GRAMMATICA
ITALIANA
GRAMMATICA ITALIANA
RAGIONATA
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1)L’ALFABETO
L’alfabeto italiano è composto da ventuno lettere, le
quali hanno due forme: maiuscola e minuscola.
Maiuscole: A B C D E F G H I L M N O P Q
R S T U V Z
Minuscole: a b c d e f g h i l m n o p q
r s t u v z
J j i lunga
K k cappa
W w vu doppia
X x ics
Y y ipsilon.
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Esercizi.
4)IMPARIAMO A COMMENTARE
MADRE
Madre, ho visto tuo figlio
Nato vecchio
E l’ho seguito nel travaglio della vita
L’ho visto curvo
E pensieroso
Aggrinzito e vecchio
Abbattuto e stanco
Era col peso dei suoi anni
E piangeva.
Aveva gli occhi persi nel vuoto
E cercava te.
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5)IMPARIAMO A SCRIVERE
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Suono aperto:
èrba, pèlle, pècora, bòsco, còrpo,
Suono chiuso:
pénna, mése, péra, Róma, bórsa.
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Esercizi.
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IL BOSCO
Ho visto il bosco
Che mi vide bambino.
Era di mio padre
Che m’insegnò ad amare.
In fondo al terreno
Giovani pioppi, giunchi
E dritti ontani crescevano
Nel selvaggio alveo.
Nella sua ombra
Vissi e sognai
Seducenti fanciulle
E divinità proibite
Mi persi nel suo labirinto
E gridai di esultanza
Tra odori di mentastri
E fiori di ginestre.
Per andare non so dove
Lo abbandonai al vento e alla pioggia.
Oggi l’ho rivisto! Era in agonia
Ed io piangevo nel rombo della motosega.
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6) IMPARIAMO A SCRIVERE.
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Tracce di tema.
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Esercizi.
1)Scrivi dieci parole con digrammi.
2)Scrivi cinque parole con la c e la g con suono palatale
e gutturale.
3) Scrivi dieci parole con prefisso.
4)Che cosa sono i digrammi?
5)Quali sono i prefissi che raddoppiano la lettera con la
parola a cui si uniscono?
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Tracce di tema.
1)Descrivi il corso del tuo paese ed evidenzia i
personaggi più caratteristici.
2) Parla di un giardino pubblico ed oltre alla natura, che
metterai in evidenza, soffermati su ciò che vi succede.
3)Descrivi ciò che vedi dalla tua finestra.
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LA PAROLA E LE SILLABE
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Esercizi.
1)Dividi in sillabe le parole del seguente passo.
Nicola, il padre, lo avvertì che dei libri esistenti in casa, poteva leggere
tutto, meno che uno, ed era il romanzo “Colei che non si deve amare”
di Guido da Verona. Proprio per questo veto, su quel libro si
appuntarono le sue attenzioni. Il padre se ne accorse e chiuse il libro in
cassaforte. Ma tanto era la curiosità del bambino di scoprire che cosa
vi era in quel testo, che spiò Nicola quando apriva la cassaforte e dove
nascondeva la chiave. Ben presto se ne impadronì e furtivo, come un
ladro, prese a leggere quel libro.
Da “Il sapore amaro dell’inchiostro” Unibook
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SCHEDA
PER RICORDARE ED APPROFONDIRE
Che cosa è la sillaba?
Scrivi quando essa ha valore semplice, complessa,
aperta e chiusa.
Adesso fai alcuni esempi di monosillabi, bisillabi,
trisillabi e polisillabi.
Perché è importante che conosciamo la divisione
sillabica?
Osservazione: nei giornali o anche, qualche volta al
tuo computer, hai trovato una consonante con
l'apostrofe a fin di rigo. Questo avvenimento è da
ritenersi questione di impaginatura e quindi di
spazio, ma non è da imitare, in quanto l’espressione
corretta è che a fine rigo o si completa l’apostrofe
con la propria vocale o si va a capo prima
dell’apostrofe.
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1) L’ACCENTO TONICO
L’accento tonico indica la sillaba di una parola ove la
voce si poggia con più intensità. Pertanto, a seconda
dell’accento tonico, le parole si distinguono in:
a) Tronche, se l’accento cade sull’ultima sillaba: Città,
carità, virtù.
b)Piane se cade sulla penultima sillaba: lùce, antìco,
matìta.
c)Sdrucciole se l’accento cade sulla terzultima sillaba:
bàllano, suònano, giòcano.
d)Bisdrucciole se l’accento cade sulla quartultima
sillaba: tèlefonami, lùcidano.
L’accento nel corpo della parola non va segnato,
mentre molta attenzione deve porsi sulle parole
omonime, nelle quali l’accento ha grande importanza.
I segni dell’accento sono tre: (è) grave, (é) acuto, (ê)
circonflesso, più la dieresi, poco usata (ë) che è la
separazione di due articolazioni vocaliche in due sillabe
distinte. Es.: qüite.
2)DIFFERENZE TRA ALCUNI MONOSILLABI.
Esaminiamo i monosillabi e come possono cambiare il
significato se hanno o no l’accento:
dà (verbo)……….da (preposizione)
dài (verbo)……….dai (preposizione)
è (verbo)………..e ( congiunzione)
là ( avverbio) ……..la (articolo, pronome.)
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Esercizi
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4)COME SVOLGERE UN TEMA STORICO.
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Tracce di tema
1)Descrivi come è composta la tua famiglia.
2) Il ruolo della donna nella famiglia contemporanea.
3) Si dice che la famiglia oggi è in crisi. Quali sono,
secondo te, i fattori che causano i problemi, a volte
gravi, della famiglia?
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SCHEDA
PER RICORDARE ED APPROFONDIRE
La sillaba accentata,(accento tonico) divide le parole
in: tronche, piane, sdrucciole e bisdrucciole.
Che cosa sono le parole omonime? A che cosa
bisogna porre attenzione?
Scrivi i monosillabi che non vanno accentati.
Quali sono le particelle proclitiche e quelle
enclitiche?
Fai degli esempi.
L’accento dimostra ancora la sua importanza nelle
parole omògrafe. Perché?
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2) Il TRONCAMENTO
Il troncamento si ha quando c’è l’incontro di due
vocali, per evitare il cattivo suono. Può essere
vocalico, se cade una vocale; sillabico se cade una
intera sillaba.
a)Esso si applica nei vocaboli terminanti per vocale
atona e preceduta da l, m, n, r.
b)Si applica nelle forme verbali plurali terminanti per
mo e no, fatta eccezione con i vocaboli inizianti per gn,
ps, x, z, ed s impura. Es.: un albero, un asino, gentil
sesso, bel libro, uccel di bosco, abbiam finito, son
convinto.
c) Il troncamento è possibile eseguire al singolare ed è
obbligatorio con: uno, buono, nessuno, alcuno. Es.:
Buon uomo, nessun operaio, alcun attore.
d) Il troncamento si esegue con quello, bello, grande e
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Esercizi.
1)In questo brano, dove è possibile, crea qualche
elisione e troncamento.
