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Le emozioni

Dr.Sorrentino;Dr.ssaBotti;Dr.Morina
Università Popolare di Scienze della Salute Psicologiche e Sociali (Uni.Psi)
giovedì 15 dicembre 2011

 Prospettiva storica sulle teorie delle emozioni

 Significato evoluzionistico delle emozioni

 Circuiti e strutture coinvolte

 L’espressione delle emozioni

 Il riconoscimento delle emozioni
Le emozioni
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giovedì 15 dicembre 2011
Paul Ekman, uno dei più importanti esponenti delle teorie evoluzionistico-funzionaliste delle emozioni, riuscì a
dimostrare che quando gli esseri umani sperimentano alcune forti emozioni, non compiendo alcuno sforzo per mascherarle,
assumono la stessa espressione: indipendentemente da età, razza, cultura, sesso o livello d’istruzione (Ekman e Friesen, 1971).
Emozioni: definizione
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Emozioni: definizione
In termini evolutivi, la loro principale funzione consiste nel rendere più efficace la reazione dell'individuo a situazioni in cui si
rende necessaria una risposta immediata per garantire la propria incolumità. Vale a dire che le emozioni hanno la capacità di
fornire “strumenti utili a gestire positivamente le situazioni ambientali e a interagire con il mondo nel modo più utile” (Galati,
2002, p. 313). In termini comunicativi, le emozioni rivestono un’importante funzione relazionale in quanto
p e r m e t t o n o d i s t a b i l i r e r a p p o r t i c o n g l i a l t r i , manifestando e
c o n d i v i d e n d o c o n l o r o r e a z i o n i , intenzioni e sensazioni personali.
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Caratteristiche delle emozioni
Ekman ha individuato 6 emozioni di base, o m e g l i o 6 f a m i g l i e d i e m o z i o n i : g i o i a ,
t r i s t e z z a , r a b b i a , p a u r a , d i s g u s t o ( e disprezzo),sorpresa.
Q u e s t e r i s p o s t e a d a t t a t i v e h a n n o
determinate caratteristiche:
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sono segnali espressivi distinti ed universali, non verbali, soprattutto facciali,

sono presenti in altri primati,

hanno distinte reazioni fisiologiche: ogni emozione di base è descritta da specifiche variazioni fisiologiche,

hanno antecedenti distinti ed universali: ogni risposta emozionale è promossa da famiglie di stimoli o situazioni tipiche
rilevanti per la sopravvivenza,

sono contraddistinte dalla coerenza tra i loro vari aspetti: il sistema nervoso autonomo, insieme a quello centrale e le risposte
espressive seguono la medesima direzione in modo coerente ed organizzato,
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rapida insorgenza e breve durata sono le caratteristiche che le distinguono dai sentimenti che, al contrario, richiedono più
tempo per insorgere e durano più a lungo: le emozioni m o b i l i t a n o l ’ o r g a n i s m o a r i s p o n d e r e i n
s i t u a z i o n i d i emergenza, dove è necessario compiere una valutazione che possa salvaguardare l’incolumità dell’individuo,

sono caratterizzate da una valutazione cognitiva automatica: le r i s p o s t e e m o z i o n a l i , i n f a t t i , i m p l i c a n o u n
p r o c e s s o d i valutazione semplice ed automatica dello stimolo, a livello subcorticale, senza coinvolgere la coscienza.

l’occorrenza spontanea: le emozioni non si creano, ma insorgono spontaneamente, in modo automatico ed inconscio;
sembrerebbe che l’organismo subisca l’emozione, ma grazie alla valutazione automatica, questa passività è solo apparente.
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Che cosa accade all’organismo quando si prova un’emozione? Un particolare stimolo percepito dai canali sensoriali
dell’organismo innesca diversi meccanismi: i segnali derivanti dall’elaborazione delle informazioni sullo stimolo attivano tutti
i siti neuronali deputati alla formulazione di una risposta (il sistema limbico, in particolare l’amigdala, le cortecce prefrontali e
subcorticali, il tronco encefalico). Essi sono predisposti in modo innato, ma anche l’esperienza vissuta incide sulla
modulazione delle risposte fisiologiche e comportamentali. I siti che inducono l’emozione inviano segnali verso il corpo e ad
altri centri encefalici (cortecce somatosensoriali, cortecce del cingolo). Il risultato finale è un cambiamento globale dello stato
dell’organismo (Damasio, 2000).
Fisiologia delle emozioni
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Fisiologia delle emozioni
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Fisiologia delle emozioni

