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CARBOIDRATI: Altrimenti detti idrati di carbonio per il fatto che la formula molecolare, ad es. del glucosio,
poteva essere scritta C6H12O6, ma anche C6(H2O)6. Possono essere classificati come monosaccaridi,
oligosaccaridi e polisaccaridi. Oligosaccaridi formati da non più di 2 – 3 unità di monosaccaridi (di e
trisaccaridi) e polisaccaridi formati da lunghe catene di monosaccaridi.
Sono classificati in base a:
Stereochimica
Localizzazione del legame C=O
Numero di unità di zucchero (es: mono=1, di=2, oligo=3-10, poli=10+); le singole unità sono tenute
insieme dal legame GLICOSIDICO
Lunghezza della molecola
• I MONOSACCARIDI (da 3 a 9 atomi di C) vengono detti zuccheri semplici e la loro formula è (CH2O)n. I
monosaccaridi non possono essere scissi in zuccheri più piccoli in condizioni di reazione blande. Sono
diversi per dimensione e configurazione stereochimica, sono solidi e cristallini solubili in acqua ma poco
solubili in solventi apolari.
• Due monosaccaridi uniti insieme formano un disaccaride.
Gli OLIGOSACCARIDI derivano il loro nome dalla parola greca “oligo” che significa poco e sono formati da
catene lunghe da 2 a 10 residui. Si trovano sia liberi che legati a proteine. Sono usati come molecole di
segnalazione.
I POLISACCARIDI sono polimeri di monosaccaridi che possono contenere centinaia ma anche migliaia di
unità. Caratteristica comune è il C=O e più gruppi -OH
L’aldoso più comune e più semplice è la GLICERALDEIDE (un prodotto del catabolismo del glucosio), è un
aldotrioso.
Il chetoso più comune e più semplice è il DIDROSSIACETONE, è un chetotrioso.
PROIEZIONE DI FISCHER
• La proiezione di Fischer è un modo convenzionale di rappresentare su un piano la struttura
tridimensionale di una molecola chirale che contenga almeno un atomo di C asimmetrico. Deve il suo nome
al suo ideatore, il chimico tedesco Herman Emil Fischer, premio Nobel per la chimica nel 1902.
In biochimica trova ampio utilizzo nel rappresentare le formule di struttura dei carboidrati.
Consiste di una croce al cui centro si trova l'atomo di C asimmetrico; sui bracci orizzontali della croce
vengono messi i gruppi che escono dal piano di scrittura diretti verso l'osservatore, su quelli verticali
vengono messi i gruppi che escono dal piano di scrittura allontanandosi dall'osservatore.
I monosaccaridi hanno centri asimmetrici
Tutti i monosaccaridi eccetto il diidrossiacetone contengono uno o più atomi di C asimmetrici (chirali)
quindi sono presenti in natura in forme isomeriche otticamente attive.
Il carbonio asimmetrico è definito anche carbonio chirale. Le molecole chirali NON presentano piani di
simmetria.
IMPORTANTE
L’atomo di carbonio è ibridato sp3 , le due molecole sono
enantiomeri: sono immagini speculari non sovrapponibili l’una con
l’altra ( stereoisomeri configurazionali)
ISOMERI D-L
La maggior parte degli esosi presenti negli organismi viventi appartiene alla serie degli isomeri D
• perchè proprio gli isomeri D? Non esiste una risposta, evidentemente sono stati utilizzati inizialmente ed
hanno sviluppato reazioni vantaggiose
Gli stereoisomeri dei monosaccaridi, qualunque sia la lunghezza della loro catena, possono essere divisi in
due gruppi che differiscono per la configurazione intorno al centro chirale più lontano dal gruppo
carbonilico. Quelli che a livello di questo atomo di carbonio di riferimento hanno configurazione identica
alla D-gliceraldeide vengono detti isomeri D di contro, quelli con configurazione identica alla L-Gliceraldeide
sono detti isomeri L.
Perché è stato scelto il glucosio tra i tanti esosi? Perché In soluzione acquosa, gli aldotetrosi e tutti gli altri
monosaccaridi con cinque o più atomi di C assumono una forma ciclica (ad anello), formano anelli piranosici
(non è planare), poiché il gruppo carbonilico forma un legame covalente con l’atomo di O di un gruppo OH
posto lungo la catena (in posizione 5 o 6)
Formazione dei piranosi
β quando gli -OH sono dallo stesso lato di CH 2OH (ciclo giù)
α quando gli -OH sono dal lato opposto di CH2OH (ciclo su)
PIRANOSI E FURANOSI
Il fruttosio è un furanosio:
Due conformazioni di una
molecola sono interconvertibili
senza rottura di un legame
covalente
Farmaci chirali
LEGAME N-GLICOSIDICO
Glicogeno=fonte è il fegato
α-1,6 fino a 30
α-1,4 30+
il glucosio è capace di dar vita a strutture complesse che hanno più bassa energia e sono più stabili.