In paese, sulla questione delle casuali sette donne, che
portavano un bimbo, al primo dei sette sacramenti della Chiesa,
si raccontavano tante cose incredibili. Si diceva che il bimbo
appena compiuti i sette anni, la notte del primo sabato di
febbraio, sarebbe stato chiamato dalle streghe e condotto in
una segretissima riunione, dove avrebbe ricevuto gli ordini da
seguire. In seguito, solo dopo aver constatato la serietà del
neofita, si passava in una seconda fase. Questa avveniva
esattamente dopo sette anni e cioè all’età di quattordici. Nella
nuova assemblea si ritornava sulla validità dei primi ordini e si
passava ai secondi, con più dettagli. Qui avveniva il giuramento
di non recare male a chi avrebbero poi, potuto prendere di
mira. Le nuove leve incominciavano ad uscire la notte, ma si
recavano nelle stalle, ove intrecciavano le criniere di cavallo o
facevano altri piccoli dispetti. Dovevano passare ancora sette
anni e nello stesso primo sabato di febbraio, solo se il neofita
aveva mantenuto tutti i segreti ed essersi comportato da buon
aspirante fattucchiere, avveniva la consacrazione e l’abilitazione
alla stregoneria. Dall’inedito “ La donna ideale”
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Esercizi.
1)Metti nel seguente brano la punteggiatura mancante.
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Tracce di tema.
1)Oggi i giovani sono più indifferenti allo spirito
religioso. Quali possono essere i motivi?
2)La gioventù di oggi si mostra insensibile ai problemi
che investono la vecchiaia.
3) Spesso assistiamo alle proteste giovanili. In fondo, tu
sai che cosa vogliono i giovani?
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Esercizi.
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L'ultimo raggio di sole lambiva le misere vie ed era l'ora che
s'incominciava a vedere qualche ragazza la quale, con un tinello
in testa, portava un rustico farinaccio ai maiali.
Di lì a poco si notò qualche vecchierella che si recava in chiesa e
vedendo il ragazzo, che l'indomani sarebbe partito, gli dava
l'augurio di buona fortuna.
Nell'aria si sentivano i rintocchi dell'Ave Maria e il paese
incominciò a ripopolarsi.
I due amici ora parlavano d'altro e guardavano con interesse
quanto accadeva intorno a loro, ma non avevano più il coraggio
di riportarsi sull'argomento della partenza. Entrambi erano
manifestamente commossi, ora tacevano, ma le loro menti
pensavano...
Non era una tragedia partire ed andare anche in un paese
lontano, tuttavia la commozione del distacco era pur sempre un
sentimento di tutto rispetto.
(Dal romanzo “Pietrabianca” Edit. Ferraro Napoli.)
6)COME TELEFONARE
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Tracce di tema.
1)Hai visto ai semafori un adolescente come te che
cercava di pulire i vetri della tua macchina. Che cosa
hai pensato e provato? Trascrivilo.
2)Una donna emigrante con un bambino in braccia
chiedeva l’elemosina. Che cosa faresti per questa gente
disperata?
3)Africani vendono cianfrusaglie lungo i marciapiedi.
Che cosa provi di fronte a queste scene che si ripetono
lungo le nostre città?
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2) L’USO DELL’ARTICOLO
L’articolo non si deve usare nei seguenti casi:
a) Con i nomi di parentela preceduti da un
possessivo, Es.: mia madre, mio padre, tua zia, ma non
si dirà il mio padre, la mia madre.
b) Nelle insegne dei negozi. Es.: Lavanderia,
profumeria, articoli sportivi.
c) Davanti ai vocativi. Es.: Alunni, state zitti!
d) Davanti ai nomi propri, maschili e femminili.
Es.: Giuseppe, Luigi, Maria, Veronica e non il Gino, la
Veronica, come si usa nell’Italia del nord.
e) Con i cognomi non famosi. Es.: Ho incontrato
Francesco Rossi, Alberto Bianchi.
f) Con i nomi di città. Ho visitato Napoli, ma se vi
aggiungo un aggettivo devo dire: Ho visitato la bella
Napoli. Ho studiato la Napoli del Rinascimento.
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i……dei……ai……dai…... nei……coi…….sui
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Esercizi
1) Individua gli articoli che sono nel seguente brano e
precisali nel numero e nel genere.
Attraverso questa semplice constatazione, il ragazzo sentì una
fitta al cuore, assieme ad un senso di odio per quella terra che
aveva imparato ad amare e che ora gli sembrava orribile nella
sua vastità. Pensò a quanto sudore si era versato in quella piana
e a quanto se ne versava ancora. Intanto il lavoro continuava a
stancare le sue giovani membra. Aveva creduto sino a quel
momento che il mestiere dell'agricoltore fosse cosa buona e che
la terra rappresentasse il senso stesso della vita. Ora, invece,
pensava a cose diverse. La sua mente si riportò ancora per un
attimo a Domenico. Gli capitò di chiudere gli occhi per meglio
immaginare una terra lontana e benedetta. Nella sua evasione
mentale, la falce che aveva nella mano destra, sfiorò la sinistra,
che non aveva afferrato bene il fascio di spighe e si tagliò.
Il ragazzo non disse niente, non emise nemmeno un lieve
lamento, mentre come annichilito, guardava il sangue che
scorreva tra le dita. Si sentì meno e allora si lasciò cadere nella
stoppia, mentre il sole inesorabile continuava a battergli in
testa. Gli parve abbandonarsi in una girandola curiosa, sentì che
stava perdendo i sensi.
(Dal romanzo “ Pietrabianca” Editrice Ferraro, Napoli.)
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Tracce di tema:
1) Tu credi nella vera amicizia? Dimostralo in senso
positivo o negativo.
2) Alla tua età si gettano le basi per un vivere assieme.
Che cosa ti proponi di fare nel sociale?
3) Ami stare più a casa tua o in compagnia degli amici?
Spiegane le ragioni.
SCHEDA
PER RICORDARE ED APPROFONDIRE
Perché gli articoli al maschile sono quattro (il- i, lo,
gli)
Qual è la differenza tra gli articoli determinativi e
quelli indeterminativi?
L’articolo determinativo determina l’oggetto: il
cane cioè quel cane, che possiamo anche vedere.
Quello indeterminativo resta l’oggetto non definito:
un cane, cioè, è un cane qualunque, non
identificabile.
Che cosa succede quando incontriamo una parola
che inizia per s impura, z, ps, gn, sc? Quali articoli
usiamo? Il-i; lo-gli; un o uno?
Come risolviamo il plurale degli articoli
indeterminativi? Abbiamo detto con gli indefiniti:
certuni, alcuni taluni ecc.
Riesci a fare un elenco, quando l’articolo non va
usato e quando, invece lo si deve usare? E’ giusto
dire, ho incontrato la Giuliana o si deve dire, ho
incontrato Giuliana? Si può dire: ho rivisto la tua
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2)Nomi comuni.
Un nome si dice comune quando indica le categorie in
senso generico, come persone, animali, e cose.
Vediamo: mamma, figlio, uomo, tigre, città, fiume,
monte, calzolaio, operaio.
3)Nomi concreti.
Un nome si dice concreto quando si riferisce a ciò che
esiste materialmente. Es.: pallone, racchetta, piatto,
ragazza, tavolo, cane, gatto….
4)Nomi astratti.
Un nome si dice astratto quando dà il concetto di una
qualità, un sentimento, qualcosa d’inafferrabile
materialmente. Es.: generosità, virtù, bellezza, bontà,
carità…
5)Nomi collettivi.
I nomi collettivi sono quelli che esprimono l’idea di un
insieme. Vediamo: folla, scolaresca, esercito, gregge,
squadra.
6)Nomi attributivi.
I nomi attributivi sono quelli che designano una
professione, un grado, una dignità, ma rientrano tra i
nomi comuni. Scrittore, ministro, duca, pittore.…
7)Nomi ambigeneri.
