design

project

Materiali e Design
Le sperimentazioni di
Christien Meindertsma,
Hella Jongerius
e Isaac Mizrahi
rinnovano il legame
indissolubile
tra materiali e progetto

Design
and Materials
The experiments by
Christien Meindertsma,
Hella Jongerius
and Isaac Mizrahi
renew the inextricable link
between materials
and design

di / by Anniina Koivu
foto di / photos by Ami Vitale

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 Materiali mutanti
Un viaggio
nella storia “M algrado i suoi nomi da pastore greco (Polistirolo,
Fenoplasto, Polivinile, Polietilene) … [la plastica]
è un materiale sgraziato, sperduto tra l’esuberanza della gomma
della trasformazione
e la piatta durezza del metallo…” 1 La critica di Roland Barthes
dei materiali
e un’incursione (in La Plastica, 1957) dimostra come per le plastiche – come per ogni
novità – sia stato difficile elevarsi a simbolo politico dell’eguaglianza
in un futuro in cui
fra classi sociali – sono prodotti in serie e a prezzo fisso – e, infine,
materiali e design
diventare parte indispensabile del nostro quotidiano.
innovativo sono
Negli anni Trenta, la prima campagna pubblicitaria a occuparsi
indissolubilmente
di materiali sintetici si sviluppò di pari passo con la nascita della
legati.
nuova professione dell’industrial designer: tra loro, Raymond
A journey into Loewy che, fotografato come una star, promuoveva i vantaggi
the changing history della Bakelite, dichiarando “Per l’industrial design il ‘New Deal’
è segnato dal trionfo della bellezza attraverso la semplicità”. 2
of materials and
a preview of a future Ne è seguita la lunga lista delle invenzioni delle termoplastiche
where materials e dei loro composti che sono tra le maggiori innovazioni
and design innovation nel campo del design dell’arredo, degli oggetti di ogni giorno
are inseparably linked. e dei trasporti. Anche lo sport – dove le gare si basano non solo
sulle capacità umane, ma anche sulla qualità degli equipaggiamenti –
è stato tra i grandi beneficiari dei nuovi materiali.
Inventato nel 1933 come isolante termico, oggi il neoprene si è
sviluppato fino a entrare nell’abbigliamento. Lanciato nel 2008
dalla Speedo per le tute subacquee, il Fastskin®, anche se al tatto
sembra carta vetrata, in combinazione con i più avanzati
trattamenti superficiali derivati dalla bionica, ha consentito
ai nuotatori di conquistare tutti i record del mondo (ma dall’anno
prossimo non si potrà più usare, perché nello sport tutti i materiali
più innovativi saranno messi al bando, alla stregua del doping).
Anche il silicone, simile alla gomma per aspetto e proprietà, si sta
rinnovando. Non più considerato solo come materiale per chirurghi
estetici, sta invece diventando d’uso comune come finto cuoio
di alta qualità o come rivestimento riciclabile per imballaggio.
Una delle ultime invenzioni arriva dai laboratori ESPCI di Parigi,
dove gli scienziati hanno realizzato (con olio vegetale e una
delle componenti dell’urina) una gomma – ancora senza nome –
che si auto-ripara quando viene bucata o addirittura tagliata in due.
Le sue possibili applicazioni sono varie: dagli “strumenti di lavoro
in grado di rammendarsi da sé ai giocattoli indistruttibili,
ai prodotti che possono essere riplasmati e riciclati all’infinito”.
A riguardo, Chris Lefteri, “autorevole” esperto in materiali,
Kevlar®
Realizzato con fibra sintetica
para-aramidica, leggera ma
resistente, il Kevlar®, inventato
nel 1965 da Stephanie Kwolek per
DuPont™, è il componente salva-vita
dei giubbotti e delle maschere
antiproiettile.
Made from a light yet strong
para-aramid synthetic fiber, Kevlar®
was invented in 1965 by Stephanie
Kwolek for DuPont™ and has
become a life-saving component of
bullet-resistant vests and face masks.
