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Llong 30m
Ltrasv 22m
Hnetto 7m
h 1 0.9m
L1long 6m
h2
αc asin 10.476°
Ltrasv
2
La trave re colare avrà 9 montan , perciò 9 file parallele di arcarecci che appoggeranno sui nodi della trave
re colare. ( i primi due montan sono con nuazione del pilastro)
La distanza orizzontale tra i montan si troverà dividendo la Ltrasversale per le 8 zone in cui ques ul mi la
dividono.
Ltrasv
imont 2.75m interasse tra i montan
8
Carico da vento
Velocità base di riferimento
La velocità base di riferimento vb é il valore medio su 10 minu , a 10 metri di altezza dal suolo su un
terreno pianeggiante e omogeneo di categoria di esposizione II riferito ad un periodo di ritorno
TR = 50 anni.
vb è data dall'espressione
vb = Vb,0*ca
Vb,0 velocità base di riferimento sul livello del mare (Tab 3.3.I)
ca coefficiente di al tudine fornito dalla relazione
ca = 1 per as < a0
ca = 1+ks*[(as / a0 ) ‐ 1] per a0 < as < 1500 m
a0 e ks sono parametri forni dalla (Tab 3.3.I)
as al tudine sul livello del mare del sito dove sorge la costruzione
Sorgendo la costruzione a Roma (21 m.s.l.m), essendo (Tab 3.3.I) in zona 3 da si ha che:
m
v b0 27 a0 500m k s 0.37
s
Inoltre
as 21m
Valutando il coefficiente di al tudine
ca 1 if as a0 1
as
1 k s 1 if a0 as 1500m
a0
Da cui
m
v b v b0 ca 27
s
Velocità di riferimento
La velocità di riferimento vr é il valore medio su 10 minu , a 10 metri di altezza dal suolo su un terreno
pianeggiante e omogeneo di categoria di esposizione II riferito al periodo di ritorno di proge o. Tale
velocità è definita dalla relazione
vr = vb*cr
dove
vb è la velocità di riferimento, di cui al 3.3.1
cr è il coefficiente di ritorno, funzione del periodo di ritorno, funzione del periodo di ritorno di proge o
TR
In mancanza di specifiche e adeguate indagini sta s che
Assuendo
TR 50
Si o ene
Pressione cine ca di riferimento
La pressione cine ca di riferimento è data dall'espressione
1 2
q r = ρ v r
2
dove
vr è la velocità cine ca di riferimento del vento
ρ è la densità dell'aria assunta convenzionalmente costante pari a 1.25 kg/m^3
Nota
kg
ρ 1.25
3
m
Si valuta
1 2
q r ρ v r 456.294 Pa
2
Coefficiente di esposizione
Il coefficente di esposizione ce dipende dall'altezza z del suolo del punto considerato, dalla topografia
del terreno e dalla categoria di esposizione del sito ove sorge la costruzione.
Per altezze del suolo non maggiori di z = 200 m esso è dato dalla formula
dove
Kr , z0, zmin sono assegna in Tab 3.3.II in funzione della categoria di esposizione del sito ove sorge la
costruzione
ct è il coefficiente di topografia, è posto generalmente pari a 1
La categoria di esposizione è assegnata nella Fig 3.3.2 in funzione della posizione geografica del sito ove
sorge la costruzione e dalla classe di rugosità del terreno definita in Tab 3.3.III
La quota totale del fabbricato sarà sarà somma tra l'altezza della costruzione e l'altezza sito
Htot Hnetto h 1 h 2 as
Trovandosi in zona 3, ipo zando una classe di rugosità del terreno di po B, si ricava dalla fig. 3.3.2 che
la classe di esposizione è del po III.
Di conseguenza, dalla tabella 3.3.III si ricavano i seguen valori:
Imposto
ct 1
Risulta
ce Htot 2.92
Coefficiente aerodinamico
Il coefficente di pressione cp dipende dalla pologia della costruzione e dal suo orientamento rispe o
all' azione del vento
In assenza di valutazioni più precise si fa uso dei valori riporta nella Circolare 19, facendo riferimento
a coefficien globali (cpe)
Copertura a doppia falda
Per una copertura a falda doppia dobbiamo considerare i coefficenti di pressione che derivano dalle tabelle
della circolare.
Per la falda sopravvento possiamo utilizzare i valori che derivano dalle tabelle relative alla falda singola, nel
caso di vento perpendicolare alla direzione del colmo.
Condizione di vento in direzione parpendicolare al colmo.
Dalla Tabella C3.3.V
α
cpefo_pos( α) if 0 α 45°
75° coefficiente di pressione globale per
la falda sopravento ("f" sta per falda
( α 45°) e"o" sta per over), valori posi vi
0.6 if 45° α 75°
150
( α 60°)
cpefu_neg ( α) 0.85 if 75° α 15°
180°
0.6 if 15° α 15° coefficiente di pressione globale per
la falda so ovento ("f" sta per falda
( α 15°) e "u" sta per under), valori nega vi
0.6 if 15° α 45°
100°
0.3 if α 45°
Condizione di vento in direzione parallela al colmo.
devo però considerare anche il coefficente di pressione rela vo alla condizione di vento parallelo alla falda,
che dipenderà non solo dalla pendenza della falda ma anche dalla zona della copertura considerata.
