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NOVITA’ LEGISLATIVE
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CAPITOLO 3 ➺ IL GIUDICE
1. INDIPENDENZA
2. IMPARZIALITA’
3. RIMESSIONE
4. INCOMPATIBILITA’
5. ASTENSIONE
6. RICUSAZIONE
7. TIPOLOGIA DEI GIUDICI.
8. TIPOLOGIA DEI PROVVEDIMENTI – DELIBERAZIONI – POTERI GIUDICE
9. DECLARATORIA IMMEDIATA DI CAUSE DI NON PUNIBILITA’.
10. ESTINZIONE DEL REATO PER CONDOTTE RIPARATORIE.
CAPITOLO 6 ➺ L’IMPUTATO
1. REQUISITI PER L’ASSUNZIONE DELLA QUALITA’ DI IMPUTATO (art. 60 cpp).
2. IDENTIFICAZIONE (IMPUTATO).
3. ESISTENZA IN VITA.
4. CAPACITA’ PROCESSUALE.
5. I DIRITTI DELL’IMPUTATO E L’INTERROGATORIO.
6. AUTODIFESA.
CAPITOLO 10 ➺ IL DIFENSORE.
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CAPITOLO 12 e 13 ➺ GLI ATTI e PATOLOGIE NEL PROCEDIMENTO
PENALE.
1. ATTO INVALIDO.
(1) INAMMISSIBILITA’.
(2) DECADENZA.
(3) NULLITA’.
(4) INUTILIZZABILITA’.
CAPITOLO 16 ➺ LA COMPETENZA.
1. COMPETENZA PER MATERIA.
2. COMPETENZA PER TERRITORIO.
3. COMPETENZA FUNZIONALE.
4. COMPETENZA PER CONNESSIONE.
5. RIUNIONE E SEPARAZIONE DEI PROCEDIMENTI.
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CAPITOLO 24 ➺ REVOCA , MODIFICA , SOSTITUZIONE O ESTINZIONE
DELLE MISURE COERCITIVE ED INTERDITTIVE.
1. REVOCA E SOSTITUZIONE MISURA.
2. ESTINZIONE DELLE MISURE CAUTELARI.
3. TERMINI INTERMEDI.
4. TERMINI COMPLESSIVI.
5. TERMINI FINALI.
6. LIBERAZIONE IMPUTATO.
7. I MEZZI DI IMPUGNAZIONE DEI PROVVEDIMENTI CAUTELARI PERSONALI.
8. RIESAME.
9. RICORSO PER CASSAZIONE.
10. APPLICAZIONE PROVVISORIA DI MISURE DI SICUREZZA.
11. RIPARAZIONE PER INGIUSTA DETENZIONE.
12. MISURE CAUTELARI REALI.
13. MEZZI DI IMPUGNAZIONE PROVVEDIMENTI CAUTELARI REALI.
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2. MODIFICAZIONE DELL’IMPUTAZIONE.
3. INTEGRAZIONE DELLE INDAGINI ED INTEGRAZIONE PROBATORIA.
4. DECISIONE DEL GUP.
CAPITOLO 32 ➺ IL DIBATTIMENTO.
1. ATTI INTRODUTTIVI DEL DIBATTIMENTO.
2. QUESTIONI PRELIMINARI.
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CAPITOLO 38 ➺ RESPONSABILITA’ AMMINISTRATIVA DELLE
PERSONE GIURIDICHE.
CAPITOLO 42 ➺ LA REVISIONE.
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2. EFFICACIA DEL GIUDICATO PENALE IN ALTRI GIUDIZI.
3. IL PROCEDIMENTO DEL GIUDICE DELL’ESECUZIONE.
4. IL PROCEDIMENTO DELLA MAGISTRATURA DI SORVEGLIANZA.
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CAPITOLO 1 ➺ IL CODICE DI PROCEDURA PENALE
- Nuovo codice 1988 è Vassalli è primo corpus juris della Repubblica , attua i principi
costituzionali e principi e criteri direttivi prefissati dal legislatore delegante ex art. 2 l.