www.dupont.com
112 494
Mutant Materials
è convinto che in un futuro prossimo questa entusiasmante
innovazione sarà in grado di stimolare e stuzzicare
l’immaginazione dei designer. 3
“D(Polystyrene, Phenoplast, Polyvinyl, Polyethylene)…
espite names that would suit a Greek shepherd
[plastic] is a graceless material, lost between the exuberance of
can be remoulded and recycled indefinitely.” A forecast by Chris
Lefteri, one of the “reliable” experts on material matters, holds that
this exciting innovation will soon tickle the imagination of designers. 3
Design
for a Living World
Molte delle innovazioni nel campo delle fi bre sintetiche sono rubber and the flat hardness of metal”. 1 Many of the innovations in synthetic fibres have been closely linked Dopo la significativa mostra
dell’anno scorso, “Design
collegate ad aziende come GE Plastics, ICI Plastics e DuPont™, So reads philosopher Roland Barthes’s 1957 attack on Le Plastique. to companies like GE Plastics, ICI Plastics and DuPont™, the creator For the Other 99%”,
che creò materiali come il Tyvek® (1955) – tessuto non tessuto It shows the extent to which plastic materials like any novelty, had of nonwoven fibre Tyvek® (1955), which is used for saltwater-resistant il Cooper Hewitt National
Design Museum di New York,
usato per mappe nautiche resistenti all’acqua salata e per involucri to overcome public suspicion before they gained acceptance. Plastics, naval maps and mail envelopes, polyamides nylon (1935) and Kevlar®
in collaborazione con il Nature
per lettere –, il nylon (1935) e il Kevlar® (1965). Quest’ultimo however, went far beyond that, rising to become a political symbol (1965) – the main ingredient in bicycle tyres and racing sails, as well Conservancy, ritorna con
una dichiarazione importante
è il componente principale di copertoni da bicicletta, di vele of equality – serially produced and uniformly priced – between social as in body armour (like the bullet-resistant gear of SWAT teams).
attraverso una mostra
da regata e di elementi di protezione (i giubbotti antiproiettile classes and, eventually, an indispensable part of our daily lives. “Gina”, a concept car presented by BMW in 2008 with a stretchy che guarda al product design
usati dalle SWAT). Plastics entered public awareness in the 1930’s, with history’s first textile outer shell, is the latest example of where research in synthetic da una prospettiva geopolitica.
Dieci designer sono stati
Per quanto riguarda lo sviluppo della ricerca nel campo delle fi bre advertising campaign for synthetic materials, and coincided fibres and super-strong textiles is heading in years to come. invitati a sperimentare
sintetiche e dei tessuti ultra-resistenti, è interessante la concept with the emergence of a new profession: industrial designers. Carbon fibre has had an extremely long testing phase before becoming materiali naturali, non solo
car “Gina”, con la pelle esterna in tessuto stretch, presentata Among them was Raymond Loewy, who, photographed as a celebrity, part of furniture design, and has only recently gained popularity per creare nuovi oggetti,
ma anche per contribuire
dalla BMW nel 2008. proudly promoted the advantages of the new Bakelite: in the shape of exclusive collectibles, such as Marc Newson’s a riconfigurare l’identità
La fibra di carbonio è stata a lungo sperimentata prima di iniziare “The ‘New Deal’ in industrial design is establishing the triumph light-weight “Carbon Ladder” for Galerie kreo. Yet most people dei materiali stessi, in relazione
all’economia locale e all’etica
a essere utilizzata per i mobili e, di recente, per pezzi unici, of beauty through simplicity.” 2 have forgotten that Alberto Meda, one of the designers most interested della conservazione globale.
come la “Carbon Ladder” di Marc Newson per la Galerie kreo. A long line of discoveries of the most common thermoplastics in innovative materials, was far ahead of his time when he designed La mostra, curata da Ellen
Ma sarebbe grave dimenticare che già nel 1987 Alberto Meda, uno and compositions followed, which have become inextricable linked the 1-kg “Light Light Chair” for Alias in 1987. So far ahead, in fact, Lupton e Abbott Miller, resta
aperta fino al 4 gennaio 2010.
dei designer più attenti all’innovazione nei materiali, anticipava to major innovations in the design of furniture, products that the futuristic prototype had to be outfitted with traditional-fabric
After last year’s landmark
i tempi quando progettò per Alias la “Light Light Chair”, solo 1kg and transportation. Sports, where competition takes place not only seats to make it more attractive to the common consumer. “Design For the Other 99%”
di peso. Era così avanti che al consumatore medio il suo prototipo at the level of human performance, but also in terms of equipment, Similarly under the radar is Martin Szekely’s edgy furniture work. exhibition, New York’s Cooper
appariva assolutamente futuristico: per renderlo più commerciale, have been some of the greatest beneficiaries of advanced materials. Here, the choice of material is the key to the design. Without actually Hewitt National Design
Museum, in collaboration with
fu necessario aggiungere un elemento tradizionale in tessuto. Synthetic rubber neoprene, which was discovered as an insulation “designing”, (e.g. manipulating), the object itself, Szekely’s extra-thin Nature Conservancy, is back
Da tener in altrettanta considerazione è Martin Szekely, nel cui material against cold in 1933, has evolved far beyond wetsuits, today. tables in Ductal® (an ultra-high performance concrete fibre composite with another strong statement,
which looks at product design
lavoro la perfetta scelta del materiale è l’essenza stessa del design: Combined with the latest surface treatments from bionics, neoprene with a honeycomb structure), his super-strong shelving in Nextel™ from a geopolitical perspective.
