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Domenica XXXII – A Morolo 2005

In che cosa consiste la vera sapienza, cari fratelli? Quella saggezza della quale dice la
Scrittura: Chi si leva per essa di buon mattino non faticherà, la troverà seduto alla sua porta? Gli
anziani sono l’immagine della saggezza, quelli che hanno vissuto e hanno l’esperienza della vita.
Questi di solito stavano alle porte della città e dovevano fare dei giudizi.

La vera sapienza consiste nel salvare l’anima... “un’anima sola si ha, se la perdo che sarà”,
“che sarà della mia vita, chì lo sà!”, ci lo dice il Vangelo di oggi! O andiamo alle nozze, o
rimaniamo fuori per sempre.

L’uomo della barca....

La vecchietta che siede sempre nella prima banca della chiesa, che non sà, magari, fare dei
calcoli, e non sà come funziona il computer, è più saggia dei più saggi di questo mondo, perchè
conosce le verità della fede, senza delle quali non possiamo salvarci.

Salvare l’anima deve essere il nostro negozo più importante. Che giova all’uomo
guadagnare il mondo intero, se perde la sua anima?

Se non sappiamo il senso della vita, non sappiamo niente! Siamo stolti, insensati, cioè, la
nostra vita non ha senso!

“Per quale fine Dio ci ha creato?”, diceva la domanda del Catechismo che hanno imparato
queste vecchiette. E dovevano imparare a memoria: “Dio ci ha creato per conoscerlo, amarlo e
servirlo in questa vita, e per goderlo poi nell’altra in paradiso”.

Dunque, se non raggiungiamo il fine, la nostra vita non ha senso. “Un senso non c’è là!”,
come canta un autore dei nostri tempi.

Ma padre, che cosa devo fare per salvare l’anima? Inanzitutto credere! Chi creda e sia
battezzato si salverà, disse Nostro Signore ai discepoli. Essere battezzato vuol dire rinunciare al
demonio e alle sue opere, cioè al peccato, e compiere i comandamenti, amare Dio e il prossimo!
Questo è avere le lampade accese.

Vabbene, ma io ci ho tempo per andare a cercare dell’olio! Attenzione, che le vergini stolte
sono arrivate in ritardo. Prendi adesso dell’olio della grazia, non aspettare all’ultimo momento,
perché non sai né il giorno né l’ora!

Tre ragazze in Argentina avevano deciso di confessarsi per l’Immacolata, però si sono messi
d’accordo per andare ancora una volta al paese vicino a trovare tre ragazzi per peccare. Una è
arrivata in ritardo ed era arrabbiata perché gli altre due avevano preso il pulman. Due ore più tardi
sente per il radio che c’era stato un incidente e un treno aveva preso il pulman, e le due amiche
erano morte. Subito è andata dal parroco e piangendo gli disse: “oggi mi sono liberata dell’inferno,
sia benedetta la misericordia di Dio”. Il parroco gli rispose: “chi ha tempo, non aspetti il tempo”.

Per salvare l’anima, cari fratelli, cari bambini, dobbiamo stare in grazia di Dio, in amicizia
con Dio, senza peccati mortali.

La Vergina Maria ci ottenga di suo Figlio la grazia della vera sapienza, e che la venuta dello
Sposo ci colga con la lampada accesa.

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