I nomi ambigeneri sono quelli di genere comune, i quali
presentano un'unica forma al maschile e al femminile.
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8) Nomi promiscui.
I nomi promiscui per determinarli bisogna aggiungere
il genere. Es.: La volpe femmina, la volpe maschio; il
leopardo maschio, il leopardo femmina; l’aquila
femmina e, l’aquila maschio; il falco maschio, il falco
femmina, il serpente maschio, il serpente femmina….
Esercizi.
1) Ritrova nel seguente brano i vari sostantivi e
classificali secondo la loro appartenenza.
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Tracce di tema.
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Esercizi.
1) Volgi al plurale il contenuto del seguente brano
Il giorno successivo al suo insediamento fece chiamare nel
suo ufficio il capo compartimento, uomo questo molto
ligio al dovere, con un alto senso del lavoro e della
produzione. Il nuovo arrivato volle sapere un po' tutto,
incominciando dal bilancio avuto l'anno precedente a
quello di previsione per l'anno corrente. Fermò la sua
attenzione sui costi del lavoro, sugli imprevisti e le piccole
aziende collaterali. Solo quando ebbe il quadro completo,
senza dar nessun segno di assenso o di diniego per
l'operato svolto, congedò il capo compartimento.
Costui quando fu nel suo ufficio continuava a pensare al
nuovo direttore e come ne fosse rimasto affascinato e
tentennando un po' la testa mormorò. Da “La realtà vista
con i tuoi occhi”Edit. Ferraro, Napoli
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1) Nomi difettivi.
Si dicono difettivi quei nomi che sono privi di uno degli
elementi essenziali della declinazione. Essi possono
difettare al singolare o al plurale. Il termine deriva dal
greco eterocliti = irregolari.
2)Nomi sovrabbondanti.
Al contrario dei difettivi, vi sono nomi che in uno dei
due numeri hanno una duplice forma.
Alcuni di essi hanno due singolari e un plurale.
Es.: singolare…………………. plurale
Arma - arme………………….. armi.
Nocchiero - nocchiere………... nocchieri
Scudiero - scudiere…………… scudieri.
Sparviere - sparviero;………… sparvieri
Demone - demonio; …………. demoni
Testimone - testimonio; ……… testimoni
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4) Nomi composti.
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Esercizi.
1)Volgi al plurale le seguenti parole che terminano in ia
e io.
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Tracce di tema:
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NOMI ALTERATI
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Esercizi:
1)Fai l’accrescitivo, il diminutivo e il peggiorativo dei
sostantivi presenti nel seguente brano.
Salii per una larga ed elegante scala. Al secondo piano mi attendeva
la sua cameriera, che mi invitò ad entrare. Laurentiu mi accolse e mi
condusse nello studio. Cercai di farmi perdonare per la mia condotta e
dopo vari convenevoli dall'una e l'altra parte, programmammo alcuni
punti che avremmo dovuto svolgere assieme. Dopo questa fase del
dialogo, io non dicevo niente, osservavo ed ascoltavo lui.
Eravamo seduti su un minidivano e Laurentiu cambiò argomento e
confessò che a volte gli veniva di odiare il proprio Paese a causa delle
sue condizioni economiche e per l’incapacità di una ancestrale e
presente classe politica. Mentre stava per confortarlo e richiamando
l’attenzione che anche lui faceva parte di quella classe legislativa,
sentimmo suonare. La cameriera andò ad aprire.
dal romanzo “Sensazione” Tullio Pironti Edit. Napoli
Tracce di tema
1)La medicina con le sue ricerche sta aprendo nuove frontiere.
Qual è, per te, quella più importante per salvare tanti pazienti?
2)Descrivi la figura di un medico e parla anche del suo operato.
3) Spesso si sente parlare della cattiva sanità: che cosa sai su
questo delicato argomento?
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Esercizi:
1) Sottolinea gli aggettivi che sono presenti nel
seguente brano.
Col peso dei suoi problemi arrivò a casa e si coricò. Dopo
quello che era successo con Camillo Bolsena il suo
pensiero correva a rivagliare la situazione.
Non poteva capacitarsi come erano stati sempre i potenti
a dettare le condizioni del vivere e come vivere. Erano
stati loro, con la loro arroganza ad emanare le regole di
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g)Superlativi irregolari.
I seguenti aggettivi hanno il superlativo assoluto in
errimo;
aspro – asperrimo; acre – acerrimo; celebre-
celeberrimo; integro – integerrimo; salubre –
saluberrimo; misero - miserrimo, ( quet’ultimo ha
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Esercizi.
1)Esprimi il tuo parere sul contenuto della seguente
poesia.
VIOLENZA SUI MINORI
Siano maledette le madri snaturate
Che buttano il loro nato nella spazzatura
Vadano all’inferno genitori suicidi
Che muoiono con i propri rampolli.
Siano condannati all’eterno:
chi li costringe a lavorare
chi li incammina nella malavita
chi li sevizia sino alla morte
chi li violenta sessualmente
chi li istupidisce per uso di droga
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Tracce di tema
1) Commenta la frase: “Il male non sempre viene per
nuocere”.
2) Se ti è successo qualcosa di molto spiacevole,
raccontalo.
3) Sai dire perché in tutte le storie, il male viene
sempre sconfitto dal bene?
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Esercizi
1)Definisci gli aggettivi possessivi o pronomi nel
seguente passo.
Quel “Bambino capriccioso” sembrò colpire Carlo, tanto da
tranquillizzarlo, ma la serata per lui parve proprio rovinata. Poi
tra la mischia si trovò a ballare con una ragazzina dalle movenze
perfette, sembrava essere nata nel ballo e per il ballo. A occhio e
croce fu convinto che avesse la sua età. Lei lo guardò fisso, quasi
incantata e Carlo l’avvicinò. Con la nuova conoscenza dimenticò,
come per incanto, l’immagine della ragazza precedente, tanto da
chiedersi. - Con quella non valeva la pena starci e poi era tanto più
matura di me.
Con questo spicciolo ragionamento si era tranquillizzato da
spostare il suo interesse tutto verso la nuova sconosciuta. Mentre la
squadrava e notava le sue perfette fattezze, ammirò le sue movenze
che s’intrecciavano tra le note con un afflato completo. Ciò gli
provocò una strana sensazione da sentirsi inebriato. Ora fremette
di sapere qualcosa di lei e lei rispose che si chiamava Kati.
Da I racconti “La verità vista con i tuoi occhi”Edit. Ferraro
Napoli.
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Tracce di Tema.
1)Fai una differenza: la famiglia di ieri e di oggi.
2)Perché i figli non sono più così educati come una
volta?
3) Come sogneresti di avere una famiglia?
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SCHEDA
PER RICORDARE ED APPROFONDIRE
A che cosa servono i pronomi?
Come possono essere? Elencali……………….............
Quali sono i pronomi che si usano per le persone e
quelli che si usano per gli animali e le cose?...............
I pronomi egli e lui, essi e loro, la e le. Le prime
forme sono soggetto e complemento oggetto, le
seconde vanno usate con valore di complementi
indiretti.
Attenzione di non usare mai gli per il femminile o
per il plurale maschile, ma non usare nemmeno gli
al posto di loro. Tali sgrammaticature sono molto
frequenti.
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Tracce di tema.
1) Un paese industrializzato può dare più
occupazione. Ma quali settori dell’industria conosci?