anche senza “fare design”, ovvero senza manipolazioni formali, “second skins,” like Speedo’s Fastskin®, feel like sand paper. But the shark (a fibre-reinforced aluminium) or the black “astronomical” mirror Ten designers were asked
i suoi oggetti – i tavoli ultra-sottili in Ductal® (composito di fi bre skin-like surface has enabled swimmers to set an uninterrupted series (made from the highly reflective silicium carbide typically used to experiment with natural
materials, not only to create
di cemento molto performativo con struttura a nido d’ape), of world records since the product’s launch in 2008. (This stops for astronomical telescopes) are the “natural” design responses new objects, but also to help
le scaffalature resistentissime in Nextel™ (fi bra di alluminio next year, when high-tech swimwear will be banned from water sport to the performance capabilities of the materials. reshape materials in terms of
the local economy and advance
rinforzato) o lo specchio “astronomico” nero (in carbonato competitions – and materials innovation is put on the level with doping). Another designer with a profound love for materials is Jerszy Seymour, global conservation ethics.
di silicio, di solito usato per i telescopi astronomici) – sono Rubber-like silicone has shaken off its stigma as a body-enhancing who likes to get his hands dirty with biodegradable materials based The exhibition, curated by
la risposta “naturale” del design alla sperimentazione application and is now a common material for high-quality leather on potato starch or with “Scum” (polyurethane foam). During Ellen Lupton and Abbott
Miller, runs through
delle potenzialità dei materiali. Anche a Jerszy Seymour piace copies or recyclable coatings for packaging paper. workshops, which are often public, he searches for anti-design objects, January 4, 2010.
sporcarsi le mani con materiali biodegradabili basati sull’amido Another rubber (made from vegetable oil and a component of urine) and uses these materials, which are accessible to all.
www.cooperhewitt.org
di patata o con la “Schiuma” (schiuma di poliuretano). has been developed by scientists at the ESPCI laboratories in Paris, and  As early as 1989 Ezio Manzini, pioneer of Slow Design, showed www.nature.org/design
Nei suoi workshop, spesso aperti al pubblico, usa questi materiali has been altered to heal itself if the material – which is yet to be named – that “material invention” is no longer about the “discovery of materials”
accessibili a tutti per creare oggetti di anti-design. is punctured or even sliced in half. Possible applications for this but rather about creating and engineering materials in order that
Nel 1989 Ezio Manzini, pioniere dello Slow Design, affermava self-repairing material range “from equipment with the ability to repair they achieve a specific level of performance. 4
che l’“invenzione materiale” non riguarda più la “scoperta itself right down” to “toys that never break, not to mention products that One of these improvements is the recycling and reuse of existing
Fabrican TERRAMAC® Airglass®
Brevettato nel 2000, questo Prodotto da Unitika Ltd, questa Il componente base di questo
“tessuto in lattina” è uno spray, maglia, realizzata con acido materiale leggero ma super
un tessuto non-tessuto composto polilattico di origine vegetale resistente, ignifugo e isolante,
di fibre naturali o sintetiche, da usare (lo stesso usato nella chirurgia è l’aerogel. Formato dal 99,8%
in medicina per le ingessature, estetica), ha una texture di aria, è il più leggero
foto di / photo by Gianni Diliberto for Ingredients
negli interni di mezzi di trasporto biodegradabile e funziona come materiale solido mai prodotto.
o nella moda. alloggio in cui radicare le piante. The basic component of this
Already patented in 2000, Produced by Unitika Ltd, this super-strong yet light-weight
this “fabric in a can” is a spray-on, knitted fiber from plant-derived material is aerogel. Made
non-woven fabric made from polylactic acid (which is also used from 99,8% air, it is the lightest
natural or synthetic fiber, which can in plastic surgery) is biodegradable solid material ever produced,
be used for medical plaster casts as and its mesh functions as with important heat-resistant
well as vehicle interiors and fashion. a receptacle for plant roots. and insulating features.
www.fabricanltd.com www.unitika.co.jp www.airglass.se
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 Christien Meindertsma ha realizzato
in passato altri progetti (“Flocks”,
“One Sheep Cardigan”, “Pig 05049”)
che rinforzano il legame fra la risorsa
originale e il prodotto finale.
