it 12/08/20, 18:59
I TEST I ricercatori hanno analizzato i dati di oltre 30 mila adulti che hanno partecipato a
un’indagine sulla salute di chi era vicino alla pensione (tra il 1996 e il 2014). Ogni due anni gli
adulti over 51 sono stati sottoposti a test cognitivi piuttosto semplici. Le prove consistevano nel
memorizzare alcune parole ascoltate in precedenza, contare all’indietro da 100 fino a 7 e dare
un nome corretto agli oggetti mostrati. «I baby boomers iniziano ad avere punteggi cognitivi
inferiori già a partire dai 50 ai 54 anni rispetto alle generazioni precedenti», ha detto Hui Zheng,
professore di sociologia The Ohio State University. «È scioccante - commenta - osservare
questo calo cognitivo tra i baby boomers dopo generazioni di miglioramento nei punteggi dei
test. Ma ciò che mi ha sorpreso di più è che questo declino vale per tutti: uomini e donne, di tutte
le etnie e di tutti i livelli di istruzione, reddito e ricchezza».
I MOTIVI Come mai questa inversione di tendenza nelle abilità cognitive? Di certo non
c’entrano livello di istruzione e migliore salute infantile: i baby boomers stavano meglio dei loro
nonni e dei loro padri e senza un contesto familiare migliore le loro performance sarebbero state
ancora peggiori. Piuttosto, ipotizzano gli autori, la responsabilità del declino cognitivo potrebbero
essere obesità, sedentarietà, solitudine e depressione e fattori di rischio cardiovascolare come
ipertensione, diabete e malattie cardiache.
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NEUROSCIENZE
PREVENZIONE
Uno studio dell’Università del Minnesota ha messo in relazione il legame tra igiene
orale e capacità cognitive nell’età avanzata, scoprendo che chi si ammala di
parodontite, per esempio, se non la cura raddoppia le probabilità di sviluppare
deficit
ANTEPRIMA
DANIMARCA
L’EPIDEMIA
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di Redazione Salute
Uno studio dell’Ospedale San Raffaele mostra per la prima volta le ripercussioni a
medio termine che la malattia può lasciare dal punto di vista psichiatrico
L’INCHIESTA IN FRANCIA
IL TEST
Il prossimo 22 agosto, a Lipsia, il cantante tedesco Tim Demzko sarà sul palco per
un concerto con 4.000 persone: mascherine, gel fluorescente, tamponi prima e
dopo e un app per tracciare spostamenti della folla e contatti. Così si studiano i
grandi eventi
NEUROSCIENZE
Nuovi studi dimostrano come la lettura intervenga nei processi cognitivi, fino a
diventare una forma di terapia L’effetto è più evidente con i «romanzi letterari» che
costringe alla riflessione, mentre la narrativa di genere aiuta a distrarsi
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