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Martedì 1 Settembre 2020

BUONENOTIZIE
buonenotizie.corriere.it
ANNO 4 - N. 30

L'IMPRESA DEL BENE

Noi stiamo
con il
Terzo settore
È la parte solidale che ha
sostenuto il Paese anche
durante il Covid e che
avrà un compito cruciale
nella ripartenza. Ma non
si riconosce ancora il suo
ruolo fondamentale:
serve un cambio di passo
Poste Italiane Sped. in A.P. D.L. 353/2003 conv. L.46/2004 art. 1, c1 DCB Milano. Non può essere distribuito separatamente dal Corriere della Sera

di chi governa
di FERRUCCIO DE BORTOLI
a pagina 2
ILLUSTRAZIONE FRANCESCA ROSA
Martedì 1 Settembre 2020 Corriere della Sera #buonenotizie

2 Il punto

Chi (non) sostiene


di FERRUCCIO DE BORTOLI
La parola
A
parole sono tutti d’accordo. Il capitale sociale
italiano è la polizza assicurativa del Paese e il
volontariato la spina dorsale della cittadinan- Né pubblico né privato
za. Il Bene però ha due nemici: il conformismo e l’ipo-

I
crisia. E, dunque, troppi falsi alleati. Nel momento in l Terzo settore identifica le realtà che non sono né
cui Buone Notizie, dopo la pausa estiva, riprende il suo pubbliche né private, vale a dire non
percorso, vorremmo rivolgere al governo e alla mag- appartengono alla Pubblica amministrazione né
gioranza che lo sostiene una semplice domanda. «Il sono governate secondo una logica aziendale e di
futuro del Terzo Settore è tra le vostre priorità o lo state business. Nel Terzo settore rientra una galassia di
soltanto prendendo in giro con false promesse e pac- organizzazioni con strutture e scopi diversi,
che sulle spalle?». Chiediamo scusa per la brutalità del accumunate dal fatto di svolgere una o più attività di
quesito ma spesso la sintesi estrema è indispensabile interesse generale, con finalità civiche o di utilità
alla chiarezza. sociale. Inoltre, non sono «profit» perché l’obiettivo
Riassumiamo quello che è successo in questi mesi. La non è quello di massimizzare il profitto. Con la
pandemia ha aperto una ferita profonda nella società, Riforma, è stata regolamentata la possibilità di
rivelato i limiti dell’assistenza pubblica e privata, mo- sviluppare un’economia sociale attraverso imprese o
strato la fragilità fisica e sociale delle persone più an- cooperative sociali che, pur non avendo scopo di lucro,
ziane, allargato l’area della povertà materiale ed educa- possano fare utili e distribuirli (entro limiti specifici).
tiva. Lo sforzo delle istituzioni è stato rilevante, l’insie- © RIPRODUZIONE RISERVATA
me degli aiuti predisposti dal governo ingente - e spe-

Il capitale sociale del Paese durante la crisi ha fatto la differenza


Ma ha falsi alleati e molte criticità sono irrisolte
La Riforma non è del tutto attuata, a partire dalla parte fiscale
Manca una politica specifica sulla «social economy»
su cui l’Europa ha messo attenzione e ha avviato bandi
Le risposte doverose che dobbiamo dare

riamo efficace - ha interessato anche le tante anche di altre cure, sostegni, vicinanze, affetti. Un in-
associazioni del privato sociale. Ma senza l’aiuto del sieme di gesti solidali che finora ha contributo a ga-
Terzo Settore e del volontariato le sofferenze umane rantire un accettabile livello di coesione. Un cuscino
sarebbero state superiori, le solitudini personali mag- sociale, chiamiamolo così, a disposizione della parte
giormente dolorose, il costo economico ancora più più debole del Paese, degli invisibili, dei dimenticati.
devastante. Se la coesione terrà, se riusciremo a lasciarci alle spal-
le questo terribile 2020, lo si dovrà anche all’esercito
Cosa accadrà ora? del bene. Una parte del Paese che non chiede soldi
pubblici, bonus, sussidi. Certo ha avuto qualche risor-
L’autunno è alle porte. La preoccupazione, per la dif- sa aggiuntiva, oltre il cinque per mille, ma di soli cento
fusione del virus e per le sue pesanti ricadute econo- milioni. Per i monopattini se ne sono spesi 120 in in-
miche, cresce ogni giorno che passa. L’universo delle centivi. Ma non importa. Il Terzo Settore si sostiene so-
organizzazioni di volontariato è impegnato su più prattutto con la generosità degli italiani che non ha
fronti. Molte associazioni affrontano una crisi di do- eguali al mondo. Le associazioni chiedono altro: con-
nazioni, indebolite dalla recessione e dalla compren- siderazione della loro centralità, regole certe, atten-
sibile convergenza dei finanziamenti su ospedali e ri- zione programmatica.
cerca, eppure non riducono il livello del loro servizio. La legge sul Terzo Settore, varata dal governo Renzi,
Si fanno in quattro. Il welfare non è solo sanità. È fatto una buona legge, è in gran parte inattuata. Non è anco-
NELLE PAGINE

Numeri e problemi Cooperative unite Nuova economia La paura del futuro


Da dove ripartire? dal cibo che cura con le comunità può far arretrare
di GIULIO SENSI di ELISABETTA ROSASPINA di PAOLO VENTURI di MAURO MAGATTI

4 7 10 11
#buonenotizie Corriere della Sera Martedì 1 Settembre 2020

Quasi 7 milioni In base all’ultimo censimento Istat, in Italia operano grazie al contributo di 5,5 milioni
tra volontari
e personale assunto
esistono 350mila organizzazioni appartenenti
al Terzo settore. Il 64,5 per cento si occupa
di socialità, aggregazione. sport, cultura. Queste
di volontari. Complessivamente, valgono
in termini economici 80 miliardi di euro, che
rappresentano circa il 5 per cento del Prodotto
3
realtà danno lavoro a 1,14 milioni di persone e interno lordo del nostro Paese.

il Terzo settore

KLAUS VEDFELT/.GETTYI MAGES


ra stato emanato il decreto sul Registro unico (Runts)
senza il quale gli statuti già approvati restano sospesi.
Non è stata ancora inviata la richiesta di autorizzazio-
ne alla Commissione europea per le disposizioni fisca-
li previste dal Codice del Terzo Settore. La ministra del
Lavoro, Nunzia Catalfo, non ha mai conferito ai suoi
vice la delega necessaria, salvo quella, limitata all’im-
presa sociale, al grillino Stanislao Di Piazza. La legge
che istituisce la lotteria filantropica, da tempo appro-
vata, attende un decreto attuativo. Se fosse già operati-
va avremmo convogliato donazioni private (non soldi
pubblici) a favore del bene comune e delle necessità di
chi ha più bisogno.

Le risorse
Questa disattenzione, al limite della sciatteria, mette
in luce una quantità di pregiudizi nei confronti del pri-
vato sociale che, ahinoi, i Cinque Stelle sono riusciti a
trasferire anche al Pd. Ovvero: l’idea di fondo che sia il
terreno sul quale si esercita una carità pelosa di fami-
glie abbienti e imprese desiderose di farsi perdonare
chissà quale inadempienza se non delitto. Un’attività
che il principio di sussidiarietà sottrae colpevolmente
all’invadenza della politica e che, nel magico mondo
ideale dei grillini, dovrebbe essere esercitata in esclu-
siva dallo Stato. Unico titolare del bene comune. Un
pregiudizio non guidato da interessi di parte (come
quelli che contrastarono a suo tempo l’istituzione del-
le Onlus con il progetto di Stefano Zamagni), piuttosto
una diffidenza alimentata da scarse conoscenze e su-
perficialità. Nei confronti della vasta e benemerita pre-
senza cattolica si consuma poi un radicato sospetto, in
fondo autoritario, del tutto simile a quello ben più visi-
bile nei confronti della scuola privata. Stupisce l’ac-
condiscendenza degli altri partner di governo, nono-
stante il Pd abbia dato la delega al Terzo Settore a una
persona capace come Stefano Lepri.
Ma non c’è solo questo. C’è dell’altro e riguarda l’intera
economia e, soprattutto, la nostra capacità nell’impie-
gare le risorse europee. Mentre noi non abbiamo alcu-
na vera delega sull’argomento, nella Commissione von
der Leyen, c’è un commissario con una delega speciale
all’economia sociale, il lussemburghese Nicholas Sch-
mit. L’Action plan for social economy è parte costituti-
va e qualificante della politica dell’esecutivo di Bruxel-
les. La distribuzione dei fondi di coesione, nel bilancio
europeo 2021-27, sarà determinata dall’impegno dei
Paesi membri in questa direzione. La credibilità degli
investimenti che l’Italia proporrà, all’interno di Next
Generation Eu, sarà legata alla capacità di promuovere
interventi a favore della sostenibilità ambientale e so-
ciale. Dimenticarsi delle tante associazioni di volonta-
riato, che già lavorano su questo fronte, non è solo mi-
ope ma persino suicida.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Povertà educativa Volontariato Noi, per esempio Rilancio green?


Ecco le Fondazioni in cerca di ruolo Imprese resilienti Idee confuse
di PAOLO FOSCHINI di PIER LUIGI VERCESI di DIANA CAVALCOLI di ELENA COMELLI

15 16 18 21
Martedì 1 Settembre 2020 Corriere della Sera #buonenotizie

4 I numeri e le prospettive

Rinnovarsi o morire:
l’Italia non profit
che ha salvato l’Italia
di GIULIO SENSI

L
a prima sfida dell’era Covid il
Terzo settore italiano l’ha vinta:
non solo uscirne vivo, ma aiu-
tare il Paese a resistere. Il prezzo pa-
gato è stato però alto: secondo un’in-
dagine condotta dal Centro di Ricerca
Aiccon dell’Università di Bologna per
il Forum Nazionale del Terzo Settore,
più di nove realtà su dieci hanno ri- Chi è
sentito in maniera significativa o ele- Stefano Granata
vata dell’impatto della pandemia sul- (nella foto), 57
le proprie attività, in termini sia di re- anni, milanese,
alizzazione sia di qualità dei servizi dal 2018
erogati. Più di 7 su 10 prevedono una è il presidente
contrazione delle entrate derivanti da di Federsolidarietà,
contributi e donazioni. Un po’ di re- il ramo delle coo-
spiro la cassa integrazione e le misure perative sociali di
governative l’hanno dato anche agli Confcooperative
enti del Terzo settore, ma la tempesta
vera potrebbe arrivare in autunno e Il network
abbattersi sul grande mondo delle Federsolidarietà
350mila realtà non profit censite dal- guida un network
l’Istat che valgono in termini econo- di 11mila aderenti
mici 80 miliardi di euro e muovono il in Italia. Le
5 per cento del Pil, impiegando 1,14 cooperative sociali
milioni di lavoratori e 5,5 milioni di gestiscono il 60
volontari. per cento degli asili
nido, ma anche
Indispensabili mense per poveri
e altri servizi
Il ruolo fin qui è stato fondamentale. alla comunità
Prendiamo gli anziani: «In Italia -
spiega Enzo Costa, presidente nazio- Il report
Secondo
il Rapporto Istat-
Un po’ di respiro la cassa Euricse 2019,
integrazione e le misure le cooperative
sono state
governative l’hanno dato, le uniche realtà
ma la tempesta potrebbe a crescere negli
arrivare in autunno anni della crisi

nale di Auser, una delle più grandi as-


sociazioni italiane impegnate in que-
Indagine tra i protagonisti dell’emergenza sanitaria gregazione: si tratta di 226mila asso-
ciazioni che sono quasi ferme da
sto campo - il 30 per cento degli ultra-
ottantenni vive da solo e ha deboli le-
Difficoltà nella gestione e donazioni ridotte marzo e che dipendono per l’80 per-
cento dai fondi privati ora diminuiti o
gami familiari. È stato soprattutto il
volontariato a prendersi cura di loro.
«Ma solo noi ci occupiamo dei più fragili» interrotti e per la prima volta nella lo-
ro storia chi ci lavora è andato in cassa
Non ci sono state fornite nemmeno le
mascherine e abbiamo dato fondo ai
Anziani, bambini e disabili: dove il servizio è essenziale integrazione. Poi ci sono quelle im-
pegnate in sanità, assistenza sociale e
risparmi messi da parte per conti-
nuare ad operare nella massima sicu-
«Non ci serve un salvagente ma energia per nuotare» protezione civile: quasi 45mila enti,
buona parte di essi hanno assicurato,
rezza a favore degli anziani». Costa,
che è anche il coordinatore della Con-
sulta del Volontariato del Forum Na- Il master di Italia per il Dono
zionale del Terzo settore, racconta
episodi edificanti: «In Lombardia si
sono uniti a noi nei primi giorni di Ti insegno (gratis) come si fa una raccolta fondi
pandemia più di 200 ragazzi che vole-

I
vano aiutare i nonni». Ma adesso? «Il mparare a raccogliere fondi gratuitamente, percorso formativo composto da quattro incontri crowdfunding e ogni donatore potrà godere di
Terzo settore racchiude sia le dimen- pensando magari già alle campagne da on line. «L’obiettivo è focalizzare il range del benefici fiscali che vanno dal 30% sin quasi al 50%
sioni dell’associazionismo e del vo- organizzare per Natale. Fondazione Italia per il patrimonio da raccogliere, raccontare la propria della cifra donata in funzione del proprio
lontariato sia quelle di impresa socia- Dono ha deciso di mettere tutto il proprio sapere in storia e far passare una determinata immagine», patrimonio». Così gli enti sapranno come
le: in questa emergenza abbiamo da- tema di crowdfunding a disposizione di 100 spiega Bernardino Casadei, responsabile sviluppo fidelizzare i donatori, che verranno costantemente
to il massimo, adesso è importante organizzazioni no profit. Questo nuovo Master per della Fondazione e coordinatore del master. Inoltre tenuti aggiornati sulle conseguenze (in progetti) del
che nessuno ci metta da parte». promotori del dono è rivolto a chi a causa della si insegneranno le modalità più efficaci, dai social proprio contributo.
In Italia secondo i dati Istat il 64,5 per pandemia versa in situazioni di difficoltà. Al agli eventi. Infine, «metteremo a disposizione LUCA BERGAMIN
cento delle realtà del Terzo settore si momento introduttivo, l’8 settembre, seguirà un gratuitamente la nostra piattaforma di © RIPRODUZIONE RISERVATA
occupa di sport, cultura, socialità, ag-
#buonenotizie Corriere della Sera Martedì 1 Settembre 2020

5,5 674
Sono i milioni di volontari censiti dall’Istat impegnati in Sono le cooperative sociali tra le 2.421 rappresentate
attività che spaziano dal sociale alla ricerca
dalla cooperazione al servizio civile, dalla ricreazione
allo sport per tutti, realizzate dagli enti che fanno capo
da Legacoopsociali finalizzate all’inserimento
lavorativo di persone svantaggiate. Coinvolgono
124.219 addetti (di cui il 74 % sono donne): 12.000
5
al Forum del Terzo settore: www.forumterzosettore.it sono persone svantaggiate. www.legacoopsociali.it