Christien Meindertsma’s “Flocks”,
“One Sheep Cardigan” and
“Pig 05049” are earlier projects,
which enhance the direct link
between resource and end product.
LANA Insieme all’allevamento degli ovini, la lana – uno dei
materiali più antichi nella storia dell’uomo – continua ad
01 Wool avere un ruolo particolarmente importante nell’econo-
mia locale di Lava Lake Ranch, nell’Idaho. Il progetto
Christien Meindertsma
di Christien Meindertsma, dunque, non interessa solo la
Lava Lake Ranch,
Idaho, USA riscoperta di un materiale antico, ma anche lo sviluppo
del luogo d’origine e la relazione fra i produttori primari
www.christienmeindertsma.com
(gli allevatori) e il consumatore finale. Ogni “mattonella”
esagonale di lana biologica viene tricottata con le tecniche
tradizionali, ma con ferri lunghi oltre 90 cm, usando 1,5
kg di fibra – la quantità di lana prodotta da una pecora di
Panama. Le mattonelle “pecora” possono essere unite da
ganci per formare un tappeto, ovvero un nuovo “gregge”.
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Wool, one of the oldest materials in human history,
and sheep ranching continue to be especially important for
the local economy of the Lava Lake Ranch, Idaho. There-
fore Christien Meindertsma’s project is not so much about
the rediscovery of a familiar material, but about the con-
servation of its place of origin and the connection between
primary industry (farmers) and the final consumer.
Each of the hexagonal wool tiles of “Organic Wool
Rug Tiles”, which is knitted in traditional sweater stitches
with needles the size of yardsticks, uses 3 1/2 pounds of fi-
ber, the amount yielded by a single Panama sheep. Connec-
ted with woollen frog-like clasps, the single “sheep” tiles
can be tailored into rugs to form a new “flock”.
di materiali”, ma piuttosto la precisa, ingegneristica realizzazione
di materiali in grado di rispondere a una prestazione specifica. 4
Una delle linee di sviluppo intraprese interessa il riciclo e il riutilizzo
di materiali sintetici esistenti. Dall’epoca dell’ironico “Jim Nature”
di Philippe Starck (1993), un televisore in composito di segatura,
questa tendenza si è notevolmente sviluppata, dando però origine
nella maggior parte dei casi a risultati sostenibili, ma antiestetici.
All’attuale tendenza “verde”, spesso fraintesa, Michael Braungart
– co-fondatore del movimento “Cradle to Cradle” – risponde
che “piuttosto che di sostenibilità la ricerca dovrebbe occuparsi
di ecologia attiva”. 5 Egli è convinto che il concetto “stagnante”
di sostenibilità debba essere sostituito da quello del riciclaggio
attivo dei materiali, che devono essere consumati senza lasciare
residui dannosi o recuperati per produrre nuovi oggetti utili.4
Tra gli esempi, i sacchetti per la spazzatura in TDPA™ (additivo
totalmente degradabile e compostabile) o il progetto “Save-a-Cup”
(che prevede di riciclare il polistirolo dei bicchieri termici di plastica
usa-e-getta per farne matite), il packging per gelati di Unilever
(che a temperatura ambiente diventa liquido e si scompone
nel giro di poche ore) o l’inchiostro biodegradabile per le penne
della giovane società DBA.
Nuovo e attento all’ambiente è il Greensulate®, ideato da Ecovative
Design: realizzato con funghi, può sostituire il polistirolo come
materiale isolante. E il Concrete Canvas, un progetto commerciale
premiato e riconosciuto, che con un processo intelligente e rapido
produce tende di emergenza di materiali riciclati.
Riguardo ai materiali naturali, il Giappone è all’avanguardia nella
ricerca sulle alghe, anche grazie alla riduzione delle restrizioni
sulla loro raccolta lungo le coste. La Toyota ha annunciato che sta
lavorando a una bioplastica a base di alga laminaria da usare
nell’industria automobilistica: questo renderà ancora più ecologica
la struttura già superleggera della “Hybrid X”, una concept car
di fi bra di carbonio e plastica.