Parla della loro importanza.
2) Un paese industrializzato può ignorare il mondo
dell’agricoltura? Perché non lo potrebbe fare e né lo
deve fare?
3) L’industria ha bisogno della ricerca continua, vuoi
spiegare perché?
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Esercizi.
1) Con i verbi del seguente brano, scrivi per ognuno
frasi riflessive vere, apparenti e reciproche.
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Tracce di tema.
1)Hai studiato l’Italia: geograficamente dove vorresti
vivere? Spiega le ragioni.
2) In quale regione dell’Italia vorresti andare perché la
ritieni, economicamente, più robusta? Chiarisci per
quali ragioni.
3) Qual è il rapporto dell’Italia in seno all’ Unione
Europea?
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Esercizi.
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CONGIUNTIVO
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Modi indefiniti
INFINITO PARTICIPIO GERUNDIO
Presente Passato Presente Passato Presente Passato
stato, a
essere essere stato essente essendo essendo stato
stati, e
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INDICATIVO
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CONGIUNTIVO
Presente Passato Imperfetto Trapassato
che io abbia che io abbia avuto che io avessi che io avessi avuto
che tu abbia abbia avuto che tu avessi che tu avessi avuto
che egli abbia abbia avuto che egli avesse che egli avesse avuto
che noi abbiamo abbiamo avuto che noia avessimo che noi avessimo avuto
che voi abbiate abbiate avuto che voi aveste che voi aveste avuto
che essi abbiano abbiano avuto che essi avessero che essi avessero avuto
CONDIZIONALE IMPERATIVO
Presente Passato Presente Futuro
Modi indefiniti
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Tracce di tema.
1)Ti piace leggere? Dì che cosa leggi.
2) Tra le letture che hai fatto raccontane una che ti è
rimasta più impressa nella mente.
3) Spiega perché è necessario leggere.
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Presente
Imperfetto
Passato Prossimo
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Trapassato
che io avessi amato avessi temuto Avessi vestito
che tu avessi amato avessi temuto avessi vestito
che egli avesse amato avesse temuto avesse vestito
che noi avessimo amato avessimo temuto avessimo vestito
che voi aveste amato aveste temuto aveste vestito
che essi avessero amato avessero temuto avessero vestito
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Presente
Passato
che io avrei amato avrei temuto avrei vestito
che tu avresti amato avresti temuto avresti vestito
che egli avrebbe amato avrebbe temuto avrebbe vestito
che noi avremmo amato avremmo temuto avremmo vestito
che voi avreste amato avreste temuto avreste vestito
che essi avrebbero amato avrebbero temuto avrebbero vestito
IMPERATIVO
Presente
.......... ....... ..
am-a tu tem-i vest-i
am-i egli tem-a vest-a
am-iamo noi tem-iamo vest- iamo
am-ate voi tem-ete vest-ite
am-ino essi tem-ano vest-ano
Futuro
. .. .. . . ........ ........
am-erai tu tem-erai vest-irai
am-erà egli tem-erà vest-irà
am-eremo noi tem-eremo vest-iremo
am-erete voi tem-erete vest-irete
am-eranno essi tem-eranno vest-iranno
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PARTICIPIO
Presente
Passato
Amato Temuto vest-ito
GERUNDIO
Presente
Passato
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164
Esercizi.
1)Quali sono le osservazioni per la prima
coniugazione?
2) In che cosa consistono le osservazioni della seconda
e della terza coniugazione?
3) Scrivi dieci frasi con i verbi transitivi attivi.
Tracce di tema.
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Modi finiti
INDICATIVO
Presente
io sono amato sono temuto sono vestito
tu sei amato sei temuto sei vestito
egli è amato è temuto è vestito
noi siamo amati siamo temuti siamo vestiti
voi siete amati siete temuti siete vestiti
essi sono amati sono temuti sono vestiti
Imperfetto
Passato prossimo
io sono stato amato sono stato temuto sono stato vestito
tu sei stato amato sei stato temuto sei stato vestito
egli è stato amato è stato temuto è stato vestito
noi siamo stati amati siamo stati temuti siamo stati vestiti
voi siete stati amati siete stati temuti siete stati vestiti
essi sono stati amati sono stati temuti sono stati vestiti
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Passato
essere stato
Essere stato amato essere stato temuto
vestito
PARTICIPIO
Presente
Passato
GERUNDIO
Presente
Essendo amato Essendo temuto Essendo vestito
Passato
essendo stato Essendo stato
Essendo stato amato
temuto vestito
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2)Scrivi dieci frasi con verbi di forma passiva esistenti nel passo
di prosa.
3)Degli stessi verbi fai prima una frase attiva e poi rendila al
passivo, escludendo gli ausiliari, ove li trovi.
Tracce di tema.
171
MODI FINITI
INDICATIVO
Presente Passato Passato Trapassato
Prossimo Remoto Remoto
io mi lavo mi sono lavato mi lavai mi fui lavato
tu ti lavi ti sei lavato ti lavasti ti fosti lavato
egli si lava si è lavato si lavò si fu lavato
noi ci laviamo ci siamo lavati ci lavammo ci fummo lavati
voi vi lavate vi siete lavati vi lavaste vi foste lavati
essi si lavano si sono lavati si lavarono si furono lavati
Imperfetto Trapassato Futuro Futuro
prossimo semplice anteriore
io mi lavavo mi ero lavato mi laverò mi sarò lavato
tu ti lavavi ti eri lavato ti laverai ti sarai lavato
egli si lavava si era lavato si laverà si sarà lavato
noi ci lavammo ci eravamo lavati ci laveremo ci saremo lavati
voi vi lavavate vi eravate lavati vi laverete vi sarete lavati
essi si lavavano si erano lavati si laveranno si saranno lavati
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CONDIZIONALE IMPERATIVO
Infinito Participio
Presente Passato Presente Passato
Lavarsi essersi lavato lavatesi lavàtosi
173
2)Verbi impersonali.
Vengono detti impersonali quei verbi che non hanno
un soggetto e si usano nei modi indefiniti e nella terza
persona singolare dei modi finiti. Per di più, questi
verbi indicano fenomeni atmosferici: piove, lampeggia,
nevica.
Ci sono verbi che spesso si usano senza soggetto e
quindi impersonalmente. I più noti sono: accadere,
avvenire, bisognare, capitare, convenire, occorrere,
sembrare, parere, o locuzioni verbali; essere opportuno,
essere indubbio, essere certo, essere evidente.
Si nota che tutti i verbi transitivi o intransitivi preceduti
dalla particella si, diventano impersonali. Si dice, si
narra, si vive, si pensa.
Per la forma impersonale dei verbi riflessivi si deve
anteporre la particella ci e si. Es.: Ci si lava.
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175
Esercizi
1) Dopo aver constatato che i verbi presenti nel
seguente brano sono transitivi, con essi fai dieci
proposizioni riflessive.
- Non temere, amore mio,- gli diceva - passerà anche
questo brutto giorno. Vedrai che vi saranno momenti più
lieti quando, almeno in parte, le nostre battaglie
trionferanno. Sarà gioia immensa, per noi, allorché
potremo renderci conto di aver portato negli uomini un
piccolo contributo. Quando le angustie di tante famiglie
saranno risolte, esse ricorderanno le nostre parole; come
gli storpi e i derelitti si ricorderanno di noi. Consoliamoci
di questa speranza che con la nostra forza potremo tradurla
in realtà. Che cosa possono significare le parole e gli sputi
di piccoli uomini, affogati nel loro breve cerchio egoistico
? Che cosa possono toglierci le parole degli iniqui?