L’intervista

Claudia Fiaschi
«Ora un piano
per l’economia
civile e sociale»
«S tavamo crescendo anche nelle aree interne e
più disagiate in termini di occupazione e valo-
re economico e i dati Istat lo certificavano. Un
grande sviluppo in mezzo ad una riforma strutturale anco-
ra incompiuta. Poi è arrivato il Covid e si è aperta una fase
nuova e difficile». Ha passato mesi a far valere la voce del
Terzo settore dentro ogni luogo, dal governo ai media,
Claudia Fiaschi, portavoce del Forum Nazionale del Terzo
Settore, l’ente che riunisce le più importanti sigle nazionali
di questo mondo.
Fiaschi, quali sono state per voi le conseguenze del-
l’emergenza?
«Ha impattato su una serie di soggetti molti diversi fra lo-
ro: chi impegnato subito in prima linea sul fronte sanitario,
chi su quello dell’emergenza sociale a sostegno di tante
persone chiuse in casa e prive di accesso a servizi e oppor-
tunità. Per le persone fragili, come disabili, anziani soli,
nuclei in difficoltà, queste attività di supporto sono state
fondamentali. Lo abbiamo fatto con modalità di lavoro
nuove, spesso senza prossimità fisica e con il supporto di
mezzi tecnologici. Poi c’è un pezzo che ha dovuto interrom-
pere ogni attività e ha subito grandi difficoltà anche mate-
riali per fronteggiare le spese senza poter contare sui flussi
Persone guardando dentro ed era in mezzo a Claudia consueti. Per la prima volta nella sua storia, anche questo
Applausi dal una fase di trasformazione: molte real- Fiaschi, mondo ha fatto uso massiccio della cassa integrazione».
balcone durante tà avevano capito che stava cambiando 55 anni, A fronte di queste difficoltà, che risposta c’è stata?
il lockdown la domanda dei cittadini, che si doveva dal 2017 «Direi buona. Molti hanno cercato comunque di finanzia-
Nelle immagini dipendere meno dalle risorse pubbli- è portavoce re direttamente la cassa integrazione per dare continuità di
sopra, dall’alto che, costruire nuovi percorsi di welfa- del Forum reddito ai lavoratori e di mantenere i propri impegni senza
volontari re più estesi e che non guardassero so- del Terzo arretrare. Ma gli enti sono indeboliti perché non hanno
a Roma mentre lo alle filiere classiche, come quelle settore grandi patrimoni».
distribuiscono delle fragilità, delle disabilità, degli Come valutate le risposte arrivate dalle istituzioni?
generi anziani, ma alla creazione di lavoro, al- «Dopo un primo momento in cui il Terzo settore non veni-
alimentari; la riqualificazione delle periferie e del- va percepito dal governo come un soggetto in difficoltà,
sotto artigiani le aree interne. Adesso abbiamo da- siamo riusciti intanto ad ottenere l’estensione degli am-
al lavoro vanti questa sfida, con la voglia di in- mortizzatori sociali. Per le altre misu-
con guanti novare e di avviare processi di ibrida- Stavamo crescendo re di sostegno abbiamo dovuto far
e mascherine zione e alleanza con le imprese profit e in termini di occupazione comprendere l’esigenza di averne di
nel laboratorio- il mondo finanziario». Con che pro- analoghi a quelli delle altre imprese:
gioielleria della
e valore economico
spettive? «Con gli ammortizzatori so- viviamo problemi simili rispetto ai la-
cooperativa ciali un po’ tutti hanno resistito, ora il Poi è arrivato il Covid voratori e alla tenuta finanziaria; così
sociale Uroboro governo deve aiutare a patrimonializ- e si è aperta una fase come l’accesso al credito, inizialmen-
(foto Getty) zarci: non abbiamo bisogno del salva- nuova e difficile te previsto solo per le forme classiche
gente, ma di energia per nuotare, par- di impresa, è ora esteso a tutto il Terzo
con fatica e difficoltà, un sostegno darietà, la sigla che riunisce le oltre tecipazioni e capitali pazienti che ci settore con il Decreto di agosto. Abbiamo recuperato poi
fondamentale alle comunità colpite 6.000 cooperative sociali aderenti a permettano di investire e innovare, di sui dispositivi di protezione e sulla fiscalità di vantaggio co-
dal virus. Confcooperative - è stata un grande ac- fare impresa». me gli ecobonus, ma non solo. Sul servizio civile e la coope-
celeratore: ha esteso e fatto emergere razione internazionale invece le risposte sono ancora in-
Le coop le fragilità e le vulnerabilità della so- Problemi di liquidità soddisfacenti».
cietà italiana ed è cambiata totalmente E sul sostegno alle fragilità?
In Italia sono attive 15.764 cooperative la domanda di sostegno. A queste nuo- «Il tema centrale - aggiunge Eleonora «Il Terzo settore nasce ed esiste per i soggetti più fragili.
sociali che impiegano più di 441mila ve domande non si può che rispondere Vanni, presidente di Legacoop Sociali, Abbiamo richiesto e ottenuto misure come il potenzia-
dipendenti: secondo un’indagine svol- in modo più complesso». E l’impresa l’altra grande sigla che racchiude il mento del fondo per la non autosufficienza e quelle a so-
ta da Swg per Legacoop un terzo di sociale, quella parte del Terzo settore mondo delle cooperative sociali - è riu- stegno dell’infanzia e delle fragilità».
queste ha ridotto fortemente le proprie che ha una vocazione più orientata alla scire a mantenere attivi tutti i servizi Le priorità per i mesi autunnali?
attività; più della metà, il 58 per cento, produzione di beni e servizi, può farse- con i problemi di liquidità che ci saran- «All’incontro con il presidente del consiglio Conte agli
ha faticato a pagare gli stipendi; il 40 ne carico. no a breve termine. In un contesto dif- Stati Generali abbiamo consegnato dei punti di lavoro: fra
per cento non è riuscit0 a tenere aperti «È necessario - aggiunge Granata - ficile dobbiamo riuscire a garantire la questi l’introduzione dei livelli essenziali delle prestazioni
i servizi che offre alla collettività nei riuscire ad aggregare saperi, risorse e continuità di risposte alle persone e ai sociali. Nella sanità, dove sono presenti e regolati, era chia-
settori dell’educazione, dell’assisten- capitali sia umani sia economici, altri- loro bisogni. Volendola vedere in mo- ro come prendere le decisioni, ma nel sociale l’assenza dei
za, dell’inserimento lavorativo. Circa il menti non riusciremo ad aggredire i do positivo, dobbiamo riuscire a ri- livelli ci ha reso lenti. Servono diritti definiti e chiari per
25 per cento prevede di dover licenzia- fenomeni di esclusione. Il Terzo setto- pensarci continuando nel lavoro intra- tutti: pensiamo agli spostamenti dei volontari che portano
re personale nel giro di un anno. Ovun- re, alla vigilia della pandemia, si stava preso prima dell’emergenza: svolgere i disabili alle visite in ospedale. Non ci sono norme chiare
que nel Terzo settore c’è preoccupazio- un ruolo attivo e di riferimento nelle né codici Ateco su cui regolarsi. Accanto a questo dobbia-
ne. Ma anche tanta voglia di ripartire. comunità in cui operiamo. Ma abbia- mo lavorare sull’innovazione tecnologica e sostenere l’in-
Forte è l’attesa per i mesi autunnali In Italia ci sono 15.764 mo bisogno di un sostegno per gli in- gresso dei giovani che possano dare nuove energie. Serve
nelle parole dei rappresentanti delle cooperative sociali (441mila vestimenti per ripensare e riprogettare poi lavorare alle alleanze sui territori fra soggetti diversi e
reti nazionali del Terzo settore e le i servizi. E dobbiamo superare e diffi- consolidare il capitale esistente con un grande piano di svi-
nuove sfide sono molte e complesse. addetti): secondo l’indagine coltà che ci sono in molti contesti a la- luppo dell’economia sociale».
«La pandemia - spiega Stefano Grana- Swg per Legacoop il 58% ha vorare con le amministrazioni locali». GI.SE.
ta, presidente nazionale di Federsoli- faticato a dare gli stipendi © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA
#buonenotizie Corriere della Sera Martedì 1 Settembre 2020

Resilienti/1 7

La rete
Alla Compagnia
del Lavoro
e del Sorriso,
una rete aperta
di imprese sociali
che reintegrano
nel tessuto sociale
persone fragili,
aderiscono dieci
realtà

Chi sono Alcuni ragazzi della Locanda Centimetro Zero di Ascoli Piceno che coinvolge anche giovani con disabilità intellettive

«Presenti»
«Cooperativa
dei Buoni e
Cattivi» (Cagliari); il
centro di
aggregazione e
formazione

Qui si cucina
«Altrove» (Roma);

F
il ristorante osse stata soltanto una que- Il «capofamiglia» è un po’ più tran-
«Centimetro Zero» stione di incassi mancati, di quillo, l’imprenditore no. «Ci siamo
(Ascoli Piceno); bilanci in rosso o di dividendi rimboccati di nuovo le maniche e
«Chikù Cultura sfumati, Ugo Bressanello ci avrebbe reinventati»: in nove parole, così è

col Sorriso
Gastronomia dormito su la notte, magari poco, nata la Compagnia del lavoro e del
e Tempo Libero» come moltissimi altri imprenditori sorriso. Una rete di imprese etiche,
a Scampia di questi tempi; però con la consa- «frutto del lavoro di tanti», uniti dal-
(Napoli); pevolezza, da navigato capitano di la stessa filosofia e dagli stessi meto-
«InGalera», grandi aziende, che anche le peggio- di. In sintesi: ogni utile è reinvestito
il ristorante ri tempeste passano. Di solito. in nuove risorse umane anche se in
nel carcere di Per lui la pandemia ha messo in gio- esubero, perché il core business so-
Bollate (Milano); co molto di più. Ha minacciato la no loro, i soggetti vulnerabili.
il laboratorio «Cotti
in fragranza»
grande famiglia che si è costruito in
quindici anni di passione sociale in
Dieci imprese sociali impegnate con il cibo si uniscono L’obiettivo è quello di sempre: evita-
re che cittadini attivi, autonomi,
nel carcere
minorile
Sardegna. Il lockdown ha rischiato di
disperderla. Il coronavirus avrebbe
«Ci siamo reinventati dopo l’emergenza» produttivi, «ex assistiti dei servizi
sociali», tornino a carico dello Stato
di Palermo;
«La Cucina
potuto distruggere i germogli di un
futuro amorevolmente coltivato alla
I progetti che danno lavoro a giovani «speciali» e quindi della collettività. «In termi-
ni cinicamente economici è stupido
di Mariam»
(Cagliari);
Domus de Luna, la Casa della luna,
ovvero delle utopie «lunari», appa-
Etica, lavoro, sostenibilità. E clienti soddisfatti non investire in esperienze come
queste - postilla Bressanello -. Le
«È buono», catena rentemente irrealizzabili. Beh, non persone che hai perso puoi ritrovar-
di gelaterie tanto irrealizzabili per qualcuno che tele in galera, in ospedale o a casa
(Genova, Bologna ha cullato internet appena nato in con un sussidio».
e Verona);«Amal», Italia, partecipando all’avventura di di ELISABETTA ROSASPINA
ristorante culturale Video On Line con Nicola Grauso; Visi del Buon Gusto
(Roccella Jonica); poi ha lanciato Virgilio nel 1996, è Proteggere la gioventù abbandona- Invece le comunità ne sono uscite
«La Locanda dei stato amministratore delegato per ta non poteva bastargli. Voleva sot- rafforzate. I legami si sono rafforzati Dieci imprese sociali «vere», distri-
Girasoli» (Roma) l’Europa di Excite e vice presidente trarla all’assistenzialismo. Offrirle la e il merito è di chi ha saputo gestire buite in tutta Italia, si sono identifi-
di Tiscali. Ma tutto questo accadeva dignità di un lavoro retribuito, sti- bene il quotidiano». E l’emergenza. cate nel mix di etica, lavoro, sosteni-
nella sua prima vita. molante e di qualità. Ecco nascere 4 L’Exmé di Santa Teresa di Pirri, pe- bilità, aderendo al Progetto Visi del
anni fa nel verde dello storico Tennis riferia di Cagliari, lo spazio diurno Buon Gusto: pizzerie, ristoranti, pa-
I dimenticati Club di Cagliari la «Locanda dei buo- fino a quel momento destinato a sticcerie, laboratori, bar, con 160
ni e cattivi», il bed&breakfast, la piz- sport, musica e spettacolo, si è tra- «lavoratori speciali» e 4 milioni di
Nella seconda, a partire dal 2005, zeria e il ristorante ormai segnalato sformato in un magazzino di derrate fatturato nel 2019 (con un calo previ-
Bressanello ha investito sé stesso, le dalle guide gourmet: «La cooperati- Ugo alimentari per rifornire a chi non sto del 30% per il bilancio 2020). Per
sue conoscenze e anche un bel po’ va occupa una cinquantina di perso- Bressanello, riesce più a fare la spesa: da cento a esempio, da Scampia ha risposto
dei suoi risparmi nelle «risorse ne, due terzi delle quali in condizio- presidente duemila persone in qualche mese. «presente» il Centro culturale e ga-
umane» dimenticate: bambini soli o ne di fragilità. Nel 2019 questa alchi- della Tiscali ha regalato cento tablet, con stronomico «Chikù» (donne rom e
maltrattati, ragazze madri, disabili mia vincente ha prodotto un milio- Fondazione connessione, da distribuire ai bam- napoletane); da Palermo, il labora-
fisici o mentali, tossici, minori ai ne di fatturato. I clienti non vengono Domus de Luna bini che non avrebbero potuto altri- torio di prodotti da forno «Cotti in
Fondazione margini della società (e della legali- per solidarietà, ma perché si mangia menti seguire le lezioni a distanza. fragranza» del carcere Malaspina;
«Domus de Luna» tà), ex detenuti. Insomma, gli ultimi. bene». A fine febbraio, però, piom- da Genova, Bologna e Verona,la cate-
è nata in Sardegna Dalla fondazione madre è nato un ba il tifone Covid-19. na di gelaterie artigianali «è buo-
nel 2005 firmamento di comunità: la Casa Dal «tutto esaurito» al «tutto spran- no»; da Bollate, il servizio di catering
per assistere delle Stelle, per i più piccoli, la Casa gato», la barca ha rischiato il naufra- «In galera»; da Ascoli Piceno, la lo-
e curare bambini, Cometa, per adolescenti e mamme, gio assieme all’ equipaggio. Come se canda «Centimetro Zero».
ragazzi e mamme la Casa del Sole, ancora per mamme l’è cavata il comandante? «Le case Le comunità ne sono uscite Ma la mente di Bressanello è già al
in situazione di con bambini in difficoltà. «L’adozio- sono state chiuse per proteggere i lo- rafforzate. I legami si sono lavoro su altri progetti come, accen-
grave difficoltà. ne del mio terzo figlio mi ha mostra- ro abitanti. Gli operatori hanno lavo- rinsaldati e il merito na, «una piattaforma di delivery eti-
Gestisce quattro to un universo che non immaginavo rato a rotazione, mettendosi in qua- ca a livello nazionale», con rider do-
comunità: - spiega -. Una realtà parallela fatta di rantena forzata. Avevo molta paura
è di chi ha saputo gestire tati di biciclette elettriche, natural-
www.domusdelun trentamila ragazzi che vivono fuori di fughe, proteste soprattutto tra gli bene il quotidiano mente, e retribuzioni adeguate.
a.it dalle loro famiglie». adolescenti - ammette Bressanello -. Ugo Bressanello © RIPRODUZIONE RISERVATA
Martedì 1 Settembre 2020 Corriere della Sera #buonenotizie

8 Resilienti/2
L’esperimento di co-abitare in un quartiere di Como entra nella rete di «La Prossima Generazione»
L’attività è stata pensata all’inizio della pandemia per garantire possibilità di condivisione
Ospitalità ai senzatetto, spazi per i giovani, percorsi educativi (anche per i genitori): la comunità al centro

di ANNA CAMPANIELLO

M
olto più che vivere sotto lo
stesso tetto. «Co-abitare» è Nella foto, da sinistra, Samuele
condividere la quotidianità, Casartelli con gli altri due fondatori di
camminare insieme, accogliere, crea- Casa Legàmi. Sopra, la facciata e sotto
re relazioni autentiche. «Legàmi», per il giardino della struttura
dirla con il termine scelto da un grup-
po di ragazzi di Como per indicare la
casa parrocchiale nel quartiere di Ca-
merlata diventata il punto di partenza
per un progetto di abitare generativo,
di intervento sociale, di crescita condi-
visa. Un punto di partenza e, ora, di ri-
partenza. Perché, «mai come in questo
momento c’è bisogno di vita buona e
relazionale, di fare dell’accoglienza la
dimensione centrale del quotidiano,
di tornare a uno stile di vita fraterno»,
come spiega Samuele Casartelli, uno
dei giovani di «Casa Legàmi», inserita
anche nel progetto «La Prossima Ge-
nerazione».
Mentre Samuele parla, cinque adole-
scenti stanno giocando a ping-pong
nel cortile e alcuni universitari stanno

