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Proposta Progettuale
per lo Sviluppo del Turismo
a San Giovanni Rotondo
nel contesto del Gargano
e della Provincia di Foggia
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Comune di San Giovanni Rotondo
INDICE
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9.1 PRIMA FASE: ANALISI DEL TERRITORIO ................................................... 47
9.2 SECONDA FASE: VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO ............................... 49
9.3 TERZA FASE: POSIZIONAMENTO NAZIONALE E GLOBALE ....................... 51
9.4 QUARTA FASE: ORGANIZZAZIONE DELLA “VIA FRANCIGENA DEL SUD” . 56
AZIONE 1 – INTERVENTO COMUNALE .................................................................... 59
PROGETTI DELL’AMMINISTRAZIONE PER IL TURISMO E LA QUALITÀ DELLA VITA
A SAN GIOVANNI ROTONDO: ............................................................................ 59
PROMUOVERE IL TURISMO ............................................................................... 60
VERSO UNA NUOVA DISTRIBUZIONE TERRITORIALE DEI FLUSSI ....................... 60
Gli obiettivi ................................................................................................... 60
Le azioni a supporto della strategia complessiva ......................................... 62
Le leve strategiche di sviluppo territoriale e comprensoriale ...................... 64
AZIONE 2 – “VIA FRANCIGENA DEL SUD” ............................................................... 65
PROTOCOLLO D'INTESA PER LA COSTITUZIONE DEL NUCLEO PROMOTORE DEL
SISTEMA TURISTICO DI PRODOTTO “VIA FRANCIGENA DEL SUD” .................... 65
AZIONE 3 – LA “CARD DEL PELLEGRINO” ................................................................ 77
Introduzione ...................................................................................................... 77
Valorizzazione dei prodotti e dei servizi locali .................................................. 80
Elementi base per la progettazione della card .................................................. 81
Obiettivi ....................................................................................................... 81
Le caratteristiche ......................................................................................... 82
La card, il kit informativo e il sito internet ................................................... 82
Aspetti organizzativi e di gestione della “Card” ........................................... 83
Aspetti gestionali ......................................................................................... 84
Tempi di realizzazione .................................................................................. 85
Promozione della “Card” .............................................................................. 86
Contenuti della “card” ....................................................................................... 87
AZIONE 4 – IL “MUSEO DEI DAUNI” ....................................................................... 89
LA STORIA DEL TERRITORIO IN UN GRANDE CONTENITORE CULTURALE ......... 89
Protocollo d’intesa Università degli Studi di Foggia / Provincia di Foggia /
Promodaunia / Comune di San Giovanni Rotondo / Soggetti Privati per la
realizzazione del “Museo dei Dauni”. ............................................................... 89
AZIONE 5 – DAUNIA SLOW ..................................................................................... 90
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PROGETTARE, GESTIRE E VIVERE L’INTEGRAZIONE TRA CIBO, VIAGGIO E
TERRITORIO. ...................................................................................................... 90
AZIONE 6 – CARTA DEL VERDE URBANO ................................................................ 96
AZIONE 7 – PROGRAMMA ANNUALE DEGLI EVENTI .............................................. 98
CONTESTO DI RIFERIMENTO ............................................................................. 98
OBIETTIVI E PRIORITA’ ....................................................................................... 99
CRITERI E MODALITÀ DI ATTUAZIONE DELL’AZIONE COMUNALE ................... 101
TRATTAMENTO DEI DATI ................................................................................. 108
10. QUINTA FASE: AZIONI DI VERIFICA ............................................................. 110
10.1 RESPONSABILITÀ E GESTIONE DEL PROGETTO .............................. 112
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Dalla letteratura emergono due tra gli elementi fondamentali del viaggio: il
tempo e l'avventura, fatta di scoperte e d’inusitato. Si potrebbe dire che il sen-
so del viaggio sia metafora della vita: una corsa contro il tempo, spesa nella ri-
cerca di emozioni nuove e inattese, di esperienze che "consacrino" le fantasie
più profonde e intime.
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"Per l'Italia il settore turistico è un comparto economico di prima grandezza con
una incidenza nel Prodotto Interno Lordo (ufficiale) dei 7% e due milioni di oc-
cupati. Ogni anno le strutture ricettive accolgono oltre 80 milioni di persone con
circa 350 milioni di pernottamenti" (fonte: Legambiente).
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2.0 SITUAZIONE GENERALE DEL TURISMO IN
ITALIA
Si tratta di un settore che negli ultimi anni ha subito una forte crescita ed è
correttamente considerato uno dei settori più importanti dell'economia mon-
diale: dal 1950, il turismo internazionale si è sviluppato di trenta volte fino a
contare - nei dati 2004 della Organizzazione Mondiale del Turismo (WTO) -
763 milioni di arrivi internazionali (ma se si potesse tenere una contabilità dei
flussi turistici nazionali, probabilmente i dati mondiali aumenterebbero di al-
meno 10 volte).
Secondo le previsioni della stessa WTO, rintracciabili nel documento "2020 Vi-
sion" (M. Brackenbury, 2005), lo scenario più credibile afferma che gli arrivi
del turismo Internazionale continueranno a crescere fino a raggiungere
quota 1,56 miliardi entro il 2020.
Come mai il turismo in Italia è in crisi? E' colpa del crollo di immagine lega-
to alla questione della "munnezza" di Napoli, delle mozzarelle di bufala conta-
minate o della crisi di Alitalia? Oppure è colpa dei prezzi troppo alti degli al-
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berghi e dei servizi? 0 forse il Bel Paese dovrebbe iniziare a fare qualche cosa
di più per posizionare meglio la propria offerta nei mercati turistici interna-
zionali? C'è soltanto da scegliere l'ipotesi che piace di più: sono tutte reali.
Non a caso sono sempre più numerosi gli italiani che preferiscono andare in
vacanza all'estero, piuttosto che in Italia: non tanto per volontà ferrea di visi-
tare posti esotici, quanto piuttosto per risparmiare, avere servizi migliori, tro-
vare musei o negozi a-perti in orari comodi ed avere probabilità minori di im-
battersi in qualche disservizio. Perché gli stranieri dovrebbero essere più
sprovveduti?
Se da una parte l'Italia continua ad essere al primo posto per attrattività tra le
destinazioni turistiche, dall'altra continua a perdere terreno per quanto ri-
guarda il numero di arrivi e la capacità di trattenere i turisti sul territorio. Nel
periodo 2000-2006, secondo i dati della Organizzazione Mondiale del Turi-
smo, il tasso medio annuo di crescita degli arrivi in Italia presenta un
saldo negativo [-0,04%], nonostante i segnali positivi in premessa (nello
stesso periodo si registrano il +0,4% della Francia, il +3,4% della Spagna, il
+8,0% della Cina ed il clamoroso +11,9% della Turchia).
Ciò significa che soltanto una ridotta percentuale della perdita di competitività
italiana è imputabile agli effetti dell'I 1 settembre o della recessione interna-
zionale: da più parti si evidenziano invece segnali di preoccupante staticità
dell'economia turistica.
3. Permanenza media dei turisti stranieri molto bassa rispetto alle altre
nazioni (il Messico registra oltre 10 notti, mentre competitor europei
come Regno Unito e Francia registrano oltre 8 notti] con tendenza a
diminuire ulteriormente.
Come conciliare questi dati con l'idea che l'Italia, da sola, custodisce la mag-
gior parte del patrimonio artistico internazionale (si è giunti a immaginare i
due terzi, ma è difficile quantificare, giacché manca un censimento completo,
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mentre i parametri possono essere controversi)? Rimane però un dato di fatto
che il nostro Paese realizza in sé una concentrazione di valori artistici senza
paragoni, dal classico al romanico, dal rinascimento al barocco, fino alla con-
temporaneità.
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Il turismo rappresenta uno dei settori strategici e trainanti per l'incremento
della occupazione e per la crescita complessiva dell'economia di un territorio.
La Puglia, ricca di risorse culturali e naturali a carattere diffuso e peculiare, ha
creato nel tempo un'offerta vasta e diversificata che può soddisfare differenti
tipi di domanda, sia turistica che delle comunità locali.
