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LIVRARIA ANTIQUARIA
R . da Misericórdia, 145-147
Telef. 36 15 64
Lisboa - 2 - Portugal
N. 115
mamacacoccagnanaman
anda
ஆராரப்ற்றுமyyyரர )
$ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ } }
BIBLIOTECA
DE
MITOLOGIA CLASICA
" CAN TRAVE”
CUBELLES
Sala
Armario
Estante
}
Número
R510
LA
GENEOLOGIA
D E GLI DE I
DE GENTILI
DI M .GIOVANNI BOCCACCIO
CON LA SPOSITIOŅE DE SENSI
Allegorici delle fauole,e con la dichiaratione
dell'Historie appartenenti a detta
materia .
TRADOTTA PER M . GIOSEPPE
BETVSSI DA BASSA NO.
S
POTI
MUMINO
ந
DIDEO
IN VENETIA ,
Appreſo Fabio, & Agostino Zotpini,Fratelli. I
R
M D L X X X I.
ALL' ILLVSTRE, ET GENEROSO
s y O SIGNORE
IL CONTE COLLALTINO
DI COLLALTO dc.
GIOS E P P E B ET VSS I .
CON ESSENDO nato l'huomo ſolamenre per vlo
E di ſe ſteſſo ,maa beneficio commune, parmi, cor
teſiſſimo & benigno Signoremio , ch 'egli ſempre
debba hauere nell'animointentione digiouare al
trui, il cheio di continuo tengo nel core, & in quel
He le cole che nemica fortunanonmipuò leuare , ne
moſtrai l'effetto . Percioche non potendo ciaſcuno eſſere capace
della lingua Latina, & nellungo vſo di quella ipēdere il tempo , ho
cercato nella natia noftra ſcriuere alcuna coſa dimio , & ridurui vn
degno volumedelpreſente autore , ilquale ſe (mentre ville ) cercò
giouare a tutti gli ſtudioſi, diritto è, che ritroui alcuno che ſi sforzi
donarnouella vita , & ritornare in luce l'oprediluigià tātianninel
le tenebre ſepolte, lequali, ſe ſarannobeneellaminate, per auentu
ed edevtile
ra arrecherannocmaggior almondo che forſeno fannoleat
tionidimolti n htra
beviui Z l poco
:noinó pour iftimati, haluti iinn pregio . Pe
quello c&hehauuti
rò. V . S .hora dameprenda parte di quello che ad ogni picciolo ſuo
cenno, con ledebili forzedel pouero ingegno può darle vn molto
affectionato ,benche dipocomerito ſeruitore. Hora a leine viene la
tradottione mia ſopra i quindici libri della Geneologia degli Dei,
ſcritti da M .Gio . Boccaccio chegia fa l'anno , & piu V . S .mipole in
core chenon perre,maper vtile commune io doueſſi fare , laqua.
le tanto non haurebbeindugiato a laſciarſi vedere, ſe non vi fofle
interpoſto l'andatamia ſeco in Inghilterra . Neper aggiūgeremag
gior lumeallo ſplendore cheper piu d 'una via da ſe ſteffa V . Se
procaccia ( dimaniera che ſi puo dire, ella all'eternità vn tēpio fon
dare ) alnomeſuo la conſacro,ma ſibene per render piu l'opra gra
dita , & per conoſcere il potere dell'intelletto mio tale cheda ſeme
deſimo di ſoggetto , d 'inuentione, & ftileno puote mandare a per
fettione vna fatica che ſia degna del titolo di quella . Aggiungědo .
ui anco chehauendola il ſuo principale autore fatta a petitione
d'vn Re, non mipareua che ella punto haueſſe a tralignare dal ſuo
primo grado , concioſia chelaſciando hora da papelantichiſſima
originedegli Illuftri progenitori ſuoi, ſe riguarderemo alla nobiltà
del titolo diConte,troueremo(no ciingannādo gli ſcrittori) ch 'egli
* 2 . è anti
èantichilimo, & víato già , come ſi legge,polcia che il Romio In
perio in Oricolale, & Occidentale da Conſtantino fu companijo,
ne altro fcifica checompagno diRe,ou'lmperadore .Maoltre
queſto , lo beneio che portando ilnomedi V . S . in fronte, ri ormt
rà in luce ſolo la ſcorta d 'vn perſonaggio tale che d 'animo, d 'orren
& di ſangue non èmeno chiaro di qualunque fplendido Recht
già ſia ſtato , & hoggidi viua, & però d'intorno l'antica inſegnadilej
nell'altramia fatica ſopra i caſi de glihuomini illuftri, & in queſta
medeſimamente non poteua io piu proprio motto accomodarley
che REGVM OPËS E QVAT ANIMIS . Ma qucllo che anco
mimoue a far,cioèper far parte delmolto a chetenuto ſono accid
chene ſecoli che verranno piu chein queſto duri la nicanoria del
l'affettionemia ,laquale ( forle ) piu alihora ſarà conmēdza ch'ho
ra non è gradita ,perche ( & fiamilecito dire ſenza arrogaiza ) for
no certo una partedelle fatiche ch 'ho fatto hauerle diforte fonda
teche piu firanno ſtabilinell'auenire che al preſente forte giudica.
tenon ſono, & potrebbeanco eſſere (ſelcanimenella beauiudine
haueſſero punto ricordo della felicitàmondana ) che V . S .ronme
no ſipotefe tenere pregiata per l'ornamento delle lettere che per
la gloria dell'arme,mabenemiduole chele tcritture mienon lia
no quali ella merita , & io vorrei.Nondimeno non ſia gia alcuno
che inoſſo dal grido della liberalità divoiMagnanimo Signore,ifti
mich'iohabbia fatto queſto con ſperanza diriceuerne prenio , 110
donoalcuno,che cio veramente non è ſtato in me,aitento chemol
10 prima d 'hora ſenza alcuna attionenia dimaniera ho conociu
tola corteſia voſtra , che ame farebbe dimefiero piu toſto cerca
redi ( cancellare parte deglioblighiche hauere intentionediaccre
ſcere loinma maggiore . A melarà affai, & parràmolro hauerea
lanzato non cantare inſieme colPrencipe de Poeti Lalini SOR
DENT TIBI MVNER A NOSTRA . Purche V . S . gradilia non
le fatichemie,ma l'affectionedelcormio miterrò hauer ricevuto
quel pregio maggiore ch 'io piu deſidero , & ne poſſa aſpettare , il
chemi farà dilommo contento , la doue, ſecio lortiſſe il contra.
rio , tanto ſono auezzo , ma non gia ſeco , perdere delle mie fati
che, che l'haliere anco perduto queſta , mi farà coſa leggiera , e
tuttauia tale conoſco la dileibontà ch 'io mirendo ſicuro ch ' ella
haurà grata la prelente opra , & tenendoniper ſuo ſcruitore , aga
giungerà animo, & forze almio dilio dicontinuare nc gli ſtudi, &
attendere a core maggiori . Alla cuigratia con quella riverenza
ch 'ioleporto di core miraccomando . Ne! M D LXIIII. del
meſc di Febraio . DiVinegia .
TAVOLA DI IVITI I NOMID
GI DEI CONTENVTI NELL'OPERA PER
ORDINE D 'ALF A BETTO .
T
Vittoria quarta figliuo.di Achero.48 Xanto figliuolo di Gioue
V ulcano primo, & quarto figliuolo del
Cielo 50 Z
Veneremaggiore, & festa figliuola del
Cielo 52 7 Etio figliuolo di Borea 77
Venere ſecoda ſettima figliuola del cie- ' Lo Zeffio figlinod ' Asireo 78
94 Zetho figliuolo del ſecondoGioue 97
Venti figliuoli d' Aftreo 75 Zefio fettino figlinoto diMaite 153
IL . FINE DELLA TAVOLA .
" PRO E MI 0 .
E A PIENO, Famofiffimo Re , ho inteſo
quanto miha riferito Donnino Parmigiano
tuo ualoroſo ſoldato,grandemente deſiderila .
Geneologia de DeiGentili, & degli heroi,che
ſecondo le fintioni antiche ſono daloro diſce.
ſi,& appreſſo l'openione che giaper lo paſſato
ſotto la corteccia di queste fauole n 'hebbero
glihuomini illuſtri, & diciò l'altezza tua ha
eletto me,comehuomofofficientiſſimo,etaut
toreammaeſtratiffimo a coſi fatta opra.Ma
per laſciarela marauiglia deltuo diſso ( percio
chenon ista bene ad uno di picciolo grado ricercar l'intention d'un Re) laſcierò
da parte quello ch 'io ſenta in contrario dellamia elettione,accioche dimostran
do la mia infofficienza,tu non t'imaginafſi,che dinaſcoſto, & cõiſcuſe io uoleſſi
fchifar il peſo de la fatica impostami.Nondimenopria ch'io giunga all'openion
mia ,circa il carico datomi,piacciati Sereniſſimode' Regammettere, ſenon
tuttealmeno alcune parole, cheintrauennerotra Donnino tuo famoſiſſimoſol
dato ,& me,mentre eglimiſpiegana icomandamenti ditua Maestà ,accioche
leggendole molto bene,abaſtanza tu uegga il tuo giudicio, & lamia arrogāza,
fino attanto ch 'io giunga alla ubbidienza della grandezza tua.Hauendomiadū
que egli con grādiſſima facõdia narrato iſacri študidella tua ſublimità lemara
uiglioſeopre dell'amminiſtration Reale, & appreſſo con lungo parlare alcunino
tabili do gloriofi titolideltuo nome,peruenne a tanto che con grandiſſimosfor
go s'ingegnòritrarmine tuoiuoleri,nõ con unaſola ragione,maconmolte delle
quali cofeſo,che alcune pareuano ualide.Mapoſcia ,che tacque , & che amefu
dato agio diriſpõdere,così glidiſſ7. Q ualorofo guerriero forſe,chetu pēſi,ouero
che'ltuo Re che per l'auenire( piacēdo a lddio )ſarà noſtro,istima queſta pazzia
de gli antichi,cioè,chedeſiderarono eſſere tenuti diſceſi di ſangue diuino,hauer
occupato un picciolo ſpatio diterra,e fi come ridicoloſa coſa, come era,hauere
durato poco tēpo,e comeanco opramoderna e dipochigiorni facilmētepoterfi
raccorre .Nõdimeno ( dirò ſempre co tuabuonapace) altramëte ſta la coſa . Per
cioche laſciādoda partele Cicladi,& l'altre iſole delmare Egeo,co la ſuamac
chia bruttò,& infettò l' Achaia,la Schiauonia, & laThracia,lequali per lofro
rire, e per la grādezza diquesta pazzia furono in grandiſſimosplèdore,maſſima
mente nel tempo,che la Republica de Grecifu in fiore, coſi ancho i litidelmare
Euſmo,Heleſponto,Meonio, Icario, Panfilio,Cilicio, Fenicio , Sirio ,& Egittia
co.Ne Cipro,notabil ſcettro delnostro Re fu liberato da questa macchia . Coſi
medeſimamenteinfettò tutto il paeſe de la Libia , delle Sirti, & diNumidias
tutti
PRO E MI O
tuttiiluoghidelmare Atlantico,etOccidentale,e tuttii remotiffimihortidel
le Heſperidi.Neſolamente fu contenta de'litidelMare Mediterraneo,che tra
paſsò anco a non conoſciutenationidimare.Caderono etiandio con i maritiin
queſto erroretutti glihabitatoridelNilo ( chemanca di fonte & tutte le ſolitu
dinidell'arena Libica inſiemecon le ſuemortalitadi, & dell'antichiſſimaThebe.
