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CONSIDERANDO l'articolo 3.3 dell’Accordo del 3 aprile 2001 che dispone che " L’attività
scientifica dell’O.I.V. si svolge in seno a gruppi di esperti, sottocommissioni e
commissioni, coordinati da un Comitato tecnico-scientifico, nell’ambito di un piano
strategico approvato dall’Assemblea generale."
Federico CASTELLUCCI
Piano Strategico OIV
2009-2012
Preambolo
"L'Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino" (OIV) è stata fondata con l'Accordo del 3 aprile
2001.
L’OIV comprende anche degli osservatori, che sono Stati sovrani, un territorio appartenente ad uno Stato
non membro e Organizzazioni internazionali non governative con interesse per la vite, il vino, le uve da
tavola, le uve passe e gli altri prodotti derivati o per le questioni che vi si ricollegano.
a) l'Assemblea Generale;
b) il Comitato Esecutivo;
c) il Comitato Scientifico e Tecnico;
d) il Presidente
e) i Vice Presidenti;
f) il Direttorio;
g) le Commissioni, le Sottocommissioni e i gruppi di esperti;
h) la SG, gestita dal Direttore Generale.
L'Assemblea Generale è l'organo plenario dell’OIV ed è composta dai delegati designati dai membri. Può
delegare alcune delle proprie competenze al Comitato Esecutivo, composto da un delegato per ciascuno
dei membri. Il Comitato Esecutivo può, sotto la sua autorità, affidare alcune delle proprie abituali
competenze amministrative al Direttorio dell’OIV composto dal Presidente, dai Vice Presidenti dell’OIV e
dai Presidenti delle commissioni e delle sottocommissioni.
L’attività scientifica dell’OIV viene sviluppata in seno ai gruppi d’esperti, alle Commissioni, alle
Sottocommissioni che sono coordinati dal Comitato Scientifico e Tecnico.
L’OIV mantiene legami stretti con organizzazioni internazionali competenti, osserva, analizza e interpreta
questioni e tendenze del settore della vite e del vino, iniziative e regolamentazioni internazionali e
promuove così il coordinamento di tutte le attività di normalizzazione intraprese da organizzazioni
internazionali, governative e non.
Questo è il secondo Piano Strategico dell’OIV. Il Piano Strategico è un meccanismo-chiave per continuare
il processo di riforma dell’OIV poiché permette agli Stati membri di identificare e gestire i temi e le priorità
dei lavori dei gruppi di esperti.
Gli indicatori di risultato sono i risultati definitivi per questo piano strategico dell’OIV che le Commissioni e i
gruppi di esperti svilupperanno nel rispetto delle priorità stabilite dal programma di lavoro annuale in
conformità con l’articolo 19.1 del regolamento interno.
Visione
Missione
In conformità con le competenze fissate dall’articolo 2.2 dell'Accordo del 3 aprile 2001, al fine di realizzare
la propria visione, l'OIV promuoverà un ambiente favorevole all’innovazione scientifica e tecnica, alla
diffusione dei risultati di questa innovazione e allo sviluppo del settore vitivinicolo internazionale.
Promuoverà, attraverso proprie raccomandazioni, norme e linee-guida internazionali, l’armonizzazione e la
condivisione delle informazioni e le conoscenze stabilite su basi scientifiche accertate, per migliorare la
produttività, la sicurezza e la qualità dei prodotti e le condizioni di elaborazione e commercializzazione del
vino e dei prodotti vitivinicoli.
Obiettivi
In conformità con l'Accordo del 3 aprile 2001:
a) indicare ai propri membri le misure che permettono di tenere conto delle preoccupazioni dei produttori,
dei consumatori e degli altri attori della filiera vitivinicola;
Riferimento all’accordo
del 3 aprile 2001
A) ANALISI STATISTICA DEL SETTORE
In conformitá agli obiettivi dell’accordo del 3 aprile 2001, l’OIV dovrá indicare ai propri membri le misure atte a [Articoli 2.1a, 2.2a,
tener conto delle esigenze dei produttori, dei consumatori e degli altri operatori del settore vitivinicolo [Articolo 2.2f dell'Accordo del
2.1a dell'Accordo] attraverso le attività iniziate dall’OIV e le attività alle quali collabora, tra cui l'analisi della 3 aprile 2001]
struttura del settore, del suo sviluppo e delle ripercussioni economiche. [Piano Strategico 2005-2008].
B) ANALISI ECONOMICA DEL SETTORE
Nel suo settore di competenze e al fine di indicare ai propri membri le misure atte a tener conto delle esigenze [Articoli 2.1a, 2a, 2f
dei produttori, dei consumatori e degli altri operatori del settore vitivinicolo [Articolo 2.1a dell'Accordo].