La risposta svedese è l’Hybrix™, un compensato formato da strati
sottilissimi di acciaio inossidabile, recentemente realizzato
da Volvo, che ha l’aspetto e le proprietà dell’acciaio solido, senza
averne il peso.
Il legno – ancora oggi il materiale più naturale per eccellenza –
ha attraversato un periodo di grande innovazione negli anni Venti
con l’arrivo del compensato e dei laminati curvi, per non parlare
dei progressi nel settore della carta. Anche nel trattamento
del legno oggi la tecnologia sta avanzando, sia attraverso il recupero
di antiche tecniche di semicombustione per sigillare le superfici,
sia attraverso l’uso di addittivi atossici, sia grazie all’invenzione
di nuovi tipi di carta. Come un tempo i cartoni per il latte in Tetra
Gomma autoriparabile /
Self-healing rubber
Sviluppato dall’ESPCI con Arkema,
l’elastomero, derivato da olio vegetale
e componenti dell’urina, è stato
modificato in modo da autoripararsi
quando è danneggiato o addirittura
tagliato.
Developed by ESPCI with Arkema,
this elastomer, which is made from
vegetable oil and a component of
urine, has been altered to heal itself if
it is punctured or even sliced in two.
www.espci.fr
www.arkema.com
materials, which have come a long way since the ironic “Jim Nature” Altre informazioni sul blog di
Chris Lefteri. La sua newsletter
TV set, Philippe Starck’s 1993 creation made from a sawdust
offre aggiornati e (fatto
composite. However, the results of this mode of working più significativo) comprensibili
have mostly been ugly (if sustainable). approfondimenti sul mondo dei
materiali in continua evoluzione.
Michael Braungart, the co-founder of the “Cradle to Cradle”
movement, responds to the current, often misunderstood green hype For more information
that: “sustainability is boring. Research should be done into an active check out Chris Lefteri’s blog.
His newsletter gives up-to-date
ecology”. 5 He insists that the stagnant concept of sustainability and (most importantly) easily
needs to be replaced by the productive recycling of materials. understandable insight into
the fast moving world of materials.
In his vision, resources could be consumed without leaving behind
any harmful remnants – or recycled into totally new and useful things. www.chrislefteri.com
Examples are biodegradable waste bags, which are made from TDPA™
(Totally Degradable Compostable Additive); the “Save-a-Cup”
project, which recycles polystyrene by transforming plastic cups
into pencils; ice cream packaging for Unilever, which turns into liquid
at room temperature and degrades within a few hours; or even
biodegradable ink for a new generation of pens by young start-up
company DBA.
An eco-friendly newcomer is Greensulate™ by Ecovative Design.
Made from mushrooms, it can replace polystyrene as insulation
material. Or Concrete Canvas, which is an award-winning business
idea for rapid shelter constructions, which outdates first aid tents
by the combination of revisited materials with intelligent and rapid
building processes and a good cause.
In terms of natural materials, Japan is at the forefront of research in algae
and seaweed (not least because of less severe ecological regulations
for harvesting along the Japanese coastline). Toyota is working on
a car made from a kelp-based bio plastic which promises to render
the already super-light structure of the “Hybrid X” concept car,
currently made from carbon fibre and plastic, even more ecological.
Sweden’s answer is the Hybrix™, a super-light sandwich of stainless
steel material that looks and behaves just like solid steel, but is much
lighter, and has recently been developed by Volvo.
Even wood – which remains the material closest to its natural roots –
is seeing changes. After great innovation in the 1920s, with the rise
of plywood and bent laminates, not to speak of the developments in
the paper industry, current innovations can be found in wood treatments.
These include the revival of ancient charring techniques to seal
wooden surfaces, the use of non-toxic additives, and the invention
of new wood and paper composites. Where once there was
the Tetra Pak® milk carton (1952), today it is bamboo fibres – which
are actually similar to those of cashmere or silk – and tear-proof,
steel-strong super-paper that constitute our design challenges.
In addition to ceramics (rotor blades, space shuttle cladding
or extra-hard kitchen knifes), glass has undergone significant changes.
Greensulate™
Derivato dai funghi, questo
materiale di Ecovative Design
può sostituire il polistirene
e altri isolanti che danneggiano
l’ambiente.