Hnetto h 1 h 2
λpa 0.33
Llong ho considerato λ come il rapporto h/d nelle due
possibili configurazioni del vento, essendo l'edificio
simmetrico. La lunghezza al denominatore è quella
Hnetto h 1 h 2 parallela alla direzione del vento.
λpe 0.45
Ltrasv
Tali valori si riferiscono a pressioni esterne del vento, per quanto riguarda le pressioni interne
si considerano i coefficien
cpi_neg 0.3
coefficiente di pressione globale interna, valori nega vi
cpi_pos 0.2 coefficiente di pressione globale interna, valori posi vi
Coefficiente d'a rito
Il coefficiente d'a rito cf dipende dalla scabrezza della superficie sulla quale il vento esercita l'azione
tangente
In assenza di valutazioni più precise si fa uso dei valori riporta nella Circolare 19 (Tab C3.3.XIX)
cf 0.01
Coefficiente dinamico
Il coefficiente dinamico cd ene conto degli effe ridu vi associa alla non contemporaneità delle
massime pressioni locali e degli effe amplifica vi dovu alla risposta dinamica della stru ura
Esso può essere assunto cautela vamente pari a 1 nelle costruzioni di pologia ricorrente
cd 1
Azione tangenziale del vento
L'azione tangente per unità di superficie parallela alla direzione del vento è data dalla formula
pf = qr*ce*cf
dove
qr è la pressione cine ca di riferimento di cui al 3.3.6
ce è il coefficiente di esposizione di cui al 3.3.7
cf è il coefficiente d'a rito di cui al 3.3.8
p f q r ce Htot cf 13.325 Pa questa pressione è trascurabile.
Pressione del vento (cap 3.3.4 del DM 18)
La pressione del vento è data dall’espressione:
p v = q b ce cp cd
dove:
qb è la pressione cine ca di riferimento di cui al 3.3.6;
ce è il coefficiente di esposizione di cui al 3.3.7;
cp è il coefficiente di pressione di cui al 3.3.8
cd è coefficiente dinamico di cui al 3.3.9
Per la valutazione della pressione si assumerà sempre il valore che dà luogo alla combinazione più
sfavorevole.
Il fa ore che maggiormente influenza il valore dell'azione del vento è il coefficiente di pressione,
considerando i valori minimi e massimi assun come somma dei coefficien esterni e interni minimi e
massimi si o ene
Coefficen di pressione massimi/minimi sulla falda per vento perpendicolare alla falda
cp_min min cpefo_neg αc cpefu_neg αc cpi_neg 0.96
cp_max cpefo_pos αc cpi_pos 0.34
Coefficen di pressione massimi/minimi sulla falda per vento parallelo alla falda
cpp_min cpef_parall1 αc cpi_neg 1.101
Coefficen di pressione massimi/minimi sulla falda
cp_minf min cp_min cpp_min 1.101
cp_maxf max cp_max cpp_max 0.34
Coefficen di pressione massimi/minimi sulla parete ver cale 1 (la facciata)
cp_minpv1 min cpe_pvo λpa cpe_pvu λpa cpe_pvl λpe cpi_neg 1.064
cp_maxpv1 max cpe_pvo λpa cpe_pvu λpa cpe_pvl λpe cpi_pos 0.933
i coefficen di pressioni considera sulla facciata prendono in considerazione la posizione della parete
considerata rispe o alla direzione del vento, perciò non dovrò minimizzare/massimizzare i coefficen di
pressione considerando tu i possibili lamda ma solamente quelli associa a condizioni realizzabili.
Es. Quando il vento è perpendicolare (quindi gli sarà associato un λpe) alla facciata potrà solamente
essere a ribuito un cp rela vo ad una faccia laterale.
cp_minpv2 min cpe_pvo λpe cpe_pvu λpe cpe_pvl λpa cpi_neg 1.16
cp_maxpv2 max cpe_pvo λpe cpe_pvu λpe cpe_pvl λpa cpi_pos 0.945
Per il dimensionamento si farà affidamento al coefficente più gravoso, e quindi alla pressione che ne deriverà:
kN
p vminf q r ce Htot cd cp_min 1.28
2
pressione minima del vento
m sulla falda.
kN
p vmaxf q r ce Htot cd cp_max 0.453
2
pressione max del vento
m sulla falda.
kN
pressione min del vento
p vminpv1 q r ce Htot cd cp_minpv1 1.418 sulla facciata.
2
m
kN
pressione max del vento
p vmaxpv1 q r ce Htot cd cp_maxpv1 1.243 sulla facciata.
2
m
kN
pressione min del vento sulla
p vminpv2 q r ce Htot cd cp_minpv2 1.546 parete longitudinale.
2
m
kN
pressione max del vento sulla
p vmaxpv2 q r ce Htot cd cp_maxpv2 1.259 parete longitudinale.
2
m
Carico da Neve
Valore di riferimento del carico neve al suolo ( cap 3.4.2 del DM 18)
Il carico neve al suolo dipende dalle condizioni locali di clima e di esposizione,considerata la
variabilità delle precipitazioni nevose da zona a zona.
Trovandosi l'edificio a Roma (zona III), ad un al tudine di 21 metri sul livello del mare:
kN kN
q sk 0.6 if as 200m 0.6
2 2
m m
2
as
kN
0.51 1 m if as 200m
481 m2
con qsk valore di riferimento del carico da neve al suolo
Coefficiente di forma della copertura ( cap 3.4.5.1 del DM 18)
μ1 0.8 if 0° αc 30° 0.8
60 αc
0.8 if 30° αc 60°
30
0 if αc 60°
Coefficiente di esposizione (cap 3.4.3 del DM 18)
Il coefficiente di esposizione CE può essere u lizzato per modificare il valore del carico neve in
copertura in funzione delle cara eris che specifiche dell'area in cui sorge l'opera.