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Prendendo ulteriormente ad esame i primi otto mesi dell'anno in corso, la Pu-
glia dimostra di godere ottima salute, mantenendo il trend di crescita che con-
traddistingue la regione ormai da diversi anni ed accelerando in direzione del-
la destagionalizzazione. Il movimento turistico aumenta in modo generalizza-
to, sia in termini di arrivi che di presenze, secondo le dichiarazioni ISTAT rese
dagli operatori ai sensi di legge. Da una lettura dei dati più approfondita
emerge un quadro non omogeneo, caratterizzato da risultati e incrementi di-
versificati tra le diverse provincie, con un effetto "a macchia di leopardo" con-
seguente alla diversa capacità attrattiva esercitata dalle destinazioni turi-
stiche pugliesi e al differente profilo dell'offerta espressa dai territori.
Infatti, proprio il Regno Unito e gli Stati Uniti sono i mercati per i quali la quota
di strutture che rileva un calo supera quella che indica una crescita.
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Fatta eccezione per la Germania, che continua a segnare un andamento insta-
bile, complessivamente la situazione sugli altri mercati risulta costante. A con-
ferma di ciò, è stato rilevato che il 66% delle strutture considera stabile la pre-
senza dei turisti stranieri e il 12% la indica in aumento. Peraltro, la Germania
continua ad essere il primo mercato estero di provenienza (è indicato come
mercato principale dalla metà delle strutture), seguito dalla Francia e dal Re-
gno Unito. La clientela straniera predilige le città (dove rappresenta il 23,8%)
e - a livello territoriale - le province di Bari e Brindisi. Le scelte mostrano inol-
tre una preferenza per la ricettività qualificata [4 stelle o superiori) e per gli
agriturismo.
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Il ricorso all'Intermediazione influenza questi risultati e riveste un ruolo si-
gnificativo nell'allungamento della stagione turistica, permettendo alle impre-
se di vendere più camere, soprattutto al di fuori dei periodi di punta. Dalla ri-
levazione effettuata, le imprese che ricorrono sistematicamente agli interme-
diari di viaggio, infatti, realizzano + 15,4% a luglio, + 23,3% a settembre e +
13% ad ottobre, rispetto alle strutture che non sono inserite in questi circuiti.
Questa prassi ad oggi coinvolge circa il 30% delle strutture ricettive, con punte
particolari tra gli alberghi di categoria elevata (4 e 5 stelle) e tra i campeggi e i
villaggi turistici. La creazione di rapporti più consolidati con i T.O. avreb-
be dei riflessi positivi anche sulla quota di clientela straniera, oltre che
sostenere la diversificazione dell'offerta rispetto al balneare.
La quota di clientela che arriva nelle strutture attraverso i circuiti degli inter-
mediari di viaggio è pari al 9,5%, in linea con la media nazionale del periodo. Il
turismo organizzato si rivolge prevalentemente agli alberghi a 4 e 5 stelle.
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E' ormai imprescindibile prendere atto del fatto che, se si esclude la presenza
dell'ospedale "Casa Sollievo della Sofferenza" e di attività agricole sopravvissu-
te al disconoscimento della civiltà rurale dei padri in nome della modernità,
l'economia della città può trovare una propria ipotesi di sviluppo unicamente
se collegata - direttamente o indirettamente - al comparto turistico.
Senza entrare nel merito delle scelte giubilari e delle ricadute generate dalle
scelte amministrative compiute nei decenni che hanno accompagnato la cre-
scita del territorio dall'arrivo di San Pio ai giorni nostri, questa parte di pro-
getto avrebbe la pretesa di fotografare lo stato dell'arte nell'anno 2009 e - su
tale base - spingersi ad immaginare qualche scenario futuro.
3 STELLE 59 2.984
2 STELLE 21 999
1 STELLA 6 128
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BED & BREAKFAST 27 229
Dal lato della domanda, assumiamo i dati del precedente anno 2008:
Arrivi Presenze
Italiani Stranieri Totale Italiani Stranieri Totale
(fonte: Ufficio SUAP del Comune di San Giovanni Rotondo, si ringrazia il dott. Antonio Puzzolante).
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Risulta di tutta evidenza un primo rapporto tra domanda e offerta che ge-
nera una media annuale inferiore a 70 ospiti per ciascun letto.
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Medie mensili utilizzo posti letto disponibili
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stem”, Weaver, Oppermann, 2000) concorre a definire, è la piattaforma cogni-
tiva mediante la quale trasferire l’identità e il carattere distintivo di una speci-
fico TDP. Le strategie di marca di una destinazione turistica, infatti, consento-
no di sviluppare il valore di un territorio sotto due punti di vista: da un
punto di vista cognitivo, in quanto la marca è strumento ideale per collegare
la destinazione al sistema cognitivo e percettivo del turista, consentendo
il posizionamento competitivo della destinazione stessa; da un punto di vista
di condotta strategica, in quanto una strutturata strategia di branding consen-
te di analizzare le risorse territoriali e di definire sistemicamente gli in-
tenti e le azioni degli attori economici operanti nell’area. In altre parole, la
marca si configura come una delle principali risorse relazionali del TDP (Han-
kinson, 2004), similmente a quanto si verifica per molti altri prodotti/servizi
per i quali la marca è una risorsa fiduciaria e relazionale fondamentale per il
raggiungimento del vantaggio competitivo (tra gli al. Aaker, 1991; Ambler,
1995; Keller, 2003b).
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• definire un modello concettuale per l’analisi della marca territoriale,
mediante l’identificazione dei principali elementi costitutivi della iden-
tità della marca della destinazione turistica (“destination brand identi-
ty”) e delle principali determinanti del valore della marca della desti-
nazione turistica (“destination brand equity") nella percezione dei turi-
sti in target;
Gli obiettivi e le idee sviluppati nel progetto si basano sui risultati di un pro-
getto di ricerca empirica distinto in due fasi:
Da ultimo va aggiunto, anche se banale, che l’area oggetto del presente pro-
gramma è caratterizzata da un’intensa concentrazione di risorse ad altissimo
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valore storico, culturale, archeologico e paesaggistico-ambientale (risorse
“specifiche”). La presenza in particolare degli attrattori legati alla presenza di
Padre Pio da Pietrelcina, consentono alla Regione Puglia di contare su impo-
nenti flussi turistici.
Agli Enti Locali, fra i quali un ruolo decisivo spetta alla Provincia di Foggia ed
al Comune di San Giovanni Rotondo, spetta il compito di offrire un governo au-
torevole all’iniziativa, garantire sicurezza e ordine pubblico, igiene e decoro,
viabilità e infrastrutture all’altezza dei grandi flussi. Ma anche di investire le
risorse umane e finanziare necessarie alla migliore riuscita del progetto per
contribuire ad un più ampio progetto di sviluppo economico, sociale e turisti-
co della Città, del Gargano e dell’intera Puglia.
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Tutti i territori possono avere risorse culturali e naturali ma non sempre la lo-
ro qualità è tale da caratterizzare e rendere distintiva o unica la destinazione
turistica. Esistono esempi di destinazioni turistiche, come la Riviera Romagno-
la, che sono state capaci di attivare processi virtuosi di crescita turistica svi-
luppando infrastrutture fortemente attrattive e servizi recettivi e di intratte-
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nimento intorno ad un’offerta di risorse specifiche (naturali, paesaggistiche e
culturali) non certamente distintive.
Oggi nella realtà, invece e purtroppo, anche ragionando del solo Gargano, ci
troviamo di fronte ad un’area a vocazione turistica con un medio-alto poten-
ziale competitivo caratterizzata dalla presenza di risorse specifiche altamente
distintive ma dalla carenza di risorse generiche e/o di servizi turistici qualifi-
cati.