81/1987
Il nuovo codice, recentemente modificato dalla L. 103/2017 c.d. Riforma Orlando, ha innovato
sia i riti delle aule giudiziarie sia la fase degli indagini preliminari.
Diverso e assai più responsabilizzato il ruolo del difensore, chiamato a scelte decisionali in tema di
riti alternativi, attraverso i quali è possibile definire anche anticipatamente la contesa giudiziaria.
2. STRUMENTALITA’
Caso illecito civile è l’autore può sottrarsi al giudizio civile pagando o restituendo la somma
dovuta
Nel procedimento penale, alle parti non è dato accordarsi sulla sussistenza dell’illecito penale e
sulla sanzione consequenziale
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Lo strumento del processo può non pervenire mai al giudizio di merito e quindi all’applicazione
della norma penale se :
1. vi sono ragioni di indole processuale (come ad es. difetto di condizioni di
procedibilità, anche a norma del novellato art. 131-bis del c.p. per particolare tenuità
del fatto, così come previsto dal d.lgs n. 28/2015)
2. vi sono eventi di natura sostanziali (come ad es. cause estintive del reato)
• esercizio della giurisdizione , è una della tre funzioni principali dello Stato ( al pari di quella
legislativa e amministrativa)
• La giurisdizione può essere definita come “ la potestà dello Stato volta a garantire la
concreta applicazione delle norme dell’ordinamento attraverso l’opera di un giudice”.
• La giurisdizione penale ha per oggetto l’eventuale accertamento della responsabilità per la
commissione di un fatto di reato e la conseguente applicazione delle sanzioni penali
Ex art. 1 c.p.p. , è La giurisdizione penale è esercitata dai giudici , previsti dalle leggi di
ordinamento giudiziario.
- sono previsti casi di giurisdizione speciale, quali es. il trib. militare e la Corte
Costituzionale.
101 à La giustizia è amministrata in nome del popolo italiano, da giudici soggetti solo alla legge
104 à la magistratura costituisce un ordine autonomo e indipendente
25 à Nessuno può essere distolto dal giudice naturale precostituito per legge
102 co. 2 à è vietata l’istituzione di giudici straordinari
13 à la libertà personale è inviolabile e può essere limitata solo per ordine motivato della autorità
giudiziaria
24 à la difesa è un diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento
111 à la giurisdizione si attua mediante il giusto processo regolato dalla legge.
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Poteri coercitivi del giudice :
1) accompagnamento coattivo imputato
2) accompagnamento coattivo di altre persone
- In ogni stato e grado del processo, se il giudice ritiene che ricorrano i presupposti per il
proscioglimento dell’imputato, deve dichiararlo con sentenza immediatamente.
• La norma si riferisce al processo è perché l’azione penale deve essere già stata esercitata.
• Prima di questa fase, il PM, dovrebbe rivolgere al GIP una richiesta di archiviazione.
L’obbligo della immediata declaratoria di determinate cause di non punibilità è disciplinato dall.art.
129 che prevede alcune ipotesi tassative :
1) fatto non sussistente
2) imputato non lo ha commesso
3) fatto non costituente reato
4) fatto non previsto come reato
5) reato estinto
6) difetto di condizione di procedibilità (anche a norma del novellato art. 131-bis del
c.p. per particolare tenuità del fatto, così come previsto dal d.lgs n. 28/2015)
se vi è una causa di estinzione del reato, ma anche una prova contraddittoria od insufficiente per
l’assoluzione a formula piena, nella confusione giurisprudenziale le SS.UU. nel 2009, hanno
chiarito che la prova deve essere chiara e non contraddittoria.
Va pronunciata declaratoria di non punibilità ex art. 129 c.p.p., per tutti quei reati, investiti dalla
recente depenalizzazione operata dai d.lgs nn. 7 e 8 del 15 gennaio 2016, per i quali è stata
esercitata l’azione penale alla data di entrata in vigore del decreto.
In tal senso, stabilisce il decreto, va pronunciata sentenza inappellabile perché il fatto non è
previsto dalla legge come reato.