Dalla tabella 3.4.I, considerando una classe topografica normale:
CE 0.9
Coefficiente termico (3.4.4 del DM 18)
Il coefficiente termico può essere utilizzato per tener conto della riduzione del carico neve a causa
dello scioglimento della stessa, causata dalla perdita di calore della costruzione..
Ct 1
Carico della neve sulle coperture (3.4.1 del DM 18)
Il carico provocato dalla neve sulle coperture sarà valutato mediante la seguente espressione:
kN
q s q sk μ1 CE Ct 0.432
2
m
dove:
qs è il carico neve sulla copertura;
µi è il coefficiente di forma della copertura, fornito al successivo 3.4.5;
qsk è il valore cara eris co di riferimento del carico neve al suolo [kN/m2], fornito al successivo 3.4.2
per un periodo di ritorno di 50 anni;
CE è il coefficiente di esposizione di cui al 3.4.3;
Ct è il coefficiente termico di cui al 3.4.4.
Lamiera Grecata
La lamiera verrà scelta da un catalogo tra quelle prefabbricate, sapendo che la distanza obliqua tra gli
arcarecci è 2.797m. Nel catalogo andremo a scegliere considerando una distanza tra gli appoggi di 3m.
Il carico massimo sulla lamiera si calcolerà tramite delle combinazioni di carico. Le più gravose saranno:
1.5 pressione del vento posi va + 1.5 carico da neve + 1.3 peso proprio
1.5 pressione del vento nega va + 1.0 peso proprio (il peso proprio in questo caso è favorevole)
il peso proprio lo possiamo ipo zzare pari a:
N
q plam 78.5 per una lamiera del po A55/P600 del catalogo HI-BOND,
2 con spessore 0.6mm
m
kN
q lam_pos 1.5 p vmaxf 1.5 q s 1.3 q plam 1.429
2
m
kN
q lam_neg 1.5 p vminf q plam 1.841
2
m
il carico massimo sostenibile dalla lamiera presa in considerazione è di 1.87 kN/m2 perciò rispe a i limi
del carico che abbiamo ora trovato. Inoltre questo valore rispe a anche le condizioni di
freccia massima < L/200 (per quanto scri o sul catalogo).
Inoltre ho considerato la lamiera appoggiata su tre appoggi, avendo a disposizione nove montan .
Dimensionamento Arcarecci
Sugli arcarecci graverà il carico trasferito dalla lamiera, più l'azione del peso proprio.
Li dimensioneremo considerando la condizione di carico più gravosa.
Dobbiamo considerare perciò le differen combinazioni di carico agen sugli arcarecci.
Questo deriverà dal carico ver cale della copertura, e quindi dalla pressione del vento, della neve nonchè dal
peso proprio dell'arcareccio.
U lizzando le aree di influenza possiamo definire il carico sugli arcarecci.
imont
iarca 2.797 m adesso posso calcolare il carico derivante da vento, neve e lamiera.
cos αc
Carico al metro sull'arcareccio
kg kN
p arca 18.8 g 0.184 Es 220GPa
m m
La verifica dimensionante è nella maggior parte dei casi quella a deformabilità.
L
δ1 δ2
200
kN
q arcaSLEmax p vmaxf q s q plam iarca 1.3p arca 2.933
m
kN
q arcaSLEmin p vminf q plam iarca p arca 3.175
m
q arcaSLEmin otherwise
Perciò sarà dimensionante la verifica a deformabilità dei soli carichi accidentali.
L
δ2
250
kN
q arcaSLEvarmax p vmaxf q s iarca 2.474
m
kN
q arcaSLEvarmin p vminf iarca 3.579
m
q arcaSLEvarmin otherwise
4
5 q arcaSLEvar L1long
δ2 Jarca 384
Es Jarca
andiamo a cercare il più piccolo valore di J che risolve la disuguaglianza
6 4
Jp 10 m
L1long
Jarc root δ2 Jp
250
7
Jp 1.144 10 mm
4
La IPE 180 ha un inerzia pari a 13.17*10^6mm^4. Andrò ad u lizzare travi IPE di questa sezione.
6 4
Jarca 13.17 10 mm
4
5 q arcaSLE L1long
δarca 0.018 m L1long
384 Es Jarca 0.03 m
200
Anche la verifica a deformazione dovuta ai carichi permanen più accidentali è soddisfa a.
VERIFICHE AL TAGLIO E AL MOMENTO
kN
q arcaSLUmax q lam_pos iarca 1.3p arca 4.236
m
kN il coefficente 1 lo considero poichè il peso
q arcaSLUmin q lam_neg iarca p arca 4.964 proprio in questa situazione è favorevole.
m
Ancora una volta la condizione preponderante è quella che tende a scoperchiare il capannone.
q arcaSLU q arcaSLUmax if q arcaSLUmax q arcaSLUmin
q arcaSLUmin otherwise
Verifica del taglio
2
Aarca 23.9 cm γm0 1.05
γm2 1.25
2
Avarca 11.3cm
fyk
Avarca
3 γm2 è il coefficente rela vo alla presenza di fori, poichè ho deciso di
VRd 122.652 kN
γm2 imbullonare gli arcarecci in corrispondenza della capriata allora
devo considerarlo.
