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Linguistica generale 2, aa.

2018/19, Giuliano Bernini 10

La classificazione delle lingue


(Riferimenti: Berruto/Cerruti 2017, 6.1.; Dryer, Matthews S./Gil, David/Comrie Bernard (eds.) 2005, World Atlas of
Language Structures, Oxford, Oxford University Press per le carte riprodotte nel foglio di materiali. Vedi anche Dryer,
Matthew S./Haspelmath, Martin (eds.) 2013, The World Atlas of Language Structures Online, Max Planck Institute for
Evolutionary Anthropology, Leipzig (http://wals.info). Altri riferimenti nel foglio di materiali)

A. Lingue e canali di trasmissione

(1) Classificazione dei tipi di lingue in base al canale della trasmissione dei segnali e alla
modalità di trasmissione tra generazioni.

lingue umane

lingue verbali lingue segnate

storico-naturali pianificate

trasmissione nate per


per generazioni contatto

italiano haitiano esperanto LIS, BSL, ASL

(2) LIS (Lingua italiana dei segni) (da Volterra, Virginia (a cura di), La lingua italiana dei segni.
La comunicazione visivo-gestuale dei sordi, Bologna, il Mulino, 2004, p. 218)
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(3) I parametri articolatori dei segni


a. Forma: configurazione della mano nel formare il segno (quali dita sono usate, se sono
piegate o estese).
b. Orientamento della mano (p.es. con il palmo in alto, con il palmo verso il segnante, ecc.).
c. Luogo di articolazione del segno in rapporto alla testa e al corpo del segnante.
d. Movimento della mano (verso il basso, in fuori, verso il ricevente, ecc.).
e. Gesti non manuali: postura del corpo, della testa, atteggiamenti del viso.

(4) BSL (British Sign Language), ASL (American Sign Language)

Gran Bretagna USA


Udenti Inglese
Sordi British Sign Language American Sign language

ASL: Parigi, 1791, fondazione dell’Institut national des sourds-muets, da parte dell’abate
Charles-Michel de l’Épée. 1816, incontro del pastore protestante Thomas Hopkins Gallaudet,
della comunità di Hartford (Connecticut) con l’educatore Laurent Clerc. Trasferimento negli
USA e fondazione del Connecticut Asylum for the Deaf and Dumb. Dal 1986 Gallaudet
University a Washington (DC), bilingue in ASL e inglese.

(5) Rapporti di parentela tra le lingue dei segni (da Russo Cardona, Tommaso/Volterra, Virginia,
2007, Le lingue dei segni. Storia e semiotica, Carocci, Roma, p. 32):
a. Gruppo della LSF (lingua francese dei segni)
lingua dei segni francese, americana, svedese, finlandese
b. Gruppo della BSL
lingua dei segni britannica, alcune varietà di quella australiana
c. Gruppo indopakistano
varietà indiane, pakistane, nepalesi
d. Gruppo giapponese
varietà giapponese, coreana, taiwanese

(6) Esperanto. Lingua pianificata nel 1887 da Ludwik Lejzer Zamenhof (1859-1917), medico,
della comunità ebraica lituana di lingua yiddish allora sotto l’Impero russo. Esperanto in
esperanto significa “sperante”.

En l-a gazet-o de vi-a urb-o mi leg-is


in ART-AGG giornale-NOME di 2PL-AGG città-NOME io leggere-PASSATO
ke vi bezon-as kontor-ist-o-n
che 2PL abbisognare-PRES ufficio-AGENTE-NOME-ACCUSATIVO

‘Nel giornale della vostra città ho letto che avete bisogno di un impiegato’

(7) Haitiano. Ca. 6 mio. di parlanti nella Repubblica di Haiti e nei Caraibi. Nato nel corso del
XVIII secolo nei processi di acquisizione di lingua prima di figli di schiavi, esposti a un input
frammentario del francese (pidgin) che i genitori avevano sviluppato durante la deportazione
dall’Africa da parte dei colonizzatori francesi.
Le caratteristiche delle lingue di contatto sono illustrate nell’Atlas of Pidgin and Creoles
Language Structures, disponibile in versione telematica: http://apics-online.info/
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a. kwafe a pran sizo koupe zorey mwen


parrucchiere ART prendere forbice tagliare orecchie io
b. Proiezione sul francese: coiffeur là prend ciseaux couper (le)s oreilles moi
[kwaˈfœʀ ˈla prɑ̃ siˈzo kuˈpe (lɛ)zoˈʀɛij ˈmwa]

c. Traduzione: ‘Il parrucchiere mi ha tagliato un orecchio con le forbici’

B. Lingua e dialetto

(8) Lingua vs. dialetto: criteri di distinzione


a. Intercomprensibilità: distingue lingue diverse (non intercomprensibili) da dialetti della
stessa lingua (intercomprensibili). Questo criterio è conseguenza del diverso grado di
distanza strutturale tra i modi di parlare considerati.
b. Percezione dei (gruppi di) parlanti, tradizioni culturali, identità politica/nazionale.

