingue germaniche, le occlusive sorde originarie (i.e.)
evolvono di norma in fricative sorde; evolvono invece in fricative
sonore se si trovano tra elementi sonori (tipicamente vocali)
e se non sono immediatamente precedute dall’accento i.e.
Come spiegare questi mutamenti fonetici?

• Ing. water ≈ ted. Wasser


• Lat. piscis ≈ ing. fish
• Secondo la prima legge di Grimm, quali forme
germaniche sono imparentate con il latino (e
l’italiano) casa?
• Ing. daughter ≈ ted. Tochter
• got. hunds, island. hundur, dan./sved./norv. hund,
ingl. hound, ted. Hund < i.e.?
– [k]: lat. canis, gr. kyon, itt. kuwas
Altre eccezioni alle leggi fonetiche

• Parole che non subiscono la legge di Grimm


– got. kaisar ‘imperatore’, ted. Kaiser < lat. Caesar [k]
– ing. pepper < lat. piper (< ss. pippalī) > ted. Pfeffer

• Il rotacismo latino: tutte le [s] intervocaliche latine


diventano [r]
– *ausōsa > aurora, ma rosa, asinus
La stratificazione del lessico

→ Il lessico di ogni lingua è costituito da


due strati principali, in relazione all'origine dei lessemi

➢ Origine endogena: strato ereditario


➢ Origine esogena: strato dei prestiti e dei calchi
Strato ereditario
→ Strato centrale, che appartiene alla lingua sin dalle origini:
percentuale di lessico che ogni lingua riceve
dal suo immediato antecedente
✓ Italiano, francese, spagnolo, rumeno < latino
✓ Neogreco < greco antico
✓ Russo, polacco, ceco, bulgaro, serbo < slavo comune

ITALIANO FRANCESE SPAGNOLO PORTOGHESE

sette sept siete sete

madre mère madre mãe

gonna jupe falda saia


Provenienza delle parole del vocabolario di base italiano

Latino 70%
greco 5,3%
inglese 1,5%
altra origine 8,7%
tedesco 1,1%
francese 10,2%
arabo1,5%
spagnolo 1,5%

“L’eredità della latinità domina il vocabolario di base dell’italiano.


Non c’è altra lingua romanza di cui possa dirsi altrettanto”
(De Mauro 2005: 203)
Strato dei prestiti e dei calchi

→ Lessemi esogeni: parole acquisite da altre lingue


nella storia, con minore o maggiore adattamento

it. computer < ingl. computer


it. assassino < ar. ḥašišiya “fumatore di hascisc”
it. ragazzo < ar. raqqāṣ “facchino, paggetto, piccolo messaggero”
ir spiare < longob. spēhon “osservare attentamente”
ingl. volcano < it. vulcano

“Catene” di prestito:
finnico teatteri < svedese teater < tedesco Theater < fr. théâtre <
lat. theātrum < greco ϑέατρον (théatron)
italiano iglù < ingl. igloo < eschimese igdlo
Prestiti di necessità
→ Quando sorge la necessità di trovare una 'etichetta' per un referente
nuovo, si usa la lingua della cultura per mediazione della quale si è
conosciuto il nuovo referente; parole e oggetti “entrano” insieme
➢ Nuovi alimenti:
carciofo < arabo haršūf
zucchero < arabo as-sukkar
melanzana < arabo bādingiān
caffè < turco qahve < arabo qahwa
patata < spagn. patata < haitiano batata
cioccolato < spagn. chocolate < nahuatl (azteco) chocolatl
ing. tomato < spagn. tomate < nahuatl (azteco) tomatl
➢ Nuovi indumenti:
giapponese kimono
turbante < turco tülbent < persiano dulband (da cui anche
tulipano)
giubba < ar. ğubba “sottoveste di cotone”
Prestiti di necessità
➢ Nuovi sport e giochi
kung fu < cin. gōngfu 'abilità’
karate < giapp. kara “vuoto” + te “mano”
sci < norv. ski < antico nordico skid "ricoperto di pelle”
slalom < norv. dial. slalåm < sla “piegato” e låm “traccia dello sci”
scacco matto < arabo šāh māt “il re (è) morto”
alfiere < arabo al-fīl “elefante”