Harvested from mushrooms,
this material by Ecovative
Design can replace polystyrene
and other ecologically
damaging insulation materials.
www.ecovativedesign.com
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 La linfa dell’albero di Manilkara La linfa color latte è riscaldata
zapota, alla base del lattice naturale in un pentolone finché raggiunge
di chicle, viene raccolta in maniera una consistenza elastica e gommosa.
sostenibile nelle foreste Maya Poi è versata in stampi e asciugata
del Messico. per farne mattoncini facilmente
trasportabili, e viene venduta
The sap of the Manilkara zapota tree,
ai mercanti di gomma.
which is the basis of natural chicle
latex, is gained through sustainable First the milky sap is heated in a large
harvest in the Maya forests of Mexico. pot until it reaches an elastic, almost
rubbery consistency. Poured into
moulds and dried into bricks for easy
shipping, it is sold to gum dealers.

Hella Jongerius continua

gli esperimenti nel suo latTICE DI CHICLE Il lattice di chicle è conosciuto come base della gomma
da masticare, ma è davvero possibile utilizzarlo nel product
Chicle latex has been commonly known as the basis of
chewing gum. But could this sap from a Mexican tree find its
Chicle latex
laboratorio di Berlino.
Per il suo gusto naturalmente 02 design? Hella Jongerius ci ha provato. Ha cotto il lattice way into product design? Hella Jongerius searched for new
dolce, il chicle veniva già usato
come gomma da masticare acquoso, l’ha pastorizzato e ne ha formato mattoni, secchi ways to do this. She cooked the watery milk, pasteurized it
Hella Jongerius
fra gli Aztechi. come terra; l’ha di nuovo disciolto, ha avvolto la pasta ela- and poured it into bricks, which turned out powdery and dry
Maya forest,
Hella Jongerius continued Mexico stica attorno a un trapano e l’ha usata come nastro adesivo like earth. She then melted it back to a clay-like state. Kne-
the experiments back in
her laboratory in Berlin. che, asciugandosi, perdeva volume e diventava fragile. Per adable and elastic, she twirled it around a drill and used it
www.jongeriuslab.com
For its naturally sweet taste, evitare che si appiccicasse, l’ha poi versata in forme ghiac- as tape. But when it dried it shrunk and became brittle. She
chicle was already being
enjoyed as chewing gum ciate, l’ha cotta al forno e l’ha bollita ottenendo un liquido poured it into iced moulds to avoid the stickiness, baked it
under the Aztecs. caramelloso, che però seccandosi si spaccava. Alla fine Hel- and boiled it into a caramel-like liquor, which eventually cra-
la Jongerius così commenta gli esperimenti: “Ancora non cked. At the end of the experiments Hella Jongerius summed
sappiamo cosa fare con il lattice di chicle, ma è stato davve- up: “We still don’t know what to do with chicle latex, but it
ro divertente avere un alieno in casa con cui giocare”. was really nice to have an alien in the house.”

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Il “Cradle to Cradle”
è una delle poche certificazioni
affidabili per i materiali
ecocompatibili e lo sviluppo
dei prodotti. È stata istituita
da William McDonough
e Michael Braungart
(già responsabili della sezione
chimica di Greenpeace).
“Cradle to Cradle” is among
the few reliable certificates
for eco-friendly material
and product development,
initiated by William McDonough
and Michael Braungart (former
head of the chemistry section
of Greenpeace).
www.c2ccertified.com
L’ultimo progetto Jerszy
Seymour, l’installazione
“Living System”, si inaugura
durante la quarta edizione
di Design Parade (3-5 luglio)
nella Villa Noailles a Hyères,
aperta fino al 20 settembre 2009.
Jerszy Seymour’s latest
materialized design project,
the installation “Living System”,
opens during the 4th Design
Parade (July 3-5) at Villa
Noailles in Hyères and runs
through September 20, 2009.
www.jerszyseymour.com
www.villanoailles-hyeres.com
118 494
Pak® (1952), oggi le fibre di bambù – in realtà molto simili a quelle
di cachemire o seta – sono fra i materiali chiamati a rispondere
alle sfide poste dal design, insieme alle nuove qualità delle carte
anti-strappo, resistenti come l’acciaio.
Oltre alla ceramica (usata per lame rotanti, rivestimenti degli space
shuttle o per lame per coltelli da cucina molto taglienti), anche
il vetro ha subito grandi evoluzioni. A partire dall’invenzione
del vetro borosilicato più di 100 anni fa, la ricerca è arrivata
a produrre le fibre di vetro – che hanno rivoluzionato il design
grazie all’uso che negli anni Cinquanta ne fecero Charles
e Ray Eames – e le fibre ottiche, che sono alla base dei sistemi
contemporanei di comunicazione. Dopo le prime sperimentazioni
dell’architetto ungherese Aron Losonczi con il cemento
semitrasparente nel 2004, le fibre ottiche stanno diffondendosi
nell’architettura contemporanea, e ora vengono scelte anche dalle
archistar (come testimonia la mostra itinerante Tokyofi bre 09).
