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Le origini

La prima occupazione abusiva fatta utilizzando il nome CasaPound, fu quella del 26


dicembre 2003 a Roma da parte di un gruppo di giovani facente riferimento
all'area ONC/OSA (acronimo di "Occupazioni Non Conformi e Occupazioni a Scopo Abitativo") e
provenienti dall'esperienza precedente di CasaMontag alle porte di Roma. L'edificio, un ex-palazzo
governativo al n. 8 di via Napoleone III, è diventato in seguito la sede nazionale del movimento e
dell'associazione CasaPound Italia. Nel 2010 vivevano a CasaPound 23 famiglie per un totale di 82
persone.[17][21]
Nei due anni successivi alla sua prima azione, CasaPound moltiplicò le occupazioni abusive a
Roma[17][22][23][24]: le autorità risposero in molti casi con sgomberi[25][26].
Nel 2006 CasaPound si dotò di una sua organizzazione studentesca, denominata Blocco
Studentesco[27], inoltre decise di entrare nel partito Movimento Sociale Fiamma Tricolore[28][29]. Il
periodo è contraddistinto da azioni dimostrative, come l'assalto alla "bolla" del programma
televisivo Grande Fratello nel 2008 a Roma[30], insieme con altre occupazioni di edifici[31]. Nel 2008,
per protesta contro la mancata organizzazione di un congresso nazionale, CasaPound occupò la
sede centrale romana della Fiamma Tricolore, venendone espulsa [32].
Il centro sociale ha un suo gruppo musicale di riferimento, gli Zetazeroalfa, fondato da Iannone, una
compagnia teatrale (Teatro non conforme F. T. Marinetti) e una web radio (Radiobandieranera).

Attività politica
A partire dalle elezioni amministrative 2011 CasaPound ha presentato propri candidati alle elezioni
locali in liste civiche o di centro-destra[33] riuscendo a far eleggere alcuni suoi rappresentanti[34].
Dalle elezioni 2013 invece decide di presentarsi ufficialmente con una propria lista autonoma sia in
ambito nazionale sia amministrativo[35][36].
Alle Elezioni Europee 2014 CasaPound sostenne l'elezione nella Circoscrizione Italia centrale del
leghista Mario Borghezio[37]. Da questo risultato nasce una collaborazione con la Lega Nord.[38][39][40]
[41]
 Il rapporto fu successivamente interrotto per divergenze politiche dovute al riavvicinamento del
leader leghista alla coalizione di centrodestra[42].
Nel maggio del 2015, è stato eletto per il consiglio comunale di Bolzano, Andrea Bonazza con un
totale di 309 voti e il 2,4% delle preferenze, primo consigliere eletto in Italia appartenente a
CasaPound. Nuovamente a Bolzano, l'8 maggio 2016, CasaPound guadagno oltre il 6% di
preferenze alle elezioni comunali facendo passare i propri consiglieri comunali da uno a tre. [43][44]
Sempre nel 2016 Simone Di Stefano si candidò in qualità di sindaco alle elezioni comunali di Roma,
ricevendo l'1,18% di consensi. Durante il discorso di presentazione del proprio programma Simone
Di Stefano dichiarò che in meno di dieci anni CasaPound sarebbe arrivata al governo. [45]
Il 26 giugno 2019 il presidente Gianluca Iannone decreta la fine dell'esperienza politica di
CasaPound, che torna ad essere un movimento politico non elettorale. [46]
Il movimento comunque ha avuto, seppur per brevissimo tempo, due sindaci nei comuni
di Trenzano (Andrea Bianchi, eletto nel 2013 con la lista civica "Azione Civica", passato a
CasaPound nel 2017) fino al 2018, scadenza naturale del mandato, e a San Pio delle Camere (Pio
Feneziani, eletto nel 2014 con la lista civica "Basta Declino", passato a CasaPound nel 2018) fino al
2019, ma poi aderì alla Lega.

Il Primato Nazionale
Nel 2013 CasaPound lancia ufficialmente Il Primato Nazionale, giornale online legato al partito.
Nell'ottobre 2017 Il Primato Nazionale si trasforma ufficialmente in un mensile patinato, acquistabile
in edicola o su abbonamento. Direttore della testata è Adriano Scianca, ex collaboratore de Il
Foglio, Libero e La Verità, mentre tra i collaboratori si notano Paolo Bargiggia, Vittorio
Sgarbi e Diego Fusaro.[47]

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