➢ Nuovi oggetti
baldacchino < arabo bagdādī, aggettivo con il senso di "di Bagdad” →
"stoffa preziosa di Bagdad" o "ornamento a forma di cupola”
divano < pers. diwán “consiglio dei ministri nell’antico impero ottomano”,
poi “sofà” dove sedevano i consiglieri
materasso < arabo matrah dalla rad. taraha “gettare”
caraffa < arabo magrebino garrafa "vaso cilindrico di terracotta con
una o due orecchie"
zerbino < arabo zirbiyy "tappeto, cuscino”
balcone < longobardo balk
Prestiti di necessità
➢ Campo semantico del commercio
tariffa < arabo ta’rīfa “informazione, notifica”
magazzino < arabo maẖzan “deposito per mercanzie, granaio”
dogana < arabo dīwān(a) “libro dove si segnano le merci in
transito”
fondaco < arabo funduq “alloggiamento per mercanti” < gr.
πάνδοκος (pandokos) “locanda”
banca < longobardo banka “panca”

➢ Campo semantico della guerra


guerra < longob. *werra
faida < longob. faihida
albergo < got. *haribergo “rifugio dell’esercito”
zuffa < longob. zupfa “ciuffo”, o zupfen “il tirarsi per il ciuffo”
sgherro < longob. scaro/scarjo “capo della schiera”
tuffare < got. daupian “immergere qcn. o qcs. in acqua”
galoppare < got. hlaupan “correre, slatare”
Prestiti di necessità

• Campo semantico della scienza


cifra e zero < arabo ṣifr “vuoto” < sanscr. śūnyá “zero”
algoritmo < arabo Al-Huwārizmī, matematico arabo
algebra < arabo al-ğabr “restaurazione, riduzione”
alchimia < arabo al-kīmiyā’ “(arte della) pietra filosofale”
alcool < arabo al-kuḥl “polvere finissima per tingere le
sopracciglia e le palpebre”
azimut < arabo as-simūt, plurale di as-samt, “direzione”
Prestiti di lusso

→ Lessemi (quasi-)sinonimi di altri lessemi già presenti nella lingua,


non “necessari”, spesso utilizzati per la particolare sfumatura
espressiva che hanno e per aumentare il prestigio di ciò che designano

show vs. spettacolo


baby-sitter vs. bambinaia
manager vs. responsabile, dirigente
killer vs. sicario
basket vs. pallacanestro
omelette vs. frittata
sandwich vs. tramezzino
scooter vs. motorino
shopping vs. fare acquisti
In senso eufemistico: toilette, wc, slip, hangover
Adattamento dei prestiti: aspetti fonetici
➢ Prestiti adattati (o integrati): la lingua che li accoglie ne
modifica la forma per adeguarli al proprio sistema
morfologico o fonologico
bistecca < inglese beef-steak
it. pop. rosbif, rosbiffe < roast-beef
it. pop. nailon < ing. nylon
it. pop. fular < fr. foulard
spagnolo mitin < inglese meeting
cin-cin < ingl. chin-chin < cinese qinǧ
brindisi < ted. bring dir’s “lo (=il bicchiere) porto a te”

➢ Prestiti non adattati: mouse, samurai, sushi, kamikaze,


islam
Adattamento dei prestiti: aspetti morfologici
➢ Se la lingua modello ha una flessione, la base di partenza sarà
nominativo e/o singolare; ma casi di

• mancata identificazione di plurale:


fr. macaroni < it. maccheroni
it. talebani < pashtu taleb-ān < arabo taleb “allievo di scuola
coranica”
italo-americ. pinozzi < ing. Peanuts
• interpretazione erronea (ipercorrettismo)
ing. cherry < anglo-normanno cherise

