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QUANDO:1914 - 1918
DOVE: combattuta prevalentemente in territorio europeo ma coinvolse anche Giappone e Stati
Uniti
COME: In campo erano stati messi eserciti mai stati così grandi con grande potenziale distruttivo,
ingigantito dal massiccio uso bellico degli apparati industriali e delle tecnologie che avevano avuto
tanto sviluppo nei secoli precedenti.
EFFETTI:
Primo: provoca la scomparsa di 4 imperi:
1. Impero russo: abbattuto nel 1917 da una rivoluzione
2. Impero degli Asburgo: da cui sorsero nuovi stati nazionali
3. Impero tedesco: lasciò il posto ad una repubblica democratica
4. Impero turco
Secondo: Stati Uniti soppiantarono la Gran Bretagna nel ruolo di superpotenza mondiale
Terzo: i contrasti politici in Europa nel dopoguerra segnarono:
- la definitiva sconfitta dell’antico regime
- l’avvento della moderna società di massa
Quarto: da questa guerra avrebbero tratto forte impulso i movimenti nazionalisti di liberazione dei
popoli coloniali del cosiddetto Terzo Mondo
Comunicazioni:
Nonostante l’uso massiccio di telefoni e dal telegrafo la grande novità fu costituita dalla scala delle
operazioni. Ruolo importante delle ferrovie per trasportare truppe e approvvigionamenti anche se
non era nuovo (già usato in guerra civile americana).
IL FRONTE INTERNO
I popoli europei accolsero la guerra con entusiasmo. Perché:
- La tensione accumulata dai contrasti internazionali aveva predisposto l’opinione pubblica ad
avvertire la guerra come un fatto liberatorio.
- Una lunga abitudine alla pace aveva diffuso insofferenza per la normalità borghese del vecchio
mondo liberale.
- La fiducia in un progresso illimitato e nella soluzione razionale dei conflitti si era incrinata
cedendo il passo al mito della violenza come strumento di liberazione.
ASPETTO POLITICO:
Tutti i maggiori partiti si schierarono a favore del conflitto TRANNE i partiti socialisti dei PAESI
NEUTRALI: Italia, Stati uniti e Russia.
L’ITALIA IN GUERRA
Lo scoppio della guerra colse l’Italia in una fase di transizione. La crisi del sistema giolittiano
aperta dalla guerra in Libia e dal suffragio universale maschile aveva lacerato la classe dirigente
liberale, mentre interessi economico-finanziari premevano x una politica espansionistica.
1914: SETTIMANA ROSSA: rivolta popolare in Romagna e nelle Marche espressione di uno
spirito di ribellione contro le autorità, ma le preoccupazioni che suscitò si unirono a quelle già
esistenti per l’ascesa della conflittualità operaia. Per tale contesto l’Italia si proclamò neutrale
anche se faceva parte della Triplice Alleanza, ma il primo ministro Salandra contrattò le condizioni
dell’intervento.
1915 l’ITALIA ENTRA IN GUERRA: l’entrata in guerra fu decisa da Salandra e dal ministro degli
esteri Sonnino con una sorta di colpo di stato contro la maggioranza del parlamento e del paese. Il
ruolo del re fu incerto, il governo venne esautorato e la Camera convocata solo a cose fatte.
POLITICA ESTERA:
Il trattato di Londra, con cui l’Italia era già stata segretamente impegnata ad entrare in guerra con
l’intesa, mostra che l’obiettivo di una espansione nei Balcani e nel Mediterraneo contava più della
conquista di Trento e Trieste. La scelta di campo maturò soltanto dopo che i tedeschi furono
fermati sulla Marna.
1917: ITALIA SCONFITTA A CAPORETTO E PERDE IL FRIULI. Il trauma di Caporetto fece si che
si formasse un nuovo governo. Governo di prima = presieduto da Emanuele Orlando e Cadorna.
Governo nuovo = presieduto da Armando Diaz, la cui guida dell’esercito portò alla vittoria finale nel
1918 a Vittorio Veneto.
1918 = tregua sociale che subentrò alla protesta contro il caroviveri e la guerra.
LA RIVOLUZIONE IN RUSSIA
SITUAZIONE QUANDO ENTRA IN GUERRA:
- Le basi dell’autocrazia (forma di governo in cui un singolo individuo detiene un potere illimitato)
e del potere semifeudale, la disuguaglianza giuridica delle minoranze nazionali, la burocrazia e la
corruzione erano appena state toccate dalle riforme di Stoplyn.
