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I VERBI RIFLESSIVI

In italiano, un soggetto può compiere l’azione espressa dal predicato verbale o nominale (forma attiva)
oppure subire l’azione indicata dal verbo (forma passiva).

Forma attiva  Andrea mangia la mela.


Forma passiva  La mela è mangiata da Andrea.

Accanto alla forma attiva e a quella passiva, alcuni verbi transitivi hanno una terza forma, detta forma
riflessiva. Nel caso dei verbi riflessivi il soggetto compie e al tempo stesso subisce l’azione; in altre
parole, soggetto e complemento oggetto della frase coincidono.

Per esempio, la frase “Lucia si lava” può essere transformata in “Lucia lava se stessa”, cioè, Lucia
“riflette” su se stessa l’azione di lavare.

La forma riflessiva si può riconoscere facilmente perché prima del verbo si trovano sempre le particelle
pronominali mi, ti, ci, vi, si, che indicano appunto il riflettersi dell’azione sul soggetto della frase.

Fà attenzione! In italiano il verbo riflessivo finisce in: 1ª coniugazione (-ARSI), 2ª coniugazione (-ERSI),
3ª coniugazione (-IRSI). Vedi come si coniugano questi verbi al presente indicativo:

1ª coniugazione 1ª coniugazione 1ª coniugazione


ALZARSI METTERSI VESTIRSI
Io Mi alzo Mi metto Mi vesto
Tu Ti alzi Ti metti Ti vesti
Lui/lei/Lei Si alza Si mette Si veste
Noi Ci alziamo Ci mettiamo Ci vestiamo
Voi Vi alzate Vi mettete Vi vestite
Loro Si alzano Si mettono Si vestono

Se però il verbo è all’imperativo (o in caso di modi indefiniti quali sono l’infinito, il participio e il
gerundio), le particelle pronominali seguono il verbo formando con esso una parola unica. Per esempio:
“Bambine, finite di pettinarvi e andate a dormire”.

Da ricordare che i verbi riflessivi utilizzano sempre, per i tempi composti, l’ausiliare essere.

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