Il presente progetto vede quindi nello sviluppo dei servizi turistici e delle in-
frastrutture l’opportunità di connettere le risorse specifiche alla capacità degli
stakeholder locali di:
• creare una rete molto fitta di relazioni interne, tra gli stakeholder
locali, ed esterne, in particolar modo con le altre destinazioni turisti-
che e con i target di clienti (turisti) della destinazione;
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Lo Scopo è dunque quello di realizzare un’area turistica di eccellenza ca-
ratterizzata da risorse specifiche altamente distintive, infrastrutture ne-
cessarie e servizi turistici qualificati, agendo sulla integrazione e sul
coordinamento delle diverse risorse del territorio.
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6.1 Il vantaggio competitivo della “Via Francigena del Sud”
interrelato con il modello delle quattro pietre angolari di Pe-
teraf
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Un altro aspetto fondamentale del modello di Peteraf sono i limiti ex post alla
competizione delle risorse specifiche della destinazione turistica (seconda
pietra angolare). Le risorse difficili da imitare sulle quali si fonda il vantaggio
competitivo della destinazione dipendono anche dai meccanismi di isolamento
competitivo che la destinazione turistica è in grado di attivare (Rumelt 1984).
Infatti nell’economia della conoscenza i territori competono soprattutto nella
capacità di sviluppare risorse immateriali, in particolar modo risorse di cono-
scenza (Valdani, Ancarani, 2000).
La terza pietra angolare enfatizza che non esiste la perfetta mobilità delle ri-
sorse specifiche (terza pietra angolare) perché le risorse storiche e archeo-
logiche potrebbero essere tecnicamente riprodotte ma senza la possibilità di
ricostruire i legami con gli eventi o la cultura degli autori del passato che ri-
mane fortemente legata al territorio in cui esse sono fisicamente localizzate.
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necessaria combinazione di una rendita paretiana a quella ricardiana. Questa
alternativa strategica è stata realmente implementata da diverse città che
hanno creato risorse di attrazione (i.e. museo di arte contemporanea “Gugge-
nheim” di Bilbao o il Parco Disneyland di Parigi).
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rare il mix delle attrazioni e delle risorse da offrire come esperienza tu-
ristica complessa ed integrata.
1. cultura;
2. paesaggio e natura;
4. multimedialità e creatività.
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7.1 Valorizzazione della “Via Francigena del Sud” in ottica
cluster-based
Modello concettuale di cluster turistico utilizzato nel progetto.
In tale ottica, il presente progetto sposa a pieno la filosofia del Sistema Turi-
stico Locale di Prodotto (STP) così come definito e normato da Regione Pu-
glia attraverso Regolamento 9 marzo 2008 n. 4 ai sensi dell'art. 5 della legge
nazionale n. 135/2001.
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e alla visione della destinazione turistica le competenze dei diversi sta-
keholder, e di organizzare un prodotto turistico della destinazione in grado di
attrarre e soddisfare i potenziali clienti in target.
La figura pone in assoluta evidenza, inoltre, gli elementi costitutivi del cluster
turistico. Le organizzazioni della destinazione (aree ellittiche piene); la rela-
zione tra l’organo di governo centrale del cluster o “centro strategico” (area
ellittica piena centrale al modello) e gli altri stakeholder del cluster (altre aree
ellittiche piene), la direzione della relazione tra l’organo di governo del cluster
e gli altri attori della costellazione (relazioni unidirezionali o bidirezionali).
Alcune linee sono più spesse di altre per indicare che la relazione tra gli stake-
holder è più importante o più intensa.
Infine la relazione tra l’organo di governo del cluster e i canali distributivi (el-
lisse in basso vuota con linee tratteggiate) come ad esempio con i tour opera-
tor incoming, le agenzie di viaggio locali e i tour operator on line, è utile per svi-
luppare conoscenza di mercato, migliorare dinamicamente il mix e la qualità
del pacchetti turistici coerentemente con i cambiamenti nei bisogni dei clienti
in target, e differenziati per tipologia di canale.
Due tipi di domande sono necessarie: quali sono gli attori economici e non che
compongono l’organo di governo e definiscono le direttrici che guidano il pro-
cesso di valorizzazione della destinazione turistica? Quali sono le competenze
che deve essere detto organo d governo?
Gli attori che andranno a comporre l’organo di governo del cluster (il “Sistema
Turistico di Prodotto”) e guidare il processo di valorizzazione della destinazio-
ne turistica sono:
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• i policy maker, essi possono essere uno o più livelli di decentramento
politico: Regione Puglia, provincia di Foggia e Comuni. Nei policy ma-
ker devono essere ricompresi anche i livelli di tutela della pubblicas
amministrazione (Soprintendenze, uffici archeologici, enti parco e così
via);
Le relazioni tra policy maker e associazioni degli operatori dei servizi turistici
hanno la finalità di migliorare l’attrattività della destinazione turistica
(Figura 8). Le relazioni tra policy maker e principali tour operator locali, inve-
ce, sono finalizzate a migliorare l’immagine e la notorietà della destina-
zione turistica sui mercati turistici internazionali. È noto, infatti, che la
promozione delle destinazioni turistiche, al giorno d’oggi, avviene sempre di
più nelle fiere ed eventi internazionali (World Travel Market di Londra, la bor-
sa Mediterranea del Turismo di Napoli, la Borsa internazionale del turismo di
Berlino e così via).
• capacità “visionaria”;
• capacità relazionale;
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La capacità relazionale consiste nell’abilità di polarizzare gli sforzi di ciascun
attore della costellazione turistica integrandoli in un unico sistema di offerta,
al fine di soddisfare le aspettative dei clienti in target.
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nale per il cliente in target. Perciò ogni prodotto della destinazione turistica
deve essere gestito e allineato a questo scopo.
Alcune spiegazioni sono necessarie riguardo alle singole dimensioni del mo-
dello qui proposto.
Prima di tutto la “creatività” non è una dimensione autonoma del prodotto tu-
ristico bensì un facilitatore della stessa fruizione del prodotto della destina-
zione turistica. Il dizionario di Webster definisce la creatività come “l’abilità di
creare significative nuove forme”. Secondo Florida (2002) la creatività è pro-
pria delle persone e si manifesta attraverso: creatività tecnologica (innova-
zione creativa), creatività imprenditoriale (nuove iniziative, nuovi prodotti
e servizi), creatività artistica e culturale (prodotti culturali ed artistici). La
convergenza dell’arte, della tecnologia e del business ha determinato lo svi-
luppo dell’economia della creatività, che è “il mix di attività economiche, indu-
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striali e di servizi, che ha origine nella creatività, nelle abilità individuali, e nel
talento dei singoli, e che ha la potenzialità di creare valore attraverso la genera-
zione e lo sviluppo dei brevetti”.
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Tutti gli attrattori, come perle di una collana, saranno tenuti assieme da un filo
conduttore che trova la propria coerenza nel “Sistema Turistico di Prodotto“.
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cità del territorio, offrendo grande supporto anche alla realizzazione conte-
stuale di opere pubbliche, incidendo permanentemente sul territorio e sulla
sua “capacità ospitale”.
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gionalizzata, sostenibile, accessibile e re-
sponsabile;
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9. FASI ATTUATIVE
Le risorse dei servizi sono decisamente importanti per turisti non escursio-
nisti – ovvero gli “spender” – poiché la loro varietà e qualità costituisce una
forte motivazione nella scelta. I servizi, assieme ai requisiti minimi
dell’Accoglienza e dell’Ospitalità, hanno un ruolo fondamentale di supporto
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nella fornitura turistica complessiva perché includono tutti quei punti di con-
tatto quotidiani con la comunità locale che fanno percepire all’Ospite il livello
di qualità complessiva del territorio.
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operatori ad adeguarsi agli standard internazionali raggiungendo nuovi livelli
di offerta, sempre più qualificanti.
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9.3 TERZA FASE: POSIZIONAMENTO NAZIONALE E GLOBA-
LE
La fase prevede, fin dal suo start up, l’approntamento di un portale territo-
riale che, oltre ad avere un’impostazione di alto impatto, proporrà un tipo di
comunicazione innovativa, prevedendo per la descrizione del territorio attra-
verso la generazione di un’offerta integrata delle risorse e dei percorsi indivi-
duati nelle fasi precedenti. Oltre al normale uso di testi ed immagini, anche la
proposizione di audio e video appositamente realizzati per un maggior coin-
volgimento emotivo e sensoriale degli utenti: si prevede un sistema puntuale
di mappatura del territorio e delle risorse con un altissimo livello di interatti-
vità rispetto ai contenuti dedicati del portale.
