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Perchè vegetariani
Essere vegetariani significa non nutrirsi di alimenti derivanti dalla morte di e
sseri viventi.
I vegetariani si pongono innanzitutto un obbiettivo etico : evitare che la nostr
a vita sia dovuta alla morte altrui.
Nell'alimentazione vegetariana sono quindi ammessi tutti i cibi prodotti dagli a
nimali come latte, formaggio, uova, ecc. evitando quelli provenienti da allevame
nti intensivi che prevedono uno sfruttamento dell'animale anzichè una convivenza s
imbiontica.
La scelta di vivere senza uccidere non è religiosa, politica, o superstiziosa ma d
eriva dalla semplice constatazione che è possibile vivere benissimo senza nutrirsi
di cadaveri e procurare dolore ad altri esseri viventi: è quindi una scelta etica
di persone libere da pregiudizi.
Come disse il famoso vegetariano Leonardo da Vinci : "verrà un giorno in cui gli u
omini considereranno l'uccisione degli animali come ora consideriamo quella degl
i uomini"
Inoltre per produrre 1 gr. di proteine di carne devono essere impiegati 7gr. di
proteine vegetali.Quindi se si utilizzassero i vegetali per l'alimentazione uman
a anzichè trasformarli in carne tramite allevamenti intensivi si renderebbero disp
onibili enormi quantità di cibo per affrontare il problema della fame nel mondo.

Perchè scegliere la pace.


Dobbiamo convincerci che il percorso dell'evoluzione umana non ha raggiunto il c
ulmine nella società odierna ; essa è solo un punto di passaggio, come lo sono stati
i precedenti e come lo saranno i futuri.
Molto tempo addietro prevaleva la legge della giungla, quella del più forte, e ven
ivano premiati la violenza e l'egoismo.
Ora disponiamo dell'autorità della legge ,della polizia e delle prigioni : la viol
enza e il puro egoismo alcune volte trionfano, ma sempre più spesso vengono consid
erati metodi impropri per la libera convivenza.
Il nostro obbiettivo deve essere il diffondersi della non violenza e dell'altrui
smo, situazione in cui la legge e l'amore sono la stessa cosa.
Questo è il prerequisito per giungere ad un vero rispetto delle persone, degli ani
mali, dell'ambiente.
Solo un grande amore verso noi stessi, verso gli "altri" e verso tutto l'Univers
o, può aprire la strada ad una vita non violenta.
Parafrasando S.Agostino si potrebbe dire "ama e fai ciò che vuoi", perchè amando tut
to si troverà il modo, in ogni occasione, di compiere il percorso della propria vi
ta nuocendo il meno possibile al resto dell'Universo.

Battute e pregiudizi.
1) I vegetariani devono stare attenti alla dieta.
E' vero, ma anche gli onnivori dovrebbero starci attenti date le moltissime mala
ttie causate da errori e squilibri di alimentazione o dall'uso di cibo infetto (
es. mucca pazza).
2)Le proteine degli animali sono migliori.
Sulla qualità delle proteine degli animali allevati intensivamente, riempiti di or
moni e antibiotici avrei molti dubbi.
Un animale sano fornisce proteine con contenuto in aminoacidi simile a quello ne
cessario per l'uomo.
Il vegetariano si procura proteine dello stesso valore biologico con i prodotti
degli animali e con la soia o in alternativa con la associazione di proteine veg
etali che si completano a vicenda dal punto di vista nutritivo come ad esempio q
uelle di cereali e legumi.
3) Rischiate gravi carenze.
E' stato ampiamente dimostrato che una alimentazione vegetariana equilibrata non
provoca nessuna carenza.
Solo una dieta vegetaliana o vegan (che esclude anche tutti i prodotti degli ani
mali come ad es. latte ,uova ,miele,ecc) deve essere ben bilanciata per non prov
ocare carenze nutrizionali.
4) La legislazione garantisce il benessere degli animali da allevamento.
Non è vero. Non esistono leggi adeguate. Le leggi esistenti sono volte soprattutto
a tutelare la salute del futuro consumatore.
Proprio per questo le associazioni animaliste stanno sforzandosi di fare accetta
re alle istituzioni internazionali una "Dichiarazione dei diritti dell'animale"
che preveda una serie di garanzie di trattamento in particolare negli allevament
i.
5)La dieta vegetariana è troppo complicata.
La dieta vegetariana deve essere equilibrata, come tutte le diete che mirano al
benessere dell'individuo.
La preparazione dei piatti vegetariani è spesso molto semplice, anche perchè vengono
usati spesso gli alimenti crudi per conservarne intatto il valore biologico dei
principi nutritivi.
Leggendo con attenzione qualsiasi libro di ricette si noterà come molti piatti tra
dizionali italiani, che anche gli onnivori cucinano normalmente, siano vegetaria
ni.
Un primo avvicinamento al vegetarianesimo potrebbe semplicemente prevedere una u
so maggiore di queste ricette rispetto a quelle a base di carne.
Il Biocentrismo.

Il termine "biocentrismo" indica una visione naturale dell'Universo di cui l'uom


o è una delle innumerevoli parti costituenti. L'uomo perciò è chiamato a vivere e a co
mportarsi di conseguenza, rispettando tutte le altre forme di vita e vivendo in
armonia con loro.
Il termine "antropocentrismo" invece indica una visione dell'Universo di cui l'u
omo è il centro, e quindi tutte le altre cose o forme di vita sono a sua disposizi
one per raggiungere i suoi obbiettivi di sviluppo e di dominio della natura.
La visione antropocentrica è quella tutt'ora dominante in Occidente.
Lentamente però aumenta la percentuale di persone che si rende conto dei limiti de
ll'antropocentrismo che porta ad una indiscriminata depauperazione delle risorse
della natura e ad una vita "artificiale" slegata dall'universo depredato.
E' evidente che il ritmo dello sfruttamento da parte degli uomini delle risorse
primarie non potrà essere sostenuto senza esaurire ogni possibilità di vita per le g
enerazioni future.
Il biocentrismo con il passare del tempo diventa non una scelta ma una necessità.
Il dilemma non è tra antropocentrismo e biocentrismo, ma tra biocentrismo e autodi
struzione.

Anche il Ministero della Pubblica Istruzione Italiano ha dato disposizioni già nel
1989 affinchè venisse creata già nelle scuole "una nuova sensibilità verso i problemi
dell'ambiente per diffondere una cultura che trasformi la visione antropocentri
ca del rapporto uomo-natura in quella biocentrica che considera l'uomo quale com
ponente della biosfera".
Purtroppo tale indicazione rimane per larga parte inapplicata e inascoltata, e c
omunque gli effetti si vedranno sui futuri "adulti"; nel frattempo è necessaria un
a grande opera di sensibilizzazione a tutti i livelli rivolta soprattutto agli a
ttuali "adulti" che detengono il potere decisionale politico o commerciale (ogni
persona nella sua libertà di scegliere ciò che compra ha un grosso potere decisiona
le commerciale che può e deve imparare ad utilizzare).
Ad esempio utilizzare cibi prodotti tramite metodi di agricoltura biologica può es
sere un primo importante passo per dare un segnale al mercato, nelle vesti di co
nsumatore finale, di esigenza verso un tipo di prodotto (biologico) anzichè un'alt
ro (es. transgenico) e quindi favorire lo sviluppo di una produzione più naturale
a discapito di un'altra più artificiale e distante dall'uomo.
Il consiglio finale rimane quello di indirizzarsi verso una dieta vegetariana ch
e permette all'uomo di alimentarsi nel rispetto della natura che lo circonda inv
ece di mangiare cadaveri .

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