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DESCRIZIONE

La Zenza Bronica ETRSi fu commercializzata dall'ottobre 1989 fino a dicembre 2004,

rappresenta la terza versione della reflex medio formato costruite dalla Zenza Bronica attorno

al formato 6x4,5. La capostipite di queste macchine fu la ETR presentata nel gennaio 1976 e

seguita nel gennaio 1979 dalla ETRS.

La Zenza Bronica ETR rappresenta una svolta nella produzione di macchine fotografiche da

parte della casa giapponese sia per l'introduzione di un nuovo formato, si ricordi che tutte le

Zenza Bronica prodotte fino ad allora erano solo delle 6x6, che per il passaggio dall'otturatore

a tendina, sul piano focale, a quello centrale, inserito in ogni singolo obiettivo. Innovazioni che

verranno poi riprese nelle macchine della serie SQ (6x6) e GS (6x7). Il tutto continuando a

mantenere un sistema modulare ricco di accessori che ha saputo farsi apprezzare nel tempo.

La bontà del progetto ERT è sottolineata dalla sua longevità: 28 anni in cui la fotografia

tradizionale subisce una serie di forti cambiamenti, dai sistemi di misurazione dell'esposizione

sempre più sofisticati all'autofocus, fino a sfociare nel digitale.

Digitale che ne segna pure la fine, forse prematura. Eppure, per ironia della sorte, volendo

spenderci su un bel po' di Euro a una Zenza Bronica ERTS o SQ può essere ammodernata con

l'applicazione di un dorso digitale.

 
CARATTERISTICHE

Modello: Reflex medio-formato 6x4,5 cm., monobiettivo con esposizione manuale o

automatica a priorità di diaframma in abbinamento a mirino esposimetrico. Sistema modulare

basato sull'intercambiabilità di ottiche, dorsi, mirini, ecc. Messa a fuoco manuale.

Formato: 42,5x55 mm.

Baionetta: Zenza Bronica ETR dotata di contatti elettrici per la trasmissione dei dati inerenti la

velocità dell'otturatore centrale e l'apertura del diaframma, oltre ai leveraggi necessari ad

armare l'otturatore. Non è compatibile con le ottiche previste per le Zenza Bronica serie SQ e

GS.

Obiettivi Standard: Zenzanon EII 75mm. F2,8 – Zenzanon PE 75mm. F2,8.


Modi d'Esposizione: Esposizione manuale, la macchina non è dotata di un proprio sistema

esposimetrico. E' inoltre possibile montare diversi mirini a pentaprisma dotati di sistema

esposimetrico che consentono anche di usare la macchina con l'assistenza di un esposimetro

sia in modalità manuale che automatica a priorità di diaframma.

Otturatore: Centrale a controllo completamente elettronico costituito da cinque lamelle

metalliche, tempi di posa selezionabili su posizioni fisse tra 8” e 1/500, variabili a mezzo

ghiera, e posa B. Ogni obiettivo dispone inoltre di un interruttore a cursore per attivare la posa

T. E' previsto un tempo meccanico per poter funzionare senza l'ausilio dalla pila, il tempo

meccanico si ottiene impostando la ghiera su 1/500

Flash: Accessorio. Esposizione automatica TTL tramite cavo adattatore e flash sistema SCA.

Con i flash universali sincronizzazione tramite presa X a sinistra del bocchettone porta ottiche e

flash montato su apposita staffa in quanto il corpo è privo di slitta porta accessori, o tramite

contatto caldo X sulla slitta dei sistemi di avanzamento accessori. Sincronizzazione totale su

tutti i tempi grazie all’otturatore centrale.

Autoscatto: Non previsto.

Esposimetro: Non previsto, è comunque presente la predisposizione dei contatti elettrici per

montare appositi mirini a pentaprisma dotati di sistema esposimetrico. Mirini disponibili

modello AE II e AE III; l’esposimetro si attiva premendo parzialmente il pulsante di scatto.

Compensazione dell’Esposizione: Non prevista per corpo macchina. Possibile tramite

apposito comando posto sui mirini esposimetrici.

Mirino: Standard a pozzetto, disponibili diversi mirini a pentaprisma sia esposimetrici che non.

Il campo inquadrato e l'ingrandimento varia a seconda del mirino montato sul corpo macchina.

Il mirino a pozzetto è dotato di una lente d'ingrandimento per agevolare la messa a fuoco. I

mirini esposimetrici riportano al loro interno i dati relativi all'esposizione.

Messa a Fuoco: Manuale su schermo, comunemente detto vetro ma in realtà di materiale

plastico, smerigliato; intercambiabile e disponibile in vari modelli, alcuni completamente

smerigliati e atri provvisti di zona centrale microprismatica e/o stigmometro a spezzamento


d’immagine. L'operazione di cambio dello schermo di messa a fuoco può essere facilmente

effettuata da chiunque.

Indici nel Mirino: Indicazioni presenti solo nei mirini esposimetrici e variabili a seconda del

tipo.

Avanzamento Pellicola: Tramite manovella di avanzamento rapido ad azione singola o

additiva, rotazione in senso orario di 360°. Possibilità di avanzamento manuale tramite

impugnatura a “L” o motorizzato tramite applicazione di un winder disponibile in varie versioni

con velocità e modalità di avanzamento variabile a seconda del modello.

Specchio: Non ritorna automaticamente dopo lo scatto, si abbassa solo armando di nuovo

l'otturatore e facendo avanzare la pellicola. E previsto l'alzo manuale dello specchio, tramite

apposita levetta posta sul lato destro del corpo, per prevenire le vibrazioni introdotte dal suo

movimento, funzione utile per riprese macro.

Contapose: Additivo, presente sul dorso portapellicola e non sul corpo, numero di esposizioni

variabile in base al dorso impiegato, ad azzeramento automatico a fine pellicola.

Esposizioni multiple: possibili senza limitazioni, tramite azionamento dell’apposita levetta

posta sul lato destro del corpo.

Alimentazione: Corpo macchina una batteria all’ossido d’argento da 6V tipo PX28 o similari;

oppure una batteria alcalina da 6V tipo n° 537 o A544.

Test batteria: Presente tramite segnalazione a mezzo led visibile nel mirino.

Dorso: Intercambiabile anche con pellicola parzialmente esposta; svolge la funzione di pota

pellicola. Disponibile in vari modelli a seconda del tipo di pellicola impiegato o del formato.

Dimensioni: Solo corpo: lunghezza 92 mm; altezza 87 mm; profondità 69 mm.

Peso: 480 gr. (solo corpo, esclusa la batterie e ogni altro accessorio).

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