Per trovare il taglio agente riporto il taglio massimo sulla capriata.
1
VEd q L 14.892 kN
2 arcaSLU 1long
Poichè il taglio agente è minore del 50% di quello resistente, possiamo verificare il momento singolarmente.
Verifica del momento
3 3
Wpl 166 10 mm
Wpl fyk
M Rd 37.152 kN m il momento massimo si a esta in campata
γm0
2
q arcaSLU L1long
M Ed 22.338 kN m
8
La verifica dell'arcareccio è soddisfa a.
Carichi Puntuali Capriata
comunque possiamo anche dividere le componen dei carichi, andando a considerare le più gravose.
Ma essendo la capriata inclinata dovremo scomporre queste forze nelle componen parallele e perpendicolari
alla falda
Ncsc 245.13kN
Ncit 236.486kN
Ncst 240.588kN
Ncic 233.117kN
Perciò per il predimensionamento degli elemen , userò una resistenza del materiale rido a, cosicchè possa poi
verificare le combinazioni allo stato limite ul mo.
Per gli elemen della capriata userò delle sezioni ad L a la uguali accoppiate.
La verifica da fare si differenzierà nei due casi di compressione e trazione. Infa nel primo caso dobbiamo
tenere anche in conto dell'instabilità a raverso un coefficente.
fyk N
verifica a trazione e a compressione semplice
1.5 A
Da questa verifica io posso predimensionare l'area della sezione, poi però devo controllarla anche
all'instabilità per quanto riguarda la compressione. Per considerare anche l'instabilità divido la sigma
resistente per due.
Tu i profili saranno di acciaio S235 quindi con una resistenza allo snervamento di 235MPa
Predimensionamento corrente superiore
2 max Ncst Ncsc 3 2
Acsp 1.5 3.129 10 mm
fyk
se scelgo i profili a L a la uguali accoppia , dovrò scegliere i profili 100x100x9 che hanno un area pari a:
2 2 3 2
Acs 2 17.3 10 mm 3.46 10 mm
5 4 6 4
Jcsy 2 16.1 10 mm 3.22 10 mm
Per calcolare invece il momento d'inerzia lungo z dobbiamo considerare il teorema di Huggens‐Steiner:
2 7 4
Jcsz Jcsy 2y s Acs 1.113 10 mm
2 max Ncit Ncic 3 2
Acip 1.5 3.019 10 mm
fyk
se scelgo i profili a L a la uguali accoppia , dovrò scegliere i profili 100x100x9 che hanno un area
pari a:
2 2 3 2
Aci 2 17.3 10 mm 3.46 10 mm
5 4 6 4
Jciy 2 16.1 10 mm 3.22 10 mm
Per calcolare invece il momento d'inerzia lungo z dobbiamo considerare il teorema di Huggens‐Steiner:
2 7 4
Jciz Jciy 2y sci Aci 1.113 10 mm
Jci min Jciy Jciz 3.22 10 mm
6 4
2 max Ndt Ndc 3 2
Adp 1.5 2.089 10 mm
fyk
se scelgo i profili a L a la uguali accoppia , dovrò scegliere i profili 90x90x8 che hanno un area pari a:
2 2 3 2
Ad 2 13.9 10 mm 2.78 10 mm
5 4 6 4
Jdy 2 10.44 10 mm 2.088 10 mm
Per calcolare invece il momento d'inerzia lungo z dobbiamo considerare il teorema di Huggens‐Steiner:
2 6 4
Jdz Jdy 2y sd Ad 6.478 10 mm
Jd min Jdy Jdz 2.088 10 mm
6 4
2 max Ndc2 Ndt2 2
Adcp 1.5 911.03 mm
fyk
se scelgo i profili a L a la uguali accoppia , dovrò scegliere i profili 65x65x7 che hanno un area pari a:
2 2 3 2
Adc 2 8.70 10 mm 1.74 10 mm
5 4 5 4
Jdcy 2 3.343 10 mm 6.686 10 mm
Per calcolare invece il momento d'inerzia lungo z dobbiamo considerare il teorema di Huggens‐Steiner:
y sdc ( 14 6 )mm considero uno spessore di piastra di 12mm
2 6 4
Jdcz Jdcy 2y s Adc 4.644 10 mm
Jdc min Jdcy Jdcz 6.686 10 mm
5 4
Uso questo profilo per tu gli altri diagonali della capriata, poichè anche essendo piccole le sollecitazioni,
cresce la lunghezza libera di inflessione, con abbassamento del carico cri co di eulero, perciò i diagonali
saranno tu 65x65x7. (Tranne il primo diagonale che è stato predimensionato in precedenza)
Predimensionamento montante
Nmc 50.43 kN
Nmt 50.69 kN
2 max Nmc Nmt 2
Amp 1.5 647.106 mm la "p" in questo caso sta per "di predimensionamento"
fyk
se scelgo i profili a L a la uguali accoppia , dovrò scegliere i profili 60x60x6 che hanno un area pari a:
2 2
Am 2 6.91 10 mm
4 4
Jmy 2 22.79 10 mm
Per calcolare invece il momento d'inerzia lungo z dobbiamo considerare il teorema di Huggens‐Steiner:
y sm ( 16.9 6 )mm considero uno spessore di piastra di 12mm
2 6 4
Jmz Jmy 2y sm Am 1.905 10 mm
Jm min Jmy Jmz 4.558 10 mm
5 4
Nmc2 26.806 kN
Nmt2 26.86 kN
2Nmc2 2
Amp2 1.5 342.204 mm
fyk
se scelgo i profili a L a la uguali accoppia , dovrò scegliere i profili 45x45x5 che hanno un area pari a:
2 2
Am2 2 4.3 10 mm
4 4
Jmy2 2 7.84 10 mm
Per calcolare invece il momento d'inerzia lungo z dobbiamo considerare il teorema di Huggens‐Steiner:
y sm2 ( 11.6 6 )mm considero uno spessore di piastra di 12mm
2 6 4
Jmz2 Jmy2 2y sm Am 1.606 10 mm
Jm2 min Jmy2 Jmz2 1.568 10 mm
5 4
Lo stesso ragionamento varrà per i montan centrali, poichè anche essendo meno sollecita , avranno una
lunghezza libera di inflessione molto maggiore. Perciò userò per tu i montan ques profili.