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Obiettivo di questa fase progettuale, dunque, contribuire al posizionamento
del territorio: gli “Eventi” come vetrina di eccellenze da proporre al pubblico
nazionale ed internazionale alla vigilia della stagione estiva, in un momento in
cui gli operatori raccolgono le prenotazioni per i vicini mesi di alta stagione.
Nel contempo, produrre forme e strumenti di comunicazione che contribui-
scano in modo significativo a proporre la Puglia come destinazione per tut-
te le stagioni.
PUBBLICO INTERNO
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chia, anche attraverso la ricerca e rielaborazione dei propri contenuti cul-
turali;
- Ribaltare la percezione negativa della ruralità e stimolare l’orgoglio delle
tradizioni.
- Informare e dare diffusione al progetto, alle sue azioni e alle modalità di in-
tervento. (popolazione, operatori e istituzioni)
- Creare partecipazione
PUBBLICO ESTERNO
PUNTI DI FORZA
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- Precedenti esperienze di alta risonanza degli Esperti coinvolti in altre Re-
gioni d’Italia e d’Europa;
- Coinvolgimento nel progetto di esponenti della produzione;
- Attività di fascino in periodo di destagionalizzazione;
- Incremento della domanda di ruralità e di turismo culturale attorno ai ma-
cro-attrattori.
PUNTI DI DEBOLEZZA
Pubblici di riferimento.
INTERNI
• Amministrazioni Locali;
• Diocesi;
• Associazioni di Categoria;
• Amministrazioni pubbliche;
• Stampa locale;
• TV e media locali;
• Regione Puglia;
• Decision maker;
• Giornalisti di settore;
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• Fornitori di beni e servizi.
ESTERNI
• Stampa nazionale;
• Navigatori internet.
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percorrenza, siti di interesse, aziende, ristoranti) e che nello stesso tempo svi-
luppi strumenti più innovativi:
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5. l’assunzione di responsabilità circa il possibile venir meno anche di
escursionisti e pellegrini, dopo il termine dei grandi eventi collegati
alla figura di San Pio da Pietrelcina organizzati negli anni scorsi;
Dal lato della domanda, la presenza di visitatori a San Giovanni Rotondo rias-
sume in sé tutti i caratteri del pellegrinaggio: longevità, unione di devozione
legata a reliquie (dall’approvazione papale del 1274), eventi straordinari.
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Si potrebbe affrontare in questo progetto il grande tema dei viaggi dello spiri-
to nei Santuari partendo dalle riflessioni pragmatiche di George Ritzer (“Le
cattedrali del consumo e la nuova religione del consumo”) ma preferiamo im-
maginare San Giovanni Rotondo come meta di un pellegrinaggio che sia recu-
pero di una dimensione non consumistica. E nel contempo promuovere at-
tività e servizi che offrano al turista ed al “turista religioso” un ampio ventaglio
di opportunità.
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Comune di San Giovanni Rotondo
Questa azione riassume in un unico Quadro di Sintesi le progettualità che gli
assessorati dell’Amministrazione Giuliani intendono promuovere per rilan-
ciare l’economia territoriale investendo energie e risorse senza precedenti
nella storia della Città di San Giovanni Rotondo nel rilancio del comparto tu-
ristico. E, soprattutto, in modo tale da analizzare la Città quale “piattaforma
di risorse”, “spazio di relazione” e “ambito di progettualità”.
4. la presa di coscienza che l’immagine della Città come meta turistica è ap-
pannata, anche se talvolta eccessivamente, come si dimostra facilmente sfo-
gliando le più autorevoli riviste e guide di viaggi e vacanze;
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Comune di San Giovanni Rotondo
5. la consapevolezza che il ruolo del Comune sia elemento imprescindibile nel
tessuto associativo e imprenditoriale cittadino, non soltanto come “ente di
prossimità” ma come “cabina di regia” in grado di assicurare l’interesse col-
lettivo in grado di traguardare San Giovanni Rotondo da meta turistica a de-
stinazione organizzata di eccellenza.
PROMUOVERE IL TURISMO
L’offerta di territorio è definibile come l’organizzazione dei fattori di servizio
e d’attrattiva che vengono coordinati per rispondere alle esigenze della do-
manda dei cittadini residenti e degli ospiti.
Dal lato della domanda, la presenza di visitatori a San Giovanni Rotondo rias-
sume in sé tutti i caratteri del pellegrinaggio: longevità, unione di devozione
legata a reliquie (dall’approvazione papale del 1274), eventi straordinari.
Si potrebbe affrontare in questi appunti il grande tema dei viaggi dello spirito
nei Santuari partendo dalle riflessioni pragmatiche di George Ritzer (“Le cat-
tedrali del consumo e la nuova religione del consumo”) ma preferiamo immagi-
nare San Giovanni Rotondo come meta di un pellegrinaggio che sia recupero di
una dimensione non consumistica. E nel contempo promuovere attività e
servizi che offrano al turista ed al “turista religioso” un ampio ventaglio di op-
portunità.
Gli obiettivi
Immaginare una nuova distribuzione territoriale dei flussi turistici a San Gio-
vanni Rotondo significa adoperarsi per superare la dicotomia tra Zona Inter-
nazionale e Centro cittadino.
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Comune di San Giovanni Rotondo
- Realizzazione di una mappa delle passeggiate, dei percorsi ciclabili e
delle aree verdi attrezzate del territorio comunale.
Le azioni a supporto della strategia complessiva
L’Amministrazione intende promuovere, come accennato, un’azione integrata
che supporti una visione a 360° del Turismo in Città. Perseguire tale obiettivo
significa concentrare attenzioni ed energie sulle azioni indicate al paragrafo
precedente, ma anche su una serie di attività di supporto, come di seguito in-
dividuate:
L’idea è quella di concepire un percorso che dal Viale dei Cappuccini induca i
visitatori a raggiungere il centro storico operando una riqualificazione dei
marciapiedi di via Crisetti (con pavimentazione colorata di rosso) per poi at-
traversare parte del borgo partendo da Largo De Mattias e giungere così alle
Chiese ed ai Musei del borgo antico.