AppreſogliultimiEgitti,ifocoſi,e troppo calidiGaramanti,ineri Ethiopi gli
odorati Arabi,iricchi Perſii popoli Ganaridi,i Babilonici. Indiper la nerezza
notabili,l'alte cimedel Caucaſo con tutto il ſuo duro diſcender cofiuerſo il caldo
Sole,come i freddipoliil mare Caſpio,i crudelihircani,tutto ilTanai , il Rodope
Sempre pieno dineni,& anco larozza fierezza di Sciti. Ethauendo tuttiiuafti
dell’Oriente,& dell'Occidente, & del mar roſo l'Iſole contaminate firiduſſe de
noi Italiani,dimaniera ,che Roma Reina delmondo filaſciò accecare da queſta
nebbia.Etaccioche minutamente io non stia a diſcorrereper tutti ipaeſi,doue
questa cecità hebbemolto potere,comeabaſtanzatu puoiuedere una portions
cella ſola fu delmondo fra Tramontana & Occidente ,benche di fcelerata cru
deltà ,laqualenon fu nobilitata dalla progenie di questa deità, fi comel'auanzo
fu infettata ,ne questecoſe furono all'età nostra . Et alhora forſe giouanetto
Abraam ,inentre appreſſo şicionij queſta pianta incominciò a far radici, & en
trarene glianimidegli huominitraſcurati . Altempo nondimeno de gliheroi
fuin molta riputatione,& diuennein grandiſſimonome,et riuerenza,continuă
do ogni dipiu fino alla ruina del ſuperbo Ilion . Perciochenella guerra Troiana
fa ricordiamohauer letto eſſer Statiamazzatialcuni figliuoli di Dei,& Hecuba
in canc,& Polidoro in uirgulti eſſerſi conuertiti ch 'è antichiſſima & in tempo
dimoltiſecoli.Ondenon è dadubitare cheper tutto doue queſta pazzia ha hauu
toradice,iuino ſiſiano ſcritti digran uolumi,accioche la diuina nobiltà de'mag
giori col ricordo delle lettere perueniffea ipoſteri. Et quantunque iftimai ilnu
mero diqueſtitali eſſere stato picciolo, quanto foſſegrandiſſimo, Paolo Perugie
no,coſigrand'huomo,& di talcoſe diligentiſimo, curioſiſſimo inueſtigatore,
Spello affermain mia preſenza da Barlaam huomoCalaureſe,edilettere Greche
beniſſimoinstrutto hauer inteſo niſſun'huomonotabile,nefamoſo Prencipe, o
d'altra preminenza in tutta la Grecia (moſtrandoprima tutte l'iſole,& iliti )
eſſer Stato in quel ſecolo nelquale queſta pazzia fiorì, ch'eglinon glifaceſſe uede
reche haueſehauuto origine da alcuno diqueſtitali Dei. Che diròadunque,
che riſponderai tu ? Setu potefliriguardar un mar cofilungo, largo, & fpatiofo ,
coſi antico , durato tanti ſecoli, ſpiegato in tantiuolumi, & ampliato in coſi gră
numero d'huomini,credereſtitu ch'io poteffiadempirei uoleri delRe?Veramen
te,ſeimonti prestaſſero ipalli facili, da lefolitudini diſerte ilviaggio paleſe,
aperto,ſei fiumizi guadi, & imaril'onde tranquille, Gilpaſſaggiero Eolo man
daſſe dala pelonca iuenti tanto proſperi, & ſecondi , & che piuè,ſe hauelle
le ali d 'oro d' Agrifonte legate a piedid'ognibuomoche ſi uoglia , ſe fosſe
uccello ,che poteſſeuolare ,douepiu piacelle a pena potrà girareilmondo,ego
la
,
co
PROEMI 0 . * 2
coſi lunghipaff delmare, della terra ,non che far altro, ſebene a lui foſſe că
ceduto una grandiſſima quantità d 'anni,& ſecoli.Dipiu cocederotti cheſihab
bianotutte questecoſe, che ſi poſſa col uoler d 'Iddio,congiungere in un mo
mēto tutte leſcritture,& lememorie antiche, che per dono diuino ſihabbia
la notitia di tutti icaratteri, gliidioma dellenationidiuerſe, & che in ogni
loco che ſi giunga fiano preparatiuolumiinteri,chiſarà colui(laſciādo tramor
talime fiori )che habbia le forze cofiferme,l'ingegno coſiacuto ,lamemoriaco
fa profonda chepoſſaueder tutte le coſe pose a lni dinanzi? intendere leuedu
ni clito Reil?j &uelpoiamcăe delallpenna
ele l'conſeruare
te? leminteſe icio m 'aggiumrenderle,G&leleraccol
efaire dfinalmentediſtenderle, ra
te in un'opra renderle a perfettione? Oltre dicio m 'aggiungeui ch 'io defcrinelli
quelle che ſottoridicoloſo uelamedelle fauolehanno naſcoſto gli huomini fag
gi,come ſe l'inclito Reiſtimalle pazzamentecredere, glihuominiammaeſtrati
quaſiin ogniſcienzaſemplicementehauer peſo iltempo, & ſudato d'intorno lo .
fcriuere fauole lontane da ogni uerità, & che non habbiano altro che il latino
ſenſo. Non negherò che questa reale elettione m 'è stata grata, & bammidato
certiſimo argumento,perche,ſi comeper innanzi tu diceui,eglihà l'ingegno di
uino ,& mihaiſtimato fofficicientead adempire ilſuo difio pur che le mie forze
foſſero bastanti.Ma d'intorno queſte talinarrationiniè di gran lungamaggior
difficultà
recondche tuopnon
cenistimi,&Theefatica da buomo
babbia Theologo. hoPercioche
noratiſſimconcede
do ſecondo
do o llaa openione i ologicheſcriſſemolto
eredidVarrone,doue in je mdelle coſe j ur
diuine,ocoobue
mane che questo genere diTheologia ſia quello chemiſtico, ouero , comepiace
ad altri, forſemeglio, ſia fiſico benche habbia in ſemolta falſità da riderfi,
nondimeno ricercamolto arteficio a ſcoprirla . Et per ciòhonoratiſſimofolda
to , ſono da conſiderare le forze de glihuomini, & eſaminare gl'ingegni,& coſe
a quelli imporreconueneuoli carichi. Poté Atlante col capo ſoſtenere il cies
lo ,& a lui laſſo per lo peſo potè. Alcideprestareaiuto, Amendue furono huo
mini diuini,& quaſi inuincibile fortezzafu quella d'amendue. Maio che fon
buomopicciolo,non hòforze dialcun valore, l'ingegno tardo, lamemoria ina
tricata ,& tu alle mie ſpalle deſideri,non il Cielo ch'egli ſoſtennero ,ma ancho la
terra ſouragiungere, & appreſoimari, eſibabitatori de'Cieli , con loro i
famoſiſoſtentatori. Non èaltro questo,eccetto uolere ch 'io ſotto il peſo crepi.
Nondimeno ſe tal coſa eratanto a cuore al Re, era peſo conueneuole ( ſe tra
mortali uno è atto a tanta fatica )alle forze del celebratifimobuomoFranceſ
co Petrarca,delquale gia'molto tempo fa ſono diſcepolo . Veramente egli è
buomo dotto di celeste ingegno, diprofondamemoria,Ganco dimarauiglioſa
eloquenza, a cuiſono famigliariſſimel'hiſtorie di ciaſcunanatione, i ſentimen
ti delle favole chiariſſimi, & breuemente tutto quello che giace nelſacro grena
bo della Filoſofia , a luiè manifeſto . Gia taceua io ,quand'egli con piaceuol
faccia, & ornato parlare coſi ſegui. Credomoltomeglio di quello chenon ha
Hea conoſciuto , eſſere uere tutte quelle coſe che dici, & appreſo ueggio le
difficultà.Ma ti prego dirmicaro ilmio Giovanni,penſi tu che il nostro Re
A 2 non
PROMI" O
non habbia quedimento?Certamēte egli èaueduto Signore,dibenignoingegno,
lodeuole per felicità reale,da te sta lontano, ch'egliuoglia alcunonon chete
aggrauare , anzihà perantico coſtume alleggierire ciaſcuno, e peròdrittamen
te ſono da intendere,et da capire i ſuoicomandamenti.Per Dio, che facilmēte fi
puo credereeſſere inceſſabili quelle ragioni,chepoco fabairaccontato, i loro
annali(ſe alcuni ueneſono )in tutto a Latininaſcoſti.Ma ſe alcuna memoria dai
Greci,che per infino a iLatiniſia peruenuta ,o uero appreſo eff Latini, alle cui
fcritturenõ picciolo honore,egloria hanno riportato gli Studi de noſtri maggio
riyerimaſta,e ſenon tuttii ricordi,almeno quei; che per tua induſtriaſi põno ri
trouare,queglidiſia .Su adunque,etcõlargo animo hauendo buonaſperanza in
Dio piglia la faticoſa impreſa, fa quello chepuoi nõſiritrouãdoperſona atta
all'impoſſibile. La fortuna non m 'ha fatto uenire inmente quell'honorato huo
mo,noſolamente appreſſo iCipriani,maper famaconoſciuto ſoura le ſtelleFran
ceſco Petrarca,credoperche Iddio ha uoluto coſi,acciocheio perdonaſia lui in
grandiſſime impreſſe occupato, & alla gioventù tua imponeſſi coſihoneſta fati .
ca per laquale iltuo nomepoco fa incominciandoandar in luce , piu chiaro ap
preſſo inoſtririſplenda .Allhora io riſpofi. A quelch'io ueggio,credochetuiſti:
mio strenuo guerriero,ſenzailotaniſſimilibride' Barbari,de'Greci, & de La
tiniſolamēte queſta oprapoterſia pienoridurre in efferečo buono Iddio nõuedi
tu išteſſo ſignore,che cô questa tale cõceffone tu uienià leuare la miglior parte
all'opra :Mafacciamo come già molto fecero inoſtri Pręcipi,partendo ilRoma
no Imperio nelOrientale, & Occidentale.Sia à queſtomostro due corpi,un Bar
baro , l'altro Greco , Latino? al Greco , alLatino,iquali tuisteſſo chia
milibri,ne anco questo potrà fare,chefi colegua quello che tu addimandi. Hab
biamodimostrato questa peste eſſerestata antichiſſima,tu hora teco steſſo cofi
dera ,quãtinemicine iſecoli paſſatihabbianohauuto iuolumi. Cöfefferaiuera
mente,che gl'incendi ,etidiluuid'acque( accioche taccia de particolari )hanno
cöſumatomolte librarie, e ſe altra no foſſe andate a male, chel' Aleſſandrina ,
laquale giàmolto il Piladelfo con grandiſſimadiligenzahanea ordinata , ſareb
be grandiſſima diminutione de libri . Concioſia che per lo testimonio d'antichi,
in quella poteui ritrouare quello che uoleui.Oltre diciò,creſcendoilgloriofiffimo
nomedi Christo,e rimouendo la dottrina ſua ſplendente di fincera ueritale te
nebredelmortale errore, maſſimamentedelgentile, & appreſſolungamente
declinandolo fplendor di Greci( gridando imeſidiChrifto co lafalſa religione,
o cacciandola in ruina ) non è da dubitare, che ſeco non mandaſſero in eternò
oblio moltilibriſerbantile memorie di questamateria,accioche conueri,et py
predicamentidimostraffero non efferui tanti dei,ne figliuoli didei ,ma un ſolo
Iddio padre,& unico figliuolo d'Iddio . Appreſomiconcedeiai, c'habbia has
uuto pernimico l'auaritia , alla cuinon ſono debili forze.Percioche è coſa cer
tiffima l'arte poetica , a queiche la ſanno ,non apportare neſſun guadagno ,
appreffo.lei non è altra coſa pregiata , eccetto quella ch 'apporta fecoloro , et
dalla
PRO EM 1 0
dalla qualefi conſeguiſce l'oro, & non ſe lo leua,e quelle ſcienze,chea cio noſo
no atte,non ſolamente ſono ſprezzate,ma anco hauute in odio & riputate.Onde
caminando quaſi tuttia gran pafliper acquistar richezze, taiuolumiandarono
in oblio , anco perirono coſi facilmente, chemoltiprencipiodiando talime
morie , fecero lega contra loro, percioche contenendofiſotto la corteccia delle
fauolemoltiuiti digran ſignori,eglino quanti volumi,chemai poterono hane- -
remandarono in ruina,perdonando coſì poco a i fauoloſi, comead ognialtra
ſorte diſcrittide qualicertamentecoſidi liggiero non ſi potrebbe eſprimere il
numero. Maſetutto ilreſto glihaueſhi perdonato a quellinon haurebbehauuto
riguardo ilueloce tempo, eſendo,comeſono stati priuidi riformatore.Concio
fia che egli ha i denti quieti, & adamantini, che corrodononon ſolamente i li
bri,maiduriffimiſafi,& eſſoferro ,chedoma tutto il reſto . Queſto ueramente
hamandato moltecoſe coſiGreche,come Latinein polue.Nondimeno,come
chebebbiano patito queſti,& moltialtri infortunij,etmaggiormente dico quel
lememorie,che fpetialmente farebbono a propoſito diqueſta noftra fatica,tutta
uia negar noli puote ,chemolte non ue ne frano rimaſte ,maneſſuna però ch'io
maihabbia ritrouata ſcritta in questa materia ,chetu deſideri. V'annoadunque
quà, & là per lo mondo diſperſele origini,& inomi coſi dei Dei , come de ipro,
genitoriſuoi.Diquesti queſto librobà alcuna coſa, & un'altro alcun'altra les
quali ti prego dirmichiſarà colui che per dono, ouero almeno per poco frutte ,
uole fatica uorràricercarle,& riuolgere tanti uolumi,leggerli,& fuoridiquel
li eleggerepochiſſime?Credoeſſeremoltomeglio non ſe n 'impacciare . Maegli
con gliocchififfi coſimiriſpoſe. Nonm 'eranaſcoſto cheall'incontrodell'honeſta
mia dimanda tu non hauelli che dire,manon dimanieramicaccierai,che nomi
rimangaalcun picciolo luogo,dou io mifalui. Veramentenon negheròquellos
che m 'affermi.Mauoglio ſolamente quello, che la ſeconda fiata haidetto,cioè,
farò quello che potrò.Queſta particella ,cediquìpotrairaccorre,deſidera ilno
stro Re.Potrainegargli questo ? ma ohimech'io temo che lamia dapocaggine
non t'apparecchialcunaragione,per laquale tu ſchifila fatica. Nelluna coſa ues
ramentenon è piu uergognofa in un giouane,dell otio, & fe èda eſercitarci, eft
ſendo tuttinoi natiper affaticarſi,a chimeglio puoi tu preſtarela fatica tuan ,
cheà un Re?Leuati adunque,& caccia la pigritia, drizzandoticon forte animo
atalopra,accioche in un iſteſſotempo tu obediſcaa un Re, al nometuo facci
la strada all'inclita fama.Verrai ſenza dubbio (Se ſeiprudente )piu oltre diquel
lo ch'io misforzocacciarti.Saipure che la fatica uince iltutto, & la fortuna aiu
ta gliarditi,& molto pineſlo Iddio,ilquale mai non abbandona chiſpera in lui,
Partitiadunque, & arditamente uolgi riuolgi,& ricerca ilibri,toglila pennan ..