La commissione "Economia e Diritto" si occupa in particolare di tutti gli aspetti giuridici, regolamentari,
dell'Accordo del 3
economici e socio-economici relativi ai prodotti considerati nell’Accordo del 3 aprile 2001. In questo ambito, aprile 2001]
l'OIV elabora, formula progetti di risoluzione definitivi, e ne vigila l'applicazione in accordo con i suoi membri,
in particolare nell'ambito delle condizioni di produzione viticola . [Articolo 10 RI].
C) AMBIENTI BIOFISICI ECONOMICI E SOCIALI DELLA VITIVINICOLTURA
Nell'ambito della risoluzione Viti 1/2003 l’OIV considera che i punti concernenti: la viticoltura di precisione, la [Articoli 2.1a, 2.2a
biodiversitá e la diversitá genetica, la preservazione dell’ambiente e delle caratteristiche del suolo, l’analisi dell'Accordo del 3
sensoriale della qualitá relativa al tipo di uva o di vino, la valuazione degli effetti delle tecniche colturali per quel aprile 2001]
che concerne i requisiti qualitativi, sanitari e sociali, la conoscenza e lo stimolo delle bio-difese naturali della
vite contro i parassiti nel rispetto dell’equilibrio ecofisiologico, hanno una importanza cruciale e che essi
debbano essere sviluppati con urgenza.
D) VITIVINICOLTURA SOSTENIBILE, PRODUZIONE INTEGRATA, E PRODUZIONE
BIOLOGICA
L’OIV nelle sue risoluzioni CST 1/2004 e CST 1/2008, RACCOMANDA che il programma relativo allo sviluppo [Articoli 2.1a, 2.2b,
della vitivinicoltura sostenibile sia integrato nel piano strategico dell’OIV come priorità e che questi lavori 2.2f dell'Accordo del
continuino in collaborazione con i gruppi di esperti interessati dell’OIV onde realizzare una linea guida nella 3 aprile 2001]
quale saranno sviluppati i diversi orientamenti e la messa in opera dei principi generali, così come definiti nelle
risoluzioni citate per i differenti prodotti della vite: uva da tavola, uva secca, succo d'uva, aceto di vino e delle
bevande alcoliche.
E) CAMBIAMENTO CLIMATICO E VITIVINICOLTURA
In conformitá con le azioni del Piano strategico 2005-2008 (azione 8.8), l'O.I.V. deve analizzare gli effetti del [Articoli 2.1a, 2.2f
cambiamento climatico su: i bioaggressori, la produzione d'uva, la composizione e la tipicità dei prodotti della dell'Accordo del 3
vite, gli aspetti socioeconomici. L’O.I.V. deve assicurare una valutazione degli sviluppi scientifici e tecnici che aprile 2001]
potrebbero avere ripercussioni significative e sostenibile sul settore vitivinicolo e informarne i suoi membri a
tempo debito. [Articolo 2.2f dell'Accordo].
1
C.1: Commissione I "Viticoltura"
C.2: Commissione 2 "Enologia"
C.3: Commissione 3 "Diritto ed Economia"
C.4: Commisione 4 "Sicurezza e Salute"
CPS: Progetto speciale CST per la raccolta dei dati statistici
SG: Segretariato Generale dell’OIV
Studiare le conseguenze del cambiamento climatico - analizzare e pubblicare i potenziali impatti sulle C.1
E.3 fitopatologie/infestazioni della vite
sulle fitopatologie e sulle infestazioni
- analizzare e pubblicare le possibilitá di C.1
adattamento a livello genetico in funzione degli
E.4 Studiare l’adattamento genetico della vite scenari climatici
- schede specifiche redatte
Analizzare i mezzi d’adattamento attraverso le prassi - schede specifiche sulle conseguenze delle C.1
E.5 pratiche viticole redatte
viticole
- analisi delle modalita’ d’adattamento della gestione C.1
Adattare la gestione di fitopatologie e infestatori (contro delle malattie/parassiti in funzione degli scenari
E.6
fitopatologie e parassiti) climatici
- schede specifiche redatte
Studiare le conseguenze del cambiamento climatico - modifiche significative caratterizzate e valutate in C.1, C.2, C.4
sulla composizione delle uve, dei mosti e dei vini e funzione degli scenari climatici
E.7 - necessita’ di nuovi metodi d’analisi valutata
analizzare i mezzi di adattamento delle strategie
enologiche - schede specifiche redatte
-meccanismi di adattamento dei microorganismi C.2, C.1
Studiare le conseguenze del cambiamento climatico studiate
E.8
sull’evoluzione e sull’attività dei microorganismi - interazioni tra i microorganismi valutate
- schede specifiche redatte
Valutare l’impatto socioeconomico dell’influenza del - redazione di un indice dei punti da trattare C.3, C.1, C.2
E.9 - elaborazione dello studio con scheda sintetica
cambiamento climatico e dei meccanismi d’adattamento
Revisionare le pratiche enologiche adottate sulla base - antiche pratiche enologiche revisionate C.2, C.4