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Comune di San Giovanni Rotondo
AZIONE 2 – “VIA FRANCIGENA DEL SUD”
PROTOCOLLO D’INTESA
VISTO
VISTA
- la Legge Regionale n. 1 dell’11 febbraio 2002 relativa alle "Norme di prima ap-
plicazione dell'art. 5 della L. 29/03/2001, n. 135 riguardanti il riordino del si-
stema turistico pugliese";
VISTO
VISTA
PREMESSO CHE
Ufficio di Staff de Sindaco – pagina 65/112
Comune di San Giovanni Rotondo
- la “Via Francigena”, definita da Jacques Le Goff come “un ponte tra l’Europa an-
glosassone e quella latina”, che si affaccia sul Mediterraneo, ha rappresentato
per secoli l’arteria più importante di connessione tra il Nord Europa e l’Italia,
lungo la quale la storia riporta un numero rilevante di esperienze di viaggio di
viandanti e di pellegrini;
- il summenzionato lavoro di ricerca e di analisi dal titolo ”La ‘Via Francigena del
Sud’. Studio per un progetto di valorizzazione turistica ed economica del territo-
rio della provincia di Foggia” è stato prodotto nella forma di un dossier, conse-
gnato nell’ottobre 2007 a Opera Romana Pellegrinaggi. Esso, inoltre, è stato
pubblicato nel Quaderno n. 14/2008 del Dipartimento di Scienze Economiche
Matematiche e Statistiche dell’Università degli Studi di Foggia e presentato uffi-
cialmente nell’ambito del convegno “La Via Francigena del Sud. Dallo sviluppo
del cammino al cammino dello sviluppo” svolto a Foggia in data 7 luglio 2009,
presso la sede della Provincia di Foggia di Palazzo Dogana;
- gli Assessorati alla Cultura e alle Attività Produttive della Provincia di Foggia
hanno inteso sin dall’inizio del mandato amministrativo far proprio lo spirito del
progetto e i contenuti dello studio proposto nel fermo convincimento che la
promozione della “Via Francigena del Sud” nel territorio dauno rappresenta
un'occasione per valorizzare le risorse socio-economiche, ambientali e storico-
culturali di un’area geografica, che vanta una varietà di contenuti storico-
culturali ed ambientali di particolare pregio e rilevanza, nonché l’esistenza di una
varietà di imprese e di produzioni locali (particolarmente riferite ai settori agro-
Ufficio di Staff de Sindaco – pagina 66/112
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alimentare e artigianale) costantemente impegnate – in sinergia con gli enti lo-
cali di governo territoriale – in un processo di qualificazione, di promozione e di
posizionamento delle produzioni e del territorio nei mercati nazionali ed inter-
nazionali;
- è necessario attivare ogni iniziativa utile affinché per il tessuto locale delle im-
prese – che trova nell’associazionismo di categoria un motivo di confronto tra
buone prassi e di stimolo ad agire in una logica di rete – e l’intero sistema socio-
economico del territorio provinciale foggiano si creino condizioni di crescita atte
a perseguire un loro appropriato rafforzamento tanto a livello nazionale quanto
a quello globale;
- con la Legge 3 agosto 2007 n. 23, la Regione Puglia ha inteso promuovere, so-
stenere e favorire le iniziative e i programmi di sviluppo su base territoriale tesi a
rafforzare la competitività, l'innovazione, l’internazionalizzazione, la creazione di
nuova e migliore occupazione e la crescita delle imprese che operano nei settori
Ufficio di Staff de Sindaco – pagina 67/112
Comune di San Giovanni Rotondo
dell'agricoltura, della pesca, dell'artigianato, dell'industria, del turismo, del
commercio e dei servizi alla imprese, attraverso lo strumento dei “Distretti Pro-
duttivi”;
- l’idea di progetto già prevede l’allungamento della via per interessare una fetta
più ampia del territorio provinciale foggiano e, in particolare, quella del basso
tavoliere per poi instradare il percorso lungo la linea costiera alla volta di Otran-
to, dove idealmente termina il percorso della “Via Francigena del Sud”.
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Comune di San Giovanni Rotondo
PRESO ATTO
- che è generalmente accertato che nella società civile si sta manifestando un cre-
scente interesse per i viaggi spirituali, i pellegrinaggio e i cammini in generale;
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- di stabilire che il Presidente verrà nominato con le procedure e le modalità pre-
viste dall’art. 6 della Legge Regionale n. 23 del 2007;
- di convenire infine che per l’eventuale finanziamento delle attività del “Comitato
di Distretto” verranno definiti specifici accordi tra i soggetti sottoscrittori del
presente protocollo d’intesa sulla base degli impegni derivanti da un programma
di iniziative da concordare;
- di demandare al “Comitato” il compito di elaborare il “Programma di Sviluppo”,
contando sul supporto tecnico dell’Osservatorio del Turismo dell’Economia Am-
bientale e dei Beni Culturali dell’Università degli Studi di Foggia quale soggetto
tecnico promotore dell’iniziativa progettuale e privilegiando, nella scelta dei
soggetti a cui far riferimento per le attività di analisi economica e/o di imple-
mentazione progettuale, le competenze esistenti tra gli Enti e i soggetti sotto-
scrittori del presente protocollo d’intesa;
- di indicare quali elementi qualificanti dell’azione del STP i progetti di valorizza-
zione del sistema produttivo locale ricadenti nei seguenti ambiti operativi:
1. misura A - promuovere e gestire una politica attrattiva
La misura ha lo scopo di migliorare e sostenere, in coerenza con le strategie regio-
nali, la capacità di promuovere la “Via Francigena del Sud”. Per promozione si in-
tendono tutte le misure adottabili per posizionare la ricettività, l’ospitalità, la ri-
storazione, le produzioni tipiche e tradizionali, il contesto, la storia, le tradizioni, la
spiritualità, l’identità come “unicum” imprescindibile, capace di attrarre in tutte le
stagioni dell’anno. La misura si articola nell’incentivazione di progetti di innova-
zione e sperimentazione, realizzati in un’ottica di rete, mediante il sostegno di tut-
te le attività finalizzate ad innalzare la qualità delle aziende, rafforzarne la compe-
titività e migliorarne il collegamento;
2. misura B - promuovere i pellegrinaggi ed il turismo identificando la “Via
Francigena del Sud” ed il territorio come “destinazione”
Il STP può e deve sviluppare nuovi motivi di richiamo per migliorare le proprie
prestazioni - in termini di presenze sul territorio – finalizzando ogni azione ad ali-
mentare un circuito economico che renda possibile elevare gli standard di qualità
oggi richiesti per competere nei mercati globali.
Ufficio di Staff de Sindaco – pagina 71/112
Comune di San Giovanni Rotondo
Ciò si potrà rendere possibile unicamente a fronte di azioni volte a rendere perce-
pibili i vantaggi della “scelta” di consumo del territorio più informata e più consa-
pevole e arricchita da una schiera di servizi di supporto al visitatore che non sono
attivabili dal singolo operatore ma soltanto da una struttura organizzata quale
vuole proporsi il STP.
Il turismo è un fenomeno mutato profondamente negli anni più recenti. Per svi-
luppare economie reali è necessario arrendersi all’evidenza che sempre più è da
collegare allo spostamento di persone motivate dall’aspettativa di un’esperienza
partecipata ed emozionale. Tale “esperienza” è rappresentata meglio di ogni altra
dai “viaggi dello spirito e della fede” e dai cammini in generale.
L’acquisizione di questa consapevolezza deve consentire di concepire che il terri-
torio potrà essere spendibile turisticamente soltanto a patto di riuscire a creare le
condizioni e i servizi che ne rendano desiderabile e semplificata la fruizione.
Nell’ambito della misura sono presenti i seguenti obiettivi:
• mappare sul territorio i soggetti e le imprese che sviluppano un motivo di ec-
cellenza nell’attrazione e nell’ospitalità turistica di segmento;
• valorizzare il patrimonio rappresentato dai beni culturali e contribuire a ri-
strutturarlo, ove necessario, attraverso il coinvolgimento attivo delle imprese
locali;
• coinvolgere direttamente le imprese nella promozione del territorio e delle
attività culturali esistenti, anche programmando nuovi grandi eventi;
• sviluppare l'industria turistica soprattutto in termini di interconnessione at-
traverso la creazione di servizi a valore aggiunto;
• creare il “turismo d’impresa”, collegando sinergicamente i brand più presti-
giosi alle altre motivazioni ed attrattive del territorio e sviluppando flussi tu-
ristici interessati a “toccare con mano” le creazioni locali presso i luoghi di
produzione;
3. misura C - marketing territoriale
Obiettivo della misura è promuovere e valorizzare il STP per rafforzare i legami a
livello locale e per aprire altri mercati. Si tratta di fornire a tutti i soggetti coinvolti
nell'iniziativa una politica di marketing territoriale condivisa e coerente con gli
obiettivi generali del STP, anzitutto per stabilizzare ed ampliare le relazione com-
merciali interne al sistema e tra il sistema e l’ambito internazionale. Gli obiettivi
saranno perseguiti attraverso:
Ufficio di Staff de Sindaco – pagina 72/112
Comune di San Giovanni Rotondo
• la realizzazione e l’implementazione di un portale per la diffusione delle in-
formazioni sul sistema. Nell’ambito del portale sarà prevista un’area ad ac-
cesso riservato ai componenti del sistema;
• la promozione di un marchio d’area “Via Francigena del Sud”;
• la organizzazione di desk informativi agli “ingressi” aeroportuali, portuali, au-
tostradali e ferroviari per la promozione del territorio e dei prodotti pugliesi;
anche finalizzando tale intervento allo studio dei flussi turistici;
4. misura D: sostenere la crescita e l’innovazione degli operatori attraverso
la Qualità
Le attività dovranno dare impulso alla volontà delle imprese di adeguare i propri
standard alle normative vigenti in materia di sicurezza, igiene alimentare, privacy,
impatto ambientale e sociale.