mentrecerchipiacere al Reguida il nometuo in lunghiſſimaetà . Alhoras
diffi io,piu resto ninto dalla dolcezza delle tueparole chedalla forza delle ragio
ni.Miconstringi,miperſuadi,mi cacci,emitrahi dimaniera, cheſebene io non
woleff , è forza che tiubbidiſca . In talmodo pietoſiſſimo Realquanto contra
A 3 Stanamo
PRO E MI O
Stammo inſiemeil tuo Donnino ,etio,priacheuoleff piegare la mia pennaa tudi
woleri,& uoglia ,ònon uoglia,ultimamente uinto , a forza cacciato vengo a for
disfarti. Con quai forzenondimeno,tu louedi.Per tuo commandamento aduna
que laſciatii ſafideimontidiCertaldo,& lo sterile paeſe,con debile barchetta
in un profondomare,pieno di pelliſcogli,comenouo nocchiero entrerò ,dubbio
foueramente,cheopra iomiſia per fare,ſebene leggiero tutti i liti, imontuoſi
boſchi,gli antri,& le ſpelonche,& ſe faràbiſogno caminar per quelli, & difcen
der all'inferno,& fattoun 'altro Dedalo ſecondoiltuo difio uolerò per inſino al
Cielo,non altramente che per un uaſto lido raccogliendo i fragmenti d'un gran
naufragio, coſi raccorrò io tutte le reliquie, chetrouerò ſparſe quaſi infinitiuolu
inidei Dei Gentili,& raccolte ,com minuite, quafi fatte in minuzzioli, con
quel ordine ch'io potrò,accioche tu habbiil tuo diſio , in un corpo diGeneologia
le ritornerò.Tutia uia miſpauento a pigliare coſi grande imprefa, & apenacre
do ſeſuſcitaffe, & ueniſſe un'altro Prometheo,ouero quell'iſteſſo che perdimos
ftratione dei Poetial tempo antico era ſolito di fango formar gli buomini, non
che io,diquest'oprafarebbe ſufficiente artefice .Mafamofiffimo Re, accioche ta
non timarauigli ch 'iovoglia dire per l'auenire,non aſpettaraidopo unmolto ſpē
der ditempo, una lunga fatica fatta con molte uigilie,hauer queſto tul corpo
compiuto. Affai ueramente,& Dio uoglia,cheſenzamoltimembri, & forfe
torto,gobbo, & attratto ba da uederfi per le ragionichegia ſi ſono moſtrate
Mafamoſiſſimo Prencipe, accioche io uenga a comporui imembri, coſi uerrò a
dichiarireiſenſinaſcostiſotto dura corteccia,non gia ch'io voglia perfuadermi
far ciò minutamente ſecondo l'intento di queiche hanno finto . Tercioche chial
temponoftropotrebbe agguagliarelementidegli antichi,& eſporre l'intentia
nigià tanto ſeparate dalla mortale in altra uita,e ritrovare i ſentimenti ch 'egli.
no hebbero ciò certamentefarebbe piu tosto diuino che huinano. Gli antichi
fenza dubbio laſciate le ſcritture ornate de ſuoinomi, ſono andatinella via della
carnecommune, il ſenſo di quelle laſciarono al giudicio di quelli,chchaueana
A naſcere dopo loro ,de quali quantiſono i capi,quafitanti giudicij fi ritrouano :
Etnon èmaraniglia .Perciocheueggiamoleparole dela facra ſcrittura , cauate
da eſalucida,certa,diminobile ueritàſe bene alleuolte ſono coperte d'un ſot
tiluelodifiguratione eſſer tiratein tante interpretationi,in quante ſonocapita
teallemanidi diuerfilettori,laonde in ciò con minor timidità entrerò ,percio
che ſe benedirò poco bene, almeno fireglierò alcun'altro piu dime prudentea
fcriuermeglio,& ciò facendo,primaſcriueròquelle coſe ch 'io potròhauer intefe
da gliantichi, indidouehauranno mancato,oueromeno a baſtanzaſecondo il
mio giudiciu detto dirò ilmio parere, do queſto farò molto uolontieri , a fine
she ad alcuni ignoranti,& che noioſamente ſprezzano i poetidaloro poco inte
fifimostri quelli(benche no catholici )ditanta prudenza eſſere stati dotatiche
neſſuna coſada loro fotto figmentipoeticicon maggiorarteficio d'ingegnoſipa
teua,ne èftata traſcorſa,ne con maggiori ornamenti di parole ornata.Per il che
èmani
| R 0 ? M 1 0
èmanifefto quelli eſſere stati ripieni d'infinitamondanaſapienza,della quale
molteuolte mācano inoiofiloro riprčfori,ondedalle loro profondità ,oltre l'arti
ficio dellefittionipoetice,e le cofanguinita, & parētelefpiegate de'nani Dei ue
draialcune coſe naturali coperte ditantemiſterio,chetimarauiglierai,coſian
choifatti,et i coſtumidibaroninõ triviali,ne comuni.Oltredi ciò,perche l'opra
paſſerà in maggior uolume,chetuno istimi, giudico conueneuole ,acciochepix
facilmente tu pofi'ritrovare quello, che cercherai , e meglio'ritenere quello che
uorrai,partir quella in piu parti,et chiamarlilibri.Nel principiodi ciaſcuno de
quali giudico eſſere da poruil'arboré.Nella cui radice fia ilpadre della genera
tione.Neiramipoi,uiſto l'ordine de' gradimetteruitutta laſarfa progenie ,
accioche colmezzo diqueſtotu negga dichi,& con qual ordine nelſeguente li
bro turicerchi.I quai libriancho con idouuti capitolitroueraidiſtinti con piu
ampia dichiaratione,etpiumanifeſti,& uivedraitutto quello che co un ſolo no
meperle frondidell'arboreprimahaurailetto ,con paroleampio,& difuſo .Poi
gli aggiungerò due libretti,nelprimo riſponderòad alcume obiettionifatte cotra
ta Poeſia ,& ipoeti. Nelſecondo che ſaràditutta l'opral ultimo ,inisforzèrò
rimouerealcunecoſe,cheforſe contra mefarannooppoſte . Mapernonſcordar
mi(non uoglio,che timerauigli,accioche tipenſaſti ciò eſſereauenuto per error
mio Degliè colpa de gli antichi, chefpefilimeuolte leggeraimolte coſe , cioè di
forte differenti dalla uerità, tra ſe ſteſſemolte fiate diſcordanti ,che non ſola
mentele Stimeraino penſate da filoſofanti,mane anco da uillani imaginate,coſi
anco malamente aitempiconueneuoli.Le qualiueramente , altre , ſealcune
ue ne fono daldebito varianti,non è l'intention miariprenderle , ouero ad alcun
modo correggerle ſe da ſe steſſe non ſilaſcianoridurre a qualcheordine . Ame
basterà affai reſcriuereleritrouate, laſciar le diſputeaifiloſofanti vltima
mente,ſe glihuomini d'intera mente,coſi perdebito,comeper decretodi Plato
nein tutti iprincipij,dico ancho dipicciole coſe , hebbero in costumericercare
l'aiuto diuino, appreſſo in nomedi quello darprincipio alle coſe a fare,percio
chelaſciato lui per ſentenza diT orquato ,non ſifara neſſun buon fondamento ;
aſai polo conſiderare quello ch 'amefi conuenga ,ilquale tra gliafprideſerti debo
l'antichita , & traitormentide gli odi,hor quà,hor là ſon per raccorre lo sbra
nato,minuzzato,confumato, & quafi in cenerigià ritornato gran corpo de' Dei
Gentili, de famoſiheroi , & quaſi un'altro nouo Eſculapio a guiſa diquello
d i o e a ſ o r c h i o l o e E t peros
d 'Hippolito ritornarlo inſieme , Et però ſolamente al penſare , treman
n e
Idod ſotto e
,cr il ſouerchioppeſo ,mhumilmente
. prego quel piatofiffimo padre uero
Iddio , creatore di tutte lecoſe , e chepuò iltutto , ſotto cui niuiamo tutti
noimortali,chefia fauoreuole almio ſuperbo, & gran principio . Ameſia egli
Aplēdente do immobile Stella ,é gouerniil timone della mia nauicella ,che ſolca
un difuſato mare, & fi come il biſogno ricerca , dia le ueleaiuenti , accioche io
giungalà ,doue alſuo nomeſia ornamento,lode,honore , e gloria fempiterna ,ai
maledicenti poidifprerzo,ignominia,dishonore ,e dannatione eternae ;
4 DELLA
DELLA GENEOLOGIA
DI M . GIOVANNI BOCCACCIO
. . . LIBRO PRIMO. . .
M . AL SERENISSIMO V GO
RE DI GIER VSALE M .
AVENDO io a entrare in un profondoma.
re, & no ſolitou nauigarſi,ri hauendo a piglia
iagetedmiſono
onoviaggio,
reun nuouo a guarimaginato
da ciorre,aeſſere
c
piu diligentemente da riguardare da qual lito
la próra della barchetta ſia da ſciorre ,accio
che piu dirittamēte co proſpero uentologiun
11
. .. 5 . 3 . CHAOS. ?
TL CHAOS, ficomeafferma Ouidio nelprincipio della ſuamaggior opra
fu una certa materią adunata, & confufa di tutte le coſe da eſſere create .
Percioche coſi dices .
Inanzi
L 1 BR0**
manzi il mare, & prima delaterra , . Nealtro,eccetto pero. fioco, e tiano,
Etpria del Cielo ,che ricuopreil tutto Et adunati ſemidell'iſteſſo .
Dinatura nelmondo era un ſoluolto Solper diſcordia de le coſe inſieme
Chiamato Chaos,mole confufa,& roza, Non ben congiunte
Et quello che ſegue. Onde queſto, ouero queſta coſiſpetiofa effigie, chemanca
wa dicerta forma,uolſero alcuni,maaltramente ifamoſi Filoſofi , eſſere ſtata ,
compagna, & gia eterna a Demogorgone,accio che s'a luialle uolte foſſe ueny.
to in animo diprodur creature, non glifoſlemancatomateria , come ſe non po
telle colui, c'hauea potuto a diuerje coſe dar forma, produrmateria per darui
formå , ueramente egli è da riderſi, ma mi ſono deliberato di non riprender
neſſuno .
. . Pane
т к 11 м о
Pareſecondo figliuolo diDemogorgone .
• CHE Pan ſia stato figliuolo di Demogorgone, gia a baſtanza di ſopra ſi ha
dimostrato. Dicui Theodontio recita tal favola.Dice che quello con parole prouo
còl' Amore , & uenutiinſiemeabattaglia,fu da luiuinto ,ondeper comandamêto
deluincitore amò Siringaninfa d' Arcadia ,laquale eſſendoſiprimafatta beffe di
Satiri,fprezzò ancoil maritaggio diquello . Onde Pan conftretto dal'amore,&
ſeguendo quella chefuggiua auenne ch 'ella giunta alfiumeLadone, eimpedita
da quello ,iuififermò,& ueggendo non poter ſchifar Pane,con preghi incominciò
dimandare l'aiuto delle ninfe,per opra dellequali fu conuertita in canelle dipals
di le cuiſentendo Pan per lomoueredeuenti,mentrel'una con l'altra ſi percua.
teua eſſere canore,coſiper la affettione della giouaneda luiamata, comeper la
dilettatione delſuono commoſſo , uolentieri tolfe di quelle canne, diquelle tä
gliatoneſei diſeguali,compofe ( come dicono )una fiftola,e con quella prima fono,
O cantò, comeanchopare , cheVirgilio dimoſtrie
Fu il primo Pan ,qual dimostraſſe inſieme. Con la cera.congiunger piu cannelle
Etquello cheſegue.Oltre diciò dicostuii Poeti, altri famoſi huomini deſcrit
fero la marauiglioſa figura . Percioche ſi come Rabano nel libro de l'origine de
le coſe dice,Queſtiinanzialtrecoſe,hà le corne fille nela fronte, che guardano in
cielo ,la barbalunga, & pendenteuerſo ilpetto,e in loco diueste una pelle tutta
distinta a macchie laquale gli antichichiamarono Nebride .Coſi ne la mano una
bacchetta,& un'iſtrumento diſette canelle .Oltre di ciò lo deſcriue ne imembri
piu inferiori peloſo, & hiſpido,cioè piedidi capra, & comeu'aggiðgeVirgilio di
facia tra roſſo,e nero.Rabano istimaua quefto , & Siluano eſſere tutto uno . Ma
il Mantovano Homero glideſcriuediuerſidicendo.
Venne Silvano ornato il capo agreſte. IndiuivennePan d' Arcadia Dio .
Con honorefquaff.indo iben froriti Etaltroue .
Picciolirami,& igran gigli appreſo. Pan,col uecchio Siluano, ele forelle
Etpoifubito fog marciateadunque que teNinfe
Et poi ſubito ſoggiunge matúra,q.uello, chen
Et quello che ſegue.Laſciate adunque queste coſe da parte è da paſſar piu oltre .