Ripartire dai Legami


Dove la casa è di tutti
studiando nei locali silenziosi - e natu- a 108 persone. Siamo diventati una frontare dal banale litigio della figlia coordinamento di figure professio-
ralmente connessi wi-fi - ricavati nella presenza silenziosa ma decisiva. I gio- adolescente con l’amica fino a situa- nali competenti, per una buona e se-
grande abitazione di Camerlata. C’è vani hanno bisogno di punti di riferi- zioni più complesse. Ancora Casartel- ria inclusione sociale».
anche chi si occupa dell’orto, l’ultima mento stabili e sereni dove stare, dove li: «La formazione di secondo livello Passi concreti per ripartire insieme.
Siamo diventati
novità. condividere momenti di quotidiani- di insegnanti ed educatori è un nostro «Proponiamo come “Legàmi” diversi
una presenza silenziosa tà. Rischiano di stare soli tutto il gior- cavallo di battaglia ma inevitabilmen- ingredienti - concludono i giovani
L’esigenza ma decisiva. I giovani no e hanno un bisogno pazzesco di ri- te si è in parte interrotta durante del gruppo comasco - ma senza pre-
hanno bisogno di punti di trovarsi». l’emergenza. Ci siamo trovati però tendere di sapere già che ricetta se-
«Abbiamo sentito - spiega Samuele riferimento stabili e sereni La presenza dei ragazzi favorisce an- spontaneamente a dare una sorta di guire . Per questo aspettiamo sugge-
Casartelli - l’esigenza di avviare questa che l’arrivo dei genitori e diventa consulenza pedagogica alle famiglie rimenti e altre proposte. Siamo con-
attività nel lockdown, è stata di gran-
Samuele Casartelli un’occasione per mamme e papà per che non sapevano come affrontare vinti che partire dalla relazione, dai
de aiuto e ha suscitato entusiasmo. E chiedere un consiglio, un aiuto per af- molte situazioni in questo periodo». legami in ogni aspetto dell’esistenza
ora sta continuando alla grande, ci ha L’esperienza di Casa Legami favorisce sia il modo giusto per rispondere an-
offerto un’altra forma di condivisione un “contagio positivo”. che ai bisogni sociali emersi con più
e di impegno comune». Solo poche Il progetto forza nell’emergenza sanitaria. So-
ore prima, il cortile era animato dal ci- Un riferimento prattutto le fasce più fragili hanno su-
nema sotto le stelle. «L’apertura della
casa al quartiere - prosegue - è un Valorizzare le idee degli under 40 «Tanti giovani – spiegano i ragazzi
bito l’isolamento e la solitudine,
mentre per alcune categorie, soprat-
punto fondamentale della nostra atti-
vità e lo è diventato ancora di più in Ecco il patto della generatività della casa di Camerlata - si stanno av-
vicinando. I momenti più leggeri e ri-
tutto i piccoli produttori, c’è anche un
estremo bisogno economico. Siamo
questi mesi. Abbiamo pensato anche creativi diventano l’occasione poi per certi che dalle relazioni sane si possa

I
a momenti di aggregazione e diverti- l progetto «La Prossima Generazione» è rivolto agli under 40, conoscerci e far un passo in più. Molti ripartire, favorendo la partecipazione
mento, come il cinema appunto. Per protagonisti di una nuova fase di ripartenza del Paese. L’obiettivo è valutano di fare un’esperienza come della comunità locale, con una mag-
rispettare tutte le regole il numero raccogliere idee ed elaborati sviluppati seguendo i temi suggeriti come la nostra e stanno già nascendo altre giore coesione sociale».
massimo di spettatori è 30 e abbiamo “investire e condividere il patrimonio”, “custodire l’ambiente e il paesaggio”, case. Più si è meglio è, uno dei nostri © RIPRODUZIONE RISERVATA
sempre avuto il pienone». «Essere già “abitare la casa e la città”. L’iniziativa è dell’Archivio della Generatività obiettivi è proprio avviare una rete di
in una casa in cui facciamo esperienza (www.generatività.it). Ogni proposta, che sarà poi valorizzata da case legami dando spazio all’acco- La rete
di vita comune ha favorito le relazioni professionisti, dovrà contenere l’individuazione del problema, l’obiettivo, glienza di persone che vogliano spe- Casa Legàmi fa parte
con il quartiere - spiega Casartelli - e come realizzarlo. E andrà quindi inviata sotto forma di video, audio o testo rimentare la vita comunitaria». di Legàmi, un gruppo nato a
dopo il lockdown le presenze sono compilando una scheda che si trova sul sito www.laprossimagenerazione.it Un’ospitalità senza limiti che possa Como, per creare occasioni
aumentate. Abbiamo stimato che in © RIPRODUZIONE RISERVATA includere senzatetto, migranti, per- di incontro con i giovani
una sola settimana sono passate fino sone con disabilità, «sempre con il www.facciamolegami.it
#buonenotizie Corriere della Sera Martedì 1 Settembre 2020

Resilienti/3 9

Una nuova storia


per la maestra «ribelle»
di ENRICO GALLETTI

A Francesca Sivieri insegna alla materna


tre mesi da quelle favole sul- nuare a pagare le bollette, da lì l’idea con lo stesso entusiasmo. In casa sua,
l’erba, il suo cellulare conti- di inventarmi qualcosa per continua- a Prato, c’è una cartellina piena di let-
nua a squillare. Francesca Si-
vieri, 43 anni, maestra di scuola ma-
re ad esserci. Fare quello che ho fatto
mi ha fatto stare bene, ancor di più ri-
Durante il lockdown era stata criticata tere e di disegni: glieli hanno spediti i
suoi bambini dopo che si sono ritro-
terna, è rimasta la stessa. Torna dalle
vacanze: una settimana al mare con il
cevere la solidarietà di tutta Italia.
Nessuna critica verso i colleghi:
per aver portato i bimbi a leggere nel bosco vati la maestra in tv. «Se temo che a
settembre la scuola non torni quella
marito Francesco e i figli Pietro e Mat-
teo: «Sette giorni in famiglia e adesso
ognuno è libero di agire come crede.
Certo, sapere che molte altre maestre
La solidarietà di tanti colleghi e genitori di prima? Inevitabile. Non è nella mia
natura essere pessimista, ma sento
pronta a ripartire con la stessa ener-
gia». La sua passione per la scuola è
in Italia hanno seguito il mio esempio
mi ha fatto piacere…».
E ora l’esperienza lontano da casa solo indicazioni su banchi e strutture.
Credo serva dedicare tempo ed ener-
una passione «che brucia». La chiama
«vocazione», dice che al di là del suo
Dalla scuola, però, nessun applauso.
«A distanza di tre mesi da quel gior-
«Educare è passione, mi rimetto in gioco» gie ai bambini adesso: come stanno,
come hanno vissuto questi mesi? Co-
lavoro non potrebbe fare altro. È quel- no, neanche una chiamata dal mio di- me si può intervenire sulla loro socia-
la stessa passione a farle sperare «che rigente: né per essere appoggiata, né lizzazione: la pandemia li ha abituati
a scuola ci si torni in presenza». Sorri- per ricevere critiche. Non sentire nes- alla distanza, al non toccarsi, e questo
de, Francesca, quando un sms di qual- suno, dopo dodici anni in questa i più piccoli lo sentono».
che genitore le ricorda quell’immagi- scuola, mi ha fatto un po’ male». E co-
ne del 25 maggio: lei in jeans e cami- sì se ne andrà, Francesca, ma ripartirà Pezzi di vita
Cosa manca di più? «Il rapporto con
la mia classe. All’asilo vedi i bimbi
crescere, in un attimo li ritrovi ragazzi
con la barba e i baffi. Conservi sempre
qualcosa di loro: un ricordo, un gesto,
un episodio. Sento la mancanza della
scuola nella mia giornata. Si aprirà un
anno di passaggio: non sapendo cosa
mi aspetta nella nuova scuola è diffi-
cile anche programmare. Ogni tanto,
però, mi commuovo». Silenzio. «Mi
commuovo quando incontro i geni-
tori al supermercato, al parco o al bar,
cia che si siede sull’erba e appoggia a Nella foto sopra, e mi chiedono di restare. Ma la vita è
terra una valigia piena di libri, i suoi l’insegnante fatta di incontri e di arrivederci. Cre-
piccoli allievi di Prato che la ascoltano di Prato, Francesca do di essere stata fortunata per que-
a gambe incrociate e a distanza. La Sivieri, che lo sto pezzo di strada insieme ai miei
prima favola e quell’incontro dopo il scorso maggio piccoli. Rivedersi non sarà difficile.
lockdown interrotto dalle polemiche decise di portare Quell’immagine sul prato, poi, reste-
di un sindacalista che la accusava di i suoi piccoli alunni rà il nostro ricordo».
aver agito «in barba a ogni regola di nei giardini @enrico_galletti
sicurezza», «facendo passare per va- per leggere con © RIPRODUZIONE RISERVATA
loro, rimediando
alla chiusura delle
La critica di un sindacalista scuole. A destra, BUONENOTIZIE
bambini ripresi SECONDO ANNA
seppellita da tanti attestati
durante il gioco
di stima. «Ma dal mio (foto Lapresse)
dirigente, dopo 12 anni qui,
neppure una parola»
gabonde le sue colleghe».
Le scrive una mamma, dopo tre mesi.
Ha saputo ed è dispiaciuta, lei come i
genitori degli altri: la maestra France-
sca se ne va. Spiega al Corriere: «Pri-
ma di quell’episodio, avevo chiesto e #RIPARTENZA
ottenuto il trasferimento all’Istituto

N
comprensivo Bartolini di Vaiano. Ora i on ci riesco. Questa è la
miei figli sono grandi, non hanno più frase che utilizza Anna
bisogno della mamma sulla porta di quando incontra qual-
casa. Cambio scuola e riparto, lontano che difficoltà. A volte le basta
da casa. Ho bisogno di nuovi stimoli, una piccola indicazione, ma
questo è stato un anno di bilanci e vo- uscire dalla dinamica dell’or-
glio rimettermi in gioco». goglio è molto faticoso. L’unico
modo che abbiamo di riuscire
Un simbolo è ri-uscire e fidarsi. Quando lo
fa, la frase che le illumina il
Dopo quel gesto, immortalato da
viso e la fa ripartire è «Adesso
una fotografia che ha fatto il giro del
me, ma insieme». Questa no-
stra ripartenza ci chiede fidu-
web, Francesca era diventata un sim-
cia nelle indicazioni. Ora più
bolo. «Nell’Italia del lockdown, dei che mai «adesso me, ma insie-
bambini senza scuola, io mi sono me» ci può salvare.
sentita utile per i miei alunni, che ave-
vano il diritto di trovare uno spazio GuidoMarangoni.it
BuoneNotizieSecondoAnna.it
per loro, un luogo dove rivedersi. Ri-
cevevo lo stipendio e potevo conti-
Martedì 1 Settembre 2020 Corriere della Sera #buonenotizie

10 Interventi&Opinioni
Educazione
R
ientrare a scuola con entusiasmo sarà Per anni abbiamo lavorato come associazioni clima di stima reciproca riscoprendo in molti casi

Tornare
possibile in questo momento di grande genitori attorno al patto di corresponsabilità figure di docenti “alleato” attraverso uno schermo di
incertezza e di panico educativo? La scuola cercando di renderlo “luogo” di lavoro, un tavolo quel figlio svogliato e poco interessato

in classe
è spazio di apprendimento, non solo didattico ma ideale di confronto tra genitori e docenti per didatticamente.
relazionale. Il parziale fallimento della Dad, didattica imparare a parlare la stessa lingua “educativa”. Ora Il momento che stiamo attraversando è senz’altro
a distanza ci ha insegnato che i nostri figli imparano le Linee guida nate dall’emergenza Covid-19 colmo di incertezza ma apre anche a scenari nuovi,
Opportunità dai compagni, la scuola è luogo privilegiato di
sperimentazione di vita. I nostri ragazzi giocano in
parlano di patto di comunità, un patto che si
espande, esce dalla scuola, entra nelle case, nelle
basta saperli cogliere pur nella precarietà. Le
famiglie seguono le notizie scolastiche con

anche prima persona nella scuola tutto ciò che dentro le


mura di casa, nella propria famiglia respirano. La
istituzioni locali, si confronta con le associazioni del
terzo settore e diventa davvero un patto della
apprensione e giustamente attendono indicazioni
certe. Mancano indicazioni elaborate che non

per le famiglie scuola è cosa seria e “viva”. La scuola non è un


ospedale, non è un’impresa che ha bisogno di
società civile. L’educazione di un giovane è interesse
“civico” di tutti, è un investimento che riguarda tutti
riguardino solo la questione banchi, distanziamento
e mascherine. La scuola non può e non deve essere
tecnici per ricominciare a produrre, la scuola ha non solo la famiglia e la scuola. Attraverso la Dad la terreno di scontro politico, ideologico, partitico o
di MARIA GRAZIA COLOMBO* bisogno di “maestri” che prendano a cuore scuola è entrata nelle case e le case sono diventate sindacale. Le scuole in questi mesi hanno
l’esperienza educativa scolastica nella sua totalità. scuole. I genitori più attenti hanno coltivato questo dimostrato che l’autonomia scolastica normata più

Il rilancio necessario dell’impresa sociale e la rivoluzione che comincia dal basso


Il compito di queste realtà sarà promuovere un’azione che si traduca in proposte da sottoporre all’Europa

di PAOLO VENTURI*

B
asterebbe osservare la pro-
gressione con la quale il Terzo
settore ha contribuito all’eco-
nomia del Paese (passando dal 4,8 al
7% di addetti in soli 15 anni fino rag-
giungere un valore delle entrate pari
a 70 miliardi di euro) per collocare
questa moltitudine di organizzazio-
ni al centro della ripartenza econo-
mico-sociale. Un’equazione che an-
cora pochi vedono, una miopia che
va “corretta” se vogliamo guardare
lontano e percorrere un sentiero di
sviluppo sostenibile. La solidarietà,
infatti, non ha solo dilatato il peri-
metro dell’economia, ma l’ha anche
qualificato alimentando e poten-
ziando i territori in termini di coe-
sione e di inclusione. Elementi que-
sti in grado di fare la differenza in
uno scenario caratterizzato da un’in-
certezza strutturale che per essere
affrontata chiede un maggior grado
di interdipendenza e di cooperazio-
ne non solo nelle relazioni, ma an-
che nei processi economici.
Le economie di luogo, comunitarie,

La crescita possibile
sostenibili sono tornate al centro del
dibattito pubblico perché, dati alla
mano, si sono dimostrate più resi-
lienti e capaci di ripartire dopo la fa-
se acuta dell’emergenza sanitaria.
Solidarietà e sostenibilità hanno di-

