Quante volte lo abbiamo ripetuto? Lo spagnolo è una lingua teatrale, ritmica e scenografica, ma è anche molto precisa (molti più che l’italiano). L’utilizzo del verbo Ir (andare) e Venir (venire) è un ottimo esempio. Apparentemente le regole sono uguali all’italiano:
Si usa Ir (andare) quando dalla nostra posizione ci si muove verso un punto.
Si usa Venir (venire) quando da una posizione lontana ci si avvicina. Esempi: Yo voy al cinema (io vado al cinema); mañana Cristina viene a trabajar con nosotros (domani Cristina viene a lavorare con noi). Nella realtà dei fatti il verbo venir può generare confusione perché non sempre questa regola è rispettata dall’italiano. Infatti, nonostante siamo noi a muoverci, in italiano diciamo: “Vengo con te”. E se qualcuno ci invita a una festa, rispondiamo: “Va bene, vengo”. E ancora, se qualcuno ci invita ad avvicinarci, spesso rispondiamo: “Vengo”. In spagnolo no. Si usa, molto più correttamente, Ir (andare). Quindi:
Se qualcuno ci chiama, si risponderà ¡Voy! e non ¡vengo!
Se un amico ci invita a seguirlo risponderemo voy contigo e non vengo contigo Se ci invitano a una festa, risponderemo: voy con mucho gusto e non vengo con mucho gusto
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