Et perche ſopra Panèstato detto eſſerui la natura , quello che voleſſero fingere
dicendo eſſere stato uinto dall'amore facilmente m 'imagino poterſiuedere.Per.
cioche comefubito la natura fu prodotta da eſſo creatore , fan toftoincominciò
operare, & dilettandoſidell’opra fua,quella incominciò amare coſimoſſa daldi
letto ſiſottopoſe allo amore. Siringapoi, laquale dicono eſſere stata amata dar
Pan ,comediceua Leontio,uien detta GrecamentedaSirim ,che Latinamente
ſuona,cantante a Dio .OndepotremodireSiringa, eſfer melodia deiCieli,o delle
sphere,laquale (comepiacque a Pitagora )ſifaceua ,oheroſifa dauarimouimens
titra fe de icircoli delle ſphere.Etper conſequenza,comecoſa gratiſſimaa Iddio,
e alla natura,dalla natura operatriceviene amata . uogliamo pistosto Siringa
efere (oprando intornoa noi iſopra celesti corpi )una opra dinatura armoniza
ta con tanto ordine, che mètreco cótinuo tratto è guidata a incerto; edetermin
nato
Z VA BRO
nato fine,ci faccia unaarmonianõ punto differente da quella de ibuonicãtori, il
che è gratiſſimoa Iddio . Perche diceſſero poi questa ninfa eſſere stata d' Arca
dia,e tramutata in cannelle,penſo,perche,come piace a Theodontio , gli Arcadi
furono iprimi,cheimaginatiſi il canto,mandandofuoriper cannelle lunge, ecor
te ilfiato,trouarono quattro differenzedivoci,indi ue n'aggiunſero tre.vltima
mente, quello che faceuano con molte cannelle ritiraronoin una fistola con ifora
mivicinialla bocca delſoffantepiu lontani.MadiceMacrobio queſta inuentione
di Pitagora eſſere ſtata canata dai colpi dimartelli piccioli,egrādi.Giuſeppepoi
-nel libro del'antichità de Giudeiuuole,chefoſſedi lubalmolto piu antica inuen
tione, effere stato ritrovamento di Tubalcaim fuo fratello a tintinirdimars
telli,ilquale fu fabbro.Maperche a quei che finferoha paruto piu verogli Arcadi
inuentori,perche forſe in quella età trappafjauano gli altri con la fiſtola ,hanno
voluto eſere stata d' Arcadia. Ché Siringafprezzaſſe iSatiri,e Pan , che foſſi
ritardata dal Ladone, & indi cõuertita in canna almio giudicio ciſinaſcode al
cuna cöfideration buona.Perchecoſtei,fprezzatii Satiri , cioègl'ingegnirozzi ,
fuggi Pan cioèl'huomoatto a le coſemuſicali,ne fuggi l'atto,ma piltimadelde- .
fiderantezne la cuiprolongationepare,checeſſi quello che diſia . Queſta poiuiene
fermata dal Latone, fin tăto cheſiforniſce l'inſtrumento damandar fuori lopra
compiuta .Et il Ladoneun fiume,chenodriſce cannelle della forte,che dicon Sirin
ga eſſerſitramutata,de quali poihabbiamoconoſciuto la fistola eſfer copoſta .La
fonde dobbiamo intendere cheſi comela radice di calami è infila ne la terra,coſi
anco l'opra de lamuſica ,e indiilcanto ritrouato , tāto naſcoſto nelpetto de lo in
uètore,quãto niē preſtato l'instruméto damādarlo fuori , il che ſi fa de le cānelle
colo aiuto de la humidità ,ch 'eſce dalaradice.Ondemeſſolo inſiemel'armoniane
eſte co lo aiutode la humidità de loſpirito ch'eshala.Perciocheſefolleſeco,nellu
na dolcezza ma piu tosto unmuggiton'uſcirebbe,ſi come ueggiamofarſi del fo
comâdato per le cannelle, Cofiin calamipurche ſia cõuertita Siringa,pcheper le
cannelle riſuona.Oltre ciò fu poffibile dalo inuêtor al primotratto bauerritrous
to le cănelle a queſto effetto ,appreſſo il Ladone,e coſi dal Ladoneritenuto.Reſtas
vedere che poterono imaginarſi circa la imagine diPan . Ne la cui istimo gli anti
chihauer uoluto deſcriuere il corpo de la natura ,coſide le coſeagenti,comede le
on l'arte,perlaquecorpiaſodire
cpatienti,comefarebbe leste,lacopper
praceintendendo orni dir
er lliiccornidirittiuerſo il cielo , la di
mostratione de icorpiſopraceleste, laquale con doppio modo intendiamo, cioè
con l'arte,per laquale conoſciamoi diſcorſi dellestelle,e per lo cuiſentimento,fen
timoin noi le infuſioni.Per l'acceſa faccia dilui, l'elemēto delfoco al cui, ijtimo
che uolſero eſſereda pigliar l'aere cõgiunto ,ilqualcoſicongiunto ,diſſero alcuni
effer Gione. Per la barba poi che dimoſtra la uirilità , giudico hauer uoluto in
tender la uirtù attiua di queſti due elementicoſi congiunti , appreſſo la loro
operationet terra , & in acqua,mentre allungarono quella infino alpetto ,da
le parti piu baſſe. İndi che foſſe coperto d'una pellemacchiata lo fecero accioche
fodimoſtraffetabellezzadela ottanaſphera dipinta dallo ſplendor dele Stelle,da
la cui
PRIMO. 10 .
la cuiſphera ,ſi comel'huomo è coperto da laueſte, coſi tutte le coſe appartenenti
alla natura delle coſe ſono celate.Per la verga poi,m 'imagiro eſſere da intendere
ågouerno.delanatura,p laquale tutte le coſe;maſſime õlle chemancano di ragio
ne ſono gouernate,enelle ſueoperationi ſono ancho guidate a determinato fine .
Aggiunſero a quella fistola per deſignare l'armonia celeſte.cheeglicirca lepar
tipiu baſſehaueſſe hiſpido,& peloſo,intendo la ſuperfitie della terra , de monti,
quella gobbadelliſcogli,& quella coperta delle ſelue,de iuirgulti,eo delle grami
gne Altri poigiudicaronoaltramente. Cioè per questa imagine ellerfigurato il
Sole,ilquale credettero padre,e ſignore dellecoſe.Tra quali fu Macrobio. Coſiuo
gliono iſuoicorpi eſſere inditio della Luna,che rinaſce,ouer la facciaroſa l'aſpet
to dell' aere la mattina e la ſera fiammeggiante. Per la lunga barbaze raidel so
le che calanoin terra.Per lamacchiata pelle,l'ornamento, che deriua dalla luce
delsole.Per lobaſtone,quero lapotenza,emoderation delle coſe. Per lafistolaw,
Parmonia del Cielo,conoſciuta dal mouimento delsole, ſi comedi ſopra. Credo
che tu vegga comeliggiermente la paſſi nelle ſpoſitioni, cio per due ragioni.Pri
ma,perche confido, chetu ſia ditalingegno , che tiſia dato dipenetrare in tutti i
profondiſentimenti.Secõdariaperche èdacredere alle ſeguenti. Cõcioſia che s’io
molefi deſcriuer tutte le coſe che ſiponno addurre alla ſpoſitione diquesta fauo
ba,parrebbecheiolbaueſ uoluto fareper inuidia della poſterita,& efla fola oc -,
cuparebbe quaſitutto l'imaginatovolume . Ilcheuoglio ancho che ſia detto delr
Laitanzo:Etper ritornare alle laſciate,queſto Pano quello chein proceſſo gli Ar
cadiiſtimarono isteffo com Demogorgoneſ comeè paruto a Theodontio )o che
ſprezzato quello,drizzaſſerole menti in queſto , con facrifici horrendi, come fa
rebbe direſacrificandoliconſanguehumano,anzideifigliuoli,grandementeado
rarono,e lo chian arono Pana,da Pan ,chelatinamente ſignifica il tutto. V olēdo
perciochetuttele cofa,cheſono nel grembodella natura,ſiano concluſe,e coſicbe
efja ſia il tutto piu giouanipoi,perche le coſe rinouatepiacciono,chiamarono
Pana liceo. Altrileuatogliilnomedi Pan il diſſero Liceo , alcuniGiowe Liceo
iſtimandaper opra de lanatura o diGioue,ilupilaſciarele greggi;de quali,quafi
tuttiloro erano molto abondanti, coſi dal cacciar de lupipare ,che meritafe
il cognovie .Percioche in Greco il Lupo ſi dice Licos.Ma Agoſtino douefcrise del
la città d' Iddio narra no p cioeſlereauenuto che Pan ſi chiamafle Liceo,anzi pde
speſſemutationide gl'buominiżlupi che occorrenai Arcadia ilchepējauanonă
eller fatte sēza opation diuina,oltre di ciopera cheMacrobia babbia uoluto ītă
dere Pā,no zuece diGiove, cra effere il sole. Percioche il sole era tenuto p padre
ditutta la uita mortale .Gocioſaad leuar fua,haueuano in usāza ilupi, laſciate le
infidie cătraigreggi;ritornar nelle felue,cofi păto beneficio ilchiariarono Liceo
Cloto , Lacheſi , & Atropos figliuole diDemogorgone . . 2
CLOT 0, Lacheft,e Arropos,comediſopra, dove ſi la trattato del Litigio ;
furono figliuoli di Demogorgone.Ma Cicerone chiamaqueste le Parche daye
fcriue delle nature de Dei, e dice che furonofiglinole dell Herebo , dellanots
B 2 te.
LOI BROD
te.Nondimeno io piu toſto m 'accosta a Theodontio,ilquale dice quelle eſſere crea
te con la natura delle coſe,ilchemolto piu pare aluero conforme,cioè loro eſſere
ftate coetanee alla natura delle coſe.Et queste isteſſe,doue diſopra Tullio le chia
main ſingolar fato ,facendolo figliuolo dell Herebo, della notte,io piu toſto ,ba
wendo riſpetto a quello che uien ſcritto delfato , acciochedopo ſeguitifigliuolo di
Demogorgone, chiamerollo con queſto nomeche è in loco di Parche. Senecapoi
nelle Pistole a Lucillo chiamaqueſte fati,citando il detto diCleante; cofidicêdo .
Ifatitrabono quello che uuole, & non vuoleilchenon ſolamente deſcriue illoro
ufficio,cioè eſſe ſorelle guidare iltutto ,maanco costringere,nõ altrimenti,che ſe
dineceſſità occorra il tutto. Laqual coſa molto piu apertamente pare,cheSeneca
Poeta Tragico tenganelle Tragedie,maſſimamēte in quella, il qualtitolo è Edip
pa,doue dice .Daifati ſiamo constretti, a' fati credere. Non panno le ſolecite di
ligenze cangiare li štamidel torto fuſo.cio che patiſce il generemortale , & cio
chefacciamo la conocchiariuolta alla dura mano di Lacheſis riuolgeal Cielo,et
ferba i ſuoidecretīTutte le coſeuannoper troncato ſentiero , & il primo giorno
ha data l'estremo .Non è concello da Iddio rivolger quelle coſe,lequalicongiune
teper ſue cagioni corrono. a.a coluil'ordine immobile ;a cuiiſtima ſenza neſſun
na preghiera che noccia hauer temuto luipermolte cagioni.Moltiuennero alfue
e quello che ſegue.Ilchepare,anchocheQuidio gisa
fafato,mentrquantemenoifati,&
donelmaggior
toalle,quandonelmaggi
dicaffe, orfafuqtouolumedicea a aa jutiko ne
Poterc angiare,ſaben entro entrali.
ume ita neerouin
quaircntemon,ne
. Tu fola penfil'inuincibilfato." . . . IIquaino
Ne di fiumeirazn
rodiuicicl cundojsao ,
aconcorſ
naadcuna
Daleſorelle douetu uedrai cofiſicuri ſono, o ancho eterni
Le ſtanze de le tre d'una gran mole. luitu troueraiſcolpitii fatizou
Et d'aere ipalchije diben fermo ferro. Dela proſapia tua didur diamante :
Per lequalparole,oltregiala falſa openione , ſi puo conſiderare queste tre forelle
eſſere il fato , come cheTullia habbia distinto i fatijin Parche,e fatiuolendo
pin toſto come ištimo, con la diuinità dinomi; dimoſtrarla diverſità degli offici
de le perſone.Ma noidi questi treultimamente da efferridotti in uno, quello che
ne fentano alcuniuederemo . Habbiamo detta queste eſſere state dedicatedal
padre'a i ſeruigi di Pane, & ne habbiamo dimoſtrato la cagione. Fulgentia
poi doue tratta deMitology , dice quelle eſſerefateattribuite a iHoleridi Plum
tone,& credo affine che ſentiamoleattionidiqueste ſolamente impacciarſi d'in
torno le coſeterrene,perche Pludos'interpreta terra. Et dice Fulgof. Clotoefle
reinterpretata:Euocatione,perciochegittato il femedi ciaſcuna coſa , sta in fuo
potere condur: quello dimaniera in accreſcimento, chefia atto a uenir in luce
Lacheſipoi( comeuuole lo istello viene interprettata protrattione, cioè guida,
Gallungatione, concioſia chetutto quello che da Cloto à compoſto , chiams
to in luce,da Lacheſiuiene raccolto,e allungato in uita,Ma Atropos dall' Ache
fignifica ſenza,e Tropos ch 'è conuerfione,o vogliamo dir tramutatione viene ad
eſſereinterpretata ſenza couerfione, attēto cl 'ognicoſa nata ,ſubito chedaleid
cong
PR1M0.
