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Docenti:
» Chirurgia: Prof.ssa M. Indinnimeo, Prof.
M. Codacci
» Medicina: Prof. G. Gentile
» Farmacologia: Prof.ssa Tita
» Mal. Infettive: Prof.ssa A.P. Massetti,
Prof. M. Venditti
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Malattie infettive
Le specie microbiche
costituiscono circa il 60%
della biomassa della terra
Fino ad oggi è stato
identificato solo lo 0.5%
dei 2-3 miliardi di specie
microbiche di cui si stima
l’esistenza
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400 BC Aristotle: spontaneous generation
1950
1944 - streptomicina
La capacità di
1941 - uso della penicillina
1934 - uso dei sulfamidici controllare le
malattie
2000 1928 - Fleming: penicillina
1927 - Domagk: sulfamidici
1910 - Ehrlich: Salvarsan
infettive è
una conquista
recente
1750
2000 a.C.
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L’era pre-antibiotica
Nel corso dei secoli l’umanità è stata vittima
di numerose pandemie
Tra il XIV e il XV sec. il nostro continente ha
rischiato il collasso demografico a causa di
ripetute ondate di vaiolo, tifo e peste
L’era pre-antibiotica
Ancora nel XIX sec. l’aspettativa media
di vita era di 50 anni e la probabilità di
morire a causa di malattie infettive era
del 40%
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L’era pre-antibiotica
Nel 1918, al termine della I guerra
mondiale, un’epidemia di influenza colpì
Europa, Asia, Australia, nord e sud
America
XX secolo
Con l’introduzione degli antibiotici e con
le campagne di vaccinazione di massa si
è assistito ad un drastico calo della
mortalità per malattie infettive,
specialmente nei bambini
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Mortalità per malattie infettive negli
USA: 1900 - 1996
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Anni ‘70: le grandi vittorie
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L’eradicazione del vaiolo
XXI secolo
12/9/1994
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Mortalità prematura (0-44 anni)
10% 3% 2%
18%
48%
19%
XXI secolo
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Diffusione delle malattie infettive
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XXI secolo: nuovi problemi
Malattie infettive emergenti (AIDS,
SARS) e riemergenti (influenza A,
dengue, West Nile fever)
Farmacoresistenza (malaria, TB, MRSA,
VRSA, HIV)
Bioterrorismo
Microrganismi come causa di patologie
croniche
Microrganismi emergenti
SARS
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Infezioni batteriche attualmente
resistenti agli antibiotici
Infezione Agente causale Resistenza a
Polmonite Str. pneumoniae Penicillina
Dissenteria Sh. dysenteriae Vari
Tifo S. typhi Vari
Gonorrea N. gonorrhoeae Penicillina, tetraciclina
Tubercolosi M. tuberculosis Rifampicina, isoniazide
Meticillina,
St. aureus
vancomicina
Infezioni
Enterococcus Vancomicina
nosocomiali
Klebsiella,
Vari
Pseudomonas
0
Inf. AIDS Diarree TB Malaria
respiratorie infettive
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Conseguenze della
farmacoresistenza
Mortalità
» Infezioni più spesso fatali
Morbidità
» Decorso più prolungato
» Possibilità di trasmissione di germi resistenti
Costo
» Aumento dei costi assistenziali
» Necessità di impiego di nuovi farmaci, più
costosi
Opzioni limitate
» Pochi farmaci nuovi in preparazione
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Tumori correlati ad
H. pylori: 56% ca. gastrico
agenti infettivi
Altri tumori HPV: 89% ca. cervicale
16% HBV/HCV:81% ca. epatico
EBV: 90% l. di Burkitt
HIV/HHV8: 50-60% SK
84% HTLV
Elminti
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Flora saprofitica
Saprofiti o commensali: vivono e si moltiplicano
a contatto con l'ospite senza provocare danni;
a volte si può instaurare un rapporto di
reciproco beneficio
Già dalla nascita il bambino viene infettato da
microrganismi
» Colonizzazione: impianto senza danno per
l’ospite
» Contaminazione: presenza transitoria del
microrganismo (per es. sulla cute)
Flora saprofitica
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Malattie infettive
Infezione: impianto ed attiva molti-
plicazione del microrganismo
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Aggressività
L'aggressività del microrganismo dipende da
vari fattori:
» Carica infettante: quantità di microrganismi
che riescono a penetrare nell'ospite
» Invasività: capacità di penetrare nell'ospite
» Patogenicità (specie): capacità di provocare
malattia
» Virulenza (ceppo): capacità di moltiplicarsi
nell'ospite e danneggiarlo, direttamente o
mediante la produzione di sostanze tossiche
(endo/esotossine)
Meccanismi di difesa
Immunità innata o naturale (aspecifica ed
attiva fin dalla nascita)
» Barriere meccaniche
» Complemento
» Neutrofili
» Macrofagi
» Natural killer
Immunità acquisita (specifica, rivolta verso uno
specifico agente patogeno)
» Immunità umorale (anticorpi)
» Immunità cellulo-mediata (linfociti B e T)
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Evoluzione delle malattie infettive
Incubazione: il periodo (di durata
variabile) tra il contagio e la comparsa
dei sintomi
Periodo prodromico: segue il periodo di
incubazione; talora lievi sintomi.