Il passo successivo sarà rappresentato dall’accompagnamento delle imprese – cia-
scuna per il proprio ambito e settore – alla Qualità, che dovrà essere prevista da
appositi Regolamenti da registrarsi presso le Camere di Commercio.
Ad ogni attività aderente al sistema verrà richiesto di fornirsi, prevalentemente e
preferibilmente, di altre produzioni dotate del marchio stesso, consentendo così
di ottenere economie di scala e – contemporaneamente – di promuovere la cono-
scenza ed il consumo delle tipicità del territorio. Non si dovrà escludere una politi-
ca di distribuzione diretta, attraverso l’apertura di punti vendita distrettuali sul
territorio e – nel medio periodo – nelle principali piazze d’Italia. Un territorio che
intende proporsi come polo di attrazione di investimenti, consumi e turismo deve
saper orientare una serie di servizi per fruitori del territorio diversi dagli abitanti:
l’aumento della domanda di prodotti “Made in Puglia” richiede che la rete com-
merciale sia adeguata alle esigenze delle categorie produttive. Si rendono pertan-
to necessari interventi sia per quanto riguarda l’organizzazione territoriale in ter-
mini di orari di apertura, tipologia di offerta commerciale, formazione
all’accoglienza e capacità linguistiche.
L’obiettivo di sostenere la crescita e l’innovazione della rete commerciale rispon-
de alle esigenze degli operatori attuali del settore e di coloro – soprattutto giovani
– che intendono entrare ad operare nel commercio. Il sostegno al settore è inte-
grato con gli altri obiettivi del sistema, in particolare per quanto riguarda la cresci-
ta della cultura dell’accoglienza, della vivacità urbana e anche della sicurezza, ot-
tenibile attraverso la permanenza di una struttura capillare di attività economiche
sul territorio. Obiettivo di medio periodo potrebbe essere l’apertura di punti di
informazione e promozione del territorio in altri importanti territori d’Italia. Il ter-
Ufficio di Staff de Sindaco – pagina 73/112
Comune di San Giovanni Rotondo
ritorio si dirama in un fitto reticolo di molteplici e significativi percorsi di grande
interesse non soltanto per i “pellegrini”.
5. misura E: sviluppare la formazione come risorsa strategica;
Si calcola che oggi la conoscenza in un settore strategico raddoppi ogni quattro
anni. È un dato che fa riflettere sulla vera priorità della società di domani: produr-
re nuova conoscenza in campi diversi, trasmetterla e diffonderla, introdurla nelle
applicazioni economiche, fare questo con convinzione e larghezza di mezzi è di-
ventato un imperativo cruciale per tenere il passo con i tempi.
Lo sviluppo economico, in particolare, diventa sempre più dipendente dalla capa-
cità produttiva di servizi legati a conoscenze, processi e innovazioni che solo un
florido ambiente di formazione e ricerca può produrre. I territori che non si muo-
veranno in questa direzione conteranno sempre meno. Essi saranno visti come
luoghi dai quali andar via piuttosto che luoghi in cui trasferirsi. Mettere in cantiere
iniziative in questo settore significa lavorare per assicurare al territorio una posi-
zione solida per il futuro. La misura si articola in due obiettivi:
• potenziare il rapporto con le Università e i centri di ricerca;
• promuovere la formazione professionale e l’integrazione formazione-lavoro.
6. misura F: promuovere imprenditorialità e occupazione.
Il sistema economico attuale è in una posizione di passaggio da culture mono-
settoriali ad una più complessa e articolata, in cui economie oggi pressoché irrile-
vanti occuperanno progressivamente un ruolo di rilievo. Ci si riferisce in particola-
re alle forme che uniscono l’agricoltura al turismo, ma anche alle economie “ver-
di”, sostenibili e “slow”. Ciò richiede, da un lato, una particolare attenzione al so-
stegno dell’imprenditorialità esistente e dall’altro alla creazione di un clima eco-
nomico favorevole alla nascita e alla crescita di nuovi soggetti imprenditoriali, sot-
tolineando l’esigenza che ogni iniziativa possa essere messa nelle condizioni di of-
frire risposta al bisogno di occupazione che affligge il territorio, soprattutto al di
fuori della stagione estiva.
L’economia del nuovo millennio, se opportunamente sostenuta, può contribuire a
consolidare e ad accrescere il ruolo del territorio nel processo di riposizionamento
dell’offerta. Un contributo in tal senso può venire da una particolare attenzione
da riservare al ruolo che l’artigianato e la gestione dei beni culturali ed ambientali
può svolgere nella creazione di nuovi posti di lavoro. Sulla base di queste brevi
considerazioni, il STP assumerà che la promozione della imprenditorialità e
Ufficio di Staff de Sindaco – pagina 74/112
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dell’occupazione possa avvenire attraverso il raggiungimento dei seguenti obietti-
vi:
• sviluppare il potenziale innovativo dell’apparato produttivo;
• creare condizioni favorevoli allo sviluppo di nuova imprenditorialità;
• promuovere lo sviluppo locale e le politiche attive per il lavoro.
7. misura G: infrastrutturare il percorso della “Via Francigena del Sud”.
Il percorso della “Via Francigena del Sud” ha necessità di vedere realizzate infra-
strutture e sistemi di segnaletica che ne rendano possibile, oltre che desiderabile,
la fruizione. E’ importante evidenziare come tutti i “Cammini della Fede” siano
stati resi fruibili con massima attenzione ai sistemi di mobilità lenta.
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Comune di San Giovanni Rotondo
- Il Parco Nazionale del Gargano ___________________________________
Ufficio di Staff de Sindaco – pagina 76/112
Comune di San Giovanni Rotondo
Introduzione
Negli ultimi anni è cresciuto l’interesse per la realizzazione delle “card”, ovve-
ro delle tessere tascabili in grado migliorare il soddisfacimento della domanda
culturale in un determinato contesto grazie all’integrazione dell’offerta di
prodotti culturali con una serie di servizi, tra cui il trasporto pubblico.
Il termine “prodotto”, qui, è visto come “fattore che contribuisce alla produ-
zione di valore economico nel contesto territoriale”, tanto da poter essere in-
terpretato come elemento distintivo in grado di stimolare processi di valoriz-
zazione e sviluppo. Il contesto non è più semplicemente qualcosa di dato, ma
diventa uno “spazio” in cui diversi attori agiscono con una strategia comu-
ne di sviluppo. Nel momento in cui si avvia un processo di valorizzazione in
ottica territoriale, quindi, risultano coinvolti non soltanto il Municipio ma tutti
gli attori pubblici e privati potenzialmente interessati: il livello di complessità
dello spazio relazionale dipende dalla numerosità di risorse e di competenze
appartenenti ad attori diversi che coinvolge. Pertanto, l’avvio e la realizzazio-
ne di un processo di sviluppo condiviso necessita di una strategia basata su un
complesso di scelte esplicite e concertate tra gli attori, capaci di ottenere il
massimo dalle risorse e dalle competenze distintive dell’area.
Ufficio di Staff de Sindaco – pagina 78/112
Comune di San Giovanni Rotondo
culturali e turistici ed interviste dirette, studi sul contesto culturale e turistico
e dei dati statistici dell’Azienda di Promozione Turismo di Foggia.
Punto di forza dell’offerta sono gli attrattori turistici cittadini, censiti e mappa-
ti in modo da valorizzare sia quelli già frequentati che le realtà meno conosciu-
te, a cui si aggiunge un sistema di sconti e agevolazioni sui principali eventi
culturali.
Sono previste tre versioni della “card”, adatte alle esigenze di ogni tipo di tu-
rista della Marca: una per il residente, una per il turista e una per il pellegrino
/ escursionista della durata di 24 ore.