Ma oggi è il vetro uno dei materiali più tecnologicamente
avanzati. Lo Smart Glass, per esempio, è composto da uno strato
di cristalli liquidi fra due fogli di pellicola di 3M (gli inventori
dei Post-it®), che cambia da oscurato a trasparente con il passare
dell’elettricità. Questa tecnologia è stata utilizzata non solo
da Rem Koolhaas per i camerini delle boutique di Prada, ma è stata
anche applicata ai finestrini del nuovo Boeing 787 Dreamliner.
L’Airglass® è davvero straordinario: fatto al 99,8% di aria,
è il materiale solido più leggero mai realizzato. Nato nei laboratori
del CERN di Ginevra come prodotto secondario durante
l’accelerazione di particelle, questo aerogel è in realtà
uno dei migliori materiali termo-resistenti che esistano
e un isolante migliore della lana minerale.
Oggi però il concetto espresso da Manzini 10 anni fa deve essere
ulteriormente ampliato, in relazione al nuovo – inquietante
e affascinante – campo dell’innovazione che sta emergendo:
l’esplorazione dei tessuti animali e umani come risorsa materiale.
Il progetto “Pig 05049” di Christien Meindertsma, per esempio,
prevede più di 150 prodotti industriali che si possono ottenere
da un singolo maiale. Quando biologi e genetisti uniscono le loro
forze con quelle dei product designer, i materiali iniziano a mutare.
Progetti provocatori come il “Victimless leather” (di Oron Catts
e Ionat Zurr) riescono ad ampliare la nostra immaginazione
del campo del possibile. O come quello di Tobie Kerridge: “Material
Beliefs” ipotizza la realizzazione di un modello aperto di ricerca
interdisciplinare che unisca le emergenti tecnologie biomedica
e cibernetica, con l’obiettivo di trasformare l’utopia in realtà.
Anche se concepita e realizzata al MoMA 14 anni fa, una mostra
come “Mutant Materials in Contemporary Design” – incentrata
sulle innovazioni nel campo dei materiali – è oggi più attuale
che mai. Scriveva Paola Antonelli, la curatrice: “I designer devono
tornare all’origine e ricominciare a porsi dei dubbi, vero inizio
di ogni scoperta. L’approccio vincente verso i nuovi materiali
richiede la stessa ingenuità di quella usata nel passato con
i materiali naturali.” 6
Siamo entrati in una nuova fase del mondo dei materiali; come
100 anni fa è avvenuto con la plastica, oggi ci si sta dirigendo
verso nuovi traguardi e sarà necessario intraprendere una nuova
battaglia per far accettare al pubblico tali innovazioni, affinché
il design basato sui tessuti umani diventi indispensabile nel nostro 3 “Plastic, Materials for Inspirational Design”, Chris Lefteri, Rotovision SA, 2001.
quotidiano. Il primo impegno è verso l’educazione al design
per preparare una nuova generazione a una professionalità legata
alla scienza, all’innovazione nei materiali e alla società. 
Since the invention of clear and sturdy borosilicate glass more than 100
years ago, research has led us to glass fibres, which revolutionized first
surfboards and then furniture design, thanks to Charles and Ray Eames
in the 1950s. From there, we jumped to optical fibres, which are the basis
of contemporary communication systems. Following the Hungarian
architect Aron Losonczi’s first experiments with translucent concrete
in 2004, optical fibres are now being picked up by top architects and are,
increasingly, part of contemporary architecture (as demonstrated
in the travelling exhibition Tokyofibre 09).