Comunità al centro
mostrato di essere due facce della
stessa medaglia rilanciando quella muovere una nuova generazione di
visione di sviluppo che oltre a preve- piattaforme digitali (da contrappor-
dere la sostenibilità economica, so- re a quelle del capitalismo estratti-
ciale e ambientale, include anche vo) fra cittadini e istituzioni, attivare
quella “umana” o per meglio dire la reti d’impresa e filiere capaci d’inte-
“fioritura della persona”. Quattro di- grare l’inclusione sociale nella pro-
mensioni da non contrapporre e in- inclusiva e di operare una trasfor- zioni nasce la responsabilità del Ter- duzione locale, promuovere percor-
torno alle quali costruire nuove mazione che nasca dal basso, che zo settore e dell’impresa sociale di si di rigenerazione nelle aree più in-
«economie di atmosfera» (Becatti- coinvolga, come spesso ricorda Lu- promuovere un’azione che si tradu- Comitato terne del Paese, dilatare lo spettro
ni), guidate da uno scopo comune ciano Floridi, i “problem owners” ca in proposte da sottoporre all’Eu- Il 31 luglio delle opportunità lavorative per i
(purpose driven). ossia chi i problemi li vive tutti i gior- ropa. Spetta infatti all’impresa so- la ministra del giovani rilanciando l’impresa nei
In un’era fortemente impattata dal ni. ciale la responsabilità di rilanciare il Lavoro Nunzia settori della cultura, dell’ambiente,
determinismo digitale, infatti, il ri- L’imprenditorialità sociale non è protagonismo della società nella so- Catalfo ha della cura e del turismo sociale.
schio di promuovere soluzioni sen- solo un componente essenziale del- luzione delle sfide odierne: sfide istituito Questi sono solo alcuni dei molti
za includere “integralmente” la per- la resilienza, ma un attore decisivo che richiedono missioni pubbliche un Comitato ambiti su cui l’impresa sociale può
sona e la comunità sono molto alti, per la ripartenza e la trasformazione e nuovi investimenti sociali. Sanità, di dieci esperti fare la differenza e su cui progettare
come alto è il rischio di aumentare il Chi è dell’esistente. Da queste considera- transizione climatica, digitalizza- guidato dal un futuro desiderato.
divario fra i processi deliberativi Direttore zione e lotta alle disuguaglianze (os- senatore Steni *Direttore Aiccon
(leggasi democrazia economica) e il del Centro Studi sia le priorità su cui si fonda Next Di Piazza (Venturi è anche membro del Comi-
mercato. Siamo in una fase storica Aiccon, Paolo Generation EU) saranno un banco di tato di esperti istituito dal ministro
nella quale non possiamo permet- Venturi è docente prova per l’economia sociale. Obiettivo del Lavoro e delle Politiche Sociali
terci di separare economico e socia- di imprenditorialità Progettare nuove infrastrutture so- Definire entro il Nunzia Catalfo, «con il compito di
le, democrazia e mercato, crescita sociale La solidarietà ha dilatato ciali multi-funzionali e multi-servi- 31 luglio 2021 individuare possibili interventi volti
ed equità. Da qui nasce non solo l’ur- e innovazione il perimetro dell’economia e zio ad alto valore comunitario, sti- interventi alla valorizzazione e allo sviluppo
genza, ma anche la responsabilità di sociale presso molare nuove forme di neo-mutua- di promozione del sistema dell’economia sociale e
rilanciare l’impresa sociale, il mu- l’Università
l’ha qualificato potenziando lismo per accelerare processi di ge- dell’impresa solidale». Il comitato sarà presiedu-
tualismo e tutte quelle istituzioni ca- degli studi i territori in termini stione e uso delle risorse e dell’economia to dal senatore Steni di Piazza).
paci di generare valore in maniera di Bologna di coesione e di inclusione energetiche e dei beni comuni, pro- sociale © RIPRODUZIONE RISERVATA
#buonenotizie Corriere della Sera Martedì 1 Settembre 2020

In un contesto pandemico, la paura può accentuare ancora di più l’odio verso l’altro: lo straniero,
il diverso, ma anche semplicemente chi sta meglio di me, il vicino che mi minaccia, il giovane che,
11
essendo meno esposto alla malattia, ci provoca con i suoi comportamenti scriteriati (M.Magatti)

di venti anni fa è possibile, molte scuole hanno fatto governance, collegi docenti, didattica, strategie da civico del nostro vivere. Ognuno di noi vive
scelte impensabili fino a poco prima, hanno osato pensare, di fatto un reale pluralismo educativo nel costruendo un pezzo di storia. Occorre darsi un
leggendo i bisogni del territorio. Un’autonomia fatti. La scuola non sarà più quella di prima, e le tempo, un tempo per parlarsi, un tempo per aiutarsi,
spinta dalla necessità ma possibile, quindi alla famiglie lo hanno capito bene, la scuola è un un tempo per viverci in maniera più autentica. La
portata di tutte o quasi tutte le scuole del sistema: appuntamento prezioso, più o meno desiderato ma scuola è una compagnia educativa fatta di volti e
meno burocrazia, più creatività educativa e una prezioso. Il Coronavirus ha evidenziato di cosa relazioni, tra adulti docenti e adulti genitori, relazioni
didattica che provochi e alimenti il desiderio di siamo fatti, chi siamo e cosa ci sta a cuore. a volte faticose ma concrete e reali. Tutto il mondo
conoscenza dei ragazzi. Per mesi la scuola è entrata In alcune famiglie si sono riscoperte, magari con della scuola è in movimento , superiamo questo
nelle nostre case attraverso il volto di docenti a volte fatica ma con soddisfazione, relazioni interessanti “panico educativo”che ci impedisce di intravedere
timorosi ma sempre appassionati. La scuola deve tra fratelli e sorelle, madre e padre, in altre dove le prospettive nuove. Come spiegava Maria
essere giustamente sempre “invadente” ed entrare cose erano già complicate si sono ulteriormente Chi è Montessori : «Per avere qualcosa di buono a
a “svegliare“ i nostri figli attraverso una chiamata complicate. Ma la scuola accoglie tutti e dentro la Lecchese, mamma distanza devi sempre collegarti a una presenza».
che io definisco “carezza educativa”, li incuriosisce scuola nasce un’amicizia particolare, un’amicizia di 6 figli, attiva *Vice presidente nazionale
attraverso docenti che si sentono più liberi e quindi civica che è più di un’amicizia ma qualcosa che nel Forum che Forum delle associazioni familiari
più protagonisti sperimentando nuovi modelli di lascia traccia e costruisce il bene comune, il senso è nato nel 1992 © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’emergenza non è finita e comunque le difficoltà sociali ed economiche saranno rilevanti


Il tema chiave dei prossimi mesi sarà come accettare la condizione di incertezza senza farsene travolgere

di MAURO MAGATTI* La sfida? siva da “fine del mondo”. È quello


che si percepisce quando ci si imbat-
ti. Un quadro depressivo che può
portare, in qualche caso, al crollo

M Saper gestire
ai come quest’anno la ri- te nei pessimisti: di fronte ai danni della motivazione e al ripiegamento
presa delle attività dopo la causati dal coronavirus è impossibi- su di sé. D’altro canto, la paura può
pausa estiva avviene in un le ricominciare. generare una reazione di puro dinie-
contesto di incertezza. La maggior In un contesto pandemico, poi, la go: atteggiamenti che possiamo os-
parte dei virologi esclude un nuovo paura può accentuare ancora di più servare nelle tante forme esplicite o

la paura
lockdown. E tuttavia, ciò non signi- l’odio verso l’altro: lo straniero, il di- implicite di negazionismo. La pul-
fica che la questione sia risolta. In verso, ma anche semplicemente chi sione di morte - intesa come attra-
realtà, davanti a noi si profilano me- sta meglio di me, il vicino che mi mi- versamento dello spazio rischioso
si difficili, in cui il virus continuerà a naccia, il giovane che, essendo me- che ci fa sentire più intensamente la
disturbare, e molto. no esposto alla malattia, ci provoca vita - straborda da tutte le parti: lo
Distanziamento sociale, uso della con i suoi comportamenti scriteria- abbiamo visto nei comportamenti
mascherina, complicazioni a non fi- “senza regole” dei giovani (e nei
nire nella gran parte delle nostre at- “giovanilisti”) di quest’estate. Ma an-
tività. Dagli uffici agli autobus, dalle che negli scoppi di violenza che si
scuole alla gestione della vita fami- sono registrati qua e là.
liare (specie nei rapporti tra le gene- Ancora la paura negata si può tra-
razioni) tutto sarà difficile. Insieme sformare in una pulsione irrefrena-
dovremo cercare di evitare di torna- bile per la “ripartenza”: quasi fosse
re indietro. Sapendo che ci potran- possibile mettere tutto tra parente-
no essere chiusure parziali, periodi si, cancellare i difficili mesi alle no-
di quarantena, inefficienze nei ser- stre spalle. Non manca - nemmeno
vizi. Il tutto nella difficoltà di distin- sulla scena pubblica - chi, preso da
guere un semplice raffreddore dal EFFETTO ANTI-CRESPO 48H* una irrefrenabile frenesia, pensa

Mauro Magatti
insegna NATURALMENTE DISCIPLINATI
Sociologia
all’Università LIBERI COME L’ARIA Il coraggio non è non aver
Cattolica
e ha fondato paura, ma la capacità
l’Archivio della di non farsene schiacciare
Generatività Come diceva Cesare Pavese:
sociale «Non ci si libera
Covid-19. Tenuto conto del forte bal-
di una cosa evitandola,
zo all’indietro già registrato del Pil, ma soltanto
tutto ciò è sufficiente per essere si- attraversandola»
curi di una cosa: è cioè che le diffi- ORIGIN
DI
coltà economiche e sociali saranno che sia possibile ritornare esatta-
E
I
DIENT

NATURA

molto rilevanti. Quando finirà la 97% mente al punto di partenza. Nel ten-
cassa integrazione, ci sarà chi per- tativo improbabile di vincere la pau-
RE

LE
ING
derà il lavoro; molti piccoli impren- ra, negando la realtà.
ditori, partite Iva, professionisti do- Sarà dentro questa tensione che ci
vranno chiudere; per i giovani trova- toccherà vivere nei prossimi mesi.
re un’occupazione capace di aprire IVO 100 Sul piano individuale e collettivo, il
TT
%
CIPIO A

la strada del futuro sempre più una tema sarà accettare questa nostra
VEGET

chimera; molte famiglie avranno condizione di incertezza e paura


IN

AL
difficoltà ad arrivare a fine mese; PR E *
senza negarla e senza farsene travol-
nelle periferie la vita diventerà an- gere. Il che concretamente significa
cora più difficile. imparare a guardare in faccia la real-
Il sentimento prevalente in questa tà provando a dare risposte nuove
situazione - quello con cui tutti dob- alle sfide che ci vengono da essa. Co-
biamo fare i conti - è dunque, inevi- me ci hanno insegnato tanti prima
tabilmente, quello della paura. Solo di noi, il coraggio non è non aver pa-
degli incoscienti (che per la verità ura, ma la capacità di non farsene
non sono pochi) possono non teme- schiacciare. Con le parole di Cesare
re quello che potrà succedere. Il pro- Pavese, «Non ci si libera di una cosa
blema è come saremo capaci di ge- evitandola, ma soltanto attraversan-
stire - individualmente e collettiva- dola».
mente - questo sentimento. *Professore di Sociologia
La paura del virus può tradursi pri- Università Cattolica
ma di tutto in una sindrome depres- © RIPRODUZIONE RISERVATA
Martedì 1 Settembre 2020 Corriere della Sera #buonenotizie

12 La graphic novel

Turisti sì, ma sostenibili


Viaggio da Palermo a Bergamo per scoprire il Paese nascosto
Volti, storie, cibo e natura: così difendiamo l’ambiente
di GIANCARLO CALIGARIS
#buonenotizie Corriere della Sera Martedì 1 Settembre 2020

Giancarlo Caligaris (Genova, 1959) dopo gli studi artistici si è dedicato

L’autore al cinema di animazione e all’illustrazione pubblicitaria. Dopo alcuni anni


trascorsi in Spagna è ritornato a Milano, dove oggi realizza illustrazioni
13
per i quotidiani e copertine di libri.
Martedì 1 Settembre 2020 Corriere della Sera #buonenotizie

14 Antimafia

L’uva pulita
più forte del Covid
(e del caporalato) di MICHELANGELO BORRILLO

S
e neanche la pandemia ferma il capora-
lato, allora la lotta per contrastarlo deve
L’associazione continuare. Più forte di prima perché, si
NoCap è una rete sa, nelle difficoltà i deboli diventano ancora
internazionale più fragili. È la strategia che il gruppo Mega-
che valorizza mark (pugliese, di Trani) ha messo in atto re-
le aziende agricole plicando anche nell’estate del 2020 il progetto
rispettose dei di filiera etica contro il caporalato nato un an-
diritti dei lavoratori no fa in collaborazione con l’associazione in-
ternazionale NoCap (impegnata nel promuo-
Dove nasce vere e valorizzare le aziende agricole che ri-
È stata fondata spettano la legalità e i diritti dei lavoratori) e
a Nardò, in Puglia, Rete Perlaterra (associazione e rete tra impre-
all’indomani dello se che promuovono pratiche agroecologiche
sciopero contro di lavoro della terra).
lo sfruttamento Se nel 2019 il contrasto al caporalato si è con-
dal camerunense centrato nella raccolta dei pomodori, que-
Yvan Sagnet st’anno l’attenzione si è spostata sull’uva. An-
con altri braccianti: che nel ricordo di Paola Clemente, la brac-
Sagnet nel 2017 è ciante agricola tragicamente morta cinque
stato nominato anni fa, ad Andria, proprio sotto i tendoni che
Cavaliere ricoprono le vigne. Nel 2019 la filiera etica
della Repubblica contro il caporalato denominata “Iamme”

Dopo i pomodori, le vigne


La campagna del gruppo Megamark
a sostegno dei produttori
che non sfruttano i braccianti

(come la parola del gergo meridionale che si- time di sfruttamento: oltre a un contratto di donatori. Una rivoluzione per un territorio
gnifica “andiamo”) ha consentito di regola- lavoro dignitoso – 6 ore e mezza di lavoro e complicato, quello compreso tra il Metapon-
rizzare circa 150 braccianti extracomunitari una paga giornaliera di 70 euro lordi (contro tino e il Sud della Puglia, in cui si stima siano
tra Capitanata (provincia di Foggia, Puglia) le 10 ore lavorative imposte dai caporali per oltre trentamila le donne braccianti potenzia-
per la raccolta di pomodori da trasformarsi in una paga di 30 euro, oltre al costo del traspor- Iamme-No Cap è li vittime dello sfruttamento.
conserve, Metapontino (Basilicata) per la rac- to spesso su “furgoni della morte”) – è stato il marchio etico di qualità
colta e confezionamento di prodotti freschi e messo a loro disposizione un alloggio e il tra- promosso dalla Per le donne
Ragusano (Sicilia) per la coltivazione di po- sporto gratuito verso i luoghi di lavoro, grazie Associazione No Cap
modori. La stessa linea tracciata un anno fa a due van acquistati dall’associazione NoCap e dal gruppo Megamark «Con questa iniziativa – spiega Yvan Sagnet,
viene ripercorsa anche nel 2020: le lavoratrici con una raccolta fondi che ha coinvolto tanti presidente dell’associazione NoCap – voglia-
del territorio, coinvolte nel progetto «Donne mo ricordare che il caporalato è un fenomeno
braccianti contro il caporalato», raccolgono trasversale che colpisce non solo gli immigra-
uva da tavola biologica nelle terre di Ginosa Alla Bocconi e in streaming ti, ma anche gli italiani, in particolar modo le
(Taranto), che viene confezionata nell’im- donne». «“Iamme” – gli fa eco Francesco Po-
pianto di Aba Bio Mediterranea di Policoro
(Matera), e distribuita dal gruppo Megamark Salone della Csr alla tappa finale marico, direttore operativo del gruppo Mega-
mark – è il nostro contributo per una società
negli oltre 500 supermercati a insegna A&O,
Dok, Famila, Iperfamila e Sole365 del Mezzo- L’Italia della sostenibilità migliore in cui chi lavora nel settore agroali-
mentare, impresa o bracciante di qualsiasi
giorno con il bollino “NoCap” e il marchio eti- razza o provenienza, deve farlo nel solco delle

È
co e di qualità “Iamme”. iniziato il conto alla rovescia per la tappa finale del Salone della Csr e leggi». Tanto più in questo momento in cui
dell’innovazione sociale, che si terrà il 28-29 settembre con bisogna convivere con l’emergenza Covid.
Fino a novembre collegamenti in streaming dall’Università Bocconi di Milano. Da Che il gruppo Megamark vuole contribuire a
gennaio a giugno ha già attraversato il Paese da nord a sud: 14 tappe, oltre fronteggiare anche in maniera concreta: per il
La gamma di prodotti biologici Iamme-No- 5000 partecipanti e 200 relatori negli incontri (dalla terza tappa. il 31 marzo 2019 ha tramutato – incrementando la som-
Cap, già presenti sugli scaffali dei supermer- a Udine, in diretta streaming), per raccontare i volti della sostenibilità dei ma messa a disposizione – il bando per il con-
cati del gruppo con una linea di rossi (passa- territori, mettendo in evidenza le buone prassi di istituzioni, enti, corso Orizzonti solidali in un sostegno alla sa-
te, pelati, salse pronte) e una di prodotti fre- organizzazioni, aziende e privati, la capacità di fare rete, le esperienze di nità pugliese di 400 mila euro. «Oltre a im-
schi ortofrutticoli, andrà così ad arricchirsi collaborazione tra profit e non profit e le iniziative realizzate durante la crisi porre le buone pratiche all’interno dei nostri
Chi sono con l’uva. Si stima una produzione di circa sanitaria. Toccando anche Bari, dove nasce il progetto che raccontiamo in supermercati – spiega il cavaliere del lavoro
Megamark 950 mila confezioni da mezzo chilo per un questa pagina. Chi non può seguire gli incontri in diretta avrà l’opportunità di Giovanni Pomarico, a capo del gruppo e della
è leader nel Sud fatturato atteso di circa un milione di euro. La rivedere le clip con gli eventi anche nei mesi successivi. E sono già 200 le Fondazione Megamark - abbiamo deciso di
Italia nella raccolta dell’uva durerà fino a novembre, poi organizzazioni che hanno confermato la partecipazione all’edizione supportare la sanità pugliese in questa emer-
distribuzione sarà garantita continuità lavorativa anche nei nazionale del Salone che prevede un programma culturale articolato in sei genza, auspicando che la nostra azione sia
organizzata sei mesi successivi con la raccolta degli agru- percorsi tematici: ambiente, clienti, comunità, dipendenti, fornitori, investitori. d’esempio per tanti perché, chi può, deve fare
con oltre 400 mi. Nella prima filiera bio-etica contro il ca- Il programma su: www.csreinnovazionesociale.it/programma_2020 qualcosa di concreto per il bene di tutti». Con
supermercati poralato dedicata alle donne sono coinvolte © RIPRODUZIONE RISERVATA o senza pandemia.
www.megamark.it 50 braccianti pugliesi e lucane, fino a ieri vit- © RIPRODUZIONE RISERVATA
#buonenotizie Corriere della Sera Martedì 1 Settembre 2020