conoſciuta eſſere giunta al termine a ſe prima ſegnato,conduca e morte,dallaqua
le per opranaturalenon èpoineſſuna conuerfione. Apuleio poiMedaureſe Philo
fopho dinon minor auttorità ,di queſte nel libro da lui chiamato Coſmographie
coſine fcriue.Maſonotre ifatiper numero che oprano con la ragionedel tépofe
tu riferiſci lapotenza di queſti alla afimiglianza delmedeſimo tępo. Percioche
quello chenelfufo ecopiuto ha fpetie del tēpo paſſato, quello cheſi torzene i ditti,
ſignifica lifpati delmomêto preſente,e quello che ancho no e tratto dalla conoc
chia ,e ſottopoſto a la cura de iditi,pare chemostrilecoſe auenire del futuro ,e că
fequenteſecolo.ilfatto deltempo per inata dalfine.Pored tapo preſente,ac
ſeguente ſecolo . A queſtiha toccato tale conditione, e proprietà de iloro nomi.
che Atropo ſia il fatto deltempopaſſato,ilche ueramēte Iddionofarà no fatto ,
del têpo futuro,Lacheſi poi cognominata dalfine. Percio che ancho Iddiohadato
il ſuo fme a le coſe che hāno a uenire.Cloto ha cura del tepo preſente,accioche per
fuada ad efle attioni affine chela cura diligentenon māchia tutte le coſe.Queſto
dice Apuleio . Sono appreſo di quelli che uogliono Lacheſi eſſere quella che noi
chiamiamofortuna,e da leieſſeremaneggiate tutte quelle coſe ches'ppartêgono
amortali.Ma quello che tēguno gli antichidelfatto , comeche no ſianomolto dif
ferēti da iprecedentihoraparmida uedere. Dice Tullio delfato in queſto modo.
Chiamoil fatto quello cheiGrecimarmedine,cio è ordine, e capo delle cauſe, par
torēdo la cauſa diſela caufa , e quellaè la uerità ſempiterna che abõda d'ognieter
nità,ilche cofielendo,noha per auenirealcuna coſa de la cui lanatura no contena
ga te cagioni ch 'opranol'isteſſo.Onde s'intède che il fattofia noquello che fuper
ficioſamente,maquelloche Philoſoficamēte uièdetto ,caufa eterna de le coſe per
laquale ſi fono fatte le coſe paſſate.ſifanno quelle cheſono, e quelle che ſeguiran
no ſono per eſſere.Queſto dice Cicero. Boetio altercando diffuſamente ſopra que
Sta materia con la Filoſofia maeſtra de le coſe,tra l'altre coſe dice delfatto coſi. La
generatione ditutte lecoſe,& tutto il progreſſo delenature mutabili,eciò che ſi
moue ad alcunmodo,opra e ſeguita le cauſe;gl'ordinize le forme ſecondo la ftabi
Iltà de la mente diuina .Queſtapostanella Rocca de la ſua ſemplicità ,ordinò di
uerfomodo,nello eſeguir ilqualriguardadola copurità didiuinažtelligēza ,e det
to Prouidenza. Quando poi le uien rifferito a coſe chemoue diſpone,da gli
antichie chiamato fatto. Queſte coſe dice Torquato . Potrei ancho deſcriuere
quello che Apuleio nellz Coſmog. diterminò delfatto ,eappreſſo leopenionidala
tri,ma percheištimoaſſai eſſerſi detto ,brevemente,perchele Parche , ò ilfato ,
oueroi fatifiano detti figliuolidi Demogorgone, òdell’Hereboò uero della nota
te.Hauendoſpeſſo ad occorrere per l'auenire, e eſſendo già nelle precedenti co
ſe accaduto cheil caufato fia detto figliuolo del caufante,poſſiamoal preſente di
re,queſte tre ſorelle chiamati con diuerfi nomi.figliuole d' Iddio,comeda luicau
Sate,il qual èprimacagione delle coſe, comea bastanza per le parole poco dianzi
di ſopra di Cicerone,e Torquato ſi puouedere. Queſto Iddio,gl'antichi chiamaro
no Demogorgone, che poi dell Herebo, e della notte , comedive Tullio, ſiano na
te, ſi puo produrre tal ragione. L'Herebo è un loco ( come piu apertamente fi
B 3 dimo
LIBRO
dimostrerànele coſe ſeguenti)della terra profondiffirio, naſcoſto,ilqualealle
goricamête poſſiamo torreper laprofondita della diuinamēte,nel cuiocchiomor
tale nõ puo penetrare, la diuina mēte,comeſe ſtefaneggēdo, intêdendo quello
haueſſe a fare produceſe indiqueſtehavēdoha fare con la natura delle coſe,onde
a bastanza poſſiamodire eſſere nate dall'Herebo,cio e dal profondiffimo, & in
terno ſegreto de la diuina mēte.Figliuolepoi dela Notte ſi ponno dire in quanto
a noipercioche tutte quelle coſe ne le qualila luce degl'occhinon puo penetrare,
chiamiamooſcure, e ſimili a la notte quelle chemăcano diluce. Coſinoi adõbrati
damortalnebbiano potēdo paſſare con l'intelletto all'intrinſeco de la diuinamen
te eſſendo quella in ſe chiara,diviua & fempiterna luce , attribuimo iluitio a lei
colnomedelnoſtro habito,chiamādo notte ilgiorno chiaro, coſi faranno figli
uole, o uogliamodire,perche ciſononaſcoſte leloro dipoſitioni, le chiamiamo
oſcure,efigliuole della notte.Dinomipropri,egliſiha detto diſopra,de gliappel
latiui,ſi dirà.Chiamaadūque Tullio queſte Parche, comepens’io per Antifrafım ,
pciocheno perdonano a neſſuuo.Cöciofia che appreſſo lorono eneſſuna eccettione,
de idorrriuolgere ia ſueiaforze,
ileruogliano,
Saifidacopforrefaris,quaſi
diperſone ſolo Iddio puocalcare, le & ordine.Fato poi, o,
uerofati,e nometratto euocabche .d no,õõllillicchel'impoſero
her talno
me che da quelle dimaniera quaſiirreuocabileſia detto,o ueropreuiſto,comeper
le parole diBoetio aſſaiſicoprēde,et comeancho parechetēga S. Agoſtino,doue,
parla de la città di Dio,ma egli rifiuta il uocabolo,auiſando cheſealcuno chiame
ra lauolotàjo la potēzad 'Iddio co nome difato,ſia sētētiato a laſciarnila lingua.
Polo lefto figliuolo di Demogorgone. Les
· DICONO Polo eſſere stato figliuolo di Demogorgone, equesto afferma
Pronapidedicendo che stando appreſſo l'ondenella ſua ſedia Demogorgone,
del fangò chen 'uſciua compoſe unamaſſa chiamata Polo, ilquale fprezzato le ca
Herne delpadre,& la pigritia ſene uollò in alto ,defendo ancho unamole , nel
uolare crebbe in coſi gran corpo che circondò tutte quelle coſe che per inanzi
dalpadreerano statecompoſte .Maneancho hauea neſſuno ornamento quando
ſtando d' intorno al padre chefabricaua il globo de la luce, & ueggēdomolte fan
uille acceſeper licolpide'martelli chequa, & la uolauano , allargato il grembo
tutte le raccolſe,& portollenellafuaſtanza adornandolatutta di quelle.Haureis
Inclito Re,di che ridermi ueggendo coſi difutile ordine del composto mondo ,
mainanzi hò prestato non voler biaſimare alcuna coſa . Seguita adunque nel
resto ſecondo queicheuogliono l'openione di Pronapide che di terra incluſa da ,
la mentediuinain terra eſſereſtata prodota,mentre,dice il Polo, ilquale io in ,
tendo il cielo,diterra eſteſa eſſere fatto ridotto in grandiſſimocorpo, ch 'ab
braccia il tutto .Che poidifauille ch 'uſcinano da la luce, ornaſſe la ſua caſa, iſti
mo ciò eſſere inteſo,perchefplendendo i raggidel sole , le Stelle locate in cielo,
per natura mancando diſua luce;ſiano fatte fplendenti.Il Polopoiuien detto, co
mepenſo,da alcuneſue partipiu appartinēti,percioche è chiaro, fecodo che an
dalonemio precettore,egli antichiauttori d ' Astrologia affermano,tuttoil cie .
loelle
P R I"MO. " met 12
lo eſſere fermato ſopra duo poli,l'uno de quali ilpiu uicino a noi chiamano Are
tico ,e l'oppoſito Antartico .Nondimeno alcunichiamano questo Poluce,mas
non ne troua la cagione .
. Fiton ſertimo figliuolo di Demogorgone .
Fitone(per testimonio di Pronapide)fu figliuolo di Demogorgone,e della ter
ra della cuinatiuità egli recita tal fanola : Dice che Demogorgone fastidito dal
rincreſcimēto della côtinua nebbia,aſceſe imõti Acrocerauni , e da quelli traße
una troppo grāde,& infiamatamole,e primacõforfici d'ogn'intorno la tõdò,indi
colmartello la fermònelmõte Caucaſo .Dopo queſto la portò dila da Taprobane,
eſeivolte bagnò quel globonell'onde,& altrettante lo girò peraria,& questo fe
· < sperche plogirare maino Sipoteſeſminuire dalla ruginezzadell'età,& pche
.. ancho piu leggieri foſeportato per tutto . Ilquale ſubito leuandoſiin alto,entrò
vella stanza del Polo , co empìtutta difplendore. Poiper le immerſioniſue l'aco
que pria dolci pigliarono l'amarezza delfalſo, el'aer cacciato daigirifu fatto ca
pireiraggidella luce.Orfeo poizilquale fu antichiſimodiquaſituttii Poeti ( co
melattantio fcriue)ha creduto queſto Fitoneeſſere il primo, & uero Iddio, e da
luieſſere create tutte le coſe,ilche forſe in queſta opra gli haurebbe dato il primo
loco,hauendo coſi degno teſtimonio fe ello orfeo poco conſiderando come ijtimo)
o perche non poteſſe imaginarſi alcunonon eſſere ſtato generato,non hauele
ſcritto , Prothogonus Fiton perimeteos neros,dijos,che in uerſo ſuona .
· Nacque in principio Fiton d'aere lungo .
Cofinon viene ad eſſere primo, ficomedi ſopra hauea detto , eſſendo generato
dall'aere . Oltre di cio Lattantio lo chiama Faneta .Mal'ordinegiapigliato ri
cerca ,che noiueggiamoquello checontenga la fittione . Vguccionenel libro di
uocaboli dice Fitone eſſere il sole , & hauerſi acquiſtato tal nome del ſerpen
te Fitoneda luiammazzato . Cofiancho Paolo nel libro dalui chiamato del
le coletioni , dice , Fanos ,ouero Faneta eſfer l'isteſo , che apparitione. Coſi
ancho Lattantio chiamaqueſto Fitone , ilqualnomebeniſſimoficonuiene al so
le . Percioche egli è quello , cheleuando appare , ceſſando lui, non ſarà nef
funa apparitione d'altre creaturemortali, oueroancho diStelle . Adunque
Pronapideuuol dimostrar la creatione del sole , circa laquale , accioche conſe
gua la ſua opinione , quelli cheuogliono tutte le coſe createditerra, induce id
dio , la diuinamente della terra dagli Acroceraunimonti hauer tolto la mate
ria , istimando la terra infiammata eſfer piu atta a comporre un lucido corpo .
Che poicon forfici tondaſſequeſta mole , intendo la diuina arteper la quale di
maniera il globo del Sole è fatto fpherico ,cheper neſſuna coſa ſoprabondante
La ſuaſuperficie è gobba.Medefimamenteancho ilmartellopuo eſſere chiamato
intento del ſommoartefice , col qualenelmonte Caucaſo , cioènella ſommità del
Cielo dimaniera formò quel corpo folido efermo,cheda neſſuna parte pare , che
non ſipola ſminuire,ne conſumare Indidice quello eſer portato dila a Tapro
bane ,affine didimoſtrare doue ſi penſi eſſere stato creato. Taprobane èunas
B4 Iſola
LIBRO
Iſola dirimpeto alla foce delfiumeGange,della cuiparte nell Equinotio anoing
ſce il Sole,e coſipare,che uoglia eſſere composto in Oriēte . Dice poi,cheſeiuolte
fuiui tuffato nell'ondeinuitando le attioni delfabbro ,ilquale per indurare il fer
to bollente,lo caccianell'acqua . Et in cio giudico,che Pronapidehabbia uoluto
mostrare la perfettione, & eternità di questo corpo. E poi ilſei numero perfetto
che ſi fa con tutte le fue particompiute ,onde uuole cheintēdiamola perfettionc
dell'artefice edell'artificato . Indi che logiraffe intornoſei uolte, istimo,cheper
lo numero perfetto del giro,habbia uoluto diſcriuere ilſuomoto circolare , e che
nonmanca ,dal cuimai non ſi troua eglihauer mancato,ne eſſere restato.Chepoi
perhauer bagnato il grande,e infiammato corpo le acque prima dolcifiano di
menute amare,penſo non eſſerſi detto per altro .ſe non affine di dimoſtrare, che p
locötinuo pcuotere degli ardētiraggi del sole nell'acque delmare , che quella ſua
perficie diſopra uia del’acquamarinaſia divenuta falfa,comeuogliono i Fiſici..