Verifica SLU degli elemen della capriata
Una volta predimensioa tu gli elemen della capriata, andiamo a controllare le verifiche allo SLU.
Verifico solamente ad instabilità in quanto la compressione semplice già è stata verificata nel
predimensionamento, inoltre le sollecitazioni di trazione negli elemen sono molto simili a quelle di
compressione, perciò verificando l'instabilità tu o il resto risulterà verificato a priori.
γM1 1.05
Verifica SLU corrente superiore
calcolo di χ
per il calcolo di χ, dovremo calcolare prima alcuni parametri da cui dipende
2
Acs fyk l0cs
λcs 0.954 snellezza normalizzata λ (segnato) presente in norma va
2
π Es Jcs
1
χcs 0.627
2 2
ϕcs ϕcs λcs
calcolo di χ
per il calcolo di χ, dovremo calcolare prima alcuni parametri da cui dipende
2
Aci fyk l0ci
λci 0.938 snellezza normalizzata λ (segnato) presente in norma va
2
π Es Jci
1
χci 0.616
2 2
ϕci ϕci λci
calcolo di χ
per il calcolo di χ, dovremo calcolare prima alcuni parametri da cui dipende
l0d 2.893m
2
Ad fyk l0d
λd 1.098 snellezza normalizzata λ (segnato) presente in norma va
2
π Es Jd
ϕd 0.5 1 α λd 0.2 λd
2
1.256
1
χd 0.536
2 2
ϕd ϕd λd
χd Ad fyk
NdR 333.683 kN
γM1
calcolo di χ
per il calcolo di χ, dovremo calcolare prima alcuni parametri da cui dipende
l0dc 3.086m
2
Adc fyk l0dc
λdc 1.638 snellezza normalizzata λ (segnato) presente in norma va
2
π Es Jdc
1
χdc 0.296
2 2
ϕdc ϕdc λdc
calcolo di χ
per il calcolo di χ, dovremo calcolare prima alcuni parametri da cui dipende
l0dc2 3.343m
2
Adc fyk l0dc2
λdc2 1.774 snellezza normalizzata λ (segnato) presente in norma va
2
π Es Jdc
1
χdc2 0.258
2 2
ϕdc2 ϕdc2 λdc2
calcolo di χ
per il calcolo di χ, dovremo calcolare prima alcuni parametri da cui dipende
l0dc3 3.650m
2
Adc fyk l0dc3
λdc3 1.937 snellezza normalizzata λ (segnato) presente in norma va
2
π Es Jdc
1
χdc3 0.222
2 2
ϕdc3 ϕdc3 λdc3
calcolo di χ
per il calcolo di χ, dovremo calcolare prima alcuni parametri da cui dipende
l0m 1.4m
2
Am fyk l0m
λm 0.802 snellezza normalizzata λ (segnato) presente in norma va
2
π Es Jm
1
χm 0.723
2 2
ϕm ϕm λm
calcolo di χ
per il calcolo di χ, dovremo calcolare prima alcuni parametri da cui dipende
l0m2 1.9m
2
Am2 fyk l0m2
λm2 1.464 snellezza normalizzata λ (segnato) presente in norma va
2
π Es Jm2
1
χm2 0.356
2 2
ϕm2 ϕm2 λm2
calcolo di χ
per il calcolo di χ, dovremo calcolare prima alcuni parametri da cui dipende
l0m3 2.4m
2
Am2 fyk l0m3
λm3 1.849 snellezza normalizzata λ (segnato) presente in norma va
2
π Es Jm2
1
χm3 0.241
2 2
ϕm3 ϕm3 λm3
calcolo di χ
per il calcolo di χ, dovremo calcolare prima alcuni parametri da cui dipende
l0m4 2.9m
2
Am2 fyk l0m4
λm4 2.234 snellezza normalizzata λ (segnato) presente in norma va
2
π Es Jm2
1
χm4 0.172
2 2
ϕm4 ϕm4 λm4
Ncs1 352.64kN
Ho considerato la bullonatura che unisce diagonale, montante e corrente
Nm 79.566kN superiore, successiva al nodo corrente‐diagonale‐pilastro‐
Nd 110.007kN
Per bulloni di classe 8.8 che sono quelli che userò le forze resiten dei bulloni saranno:
RESISTENZA A TAGLIO
Ares
FvRd Ares 0.6 ftbk
γM2
RESISTENZA A RIFOLLAMENTO DEL PIATTO
t 12mm spessore del pia o
e2
k bb e2 d 0 min 2.8 1.7 2.5 bordo
d0 il fa ore k è il coefficente nella direzione
perpendicolare del carico applicato
p2
k bi p 2 d 0 min 1.4 1.7 2.5 interni
d0
e1 ftbk
αbb e1 d 0 min
3 d 0 ftk
1 bordo
il fa ore α è il coefficente nella direzione del carico
applicato
p1 ftbk
αbi p 1 d 0 min 0.25 1 interni
3 d0 ftk
k bb e2 d 0 αbb e1 d 0 ftk d 0 t
per bulloni di bordo per entrambe le direzioni
FbRdbb e1 e2 d 0
γM2
k bi p 2 d 0 αbi p 1 d 0 ftk d 0 t
FbRdii p 1 p 2 d 0
γM2
per bulloni interni per entrambe le direzioni
k bi p 2 d 0 αbb e1 d 0 ftk d 0 t
FbRdbi e1 p 2 d 0
γM2
per bulloni di bordo per la direzione del carico
applicato, e interni nell'altra direzione
k bb e2 d 0 αbi p 1 d 0 ftk d 0 t
FbRdib p 1 e2 d 0
γM2
per bulloni interni per la direzione del carico
applicato, e di bordo nell'altra direzione
Per questa bullonatura devo considerare le sollecitazioni agen allo SLU.