Fondazioni 15

Studenti alla vigilia della ripresa: L’analisi


Acri e Con i Bambini rilanciano
la lotta alla povertà educativa
e alle disuguaglianze digitali GIOVANI OGGI,
Indagine sullo stato degli edifici ADULTI DOMANI:
e progetti promossi in tutta Italia SU DI LORO
VIETATO FALLIRE
di PAOLO FOSCHINI
di GIORGIO RIGHETTI*

S
e il sistema scolastico italiano
fosse un computer potremmo Si ritorna a parlare di giovani. Ma se
I report dire che i suoi problemi erano, ne parla, a mio avviso,
Le indagini già prima della pandemia, tanto di impropriamente. I giovani non sono
dell’impresa hardware quanto di software. Nel pri- una categoria sociale, né sono
sociale mo fronte rientra il fatto che, solo per individui in attesa di cittadinanza.
Con i Bambini fare un esempio, in media un edificio Ogni individuo è cittadino sin dalla
e Openpolis scolastico su quattro nel territorio na- nascita, e per ognuno dovrebbero
sull’edilizia zionale non era nato per essere una valere i diritti sanciti dalla nostra
scolastica scuola e specie nelle grandi città ha Costituzione. «È compito della
e le disuguaglianze spesso più di un secolo di vita: il che Repubblica rimuovere gli ostacoli di
digitali sono qui oltre a qualche pro aveva già prima di- ordine economico e sociale che,
consultabili: versi contro, figurarsi adesso con vo- limitando di fatto la libertà e
www.conibambini. lumetrie e distanze obbligate. Il se- l’eguaglianza dei cittadini,
org/lo-stato- condo fronte è ancora più vasto se so- impediscono il pieno sviluppo della
delledilizia- lo si pensa alla disparità digitale per persona umana», recita l’articolo 3
scolastica; cui (Buone Notizie ne ha trattato am- della Carta Costituzionale. Il pieno
www.conibambini. piamente in luglio) un milione di mi- sviluppo della persona umana, che è
org/disuguaglianze nori sui dieci residenti in Italia non tale sin dal primo giorno di vita.
-digitali aveva durante il lockdown e tuttora Affrontare il tema mettendo in
non ha né un pc né un tablet. Anche al contrapposizione le generazioni,
I bandi netto delle difficoltà da Covid è questo quasi che l’attributo anagrafico fosse
Qui di seguito i il contesto - misurato nei due ambiti una condizione statica e permanente
dettagli su alcuni appena richiamati da altrettante inda- e non, invece dinamica e
dei progetti gini dell’impresa sociale Con i Bambi- temporanea, non fa bene perché
principali promossi ni in collaborazione con Openpolis - impedisce di guardare all’individuo
dalle Fondazioni in cui sta per calarsi la ripresa delle nella sua interezza all’interno di un
bancarie scuole italiane gravata da tutte le inco- percorso di vita che la natura ha
rappresentate da gnite da virus e controvirus che non FOTO GETTY IMAGES
dettato. Non credo, pertanto, che
Acri e relativi alla stiamo a riassumere. servano «politiche per i giovani».
scuola: Ma è a partire da questo contesto che Credo che servano, invece, politiche
Torino il mondo delle Fondazioni bancarie in grado di dare attuazione
www.fondazionecrt rappresentato da Acri ha rinnovato il all’articolo 3 della Costituzione: che

Se il banco di prova
.it/ricerca-e-
istruzione/progetto
-diderot
Biella
www.fondazionecr

è sostenere la scuola
biella.it/flex/cm/pa
ges
Cuneo
www.fondazionecr
c.it/la-scuola-che-
vorrei
La Spezia
www.fondazioneca
rispezia.it/bando- suo impegno - mai cessato neppure consentire agli studenti delle scuole realtà quei sogni e desideri. siano in grado, cioè, di
torniamo-scuola nei mesi della didattica a distanza - af- primarie e secondarie di tutta la regio- In Liguria il bando «Torniamo a accompagnare i cittadini nel
Padova - Rovigo finché la ripresa della scuola «in pre- ne e della Valle d’Aosta l’opportunità Il piano scuola» di Fondazione Carispezia percorso di vita che è contraddistinto
www.fondazioneca senza» possa non solo avvenire ma non solo di approfondire le materie contribuirà a finanziare gli interventi da bisogni e desideri che mutano ed
riparo.it/Poverta- tradurre, come si dice sempre, le nuo- tradizionali con metodi nuovi ma di «Diderot» necessari per garantire la riapertura evolvono anche in funzione dell’età,
educativa ve necessità in opportunità. Lo spirito affrontarne di nuove combinate con (Piemonte) in sicurezza. Mentre in Toscana viene politiche progettate attorno all’uomo,
Firenze del resto è sempre quello del Contra- quelle solite: arte e matematica, eco- e quello rilanciato da Fondazione Cr Firenze il che è tale indipendentemente dagli
www.fondazionecrf sto alla povertà educativa minorile cui nomia e computing, stili di vita e pre- sui ragazzi progetto «TuttoMeritoMio» per gli anni indicati nella sua carta
irenze.it le Fondazioni, in accordo col governo venzione delle dipendenze, inglese e studenti «ad alto potenziale»; Fonda- d’identità. In questa direzione va
«ad alto
Pistoia e col Forum nazionale del Terzo setto- opera lirica. Sempre in Piemonte Fon- zione Crpt ripropone per la sesta volta l’azione delle Fondazioni di origine
www.fondazionecr re, hanno dedicato dal 2016 un Fondo dazione Cr Biella ha invece lanciato il potenziale» a Pistoia e Pescia l’iniziativa «Scuole bancaria, che hanno compreso la
pt.it/Scuole-in- specifico gestito da Con i Bambini che bando «Scuola+», rivolto alle scuole (Toscana) in movimento» con 350mila euro per crucialità dei processi educativi in
movimento ha finora promosso e finanziato 355 che l’emergenza Covid ha messo in Utilizzabili l’innovazione; e Fondazione Mps pro- questo percorso di pieno sviluppo
progetti in tutta Italia. Con adesioni crisi e pensato per sostenere in antici- per tornare muove a Siena la quinta edizione di della persona umana, e hanno dato
ovunque: Fondazione Cariparo, per po gli studenti che dovessero trovarsi «sCool Food» sull’educazione alla cit- vita, in collaborazione con il Governo
dirne una, contro la povertà educativa in difficoltà con le nuove condizioni;
in classe tadinanza attiva, allo sviluppo soste- e con le rappresentanze del Terzo
nelle province di Padova e Rovigo ave- mentre Fondazione Cr Cuneo, dopo fondi avuti nibile, ai diritti umani. settore, al Fondo per il contrasto
va già impegnato più di 30 milioni di avere promosso tra i ragazzi già prima anche per Più pratica che mai infine la possibi- della povertà educativa minorile, che
euro in quattro anni e ora ne ha ag- dell’estate il concorso «La scuola che altri motivi lità offerta da Fondazione di Sardegna

355
interviene proprio laddove quello
giunti altri tre per la ripresa scolastica vorrei» in vista di settembre, si appre- (Sardegna) che per le scuole dell’isola aveva stan- stesso percorso risulta più
Acri.it nell’emergenza. Ma accanto a questi sta a tradurre per quanto possibile in ziato lo scorso anno un milione e mez- accidentato e fragile. E non a caso
L’associazione casi ci sono le iniziative specifiche zo di euro da spendere nei progetti hanno posto la massima attenzione
oggi rappresenta delle singole Fondazioni, impossibili più vari: ora gli istituti potranno usare ai primi anni di vita del bambino,
83 Fondazioni da citare tutte, nelle quali lo spirito di quei soldi per qualsiasi intervento re- perché è lì che sì creano le condizioni
di origine bancaria cui sopra è costantemente riconosci- Sono i progetti promossi e sostenuti lativo alle nuove norme anti-Covid, per lo sviluppo dell’individuo ed è lì
e 11 tra Casse e bile. E riproponibile a prescindere dal 2016 a oggi con il Fondo per il con una semplice comunicazione e che è «vietato fallire».
Banche del Monte dall’emergenza in atto. contrasto alla povertà educativa senza acuna burocrazia, anche se li *Direttore generale Acri (foto)
più altri enti per un In Piemonte si può partire dal proget- minorile, gestito dall’impresa sociale avevano ottenuti per altri motivi. © RIPRODUZIONE RISERVATA
totale di 106 soci to Diderot di Fondazione Crt, nato per Con i Bambini © RIPRODUZIONE RISERVATA
Martedì 1 Settembre 2020 Corriere della Sera #buonenotizie

16 Solidarietà

S
arebbe un grave errore consi-
derare l’esperienza del coro-
navirus alla stregua di una
guerra sulle cui macerie tornare a ri-
costruire ciò che è stato distrutto.
Dobbiamo essere ormai consapevo-
li di essere passati a una nuova con-
dizione esistenziale dalla quale non
si torna indietro. Se ciò vale in gene-
rale per le nostre vite, questa è an-
che la conclusione a cui è giunta
l’associazione dei Centri di servizio
per il volontariato (CSVnet) nel re-

Buoni, ma basta
port, ancora riservato, realizzato
ascoltando le esperienze dei volon-
tari sparsi su tutto il territorio nazio-
nale nei mesi di lockdown.
I Centri di servizio, è bene ricordar-
lo, sono nati dalla legge del 1991 e

«Volontari
sono divenuti operativi nel ’97. Oggi
sono presenti in tutto il Paese con contatto fisico: dovendo fare di ne-
400 sedi a livello regionale o provin- cessità virtù, si è potuto verificare
ciale e con sportelli locali, sono ge- che anche il «rapporto virtuale»
stiti autonomamente dalle associa- può dare ottimi risultati se non ad-

non questuanti»
zioni di volontari e sono finanziati, dirittura aprire nuove prospettive.
per legge, dalle fondazioni bancarie Ma il nodo più critico emerso dalle
e da un credito d’imposta. La loro esperienze dei coordinatori del vo-
funzione non è però di rappresenta- lontariato italiano, purtroppo, è il
re i gruppi di volontari ma di fornire rapporto con la pubblica ammini-
loro servizi centralizzati come for- strazione. L’atteggiamento spesso
mazione, consulenza o supporto riscontrato è quello di considerare il
tecnico-logistico. Anche per questo volontario alla stregua di manodo-
si rendeva necessario capire come il
mondo del non profit avesse reagito
Il report sui Centri di servizio: le organizzazioni hanno tenuto pera gratuita da usare quando serve
senza mai ascoltare cos’ha da dire o
al disorientamento causato dalla
pandemia, alla concentrazione di
ma è difficile il rapporto con le amministrazioni pubbliche proporre. Nei casi peggiori è addi-
rittura ritenuto un «fastidioso que-
tutti gli sforzi finanziari sull’emer-
genza sanitaria e, al tempo stesso, se
La crisi ha accelerato il turnover generazionale e spinto sul digitale stuante».
«Se analizziamo i vari decreti del
fosse possibile mettere a frutto l’on-
data emotiva che ne è scaturita.
Tabò: «Noi nel Comitato nazionale di protezione civile» governo - si infervora il presidente
Tabò - restiamo sorpresi dalla totale
assenza del soggetto volontariato. È
Chi chiuderà come se la pubblica amministrazio-
di PIER LUIGI VERCESI ne ci riconoscesse normativamente
La notizia rassicurante è che il Ter- ma non culturalmente. Nei prossi-
zo settore, nel suo complesso, ha te- mensioni personali, sulla capacità più avanzata. Mentre il coronavirus mi giorni prenderemo una posizio-
nuto e in pochi giorni è riuscito a di ascolto, di empatia, di contrap- mieteva vittime soprattutto tra gli ne dura per questa assoluta assenza
riorganizzarsi. Solo le associazioni porsi alla solitudine, all’abbandono anziani, appariva poi ancor più evi- di coinvolgimento. È vero che il vo-
più fragili non hanno retto all’im- dove si hanno solo vuoti, assenze. dente che l’età media dei volontari lontariato di protezione civile ha pe-
patto e probabilmente sono desti- Obiettivo del report è di mettere in italiani è molto elevata. culiarità che vanno riconosciute ma
nate alla chiusura. Verrebbe da pen- evidenza i punti di debolezza del vo- Il lato positivo, a volerlo trovare, è Sportelli è anche vero che la protezione civile,
sare che ciò non è del tutto negativo: lontariato italiano e di correre ai ri- che la crisi ha accelerato il turnover I Centri di servizio nella gestione delle emergenze, non
le energie, invece di disperdersi, po- pari. Innanzitutto occorre sfatare il generazionale alla guida delle asso- per il volontariato può ignorare le altre forme di volon-
tranno concentrarsi nelle organiz- luogo comune dell’italiano con il ciazioni, sbloccando situazioni cri- sono 49 e sono tariato. Chiediamo quindi di entra-
zazioni meglio strutturate. Ma Ste- cuore in mano. Rispetto a quindici stallizzate da decenni, e piegato le articolati in 400 re nel Comitato nazionale di prote-
fano Tabò, presidente dei Csv, ci fa anni fa, quando l’Istat cominciò a ri- resistenze al digitale. La difficoltà di sportelli zione civile, perché la nostra pre-
notare che il valore di queste piccole levare i dati, la situazione è miglio- accettare le nuove tecnologie, in re- sul territorio; senza possa essere valorizzata al
associazioni non può essere valuta- rata, sottolinea Stefano Trasatti, co- altà, non era legata all’età ma a que- erogano 205mila meglio». Come, del resto, prevede la
to meramente in termini di efficien- ordinatore del report, ma noi restia- stioni ideologiche ma sulla convin- servizi all’anno legge.
za, perché spesso si reggono su di- mo il fanalino di coda nell’Europa zione che nulla potesse sostituire il www.csvnet.it/csv © RIPRODUZIONE RISERVATA

Formazione
A
nche i volontari vanno a scuola. «Come volontari e le associazioni. «Si tratta di un’offerta master. «L’emergenza sanitaria ha fatto emergere