Camminiamo per la nostra strada,poiché è quella più
nobile che ci sia. Tu le sai queste cose, perché stasera te le
devo ricordare io? Guardami, Lorenzo, non abbatterti. Gli
egoisti non hanno spazio; tutto incomincia e finisce nel
loro povero mondo. Tu mi hai indicato queste cose
meravigliose, il resto nella vita non conta. Non contano
nemmeno gli uomini potenti se il loro sguardo non sa
posarsi sulle piaghe sociali. La stessa politica è un ritiro di
piccoli uomini ambiziosi e spesso crudeli, se essa non si
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Tracce di tema.
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CINGERE.Nei tempi comp. Ind. pass. rem. cinsi, cinse, ecc. cinsero.
aus. avere. Part. pass. cinto.
COGLIERE. Nei temp. Ind. pres. colgo, cogli, coglie,
comp. aus. avere. cogliamo, cogliete,colgono.
Ind. pass. rem. colsi, colse,ecc. colsero.
Cong. pres. che io colga, che tu colga,
che egli colga, che noi
cogliamo,che voi cogliate,
che essi colgano.
Cond. pres. coglierei, ecc.
Imper. pres. colga, còlgano.
Imper. fut. coglierai .
Part. pass. còlto.
COMPRIMERE. Nei temp. Ind, pass. rem: comprèssi, comprèsse, ecc.
comp. aus. Avere. comprèssero.
Part. pass. comprèsso.
CONCEDERE. Nei temp. Ind. pass. rem. concèssi o concedei o
Composti aus. Avere. concedetti, concesse o
concedé o concedette,
concessero o concederono o
concedettero.
Part. pass. Concèsso.
CONOSCERE. Nei tempi Ind. pass. rem. conobbi, conobbe,
comp. aus avere. ecc.conobbero.
Part. pass. conosciuto.
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183
ESIGERE. Nei tempi comp. Ind. pass. rem. esigei o esigetti (raro), ecc.
aus, avere Part. pass. esatto.
ESPELLERE. Nei tempi Ind. pass. rem, espulsi, espulse, ecc.
comp. aus, avere espulsero.
Part. pass. espulso.
ESPLODERE Nei tempi Ind. pass. rem, esplosi, esplose, ecc.
comp. aus. avere . esplosero.
Part. pass. esploso.
EVADERE Nei tempi Ind. pass. rem. evasi, evase, ecc. evasero.
compos. aus. Essere Part. pass. evaso.
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FINGERE.Nei temp. ccmp. Ind. pass. rem. finsi, finse, ecc. finsero.
aus. Avere Part. pass. finto.
FLETTERE. Nei tempi. Ind. pass. rem. flessi, flesse, ecc. flessero.
comp. aus. avere. Part. pass. flesso.
FONDERE. Nei tempi Ind. pass. rem. fusi, fuse, ecc. fusero.
comp. aus. Avere Part. pass. fuso.
FRANGERE. Nei tempi Ind. pass. rem. fransi, franse, ecc. fransero.
comp. aus. Avere Part. pass. franto.
FRIGGERE. Nei tempi Ind. pass. rem. frissi, frisse, ecc. frissero.
comp. aus. Avere Part. pass. fritto.
GIACERE. Nei tempi Ind. pres. giaccio, giaci, giace,
comp. aus. avere. giacciamo, giacete,
giacciono.
Ind. pass. rem. giacqui, giacque, giacquero.
Cong. pres. che io giaccia, che tu
giaccia, che egli giaccia,
che noi giacciamo, che voi
giacciate,
che essi giacciano.
Imperat. pres. giaccia, giacciamo,
giacciano.
Part. pass. giaciuto.
GIUNGERE. Nei tempi Ind. pass. rem. giunsi, giunse,ecc. giunsero.
comp. aus. essere. Part. pass. giunto.
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PARERE. Nei tempi com. Ind. pres. paio, pari, pare, paiamo,
aus. essere. parete,paiono.
Ind. pass. rem. parvi, parvi, parve, parvero.
Cong.. pres. che io paia, che tu paia, che
egli paia, che noi paiamo o
pariamo, che voi pariate,
che essi paiano.
Part. pass. parso.
PERDERE. . Nei tempi Ind. pass. rem. pèrsi o perdetti (rar. perdei),
comp. aus. avere. pèrse o perdette, persero o
perdettero.
Part. pass. pèrso o perduto.
PERSUADERE. Nei tempi Ind. pass. rem. persuasi, persuadesti,
comp. aus. Avere persuase,ecc. persuasero.
Part. pass. persuaso.
186
Potere nei tempi composti Indic. pres. Posso, puoi può possiamo
aus. Avere. potete possono
Indic fut. Sempl. Potrò ecc.
Congiunt. Pres. Che io possa che tu possa
che egli possa,che noi
possiamo, che voi possiate,
che essi possano
Condizion. pres. che io potrei ecc.
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TORCERE. Nei tempi Ind. pass. rem. tòrsi, torcesti, tòrse, ecc.
comp. aus. avere. tòrsero.
Part. pass. tòrto.
. .
TRARRE. Nei tempi comp. Ind. pres traggo, trai, trae, traiamo,
aus. avere. traete,traggono
Come trarre si coniugano i Ind. pass. rem. trassi, traesti, trasse,ecc.
suoi composti: astrarre trassero.
contrarre, protarre. Cong. pres. che io tragga, che tu tragga,
che egli tragga,che noi
traiamo, che voi traiate,
che essi traggano.
Imperat. pres. trai, tragga, traiamo, traete,
traggano
Part. pass. tratto.
UNGERE. Nei tempi comp. Ind. pass. rem. unsi, ungesti, unse,ecc.
asus. Avere unsero.
Part. pass. unto.
VALERE. Ni tempi comp. Ind. pres. valgo, vali, vale, valiamo,
aus. essere, ma in alcuni usi valete, valgono.
anche ausiliare avere. Ind. pass. rem. valsi, valesti, valse,ecc.
valsero.
Cong. pres. che io valga, che tu valga,
che egli valga,che noi
valiamo,che voi valiate,
che essi valgano.
Imperat. pres. vali, valga, valgano.
Part. pass. valso.
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Tracce di tema.
1) Anche alla tua età vi sono ragazzi che protestano: quali sono i
motivi più ricorrenti?
2)Perché c’è una materia che preferisci a tutte le altre?
3)Le responsabilità degli adulti verso le nuove generazioni.
199
1)Di modo
2)di luogo
3)di tempo
4)di quantità
5)di affermazione, negazione, dubbio
6)locuzioni avverbiali.
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Tracce di tema.
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LE PREPOSIZIONI
Le preposizioni sono quelle particelle invariabili che
si mettono davanti ad altre parole per formare un
complemento.
Esse si dividono in proprie ed improprie.
1) Le Preposizioni proprie possono essere:
a)semplici: di, a, da, in, con, su, per, fra, tra.
b)composte: le semplici più gli articoli: il, lo, la, i,
gli, le. Vediamo il quadro.
Il lo la i gli le
di…..del…..dello..della…dei…degli…delle
a…...al……allo…alla…...ai….agli…...alle
da….dal…..dallo..dalla….dai...dagli….dalle
in….nel nello...nella….nei...negli….nelle
con col…………………..coi………………
su….sul…...sullo...sulla…sui…sugli….sulle
per………………………..pei………………
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Tracce di tema.