CORRENTE SUPERIORE
L'asse di truschino verrà posizionato nel baricentro della singola ala dell'angolare.
Le distanze tra i bulloni del corrente superiore sono:
e1cs 55mm
e2cs 30mm
p 1cs 60mm
p 2cs 40mm
Considero l'asse di truschino nel baricentro dell'ala della sezione, e quindi posizionata a 50mm dall'estremità
del profilo. Essendo l'asse baricentrico del profilo situato a 72.2mm dall'estremità del profilo si creerà un
momento che dovrà essere esplicato a raverso un incremento del taglio su alcune vi della bullonatura.
ecs1 22.2mm
Mbcs1
6 p 1cs considero 8 bulloni reagen con un taglio perpendicolare alla direzione
Vmcs1 assiale (dipendente dal numero di bulloni che resistono al momento)
Mbcs1
3 p 1cs
2
Ncs1
Vmcs12
49.152
Vbcs1 kN
8 61.924
2
Aresp 1mm valore di tenta vo
Arescs1 root FvRd Aresp max Vbcs1 Aresp
Arescs1 4
d 0cs1 14.329 mm
π
Essendo il diametro resistente minimo 13.588mm dovremo prendere 8 M16.
d 0rescs 14.139mm
Verifica al rifollamento della piastra
FbRdbb e1cs e2cs d 0rescs 1mm 99.917 kN
FbRdii p 1cs p 2cs d 0rescs 1mm 79.896 kN
in ogni posizione della bullonatura, le
verifiche a rifollamento della piastra
FbRdbi e1cs p 2cs d 0rescs 1mm 79.896 kN sono soddisfa e
FbRdib p 1cs e2cs d 0rescs 1mm 99.917 kN
DIAGONALE
L'asse di truschino verrà posizionato nel baricentro della singola ala dell'angolare.
Le distanze tra i bulloni del corrente superiore sono:
e1d 20mm
e2d 32.5mm
p 1d 40mm
Considero l'asse di truschino nel baricentro dell'ala della sezione, e quindi posizionata a 35mm dall'estremità
del profilo. Essendo l'asse baricentrico del profilo situato a 50.3mm dall'estremità del profilo si creerà un
momento che dovrà essere esplicato a raverso un incremento del taglio su alcune vi della bullonatura.
ed 15.3mm
M bd Nd ed 1.683 kN m
Per resistere a questo momento fle ente considero il seguente schema resistente equilibrato. Calcolo
l'incremento di taglio nella bullonatura.
M bd considero 6 bulloni reagen con un taglio perpendicolare alla direzione
Vmd assiale (dipendente dal numero di bulloni che resistono al momento)
2 p 1d
2
Nd
Vbd Vmd2 42.276 kN
3
2
Aresp 1 mm valore di tenta vo
Aresd root FvRd Aresp max Vbd Aresp
Aresd 4
d 0d 11.84 mm
π
Essendo il diametro resistente minimo 11.84mm dovremo prendere 3 M16.
d 0resd 14.139mm
Verifica al rifollamento della piastra
FbRdbb e1d e2d d 0resd 1mm 44 kN in ogni posizione della bullonatura, le
verifiche a rifollamento della piastra
FbRdib p 1d e2d d 0resd 1mm 63.021 kN sono soddisfa e
MONTANTE
L'asse di truschino verrà posizionato nel baricentro della singola ala dell'angolare.
Le distanze tra i bulloni del corrente superiore sono:
e1m 25mm
e2m 30mm
p 1m 35mm
Considero l'asse di truschino nel baricentro dell'ala della sezione, e quindi posizionata a 25mm dall'estremità
del profilo. Essendo l'asse baricentrico del profilo situato a 36mm dall'estremità del profilo si creerà un
momento che dovrà essere esplicato a raverso un incremento del taglio su alcune vi della bullonatura.
em 11mm
Per resistere a questo momento fle ente considero il seguente schema resistente equilibrato. Calcolo
l'incremento di taglio nella bullonatura.