(9) Casi di conflitto tra i criteri a e b di (8): lingue germaniche settentrionali.


Svedese, danese, norvegese: intercomprensibilità, ma lingue diverse per ragioni di identità
politica/nazionale; con un basso grado di distanza strutturale.

a. Svedese: Han ät-er fisk, men det gör inte hans vänn-er
lui mangiare-PRES pesce ma ciò fare(PRES) NEG di_lui amico-PL

b. Danese: Han spise-r fisk, men det gør hans venn-er ikke
lui mangiare-PRES pesce ma ciò fare(PRES) di_lui amico-PL NEG

c. Norvegese: Han spise-r fisk, men det gjør ikke venn-e-ne hans
lui mangiare-PRES pesce ma ciò fare(PRES) NEG amico-PL-DEF di_lui

‘Lui mangia pesce, i suoi amici no’

(10) Casi di conflitto tra i criteri a e b di (8): la Cina.


Cinese: denominazione che comprende 7 ‘lingue’ non intercomprensibili con un alto grado di
distanza strutturale, parlate nella parte centro-occidentale della Cina: mandarino, su cui si
basa la lingua standard; wú (Shànghăi e provincia di Zhèjiāng); yuè, parlato nella parte W
della provincia di Guănzhōu (= Canton) e a Xiāngăng (= Hong Kong); xiāng (Húnán); mĭn
(Fújiàn, parte NE del Guăndōng, isole di Táiwān e Hăinán); hàkka (o kèjiā, parte CN del
Guăndōng, nel Sìchuān e Táiwān); gàn (Jiāngxī Húnán E). Percezione di identità comune,
condivisione delle stesse manifestazioni simboliche.

a. cinese mandarino: tā zàiShànghái


b. cinese wú: ɦi2 ləq8 zɔng2hɛ3
lui stare Shanghai

‘lui è a Shanghai’
(Ramsey, Robert S., 1987, The Languages of China, Princeton University Press, Princeton, p. 94)

(11) Lingua vs. ‘dialetto’: il caso italiano. I dialetti sono lingue sorelle dell’italiano, tutte derivate
dal latino, che presentano anche alti gradi di non intercomprensibilità. L’italiano si è
sviluppato come lingua standard dopo l’unificazione (1861) dal toscano letterario, basato sul
fiorentino antico, venendo a occupare una posizione sociale superiore a quella dei dialetti, in
quanto lingua ufficiale dello stato italiano e lingua dell’istruzione.
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a. italiano: Piov-e; b. Piov-e?


piovere-3SG [intonaz. discendente] piovere-3SG [intonazione ascendente]

b. bergamasco: ’L piöf; b. Piö-el?


3SG.M.SOGG piovere piovere-3SG.M.SOGG

c. Evoluzione diacronica dal latino e diffusione dell’italiano dopo l’unificazione (1861)

latino

d. gallo-italici d. veneti d. toscani d. mediani d. meridionali d. sardi

ITALIANO

C. Lingue e comunità di parlanti

(12) Lingue col maggior numero di parlanti. Dati pubblicati su Ethnologue nel 2017 e ricavati da
https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_languages_by_total_number_of_speakers: rango e
parlanti in milioni.

1. cinese mandarino (908,7); 2. spagnolo (442,3); 3. inglese (478,2); 4. hindi-urdu (329,1);


5. arabo (290); 6. bengali (242,6); 7. portoghese (222,7); 8. russo (153,9); 9. panjabi (148,3)
10. giapponese (128,2);

16. francese (76,7); 17. tedesco (76); 23. italiano (64,8)

I dati possono essere confrontati con quelli del 2003 nella tabella pubblicata in Berruto &
Cerruti (2017: 238-239).

(13) Percentuale di lingue con < 100.000 parlanti (Nettle, Daniel, 1999, Linguistic diversity,
Oxford Univesity Press, Oxford, p. 114)

Mondo Europa Africa Asia Australia America N America C America S


83,8 46,9 72,5 81 99,5 96,3 89,4 89,1

(14) Popolazione mondiale e lingue (dati da Pereltsvaig, Asya, 2012, Languages of the World. An
Introduction, Cambridge University Press, Cambridge, p. 12).

a. Distribuzione della popolazione mondiale tra le lingue attualmente parlate


444 lingue
lingue cinese mandarino ca. 3000 lingue 3346 lingue
indoeuropee
% popolazione
14% 45% 27% 14%
mondiale

b. La mediana del numero di parlanti di una lingua è 6000. Metà delle lingue del mondo sono
parlate da 6000 o più parlanti, l’altra metà da 6000 o meno parlanti.
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(15) Distribuzione geografica della diversità linguistica (Nettle 1999, p. 62)


La diversità linguistica è

a. in rapporto inversamente proporzionale rispetto alla latitudine


b. bassa in zone desertiche e aride
c. alta in ambienti che favoriscono le foreste equatoriali
d. distribuita in modo anomalo nelle Americhe.

