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Speciale Fonorivelatori
CLASSE ECONOMICA
MC AD ALTA USCITA
SUMIKO BLUE POINT SPECIAL
di Paolo Bertotti
Non poteva mancare in un numero di FdS dedicato all’analogico una prova di un fonorivelatore Sumiko e, in particolare,
della popolarissima Blue Point, qui in versione Special. La Blue Point costituisce uno dei riferimenti della sua categoria;
basta leggere qualsiasi rivista audio: se deve essere suggerita qualche catena hi-ffi di livello un po’ avanzato, quindi che
comprenda il giradischi, il nome Sumiko appare frequentemente.
F
ortuna? Caso? Ero curioso di tenerla qual- Ascolto ancora ed il suono tende proprio ad aprirsi sugli
che settimana con me per vedere come si alti, dettagliato ma non tantissimo - quindi la famosa grana
comportava... Quindi, con la massima cura, risulta soltanto di media qualità -, stabile, con lo stage
ho scartato il pacchetto di cartone e, all’in- proiettato in avanti e con strumenti e voci ingrandite
terno, vi ho trovato un simpatico cubetto di rispetto al riferimento.
legno chiaro: raffinatezza orientale. La gamma bassa appare articolata ma con qualche voglia di
La confezione è molto carina, pratica, so- protagonismo, assomiglia piuttosto ad un suono da “MM” ma
prattutto robusta, completa anche di que- con il dettaglio e la velocità in più rispetto a quanto potrebbe
gli accessori che rendono facile il montaggio della testina al- suonare una moving magnet dello stesso livello. La scena è
lo shell del brac- appena appena
cio, operazione poi carente di defini-
non così difficolto- zione nel senso
sa anche se si sen- della profondità
te la mancanza di ma acquista inte-
una protezione ressanti prospetti-
per lo stilo; con un ve nel senso del-
poco di attenzione l’ampiezza e so-
tutto va per il me- prattutto dell’al-
glio. tezza, il palcosce-
L’aspetto della no- nico ricostruito è
stra amica è soli- piuttosto alto, ol-
do, anzi quasi tre che largo. Sì,
marziale nella sua un effetto... in-
livrea nero argen- grandente chiara-
to che lascia a nu- mente voluto che
do la componenti- avvicina la musica
stica, tanto che ri- all’ascoltatore e fa
corda il risultato miracoli con i mi-
di una elaborazio- nidiffusori oggi (o
ne artigianale mi- forse di più ieri?)
nimalista piutto- tanto di moda. La
sto che il prodotto timbrica e la rico-
di una grande in- struzione del suo-
dustria. no dei singoli
Invece, niente strumenti è vali-
chassis accatti- da, si percepisco-
vanti e portatori no facilmente tut-
di risonanze, ma un manufatto nudo e crudo, come è ben evi- te le sfumature di una tromba o di un violino e le armoniche
denziato dalle fotografie. di una bella voce. Il beneamato Ry Cooder canta roco ed un
La casa dichiara per questo fonorivelatore una tensione po’ alticcio come un vero bluesman deve essere e, in alcuni
d’uscita di 2,3 mV, quindi non servono preamplificatori de- brani di jazz, la ritmica su alcuni pezzi è davvero godibile;
dicati, pregio pratico non da poco: il fonorivelatore si collega, solo nei passaggi ad alto volume e dove intervengono più
previa coppia di cavi adeguati, direttamente all’entrata Pho- strumenti si iniziano a saggiare i limiti strutturali della rea-
no MM dell’amplificatore. lizzazione USA. Un suono preciso, veloce nella risposta
L’impedenza di carico sembra su valori standard e non ho vo- ai transienti ma non fulmineo, bene articolato e godi-
luto impegnarmi in esperimenti con condensatori o resistenze bile, quasi troppo...
ma ho scelto solo i cavi di segnale migliori che avevo. Piutto- In ogni caso, quando mi devo alzare a cambiare il disco lo
sto imponente sotto lo shell, la testina si appoggia con sicu- faccio sempre malvolentieri, grazie alla notevole musicalità
rezza a 2 g di peso sul solco del primo disco ed inizia l’ascolto. che questo fonorivelatore è in grado di offrire. Niente da ec-
La prima impressione, poi affinata dalle ore successive, è cepire con la musica leggera, dove la testina in prova mette
quella di un suono caldo e corposo, sorprendente in una bene in evidenza il messaggio ritmico e le voci; sufficiente-
“MC”, ben dimensionato sulla gamma bassa e contempora- mente buona con la musica da camera, dove però avrei pre-
neamente aperto in alto, quasi mi ricorda un po’ l’intervento ferito una maggiore linearità nelle basse frequenze; risulta
del vecchio loudness degli ampli anni ‘70, naturalmente en- assai interessante anche con la grande orchestra, quando la
tro i limiti di un’ adeguata linearità di risposta in frequenza. scena stabile e la capacità dinamica aiutano qualsiasi ascol-
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