A livello di organismo: la percezione degli stimoli attiva i nuclei del sistema nervoso autonomo che a sua volta invia segnali al
corpo tramite una rete di nervi periferici, con l’effetto che le diverse componenti dell’organismo si pongono nella posizione più
adatta per reagire, vengono cioè attivati il sistema motorio ed il sistema endocrino- peptidico che, tramite azioni chimiche,
provocano un cambiamento del corpo e dell’encefalo.

A livello corticale: nella corteccia prefrontale ci sono reti che rispondono in modo automatico, non volontario, ai segnali che
h a n n o o r i g i n e d a l l ’ e l a b o r a z i o n e d e l l e i n f o r m a z i o n i r a c c o l t e dall’esterno. Le relazioni fra tipo di
situazione ed emozione sono generalmente simili per i diversi individui, ma è l’esperienza personale, che è unica, a guidare il
processo per ogni singolo individuo.
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Classificazione delle emozioni di base
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Emozione positiva che non provoca variazioni fisiologiche significative, in quanto la sopravvivenza non è a rischio,
l’organismo non deve affrontare un pericolo o un disagio, in sostanza segnala assenza di problemi. La gioia è suscitata da
stimoli che provocano un rilassamento generale ed una diminuzione dell’attivazione nervosa. Durante il sorriso, la bocca è più
o meno aperta, con gli angoli tirati all’indietro ed in alto, il labbro superiore è leggermente sollevato, lo sguardo è luminoso e
scintillante.
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Emozione opposta alla gioia, legata all’abbandono ed alla separazione. Tutte le reazioni fisiologiche, quali un’alta frequenza cardiaca,
una vasocostrizione periferica, una costante attivazione nervosa e così via, lavorano per mantenere in vita l’organismo. Tutti i
lineamenti si allungano: le labbra, le guance e la mandibola sono portate in basso dal loro stesso peso, gli occhi appaiono velati,
inespressivi.
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Emozione scatenata da qualcosa che viene percepito come pericoloso, offensivo, provocatorio, oltraggioso o deludente,
inducendo chi la prova ad attaccare. B a t t i t i c a r d i a c i a c c e l e r a t i , a u m e n t o d e l l a t e m p e r a t u r a , d o v u t o a d u n a
vasodilatazione (grazie a cui il sangue affluisce alle zone esterne del corpo), preparano l’organismo ad affrontare il problema.
La respirazione viene alterata, il torace si gonfia e le narici si dilatano, l’attività cardiaca e la circolazione sono sempre alterate,
il corpo è tenuto eretto o proteso in avanti, pronto ad entrare in azione; la bocca è chiusa, i denti son tenuti
stretti,
le sopracciglia aggrottate.
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Emozione causata dalla percezione di un pericolo, reale o supposto, che determina varie modificazioni fisiologiche, tra cui:
un’attivazione rapida ed intensa del sistema nervoso, un’alta frequenza cardiaca, una respirazione a c c e l e r a t a e d u n a
v a s o c o s t r i z i o n e p e r i f e r i c a . L ’ a b b a s s a m e n t o d i temperatura nelle zone esterne dell’organismo è
dovuto al fatto che il sangue è convogliato verso gli organi interni ed i muscoli degli arti inferiori per proteggere l’organismo
stesso e prepararlo ad un’eventuale fuga. “
Un soggetto impaurito in un primo momento rimane immobile come una statua, senza neanche respirare, oppure si rannicchia
come se volesse
istintivamente evitare di essere visto
”(Darwin,1872,p.320).
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E’ una modalità di risposta repulsiva, un desiderio di allontanarsi dall’oggetto che suscita l'emozione. Il soggetto che prova
disgusto assume un'espressione facciale subito riconoscibile: arriccia le narici, rovescia le labbra, tira fuori la lingua, allarga la
bocca come per espellerne un contenuto disgustoso. Diventa l’emozione secondaria del disprezzo.
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E’un monitoraggio dell’ambiente, come nella gioia, non si assiste a variazioni di temperatura corporea rilevanti, la
f r e q u e n z a c a r d i a c a è b a s s a . È l a c o n s e g u e n z a d i un’attenzione improvvisa ed intensa. “
La bocca spalancata e gli occhi sgranati sono riconosciuti da tutti come espressione di sorpresa e di stupore
”(Darwin,1872,p.308).
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Emozioni secondarie
Secondo la definizione di Johnson-Laird, “le emozioni secondarie sono concepite come composte di un’emozione di base e di
altri elementi, in genere di natura cognitiva, che circostanziano una determinata esperienza emozionale riferendola a fatti e
situazioni specifici” (Galati, 2002, p. 131).Damasio definisce le emozioni secondarie, quali imbarazzo, orgoglio, gelosia, colpa, emozioni sociali
come meccanismi che si presentano una volta che si sono formate “connessioni sistematiche tra categorie di oggetti e situazioni, da un
lato, ed emozioni primarie, dall’altro”, e che il sistema limbico da solo non sia sufficiente per sostenere il processo delle
emozioni secondarie, ma è necessaria l’attività delle cortecce prefrontali e di quelle somatosensitive (Damasio, 1995, p. 196). Inoltre
afferma che: “La natura non ha selezionato meccanismi indipendenti per l’espressione delle emozioni primarie e secondarie;
semplicemente ha consentito che quest’ultime fossero espresse mediante lo stesso canale già disposto per convogliare le emozioni
primarie” (Damasio, 1995, p. 201).
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Teorie delle emozioni (I)
Gli esperimenti di Mosso
Cane con midollo sezionato non in grado di attivare movimenti volontariStimolazione dolorosa ad una
zampaRitrazione zampa tremore Stimolazione debole ad una zampascondinzola
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Teorie delle emozioni (I)
Gli esperimenti di Mosso
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 Conclusioni:

emozioni non dipendono dalla coscienza

emozioni come risposte riflesse

s i d i f f e r e n z i a n o i n b a s e a l l a q u a n t i t à d i stimolazione

il midollo allungato regola i comportamenti emotivi
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Teorie delle emozioni (II)
James & Lange
 (1884)
Ipotesi
Stimolo sensorialeRisposte corporeeNeocortexEmozioni
“We feel sorry because we cry, we feel angry because we strike […]. The emotion here is nothing but the feeling of a bodily
state and it has pure bodily causes”
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Emozioni

 Risposte automatiche innescate dalla percezione dello stimolo a livello corticale

 Le risposte viscerali e comportamentali si differenziano in base al tipo di emozione

 sentire la modificazione corporea produce l’emozione
Teorie delle emozioni (II)
James & Lange
 (1884)
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Critiche

Separazione dei “visceri” dal SNC non altera il comportamento emotivo (Resezione midollo)

Risposte corporee simili in emozioni diverse

I n d u z i o n e a r t i f i c i a l e d e l l e m o d i f i c a z i o n i v i s c e r a l i tipiche delle emozioni non è sufficiente a produrre
le emozioni stesse
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Teorie delle emozioni (III)
Cannon & Bard (1929)
Stimolo emotivoPercezione dello stimoloTalamo & ipotalamoEMOZIONECambiamenti corporei
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Cannon & BardJames & Lange
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Teorie delle emozioni (IV)
Schacter & Damasio (1960)
Teoria bifattoriale delle emozioniAttivazione fisiologica
!
 valutazione cognitiva
Perché l’emozione si produca non è sufficiente l’attivazione fisiologica, ma occorre una valutazione a livello cognitivo della
situazione
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Teorie delle emozioni (Vb)
Damasio (1995)
Ruolo dell’emozione nella cognizione e nel comportamento

E m o z i o n i P r i m a r i e : i n n a t e , c i r c u i t i l i m b i c i (amigdala e cingolato anteriore)

Emozioni secondarie:frutto di connessioni tra s i t u a z i o n i e e m o z i o n i p r i m a r i e
( c i r c u i t i prefrontali)
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Teorie delle emozioni (IVb)
Damasio (2003)

Emozioni di fondo
 
!
 umori (fattore temporale): espressione di funzioni regolatrici

Emozioni primarie
 (fondamentali: paura, rabbia etc… comuni in culture diverse, animali)