Terra ,ottaua figliuola di Demogorgone,laqualedi non cono
ſciuti padri,partoricinque figliuoli,cioèNotte, Tartaro,
Fama, Thagiete, & Antheo .
Laterra,comediſopra ſièueduto,fufedia,& figliuola diDemogorgone,della
quale Statio Thebaide coſiſeriue .
O eternamadre d'huomini, & di Dei, Stabile,e ferma,e del cield 'occidčte
Chegeneri le felue,ifiumi, e tutti. Lamachina ueloce, e l'uno,e l'altro
Delmondo'iſemid 'animali, & fiere, Carro circondate,ch'in aere uoto
Di Prometheo lemanije inſiemei faffe Prudente Stai. O dele coſemezzo ,
Di Pirra ,e quella fosti,laqualdiede Etindiuiſa aigrandituoi fratelli.
Primad'ogn'altra gli elementi primi, Adunque inſiemeſola a tante gēti ,
Egli buominicangiafti,& checamini, Etuna bastia tante alte cittadi,
E'lmare guidi,onde a te intorno ſiede Etpopolidiſopra, ancho diſotto ,
La queta gente degliarmenti l'ira c he ſenza ſopportar fatica alcuna
Dele fiere,è il ripoſo de gli uccelli, Athlante guidi, il qual puraffatica
Etappreſſo,del mondola fortezza ilcielo a ſostener le stelle,ei Dei. :
Et quello cheſegue.Nequaiuerſi certamente a pieno ſi dimoſtra l'opra , e le lodi
della terra , della cuigeneratione hauendone detto di ſopra ,doueſi ha parlato
dellitigio,parmipiu non eſſerebiſogno dirne altro. Nondimeno gliantichilas
chiamaronomoglie di 'itano,& che diluipartoriſce alcunifigliuoli,comeè sta
to dianzimostrato , dalnipoteOceano , dall'infernal fiume Acheronte,
anchoda altrinon conoſciuti,comeſimoſtrerà alloco fuo.Oltre di cio la chiama.
rono permoltinomi,comefarebbea dire,Terra,Tellure,Tellumene, Humo, Ara
rida,Buona dea gran madre,fauna , fatua .Haoltre di cio costeicon alcune dee
inomicomuni.Percheſi chiama Cibele,Berecinthia,Rhea,Opis , Giunone,Cere
re,Proferpina,Vestalſis, Maia , & Media , Ma quello ched 'intornoi predetti
Kolſerointendere iTheologhi,e homaida uedere. Lachiamanomoglie di Titano
che
PR 1 M 0. 13
che è il sole , percioche il Sole in leiopra come in materia atta a produrre ogni
forte d 'animali,metalli,pietre pretiofe, & fimili coſe. Alcuniuogliono Titano eſ
fere ſtato un'buono di gran potere, & chiamatomarito della terra,perche poſle
deumomolto terreno, & hebbefigliuoli di tanta marauigliofa fortezza,egran
dezza di corpo ,chepareuano nati,& non didonna,madimoltomaggior corpo,
comefarebbe della terra.Et per giungere anomi.Dice Rhabano nellibro delie
originedelle coſe,la terra eſſeredetta con questo nomeda terrendo,percioche
cuopre quello che ſi appartienealla fuperficie fola .Telluspoi,comelo iſteſſo testi
monia ,èdeta perciocheda quella togliamoifrutti.MaSeruio dice , Terra eſſere
quella che ſi cuopre, & Tellus,la Dea.Et altroue dice,Tellus eſſere la Dea,et ter
Talo elemento,maalleuolte l'unaſimetteper l'altra,ſicomeVulcanoper lo fuo
10, 8 Cerereper lo fromento.Tellumenepoi, comeio percongietturapoſſo capi
re, diſſero quella parte della terra , laqualenon ſi cuopre ,ne è buona perradicidi
gramigne,o d'arbori,perciocheè moltopiu inferiorediquella che ſi dice Tellure. "..
Huomopoi,ſecondo Rabano,è chiamata quella parte,chede la terra ,chehamola
ta humidità ,comeèpropinqua aipaludi, & ifiumi:Chiamaronoancho Arrida
laterranon perche il creatore da la creatura ſua coſi la nomalje,affinedimoſtra
rela fuaueracompleſſione,maperciochefiara . Mabuona dea ,per teſtimonio di
Macrobio fu detta coſi,eſſendo cauſa dituttii beni aluinere. Perche nudriſce le .
coſe cheproducano,ſerba i frutti,da l'eſcheagliuccelli,i pafchiaibrutirde quali
anco noi ſiamonodriti.Gran madrepoi,ſecondo Paolo penſandofiche foſſe crea
trice del tutto Ma io istimo perche comepia madre co ſua grandiſſimaabondan
za nodriſce le coſemortali, & nel ſuo grembo raccogliequelle chemuoiono.Per
chepoila diceſferofama,Macrobio il deſcriue dicendo, che favoriſce ad ogniuſo
degli animali,il che è dimaniera chiaro che non fa miſtieri dichiararlo Fatua,di
ce che è detta a fando,comeuogliono gli antichi,cheſignifica dal parlare.Concio
facheifanciulli du eſſere partoritinon prima hannouoce ,alamandano fuori,
che non tocchino quella .iquainomiueramente con gli altrinomiſono communi,
douene le ſeguenticoſe,facendonementione,fiintenderanno tutto uno.Mauerē ,
mo a dichiarare de figliuoli, iquali dicono ella hauer partorito dipadre incerto .
Notte,prima figliuola della Terra .
Dice Paolo,d'incerto padrelanotte eſſere stata figliuola della terra . Della ,
quale Pronapiderecita talfanola .cioè quella eſſere ſtata amata da Fanete pafto
re ilquale ricercandola per fpofa allamadre,e quella uolendoglila dare,ella riſpo
ſe,che non uoleua un'huomonon conoſciuto, daleinon mai ueduto, & ſentito ri
cordare perhuomomolto differente da ſuoi costumi,ondepiu tostouoler mori
re,che a luimaritarſi.Dicheſdegnato Fanete, d'inamorato,ſe lo fece inimico,e fe
guendola per amazzarla ,ella ſi congiunſe con l'Herebo,non bauendo ardireappa
rire,doue foſſe Fanete . Diceappreſſo Theodontio cheGione a costei conceflela
Garretta da quattroruote,concioſia,che egli era stata fauoreuole ,mentre inan- .
L 1 B . RO'
zigiornoandaua a ritrouare Alcmena.Oltrediciò,comeſia foſca.la ornarono di
una ſuprauefta dipinta, & lucente, & cio in fua lode, affine, che in parte dimo
Strafeil ſuo effetto.Statio nella Thebaide canta questiuerfi.
- Notte ch'abbracci tutte le fatiche Cercando ripararl'animo fiero,
Delcielo,e della terra, oltremandi Mentre Titanoaglianimaliinfermi
L'ardentiſtelle coltraſcorrer lungo, vicino infondeipartiſuoiueloci . .)
Etquäto ua dietro .Mahorameggiamo ilſenſo.Dicono primaquella eſſere figliuo
la della terra ſenza conoſcimento di padre certo.Ilche istimo,perche la terra per
la denſitàdelſuo corpo,opracheiraggidelsolenella parte oppoſta a quelli non
palano penetrare coſiper cauſa della terra ,ſifa l'ombra coſagrande, quanto pa
tio uieneoccupato dalla metàdel corpo della terra .La cuiombrauienechiamata
notte.Etcoſi comecauſata dalla terra , & non da altra coſa uiene istimataſola
mente figliuola della notte,ſenza hauer padre certo,ne conoſciuto .Che poi foffe
amata da Fanete Paſtore,credo deuerſiintendere a queſto modo.lo penſo Fanete
eſſere il sole, & però detto paſtore, concioſia che per opraſuale coſeuiuentiſipa
fcano.Che amaje lanotte,fu finto ,attento che deſiderando comecoſa ama da lui
uederla,con ueloce corſo la ſegue,epar che ſecoji uoglia congiungere. Quella poi
lo rifuta ,ne con men ueloce paſſo lo fugge ,diche egli la ſegua.Conciofia cheico
Aumiloro ſono differenti,imperò che egliallama, ella oſcura.Neindarno dice
cheſe la giunge la uuol far morire,diffoluendo il Sole con la ſua luceogni oſcuris
tàcoſile diuenta inimico.Indila notte ſi congiunge con l'Herebo,acioè con l'infer
attinanotte
Le la mraggi,la
no,oue non penetrandomai iſolari nel uiue, aut .. CChe
uede einſtaPlſicura oirpre
heppoi
Staffe fauore a Gioue,lafauola ilmanifeſta ,comeſi vede in Plauto nell' Anfitrio .
ne. Perche eſſendo andatoGioue lamattina nellalbo a trouare Alcmena ,la not
te per prestarglifauore,come ſe incominciaffe dopoiltramontar delSole,durò in
lunga oſcurità,per laqualcoſa meritò il carro di quattro ruote,per lo cuiconti
nuo giro,che fadella terra,intendo ſignificareiquattro tēpidella notte,che ſolo
ſeruono alnotturno ripoſo .Macrobiopartiſce lanotte in ſette tempi,ilprimoin
comincia dallo entrar del Sole,& chiamali crepuſculo,da crepero,che ſignifica
dubbio,concioſia che ſi dubiti ſeſia daconcedere al giorno paſato , o alla notte
uegnente,e queſto non ferue alla quiete. Il ſecondo poi quando èoſcuro , ſi chia
maprima face,conciofia che allhora ſiaccendono ilumi,ne queſto ècommodo al
ripofo.il terzo quando lanotte ègiapiu denſa, & alhora ſi dice intempeſtiuanot
te,perchequel temponon è atto a operationealcuna.Ilquinto finoma Gallicinio,
conciofia che dalmezzo fuo in poi uenendo la notte uerſo il giorno igalli canta
no.ilfeſto ,è detto coticinio, gia uicino a l'aurora ,e cofiſi chiama,pche alhora per
lopiu ripoſo egrato ,e per ciò tutte le coſe ſtānoquete,& ferme. Et queſtiquattro
terminiſi attribuiſcono a la quiete . Il ſettimoſi chiamaDiluculo , coſidetto dal
giorno,chegialuce,nel cui tépo gl'induſtrioſiſileuano pfattiſuoi,& ilquale non
èpunto atto alſonno.Etcoſitante ſono leruote del carro de la notte , quâto in lei;
Jono i tèpi,chefolamēte ferueno al ripoſo.Ouero vogliamoa guiſa dinocchieri, a
diguar
PR 1 M 0. . 14
diguardie de caftelli partire la notte in quattro parti,cioènella prima nella ſecon
da,terza quarta uigilia della notte, coſiuerremoa fare quattroruote del car
ro di tante uigilie. Che poi ſia uestita diueste dipinta facilmente ſi puo uedere
queſta ſignificare l'ornamento del cielo,delqualeſiamo coperti.La notte ancho,co
medice Papia, cofiſichiama perche nuoce a gliocchi, concioſia che toglie a quel
lil'ufficio diuederci,peroche dinotte non ciueggiamo.Nuoce appreſo perche è
mal atta alle operationi,Imperocheleggiamo. Odia la luce quel ch 'operamale.
Onde ſegue cheamile tenebre comepiu atte almal fare. Et dice anco Giuuenale .
Per gli buominiſcannar leuan dinotte Iladroni, & c.
Oltre diciò Homero,nella Iliade,chechiamadonatrice didei,accioche conoſcia
mo, che la notte quidigrand'animo riuoltano grandiſſimecoſe neiloropetti,no
dimeno la nottepoco attaa tai coſe,aggraua glifpirtiinfiammati,& coſtringe
quelli comedomatifino alla luce.Hebbe appreſſo coſtei,ſi dalmarito,comeda ala
trimolti figliuoli comeſinarrerànelle ſeguenti cores .
La faimaſeconda figliuola della terra . '
PIACE a Virgilio poeta d'ingegno diuino la famaeſſere stata figliuola
della terramentre ne l' Eneida dice .
Quellalaterra partorendo irata ( Comedicon ) d'Encelado e di ceo
Per ſdegno de li dei,forella estrema. Generò pure. O quello cheſegue.