- Arretratezza sociale
- Rapidità di uno sviluppo industriale circoscritto a poche aree e molto dipendente da capitali esteri
(fattore di squilibri)
Sconfitte patite da esercito zarista (1914) dovute a una cattiva preparazione dell’esercito in tutti i
fronti (equipaggiamento, armamenti...)
OBIETTIVO DI MANTENERE LA PACE: venne perseguito dalle varie potenze alla luce dei loro
interessi politici, territoriali ed economici.
DIVISIONE: vincitori e vinti; soddisfatti e chi voleva una revisione (revisionisti) degli assetti di
Versailles.
FRANCESI: paese che tentò nel modo + rigido di imporre il rispetto dei trattati perché voleva avere
un ruolo egemone nel continente dopo il crollo della potenza tedesca.
EUROPA: zone nevralgiche per la pace erano l’area centro-orientale e quella danubiano-balcanica
= zone in cui vi erano stati mutamenti più radicali imposti dai trattati. Tali aree instabili erano
importanti per contenere la pressione tedesca (perché Austria e Cecoslovacchia confinavano con
la Germania) e il possibile ritorno dei sovietici (perché la Polonia confinava con L’URSS).
La Francia stipula trattati di alleanza con Cecoslovacchia e Polonia. La Germania firma arbitrati
con Francia, Gran Bretagna, Belgio, Cecoslovacchia, e Polonia. La normalizzazione franco-
tedesca e il ritorno degli Stati Uniti sulla scena europea favorirono una ripresa produttiva, ma il
mutamento del clima non fu duraturo perché:
- Trattato di Locarno non prese in considerazione le frontiere sudorientali della Germania,
lasciando spazio alle future rivendicazioni tedesche.
- La Francia continuò a perseguire un’egemonia continentale.
- Gran Bretagna tentò di bilanciare il peso francese con quello di una Germania normalizzata.
- Italia intervenne nell’area centroeuropea riavvicinandosi alla Jugoslavia; intervenendo in Albania;
sostenendo il revisionismo ungherese.
- Unione Sovietica: esclusa da Locarno, interpretò il trattato come un assenso alle rivendicazioni
tedesche verso est e dunque come una minaccia.
- L’anessione della Bessarbaia alla Romania fu vista allo stesso modo
- Perquisizione della missione commerciale sovietica a Londra portò alla rottura delle relazioni
diplomatiche tra i due paesi
- Il ritorno degli Stati Uniti in Europa si limitò al versante finanziario e fu poi rivendicato dalla crisi
del 29. Con tali premesse: patto firmato nel 28 da Briand e da Kellog (americano) che escludeva la
guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, non potè avere alcun effetto
concreto.
Una svolta negativa si ebbe nel ’29-’30 la crisi economica evidenziò un sistema finanziario
interdipendente, che favori la diffusione mondiale, non coesistendo con il protezionismo
commerciale, impedendo la circolazione delle merci.
La conferenza sul disarmo di Ginevra nel ’32 registro l’apertura di un conflitto tra le potenze
vincitrici, sulle tematiche revisioniste (nel ‘33 la Germania si ritirò dalla conferenza e abbandonò la
società delle nazioni).
ASPETTO POLITICO:
- ceto politico governava sotto la guida di Alfonso XIII. Espressione di oligarchia che si poggiava
sulla chiesa e sulle forze armate.
- crisi aperta da un sanguinoso smacco inferto dai ribelli in Marocco che si risolse nel 23 con un
colpo si stato effettuato da DE RIVERA con l’appoggio del re.
-proclamata la legge marziale
-istituita la censura
Il dittatore non cancellò le conquiste degli anni precedenti e ottenne la collaborazione di Caballero
( segretario del sindacato socialista), in base ad un disegno di sostituzione degli istituti
parlamentari con un sistema corporativo, mai compiutamente definito.
- si ingigantisce il debito pubblico x politica di lavoro pubblici molto ambiziosa ma si riduce la
disoccupazione e si diede nuovo impulso alla produzione industriale
- Grazie all’alleanza con la Francia tra il 25 e il 27 De Rivera portò a termine la repressione della
rivolta anticoloniale in Marocco.