Emozioni sociali
 (compassione, imbarazzo, vergogna etc… fattori sociali e culturali)
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Emozioni-Definizione
 
Damasio (2003)

 Emozione (esempio: felicità): insieme di risposte chimiche e neurali che costituiscono una configurazione specifica

  R i s p o s t e a u t o m a t i c a m e n t e p r o d o t t e q u a n d o r i l e v a t o stimolo adeguato

 predisposizione innata a rispondere a certi stimoli

 risultato dell’emozione: modifiche del corpo e delle strutture cerebrali

 scopo: sopravvivenza e benessere
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Significato evoluzionistico delle emozioni
Darwin (1827)

Risposte EFFICACI per la sopravvivenza

Risposte simili uomo-animale

Circuiti simili
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Ipotesi del marcatore somatico (Damasio)
Processo neurale strettamente c o l l e g a t o a u n a a t t i v a z i o n e
corporea in seguito a stimolo in area specifica. Ruolo nelle decisioniE m o z i o n i c o n n e s s e
t r a m i t e a p p r e n d i m e n t o a c e r t i e s i t i
!
 incentivo/disincentivo all’azioneNON importa la consapevolezza
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Circuiti cerebrali - storia
Broca (1870)
sistema limbico “limbus” orlo corteccia
Ranson (1932)
Stimolazione aree IPOTALAMO provoca risposte vegetative e somatiche legate alle emozioni
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Papez
(1937)
 

 ippocampo come struttura legata alla rabbia

 Lesioni corteccia cingolata producono APATIA

 Crisi epilettiche lobo temporale
!
 risposte emotive
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NEOCORTECCIACORTECCIA CINGOLATAIPPOCAMPOIPOTALAMONUCLEI ANTERIORI TALAMO
Esperienza emozionaleEspressione emozionale
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Mac Lean (1952)Sistema limbico con AMIGDALA e NUCLEO ACCUMBENS
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Il cervello trino

In giallo il cervello rettile, istintivo, più antico, deputato a garantire la sopravvivenza biologica

In arancione quello mammifero, affettivo

In grigio la neocorteccia, il “cervello cognitivo”.
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Teorie attuali
Ruolo connessioni CORTICO- SOTTOCORTICALI
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AMIGDALA
Circuito di PAURA e ANSIA Circuito di GRATIFICAZIONE (amigdala- nucleus accumbens- corteccia orbitofrontale)
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giovedì 15 dicembre 2011
 
LeDoux: le due vie di attivazione della paura
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giovedì 15 dicembre 2011
 
LeDoux: le due vie di attivazione della paura
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Ruolo della corteccia prefrontale nella regolazione delle emozioniPhineas Gage: operaio americano cui una sbarra di
acciaio trapassò i l c r a n i o i n u n i n c i d e n t e , e
s o p r a v v i s s e n o n o s t a n t e
l'asportazione di una parte della c o r t e c c i a p r e f r o n t a l e ,
c o n conseguente modificazione della personalità.
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Secondo Damasio esiste un circuito cerebrale: “ C O M E S E ” l o c a l i z z a t o n e l l a
c o r t e c c i a somatosensoriale e nell’ insula che si attiva producendo la stessa emozione che stiamo osservando
in un altro, anche se non la stiamo sperimentando direttamente.Rizzolatti, Gallese et al. Lo hanno confermato in
numerosi e celeberrimi studi sui
NEURONI MIRROR
Riconoscimento e comprensione delle emozioni altrui
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Wicker et al 2003
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La porzione ANTERIORE dell’insula si attiva per stimoli olfattivi anche quando si osserva il disgusto altrui
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Bibliografia

L’errore di Cartesio A.Damasio Adelphi (2004, VII ed.)

 Alla ricerca di Spinoza A. Damasio Adelphi (2003)

So quello che fai G. Rizzolatti, C. Sinigaglia (2006)

Gallese V. Keysers C, Rizzolatti G. A unifying view of the basis of social cognition. TRENDS in cognitive science, 2004; 8:
396-403

Singer T et al. Empathy for pain involves the affective but not the sensory components of pain. Science,303, 1157-1162 

Bears, Connors, Paradiso: Neuroscienze esplorando il cervello. Masson Ed.
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