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Attività politica dell’aristocrazia longobarda nel principato di Benevento. Attivismo IX sec.

>> conflitto
fazioni aristocratiche fra di loro e degli aristocratici con il potere principesco. Divisione del principato in due
entità distinte. Aristocrazia beneventana ricca: da metà VIII sec. duchi distribuiscono beni pubblici agli
aristocratici. Elites fortemente orientate agli ambienti urbani e palatini; forza politica dipendeva da relazione
con il potere pubblico, ossia con il principe: cariche e terre; centralità del palazzo nella strutturazione della
vita politica beneventana: elites risiedono normalmente a Benevento, per non rischiare di essere tagliati fuori
dalle decisioni politiche. Principe distribuisce cariche ai parenti, ma le più importanti (thesaurarius e
referendarius p. es.) sono prerogativa delle elites aristocratiche. Referendarii diventavano, in particolare,
aristocratici che avevano posizione egemone a Benevento.
Grimoaldo IV, principe di Benevento. Origini probabilmente da un ramo collaterale della famiglia di Adelchi
e Grimoaldo III. Autorità non fortissima: si accende la competizione fra gruppi aristocratici. In questa lotta,
un forte valore simbolico avevano le azioni contro i cavalli degli avversari politici. Sono costumary
vengeances, non faide: gestione del conflitto con ritorsioni a intensità decrescente. Violenza era strutturale,
ma si sviluppava all’interno di precise Spielregeln. Quando la violenza ne esce, diventa un problema politico.
Tali violazioni possono essere compiute anche dal potere principesco. Sicardo (832-9) diede il via a vere e
proprie purghe nell’aristocrazia beneventana, per favorire alcuni gruppi parentali a lui più vicini.
L’aristocrazia si leva contro Sicardo e lo uccide. Congiure contro Grimoaldo IV come si spiegano? Fonti
contraddittorie. Ipotesi: scoppio violenza legato a un assottigliarsi della distribuzione dei beni fiscali,
assottigliati da dispersioni precedenti.

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