Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Capitolo 11 - Manutenzione PDF
Capitolo 11 - Manutenzione PDF
Infrastrutture funiviarie
INDICE
11 MANUTENZIONE ................................................................................................................................... 2
11.1 Tipi di manutenzione .......................................................................................................................... 2
11.1.1 Migliorativa e correttiva .............................................................................................................. 2
11.1.2 Incidentale.................................................................................................................................. 2
11.1.3 Opportunistica ............................................................................................................................ 2
11.1.4 Preventiva .................................................................................................................................. 3
11.2 Obblighi di legge ................................................................................................................................ 4
11.3 Piano dei controlli non distruttivi ........................................................................................................ 5
11.4 Tipi di controlli non distruttivi.............................................................................................................. 6
11.4.1 Classificazione delle metodologie di controllo ........................................................................... 7
11.4.1.1 Magnetoscopia (MT) .......................................................................................................... 7
11.4.1.2 Ultrasuoni (UT)................................................................................................................. 11
11.4.1.3 Esame visivo (VT) ............................................................................................................ 12
11.4.1.4 Liquidi penetranti (PT) ..................................................................................................... 12
11.4.1.5 Radiografia (RT) .............................................................................................................. 13
11.4.1.6 Termografia (TIR) ............................................................................................................ 13
11.5 Manutenzione delle parti meccaniche ............................................................................................. 14
11.5.1 Rulliere di appoggio/ritenuta .................................................................................................... 14
11.5.2 Freno di servizio....................................................................................................................... 14
11.5.3 Freno di emergenza ................................................................................................................. 14
11.5.4 Morse ....................................................................................................................................... 15
11.5.5 Sostegni ................................................................................................................................... 15
11.5.6 Motore diesel/motore di recupero ............................................................................................ 15
11.5.7 Pulegge .................................................................................................................................... 15
11.5.8 Riduttore .................................................................................................................................. 15
11.5.9 Sistema di tensionamento ....................................................................................................... 15
11.6 Manutenzione delle parti elettriche .................................................................................................. 16
11.7 Manutenzione dei locali e delle stazioni. ......................................................................................... 16
11.7.1 Giro stazione ............................................................................................................................ 16
11.8 Periodicità di controllo dell’impianto elettrico di messa a terra ........................................................ 16
Dispense per la preparazione all’esame da capo servizio di impianti a fune Cap. 11-1
Assessorato turismo, sport, commercio e trasporti
Infrastrutture funiviarie
11 MANUTENZIONE
11.1 Tipi di manutenzione
Le principali politiche di manutenzione sono le seguenti:
migliorativa e correttiva;
incidentale;
opportunistica;
preventiva.
Nell'ambito degli impianti a fune il tipo di controllo che è eseguito è di tipo preventivo e programmato: cioè
si determinano a priori le scadenze di controllo e le modalità e si eseguono esattamente i controlli previsti.
11.1.2 Incidentale
La manutenzione incidentale, un tempo detta anche "manutenzione a guasto", è una politica di
manutenzione che prevede un intervento di riparazione, sostituzione o revisione, solo a guasto avvenuto.
L'azione manutentiva è quindi subordinata all'attesa del manifestarsi del guasto. Solo a guasto avvenuto
viene preparato ed eseguito un intervento di "ripristino" che riporta la prestazione del sistema al livello che
aveva prima del manifestarsi del guasto in un suo componente.
11.1.3 Opportunistica
La manutenzione opportunistica è una azione manutentiva (migliorativa o correttiva, preventiva o
incidentale), realizzata in un periodo nel quale non è richiesta la disponibilità del sistema mantenuto.
Dispense per la preparazione all’esame da capo servizio di impianti a fune Cap. 11-2
Assessorato turismo, sport, commercio e trasporti
Infrastrutture funiviarie
L'obiettivo di un'organizzazione, generalmente, è di far tendere la disponibilità operativa dei sistemi (ossia la
disponibilità nel periodo dove è richiesto l'utilizzo del sistema) all'unità, ossia non avere se possibile
interruzioni nella disponibilità di un sistema durante il periodo nella quale è richiesta (che potrebbe anche
essere inferiore alle 24 ore per giorno).