La pandemia creare le giuste partnership per il


fundraising». «Quanto vale la fiducia al
piuttosto articolata, che prevede lezioni frontali ma
anche lavori di gruppo, simulazioni, incontri sul
ancora di più la necessità della formazione di chi
opera come volontario», sottolinea Pietripaoli. I
ha fatto lezione tempo del Covid». «Comunicazione non violenta
nella convivenza forzata». La pandemia ha fatto
campo. I docenti provengono dalle università del
territorio, da fondazioni, soggetti profit e non profit
temi di corsi, lezioni e webinar, a parte qualche new
entry (ad esempio «Il pensiero resiliente in
I nuovi corsi nascere nuove materie e corsi di formazione ad
hoc. Lo racconta Marco Pietripaoli, direttore del
che si mettono a disposizione pro bono», spiega
Pietripaoli. Con il lockdown, l’università si è spostata
un’epoca di hate speech») sono invece sempre gli
stessi. «Perché sono sempre attuali. Il più
dell’Università Centro Servizi Volontariato (Csv) Milano, alla vigilia online: «Eravamo titubanti, invece l’esperienza è importante è la relazione: il volontario deve

del Volontariato del un nuovo anno formativo per le persone che si


mettono a disposizione delle proprie comunità in
andata bene, tanto che per la ripresa di ottobre
pensiamo a una gestione mista, aula e web».
imparare come rapportarsi con gli altri, capire in
modo empatico il punto di vista altrui, ascoltare e
mille ambiti diversi (dal sociale all’ecologia, dalla La pandemia ha fatto avvicinare, a Milano, un rilevare il bisogno e ridisegnare di conseguenza il
di GIOVANNA MARIA FAGNANI cultura allo sport). A Milano, Cosenza, Treviso, migliaio di volontari in più a questi corsi che proprio intervento, per aiutare senza imporre. In
Ferrara, Modena e Salerno - da otto anni a questa generalmente ogni anno sono frequentati da circa questo periodo di distanziamento fisico c’è un
parte i Csv hanno avviato l’esperienza 1200 iscritti, per una quarantina di indirizzi. In grande bisogno di avvicinamento sociale e il ruolo
dell’Università del Volontariato (www.univol.it), totale gli iscritti a questo speciale “ateneo” sono del volontariato sta proprio in questo».
ovvero la proposta di corsi, master e seminari per i circa 5 mila, 150 invece le proposte, fra lezioni e © RIPRODUZIONE RISERVATA
#buonenotizie Corriere della Sera Martedì 1 Settembre 2020

20 390
Sono gli appuntamenti in programma da settembre Le realtà di Padova capitale impegnate nei percorsi
a dicembre, organizzati dal Comitato di Padova capitale
europea del volontariato 2020. Il palinsesto si sviluppa
attorno a 7 aree, da «Povertà e nuove emarginazioni»
di progettazione partecipata su ambiente e urbanistica,
cultura e istruzione, salute sport e benessere, tecnologia
e innovazione, economia e sviluppo sostenibile, pace
17
a «Pace, cooperazione internazionale e diritti umani» diritti umani, povertà e nuove emarginazioni

L’evento
Aprire le menti
e rispettare
la natura
Torna Solidaria
di PAOLA D’AMICO

«A
pertamente» è il tema
della terza edizione
del festival Solidaria,
che per una settimana (21-27
settembre) trasforma Padova nella
città della solidarietà con eventi
diffusi sul territorio rispettando le
norme di sicurezza e in diretta
streaming. L’obiettivo: far ripartire la
cultura. Il tema era stato pensato
prima dell’emergenza, ma assume

Adesso Batman
ora un nuovo e più forte significato
«se letto alla luce dell’esperienza di
questi mesi di crisi ma anche di
straordinaria resilienza», come
sintetizza il presidente del Csv
padovano Emanuele Alecci:

arriva in chat
«Significa riprendere il contatto con

B
atman è arrivato puntuale in l’ambiente e il paesaggio che ci
chat ogni giorno alle 17. I circonda come luogo di relazione. E
bambini chiusi in casa per il richiama a un approccio mentale
lockdown, ma anche i piccoli rico- aperto, necessario per costruire

Padova per bene


verati in oncologia pediatrica hanno comunità accoglienti ed inclusive».
chiacchierato e giocato insieme a L’inaugurazione è in programma il
lui. E con Wonder Woman e i clown. 21 settembre alle 17.30 al Palazzo
Una chat che ha riempito i pomerig- della Ragione. La chiusura il 27 con
gi e riportato il sorriso sul volto di la grande festa al Prato della Valle
tanti piccini. «Pronto clown» di (il programma completo sul sito
«Giocaconilcuore», è una delle tan- www.solidaria.eu). Il Festival cade a
te iniziative del contenitore «Per Pa- vent’anni dalla
dova noi ci siamo», un progetto
strutturato che ha coinvolto quasi
L’iniziativa del Csv locale con il Comune e la Diocesi Convenzione
europea del
duemila volontari e portato aiuto a
migliaia di persone a Padova. Dalla
Vittoria, Giorgio, Rosemary e gli altri che si sono messi in gioco paesaggio che
diventa così
consegna delle mascherine, alla
spesa solidale, ai pasti garantiti, ai
Alecci: «La crisi ha svelato tanti disagi e tanta generosità» l’ossatura di
Solidaria, perché
tablet e computer acquistati per la
didattica scolastica.
Il rilancio della città come Capitale europea del Volontariato Emanuele Alecci «un luogo
diviene
Quando tutto era chiuso, il Centro paesaggio nel momento in cui c’è
Servizi Volontariato con il Comune una relazione tra uomo e
di Padova e la Diocesi sono scesi in di FRANCESCA VISENTIN ambiente, un paesaggio diviene
campo, insieme. E hanno fatto la oggetto di tutela nel momento in
differenza. Padova capitale europea assicura - aiuta sempre. Tanti anzia- Giorgio I volontari di “Per Padova noi ci sia- cui una comunità di uomini
del Volontariato 2020 ha dimostrato ni ci hanno detto che se non ci fossi- Silvestrin mo” durante il lockdown hanno stabilisce quali sono i valori e le
la forza del bene. «Ho lavorato circa mo stati noi sarebbero morti di de- presiede consegnato 41mila buoni spesa, regole che ritiene fondamentale
5 ore al giorno – racconta Vittoria de pressione». Proprio le mamme dei la onlus 1500 spese, 15mila pasti e 2000 cola- salvaguardare», precisano gli
Lutiis, volontaria, 27 anni, laureata bimbi ricoverati nel reparto di on- Giocaconil- zioni. Oggi più di 500 volontari si organizzatori.
in Filosofia che ora sta prendendo coematologia pediatrica a Padova cuore e fa occupano dell’apertura e la sorve- Così il dialogo tra lo scienziato
una seconda laurea in Economia - hanno trascorso il lockdown a rea- clowntera- glianza dei 32 parchi pubblici del Stefano Mancuso e Serena Dandini
per consegnare mascherine a domi- lizzare mascherine, il ricavato ha fi- pia Comune di Padova. sul volume “Il pianeta delle piante”,
cilio agli anziani, ne abbiamo porta- nanziato i centri estivi della Comu- o il racconto di alcune buone prassi
te 15mila, e la spesa. Con la mia mi- nità di Sant’Egidio per i bambini in Le case per gli ultimi italiane sulla cura del paesaggio, dal
gliore amica partivamo in bicicletta situazioni di disagio. giardino della Kolymbethra di
e raggiungevamo nonni e famiglie E infine Rosemary Burnham, vo- Spiega Emanuele Alecci, presiden- Agrigento alla scuola di Paesaggio
in difficoltà. Mi ha colpito scoprire lontaria, 28 anni, insegna inglese Rosemary te Centro Servizi Volontariato: molisana. o l’incontro con Chef
che la povertà si annida anche nei alle elementari: «Sono giovane - di- Burnham, «Quando è scattata l’emergenza co- Rubio su cibo e intercultura. Si
quartieri di lusso. La fragilità econo- ce - e sto bene. Volevo fare qualcosa 28 anni, vive ronavirus, eravamo già organizzati. tornerà a parlare, a 5 anni dalla sua
mica è diffusa». per la mia città d’adozione, aiutare a Padova La risposta di tanti giovani che vole- pubblicazione, della “Laudato si”,
chi ha bisogno. Sono a Padova da e insegna vano aiutare è stata straordinaria. l’enciclica di papa Francesco sul
Il broker solidale sei anni, è casa e volevo restituire inglese Costruire un gruppo di volontari di nostro rapporto con la natura e
qualcosa. Così ho aderito a “Per Pa- comunità era già uno degli obiettivi l’ambiente.
Giorgio Silvestrin, nella vita fa il dova noi ci siamo”, consegnavo ma- di Padova capitale europea del Vo- Il tema dell’«apertura» troverà
broker assicurativo, ma il volonta- scherine, spesa e farmaci. Ho in- lontariato 2020. Mi ha colpito il va- sviluppo con uno sguardo all’Europa
riato è la sua missione. Come presi- contrato persone chiuse in casa da lore della relazione, al di là dell’aiuto e al mondo, ospite Marina Sereni,
dente dell’associazione Giocaconil- un mese, sole, disperate. Ma anche concreto. Siamo partiti dagli invisi- Vice Ministro degli Affari Esteri e
cuore che si occupa di clowntera- giovani con problemi di salute. Ho bili, gli ultimi, abbiamo sistemato della Cooperazione Internazionale.
pia, ha partecipato a “Per Padova trovato tanti nuovi amici, aiutare mi Vittoria 130 persone senza casa. La pande- Non mancheranno la musica, il
noi ci siamo” e consegnato masche- ha fatto sentire parte di una comu- de Lutiis, mia ci ha fatto capire che sono dav- teatro e l’arte.
rine agli anziani, uova di Pasqua e nità». 27 anni, vero tante le persone sole e con pro- © RIPRODUZIONE RISERVATA
libri (in regalo). E poi tablet, com- laureata blemi economici. Ma questa conta-
puter per la didattica. Giorgio e i in filosofia, minazione del bene, la miniera di
suoi clown di solito entrano a por- consegna generosità e solidarietà avviata è La diretta
I volontari di “Per Padova
tare il sorriso in oncoematologia mascherine stata di esempio anche per altri ter- Gli eventi in diretta
pediatrica e nelle case di riposo.
noi ci siamo” oggi ritori. Dimostra che quando ci si streaming sulla pagina
Durante il lockdown si sono messi si occupano dell’apertura mette insieme si ottengono risultati Fb di Solidaria
a disposizione per consegnare vive- e della sorveglianza dei 32 straordinari». facebook.com/SolidariaPadova
ri e farmaci. «La terapia del sorriso - parchi pubblici urbani © RIPRODUZIONE RISERVATA
Martedì 1 Settembre 2020 Corriere della Sera #buonenotizie

18 L’altra impresa
Pirinoli Ape System

La cartiera green
D Sanificare
S
allo stabilimento della Pirinoli di Roccavione anificazione anti Covid-19 in uffici e case, spesa a
(Cn), ogni anno escono quasi 100 mila domicilio per gli anziani isolati. La Cooperativa di
degli operai tonnellate di cartoncino riciclabile per imballaggi. case e uffici comunità Ape System, nata per offrire una chance

imprenditori Dentro a quella fabbrica (nella foto) che svetta su un’area


di 140 mila mq c’è la storia di una rinascita sociale senza Un lavoro lavorativa a disoccupati over 40, non si è mai fermata
durante l’emergenza coronavirus. Da marzo ha
E il fatturato vola precedenti. Perché la cartiera, oggi cooperativa, è uno dei
più importanti casi di workers buyout italiani ovvero di
per gli over 40 coordinato il servizio locale di spesa a domicilio nel
comune di Bondeno, in provincia di Ferrara, dove ha sede
dipendenti che hanno rilevato con successo l’attività da gennaio 2020. Un aiuto concreto per i tanti anziani del
dopo il fallimento. Con un risultato non scontato: il territorio ai quali è stata garantita una consegna
rilancio della produzione in ottica green e la creazione di settimanale: frutta, verdura, carne e beni di prima lasciati
nuovi posti di lavoro anche al tempo del coronavirus. davanti alla porta. Un gesto semplice diventato
Merito di un gruppo di dipendenti che si è messo insieme fondamentale per tanti costretti ad affrontare la
per costruire una nuova impresa nel 2012 quando quarantena da soli, lontani per questioni di sicurezza dalle
l’azienda per cui lavoravano è fallita. Un’idea coraggiosa proprie famiglie. Le “api” della cooperativa appena è stato
premiata dai risultati: dal 2015 la produzione riprende e possibile hanno garantito un sistema di pulizie e
diventa sostenibile. L’acqua utilizzata viene recuperata al sanificazione per abitazioni e uffici per contrastare in
95% dal ciclo produttivo, l’elettricità arriva da un prima linea la diffusione del virus. Nell’offrire il servizio gli
impianto di cogenerazione che immette in rete 24 mila addetti hanno lavorato con prodotti di qualità,
Kw al giorno, il 100% dei fanghi di depurazione viene attenendosi agli standard segnalati dal Ministero della
riutilizzato e oltre l’80% delle fibre di carta provengono salute e offrendo prezzi accessibili. Con un’attenzione
dalla raccolta differenziata. Con un fatturato in crescita particolare alle piccole e medie imprese e ai piccoli
che raggiunge i 37 milioni nel 2018. Tanto che la esercenti del territorio tra i più colpiti dalla crisi economica
cooperativa si espande arrivando a contare 91 legata alla pandemia. In sintesi, un perfetto esempio di
dipendenti, di cui 76 soci-lavoratori. E non smette di rigenerazione sociale: chi ha perso il lavoro si è messo in
collezionare premi per la sua attenzione all’ambiente. gioco e ha sviluppato nuove competenze per aiutare altri
L’ultimo a dicembre: la cartiera green si è aggiudicata il a lavorare in sicurezza. Con un modello di business fatto
premio «Ambientalista dell’Anno» di Legambiente come di trasparenza, attenzione alle persone e fiducia. Senza
buona pratica di economia circolare puntare alla sola massimizzazione del profitto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’unione fa la forza
Con i distretti diffusi
riparte l’economia
di DIANA CAVALCOLI

Cambalache Biova

L’inclusione
D Il pane avanzato
L
al miele raccolto di arnia in arnia alle a birra dal pane recuperato, per non sprecare
campagna informativa sul coronavirus in più nemmeno una briciola. Questo in sintesi il
comincia lingue. Cambalache, associazione di adesso è birra progetto sostenibile della startup Biova che

da un corso promozione sociale nata nel 2011, rappresenta un


modello alternativo di accoglienza e inclusione per Una startup trasforma il pane invenduto in bionda artigianale. Il tutto
sfruttando la logica dell’economia circolare. A dare vita a
di apicoltura richiedenti asilo e rifugiati. «Siamo impegnati -
spiegano dalla Aps - ad Alessandria e a livello
salva-michette pagnotte e michette Franco Di Pietro, Emanuela
Barbano e Gianni Giovine. «Abbiamo unito - spiegano
nazionale, lavoriamo per promuovere la crescita del sul sito - il nostro amore per la birra con un progetto di
territorio e una società non discriminatoria, inclusiva e economia circolare. Per ogni cotta di Biova ci sono oltre
multiculturale». Una missione che non si è interrotta a 100 kg di pane recuperato, che permettono di diminuire
causa del Covid-19. Durante l’emergenza sanitaria il le materie prime del 30%; 100 kg che, invece di
team è riuscito a rafforzare il progetto di apicoltura diventare avanzo, tornano ad essere qualcosa di
sociale “Bee my job” (nella foto), un modello di meraviglioso». Ad oggi la startup piemontese che
inclusione che unisce formazione e lavoro con il “allunga la vita del pane” ha stretto accordi con diversi
sostegno dell’Unhcr-Alto Commissariato delle Nazioni ristoranti e panifici piemontesi per recuperare il pane in
Unite per i Rifugiati. Il progetto consente ai richiedenti eccesso. L’ambizione è ridurre lo spreco alimentare che
asilo e ai titolari di protezione internazionale di accedere in Italia è notevole: ogni giorno, vengono buttati 13mila
a una qualificazione professionale così da iniziare un quintali di pane. Secondo uno studio dall’Associazione
percorso lavorativo nel settore agricolo. Una Internazionale del Panificio Industriale, il consumatore
sperimentazione avviata con successo anche in medio italiano consuma 52 chilogrammi di pane
Calabria, a Rosarno, con l’intento di ridurre il fenomeno all’anno. Con il pane scartato ogni giorno si potrebbe
del caporalato. L’associazione ha anche organizzato alimentare 25mila persone per un anno intero. Un primo
appuntamenti video per illustrare il lavoro dei servizi risultato Biova l’ha raggiunto il 30 giugno 2020, a un
pubblici e degli enti del Terzo Settore durante mese dalla riapertura post lockdown. In quella data è
l’emergenza coronavirus. I video su YouTube e le dirette stata raggiunta la prima tonnellata di pane recuperato.
Facebook si sono inseriti nella cornice della campagna Un successo reso possibile anche dalla rete di
informativa multilingue #Nonseisolo, che da marzo è distribuzione, potenziata in questi mesi, che porta la
arrivata a 96 mila visualizzazioni. birra artigianale (nella foto)a Milano, Torino e Bologna.
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#buonenotizie Corriere della Sera Martedì 1 Settembre 2020

140
Gli agglomerati di piccole e medie imprese

Agglomerati
industriali presenti nel nostro Paese
costituiscono circa un quarto del sistema
produttivo. Nel Nord-Est sono nati anche una
19
quindicina di distretti di economia solidale.