M bm considero 6 bulloni reagen con un taglio perpendicolare alla direzione
Vmm assiale (dipendente dal numero di bulloni che resistono al momento)
p 1m
2
Nm
Vbm Vmm2 46.989 kN
2
2
Aresp 1 mm valore di tenta vo
Aresm root FvRd Aresp max Vbm Aresp
Aresm 4
d 0m 12.482 mm
π
Essendo il diametro resistente minimo mm dovremo prendere 2 M16.
d 0resm 14.36mm
Verifica al rifollamento della piastra
FbRdbb e1me2md 0resm 1mm 55 kN in ogni posizione della bullonatura, le
verifiche a rifollamento della piastra
FbRdib p 1me2md 0resm 1mm 51.656 kN sono soddisfa e
Dimensionamento Controven
Per dimensionare i controven di falda andiamo a considerare la trave re colare che formano proprio ques
controven , considerando come forze agen quelle del vento ripar te secondo aree di influenza.
L'azione sui nodi che andrà a dimensionare i controven sarà quella rela va al vento sulle facciate, che i
controven di falda devono riportare ai controven longitudinali.
Considero dapprima il carico agente sulla facciata, la pressione del vento corrispondente massima sarà:
pressione min del vento
p vminpv1 1.418 kPa sulla facciata.
pressione max del vento
p vmaxpv1 1.243 kPa sulla facciata.
considerando queste due pressioni massime, avrò due schemi di trave re colare da verificare. Posso però
verificare il più gravoso, data la simmetria della stru ura.
Calcolo dei carichi nodali, a ques contribuiranno lo scarico in testa delle colonne e il carico da vento che
agisce sulla capriata.
0.175 0.372
1.381 2.937
2.756 5.861
4.13
2 8.783 Queste sono le forze rela ve
Ainfc 5.206 m Fnc 1.5p vminpv1 Ainfc 11.071 kN al vento sulla sola capriata
4.13 8.783
2.756 5.861
1.381 2.937
0.175 0.372
gli scarichi delle colonne invece si trovano considerando lo schema incastro‐appoggio e considerando come
azione trasmessa al controvento di falda quella dell'appoggio.
Ltrasv
q pilv 1.5p vminpv1
2
considerando queste forze nodali, ricaviamo delle sollecitazioni nei controven pari a:
Ncv 14.399kN
Narca 52.3315kN dovrò anche verificare l'arcareccio a compressione (questa è anche la reazione
vincolare)
Con questa sollecitazione vado a dimensionare i controven , che prenderò come tondini, cosicchè si possano
instabilizzare appena compressi, in accordo con lo schema che ho u lizzato per la verifica in cui ho trascurato i
controven compressi.
Ncv 4
ϕcv 8.833 mm possiamo u lizzare dei cavi φ10
fyk π
calcolo di χ
per il calcolo di χ, dovremo calcolare prima alcuni parametri da cui dipende
2
Aarca fyk L1long
λarca 0.841 snellezza normalizzata λ (segnato) presente in norma va
2
π Es Jarca
1
χarca 0.699
2 2
ϕarca ϕarca λarca
Narca 52.331 kN
Il procedimento sarà del tu o analogo a quello u lizzato per i controven di falda della facciata, la differenza
sarà nel maggior numero di colonne, che scaricheranno su tu i nodi del controvento di falda.
pressione min del vento sulla
p vminpv2 1.546 kPa parete longitudinale.
pressione max del vento sulla
p vmaxpv2 1.259 kPa parete longitudinale.
Llong kN
q pilv2 1.5p vminpv2 13.911
5 m
3
reazioni sui nodi centrali, sui nodi di estremità saranno
Fna2 q pilv2 Hnetto h 1 41.211 kN dimezza
8
l'area di influenza per il carico da vento per la parete longitudinale sarà perciò:
Llong
h2
5 12 2 queste sono le aree di influenza rispe vamente per i nodi centrali
Llong 6
Ainfpt m ed estremali
h2
10
Ncvpl 179.16kN
Con questa sollecitazione vado a dimensionare i controven , che prenderò come tondini, cosicchè si possano
instabilizzare appena compressi, in accordo con lo schema che ho u lizzato per la verifica in cui ho trascurato i
controven compressi. Prenderò una campata più grande, pari a due volte la distanza tra gli arcarecci, per far
ciò prevedo dei fori sugli arcarecci per far passare i controven .
Ncvpl 4
ϕcvpl 31.156 mm possiamo u lizzare dei cavi φ32
fyk π
NarcaR 373.855 kN
Essendo NarcaR>NarcaEd allora la verifica ad instabilità è verificata
Narcapl 201.81 kN
CORRENTI LONGITUDINALI
Al fine di dimensionare i controven longitudinali devo considerare come meccanismo resistente un arco a tre
cerniere formato da un pilastro e un controvento, sollecita in sommità dalla reazione del carrello trovata nel
calcolo del controvento di falda rela vo alla facciata.
Narca
Ncvlong 53.219 kN
cos αc
Da questa sollecitazione posso dimensionarmi il controvento, che sarà:
Ncvlong 4
ϕcvlong 16.981 mm possiamo u lizzare dei tondini
fyk π φ18
I controven che collegano il corrente inferiore a quello superiore, perme eranno di considerare una lunghezza
libera di inflessione per il corrente inferiore della capriata molto minore.
Al fine di dimensionarli considero lo schema resistente dell'arco a tre cerniere che ha come diagonale teso il
controvento e come asta compressa il montante della capriata.
L'azione che sollecita il corrente inferiore è quella del vento, considerando come area di influenza il re angolo
h1*Ltrasv.