Entro e non oltre la dichiarazione di apertura del dibattimento, nei casi di reati procedibili a querela
soggetta a remissione, escluso il reato di cui all’art. 612-bis (atti persecutori), il giudice dichiara
estinto il reato se l’imputato ha riparato interamente il danno cagionato e ha eliminato, ove
possibile, le conseguenze dannose o pericolose.
Tale disciplina è prevista dall’art. 162-ter del c.p., inserito dalla c.d. riforma Orlando con L.
103/2017, e ulteriormente modificata dalla L. n. 172/ 2017.
Il giudice, prima di dichiarare estinto il reato, ha l’obbligo di sentite le parti e la persona offesa.
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DENUNCIA.
- è come l’informativa della PG, una segnalazione di reato.
- Può provenire da privati o pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio.
La denuncia può essere presentata al PM o ad un ufficiale di PG.
REFERTO.
- è la segnalazione di reato proveniente dagli esercenti una professione sanitaria
- che hanno prestato la loro assistenza od opera
- in casi che possono configurare un delitto perseguibile d’ufficio.
• forma scritta
• indicate : generalità - domicilio – circostanze intervento professionale
• presentato al PM o un ufficiale PG nel luogo più vicino.
• È consentito presentare un referto cumulativo.
2. ISTANZA DI PROCEDIMENTO.
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§ Se il PM, nonostante la riserva di incidente probatorio e non sussistendo le
condizioni di indifferibilità poc’anzi trascritte, ha ugualmente disposto di
procedere agli accertamenti è i relativi risultati sono inutilizzabili in
dibattimento.
• individuazione di persona è si ha quando il Pm chiama una persona per riconoscere
un’altra persona, una cosa od un suono. Atto non garantito . Atto spesso delegato alla P.G.
• assunzione di informazioni è Atto ripetibile in dibattimento
• Interrogatorio indagato è atto partecipato, si deve svolgere previo avviso del difensore
ma senza la sua necessaria presenza.
• Confronti è quando si necessita sentire più persone su dichiarazioni divergenti
• Ispezioni – sequestri – intercettazioni
7. PROCURATORE GENERALE.
- Gli atti di indagine, compiuti dal PM e dalla P.G. sono coperti da segreto fino a quando
l’imputato non ne possa avere conoscenza
- Informazione di garanzia è consente all’indagato di avere conoscenza del
procedimento e nominare un difensore
- Gli atti compiuti dal pM o dalla P.G. , a cui i difensori avevano il diritto di assistere, devono
essere depositati nella segreteria del P.M. con facoltà dei difensori di prenderne visione
ed estrarre copia .
- Le acquisizioni delle fonti di prova nelle indagini, non è monopolio del PM e della PG.
• le parti possono svolgere investigazioni difensive.
9. INVESTIGAZIONI DIFENSIVE.
- mirate a garantire una parità tra accusa e difesa ex art. 111 Cost.
- fin dal momento dell’incarico, il difensore ha facoltà di svolgere investigazioni per ricercare
elementi di prova.
Il difensore può:
• accedere luoghi e visionare cose
• accedere a luoghi privati previa autorizzazione di chi ne ha accesso, e in difetto,con
l’autorizzazione del giudice
• compiere accertamenti tecnici non ripetibili, previo avviso al PM
• colloqui è non si redige alcuna documentazione
• dichiarazione è atto scritto autenticato dal difensore contenente informazioni da chi le
rende
• assunzione di informazioni è colloquio documentato in cui il soggetto risponde alle
domande del difensore
o se la persona è detenuta, l’accesso al luogo di custodia deve essere autorizzato dal
giudice.
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Le ispezioni possono essere effettuate :
• sia in seno alle indagini preliminari (PM o PG, con esclusione dell’ispezione personale))
• sia durante il dibattimento, ad opera del giudice.
2. PERQUISIZIONE.
Consiste nell’attività volta ad acquisire il corpo del reato e le cose pertinenti al reato.
(*)Con l’ispezione si cercano tracce del reato, con la perquisizione si cerca il corpo del reato (*)
3. SEQUESTRO.
- come la perquisizione ha per oggetto il corpo del reato e le cose ad esso pertinenti.