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Esercizi.
1)Analizza le proposizioni nel seguente brano.
Il giovane si accasciò , ma prima che toccasse il suolo, un
operaio lo aveva afferrato e lo deponeva per terra con tutta
la delicatezza possibile.
Un altro operaio, quello che più aveva avuto a che dire
con lui , afferrato l'attentatore lo teneva nelle sue braccia,
in una morsa di ferro.
Nel medesimo istante un grido si levò tra la folla smarrita
ed inconsapevole:
- Hanno sparato Lorenzo! Hanno sparato Lorenzo!
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Tracce di tema.
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217
Esercizi.
1)Fai un piccolo commento alla seguente poesia.
TUTTO E’ PERDUTO.
Il folle sogno è morto.
Non più paradisi terrestri
Non più fanciulle
Danzanti ed amori sognati.
Non più bimbi felici
Crescenti
Tra miraggi e balocchi.
Addio dolcezze di donne
Traviate da un mondo ostile!
Vanità punita
E pace perduta
Da “Follie d’agosto” UniBooh
4)IMPARA AD ASCOLTARE
Imparare ad ascoltare (per crescere).
Imparare ad ascoltare è una disciplina difficile.
Ascoltare significa raccogliere i messaggi altrui. Nel
frattempo facciamo una cernita di quello che abbiamo
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LA SINTASSI
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Tracce di tema.
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226
3)Complemento di specificazione.
Specifica, dichiara o precisa il valore di un altro
sostantivo ed è retto dalla preposizione di. Risponde
alla domanda, di chi? di che cosa?
Es.: La cartella di Adele.
Il pensiero di lei mi sconvolge.
Il mormorio del fiume mi consola.
4) Complemento partitivo.
Generalmente è introdotto dalla preposizione di e
specifica una parte di un intero. Quindi, attenzione a
non confonderlo con il complemento di specificazione.
Un terzo della proprietà.
Un insieme di bugie.
5) Complemento di denominazione.
Precisa il nome di un luogo geografico, di un giorno, di
un mese. Risponde alla domanda di quale nome?
La città di Campobasso.
Il nome di Donata mi ricorda un giorno lieto.
6) Complemento di termine.
Indica dove termina l’azione, il fatto, la circostanza
espressa dal verbo o da un sostantivo. E’ introdotto
dalla preposizione a. Risponde alla domanda, a chi? a
che cosa?
227
7) Complemento di agente.
Il complemento di agente è sempre retto da un verbo di
forma passiva ed è introdotto dalla preposizione da.
Risponde alla domanda da chi? da che cosa? Quindi, è
sempre retto da un verbo transitivo.
Il campo è coltivato dal contadino.
Il bambino è accarezzato dalla mamma.
Esercizi.
a)Componi cinque frasi con il compl. predicativo del
soggetto, cinque con il complemento predicativo
dell’oggetto e cinque con il compl. di vocazione.
b) Componi cinque frasi con il complemento di
specificazione e cinque con il complemento di
denominazione.
c) Scrivi dieci frasi con il complemento di termine.
d)Componi cinque frasi con il complemento di agente e
cinque con il complemento di causa efficiente.
228
Tracce di tema.
229
3)Complemento di luogo.
Il complemento di luogo va diviso in quattro categorie
fondamentali corrispondenti ai modi sintattici.
a) Stato in luogo che risponde alla domanda; dove?
E’ retto dalle preposizioni: in, a, su, tra, sopra,
dentro. …
Es.: Noi abitiamo in città.
Passiamo l’estate in campagna.
Sto a casa, a letto.
230
231
5)Complemento di causa.
a) Il complemento di causa risponde alla domanda; a
causa di chi? a causa di che cosa? Indica la causa, la
ragione per cui si è verificato un avvenimento. E’ retto
dalle preposizioni per,di, a, da.
Es.: Si piange per rabbia.
Mi adirai a quelle parole.
Ero diventato giallo per la paura.
232
Esercizi.
a) Componi cinque frasi col complemento di tempo
determinato e cinque con il complemento di tempo
indeterminato.
b) Scrivi cinque frasi con il compl. di stato in luogo,
cinque con il compl. di moto a luogo, cinque con il
compl. di moto da luogo e cinque con il compl. di
moto per luogo.
c) Scrivi cinque frasi col complemento di compagnia
e cinque col complemento di unione.
233
Tracce di tema
234
1) Complemento di argomento.
2) Complemento di materia.
3) Complemento di qualità.
235
4) Complemento di limitazione.
Il complemento di limitazione risponde alla domanda;
in che cosa? in quanto a che cosa? rispetto a che
cosa? Indica i limiti enunciati dal verbo. E’ retto dalle
preposizioni: in, per, a, di, da.
Es.: Mia sorella è brava in musica. (la sua bravura si
limita solo alla musica )
In quanto al calcio, non lo supera nessuno.
Lucia per serietà non è superabile.
236
7)Complemento di età.
Il complemento di età risponde alla domanda; quanti
anni? a quanti anni? di quanti anni? precisa l’età di
un essere animato o inanimato. Spesso è introdotto da
espressioni numeriche, associate a sostantivi anno,
mese, giorno … con le preposizioni a, di e dalle
locuzioni all’età di, dell’età di. …
Leopardi morì a trentanove anni.
La ragazza ha diciotto anni.
E’ una bambina di otto anni.
Esercizi.
237
Tracce di tema.
a) Noi italiani non abbiamo le centrali nucleari per
propria scelta. Secondo te è un bene o un male?
Spiegalo.
b) Il teatro: preferisci le rappresentazioni comiche o
quelle drammatiche?
c) Le grandi opere materiali ( autostrade, ferrovie …)
o morali ( libri, pitture, musica) in che cosa servono ad
un Paese?
238
2)Complemento di estensione.
Il complemento di estensione risponde alla domanda;
quanto? di quanto? Indica lo spazio di una realtà. Di
solito è introdotto dalle preposizioni per, di.
Es.: La piana si estendeva per chilometri.
La cinta della città si snodava per cinquemila metri.
Il lago ha una superficie di diecimila ettari.
3) Complemento di peso.
Il complemento di peso risponde alla domanda:
quanto? di quanto? E’ introdotto dalle preposizioni di,
su o dalle locuzioni intorno a, all’incirca. …
Il bambino pesava all’incirca dieci chili.
La mia macchina pesa più di una tonnellata.
4) Complemento di stima.
Il complemento di stima è retto dai verbi che indicano
stimare, apprezzare, valutare, reputare … e di solito è
239
5) Complemento di differenza.
Il complemento di differenza risponde alla domanda,
quanto? E’ retto dalla preposizione di. Esprime l’idea
di paragone, pertanto comprende aggettivi al grado
comparativo o verbi che esprimono confronto:
superare, precedere. …
Es.: Giulia è più alta di te di cinque centimetri.
Arrivò prima di lei di quindici secondi.
Sono più pesante di te di tre chili.
Esercizi.
240
Tracce di tema.
241
1)Complemento di origine.
Il complemento di origine indica l’origine o la
provenienza di una persona, di un animale o di una
cosa. Risponde alla domanda; da chi? da che cosa,
dove? E’ introdotto dalla preposizione da, molto
raramente da, di, ed è espresso dai verbi derivare,
discendere e da sostantivi o aggettivi corrispondenti.
Es.: Alessandro era nato da una famiglia nobile.