Overall, glass is one of the most technologically-advanced materials
around. For example, Smart Glass is composed of a layer of liquid Durante il processo di conciatura
e finitura la pelle di salmone viene
crystals between two sheets of 3M film (yes, from the inventors messa a mollo, rimestata, ripulita
of Post-it® notes), and switches between a foggy and a clear state e seccata per rimuovere scaglie,
grassi e resti di carne. Quindi,
when electricity is applied. This technique has not only been used immersa in tinture vegetali, assume
experimentally by Rem Koolhaas in Prada’s changing rooms but has grande varietà di colori intensi
e brillanti, e anche finiture lucide.
also been applied to the windows of the new Boeing 787 Dreamliner. Le tinte al cromo danno invece alla
pelle colori più tenui e ne rendono
Airglass® is truly astonishing. Made from 99,8% air, it is the lightest scamosciata la superficie.
solid material ever produced. This aerogel (born as a by-product
In the process of tanning and
during particle acceleration at the CERN labs in Geneva) is actually finishing salmon skin is soaked,
one of the best heat-resistant materials available, and is a better insulator churned, fleshed, and dried to remove
scales, oils and remnants of meat.
than mineral wool. Then soaked in vegetable dye it takes
 Yet Manzini’s 1989 statement has to be amplified. As new and exciting on a variety of deep, bright colours
and a glossy finish. Chrome dying
– but perhaps also frightening – fields of material innovation yields softer colours and creates
are emerging, we are witnessing the first steps being taken a suede-like surface.
in the exploration of animal and human tissue as a material resource.
“Pig 05049”, a project by young designer Christien Meindertsma,
outlines the potential of one single pig, which to-date creates
resources for more than 150 different designed products.
When biologists and geneticists team up with product designers,
materials start to mutate and provocative projects like “Victimless
leather” (by Oron Catts and Ionat Zurr) expand what we imagine
to be possible. A project like Tobie Kerridge’s “Material Beliefs”,
which is about the realization of a new kind of laboratory, unites
emerging biomedical and cybernetic technology in an open model
for interdisciplinary research with the goal of making utopias a reality.
Even though the concept of “mutant materials in contemporary
design” is not new, dating as it does to a 1995 exhibition on material
innovations at the MoMA, 14 years later it is more contemporary
than ever. As the exhibition’s curator Paola Antonelli wrote:
“Designers must return to ground zero, where doubt is the basis
of discovery. The mastery of today’s designed materials requires
as much ingenuity as the mastery of nature’s gifts did in the past.” 6
Indeed, we have already entered into a new phase of material innovation.
As during the birth of plastics in the beginning of last century, a new
struggle has to be undertaken. But once the public accepts this shift,
design based on human tissue may become an indispensable part
of our daily lives. First, though, it is up to design education to prepare
a new generation of designers for their roles as the link between science,
Nel sud-ovest dell’Alaska, dove la pesca rappresenta
il 47% dell’economia, enormi quantità di pelle di salmone
Salmon skin is discarded in enormous amounts during
food processing in Southwest Alaska, where fishing takes
PELLE DI SALMONE
material innovation and society. 
vengono scartate nella preparazione degli alimenti. Eppu- up to 47% of the private sector of the state’s economy. 03 Salmon skin
re, il “cuoio di mare” ha anche un grande potenziale come Yet “sea leather” also has great potential as a material in
Isaac Mizrahi
materiale per il product design. È più resistente delle pelli product design. It is stronger than most of land-based lea- Southwest Alaska, USA
ottenute dagli animali della terraferma, e, dopo un proces- thers and after the 7-week long processing of tanning and
1 “La Plastica” in “Miti d’Oggi”, Roland Barthes, Einaudi editori, 1994. so di conciatura e finitura che dura 7 giorni – molto meno finishing – which is a much less toxic process because fish www.isaacmizrahiny.com
“Le Plastique” in “Mythologies”, Roland Barthes, Editions du Seuil, 1957. tossico perché è più facile rimuovere dalla pelle le squame scales are easier to remove from the skin than hair – sal-
2 “Twentieth Century Limited: Industrial Design in America, 1925-1939”,
anziché i peli –, il cuoio di salmone diventa sottile, flessibile mon leather becomes thin, flexible, resilient and naturally
Jeffrey L. Meikle, Temple University Press, 2001,
e resistente. Il suo colore naturale è bianco crema. of a creamy white colour.
4 “The Material of Invention”, Ezio Manzini, MIT Press, 1989. Lo stilista Isaac Mizrahi, che vive e lavora a New York, New York-based fashion designer Isaac Mizrahi used
5 “Cradle to Cradle: Remaking the Way We Make Things”, William McDonough,
Michael Braungart, North Point Press, 2002. ha usato il cuoio di salmone per farne dei dischetti, poi cuci- salmon leather to make sequin-like disks, which were then
6 “Mutant Materials in Contemporary Design”, Paola Antonelli, MoMA, 1995. ti su un vestito di chiffon come fossero paillette. sewn as paillettes onto a silk chiffon dress.
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