CoopNoncello Arti Grafiche Castello

La multiservizi
U Ti Vedo Bene:
U
na cooperativa capace di riconvertirsi in tempo na comunità intera che descrive, fotografa,
record per salvare il lavoro dei suoi dipendenti dipinge, scolpisce e intaglia le emozioni provate
ora produce e di fare rete con realtà vicine e lontane. una barriera durante il lockdown. Lo spirito di iniziativa non

mascherine CoopNoncello, dal 1981 impegnata nell’offerta di


servizi tra cui la pulizia (nella foto), è riuscita a far anti-contagio manca in Arti Grafiche Castello, azienda che dal 1952 a
Viadana (Mn), si occupa della stampa di cataloghi, libri e
Modello friulano fronte all’emergenza grazie a flessibilità e capacità di
condivisione. In un momento di isolamento e
made in Viadana calendari. L’impresa, che punta da sempre sul concetto
di empatia nella sua attività quotidiana, si è messa in
distanziamento fisico, la cooperativa, che ha la sede gioco per il bene comune durante l’emergenza
principale a Roveredo in Piano (Pn), ha tenuto uniti i sanitaria. Come? Coinvolgendo i cittadini del comune di
propri 750 soci lavoratori (il 77% assunto a tempo Viadana in un contest artistico con più categorie. Un
indeterminato) e ha scelto di riconvertire la sua realtà modo per condividere gli stati d’animo provati durante il
per produrre dispositivi di protezione individuali. periodo dell’emergenza. La risposta dei cittadini non è
CoopNoncello ha così dato vita, in collaborazione con mancata: sono arrivati centinaia di disegni, poesie,
la cooperativa Quid, a una rete di atelier artigianali sculture e fotografie inviati sia dai bambini che da
dove i lavoratori hanno cucito e confezionato i dpi. Il adulti, a riprova della necessità (senza età) di
risultato sono centinaia di mascherine lavabili in condividere il momento. Per l’impresa è stato un modo
cotone messe a disposizione di tutti. In questi mesi la di restituire energie alla propria comunità, un segnale di
coop ha poi siglato un contratto di Rete con diverse “riconoscenza” verso il proprio territorio. Non a caso da
realtà del Friuli-Venezia Giulia. Nella squadra l’impresa marzo si è occupata anche della stampa di materiale
sociale Nuovi Vicini, le cooperative sociali per la Protezione Civile e per il Comune e ha donato
Partecipazione, Lister Sartoria e Karpos e l’onlus Il 100 ore di lavoro all’ospedale Oglio Po di
Piccolo Principe. L’obiettivo è quello di co-progettare in Casalmaggiore. «In pieno lockdown - spiegano sul sito
modo strategico e continuativo, condividendo - è poi nato T.V.B. - Ti Vedo Bene, una barriera parafiato
esperienze, know how e strumenti attraverso un anti-contagio a basso impatto ambientale». Realizzata
sistema di scambio solidale. La formula del contratto in cartoncino certificato (nella foto) è personalizzabile
di Rete aggrega realtà diverse non per forza legate allo con loghi e grafiche e può essere installata in negozi e
stessa provincia. In breve, dalla vicinanza geografica uffici. Con l’dea di garantire il distanziamento sociale
alla vicinanza di obiettivi. per la sicurezza di tutti.
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Dal settore tessile all’agricoltura fino al turismo: buone pratiche di collaborazione nate dal lockdown
L’iniziativa promossa da NeXt: prima tra Veneto e Lombardia, poi in Campania
Competenze, materiali, strumenti e dipendenti possono essere condivisi attraverso contratti di rete

«L
e piccole aziende e le cooperative sociali non rare futuro” . «Da marzo - racconta - ci siamo attivati come vivendo». Per Raffaele la filiera condivisa ha infatti vantag-
devono affrontare da sole questa crisi. Per rete per aggregare alcune imprese e cooperative tessili del gi evidenti. «Penso alle cooperative agricole. Se facessero
questo è nato il progetto del distretto diffuso». Nord Italia. L’idea era riconvertire le realtà per produrre squadra con contratti di rete potrebbero ridurre il capora-
Che significa competenze, materiali, strumenti e dipen- mascherine e altri dpi. Il progetto ha funzionato tanto che lato e al contempo offrire lavoro in modo continuativo fa-
denti condivisi attraverso contratti di rete o partnership tra in parallelo abbiamo attivato un percorso simile in Campa- cendo ruotare i dipendenti». Certo, la sfida del distretto
realtà diverse. A ribadire che, davvero, l’unione fa la forza al nia». Ne sono nati due distretti che hanno cucito migliaia La onlus diffuso non è semplice: «Bisogna superare lo scetticismo,
tempo del coronavirus è Luca Raffaele, direttore dell’asso- di «dpi» certificati e che adesso daranno vita a produzioni NeXt-Nuova convincere imprenditori e organizzazioni che mettere a
ciazione NeXt - Nuova economia per tutti, che spiega come tessili a filiera diffusa. «Ci siamo quindi chiesti se fosse Economia per fattore comune l’esperienza e la capacità dei singoli crea
da marzo centinaia di realtà del Terzo settore (e non solo) si possibile applicare il concetto di distretto diffuso anche ad Tutti è nata valore per tutti», conclude Raffaele. Senza scordare i bene-
siano trovate ad affrontare con pochi strumenti il altri settori: dall’agricoltura al turismo. Per questo stiamo nel 2011 fici per i territori che in piena crisi da Covid-19 hanno biso-
lockdown e la pandemia. L’emergenza però è diventata aggregando buone pratiche di rigenerazione, realtà capaci www.nexteconomi gno di organizzazioni solide, capaci di tendere la mano.
l’occasione per sperimentare nuove strategie e per “gene- di dare l’esempio in tempi difficili come quelli che stiamo a.org © RIPRODUZIONE RISERVATA

Fairbnb (RI)Generiamo

Prenotare online
T Il rammendo
D
urismo sì ma solo se sostenibile. La startup al bricolage “fai da te” al “fai da noi”,
Fairbnb, che vuole ripensare il mondo dei viaggi dall’agricoltura come business a occasione di
Così chi viaggia secondo principi equo e solidali, non si è fermata a tutto tondo rinascita, dalla sartoria al cucire sostenibile.

aiuta il turismo nonostante le difficoltà legate a Covid-19. La


piattaforma ha continuato ad espandere la propria Tessuti (e spazi) L’impresa benefit (RI)Generiamo nasce dalla
condivisione. Dall’impegno di Leroy Merlin, Cooperativa
e anche la sanità comunità online grazie a un modello di business
responsabile che prevede la destinazione a fondo
riprendono vita Sociale Agricoltura Capodarco, l’Associazione Bricolage
del Cuore, l’impresa sociale ConVoi Lavoro, la
perduto del 50% delle commissioni sulle prenotazioni. Cooperativa Liberitutti nell’unire agricoltura, manualità e
Un meccanismo capace di rispondere in modo efficace integrazione culturale. Con l’obiettivo di dare vita a
anche all’emergenza sanitaria: Fairbnb da marzo ha «un’economia inclusiva che valorizzi, in ottica
messo la piattaforma al servizio delle organizzazioni imprenditoriale, le persone nella loro diversità e per
sanitarie delle 6 città in cui opera: Genova, Bologna, includere nel mercato persone e prodotti altrimenti
Venezia, Amsterdam, Barcellona e Valencia. Se esclusi». Nata da pochi mesi, la società benefit - forma
normalmente chi prenotava un viaggio presso uno giuridica introdotta nel 2016 in Italia e cucita su misura
degli Host certificati della piattaforma poteva dare per le aziende for profit attente alla questione
supporto a progetti solidali, con il coronavirus le risorse sostenibilità - rappresenta un segnale importante per
sono state destinate a ospedali, protezione civile e l’imprenditoria green. Un esempio che è possibile fare
regioni. La prenotazione online prevede un squadra per il bene comune in tempi bui. Tra le attività
meccanismo di donazione istantanea da parte dei nell’orbita di (Ri)generiamo la sartoria, l’agricoltura
viaggiatori agli enti impegnati nella lotta al coronavirus. sociale e i servizi. Si va dal “rammendo” degli spazi
A Bologna, ad esempio, il denaro raccolto è stato pubblici al recupero di immobili abbandonati. Tutti ambiti
devoluto alla Fondazione Sant’Orsola, a Venezia alla in cui saranno coinvolti migranti e persone con disabilità.
Regione Veneto e a Genova alla Regione Liguria. La Da agosto è partito il progetto GenerAtelier: una rete di
piattaforma non ha poi rinunciato ad aiutare il turismo sartorie sociali, dove a cucire sono donne richiedenti
locale colpito dalla crisi. Post lockdown sono nati asilo (nella foto) e rifugiati che realizzano mascherine da
progetti di promozione del territorio come a Morigerati scarti di tessuti certificati. Prodotti acquistabili nei negozi
(Sa) dove per rilanciare l’offerta locale sono stati Leroy Merlin. Un progetto etico «a filiera trasparente
coinvolti i giovani e la rete delle università. dalla A alla Z», come ribadiscono dalla società benefit.
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#buonenotizie Corriere della Sera Martedì 1 Settembre 2020

L’intervista 21

Stefano Ciafani (Legambiente): «Manca una visione coerente»


Infrastrutture, bonifiche, depuratori: ecco le emergenze
«Oggi c’è più ambientalismo nell’industria che nella politica»

«Per il rilancio
idee confuse
E troppi no»
di ELENA COMELLI

I
soldi ci sono: 209 miliardi dal Recove- insieme il diavolo con l’acqua santa. Ma se modalità di trasporto di merci e persone
ry Fund europeo. Ma come verranno non sfrutteremo questa occasione per far in Calabria e in Sicilia, ma anche nelle al-
spesi? «Se vogliamo puntare su un ri- ripartire l’economia in una sola direzione, tre regioni del Sud, sa che c’è un Paese di-
lancio verde, come chiede la Commissio- quella del progresso, si rischia l’ennesi- viso in due. Nel Centro-Sud ci si muove in
ne Ue e come vuole la logica, c’è bisogno mo fallimento». maniera ancora preistorica: l’alta velocità
di un programma chiaro, che ancora non Quali sono le emergenze da affronta- si è fermata a Salerno e si impiegano an-
vedo», ammonisce Stefano Ciafani, presi- re? cora sette ore per andare in treno da Na-
dente di Legambiente. «Abbiamo individuato undici emergen- poli a Bari. Quindi è una questione di
E il Decreto Rilancio? ze nazionali, che vanno dal risanamento priorità. Le opere ingegneristiche spetta-
«Non ci siamo proprio. Si tratta di prov- dei siti industriali inquinati agli impianti colari sono importanti, ma dovrebbero
Chi è vedimenti in ordine sparso, cui manca di depurazione. A 44 anni dalla legge rappresentare l’atto finale di un processo
Stefano Ciafani, una visione coerente. Da un lato promuo- di modernizzazione dei sistemi di tra-
40 anni, romano, ve la circolazione delle bici modificando il sporto, che in Italia ancora non c’è».
ingegnere codice della strada, ma dall’altro lato sus- All’inadeguatezza della politica fa da
ambientale, sidia l’acquisto di auto inquinanti, assolve contraltare un Paese reale che spesso
è il presidente la plastica monouso tagliando la plastic va avanti da solo...
nazionale tax e proroga concessioni balneari vergo- «Certamente, c’è molto più ambientali-
di Legambiente gnose. Conte pensa di andare in Europa smo nell’industria italiana che nelle stan-
dal 2018 dove portando progetti come il tunnel sotto lo ze della politica. Ci sono imprese verdi
entrò nel 1998 Stretto di Messina? Ci rideranno dietro». Abbiamo edifici abusivi che hanno saputo cogliere le grandi op-
facendo Come si fa, invece? portunità dello sviluppo sostenibile e del-
il servizio civile «Bisogna studiare, come abbiamo fatto da abbattere l’economia circolare, agricoltori innovati-
noi. Le nostre proposte per un rilancio Dobbiamo costruire vi, pionieri nelle bioplastiche e nelle fonti
verde dell’economia sono coerenti con il rinnovabili. Non è un caso che oltre tren-
Green New Deal europeo e partono dal- ferrovie per il Sud t’anni fa, nel 1989, invitammo Raul Gardi-
Anniversario l’utilità per i cittadini e i territori, dal mi- e impianti per ni ad un nostro congresso perché ci spie-
Legambiente glioramento della sicurezza sismica, gasse la sua visione dell’integrazione tra
è stata fondata idrogeologica e sanitaria, dall’innovazio- il rilancio delle fonti chimica e agricoltura, che portò poi alla
il 20 maggio 1980 ne nel sistema della mobilità e dalla tran- rinnovabili nascita di Novamont, gioiello mondiale
nel pieno sizione energetica. Sono interventi che della chimica verde made in Italy. Ma per
della battaglia farebbero aumentare la qualità della vita, innescare un Green New Deal italiano ser-
antinucleare recuperare ritardi nelle infrastrutture, ve anche una spinta delle istituzioni, altri-
produrre un salto di qualità nella moder- Merli un quarto degli abitanti di questo menti si sprecano risorse».
Le campagne nità». Paese sono ancora senza depuratori. Ri- Si parla spesso di un deficit culturale
Tra le iniziative Alla faccia degli ambientalisti che di- ceviamo sanzioni dall’Europa, ma qui nella politica. Cosa ne pensa?
più importanti cono di no a tutto... nessuno si accorge che è un’emergenza. «Non solo nella politica, ma anche all’in-
«Goletta Verde» «Bisogna essere pragmatici, lo diciamo Non abbiamo un deposito nazionale per i terno delle istituzioni, tra i funzionari go-
nell’estate 1986 da sempre alle altre associazioni che si rifiuti radioattivi a media e bassa attività, vernativi, spesso è chiaro che non sanno
e due anni dopo mettono di traverso su qualsiasi progetto. che continuano a essere stoccati in decine di cosa stiamo parlando quando propo-
«Treno Verde»; Bisogna smettere di chiedere la luna. Agli di depositi insicuri. Abbiamo edifici abu- niamo tecnologie innovative o soluzioni
nel 1993 ecco Stati Generali abbiamo portato a Conte sivi da abbattere, vecchie piattaforme pe- sostenibili che ormai sono standard in
«Puliamo il tre diversi dossier con 33 proposte con- trolifere non più attive da smantellare. molti Paesi d’Europa. Quest’ignoranza ci
mondo» crete di semplificazione, 170 opere pub- Abbiamo da costruire ferrovie per il Sud danneggia e porta il governo a brancolare
bliche prioritarie e una serie d’interventi Italia dove mancano e impianti per il ri- nel buio quando si tratta di mettere in fila
I numeri sulle città per facilitare la mobilità di 3 lancio delle fonti rinnovabili che sono fer- dei progetti concreti, coerenti con una vi-
Ha 18 sedi milioni di pendolari. Il Paese ha molto bi- me». sione strategica. L’Europa ci chiede di
regionali e mille sogno di messa in sicurezza, di bonifica, Perché ce l’ha con il tunnel sotto lo concepire un programma di rilancio in
gruppi locali di mobilità sostenibile e di buone infra- Stretto di Messina? cui almeno il 30% dei progetti deve essere
e può contare strutture: bisogna aprire i cantieri, ma de- «Tra il ponte di Berlusconi e il tunnel di a favore del clima e siamo pronti a dare
su 115.000 vono essere quelli giusti». Conte cambia la forma ma non la sostan- una mano. Non possiamo presentarci con
tra soci Che cosa ha risposto il governo? za: è un’opera che si può fare, ma resta un’accozzaglia di idee contraddittorie».
e sostenitori «Il governo produce decreti in cui mette una cattedrale nel deserto. Chi conosce le © RIPRODUZIONE RISERVATA