D. Le famiglie linguistiche

(16) Lingue verbali: classificazione genealogica: classificazione in famiglie e gruppi (di lingue). I
‘legami di parentela’ sono definiti da congruenze nel lessico e nella grammatica, individuate
in base a regolari corrispondenze fonetiche (v. Linguistica storica, metodo comparativo).
Nella rassegna seguente, le famiglie sono indicate in MAIUSCOLETTO, i gruppi sono indicati in
tondo e le lingue in corsivo. Le carte sono state elaborate in base alla versione elettronica
dello WALS (World Atlas of Language Structures, 2005).
Il numero di lingue è tratto dalla versione telematica di Ethnologue (www.ethnologue.org). Le
lingue riportate nelle cartine sono solo la frazione considerata nello WALS rispetto al totale di
quelle di un gruppo o di una famiglia.
La classificazione riflette la situazione storica del XIV secolo, cioè prima dell’espansione
coloniale europea che ha portato lingue come il portoghese, lo spagnolo, l’inglese, il francese,
il nederlandese e il russo negli altri continenti (cfr. “scoperta dell’America” nel 1492).

(17) Famiglia INDOEUROPEA (440 lingue)


celtico, italico (latino e da questo lingue romanze), germanico, baltico, slavo, indo-iranico
(persiano, curdo; hindi, dialetti zingari), albanese, greco, armeno.
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(18) Famiglia AFROASIATICA (ca. 375 lingue)

semitico (ebraico, arabo, maltese, tigrino, amarico), cuscitico (somalo), ciadico (hausa),
berbero (cabilo, tamazight), antico egiziano.

(19) Famiglia SINO-TIBETANA (ca. 457 lingue)


sinitico (cinese mandarino, cantonese, wú), tibeto-birmano (tibetano, birmano)
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(20) Giapponese (e coreano): nessuna parentela evidente con altre famiglie.


Altre lingue nell’estremo oriente siberiano (ainu, nivkh, ciukci, ket)

(21) Altre famiglie in Eurasia, Africa, Australia, Oceano Pacifico

CAUCASICO (39): georgiano, àvaro, abcaso, ceceno.

URALICO (38): ugrofinnico (ungherese, estone, finnico, lappone); samoiedico.

ALTAICO (65): turco (turco di Turchia, azerbaigiano, kazako), mongolo (mongolo), tunguso
(manciù, evenki)

DRAVIDICO (85): tamil, telugu, kannada, malayalam.

AUSTRALIANO (378, circa 30.000 parlanti): dyirbal, warlpiri, nunggubuyu, tiwi.

AUSTROASIATICO (1426): vietnamita, khmer [=cambogiano]), thailandese, laotiano;


austronesiano (1257 lingue) (indonesiano, malese, tagalog, malgascio; maori, hawaiano,
rapanui).

NILOTICO-SAHARIANO (205): nubiano, dinka, luo.

NIGER-CONGO (1538): bantu ((ki)swahili, (ki)kongo, zulu), igbo, yoruba, ewe, twi, wolof.

KHOISAN (13): nama.


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(22) L’ipotetico raggruppamento indo-pacifico in Papuasia-Nuova Guinea: circa 730 lingue con 3
milioni di parlanti in totale (arapesh, enga, wantoat)

(23) Le Americhe: 3 famiglie secondo la proposta controversa avanzata da Joseph Greenberg nel
1987. La controversia riguarda la macro-famiglia detta amerinda.

ESCHIMO-ALEUTINO: eschimese, aleutino.

NA-DENE: navajo, apache.

AMERINDO (583 lingue, 18 mio. di parlanti): algonchino (cree, cheyenne), hoka-sioux


(lakhota), uto-azteco (nahuatl), maya (yucateco), andino (18 lingue, 8,5 mio. di parlanti)
(quechua), equatoriale (145 lingue, 3 mio. di parlanti) (guaranì).

(24) America N e C (solo alcune famiglie)


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(25) America S (solo alcune famiglie)

(26) Lingue isolate: basco, burushaski, ket, nivkh, nahali, (sumero), (etrusco)

(27) Pidgin e creoli (https://apics-online.info/contributions#2/30.3/10.0)


A: kinubi; F: haitiano, morisyen; I: giamaicano, tok pisin; P: sãotomense; N: Berbice Creole

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