Carlo viene dalla Sicilia.
I leoni derivano dall’Africa.
Il Po nasce dal Monviso.
242
4)Complemento di colpa.
E’ introdotto dalle preposizioni di, per, da, o da
espressioni della colpa di, dell’accusa di. E’
contrassegnato dai verbi accusare, incolpare, assolvere
ed aggettivi simili.
Es.: Fu ritenuto colpevole d’alto tradimento.
Fu assolto dall’accusa di truffatore.
I negozianti potrebbero essere accusati del rincaro.
5)Complemento di pena.
Il complemento di pena risponde alla domanda; a chi?
a che cosa? Indica la condanna o la punizione a cui un
essere animato è sottoposto. E’ retto dalle preposizioni
243
6) Complemento di sostituzione.
Il complemento di sostituzione risponde alla domanda;
al posto di chi? invece di che cosa? Indica l’essere
animato e inanimato che è sostituito con un altro. E’
retto dalle preposizioni per, con o dalle espressioni: al
posto di, invece di.
Es.: Invece del cane, preferii la gatta.
Ci andrò io al tuo posto.
Non voleva il pane per il miele.
7) Complemento concessivo.
Il complemento concessivo risponde alla domanda;
nonostante chi? malgrado che cosa? Indica una
particolare circostanza in cui si trova una persona. E’
rappresentato da sostantivi, pronomi o dalle locuzioni:
nonostante, malgrado.
8)Complemento di esclusione.
Il complemento di esclusione risponde alla domanda;
eccetto chi? tranne che cosa? Indica l’essere animato
o inanimato che resta escluso dal concetto
dell’enunciato. E’ introdotto da preposizioni improprie
come: fuorché, salvo, senza.
244
9)Complemento distributivo.
Il complemento distributivo risponde alla domanda;
ogni quanto? Indica in quale maniera è divisa una
realtà. E’ introdotto con la preposizione a, più
raramente con, per.
Es.: Al mercato comperava le arance a un euro al chilo.
Ci disponemmo a quattro.
Ci ho guadagnato il cinque per cento.
10)Complemento di relazione.
Il complemento di relazione risponde alla domanda; tra
chi? tra quali cosa?
Indica l’essere animato o inanimato con cui c’è un
rapporto.
E’ rappresentato da un sostantivo o da un pronome
con le preposizioni tra, fra, con.
Es.: L’amicizia scorre benevola tra quelle famiglie.
Fra le canzoni preferisco quelle di autore.
Fra noi tutto è finito.
Esercizi.
a) Componi dieci frasi con il complemento di origine.
b) Scrivi cinque frasi con il complemento di
abbondanza e cinque con il complemento di privazione.
Fai dieci frasi con il complemento di allontanamento o
separazione.
c) Componi cinque frasi con il complemento di colpa
e cinque con il complemento di pena.
245
A me non va più di arare con un aratro di legno, tirato da
animali più stanchi di me. Con questo aratro ci ararono i primi
uomini che incominciarono a coltivare la terra e noi ancora lo
usiamo. Sono passati millenni e continuiamo a lavorare i campi
come il primo uomo. Tutti si sono evoluti nella tecnica, tutti
hanno cercato e creato nuove vie per migliorare l'esistenza e noi
no. Perciò, è meglio che te lo dica chiaramente, a me non va più
di arare la terra in questo modo, come non mi va di mietere, di
falciare, di seminare e di tutto il resto, quando so che per fare
questi lavori ci sono le macchine. L'agricoltura non può servirsi
più di mezzi antiquati, è meglio che passino ad un particolare
museo, così i posteri diranno che la terra, una volta si lavorava
con tali arnesi.
Dal romanzo “Pietrabianca” Edit. Ferraro, Napoli.
Tracce di tema.
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253
Esercizi.
1) Scrivi cinque periodi semplici e cinque composti.
2) Componi dieci periodi complessi.
3) Scrivi cinque frasi esplicite e cinque implicite.
254
Tracce di tema.
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Esercizi.
257
Tracce di tema.
258
259
260
Tracce di tema:
1) Tutti dobbiamo disciplinarci al rispetto della
natura.
2) Come utilizzi le ore libere?
3) Dopo la fuga dai piccoli centri verso la grande
città, stiamo assistendo al fenomeno inverso.
Spiega le ragioni.
261
262
Le proposizioni oggettive
fanno da complemento oggetto ai verbi transitivi attivi;
dichiarare, dire, affermare, sapere, sentire, giudicare.
Hanno la forma esplicita rette dalla preposizione che.
Es.: Avverto che osserverò tutti i diritti e doveri.
263
Proposizioni causali.
264
Proposizioni finali.
La proposizione finale indica il fine, lo scopo per cui si
determina quanto espresso nella proposizione reggente.
Nella forma esplicita è introdotta dalle congiunzioni;
affinché, perché.
Es.: Aveva preparato la camera affinché l’ospite si
trovasse a suo agio.
Nella forma implicita è introdotta dalla preposizione
per e dalle locuzioni: dal momento che, dato che.
Es.: Studio per essere promosso.
Al fine di chiarirti la mia opinione sono venuto.
Esercizi.
1)Scrivi cinque frasi interrogative indirette e combiale
in interrogative dirette.
2) Componi cinque frasi soggettive e cinque oggettive
265
Tracce di tema.
1) Fai un paragone tra la città e la campagna e dici
poi dove vorresti vivere.
2) Hai mai pensato che cosa è la nostra casa, la
nostra famiglia? Esprimi tutto quello che senti
intorno a questi due grandi valori.
3) F. Coust, pedagogista svizzero, ha detto: “Lo
Stato ha corrotto la famiglia, questa ha corrotto il
ragazzo e questi mina i fondamenti dello Stato.”
Commenta.
266
1) Proposizioni temporali.
Le proposizioni temporali sono introdotte dalle
congiunzioni di tempo, che indicano il momento e in
quale circostanza avviene quanto espresso nella
proposizione reggente.
a) In forma esplicita. Se l’azione della subordinata
avviene contemporaneamente alla reggente viene
espressa dalle congiunzioni: quando, mentre, appena,
come, allorché, e con le locuzioni: al tempo in cui, nel
momento che, nell’istante in cui, il verbo va
all’indicativo, perché indica una circostanza reale.
Es.: Mentre tu salivi, squillò il telefono.
Quando, invece, si esprime una idea di dubbio o di
probabilità si usa il congiuntivo.
Es.: Dal momento che tu abbia già deciso, partiamo.
b)Nella forma implicita se c’è l’idea della
contemporaneità si usa il gerundio presente.
Es.: Scrivendo pensavo.= Mentre scrivevo pensavo.
L’infinito retto da in. Es.: Nel dirgli la verità soffriva =
Mentre gli dicevo la verità soffriva.
2)Proposizioni consecutive.
La proposizione consecutiva esprime quel che segue a
267
3)Proposizioni relative.
La proposizione relativa è una subordinata che si lega
alla principale mediante i pronomi relativi o avverbi
relativi. Tra le costruzioni sintattiche è quella più in
uso.
Ricorda che gli stessi pronomi relativi. Che, il quale,
la quale, i quali, le quali, cui, hanno il compito di
unire due proposizioni ed evitano la ripetizione del
nome.
Es.: Ho letto il giornale, il giornale comprato ieri = Ho
letto il giornale che ho comprato ieri. (Rivedi tutte le
regole che coinvolgono i pronomi relativi)
Di solito le proposizioni relative hanno valore
determinativo e specificativo o incidentali ed
oppositive. Hanno la forma esplicita ed implicita.