Tali successi non arrestarono il malcontento per la miseria delle masse rurali e per le aspirazioni
democratiche che si diffusero nelle università e nelle forze armate.
- 1930 Rivera si dimette.
Alfonso XIII abbandonò il paese per una disfatta subita dai monarchici alle elezioni del ‘31. In
elezione per assemblea costituente vince alleanza formata dai socialisti e dai repubblicani di
sinistra.
Venne promulgata una Costituzione repubblicana che istituì il suffragio universale, sancì la libertà
religiosa e introdusse la separazione tra stato e chiesa.
1932-33: il governo guidato dal repubblicano AZANA sciolse ordine dei gesuiti, chiuse le chiese
cattoliche e approvò lo statuto rivendicato dagli autonomisti, che attribuiva alla Catalogna organi
costituzionali propri con ampi poteri fiscali e amministrativi.
PROBLEMA DELLA RIFORMA AGRARIA: la struttura sociale delle campagne era divisa in estesi
latifondi e un minifondo.
Concordi nell’espropriare le terre non coltivate socialisti e repubblicani la pensavano diversamente
sulla loro destinazione:
socialisti = uso collettivo
repubblicani = proprietari indipendenti.
Legge di compromesso con risultati limitati. La repubblica perse un’occasione per estendere le
proprie basi sociali e fornì un’arma potente ai suoi avversari. La caduta della popolarità del
governo fu resa evidente da una sommossa organizzata dal movimento anarchico.
Alla divisione e radicalizzazione delle classi popolari faceva riscontro la volontà di reazione
dell’aristocrazia terriera e della chiesa a cui si unì la borghesia imprenditoriale e dei ceti urbani.
EFFETTO: maggiori disordini causati dai nazisti austriaci in favore dell’annessione alla Germania,
cancelliere austriaco opta per referendum popolare ma Hitler gli lancia un ultimatum minacciando
la guerra. Cosi’ il cancelliere accettò Inquart.
- 1938 Hitler entra a Vienna, accolto dalla folla. Dopo l’anschluss (l'annessione dell'Austria alla
Germania per formare la "Grande Germania" nel 1938) il fuhrer si impegnò nella questione dei
Sudeti, una regione cecoslovacca di confine abitata da molti tedeschi, dove vi era un movimento
irredentista incoraggiato dalla Germania. La Gran Bretagna si oppose dando vita ad una
schermaglia diplomatica che si concluse con un ultimatum di Hitler alla Cecoslovacchia perchè
cedesse alla Germania i Sudeti e altri territori rivendicati da Polonia e Ungheria. Chamberlein
(presiedeva il governo conservatore inglese) convoca la CONFERENZA DI MONACO (1938) dove
ci fu un accordo per concedere i Sudeti alla Germania. Tale accordo spezzò i residui legami
diplomatici della ‘Piccola intesa”, il sistema di alleanze creato dalla Francia in Europa Orientale.
Nel ’39 la Cecoslovacchia venne divisa in un protettorato di Boemia e Moravia sotto controllo
tedesco e in una Slovacchia formalmente indipendente, governata da Tiso che la pose sotto la
protezione della Germania. La Rutenia venne annessa all’Ungheria. Hitler occupò la citta di Memel
in Lituania.
Nel ’38 il ministro degli Esteri tedesco Von Ribentrop chiese alla Polonia la cessione di Danzica.
Tale pretesa di Hitler fu respinta dal governo polacco e Francia e Gran Bretagna garantirono l’aiuto
militare alla Polonia in caso di guerra.
REPLICA DI HITLER: dichiarò decaduto il patto di non aggressione stipulato con la Polonia nel
1934.
Nel ’39 Mussolini invase l’Albania, per bilanciare l’iniziativa tedesca, e strinse il ‘Patto d’acciaio’
che impegnava l’Italia ad entrare in guerra a fianco dei tedeschi.
PROBLEMA: Una strategia antihitleriana per essere efficace, doveva coinvolgere l’URSS per porre
Hitler di fronte alla minaccia di una guerra su due fronti: a oriente con l’URSS, a occidente con
Francia e Gran Bretagna.