➢ Prestiti con integrazioni morfologiche autoctone:


stagista (< fr. stage +- ista)
manageriale (< ingl. manager + (i)ale)
babysitteraggio (< ingl. baby-sitter + aggio)
jihadista (< arabo ǧ ihād 'sforzo, combattimento' + ista)
Calchi
→ Particolari forme di prestito: parole create
con materiale autoctono su modello straniero

grattacielo, sp. rascacielos < ing. skyscraper


ferrovia < ted. Eisenbahn
fine settimana < ing. weekend
guerra fredda < ing. cold war
ragazza squillo < ing. call-girl
ted. Mitleid “compassione” < lat. compassio (cum+passio)
Calchi fraseologici: non c’è di che < fr. pas de quoi

→ Talvolta solo parziale: terzo Reich < ted. Dritte Reich


Prestito adattato o non adattato?
Da quale lingua?
• almanacco
• sciuscià “lustrascarpe”
• zecca
• schiaffo
• brioscia
• alambicco
• bisinissi
• trappola
• albicocca
Mutamenti fonetici non sistematici
• Nonostante la sua tendenziale regolarità, alcuni mutamenti possono
essere sporadici e riguardare solo determinate parole, per ragioni di
semplificazione articolatoria di segmenti complessi
→ principio del minimo sforzo
➢ Assimilazione: processo per cui due elementi fonici contigui ma diversi
tendono ad acquisire dei tratti comuni
lat. [kt] > it. [tt] (lat. factum > it. fatto; lat. octo> it. otto)
➢ Dissimilazione: foni uguali e contigui si differenziano per evitare
confusione nella pronuncia di suoni identici a breve distanza
lat. arbore(m) > it. albero, sp. árbol
➢ Inserzione: elementi vocalici vengono inseriti in nessi consonantici
complessi
pisicologico per psicologico; romanesco ìcchese per ix
➢ Metatesi: alterazione dell’ordine originario dei foni
capra > crapa (persona di scarso comprendonio)
Diffusione dei mutamenti fonetici

• L’ipotesi dei neogrammatici: un mutamento fonetico si


realizza contemporaneamente in tutte le parole che
contengono il fono interessato: è istantaneo e privo di
profondità cronologica
• L’ipotesi della diffusione lessicale: il mutamento ha origine in
un numero limitato di parole, poi si trasmette in modo
graduale a tutte quelle che contengono i foni interessati

“Many sound changes are irregular when they first appear and
gradually become more and more regular. The reason is that each
person who substitutes the new sound for the old in his own
pronunciation tends to carry it into new words. The two processes
of spread to word to word and spread from speaker to speaker
progress side by side until the new sound has extended to all the
words of the language” (Sturtevant 1917: 82)
La visione diffusionista
Lat. folia, filius, fabulari > sp. hoja, hijo, hablar ([Ø])
Castiglia
lat. Forticius > Ortiço (863)
Hortiço (927)
Aragona
Hortiz (1099), Ortíz (1100)
Poi León, Navarra; a sud con la
Reconquista

Innovazione rurale che nasce


nelle classi basse in Castiglia
ferrum > hierro, farina > harina
furnum > horno, facere > hacer
Con l’ascesa politico-culturale
della Castiglia → variante di
prestigio
L’approccio sociolinguistico
• La diffusione dei mutamenti linguistici (in diacronia) è spesso
determinata da fenomeni di variazione (in sincronia); il mutamento
è quindi sempre connesso a una fase di innovazione
– Accanto alla forma standard, emerge una nuova variante
– Perché essa abbia successo, deve essere accettata dalla
comunità linguistica, spesso in virtù del suo prestigio
• Potere/prestigio (prestigio aperto): la variante usata dalla
comunità più potente/prestigiosa viene adottata dalla
comunità meno potente/prestigiosa [cfr. il mutamento appena
visto in spagnolo]
• Identificazione (prestigio coperto): i parlanti adottano le
varianti proprie della comunità con cui intendono identificarsi