Ad esempio, nell'industria manifatturiera, vi è una certa resistenza da parte della produzione a fermare una
linea per far intervenire la manutenzione, tale atteggiamento comporta il rischio che, mantenendo una
condizione di avaria, si arrivi ad un danno maggiore del previsto.
La manutenzione opportunistica permette di evitare tutto ciò prevedendo l'intervento manutentivo al di fuori
di un periodo operativo del sistema, oppure realizzando l'azione manutentiva contemporaneamente ad una
fermata programmata per altre ragioni, ad esempio per un cambio di produzione, o per l'attesa di materiali.
Negli impianti a fune non si hanno generalmente problemi organizzativi, e pertanto la manutenzione è
facilmente programmabile; fanno eccezione gli impianti bistagionali ed annuali, per i quali i principi della
manutenzione opportunistica trovano maggiore applicazione.
11.1.4 Preventiva
La manutenzione preventiva è una politica di manutenzione che si prefigge l'obiettivo di eseguire un
intervento manutentivo di revisione, sostituzione o riparazione, prima che nel componente si manifesti il
guasto.
Essa può essere di tipo:
secondo condizione: che individua la necessità dell'azione manutentiva sulla base dello stato di
salute attuale di un componente. Lo stato di salute del componente è valutato correlando una o più
grandezze fisiche e/o chimiche allo stato del componente ed individuando un valore di soglia,
relativamente a queste grandezze, oltre il quale (o al di sotto del quale) il componente ha una
elevata probabilità di guastarsi. A titolo di esempio, sugli impianti a fune le grandezze fisiche di
controllo dello stato del componente possono essere lo spessore residuo dei morsetti, lo spessore
residuo delle guarnizioni dei rulli ecc…;
predittiva: che viene effettuata a seguito dell'individuazione di uno o più parametri che vengono
misurati ed estrapolati utilizzando appropriati modelli matematici allo scopo di individuare il tempo
residuo prima del guasto. A tale fine si utilizzano svariate metodologie, come ad esempio le analisi
tribologiche sui lubrificanti, la resistenza di isolamento dei motori, i livelli vibrometrici dei riduttori, la
termografia, l'analisi delle correnti assorbite. Una variazione delle misure effettuate rispetto allo stato
di normale funzionamento indicherà l'aumentare del degrado e, in definitiva, permetterà di prevedere
il momento del guasto;
In questo caso i principi sfruttati sono i seguenti:
- le parti soggette ad usura, aumentando l'attrito tra le parti in moto, producono calore; questo
aumento di temperatura è evidenziato appunto dalla termografia;
- il riduttore rilascia, nell'olio di lubrificazione, del particolato metallico che indica un principio di
usura. Prendendo piccole quantità di olio se ne può effettuare l'analisi chimica e verificare la
salute della macchina;
- un cuscinetto danneggiato, un disallineamento, uno squilibrio provocano un aumento di
vibrazioni;
- il serraggio non corretto dei morsetti dei cavi elettrici provocano calore per effetto Joule.
L’orientamento recente delle attività di manutenzione, in particolar modo quelle di revisione generale,
al fine di ottimizzare anche i costi, è quello di utilizzare la manutenzione predittiva su una gran parte
dei componenti di impianti, quali ad esempio le morse ed i veicoli (sulla base dei cicli di lavoro
realmente effettuati) e le rulliere (sulla base dei carichi subiti durante l’esercizio).
statistica: che viene effettuata sulla base di considerazioni statistiche sulla vita media di un
componente. La sostituzione avviene solitamente entro un periodo che garantisca la sopravvivenza
di almeno il 95% dei componenti facenti parte della popolazione. E’ questo il criterio attualmente più
utilizzato sugli impianti a fune per la programmazione degli interventi di revisione generale e
Dispense per la preparazione all’esame da capo servizio di impianti a fune Cap. 11-3
Assessorato turismo, sport, commercio e trasporti
Infrastrutture funiviarie
speciale, sebbene, più che su base statistica, il criterio stesso derivi dall’esperienza pregressa e
dalla cautela.