I.2
del protocollo di valutazione
- principi generali dell’uso delle tecniche separative C.2, C.3
Valutare l’applicazione delle tecniche separative ai stabiliti
I.3
prodotti vitivinicoli - schede specifiche in funzione dell’obiettivo
enologico redatte
Elaborare una guida di selezione dei microorganismi in - criteri di selezione stabiliti C.2
I.4 funzione della loro biodiversita’ e del loro interesse - guida di selezione dei microorganismi pubblicata
tecnologico
Valutare la produzione di metaboliti da parte dei - caratterizzazione dei metaboliti nelle produzioni C.2, C.4
vitivinicole realizzata
I.5 microorganismi che hanno un’incidenza qualitativa sui - valutazione dell’incidenza qualitativa determinata
prodotti vitivinicoli - identificazione dei microorganismi realizzata
Valutare l’impiego di colture microbiche di interesse - valutazione delle interazioni tra i microorganismi C.1, C.2
I.6 realizzata
enologico tenendo conto delle loro interazioni - rapporti pubblicati e strategie proposte
Enunciare i principi per la definizione di buone prassi - GMP definite C.2, C.3
enologiche e ricercare una coerenza tra le definizioni dei - linee direttrici sulle GMP stabilite
I.7
prodotti, le buone prassi d’elaborazione (GMP) e le
prassi enologiche dell’OIV
I.8 Elaborare linee guida sui contenitori alternativi - guida redatta C.2, C.3, C. 4
- monografie elaborate C.2, C.4
I.9 Elaborare le specificazioni dei prodotti per uso enologico - monografia sulla composizione e l'uso dei differenti
derivati dei lieviti
K. SICUREZZA E QUALITẤ
Commissioni
Punti Azioni Indicatori di risultato
implicate
Elaborare una procedura di valutazione del rischio - protocollo di valutazione proposto C.4
K.1
tossicologico dei trattamenti e delle pratiche vitivinicole
Intraprendere valutazioni e dare pareri sui rischi sanitari, - valutazione del rischio realizzata C.4, C.2
K.2 compresi quelli allergenici, legati ai trattamenti e alle - pareri sui rischi sanitari dati e pubblicati per
procedure vitivinicole - coadiuvanti o additivi di origine naturale o sintetica
M. DENOMINAZIONE ED ETICHETTATURA
Commissioni
Punti Azioni Indicatori di risultato
implicate
M.1 Proseguire la definizione di prodotti vitivinicoli - definizioni stabilite C.3, C.2, C.1
Definire i criteri per la denominazione dei vini identificati C.3, C.1, C.2
M.2 come «biologici» e altri sistemi di produzione - definizione globale dei prodotti biologici e
adattamento della norma d’etichettatura
Attualizzare la norma OIV per l’etichettatura dei vini, per - norma sull’etichettatura aggiornata C.3, C.1
M.3
quanto riguarda l’indicazione dell’annata e del vitigno
Attualizzare la norma OIV per l’etichettatura dei vini, per - norma sull’etichettatura aggiornata C.3, C.4
M.4 quanto riguarda le menzioni legate alla sicurezza e alla - sviluppo di diciture comprensibili per i consumatori
qualita’ degli alimenti
Attualizzare la norma OIV per l’etichettatura delle - norma sull’etichettatura aggiornata C.3
M.5
bevande alcoliche d’origine vitivinicola
Elaborare una lista delle denominazioni d'origine e delle - lista elaborata e pubblicata C. 3, SG
indicazioni geografiche dei vini e delle bevande spiritose
M.6
d'origine vitivinicola negli Stati Membri dell'OIV
includendo la legislazione nazionale in tale materia
O. COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Commissioni
Punti Azioni Indicatori di risultato
implicate
Sviluppare in maniera proattiva le relazioni con le - identificazione delle Organizzazioni COMEX, SG
intergovernative e non governative piu’ pertinenti
organizzazioni intergovernative impegnate in attivita’
O.1 realizzata
normative e con le organizzazioni internazionali non - implicazione nei lavori di queste organizzazioni
governative sviluppate
Negoziare accordi ci collaborazione scientifica e tecnica - accordi di collaborazione scientifica e tecnica COMEX, SG
con altre organizzazioni internazionali in conformita’ con sviluppati
O.2
le strategie prioritarie e con il protocollo d’impegno con le
organizzazioni internazionali
Proseguire la collaborazione con la FAO et l’OMS in - collaborazione con la FAO sviluppata SG
O.3 - collaborazione con l’OMS sviluppata
paticolare nel quadro dell’elaborazione dei dati statistici - scambio d’informazioni incrementato
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