Ufficio di Staff de Sindaco – pagina 79/112
Comune di San Giovanni Rotondo
alla sua realizzazione e alla sua promozione. Si tratta di un elemento cruciale
per la realizzazione del progetto dato che gli attori presenti nel territorio sono
chiamati a modificare il proprio modo di lavorare e di promuoversi, passando
da una logica individuale e scarsamente collaborativa a una logica di sistema,
basata sulla condivisione delle scelte e sulla cooperazione: esso potrà essere
individuato dal Comune anche attraverso bando di evidenza pubblica e potrà
essere rappresentato anche da Associazioni di scopo.
Le caratteristiche
La progettazione della “card” comporta un’impostazione dell’offerta del conte-
sto in modo innovativo: non una serie di attori distinti che offrono i loro pro-
dotti ai fruitori, ma un unico strumento che sia in grado di evidenziare più op-
zioni per il fruitore nella composizione del proprio prodotto.
Per agevolare l’utilizzo della “card” sarà poi necessario realizzare un kit in-
formativo che comprenda una guida all’offerta e alle opportunità, corredata di
una cartina con i “luoghi” dell’offerta turistica (musei, itinerari,…), gli assi viari
e i collegamenti garantiti dal servizio pubblico di trasporto, informazioni sulle
strutture ricettive e ristorative, ecc.
Essendo però questo momento fondamentale per il successo del progetto (in
ragione della scarsa attitudine alla collaborazione e a far sistema), si suggeri-
sce di valutare l’opportunità alternativa di ricorrere alla istituzione di
un’Agenzia. Il ruolo pensato per il Comune, in questo caso, è quello di garante
e di soggetto in grado di esercitare funzioni di controllo. La parte operativa del
progetto potrebbe essere affidata ad un Consorzio con altri enti pubblici e pri-
vati, coordinato da un Comitato Tecnico.
La scelta di creare un Consorzio, motivata anche dalle idee di fondo che stanno
alla base del progetto imprenditoriale:
Verso l’interno, ovvero verso i propri Soci, tra i quali i Comuni, il Consorzio po-
trebbe svolgere le seguenti attività:
- organizzazione di eventi;
Aspetti gestionali
I criteri di gestione delle risorse economiche, finanziarie e patrimoniali sono
definiti dalla Convenzione. Il Comitato tecnico entra nel merito delle scelte
adottate, svolgendo un ruolo determinante nella gestione di carattere econo-
mico e finanziario attraverso gli strumenti del Piano Annuale della attività e il
programma pluriennale.
Ufficio di Staff de Sindaco – pagina 84/112
Comune di San Giovanni Rotondo
- le ipotesi di cooperazione con soggetti pubblici e privati mediante ap-
positi strumenti giuridici;
Tempi di realizzazione
Il lavoro fin qui condotto ha evidenziato i punti di forza e di debolezza del con-
testo attuale in merito all’offerta culturale e turistica e la necessità di un inter-
vento coordinato in grado di sviluppare un nuovo strumento, la “Card”, per po-
ter dar via a un processo di valorizzazione delle risorse culturali del territorio.
Diverse sono le aree di intervento e le azioni da intraprendere. La complessità
del progetto e la numerosità degli attori da coinvolgere richiederanno un tem-
po adeguato che si ipotizza essere non inferiore a mesi sei.
Ufficio di Staff de Sindaco – pagina 85/112
Comune di San Giovanni Rotondo
creare già da subito l’attitudine a collaborare e ad aprirsi agli altri attori della
futura rete.
Settembre 2010 / Lancio del progetto card, costituzione del Gruppo di Lavoro
e prima riunione / Avvio delle trattative per individuare i membri del Comita-
to Tecnico.
Ufficio di Staff de Sindaco – pagina 86/112
Comune di San Giovanni Rotondo
Per avere successo, la “card” ha bisogno di un piano di comunicazione in grado
di individuare le iniziative promozionali più efficaci nel far conoscere lo stru-
mento presso i potenziali fruitori e di una rete distributiva in grado di render-
la disponibile.
Uno dei primi interventi legati alla “card”, fondamentale per il suo successo, è
la capacità di redigere un efficace piano di comunicazione in grado di incidere
sugli atteggiamenti e sui comportamenti delle persone, siano essi consumatori
finali o intermedi (agenzie di viaggi, tour operator, ecc.) o coloro che possono
influenzare la decisione di acquisto.
Nel caso della “card” si tratta di far sapere ai potenziali fruitori che il prodotto
esiste ed è disponibile e che possono chiedere informazioni a riguardo, ma so-
prattutto che possono acquistarla. Si tratta pertanto di finalizzare il piano di
comunicazione:
- alla promozione della “card” sul mercato locale (versione per i residen-
ti) e sui mercati nazionale ed internazionale (versione per gli ospiti);
- TRASPORTI
La “Card” potrà far salire e scendere (“Hop on Hop off”) da tutti i mezzi
di trasporto pubblico senza costi aggiuntivi.
- EVENTI CULTURALI
% di sconto sui servizi e sulle attività nel Gargano e nel Parco del Gar-
gano;
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Ufficio di Staff de Sindaco – pagina 89/112
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OBIETTIVI
Senza dimenticare che non in tutti i territori possono fare turismo enogastro-
nomico e che, comunque, non ovunque è possibile farlo secondo le stesse mo-
dalità: occorre possedere e rispettare alcuni requisiti come un’elevata qua-
lità organolettica, unicità e originalità nella percezione del consumatore, rarità
Ufficio di Staff de Sindaco – pagina 90/112
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e produzione limitata, commercializzazione prevalente nel luogo di produzio-
ne, radicamento storico-culturale.
Inoltre vanno considerati il valore percepito del prodotto tipico, che è de-
terminato dalla cultura del consumatore e dalla particolarità del processo
produttivo, l’occasione di consumo e il grado di soddisfazione alimentare for-
nita dal prodotto, la forma, la consistenza, il profumo, il colore.
METODO
Ufficio di Staff de Sindaco – pagina 91/112
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del turismo culturale, religioso, ambientale, nel Parco Nazionale del Gargano,
negli agriturismi, nei parchi letterari.
L’ultimo aspetto affrontato, non certo per ordine di importanza, è quello della
qualità, nelle sue varie modalità di qualità attesa, sperimentata, tecnica, fun-
zionale, certificata ed esperienziale.
Ufficio di Staff de Sindaco – pagina 92/112
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non viene comunicato nelle sue caratteristiche principali e nei suoi valori por-
tanti, perdendo così identità e rilevanza.
Tutte le attività sono pensate per essere realizzate all’interno di eventi “conte-
nitori” che già arricchiscono l’offerta turistica con eventi culturali e conviviali,
appuntamenti, spettacoli, che attirano un maggior numero di visitatori e la lu-
ce dei riflettori.
Domanda
• Direttore d’albergo
• Direttore ristorante
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• Cuoco/Chef
• Cameriere/Maitre
• Barman/sommelier
• Accompagnatore turistico
• Animatore turistico
• Operatore agenzia viaggi
• Gestore/operatore agrituristico
• Direttore/operatore consorzio agrituristico
• Proprietario ristorante/chef
• Enoteche/negozi di enostronomia
• Scuole alberghiere
• Giornalisti
Offerta
• Produttori agricoli
• Allevatori
• Trasformatori
• Pescatori
• Consorzi di produzione
STRUMENTI
2. Teatro del Gusto – un anfiteatro con 100 posti a sedere dotato di cu-
cina a vista e un grande schermo.
Sul palcoscenico si avvicendano cuochi italiani, che hanno fatto
dell’utilizzo delle materie prime del territorio una loro bandiera, in-
sieme ad un produttore che spiega le peculiarità dei prodotti utilizzati.
Eseguono in diretta i loro piatti-simbolo.
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o Target: Ristoratori, Albergatori, Giornalisti
o Target - Tutti
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La finalità del verde urbano e delle aree a parco pubblico è quella di offrire al
Cittadino un luogo dove trattenersi e passeggiare piacevolmente a contatto
con la natura. Il verde urbano deve essere pertanto protetto e conservato
nell’interesse delle future generazioni.
Per quanto detto, gli spazi verdi vanno intesi come beni inalienabili e il loro
uso da parte dei Cittadini deve essere gratuito, fatte salve le aree destinate ad
attività organizzate dall’Amministrazione o da Privati per le quali potrà even-
tualmente essere previsto un biglietto di ingresso.