I controlli non distruttivi, realizzati a cura di personale qualificato ed atti ad individuare l'insorgere di lesioni o
di altre manifestazioni di degrado che possano compromettere la stabilità dell'elemento esaminato, sono
indicati dalla casa costruttrice che fissa anche la difettosità ammissibile; metodi di controllo complementari
possono essere scelti dal direttore di esercizio in relazione sia al particolare elemento da verificare, sia al
tipo di manifestazione che può essere temuta.
Gli elementi costruttivi e gli organi meccanici che, a seguito dei controlli, risultino affetti da manifestazioni di
degrado a giudizio del direttore d’esercizio non compatibili con la sicurezza dell'esercizio, in relazione anche
Dispense per la preparazione all’esame da capo servizio di impianti a fune Cap. 11-4
Assessorato turismo, sport, commercio e trasporti
Infrastrutture funiviarie
ai limiti di difettosità fissati dalla casa costruttrice, devono immediatamente essere sostituiti con elementi od
organi nuovi uguali, od equivalenti sotto il profilo tecnico-funzionale, a quelli originali. Anche di queste
operazioni deve essere tenuta registrazione, in apposite pagine del registro giornale dell'impianto, a cura del
capo servizio.
Per quanto riguarda le normative specifiche per ciascuna tipologia di impianto a fune si evidenzia che il
regolamento di esercizio deve inoltre contenere le disposizioni riguardanti le istruzioni particolari per
registrazioni e manutenzioni non comprese in quelle fornite dai costruttori. A tal fine devono essere previsti
appositi periodi di sospensione del servizio al fine di provvedere a tutti i lavori necessari alla buona
manutenzione da condurre secondo le indicazioni particolari contenute nel manuale di uso e manutenzione e
devono inoltre essere effettuate periodicamente le verifiche e le prove onde accertare il buono stato di
conservazione ed il corretto funzionamento dell'impianto. Alla fine di ogni esercizio stagionale deve
eseguirsi, a cura del direttore di esercizio, una visita per l'accertamento dello stato dell'impianto e la
determinazione degli eventuali lavori da effettuarsi durante il periodo di inattività.
L’impianto viene periodicamente sottoposto a prove e verifiche onde accertare lo stato delle funi e degli
organi, apparecchi, dispositivi che interessano la sicurezza.
Una volta all’anno per impianti in continuo esercizio, o prima della riapertura per impianti ad esercizio
stagionale, e comunque dopo opere di manutenzione straordinaria, le prove e verifiche speciali sono
effettuate comprendendo anche prove di carico, alla presenza e sotto la responsabilità del direttore di
esercizio.
Dispense per la preparazione all’esame da capo servizio di impianti a fune Cap. 11-5
Assessorato turismo, sport, commercio e trasporti
Infrastrutture funiviarie
Ogni singolo controllo deve essere eseguito in conformità ad una procedura di esame scritta e approvata da
un esperto di 3° livello certificato dal CICPnD nei riguardi del metodo considerato ed in essa devono essere
indicati:
normativa di riferimento;
apparecchiatura e materiali impiegati nel controllo;
preparazione del componente in esame;
istruzioni operative;
tecniche di controllo;
parametri di prova;
criteri di valutazione delle indicazioni;
modalità di registrazione.
Per ogni esame effettuato su un componente o serie di componenti viene compilato un certificato di prova in
cui sono riportati:
risultati dell'esame;
numero progressivo del certificato;
data di effettuazione del controllo;
tipo di apparecchiatura utilizzata;
procedura di esame adottata;
nome e livello di certificazione del tecnico esecutore.
Per l'intera durata della vita utile delle opere civili strutturali (opere di forza in calcestruzzo armato delle
stazioni e dei plinti dei sostegni lungo la linea dell'impianto) non sono previsti interventi di manutenzione
straordinaria ma sono previste ispezioni visive dello stato di conservazione delle stesse. Eventuali interventi
di manutenzione straordinaria devono essere stabiliti volta per volta in caso di degrado delle stesse. Il
controllo periodico delle opere civili strutturali (di forza) e l’idoneità statica rimane a cura del direttore
d'esercizio che deve valutare:
lo stato di conservazione delle strutture;
la resistenza delle strutture;
la presenza di tutta la documentazione progettuale;
la validità delle condizioni di utilizzo effettive rispetto a quanto previsto dal progetto.
