Per questo particolare sistema andiamo ad adottare alcune ipotesi, per poterne studiare la
variabilità:
− La prima ipotesi è quella di supporre che non ci sia nessuna variabilità ovvero di avere a
che fare con un sistema deterministico (ricordiamo che nella realtà, non esistono sistemi
deterministici e quindi di fatto, la relazione che troveremo del sistema, rappresenta una
prestazione ottimistica, perché inevitabilmente la presenza di fattori di variabilità sul
sistema, non fanno altro che degradare la sua capacità di funzionamento). All'atto pratico
quanto detto, significa che il tempo effettivo di processamento è un valore COSTANTE ed
inoltre non sono presenti fenomeni di variabilità che possono alterarlo (come setup,
guasti, ecc...);
− la seconda ipotesi è quella di supporre che la linea sia BlLANCIATA, cioè ogni macchina
del flusso di produzione, avendo in generale un suo tempo effettivo di lavorazione, in
questo caso supponiamo che esse abbiano lo stesso tempo effettivo di processamento. In
questa ipotesi, la linea si dice bilanciata e i tempi di lavorazione su di essa, sono uguali tra
di loro e sono dei valori deterministici.
In questo caso, questo non è affatto vero che il sistema riesce a vendere qualunque
quantità di prodotti che riesce a produrre. Infatti, in base a questa considerazione, ovvero
a domanda da valle illimitata, se andiamo a massimizzare la velocità in cui le unità
attraversano il sistema, se tutte le unità che arrivano in fondo al ciclo di trasformazione le
riusciamo a vendere, è chiaro che massimizzare il profitto di questo sistema si traduce
nell'aumentare quello che è il suo Throughput.
È questo il motivo per cui siamo così interessati a capire come cambia la prestazione del
sistema al variare del numero di entità in esso presenti perché, abbiamo l'obiettivo di
velocizzare il flusso attraverso il sistema e diamo per ipotesi che più veloce è il tempo di
attraversamento, maggiore è la redditività che può produrre il sistema.
Vediamo come si specificano le caratteristiche del flusso di produzione.
Abbiamo già definito un particolare valore, all'interno di un flusso di produzione possiamo
identificare, quella che è la risorsa a collo di bottiglia, già identificata con la l'acronimo 𝑟𝑏
(bottleneck rate). La risorsa a collo di bottiglia è quella particolare risorsa che ha il valore
più basso di produttività e quindi, da un punto di vista formale, possiamo scrivere che tale
risorsa è il minimo di questo insieme:
Dobbiamo ricordarci di una cosa, che in una linea bilanciata, i tempi di lavorazione sono
uguali e che le produttività sono i reciproci del tempo di processamento.
Risulta anche che in tale linea, le risorse sono tutte a collo di bottiglia e non esiste una
risorsa che ha prestazioni maggiore di un'altra.
La produttività della risorsa collo di bottiglia quindi, coincide con una qualunque delle
produttività delle risorse che stiamo considerando.
Possiamo ricavare con 𝑇0 (raw process time), attraverso la sommatoria dei tempi effettivi
di processamento su tutte le risorse che sono coinvolte nel flusso di produzione, che è
uguale per tutti essendo la linea bilanciata.
Il valore calcolato coincide con 8ℎ, il che significa che nella migliore delle condizioni
possibili, un’entità, una volta che viene ammessa all’interno del sistema, dovrà impiegare
almeno un tempo pari a 𝑇0 , che è il tempo minimo, ovvero il tempo necessario a
trasformazioni tecnologiche per il prodotto che stiamo considerando.
Ricavati questi due parametri, simuliamo il comportamento del sistema al variare del 𝑊𝐼𝑃,
iniziando dal valore più basso che possiamo immaginare, ovvero 𝑊𝐼𝑃 = 1 (affinché il
sistema funzioni, deve avere almeno un pezzo al suo interno).
Nei grafici successivi, sono riportate delle simulazioni a stati discreti del sistema.
Riepilogando:
Abbiamo simulato fino a 𝑊𝐼𝑃 = 5, dove 𝐶𝑇 = 10, e si nota che ad un certo punto il 𝑇𝐻
rimane bloccato. Fino a quando ci mettiamo nella 4 unità, il tempo che l’unità impiega nel
sistema è esattamente 𝑇0 . Man mano che aumentiamo unità, il 𝐶𝑇 diventa più grande e
aumenterà anche 𝑇0 (in modo lineare). La produttività ad un certo punto si satura (in
corrispondenza di 𝑊𝐼𝑃 = 4, 𝑇𝐻 = 0.500) e raggiunge il massimo valore (produttività del
collo di bottiglia). Superato un particolare valore (𝑊𝐼𝑃 = 4), da quel momento in poi, 𝑇𝐻
è sempre uguale, ma non facciamo altro che aumentare 𝐶𝑇.
Potrebbe essere interessante andare a riportare diagrammi in forma analitica cioè andare
a ricavare quella legge di variazione della prestazione ottima di funzionamento del sistema.
Tale Legge viene anche detta BEST CASE PERFORMANCE LAW (LEGGE DI PRESTAZIONE
NELLA MIGLIOR SITUAZIONE POSSIBILE). Tale legge permette di ottenere il minimo valore
di Cycle Time, (ecco perché migliore prestazione possibile), nella condizione di massimo
𝑇𝐻, per un determinato valore 𝑤 del 𝑊𝐼𝑃 . Tale legge fa anche riferimento che per
l'ipotesi fatta non siano presenti fattori di variabilità. Nelle migliori condizioni possibili
ovvero assenza di variabilità, il Cycle Time può essere espresso:
OSSERVAZIONI :