Considerare gli spazi verdi come parte integrante ed essenziale della struttura
urbana significa garantirne la migliore fruibilità, quindi programmare il loro
collegamento con il sistema di trasporti pubblici, disciplinare l’uso dei par-
cheggi auto riservati ai visitatori ed ai portatori di handicap.
Ufficio di Staff de Sindaco – pagina 96/112
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PARTECIPAZIONE DEI PRIVATI NELLA MANUTENZIONE DELLE AREE A
VERDE PUBBLICO
Ufficio di Staff de Sindaco – pagina 97/112
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CONTESTO DI RIFERIMENTO
Il presente Programma ha il proprio riferimento normativo nel Regolamento
Comunale che disciplina i finanziamenti delle attività culturali e di spettacolo e
il Regolamento che delinea le direttrici dell’azione comunale nei rapporti con
il Terzo Settore, istitutivo dell’Albo delle Associazioni.
TAB. 1
TOTALE € _________________
Ufficio di Staff de Sindaco – pagina 98/112
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OBIETTIVI E PRIORITÀ
Obiettivi dell’Amministrazione per il 2010
D’altro canto, l’azione comunale deve favorire con maggiore incisività, attra-
verso la premialità degli interventi, la concertazione (funzionale al processo
scalare di programmazione, al monitoraggio e al controllo delle attività finan-
ziate) e deve sviluppare le collaborazioni interistituzionali e fra soggetti
pubblici e privati, favorendo gli interventi capaci di generare ricadute pro-
duttive nel contesto territoriale e sociale urbano.
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Per questo motivo, fin da questo primo bando saranno privilegiate le forme di
partenariato, di “protocollo d’intesa” e di “accordo di programma” che i sog-
getti sapranno sottoscrivere tra loro, con altri Enti Locali, Sovrintendenze,
Università, Accademie e Conservatori, Istituzioni Culturali, Fondazioni ed As-
sociazioni di altre Città e Regioni d’Italia e d’Europa, intervenendo priorita-
riamente nella promozione e nel sostegno delle attività che prevedano il cofi-
nanziamento dei soggetti pubblici o privati coinvolti.
Priorità dell’azione dell’Ente
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- favorire la progettazione di azioni di protezione civile, di sicurezza e di
tutela della salute pubblica.
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gli organismi anche privati in grado di comprovare professionalità e
specializzazione nella realizzazione di progetti e azioni analoghe a quel-
le proposte all’Amministrazione per l’anno 2010.
che presentino nel preventivo di spesa un totale dei costi del progetto congruo
rispetto alla capacità finanziaria del soggetto proponente, rilevata dalle prin-
cipali voci di bilancio riferite agli anni precedenti a quello cui si riferisce
l’attività.
Per la valutazione delle istanze presentate si terrà conto della qualità e delle
caratteristiche delle attività proposte e della rispondenza del progetto agli
obiettivi ed alle priorità del presente Programma, nonché delle capacità pro-
gettuali, organizzative e finanziarie dei soggetti proponenti e degli eventuali
soggetti attuatori.
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L’entità dell’intervento sarà determinata sulla base degli elementi di valuta-
zione qualitativa e quantitativa sotto indicati, compatibilmente con le disponi-
bilità finanziarie del bilancio comunale.
Valutazione qualitativa:
Valutazione quantitativa:
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spese di noleggio, trasporto e assicurazione;
nel caso di costi sostenuti dal soggetto attuatore, il soggetto proponente con-
trae l’obbligo in sede di rendicontazione di certificarne la regolarità contabile
e fiscale e – per quanto riguarda eventuali compensi di lavoro – il rispetto dei
contratti collettivi e delle vigenti normative in materia di rapporti di lavoro.
nel caso in cui il soggetto proponente indichi un soggetto beneficiario del fi-
nanziamento comunale diverso, quest’ultimo dovrà produrre la documenta-
zione probatoria prevista per i soggetti proponenti.
In due soluzioni (acconto e saldo) solo con riguardo alle Associazioni iscrit-
te all’Albo delle Associazioni che ne promuovano istanza motivata da esigenze
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di realizzazione del progetto. In tal caso il Comune può liquidare un acconto
non superiore al 70 per cento del finanziamento concesso. Il dirigente comu-
nale potrà prevedere, a fronte dell’anticipazione concessa, il rilascio di apposi-
ta garanzia fideiussoria, bancaria o di primaria compagnia assicurativa per
l’importo da erogare anticipatamente.
I soggetti che intendono proporre attività sulla base del presente Programma,
devono presentare apposita istanza, completa di tutta la documentazione di
seguito specificata, a:
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I soggetti proponenti possono presentare una sola istanza (ovvero tutte le
progettualità andranno inserite nella medesima istanza).
Il Dirigente del Settore Affari Generali provvede con proprio atto alla revoca
del finanziamento concesso nei seguenti casi:
Nel caso in cui il soggetto beneficiario abbia ricevuto l’acconto previsto dal
terzo comma del paragrafo 3.4, il Dirigente procederà d’ufficio all’escussione
della fideiussione per l’importo anticipato, dopo aver dato preventiva comuni-
cazione all’interessato sull’avvio del procedimento di revoca, ai sensi della
Legge 241/1990 ovvero in conformità a quanto previsto dalla normativa vi-
gente.
Il Dirigente del Settore Attività Culturali provvede con proprio atto alla ridu-
zione del finanziamento concesso, comunque entro i limiti del disavanzo
dell’attività, nei seguenti casi:
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sarà ridotto di un importo pari alla spesa non documentata ovvero non soste-
nuta;
VERIFICHE AMMINISTRATIVO-CONTABILI
Il Comune di San Giovanni Rotondo può procedere nel corso delle attività fi-
nanziate a verificarne il regolare svolgimento, nonché a controlli amministra-
tivi e contabili, anche a campione, al fine di accertare la regolarità dei bilanci
e dei documenti relativi alle attività finanziate, nonché la veridicità di quanto
attestato con le dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà, accedendo anche
alla documentazione conservata presso le sedi dei soggetti finanziati, ai sensi
di legge ed in particolare del DPR 28 dicembre 2000, n.445.
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La modulistica sarà anche disponibile anche sulla Rete Civica Comunale:
www.comune.sangiovannirotondo.fg.it
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Gli strumenti adeguati alla fase di monitoraggio saranno: verbali degli incon-
tri, interviste ai responsabili operativi delle azioni, reportistica degli incontri,
diari di bordo, relazioni periodiche a cura dei referenti esecutivi, check-list
esecutive.
Livello micro o di dettaglio, con azioni mirate alla fase di progetto e di step
definiti dalla progettazione esecutiva. La referenza di tale livello è affidata al
referente di progetto ed all’Area Amministrativa del Comune di San Giovanni
Rotondo per gli aspetti di competenza gestionale e di controllo. Si potrebbe
prevedere la presenza di eventuali soggetti esterni incaricati per le azioni di
valutazione secondo un piano di valutazione del Progetto da definire in fase
esecutiva.
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Gli indicatori specifici saranno trovati nella fase esecutiva con riferimento agli
obiettivi individuati nelle schede delle fasi di progetto. La valutazione di pro-
cesso sarà mirata in particolare a verificare il livello di implementazione delle
politiche, degli interventi e della comunicazione. La valutazione di risultato sa-
rà mirata in particolare a verificare il livello di efficacia degli interventi e
l’effettiva rispondenza ai target assegnati.
Analisi e reportistica finale di dettaglio per fornire indicazioni utili per una
eventuale nuova attuazione del progetto. Si potrebbe prevede di mantenere
attivo il coinvolgimento dei soggetti coinvolti tramite tavoli tematici, secondo
un calendario di incontri nella misura di un massimo di 2 all’anno.
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Soggetti della valutazione/indicazione valutatori:
Per quanto riguarda la quinta fase – alla cui descrizione si fa riferimento per i
meccanismi di controllo – è previsto un possibile affiancamento di personale
esterno nella valutazione delle attività e dei prodotti.
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