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Rimpianto inglorioso del vento che erode ruggine e tempo

Vanagloria mesta tracollo; incrocio del sonno che stringe morde e ingroppa
salsedine su muri di silenzio

Si insinua lacera, annaspa, stritola scricchiola filo di legno torto ora giacente
sulle traversine dei tram

Volge tremulo tacito obtorto collo che ingrazia e rifrana e si inghinghera la lunga
mano del padrone.

Cane senza catene catene senza legami legami senza affetti affettati

Andatura atassica stressata, stupor catatonico,braccia a paniere, risvolto di


serata etilica

Passo...inciampa...passo...inciampa inciampa...crolla

Anacusico rumore di terremoti epifisari che a tratti stridono su stradivari


dissonanti per poi cedere alla linea di frattura

Rifranano parti-ture vetri in pezzi di memoria, brilli e marciapiade attonito che


erode fotogrammi di Campari su campiture di lampioni

Un quartino d'uva in tre quarti di gocce emoglobiniche adulterate di rossetto

Sguscia,sguiscia, striscia pedonale, anguilla metropolitana fagocita assimetrica il


tempo in uno spazio topologico in esso

Franano gli ultimi istanti, tassamatro centometrista, rue de la Fayette, rue


Marguerite de Rochechouart

Principio di sovrapposizione che si inalbera in una dissonanza cognitiva a cercar


di quadrare 1+1 in equilibrio precario

Tintinnano tetre tacite le scale, terrapieno di mancorrenti e monili che ciondolano


anemici dai lobi tondi in sfumature di cenere

Silenzio in braci ardenti, sdrucite le mani aperte e un monocromo nero che crolla e
rema intorpidito dal presente

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