L'angolo tra il controvento e il montante in questo caso sarà infa maggiore e pari a:
L1long
βcm 4.286 avevo già definito la lunghezza del montante minore
l0m
Fcv
Fcvtot 5.88 kN
sin βcm
Perciò il pendino che andrò ad u lizzare sarà:
Fcvtot 4
ϕcvci 5.644 mm potremo me ere dei φ6, ma me eremo dei φ10 come per i
fyk π controven di falda
Predimensionamento colonne
Al fine di dimensionare le colonne considero anche l'azione sismica che agisce sulle stesse, nonchè i carichi
ver cali e quelli orizzontali del vento.
CARICHI VERTICALI
Sulle colonne agirà la reazione vincolare dell'appoggio, calcolata nel dimensionamento degli elemen della
capriata.
Ncolc 104.5kN
oltre questo carico ver cale avremo il carico da vento, già calcolato in precedenza. Questo è un carico
distribuito su tu a la lunghezza del pilastro.
carico da vento
kN
Qsottovento L1long p vminpv1 1.5 12.76 distribuito sul
m pilastro, caso di
vento parallelo
kN alla direzione del
Qsopravvento L1long p vmaxpv1 1.5 11.189 colmo per le pare
m sopravvento e
so ovento
considero una vita nominale dell'opera di 50 anni
Vn 50
considerando una classe II Cu 1.0
Perciò
Vr Vn
A questo periodo di riferimento sarà quindi associata all'SLV una probabilità di superamento del 10%, e perciò
un periodo di ritorno di:
Pvr 10%
Vr
Tr 474.561
ln 1 Pvr
Considerando quindi la categoria del so osuolo, che è di classe B, e la categoria topografica trovo Ss e ST
Wcapr_pil 9.3kN
λ 1 costruzione con un solo orizzontamento
3
4
Hnetto h1 h2
T1 0.085s 0.474 s
1m
0.063
Sd T1
4
g
λ
Fh Sd T1 Wstr 1.933 kN
g
questa è la forza sismica per l'intera stru ura, nelle diverse direzioni andrò a dividerla nei telai resisten .
Essendo molto bassa posso anche trascurarla.
Vado a dimensionare le colonne considerando le azione nel piano della facciata, infa nel piano
perpendicolare i controven saranno quelli so opos alle azioni orizzontali.
A fine del dimensionamento dobbiamo considerare la massima deformabilità orizzontale, che è generalmente
quella dimensionante.
Il massimo spostamento della testa della colonna deve essere infa :
Hnetto h 1
δmaxcol 0.053 m
150
Per calcolare lo spostamento orizzontale considero i carichi agli SLE, solamente quelli del vento che saranno
dimensionan .
kN
QsopravventoSLE L1long p vmaxpv1 7.459
m
kN
QsottoventoSLE L1long p vminpv1 8.506
m
dal modello SAP considerando una colonna HD 260x172 troviamo uno spostamento orizzontale pari a:
δSLE 0.042m
Perciò la verifica a deformabilità è verificata.
Controllo però che la colonna rimanga in campo elas co in esercizio.
M maxSLE 190.65kN m
3
Welcol 2159cm
M maxSLE essendo questo valore inferiore alla sigma di snervamento del
σmaxSLE 88.305 MPa materiale, allora possiamo considerare lo spostamento elas co.
Welcol
2 4
Acolonna 219.6cm Jcolonna 31310cm
3
l0colonna 7m Wplcol 2524cm
COLONNE NEL PIANO DELLA FACCIATA
Ncolc 104.5 kN
VERIFICA DI INSTABILITA'
calcolo di χ
per il calcolo di χ, dovremo calcolare prima alcuni parametri da cui dipende
2
Acolonna fyk l0colonna
λcol 0.61 snellezza normalizzata λ (segnato) presente in norma va
2
π Es Jcolonna
α 0.21 fa ore di imperfezione, dipende dalla curva di instabilità
1
χcol 0.886
2 2
ϕcol ϕcol λcol
Ncolc 104.5 kN
Essendo NcsR>NcsEd allora la verifica ad instabilità è verificata.
Poichè l'azione assiale agente è molto minore di quella resistente allora verificherò la sezione a flessione
semplice e non a pressoflessione.
VERIFICA A TAGLIO
2
Avcol 66.89cm
γM0 1.05
fyk
Avcol
3
VRdcol 864.329 kN
γM0
Essendo il taglio resistente maggiore del 50% del taglio agente, possiamo considerare la verifica al momento
singolarmente.
VERIFICA A FLESSIONE
Considerando il carico orizzontale che agisce sulle colonne, considero lo schema sta co in cui la colonna è
incastrata a terra e la capriata è descri a da un pendolo.
applicando questa forza al mio telaio resistente trovo le seguen sollecitazioni alla base del pilastro
M maxcol 315.818kN m
Questo momento dovrà essere esplicato dalla sezione.
CAlcolo il momento resistente della sezione
fyk Wplcol
M Rdcol 564.895 kN m
γm0
Anche la verifica a flessione è verificata.
Predimensionamento rafondi
Da questo momento massimo riesco a trovare l'area dei rafondi che perme ono di esplicare questo momento
alla fondazione.
d 0.67m
M maxcol 3 2
Atira 2.229 10 mm
0.9 d fyk
4
Atira
π
ϕtira 37.667mm
considero l'area dimezzata, poichè lavorano 2 rafondi alla volta
2