• Le innovazioni fonetiche si propagano spesso in base a fattori


sociali, ovvero in base al contatto tra parlanti e al fatto che i
singoli parlanti imitano gli altri parlanti in base a una serie di
variabili sociologiche (età, classe e rete sociale, etnicità, gruppi
professionali, genere)
Classe sociale e identità di gruppo:
Labov a Martha’s Vineyard (1963)

La centralizzazione di
/aj/ e /aw/ → /əj/ e /əw/
è maggiormente realizzata
✓ dai parlanti sui 35-40 anni,
che più hanno sofferto il declino economico dell’isola, vs. giovani
✓ nell’area rurale alta, che ancora vive di pesca e agricoltura, vs. zone
vicino alla costa; correlato alla resistenza nei confronti del “popolo
delle vacanze” che ogni estate invade l’isola

→Significatività sociale dei dittonghi centralizzati:


tratto fonetico innovativo con valore identitario e unificante,
dal significato “nativo di Martha’s Vineyard”
Il ruolo delle reti sociali:
gli studi di Milroy & Milroy a Belfast (1978)

• Reti sociali dense e molteplici contribuiscono a rafforzare la pronuncia


locale, sentita come distintiva del gruppo, non aderente alla norma (Paula)
• Parlanti socialmente ‘isolati’, fuori dal network, subiscono invece l’effetto
unificante dello standard (Hannah)
➢ La struttura sociale di una data comunità (quantità, articolazione interna e
natura di relazioni in una rete) influenza il comportamento linguistico dei
parlanti che ne fanno parte
Il ruolo della frequenza l’approccio usage-based (Bybee)
“Grammar is the cognitive organization of one’s experience with language.
[...] Certain facets of linguistic experience, such as the frequency of use, have
an impact on representation that we can see evidenced in various ways, for
example, in the nature of language change”
“High frequency words tend to lead Neogrammarian sound changes”
• Il mutamento colpisce prima le parole più frequenti e si diffonde in base a
un criterio di selettività semantica
– In inglese contemporaneo, la cancellazione di [t] e [d] dopo
consonante e in fine di parola è più comune nelle forme di uso
frequente, come went, just, and
– la cancellazione di [ə] prima di [r] non finale di parola in inglese:
every [‘εvrɪ] > memory [ˈmεm(ə)rɪ] > mammary [ˈmæmərɪ]
– in svedese, la cancellazione di [d] si è realizzata
in trä “legno” ma non in ett träd “un albero”
in lite grann “un po’” ma non in ett grand “un granello”
Riassumendo
• La diffusione di un mutamento fonetico è influenzata da fattori sociali
(prestigio, età, gruppi professionali, reti sociali), geografici (cfr. teoria
delle onde), storici (ad es., contatti tra lingue, conquiste territoriali)
• È fortemente condizionata dall’uso che i parlanti fanno della lingua
(approccio usage-based: “structure emerges from use”); quanto più
una struttura è radicata nella mente dei parlanti, tanto più verrà
riprodotta e propagata
• Dopo che un mutamento fonetico ha avuto luogo, viene generalizzato
gradualmente a tutte le parole che contengono il suono interessato
secondo criteri semantici e di frequenza, se il prestigio dell’area
focale è adeguato
✓ Se la comunità è piccola e/o omogenea, il mutamento si compie in
modo coerente (cfr. legge di Grimm, [f] > [h] in spagnolo)
✓ Se la comunità è grande e/o stratificata, o isolata, i risultati del
mutamento possono essere accolti solo in una parte dell’area di
diffusione della lingua (seconda rotazione del tedesco; Martha’s
Vineyard, [r] a NYC)

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