Es.: Ho rincontrato il cane, che ieri ci abbaiò. Qui la
proposizione specifica quale cane è.
La proposizione relativa può fare le veci di tante
proposizioni, come l’esempio che segue.
268
4)Proposizioni concessive.
269
Tracce di tema:
1)Qual è il patrimonio artistico di un Paese? A che cosa
serve?
2)Come immagini la città del futuro?
3)Si dice che la macchina rappresenta il progresso; ma
quali macchine conosci che si sono dimostrate più utili
all’uomo.
270
2)Proposizioni modali.
Le proposizioni modali indicano il modo in cui si
svolge l’azione espressa dalla proposizione reggente.
Nella forma esplicita è introdotta dalle congiunzioni:
Come e ha il verbo all’indicativo quando esprime l’idea
della realtà.
271
3)Proposizioni comparative.
La proposizione comparativa esprime un confronto con
l’azione espressa dalla principale. In forma esplicita è
resa all’indicativo e con il congiuntivo.
Possono essere di tre tipi.
a) Comparative di uguaglianza introdotte da avverbi e
pronomi. Così… come, tanto…quanto, tale…quale.
Es.: Quel tuo amico non è così sincero come sembrava.
b) Comparative di maggioranza introdotte da più… di,
più… che.
Es.: Quel vestito mi costò più euro di quanto pensassi.
c) Comparative di minoranza. Introdotte da meno… di,
meno… che…Es.: Mi dai meno peso di quello che
credevo.
In forma implicita hanno il verbo all’infinito
introdotte da: di quello che, che non. E’ meglio
comprarti un vestito che non invitarti al ristorante.
Le proposizioni comparative compiono nell’analisi del
periodo, la stessa funzione del complemento di
paragone nell’analisi logica.
272
Esercizi.
Commenta la seguente poesia
273
Tracce di tema.
274
1)Proposizioni privative.
La proposizione privativa indica un’azione che esclude
il rapporto con quella della proposizione principale.
In forma esplicita è espressa da; senza che, con il
verbo al congiuntivo.
Es.: Portai un peso enorme, senza che sudassi.
Nella forma implicita è introdotta da; senza, con il
verbo all’infinito.
Es.: La rimproverai senza pentirmi.
2)Proposizioni avversative.
La proposizione avversativa è una subordinata che
contrasta, si oppone all’idea della reggente. Nella
forma esplicita ha il verbo al condizionale e meno
sovente all’indicativo. E’ introdotta da; mentre, invece.
Es.: I lavoratori smisero di lavorare, mentre avrebbero
potuto terminare l’opera.
Tu alla festa ridevi, mentre io piangevo.
Nella forma implicita è introdotta da: invece di, in
luogo di, anziché.
Es.: Anziché lamentarti, datti coraggio.
3)Proposizioni aggiuntive.
La proposizione aggiuntiva aggiunge un concetto a
quanto espresso nella reggente. Non si applica in
forma esplicita.
In forma implicita è introdotta dalle locuzioni; oltre a,
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4)Proposizioni eccettuative.
La proposizione eccettuativa esprime un'eccezione
all’idea della proposizione principale.
Nella forma esplicita è introdotta dalle locuzioni;
tranne che, salvo che, espresso dal verbo al modo
indicativo o congiuntivo.
Es.: E’ lo stesso tema, tranne che il finale
diverso.(indicativo)
La troveremo sul corso, salvo che non sia uscita.
(congiuntivo)
Nella forma implicita è introdotta dalle locuzioni: a
meno che, eccetto che.
Es.: Mi piace studiare, eccetto che la matematica.
5)Proposizioni incidentali.
La proposizione incidentale è posta nel discorso fra due
virgole, senza che abbia alcun legame sintattico con il
resto della proposizione. E’ un inciso che abbiamo già
trattato, il quale aggiunge all’idea espressa, un qualcosa
in più.
Es.: La scuola, e tu lo sai, bisogna seguirla con
interesse.
Le vacanze, non importa quali, sono sempre gradite.
Esercizi
Analizza le proposizioni del seguente brano
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Tracce di tema
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Esercizi.
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Tracce di tema.
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Tracce di tema.
1) Come spieghi che alcuni ragazzi perdono la
giusta via per incamminarsi verso una cattiva
strada?
2) La solidarietà dovrebbe essere un diritto di chi ha
bisogno, alfine di salvare la sua dignità. Commenta.
3) Hai sentito dire che alcuni minori sono stati
“fermati” dalla polizia. Qual è il tuo pensiero per
loro?
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LA PROSA, LA POESIA E LE
FORME.
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LA POESIA
La poesia nasce con l’uomo. Quando egli s’innamorò, e
s’innamora, tende inconsciamente a fare poesia. Ogni uomo
di fronte alla commozione di particolari spettacoli è capace di
sentire dentro qualcosa che lo commuove e pertanto, ognuno
è capace, a suo modo, di dire parole mai dette. Certo, molti
restano poeti inespressi, pochi si elevano ad un canto
dignitoso e i rari si elevano ad altezze di faro, tanto da far
luce nei secoli futuri. Forse proprio per questo motivo la
comunicazione poetica non è sempre di facile comprensione,
ed essa diventa elaborata, allorquando vengono stabilite delle
regole, in cui il canto del poeta deve attenersi. E’ facile
comprendere che osservando le regole, capita che la libertà
espressiva venga meno e si ricorre agli artifici. Vediamo
allora quali sono queste regole.
Incominciamo col tipo di verso. Esso può essere, secondo le
sillabe:
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Quaternari.
co-sì-fred-da…………………………………….così fredda.
Senari.
Co-me-que-sta-pie-tra……………………come questa pietra
Decasillabi.
Sof-fer-ma-ti sul-l’a-ri-da spon-da. Manzoni
Endecasillabi.
Dis-se:-Bea-tri-ce,-lo-da-di- Dio-ve-ra. Dante
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Rima alternata.
Né mai più toccherò le sacre sponde.…..……….A
Ove il mio corpo fanciulletto giacque....………....B
Zacinto mia, che ti specchi nell’onde..…..……....A
Del greco mar da cui vergine nacque ..….……….B
A Zacinto. Ugo Foscolo.
Rima incrociata.
Solo e pensoso i più deserti campi…… ……..……A
Vo misurando a passi tardi e lenti;………….……..B
e gli occhi porto per fuggire, intenti………..….…...B
ove vestigio uman l’arena stampi………….….........A
Francesco Petrarca
Rima incatenata.
Nel mezzo del cammin di nostra vita… …………A
Mi ritrovai per una selva oscura……………….…B
Ché la dritta via era smarrita……………………...A
293
Rima sciolta:
Sempre caro mi fu quest’ermo colle……….A
E questa siepe, che da tanta parte… ……....B
Dell’ultimo orizzonte il guardo esclude ….C
Ma sedendo e rimirando, interminati….……D
L’infinito. Giacomo Leopardi.
LA STROFA
La strofa è un raggruppamento ritmico che prende il nome
dal numero dei versi.
Il distico formato da due versi presenta la rima baciata.
Chi vol lo mondo disprezzare
Sempre la morte dea pensare.
La “Lauda di Cortona”
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Torquato Tasso
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Il sonetto.
È composto da quattordici versi endecasillabi con due
quartine con rima alternata e due terzine con rima varia.
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