- È finalizzato all’acquisizione del CORPO del reato o delle cose ad esso pertinenti.
L’autorità giudiziaria può disporre con decreto motivato il sequestro del corpo del reato, quando
ciò è necessario per l’accertamento dei fatti.
In caso d’urgenza può la PG disporre il sequestro, previa convalida entro 48 ore del PM.
In dibattimento provvede il giudice , che ha facoltà di delegare la P.G.
4. INTERCETTAZIONI.
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- da vice procuratori onorari addetti all’ufficio
- da personale che ha svolto funzioni di ufficiale di P.G.
- laureati in giurisprudenza che frequentano il 2° anno della scuola biennale di specializzazione
per le professioni legali.
(o) per gli atti relativi alla chiusura delle indagini preliminari o nei procedimenti in camera di
consiglio è solo da vice procuratori onorari addetti all’ufficio.
2. COMPETENZA.
L’art. 4 del d.lgs 274/2000 prevede che il giudice di pace è competente per taluni reati (Delitti
o contravvenzioni) previsti dal codice penale (es. percosse, lesioni personali
diffamazione…somministrazione di bevande alcoliche ai minori, violazione obbligo scolastico…)
3. INDAGINI.
La PG, acquisita la notizia di reato, compie di propria iniziativa tutti gli atti di indagine necessari
per la ricostruzione del fatto e per l’individuazione del colpevole.
Poi , riferisce al PM con una relazione scritta entro il termine di 4 mesi, indicando il giorno e
l’ora in cui ha acquisito la notizia.
All’esito delle indagini, se la notizia di reato risulta fondata, la polizia giudiziaria nella relazione :
- formula un’ipotesi di imputazione, enunciando il fatto in forma chiara e precisa, con
l’indicazione degli articoli legge che si presumono violati.
- Richiede al PM di disporre la comparizione della persona sottoposta ad indagini, davanti
al giudice di pace.
Nei procedimenti dinnanzi al Giudice di Pace non è previsto la notifica dell’avviso della
conclusione delle indagini ex art. 415bis
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Inammissibilità è dichiarata dal giudice ad quem , che ordina :
• l’esecuzione del provvedimento impugnato e
• la condanna alle spese a carico della parte che ha proposto
impugnazione.
Ordinanza di inammissibilità è ricorribile per cassazione.
6. EFFETTI DELL’IMPUGNAZIONE.
Il giudice del gravame ha cognizione nei limiti del devoluto => tantum devolutum, quantum
appellatum.
Tali limiti, sono determinati dalle parti che devono indicare i capi e i punti della decisione
impugnati ed i motivi di gravame.
Tale ambito di cognizione non è più modificabile:
⇒ infatti i motivi nuovi presentabili, devono a pena di inammissibilità,
essere ricollegati ai capi e punti della sentenza già impugnati.
Salvo quanto previsto dagli articoli 443, (giudizio abbreviato), 448 (patteggiamento), 579
(misure di sicurezza) e 680 (provvedimenti magistrato di sorveglianza), il PM e l’imputato
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Il codice, detta una disciplina unica in relazione agli atti preliminari al giudizio.
Il presidente deve ordinare la citazione dell’imputato appellante.
- Se l’appellante è il PM, la citazione deve essere notificata anche all’imputato non
appellante.
L’avviso dell’udienza deve essere dato anche al PM ed ai difensori almeno 20 giorni prima.
5. RITO CAMERALE.
La Corte provvede in camera di consiglio anche quando le parti ne fanno richiesta dichiarando di
concordare sull'accoglimento, in tutto o in parte, dei motivi di appello, con rinuncia agli altri
eventuali motivi.
Se i motivi dei quali viene chiesto l'accoglimento comportano una nuova determinazione della
pena:
è il pubblico ministero, l'imputato e la persona civilmente obbligata per la pena pecuniaria
indicano al giudice anche la pena sulla quale sono d'accordo.
Sono esclusi dal concordato sui motivi di appello, i procedimenti specificamente previsti e
richiamati dall’art. 599-bis c.p.p. (delitti di cui all'articolo 51, commi 3-bis e 3-quater, 600-bis, 600-
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