Con il Neutrality Act (votato nel ’35 e confermato nel ’39), gli USA confermarono il loro
isolazionismo (la legge stabiliva che non si potessero vendere armi ai paesi belligeranti). Tuttavia
le clausole di quella legge avevano subito modifiche nel corso del tempo. Nel 1937 era stata
inserita la formula: cash and carry (gli acquirenti di merci americane dovevano acquistare in
contanti, provvedendo da soli al trasporto nei paesi di destinazione).
Roosvelt si espresse in favore di aiuti per i paesi aggrediti dalla Germania e, dopo le annessioni di
Cecoslovaccia e Albania, diffidò Hitler e Mussolini dal compiere atti di aggressioni per almeno 10
anni. Gli Stati uniti si tennero fuori dalle controversie europee.
Hitler convinto della necessità di agire in fretta per bruciare sul tempo il riarmo francese e
britannico, strinse un patto di non aggressione con Stalin (il 23 agosto del ’39) = PATTO
RIBBENTROP-MOLOTOV, procedendo alla definizione delle rispettive zone d’influenza:
- Germania aveva liberta sulla Polonia a Ovest,
- Urss aveva liberta sulla Polonia orientale,parte degli Stati baltici e Bessarabia.
Nel 1° settembre ’39 i tedeschi varcarono il confine della Polonia, provocando il 3 settembre la
dichiarazione di guerra di Francia e Gran Bretagna.
La guerra era stata un atto d’immotivata crudeltà sia per gli scopi sia per i mezzi usati, compiuta
per conquistare il mondo. Fin dall’inizio il dominio di Hitler si era fondato su un progetto
imperialistico di espansione militare del terzo reich su scala continentale (paradigma di
Norimberga).
Due scopi di tale piano interpretativo:
- Circoscrivere le colpe e scagionare la popolazione dall’accusa di corresponsabilità nelle
persecuzioni attuate dal regime nazista nei confronti delle popolazioni civili e principalmente degli
ebrei favorire la ripresa democratica della nuova Germania;
- Accusare l’appeasement che aveva guidato le democrazie occidentali , e in particolare la Gran
Bretagna e la Francia, nei loro rapporti diplomatici con Hitler.
PRIMA FASE DELLA GUERRA: (punto di vista ideologico) contrapposizione tra nazismo tedesco
e democrazie occidentali, con la neutralità del comunismo sovietico.
Dopo l’aggressione della Germania all’URSS (1941) e quella del Giappone agli Stati Uniti la guerra
divenne uno scontro mondiale tra fascismo e antifascismo.
L’OFFENSIVA DELLA GERMANIA PARTÌ DALLA POLONIA per poi estendersi ai paesi
scandinavi, concentrandosi contro Belgio, Olanda e Francia. I successi tedeschi furono il risultato
della strategia militare del Blitzkrieg ‘; la “guerra lampo”, bruciando i tempi: attaccando il nemico
con campagne brevi, con mezzi corazzati e aerei( x bruciare i tempi); i territori conquistati erano
fonte di materie prime, fabbriche, manodopera per incrementare la produzione perchè tale
strategia (pianificata nel ‘37) teneva conto del fatto che una guerra lunga sarebbe stata decisa
sulla superiorità produttiva e tecnologia.
- 1939: POLONIA non potè contare sull’aiuto di Francia e Gran Bretagna, cosi cadde Varsavia; la
conquista della Polonia segno una rottura delle convenzioni internazionali. Caduta la Polonia Hitler
decise di puntare sui paesi scandinavi per il controllo del Baltico con l’attacco a Danimarca e
Norvegia (la prima non riuscì a resistere, la seconda cedette il 9 giugno).
BATTAGLIA GERMANIA CONTRO FRANCIA: sul fronte occidentale si ebbe la drole de guerre,
‘guerra farsa’, con i tedeschi superiori in uomini e in corazzate, contro la Francia arretrata dal
punto di vista strategico (fu eretta la linea Maginot alla frontiera tra Germania e Svizzera). L’attacco
tedesco si ebbe secondo un piano che prevedeva offensive secondarie verso l’Olanda e il Belgio, i
tedeschi sfondarono al centro lo schieramento alleato, conquistandole. I tedeschi raggiunsero la
Manica costringendo alla ritirata le truppe alleate e circa un mese dopo le truppe naziste
occuparono Parigi; il maresciallo Petain, divenne capo del governo dopo la firma dell’armistizio, la
Francia fu divisa in due (il nord sotto il controllo tedesco, il sud e le colonie sotto l’amministrazione
collaborazionista di Petain, con capitale Vichy).