Diccftei,acciocheappaia la cagione della ſua origine,da Paolo èrecitata tal favo
la che per ingordigia diregnare eſſendonata guerra tra i gigantiTitani figliuoli
della terra ,& Gione,ſiuennea queſto chetuttiifigliuoidella terra , ch'erano co
trari a Gioue,foſſero amazzati, da Gioue,& da altri dei.Per la cuidogliala
terraſnegnata,& di uendetta ingorda,non eſſendo baſtantil'armefue cotra coſi
potentinemici,affined'oprar quelmale,cheper lei ſi poteſſe.con tuttele forze co
Stretto l'utero fuo,mandò fuorila fama,riportatricedelle ſcelerità de glidei.Po
ſcia dicoſtei deſcriuendo Virgilio la ſtatua, & l'accreſcimento, coſi dice
Lafamaè un mal dicuinonpiu ueloce Diſottouigilanti, & tante lingue,
E neſſun'altro , & diuolubilezza (Marauiglia da dire e tantebocche
Sol uiue,& caminandoacquista förze, Suonanoin lei,etante orecchieinalza
Picciola altimor primo,e s'inalza Vola di notte inmezzo'l ciel Stridēdo ,
Fino alle stelle, & entra nellaterra, Etper l'ombra terrena,nemaichino
Et trainuuolianco estendeilcapo Gli occhi p dolee ſonno, eſjede il giorno
Et poco dapoi ſogiunge, Ala guardia del colmod'alcun tetto :
E ueloce de'piedi,& liggier l'ale o ſopra d'alte, & eminenti torri,
vnimoſtrohorredo,e grāde,alquale quäte Légran cittàſmarrendo, e ſidelfalfo
Sono nelcorpo piumeſon tanti occhi come del uero èmeſſaggier tenace. ·
Sentiadunque eccelſo Re, co quãto ornamēto diparole,cõ quāta eleganza, econ
quâto fuco ,bēche in molto Stretta fitione,vir.Si sforzimoſtrare,e dimostri quali
fian le fue attioniueramēte che lo sēti.Maaccioche quelli che(oltre dite ſono p
leggere , le neggiamo un poco pin Steſe, àme piaceeſporre alquanto ,laſciando
da parte
LIBRO .
da parte quello che finoglia la fauola diPaolo.Dice adunque,laterra ſdegnata
perl'ira delli Dei,ilche per gliiratiDeiintendol'opra delle stelle d' intorno alcu
necoſe.Perchele stelle, o i corpiſopra celeſtiſenza dubbio oprano in noi,per la po
tenza a loro dal creator conceduta ſecodole fpofitionidiquelli che riceuano di lo
ro influffi.Diquinaſce cheun fanciullo,creſce per opra ſua. Quando poiuenendo
vecchio , non ſi disgiungedalla ragione dell'ottimogouernatore mainon oprano
alcuna coſa chenon paiano al falſo ,e ſubito giudicio dimortali,hauerla fatta con
ſdegno,comequando guidano alſuo fineun Regiuſto,unfelice Imperadore, & un
ualoroſo ſoldato. Et percio diſſe PaoloiDeiſdegnati, percheamazzarono quegli
huomini,i quali glihuominiistimauano degnida eſſer fattieterni. Ma cheſegue
da questo,la terraper talopra chiamata ira degli Dei ſi ſdegna,e queſta terra
s'intendelhuomo animoſo perche tuttifiamoditerra . E a chefinuoue ella ad
ira ,affine dipartorire la famauindicatrice della futuramorte, cioèche opri quel
Lo per la famadelſuonomenaſca acciocheper ira de gli Dei eſſendo caduto ilſuo
nomeper la famade gli opratimeritiſoprareſticontra il uoler anco diquelli,che
ammazzando l'huomoſiſono sforzatiin tutto leuarlo dellamemoria . Alche ci
eſforta ancoVirgiliomentredice .
AAcciaſcun
hitabreſtàu il ſuo comcoMala
rdileuifama
Diuitabreue,e in qugiorno,
e,eirreparabiltempo. priamo.tutti
eſta fa&mahanno Quest'è
tdiuirtù der acingegno,&
toratzinalzar
eſola coquii proprifatti,
chia,
sta non ſiopra
ChiamaPirgilio queſta fama diſopra unC male , percioche per acquistarla con
dritto occupauiconcorriamo.Conciofiaoprauicheper
rtuoſalomepiumeggianto
rittopaſſo
boru eltuttinon
dfacerdotijeſer leroccupati tuecon coſe leçite. frodile
lle inganni,per uittorie ,per
parlatol' Aiufommi
nhauiolenza t
poſſederfi
iprencipati,& tuttequelle coſe lecite, & illecitamente efferacquiſtate, che ſo
glionoinalzarinomi. Attento che ſe ſi oprauirtuoſamente,alihora non ſi chia
mauiuendo la fania uiuere un male.Mano propriamente ha parlato l' Auttore,
uſando per l'infamia il uocabolo della fama, Concioſia che ſeguarderemo la fit
tione,o piu toſto la cagionea baſtanza conoſceremoda quella eſfer feguita la infa
mia ,& non la fama. Appreffo dice que, anella primapaura picciola , & cofiè,
Imperò checome,cheifattiſianograndi,da qualinaſce pare , c'habbia principio
da una certa temadegli aſcoltanti,attento cheſempre ſiamomoſſidalprimoſen
tire dialcuna coſa , ſe ci piacehabbiamopaura cheſia falſa, ſe poici ſpiace
medeſimamente teniamo che ſiauera .Poi s'inalza in aere , cioèuola inampliarſi
per lo parlare dele genti, ouer fi caccia tra gli huominimediocri, do indi ua
per la terra ,cioè tra iluulgo, & iplebei , Alhora poinaſcondeilcapo trainu
uoli,quando ſitrasferiſce a iRè. Etancho ueloce d'ale , perche, comeeſſo dice ,
neſſuna coſa non èpiu ueloce.L'affermagranmoſtro,& horribile per riſpetto del
corpo,che a lei deſcriue,uolēdo chetutte le ſue piume ( chiamandola uccello per
lo fuo ueloce movimento habbiano effigie d'huomo,non ad altro fme che per ciò
s'intěda,che ciaſcuno , cheparli d'alcuna coſa aggiīga una pena alla fama, e coſi
dimoltieſſendomoltelepiumedegli uccelli,e non dipoche ſifa fama.o piu toſto
chiama questohorribilmoftro,perchequafimaino puoeller uinto .Conciofia che
quanto
is
PRIM 0 . ai
quanto piu alcuno cerca opprimerla, tanto piu diuentamaggiore , il che è cosas
monftruofa. Diceappreſo tuttii ſuoiocebi eſſere uigilanti,attento che la fama
non riſuona fenon da perſone uigilanti. Perciocheſe il parlamentoftaqueto , "
dorme,la fama fe conuertein niente.Chepoila notte uoli inmezzo il cielo,il dier
ce,perchefpefiffimeuolte s'è ritrouato la ſeru effereauenutoalcun fatto', chelaw
mattina aneho in lontariffimepartifiha faputo non altramente , cheſe la notte
folleuolata.Quero che dice queſto affine di moſtrare la uigilanza de cianciatorio
Indifa,che il giorno ella ſieda guardiana per dimostrare , che per le ſuenoue, fi
mettano guardie alle porte delle terre, do delle città, e ſoprale torriad eccitta
Teiguardiani,ouero afar la ſcorta di lontano.Etnon diftinguendoilfalſo dalua.
toge contenta riſferiretutte le coſe uere. La cui stanza appreſonelſuo maggior
volume coſi deſcriueOuidio .
Tra terra ,mare , & il celefte clima. Dibaſſa uoce,comeproprio quello ' .
Vicino amezzo ilmodo è un ampio loco che dal'ondedelmar fuol eller fatto ; :.
Da cui fiuedequanto in quello èpoſto, Sedilontano alcun fremer lo ſente ,
Benche lontaniſian tutti ipaeſi, Ouero qualè il ſuono, alhor cheGious
Doue ogni uoce penetrar le caues Fendel'ofcarenubi,onde ſi fanno
Per fino al cielo. lui la fama tiene . Glieſtremituoni, & occupa itheatri
in feggiofuo,e in quella roccaelefje La turba ,e il liggier uulgo uaſi, e uient
Entrate innumerabili,& aggiunſe Inſiemeſeminando uarie coſe , 11
Mille foramiaitetti, e non rinchiuſe Et uerese falſe , e uan uolando inſieme
D 'alcuna portaimurijanzidije notte Mille parole dirumor confuſe,
Sta ſempre aperta , tutta è fabricata Diquali empiono questico iparlari
Dibocche riſonante,da tuttafreme, L'orecchieuote.Rifferiſcon queſti
Et riporta le uoci,e ogn'hor paleja Le coſeudite ad altri,e creſceappreſo
Quello ch 'ellode.Entro nonu'èriposos : Lamiſura del finto , o nouo auttore
Nealcun ſilentio da neſſuna parte sêpre n 'aggiūge alcuna alaltre inteſc
Non ſolo u ’ègridar,maunmormoräre lui stala credenza,iuil'errore
Bugiardo, & temerario iui lauana si Chidel'inuention ne ſia l'auttore
Letitia, do iuile abbatute teme, iiv Ella ,cia che cifaccia in cielo , e inmare
La noua ſedition (Yenza faperfi. . Ein terrauede, e tutto ilmondo cerca .
Et quello cheua dietro. Abaſtanza anco dipoco ammaestrati queste coſe ſono
paleſt.E però quello che uoglia Paolo,mentre aggiunge alla fauolala fama eſlere
generataaffine dipalefarcle.coſe dishoneſtede glidei,restachedichiariamo . Il
chenon iſtimougler ſignificar altro, eccetto chenon potendoiminoricon lemag
giori contraſtare.fi sforzano con l'infamarli con parole uendicarſi . Volfero poi
ch 'ella foſſe figliuola della tetra,perchela famanon nasceda altra, che dalle ata
tioni operate in terra . Che anchorſia ſenza padre,non è ſtato detto ſenza ragio
ne attento che ſi come ſpeſifimeuolte delle coſe operate dalla fama , de le quali
per lo piu ſecondo che ſono falfiffime,non ſenefa toinuentore , colui che foſerie
trouato,potrebbe effere deſcritto in loco dipadre. Tartaro
I 'I BRO
. Tartaro terzo figliuolo della terra : 1, " ii
Afferma Theodontio Tartaro eſſere ſtatofigliuolo della terra ſenza padrado
Dice Barlaam ,che coſtui pigro , & da poco giaceancho nelventre della madre ,
perciocheuolendolo partorire, & chiamando in ſuo aiuto Cucina yella non uolſe
efferle fauoreuole alparto , la onde partori poila famaperuergogna delli Dei .
Queſto figmento ha pigliatomateria dalto effetto,non parche Lucinanonfollo
per darfauorea quello che era per naſcere,uuero al parto quenire .Conciofia che
gliantichi s'imaginarono intorno il centro della terra eller un locomolto cauo ,
doue l'animenocenti erano tormentate, comea pieno dimoftrauirgilio neldifcen
der d'Enea all'inferno. Queſtouogliono eſſerdetto Tartaro , ſecondo ifidoro
delle Ethimologie coſi chiamato dal tremor delfreddo.Perciocheiuinemairag
gio diSoleuipuote penetrare,neu 'èalcun mouimento d'aere,per loquale polas
Scaldarſi. Che poinel uentre della madre ſi faccia da poco , aſſai ſiconoſce,perche
non puo aſcender diſopra,e ſeuiafcendeffe,non ſarebbe piu tartaro. Impropria
mente èpoichiamato figliuolo della terra ,Percioche comecheuna donna lhabo
bia conceputa,nondimenos'un conceputo non ſarà uenuto in luce, diragione non
ſi potrà dire figliuolo.Et nomato ancho ſenza padre conceputo ,accioche credia
mo ilcorpo della terra hauer concauitadi.Non ſiamogia però certi,fe haueſſe
della creatione,ouer dalſeguito dopo la creatione.In testimonio delle predette ca
ſe dice Virgilio . . . i asis. i i ij . ! 1 .11
Ello Tartaro Stà dueuolte tanto i Quil'antica progenie della terra já
In profondo ſepolto ſopra l'ombre . ( DiTitun prola ) da folgor percola
Quanto di ſopra è l'aſpetto del Cielo E riuoltatanel profondo centro . 47
Verſolaterra d'ogn'intorno in alto Et quello cheua dietro. i. ''
Indi ſegue
Tagete quarto figliuolo della terra "
T ACETE, comeaffermarono igentili, & maſſimamente Thoſcani, ſenza
cognitionedipadrefu tenuto figliuolo della terra. Dicuiriferiſce Paolo Peru-,
gino , che eflendoſi alquantogonfiatala terraapprelo Thoſcani nel campo tar
quineſe,quel uillano, delquale era ilcampicello , commofodalanouità della com
fa , deſideroſo diuedere ciò che uoleuamoſtrarequella gonfiezza , Stette alquan ,
to ad aſpettare,finalmentedivenutoimpatiente un giorno tolfe una zappa,et inn
cominciòpian piano a cauar quel loco ,nemolto penetrò ,th'eccoti da quelleglen
be uſcire un fanciullo .Per lo cuimonſtro ſmarrito l'huomo rozachiamòi circo
wicini.Nemolto dapoi queſti,che poco dianzi era stato ueduto ilfanciullo , fu ui
Ato d'età compiuta,Gindia poco uecchib :Poihauendo inſegnato a glihabitato
ri l'artedell'indouinare,maipiu no comparſe.Ondeglihabitatori tenendolo Dio ,
lo hebbero per figliuolo della terra ,e lo chiamarono Tagete, chel'iſteſſo fonana
gia in lingua Thuſcana chefa nellatino Iddio,e poſcia in loco'di Iddiol adoraro
xu.Ma Iſidoro dice checõ l'aratro bauendoun cõtadino lentato una zolla, fu tro
uato
POR * ] MIO
Mato ilfanciullo ,ne piuda Thoſcanimeduto, e allorahauer inſegnato l'arte del
indouinare 11e di quella ancho,hauerne laſciato ilibri; iquali da Romanifurono
poinella loro lingua traſportati.Del cui figmēto iſtimoeſſere ſtato ilſenſotale,cio
potereſſerſi ritrouato alcuno chelungameteſtudiado intorno queſtearte, ego per
.commodità della contemplatione(sprezzata la conuerfatione deglihuomini) co
parſein un ſubito dotto,coſa chepuntonon era creduta. Et il finto partorir della
terra fi puo credere cheegliforſe ueduto foſſe uſcirediqualche ſpelóca,ouero che
- comenon penſato fi appreſentò dinanzi gli occhidellavoratore del capo, comeſe
follauſcito da quelle glebe,coſi dal roxzo uulgo fu detto figliuolo della terra.Sen
ize padre poi percheilſuonaſcimentofu dubbioſo.Oltre di cio ,hebbero in ufan
za gli antichichiamar figliuoli della terra
nivano a loro da un riullo ,perchefu ritrtutti
ometsogliſtranierino conoſciuti che ve
he è propria denesten
fa cNettuniquellicheueniuano
niuanoa loro da niaggio per terra.fi.comediceuano
permare. Fu desto fanciullo,perche fu ritrouato nouo, & ſubito in età prouetta ,
e uecchio,ilcheſignifica dotto, & prudente (cofa che è propria de uecchi)che
ciò aueniſſenel campo Tarquineſe, oper che foſſe iui primaildetto Tagete. cono
Sciuto ,operche Toſcanifurono famofiffiminella arte de indouinare. Per lo breue
terminedelſuo dimorare,ſi coprende la affettione grādedegli habitātiuerſo lui
perciocheildimorar da una coſa amata ( comeche foſſe lunghiſima) all'amante
parſemprebreue.che anco folje tenuto per Dionistimoeſſereauenuto per queſto
che la dottrina,laquale grandemētebonorauanoCoprando Iddio ) nobilitaſjero.