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LUCIANO FONTANA Sede legale: via A. Rizzoli, 8 - Milano Via Solferino, 28 - 20121 Milano Rossella Verga (caposervizio)
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ANNO 4 - NUMERO 30 GIAMPAOLO TUCCI violazione sarà perseguita a norma di legge. Marketing: Marco Quattrone e Beatrice Rotta a cura di Michele Lovison
Martedì 1 Settembre 2020 Corriere della Sera #buonenotizie

22 L’indagine
Uno studio in un e-book dell’Istituto Toniolo fotografa gli under 35 in Europa UNDER 35 CHE SI ASPETTANO
UN IMPATTO NEGATIVO DEL COVID
La pandemia ha fermato i progetti di vita relazionale e lavorativa (valori in %)
Le previsioni peggiori? Degli italiani. Le donne sentono di più la fatica LEGENDA uomini donne
«Serve un segnale chiaro per queste generazioni o ci fermeremo tutti» LAVORO
43,9
REDDITO
50,0
Italia 54,9 Italia 62,3
39,3 45,5
Spagna 50,2 Spagna 58,2
28,7 37,4

Rinunciare ai sogni
Francia 28,4 Francia 39,5
26,3 28,7
Germania 33,3 Germania 40,9
44,4 42,7
Regno U. Regno U. 35,5
36,2
REDDITO FAMILIARE CARRIERA
51,7 40,6

L’effetto virus
Italia 63,1 Italia 51,9
47,8 33,8
Spagna 57,8 Spagna 40,8
36,2 27,4
Francia Francia
42,8 29,3
Germania 29,0 Germania 27,3
43,7 32,5

sui giovani europei


Regno U. 46,7 Regno U. 34,1
52,5 29,7
CAMBIARE LAVORO I PIANI FAMILIARI
43,9 36,1
Italia 55,4 Italia 43,2
39,3 29,0
Spagna 53,9 Spagna 34,1
29,2 19,8
Francia 32,2 Francia 22,2
Germania 30,9 Germania 19,7
di PAOLO RIVA 44,4 23,3
Regno U. 38,6 Regno U. 30,1
44,1 28,3

I
n Italia, il 62 per cento dei giovani tra i 18 e i 34 anni più. Oltre la metà degli intervistati italiani afferma di
pensa che il Coronavirus avrà un impatto negativo apprezzare di più la vita e quasi il 30 per cento ha speri-
sui loro piani per il futuro. Tra i grandi Paesi euro- mentato, nell’affrontare il lockdown, opportunità che
pei, siamo quello con il dato peggiore. La Spagna ci tal- non immaginava. Per gli autori della ricerca, sono i se-
lona col 59 per cento, quindi seguono Regno Unito gnali di «una grande voglia di reagire positivamente,
(54), Francia (46) e Germania (42). Il primato non è una di poter contare sulle proprie capacità e sugli altri, di
sorpresa, per due motivi. Il primo è che la rilevazione è adottare un atteggiamento proattivo verso il cambia-
stata fatta tra marzo e aprile, quando il nostro Paese era mento».
il più colpito dalla pandemia. La seconda è che molti
giovani italiani denunciavano già prima di vivere in La sfida dei prossimi mesi
Fonte: Istituto Toniolo
condizioni difficili: «Nel 2019 i loro tassi di occupazio-
ne non erano ancora tornati ai livelli precedenti il 2008 Il volume Il punto è quali risposte istituzionali troveranno que-
ed erano molto lontani dalla media europea», confer- L’indagine sti atteggiamenti. Per Rosina, «sulla capacità di valo-
ma Alessandro Rosina, professore di Demografia al- ha interessato rizzare o frustrare questa energia positiva, si giocherà
l’Università Cattolica di Milano. un campione la differenza tra un Paese che dimostra di rigenerarsi e
I numeri sembrano provarlo: il 34 per cento dei giova- rappresentativo uno invece che si accontenta di adattare il declino ad
ni italiani dice di aver abbandonato temporaneamente di giovani una nuova normalità. Se non si darà alle nuove genera-
l’idea di andare a vivere per conto proprio e il 36 quella dai 18 ai 34 anni: zioni il segnale chiaro e concreto che l’Italia riparte con di SILVIA MOROSI

«L’
di avere un figlio. Tra i coetanei tedeschi, le percentuali circa 2mila in Italia loro difficilmente riusciremo a mettere basi solide per
scendono rispettivamente al 23 e al 14 per cento. Senza e mille in ciascuno un nuovo processo di crescita». In tal senso, i contribu- Italia non è un Paese
contare che, in Italia, la preoccupazione è maggiore tra degli altri Paesi ti europei del Recovery fund che arriveranno nei pros- per giovani» recitava
le donne e chi fa più fatica con il lavoro. Quasi 2 giovani coinvolti simi mesi saranno fondamentali. il titolo di un famoso
italiani su 3 si aspettano conseguenze complessiva- «Grazie a questi fondi - prosegue il demografo - le ri- film di Giovanni Veronesi del 2017. I
mente negative sull’economia e sui livelli occupaziona- Online sorse non sono più un alibi: quel che diventa cruciale è numeri e la cronaca lo dimostrano,
le. Il 42% ha toccato con mano, dall’inizio della crisi, un È pubblicata avere idee chiare e condivise su cosa serva davvero al ma le nuove generazioni non hanno
peggioramento della propria condizione personale di nel volume Giovani Paese». Come ha spiegato l’ex presidente della Bce, mai smesso di rivendicare il diritto a
lavoro. al tempo Mario Draghi al recente Meeting di Rimini, «il debito essere protagoniste. Anche della par-
del coronavirus- creato con la pandemia è senza precedenti e dovrà es- tita della rinascita post-Covid.
Note positive Una generazione sere ripagato principalmente da coloro che sono oggi i Con questo spirito un gruppo di real-
in lockdown giovani. È nostro dovere far sì che abbiano tutti gli stru- tà giovanili, sfruttando (virtualmen-
A raccogliere questi e molti altri dati è l’e-book «Gio- che sogna un menti per farlo pur vivendo in società migliori delle te) la rete di oltre 150 associazioni e
vani ai tempi del coronavirus. Una generazione in futuro diverso. nostre». Un monito preciso: «Privare un giovane del partner di Officine Italia e Assembra-
lockdown che sogna un futuro diverso», appena pub- Da fine settembre futuro è una delle forme più gravi di diseguaglianza». Menti, ha scritto il 5 giugno scorso
blicato dall’Istituto Toniolo. Rosina, che è il coordina- si potrà scaricare Per contrastare questa disuguaglianza, la classe politi- una lettera aperta al presidente del
tore scientifico dell’Osservatorio Giovani dell’Istituto gratis dal sito ca dovrà approvare misure efficaci ma anche ritrovare Consiglio Giuseppe Conte. «La crisi
e uno degli autori del volume, sottolinea come «tra le vitaepensiero.it la fiducia dei giovani che in Italia è ormai da tempo a economica causata dall’emergenza
nuove generazioni sia alto il timore di essere ancora livelli molto bassi. sanitaria è stata l’occasione per dare
una volta quelle che pagheranno i costi maggiori della A questo tema l’e-book del Toniolo dedica un capitolo: voce a una sentita esigenza di coin-
crisi». Questo motivato pessimismo, però, non è l’uni- da un lato, emerge come nel pieno dell’emergenza la volgimento dei giovani nei processi
co elemento che emerge dall’analisi fatta dai ricercato- fiducia nel governo abbia retto (invariata per il 43 per decisionali. Un’esigenza già riscon-
ri dell’Istituto Toniolo. Ci sono anche note positive. A cento degli intervistati) mentre sia aumentata quella trata in passato e oggi esacerbata dal-
cominciare dagli stati d’animo. A cominciare dagli sta- nel sistema sanitario, nella ricerca scientifica e nelle la mancata rappresentanza degli un-
ti d’animo. Quelli degli italiani sono risultati i più in- associazioni di volontariato, in aumento rispettiva- der-35 agli Stati Generali dell’Econo-
tensi d’Europa: a prevalere sono la fatica per le donne, mente per il 51, 48 e 48 per cento dei giovani. Dall’altro mia, a eccezione del limitato spazio
il vigore per gli uomini e la tensione per entrambi. si registra un generale pessimismo che accomuna ge- dedicato al Consiglio Nazionale dei
Inoltre più ampie risultano le differenze di genere nel nerazioni italiane ed europee: un terzo di loro pensa Giovani», spiega Kiran Chaudhuri,
nostro Paese, con benessere soggettivo maggiormen- che la pandemia influirà in maniera negativa sulla fi- 28enne praticante avvocato, co-fon-
te messo alla prova sul versante femminile. ducia verso le istituzioni e un altro 39 per cento pensa L’istituto datrice di AssembraMenti,movi-
Per Elena Marta, professoressa ordinaria di Psicolo- che lo farà in modo moderato. I meno pessimisti sono L’Istituto Giuseppe mento per la parità intergenerazio-
gia all’Università Cattolica che si è occupata di questa i tedeschi, mentre gli italiani mostrano una maggior Toniolo di studi nale nato dalle riflessioni di un grup-
parte dell’e-book, «si tratta di una buona notizia. Vuol polarizzazione tra chi ha una visione negativa e positi- superiori è l’ente po di dottorande, studentesse e prati-
dire che i giovani hanno provato emozioni forti, sia ne- va.La risposta alla crisi causata dal Coronavirus potreb- fondatore canti durante il periodo del
gative sia positive, ma sono stati in grado di modular- be quindi essere un’ultima chiamata. «O sarà credibile dell’Università lockdown.
le, elaborarle e articolarle in stati d’animo non estre- o andrà sempre peggio», sintetizza Rosina. Per questo, Cattolica del Sacro «Vogliamo poter incidere su que-
mi. È una capacità importante, che contraddice forte- serve una svolta. Cuore stioni che avranno un impatto sulle
mente lo stereotipo dei giovani superficiali». E vi è di © RIPRODUZIONE RISERVATA www.istitutotoniolo.it condizioni economico-sociali di chi
#buonenotizie Corriere della Sera Martedì 1 Settembre 2020

3,8 2
I giovani tra i 25 e i 34 anni occupati in Italia a giugno Secondo l’Istat a giugno erano poco più di due milioni
di quest’anno erano, in base a dati Istat, oltre 3,8 milioni,
mentre i disoccupati in questa fascia di età
ammontavano a 627mila. L’occupazione giovanile
giovani tra i 25 e i 34 anni che risultavano inattivi, cioè
non hanno un lavoro ma non lo cercano neppure.
Il dato è in leggero calo da maggio (-24mila), ma molto
23
cala di 250mila unità rispetto al 2019. in crescita rispetto a un anno prima (+272mila).

PANDEMIA E FIDUCIA
Parere Spagna Germania Francia Regno Unito
LEGENDA ITALIA
dei giovani
su come la Negativa 33,6 54,7 28,8 44,3 33,7
pandemia (voto 1-4)
influenzerà
la fiducia verso Moderata
le istituzioni. (voto 5-6)
Valori in % Positiva
(voto 7-10)
26,8 39,6 14,8 30,5 25,5 45,7 13,8 41,9 20,5 45,8

GLI ITALIANI Sistema Ricerca Associazioni Protezione Forze Governo


E LE ISTITUZIONI sanitario scientifica Volontariato civile dell’ordine nazionale
15,8 9,6 9,3 10,7 13,3 27,1
Con l’impatto dell’emergenza
Covid come è cambiata la tua
fiducia nei confronti di
queste istituzioni?

51,3 32,9 48,9 41,5 48,8 41,9 48,3 41,0 41,4 45,3 27,9 43,0

IL RAPPORTO CON INTERNET


Percentuale di intervistati che ha dato il massimo
voto (voto 10, su una scala da 1 «Per niente soddisfatto»
a 10 «Molto soddisfatto»). Oltre il 60% ha dato un voto da 6 in su

IL BENESSERE 16,6% 10,5% 19,1%


PSICOLOGICO Smartworking Didattica Servizi religiosi
Media di punteggi degli sati
d’animo e percezione del rischio
Uomini Donne
Rabbia 4,8 5,1
Confusione 4,8 5,3
Depressione 4,7 5,3
Fatica 4,9 5,5
Vigore 5,8 5,3
Tensione 5,4 6,2
A rischio 4,9 5,4
Infografico: Enrico Gramegna Corriere della Sera

«Dateci la parola»
L’appello al premier Conte
Le realtà giovanili delle reti Officine Italia e AssembraMenti scrivono al presidente del Consiglio
«Vogliamo essere parte attiva nei processi decisionali»
Consegnato il Piano Giovani 2021: sviluppo sostenibile, inclusione e innovazione

oggi rientra nelle fasce d’età più gio- ottobre in occasione della Legge di di una rete. Ad oggi, abbiamo accolto tutte le realtà giovanili ad «aderire al scontinuità in grado di ri-orientare il
vani», aggiunge, partendo ad esem- Bilancio, con tre focus: sviluppo so- altre 13 associazioni, ma siamo in progetto per costruire insieme il no- percorso nei prossimi decenni. Ci so-
pio dalle misure messe in campo dal- stenibile, società inclusiva, cultura continua e rapida espansione». stro futuro e quello delle prossime no — continua Rosina— due ele-
l’Europa per fronteggiare la pande- dell’innovazione. «Siamo convinti L’Italia, come è noto, non è tra i Paesi generazioni». menti positivi che dobbiamo favori-
mia e dai finanziamenti del Recovery che si possa e si debba fare di più. La più attraenti per i ragazzi: «Già guar- Un primo passo che in questi mesi si re: i fondi del programma Ue Next ge-
Fund che portano (non a caso) il no- nostra ambizione è portare avanti un dando ai dati pre-Covid il Paese non è avvalso del sostegno dei professori neration tolgono l’alibi della carenza
me di Next Generation Europe. «Dob- cambio di paradigma, un nuovo ap- brillava per numero di persone che Alessandro Rosina e Enrico Giovan- di risorse utili a rafforzare valorizza-
biamo creare una nuova società, e vo- proccio che permetta ai giovani di non studiano né lavorano, i cosiddet- nini, dell’Associazione Italiana per lo zione del capitale umano delle nuove
gliamo farne parte non solo come portare proposte concrete al centro ti Neet, o per tasso di occupazione Sviluppo Sostenibile (AsVis), e di Fu- generazioni. E il desiderio di prota-
fruitori di servizi, ma come parti atti- del dibattito politico in modo coordi- giovanile, e la crisi sanitaria ha peg- tura Network. «A partire dal libro gonismo dei giovani, in grado di dare
ve dei processi di policy-making». nato, sinergico e strutturato», spiega giorato il quadro, rendendo le preesi- Non è un paese per giovani scritto del direzione a una nuova fase», per far sì
Giulia Di Donato, 26enne, membro di stenti disuguaglianze ancora più acu- 2009, ho insistito negli ultimi dieci che «non si rassegnino individual-
Gli obiettivi Officine Italia, gruppo di studenti e te», chiarisce Di Donato, invitando anni sui rischi e le fragilità di un Pae- mente a cercarlo altrove», conclude
giovani professionisti uniti dal desi- se che non investe in modo solido Rosina. Un futuro che deve coinvol-
Al premier Conte è stato, quindi, derio di progettare insieme il futuro sulle nuove generazioni, perché dia- gere i giovani, tutti, studenti e lavora-
consegnato un primo documento del Paese. «Da anni sottolineo i rischi no il meglio del loro valore», eviden- tori, da Nord a Sud, senza timori, co-
che ricalca il modello degli Obiettivi «Per ricavarci uno spazio nel dibatti- e le fragilità di un Paese che zia Rosina, docente di Demografia e me ricordava il Nobel per la Medicina
di Sostenibilità lanciati dall’Onu per to politico — sottolinea — abbiamo Statistica sociale all’università Catto- (1986) Rita Levi Montalcini: «Pensate
l’Agenda 2030 e punta alla redazione bisogno di un canale di comunicazio- non investe in modo solido lica di Milano. Il Covid ha peggiorato al futuro che vi aspetta, a quello che
di una proposta — il cosiddetto «Pia- ne e coordinamento, un amplificato- sulle nuove generazioni» le cose, «ma forse ci offre anche l’ulti- potete fare, e non temete niente».
no Giovani 2021» — da presentare a re delle nostre istanze e dell’energia Alessandro Rosina ma occasione di produrre una di- © RIPRODUZIONE RISERVATA
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