INGRESSO DELL’ITALIA: L’Italia entrò in guerra il 10 giugno del ’40 con l’armistizio con la
Francia;
Sul territorio europeo la vittoria tedesca era completa, l’ultimo ostacolo rimaneva la Gran Bretagna,
dove Churchill aveva assunto la guida di un governo di coalizione (conservatori e laburisti), che
chiese e ottenne aiuti e armi dagli Usa. Denunciata l’alleanza con la Francia collaborazionista, la
Gran Bretagna ne attaccò la flotta in Algeria e instauro un blocco navale nell’Atlantico e nel
Mediterraneo.
Le truppe tedesche non incalzarono con decisione gli alleati a Dunkerque e il piano d’invasione
dell’Inghilterra fu rinviato, grazie alla resistenza della popolazione, all’efficace difesa dell’aviazione
e delle postazioni antiaeree inglesi (col radar). La ‘battaglia dell’Atlantico’ portò allo scontro tra la
flotta britannica e i sottomarini tedeschi, che tra il 39-41, affondarono navi alleate.
OPERAZIONE BARBAROSSA iniziò nel 1941 (fu la più colossale operazione mai
realizzata),con l’armata rossa che non resse l’urto e i tedeschi giunsero in qualche settimana vicino
Mosca, dove l’offensiva si arrestò. Hitler assegno la priorità al fronte sud, per aprirsi la strada
verso: grano dell’Ucraina, carbone di Donetz, petrolio del Caucaso. Vincono i tedeschi. Dopo aver
occupato Kiev e Crimea, Hitler ordinò di riprendere l’avanzata verso Leningrado e Mosca,
arrestandosi l’8 dicembre, per la controffensiva sovietica. Bloccato il fronte sovietico in attesa della
primavera, la guerra si estese al pacifico.
Il 7 dicembre del ’41, senza dichiarazione di guerra, I GIAPPONESI ATTACCARONO LA BASE DI
PEARL HARBOR nelle Hawaii, infliggendo un duro colpo alla flotta americana in cui vincono i
Giapponesi ed ebbero mano libera nel pacifico perchè sconfiggono gli americani. Le conseguenze
furono determinanti per le sorti del Conflitto; nel dicembre del ’41 Usa e Gran Bretagna
dichiararono guerra a Giappone, Germania e Italia agli USA. Parteciparono al conflitto: America
del Nord, Australia e Nuova Zelanda.
LA GUERRA FREDDA
Il ciclo di conflitti conclusosi con la seconda guerra mondiale aveva segnato la definitiva
scomparsa dell’antico regime e dei grandi imperi multietnici, cancellati dalla Grande guerra.
Pace di Versailles = teatro della contrapposizione tra spinte opposte:
- Proposta del presidente USA Wilson di un nuovo ordine mondiale legato alla società delle
nazioni.
- Rivendicazioni degli Usa vincitori, tesi ad ampliare la propria sovranità territoriale e il proprio
potere politico ed economico a spese dei paesi sconfitti.
ASPETTO POLITICO:
- Nuovi nazionalismi, da ci erano scaturiti regimi totalitari in Germania e Italia e molte
dittature in altre aree europee.
- Unione sovietica = autocrazia.
- Stati uniti: avevano aperto lo sviluppo ad una moderna società di massa e dei consumi, della
quale la crisi del 29 aveva messo in luce le fragilità.
La Seconda Guerra Mondiale segna la fine di un periodo pieno di catastrofi contrassegnata dalla
concentrazione nelle mani dello stato di una capacita di controllo e di una potenza tecnologica
senza precedenti nella storia umana. Fase che si aprì nel 1945: avvio di un nuovo ciclo economico
in Occidente con crescita dei consumi e della produzione.
CAMBIARONO GLI EQULIBRI MONDIALI:
- baricentro delle potenze mondiali = USA e Unione Sovietica.
Il mondo e spartito a meta in zone d’ influenza degli Usa e Unione Sovietica, depositarie di armi
nucleari che dettero corpo ad una guerra fredda sempre sul punto di scaldarsi in un conflitto
armato.