D LIBRO
LIBRO SECONDO DIMESSER
GIO . BOCCACCIO SOPRA LA
GENEOLOGIA DE GLI DEI
TRADOTTO, ET A DORNAT O PER
M . Giuſeppe Bettıſı da Baffano.
P Ko E м і о.
IAMO con la gratia ,& furoredel nostro uero
et onnipotente Iddio uſcito fuori delle caverne,
douehabbiamotratto fuoriquaſitutta la pro
le dell'Herebo , & fino doueè stato conceduto
all'ingegno,toltiuia ifigmenti;ignuda ne pre
cedente volumel'habbiamopofta inanziailet
tori.Etueramente non ſenza gran fatica tras
gli Stigi fumi, i nuvoliidella mia nauicella
quà ,& là pericolante cioho potuto fare , Ma
pofcia ches'è uenuto in piu apertomondo,forſe
con minor dubbio ananzeremo idiuerſiuiaggi,
et gliſtrani Euripi,ſonde dequaliche s'alzano fino alcielo,s'io non m 'inganno,
ueggio,perche tragli altri difficile Ethere,ouogliamo aere ; opiu propriamente
dir foco,tratto dalle uiſceredell'Hereboin altezza,primo col ſuo impeto ci occor
re,non ſolamenteſecondo per la gran prole,ma anchomolto riguardeuole , Della
cui,ſeabaſtanza dirittamente riguardo,il primo Gioue n 'èuno, ilqualenon me
no e riſplendente per la gloria di coſi famoſo nome,che per la grande ſucceſſione ,
La cui,s'iouoglio deſcriuere,mibiſogna, cacciato dal fluſo delmare , ſolcareper
tutto il litto diEgitto,diSoria,& il tuo Reame di Cipro . Laquale,effendo tanto
alla grandezza tua,o famoſiſimo Repaleſe,& chiara ,quanto è piu lontano il na
uigare,tiprego per l'eccelſo bonore del tuo nomeche patientemente tu fopporti
imiei errori, & a uſanza di Prencipe pio, piu toſto comandi, cheſiano corretti,
chelaſciare, cheſiano ſtracciatida identi degliinuidiofi . Perciocheio con law
uelajpiegata dalle foci del orco piglio uiaggio,pregandocolui ( chepericolando
nelmarediGenefareth idiſcepoli comandò a i uenti , & l'onde ) che drizziil
mio camino a buonporto .
L'Ethere
s E c O N D oi :26
L'Ethere,ouogliamodir foco,uigelimoprimofigliuolo dell'He.
rebo,chegenerò Gioue primo, & Celio ,ouero Cielo .
L'ethere,o uogliamo dir aere,o fuoco , ſi comepiace a Tullio nelle nature de
Dei, fu figliuolo della Notte, & dell'Herebo.Ilquale comechealle uolte propria
mente fiatolto per lo cielo,nondimeno da moltipare,cheſia istimato l'elemena
to del foco .Coſitestimonia V guccione, coſi pare che uoglia Ouidio nelprincipio
delfuo maggior uolume,doue dice .
Cio ſoprapoſe illiquid'aer chemanca Dipeſo ,e in ſe non hafeccia terrena
Et quello cheua dietro . Alcunitennero queſto eſſere la primacauſa di tutte le
coſe,comediſopra è stato detto, & fimilmente Pronapide dimoſtra con la ſua fit
tione effere figliuolo di Demogorgone,mentre diſſe ch ’il Chaos infiammatoman
dò fuori i fofpiri,mam 'è paruto crederea Cicerone. Ilquale foco, comechemolti
i facciano fterile,eglinondimeno ſcriue,chefu fecondo, & chegenerò Gioue pri
mo, & Celio. Dal quale uenne,& diſceſe poitutta la gran prole de Dei.
Gioue primo figliuolo dell'Ethere, ilquale tramaſchi, & femi
nehebbe tredici figliuoli,il primo de qualiMinerua , il ſecondo
Apis , il terzo il Sole, il quarto Diana , il quinto Mercurio , il ſe.
ito Tritopatreo, il ſettimo Ebuleo , l'ottauo Dionilio ,ilnono Her
cole, il decimo Proſerpina,l'vndecimo ilpadre Bacco ,il duodeci
mo Epafo, & l'ultimo Scitha .
LIBRO
LIBRO TERZO DI MESSÉ'R
GIO . BOCCACCIO SOPRA LA
GENEOLOGIA DE GLI DEI
G : * T 1 L 1.
· LIBRO
LIRBO QVARTO DI MESSER
GIO. BOCCACCIO SOPRA LA
GENEOLOGIA DE GLI DEI
GENTILI. .
. . . I 1. LIBRO i
LIRBO QVINTO DI MESSER
GIO . BOCCACCIO SOPRA LA
GENEOLOGIA DEGLI DEI
GENTILI.
r d Laodicea
i a m o l a quarta
l i e mola dip .
figliuoladiPriamo, & . ..
o
faric di Thra c p o g
dimoglie i
ddiHelicaonio .
Laodicea fufigliuola di Priamo,& maritata in Helicaonio figliuolo d' Anter
nore Re di Thracia , laquale da Troiani era chiamata Laodicea Galoo . Dicoftei
fa ricordoHomero nella Iliade dicendo. .
Quella Laodicea ,laqual fu moglie D ' Antenor fu tra tuttel'altre figlie
Del Re Helicaonio figliuolo DiPriamo lamiglior, & piu diſcreta .
istimo io che coftei folle figlinola d'Hecuba .
0 Licafte
LIBRO
uinta figliuola diPriamo, & moglie diPolidamante .
Sicomeafferma Paolo , Licafte fu figliuola di Priamo, e dimanierabella che
efen doſidilei innamorato Polidamante figliuolo d' Antenore , Theano forella
d'Hecuba,eglila tolſe per moglie non riguardando puntoche foſſe nata d'una
concubina .
Mediſicaſti ſefta figliuola diPriamo, & moglie diPolippo .
Mediſicaftifu figliuola naturale di Priamo,ne ſiſa diqualmadre, Coſteifumo
glie diPolippo figliuolo diMentore, ficomeHomero nella Iliade dimoſtra . il
qual dice che Priamo haueua una figliuola chiamata Mediſicasti pria che gli
Achiuiueniſſero a plpideo.
o Dicostei in battaglia fucamazzato'lmarito
ob da Teu
golo di Th liſena lola di Priam idoro . ellezza per dilento feceme
crofigliuolo di Thelamone .
Poliſena ſettima figliuola di Priamo.
Poliſena donzellafu figliuola di Priamo,e Hecuba , ſi come ſpeſje volte fa fe
de Euripide nella Tragedia intitolata Polidoro. Coſteiuienericordata per la
piu bella tra tuttel'altre donne Troiane,per la cui bellezza per diſgratia fua fu
da Achille arnuta .Colmezzo del qualeamore Hecubaa tradimento fecemon
rir ilfortiffimo giouane,non iftimando che per le ferite d' Achille ella ueninaa
fparger il ſangue dell'innocente donzella .Coſteidopola ruina diTroia , ſi come
Seneca Poeta Tragico nella Troade dimoſtra , fu dimandata da Pirro figliuolo
d ' Achilleper placar lo ſpirito delmorto padre, onde alla fine doppolungo cotra,
sto ( coſi perſuadendol'indouino Calcante ) gli fu conceduta . Cofiilcrudele ,
fiero giouanehauendola fatta ornare a guiſa diuergine,edinouella fpofa,lame
nò alla ſepoltura d' Achille,e perche diceuano che lo ſpirito d' Achille la diman
daya (ſi comedice Euripidenella predetta Tragedia ) iuila ſcannò.
Echemoneventeſimofecondo,& Cremenoneventeſimo
terzo figliuolo di Priamo.
· Furono Echemone,& Cremenone naturalifigliuoli di Priamo,de iqualinel
la lliade coſidice Homero. . . " .
Doue prefe due figli di Priamo Sopralde una corretta , uno de i quali
DiDardano figliuol che erano inſieme Era Echemone, e l'altro Cremenone .
Questi,due ſi comea baſtanza èmanifesto per leparole ſeguenti di Homero , fu
fono amazzati in battaglia da Diomede .
Gorgitioneventeſimo quarto figliuolo di Priamo.
Gorgitionefu figliuolo diPriamo,& caftiamira,focomedinotaHomero, có
queste parole .
Ma questi con un dardo colſe in petto Gorgition figliuol di Priamoaltiero.
cofui (ſecondo chepoiſegue nel teſto ) fugenerato da Priamo diCastiamiras
nella città Eufma uicinaa Truia ,ilquale poinellabattaglia apprello Trois fui
anakzato da Teucro figlikola di belamone. ' ,
Cebrio
E 1 B RO
Cebrione venteſimo quinto figliuolo di Priamo. .
Cebrionefu figliuolo di Priamo, ficomeappare per Homero che di lui nella
. Iliade coſi dice ... " , .
Il naturale figliuolo Cebrione Delglorioſo, e altiero Re Priamo : :
Queſto Cebrione,comenella Iliade dice l'isteſſo Homero ,nella battaglia uicino a
Troia percoſſo daun colpo diſaſſo da Patroclo ſe nemorì.
Forbante venteſimorefto figliuolo di Priamo che
Hind generò llioneo . im
ti Forbante fu figliuolo di Priamo, & Efitefia figliuola di Staſeppo Migdomo li
*comedice Paulo ,il quale ſcriue che nel tempo della guerra diTroia ei fu tanto
vecchio che piu tofto fratello che figliuolo di Priamoparena , & nondimeno per
la degna uirtù dell'armilocata in luinon ostantigli anni,contra il uoler ancho di
Priamopiu uolteandòa combattere,ma finalmente da Menelao gli fu leviato il
capo,benche Seruio dica , chiamiper teſtimonio Homero che questo Ferban
temainon combatteſe cheglifauoreggiafe Mercurio , ilchemarauiglioninon
hauer ritrouato nell'Iliade , comechefia coſa credibile che Homero non habbia
nomato tutti quegli che in quellebattaglie combatterono.Ma qual foſe il ſuo fi
nenon miricordohauer letto .
. : . Ilioneo figliuolo diForbante . .
Ilioneo fu figliuolo diForbante,comeafferma Paolo,il cheanco dimoſtra Ser .
uio:Quanto ch 'egliin armifoffevaloroſo forto Troia nomiricordo hauer letto,
nondimeno,ſi comeper Virgilio è paleſe , fu molto eloquente , percioche egli fu
quello cheſeguendo Enea dopo la ruina di Troia andò ad impetrarſaluo condot
to da Didone perſe , i compagni, e con la ſua eloquenza la placò..Et effen
do ancho uenuto in Italia Enea,andò legato al Re Latino. .
Sveti 15
ovatieen persone
23 :59.PLASS
* PA LIBRO
LIBRO SETTIMO DI MESSER
GIO . BOCCACCIO SOPRA LA
GENEOLOGIA DE GLI DEI
GINI ILI.
TRADOTTO, ET ADORNATO PER
M . Giuſeppe Bettuſſida Baſſano.
ALL'ILLVSTRE SVO SIGNORE,
ilConte Collaltino diCollalto .
10 CHE poco dianzi altiffimoRedal fiume Elo
Ja di Certaldo, & dell' Arno diThoſcana la
uea ſpiegatole uele in mare, e ſono girato a for
Cs