La riparazione di eventuali difetti rilevati durante i controlli sui pezzi stampati, fucinati grezzi, fusi o sulle
saldature è ammessa purché sia effettuata con asportazione totale dei difetti stessi e verificata con il
ricontrollo secondo le stesse modalità precedentemente usate. L’utilizzo dei pezzi riparati sarà subordinato
alla permanenza delle dimensioni geometriche nelle tolleranze riferite nel progetto.
L’eventuale riparazione dei pezzi con riporto di materiale mediante saldatura può essere eseguito
esclusivamente con procedimenti preventivamente qualificati.
Dispense per la preparazione all’esame da capo servizio di impianti a fune Cap. 11-6
Assessorato turismo, sport, commercio e trasporti
Infrastrutture funiviarie
integrità e conformità alle norme vigenti. È noto infatti che una piccola cricca superficiale, innocua in
condizioni normali, se sottoposta a sollecitazioni da fatica, cresce costantemente di dimensioni fino a portare
a rottura il componente.
Negli impianti a fune, ugualmente, esistono componenti di sicurezza che devono essere testati prima della
loro installazione o periodicamente per verificarne lo stato. In particolare si eseguono CND sugli elementi
costruttivi, gli organi meccanici e le relative giunzioni saldate contro la cui rottura non esistono, nell'impianto,
efficaci accorgimenti tecnici atti a tutelare la sicurezza dei viaggiatori o del personale (esempio: perni di
rulliere, strutture metalliche di stazione, saldature dei sostegni, perni e pinze dei freni, morse ecc...).
Tra le metodologie di controlli non distruttivi sono citabili, in riferimento alla UNI EN 473, le seguenti,
descritte successivamente nel dettaglio:
MT – Magnetoscopia, che verifica delle alterazioni di flusso del campo magnetico in prossimità
della superficie del componente posto sotto esame;
UT – Ultrasuoni, tecnica che fa impiego di onde acustiche ad alta frequenza (nell'ordine dei MHz
per i materiali metallici, dei kHz per materiali più eterogenei quali quelli lapidei ed i conglomerati
cementizi);
VT – Visual test, sistema di controllo visivo;
PT – Liquidi penetranti, tecnica che si basa sull'esaltazione della visibilità di difetti superficiali
mediante contrasto cromatico tra una sostanza liquida che penetra per capillarità nei difetti
(penetrante) ed uno sfondo (rivelatore);
RT – Radiografia, comprendente i sistemi raggi X e raggi gamma;
TIR – Termografia, analisi della risposta termica in presenza di discontinuità del materiale.
È utilizzato raramente sugli impianti a fune anche il metodo ET – Correnti indotte, tipologia di controllo
basato sullo studio della variazione di impedenza di una bobina in funzione del campo magnetico indotto, qui
non descritto nel dettaglio.
Dispense per la preparazione all’esame da capo servizio di impianti a fune Cap. 11-7
Assessorato turismo, sport, commercio e trasporti
Infrastrutture funiviarie
Per quanto riguarda il controllo in umido (con particelle ferromagnetiche in sospensione acquosa o oleosa),
la procedura pratica si articola in 6 fasi fondamentali:
preparazione della superficie, che deve essere perfettamente pulita e sgrassata per evitare false
indicazioni;
magnetizzazione, che si ottiene introducendo nel pezzo una corrente elettrica ad alta intensità e
basso voltaggio o con l'utilizzo di elettromagneti. La direzione ideale del campo magnetico è quella
perpendicolare alla discontinuità di cui si è alla ricerca. Sono comunque accettabili direzioni formanti
angoli superiori ai 45°;
irrorazione con il mezzo rilevatore, che può essere applicato in forma secca o in dispersione in
liquido;
ispezione, che avviene sotto luce naturale in caso di rilevatore a contrasto di colore o in una cabina
oscurata dove il pezzo viene illuminato da luce nera (luce di Wood, UV) in caso di rilevatore
fluorescente;
smagnetizzazione, operazione che permette di far perdere al pezzo il magnetismo residuo laddove
risulti dannoso;
pulizia finale, che permette di eliminare i residui di rilevatore rimasti sul pezzo per riportarlo
all'aspetto iniziale.