Malattia conclamata: quadro clinico
caratteristico
Declino: scomparsa dei sintomi
Convalescenza: guarigione
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Decorso delle malattie infettive
Malattia acuta: di breve durata
(influenza, malattie esantematiche)
Malattia cronica: di durata più lunga
(tubercolosi, AIDS, lebbra)
Malattia subacuta: di durata intermedia
Malattia latente: provocata dalla
persistenza dell’agente infettivo
nell’organismo (herpes zoster)
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Serbatoi di infezione
Uomo: AIDS, meningite, influenza
» Possono essere trasmesse da malati o
da portatori sani
Animali: rabbia, leishmaniosi
» Zoonosi: malattia degli animali che può
essere trasmessa all’uomo
Inanimati: botulismo, tetano
» Suolo, acqua
Vie di eliminazione
Intestinale: malattie a trasmissione oro-fecale
(germi acquisiti per via digerente mediante
acqua o cibi contaminati ed eliminati tramite le
feci). E’ possibile la trasmissione diretta da
uomo a uomo, soprattutto in comunità a scarso
tenore igienico
Respiratoria: malattie a trasmissione aerea. La
trasmissione avviene tramite microscopiche
goccioline di saliva che vengono emesse da un
portatore tramite tosse e starnuti o anche
tramite la fonazione
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Vie di eliminazione
Genito-urinaria: malattie a trasmissione
sessuale
Placentare: malattie a trasmissione verticale,
dalla madre al feto (infezioni congenite)
Transcutanea: malattie a trasmissione
parenterale. La cute integra è un'ottima
barriera contro i microrganismi, ma sono
sufficienti lesioni anche minime perchè i germi
riescano a penetrare
Modalità di trasmissione
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Modalità di trasmissione
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Infezioni nosocomiali
Infezioni acquisite in
ospedale
Si verificano nel 5-
15% di tutti i
pazienti ospedalizzati
Generalmente dovute
a germi appartenenti
alla normale flora
microbica
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Infezioni nosocomiali:
microrganismi
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Epidemiologia
Branca della medicina che ha lo scopo di
studiare la salute e le malattie in seno alle
popolazioni, principalmente in relazione
all'ambiente ad al modo di vita, al fine di
individuare le cause determinanti le forme
morbose, la frequenza e l'intensità con cui
esse si manifestano e le condizioni che le
ostacolano o le favoriscono
Lo studio della epidemiologia è alla base degli
interventi di prevenzione
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Indici epidemiologici
I risultati degli studi epidemiologici vengono espressi sotto
forma di tassi o quozienti; considerano il n. di casi osservati,
la popolazione ed il tempo di osservazione
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Diagnosi delle malattie infettive
Anamnesi
Esame obiettivo
Indagini di laboratorio
» Accertamenti diretti
» Accertamenti indiretti
Indagini strumentali
Accertamenti diretti
Identificazione microrganismo
Indagini batteriologiche (esame microbiologico e
colturale)
Indagini virologiche (ricerca genomi con PCR,
antigeni virali)
Indagini parassitologiche (striscio periferico
per malaria ecc.)
Materiali biologici:
» sangue, feci, liquor, espettorato, urine,
midollo osseo, linfonodi, secreto vaginale
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Accertamenti indiretti
Determinazione degli anticorpi
specifici
Un campione di siero all’inizio ed uno
dopo 2-3 settimane: sieroconversione o
aumento del titolo anticorpale di 4 volte
Ricerca anticorpi IgM, indice di fase
acuta della malattia
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Pirogeni
Pirogeni esogeni: endotossine, batteri e
loro prodotti, virus, miceti, complessi
immuni, ormoni
Pirogeni endogeni: interleuchina-1,
inetrferone, tumor necrosis factor
Cellule che producono pirogeni endogeni:
macrofagi, monociti, cellule NK,
cheratinociti, cellule epiteliali gengivali e
corneali, astrociti, glia, sinovia, cellule
neoplastiche
Febbre
Pirogeni endogeni
» Recettori ipotalamici
» Sintesi di prostaglandina E
» Incremento livelli di AMP ciclico
» Stimolazione dei termorecettori
Ipotalamo
» Attivazione del sistema nervoso autonomo
» Diminuzione del flusso ematico cutaneo
» Stimolazione del sistema nervoso somatico
» Aumento del tono muscolare
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Curva termica
Febbre continua: T>37-38°C senza variazioni
giornaliere
Febbre remittente: oscillazioni quotidiane >1°C
senza mai tornare ai valori normali
Febbre intermittente: picchi febbrili quotidiani
spesso preceduti da brivido con caduta della T
per crisi
Febbre ricorrente: fasi di piressia bruscamente
alternati da uno o più giorni di apiressia
Febbre ondulante: alternanza graduale di fasi
di piressia ed apiressia
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