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COMUNICATO

STAMPA

L’11 febbraio 2020 è stata comunicata la liquidazione in bonis della società Airitaly.
A seguito di questa scellerata decisione aziendale sono state organizzate manifestazioni presso gli
aeroporti di Malpensa e di Olbia, assemblee e presidi che hanno consentito di dare ampio risalto
mediatico a questa difficile vertenza.
La politica regionale Sarda e Lombarda si è da subito schierata al fianco dei 1453 lavoratori Airitaly,
impegnandosi ad agire fattivamente per la salvaguardia di tutti i posti di lavoro.
I Presidenti di Regione il 20 febbraio u.s., presso la sede del Ministero dei Trasporti, hanno garantito
il massimo impegno affinché il patrimonio professionale costruito in quasi 60 anni di storia non
andasse disperso.
Sono trascorsi 4 mesi e, ahinoi, da chi con tanta solerzia aveva garantito un futuro ai lavoratori
Airitaly, niente di concreto è stato fatto.
Infatti, nonostante le diverse richieste d’incontro inviate, il silenzio delle istituzioni regionali è
assoluto!
Sebbene il tragico avvento della crisi sanitaria ed economica a seguito del Covid-19 abbia imposto
uno stop a tutto il trasporto aereo mondiale, la liquidazione di Airitaly non si è arrestata ma è solo
stata messa in stand-by dal Decreto Cura Italia prima e dal decreto Rilancio dopo, consentendo di
“congelare” i licenziamenti per cinque mesi.
Grazie alle diverse interlocuzioni fra rappresentanti del Governo e i Segretari Generali confederali, i
decreti sopra citati hanno aperto anche altri scenari: ammortizzatori sociali non previsti fino a
qualche mese fa per le aziende in liquidazione e la nascita di una NewCo che avrà compito e dovere
di rappresentare l’Italia nel mondo. Finalmente un progetto ambizioso di rilancio del trasporto
aereo nazionale nel quale Airitaly può e deve assolutamente avere un ruolo da protagonista.
Per il 9 giugno p.v., dopo incessanti richieste da parte delle Segreterie Nazionali confederali, è
arrivata la convocazione da parte del Ministero dei Trasporti: auspichiamo possano essere chiariti
diversi aspetti tra i quali l’accesso agli ammortizzatori sociali previsti dall’art 94 del Cura Italia e le
prospettive future che il Governo vorrà adottare per il mantenimento di tutti i posti di lavoro.
Riteniamo che il tempo messo a nostra disposizione dal Governo debba essere sfruttato nel migliore
dei modi e pertanto, come concordato durante la partecipatissima video-assemblea di lunedì, la
mobilitazione dei lavoratori Airitaly ripartirà mercoledì 10 giugno sotto le sedi della Regione
Lombardia e Regione Sardegna.
Il silenzio e la mancanza di risposte non sono più tollerabili: i lavoratori esigono rispetto e meritano
di sapere cosa le Regioni intendono fare per far si che la storia di Airitaly non sia definitivamente
cancellata.
Nel pieno rispetto delle norme attualmente in vigore, l’azione dei lavoratori sarà compatta e decisa,
per andarsi a prendere quelle risposte che in tutti questi mesi non hanno mai avuto.


LE RSA AIRITALY
FIT CISL - UILTRASPORTI - UGLTA

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