Dispense per la preparazione all’esame da capo servizio di impianti a fune Cap. 11-8
Assessorato turismo, sport, commercio e trasporti
Infrastrutture funiviarie
Dispense per la preparazione all’esame da capo servizio di impianti a fune Cap. 11-9
Assessorato turismo, sport, commercio e trasporti
Infrastrutture funiviarie
Dispense per la preparazione all’esame da capo servizio di impianti a fune Cap. 11-10
Assessorato turismo, sport, commercio e trasporti
Infrastrutture funiviarie
Dispense per la preparazione all’esame da capo servizio di impianti a fune Cap. 11-11
Assessorato turismo, sport, commercio e trasporti
Infrastrutture funiviarie
Dispense per la preparazione all’esame da capo servizio di impianti a fune Cap. 11-12
Assessorato turismo, sport, commercio e trasporti
Infrastrutture funiviarie
Figura 10 – 1. Sezione di un materiale con una imperfezione superficiale non visibile ad occhio nudo
2. Applicazione del liquido penetrante 3. Rimozione del liquido in eccesso 4. L'applicazione del
liquido di contrasto rende visibile l'imperfezione
Dispense per la preparazione all’esame da capo servizio di impianti a fune Cap. 11-13
Assessorato turismo, sport, commercio e trasporti
Infrastrutture funiviarie
Dispense per la preparazione all’esame da capo servizio di impianti a fune Cap. 11-14
Assessorato turismo, sport, commercio e trasporti
Infrastrutture funiviarie
11.5.4 Morse
Annualmente è necessario controllare l'usura dei rulli in plastica (ruote di scorrimento e ruota volet),
l'efficienza dello smorzatore a frizione, l’integrità della sede delle viti cilindriche del pattino di trasporto e della
piastra dei rulli di scorrimento, con un accurato controllo visivo del pattino di trasporto. Generalmente si
effettuano inoltre, a seguito di smontaggio e secondo quanto indicato nel piano dei controlli del costruttore, i
controlli non distruttivi sui componenti di sicurezza soggetti a sollecitazioni da fatica secondo un programma
suddiviso in lotti (lotti 20% ogni anno) che riguarda:
ganascia mobile;
corpo fisso;
molle spiroidali/tazza.
braccio di collegamento;
perno.
11.5.5 Sostegni
Annualmente è necessario controllare se le fondazioni dei sostegni presentano danneggiamenti o possibili
cedimenti del terreno e se la superficie dei sostegni presenta formazione di ruggine, nel qual caso è
indispensabile ripristinarne il rivestimento protettivo. Viene inoltre controllato il serraggio dei bulloni
d'ancoraggio, dei collegamenti bullonati e viene verificata l’integrità del dispositivo anticaduta. Oltre a ciò
deve essere verificato lo stato delle passerelle, dei mancorrenti e di tutte le strutture di accesso ai sostegni
ripristinando, se necessario, l’originario stato di sicurezza delle stesse.
11.5.7 Pulegge
Annualmente è necessario eseguire un controllo visivo dello stato della guarnizione della puleggia al fine di
accertare l'assenza di fessure, rotture o un’usura prematura che potrebbero richiederne la sostituzione. Oltre
a ciò si controllano le viti di connessione delle pulegge fornite in due pezzi, il corretto ingresso/uscita della
fune dalla stazione e si ingrassano i cuscinetti a rulli della puleggia ed i denti dell'albero.
Periodicamente, secondo quanto indicato nel piano dei controlli del costruttore, si effettuano controlli non
distruttivi sui componenti di sicurezza soggetti a sollecitazioni da fatica (saldature, perno).
11.5.8 Riduttore
Annualmente è necessario controllare l’olio di lubrificazione, le tubazioni, pulire con benzina e aria
compressa il filtro di aerazione e pulire gli elementi di raffreddamento e le armature.
Dispense per la preparazione all’esame da capo servizio di impianti a fune Cap. 11-15
Assessorato turismo, sport, commercio e trasporti
Infrastrutture funiviarie
Periodicamente, secondo quanto indicato nel piano dei controlli del costruttore, si effettuano controlli non
distruttivi sui componenti di sicurezza soggetti a sollecitazioni da fatica (telaio di supporto, perni) con
eventuale smontaggio.
Dispense per la preparazione all’esame da capo servizio di impianti a fune Cap. 11-16