TRASFORMAZIONE DEL RAPPORTO TRA POLITICA INTERNA ED ESTERA: l’’egemonia delle
due superpotenze non si limitava al loro predominio militare ma si traduceva in modelli politico-
istituzionali e di crescita economica al quale rifarsi: scegliere la protezione e l’alleanza diplomatica
di una delle due significava optare x un’idea precisa di società.
Dovettero effettuare tale scelta anche i nuovi stati-nazione sorti dalle ceneri del dominio coloniale:
Africa e Asia che divennero indipendenti con risultati diversi sul piano della crescita e del
benessere. Inoltre vi furono conflitti e instabilità in Corea, Vietnam e in Medio Oriente. Tali processi
raggiunsero il culmine tra la fine degli anni ‘60 e l’inizio degli anni ‘70:
- Baby boom generation: nata dopo la fine della guerra, ora e adulta e congestiona le strutture
formative e produttive.
-Sconfitta USA i Vietnam apri una nuova fase d’instabilità negli equilibri internazionali: Unione
Sovietica ne approfitta x cercare di espandersi militarmente dando vita ad una seconda guerra
fredda.
- Imprese multinazionali e nuovi mercati potenziarono le proprie reti di scambio commerciale e
produzione industriale, mettendo in crisi la capacita della valuta statunitense di funzionare da
moneta base della nuova economia mondiale.
- Dopo quasi 30 aa di stabilita del sistema monetario internazionali ( grazie agli accordi di Woodes,
il sistema entra in crisi.
- Trasformazioni delle economie + sviluppate.
SORTE DELLA GERMANIA: a Yalta (secondo incontro) si decise di mantenere unita la Germania,
dividendola provvisoriamente in quattro zone di occupazione, una delle quali fu affidata alla
Francia. La Germania sarebbe stata inoltre gravata di pesanti spese per riparazioni di guerra. Ma
se Yalta rappresento il passaggio tra guerra e dopoguerra, il vero incontro al vertice tra le potenze
vincitrici, fu la conferenza di Potsdam nel 1945 ( terzo incontro); anche se sul pacifico la guerra era
ancora in corso. Roosevelt e Churchill, furono sostituiti da Harry Truman e il laburista Attlee.
- Il confine tedesco-polacco resto provvisoriamente fissato sulla linea Oder-Neisse;
- La Prussia orientale divenne parte dell’Urss, cosi come le regioni orientali della Polonia.
Successivamente in seguito a piccoli episodi scoppio la ‘guerra fredda’, che oppose Usa e Urss nel
dopoguerra.
- Il 9 febbraio del ’46, Stalin dichiaro l’inevitabilità di un conflitto tra mondo socialista e mondo
capitalista,
- 1947 la G.B annuncio di non poter + fornire aiuti finanziari e militari alla Turchia e alla Grecia ,
dove era in atto una guerra civile tra i comunisti e il governo monarchico tornato al potere nel 44
con l’appoggio degli Inglesi.
- Chiedendo agli USA di autorizzare un aiuto finanziario in quei paesi nel ’47 il presidente
americano enuncio la DOTTRINA ‘TRUMAN’ che fu considerata come la dichiarazione formale
della guerra fredda: gli Usa si sarebbero sentiti minacciati da ‘qualunque’ aggressione contro la
pace e la liberta ed avrebbero aiutato in ogni modo i popoli liberi a difendersi dai tentativi di
asservimento di minoranze o pressioni interne. In pratica tale dottrina era un indirizzo di politica
estera per il contenimento del comunismo
e dell'espansione sovietica.
COLPO DI STATO PRAGA 1948: Si registrò una perdita dei consensi del partito comunista,
mentre i socialisti contrari alla fusione con i comunisti rafforzavano le proprie posizioni. Ne
seguirono forti tensioni nel governo e nel 48 alcuni ministri non comunisti si dimisero nella
speranza che il presidente della repubblica BENES (socialdemocratico) formasse un governo
senza comunisti. Invece Benes sostituì i ministri che si erano dimessi per paura di un intervento
dell’URSS e lascio che si formasse un governo di uomini federali. Alcuni giorni dopo il ministro
degli esteri MASARYK fu trovato ucciso. Il colpo di stato di Praga si concluse con le dimissioni di
Benes. Nella primavera-estate i due blocchi sembrarono sul punto di scontrarsi perchè USA e
URSS avevano posizioni diverse sul futuro della Germania (che tutti auspicavano riunificata).