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Data l’elevata efficienza della lampada in oggetto e le potenzialità si è deciso nell’ultimo anno di

ottimizzarla ulteriormente rendendola ancora più economica, efficiente e di semplice utilizzo. In


figura 5 è mostrato il set-up. La forma particolare delle lampade UV permette di convogliare tutta la

Figura 5. Ultima lampada realizzata e che si intende brevettare

luce sul campione da irradiare fornendo potenze medie elevate su una superficie ridotta. Inoltre in
figura 6 viene mostrato un disegno del case cabinet per la lampada con l’obiettivo di renderla
“dinamica” ed “accattivante” ed attirare così eventuali acquirenti.
Figura 6. Proposta di case cabinet per la lampada mostrata in figura 5

In conclusione è opportuno evidenziare che questa lampada e, quindi, la tecnica PIT potenzialmente
potrebbe entrare a far parte di qualsiasi laboratorio di biologia, chimica, biofisica, biochimica ed
altri in cui si utilizzano biosensori.

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