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NRIF AA020562
filename2 UNIN1211000
IDcompl UNI EN 12110:2004 - 01-07-2004 - Macchine per scavo meccanizzato di gallerie - Accesso alla zona in pressione - Requisiti di sicurezza
ITEM3 SICUREZZA
TITOLO Macchine per scavo meccanizzato di gallerie - Accesso alla zona in pressione -
Requisiti di sicurezza
Tunnelling machines - Air locks - Safety requirements
SOMMARIO La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana della norma europea EN
12110 (edizione ottobre 2002). La norma specifica i requisiti di sicurezza relativi
all'accesso alla zona in pressione delle macchine per scavo meccanizzato di gallerie.
PARZIALMENTE SOSTITUITA
GRADO DI COGENZA
COLLEGAMENTI INTERNAZIONALI
LINGUA Italiano
PAGINE 14
PREZZO EURO Non Soci 36,00 Euro - Soci 18,00 Euro
Documento contenuto nel prodotto UNIEDIL STRUTTURE edizione 2005-2.
E' vietato l'uso in rete del singolo documento e la sua riproduzione. E' autorizzata la stampa per uso interno.
LUGLIO 2004
Tunnelling machines
Air locks
Safety requirements
NORMA EUROPEA
SOMMARIO La norma specifica i requisiti di sicurezza relativi all’accesso alla zona in
pressione delle macchine per scavo meccanizzato di gallerie.
RELAZIONI NAZIONALI
PREMESSA NAZIONALE
La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, del-
la norma europea EN 12110 (edizione ottobre 2002), che assume
così lo status di norma nazionale italiana.
La traduzione è stata curata dall’UNI.
La Commissione "Sicurezza" dell’UNI segue i lavori europei sull’ar-
gomento per delega della Commissione Centrale Tecnica.
Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-
gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte
in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terrà in considerazione, per l’eventuale revisione della norma stessa.
INDICE
INTRODUZIONE 1
2 RIFERIMENTI NORMATIVI 1
3 TERMINI E DEFINIZIONI 2
BIBLIOGRAFIA 14
OTTOBRE 2002
Tunnelling machines
EUROPEAN STANDARD Air locks
Safety requirements
Tunneliers
NORME EUROPÉENNE Sas de transfert
Prescriptions de sécurité
Tunnelbaumaschinen
EUROPÄISCHE NORM Druckluftschleusen
Sicherheitstechnische Anforderungen
DESCRITTORI
CEN
COMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE
European Committee for Standardization
Comité Européen de Normalisation
Europäisches Komitee für Normung
Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles
© 2002 CEN
Tutti i diritti di riproduzione, in ogni forma, con ogni mezzo e in tutti i Paesi, sono
riservati ai Membri nazionali del CEN.
PREMESSA
Il presente documento (EN 12110:2002) è stato elaborato dal Comitato Tecnico CEN/TC 151
"Apparecchiature per costruzione e macchinari per materiali da costruzione - Sicurezza",
la cui segreteria è affidata al DIN.
Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o median-
te pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entro aprile 2003, e le
norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro aprile 2003.
Il presente documento è stato elaborato nell'ambito di un mandato conferito al CEN dalla
Commissione Europea e dall'Associazione Europea di Libero Scambio ed è di supporto ai
requisiti essenziali della/e Direttiva/e dell'UE.
Per quanto riguarda il rapporto con la/e Direttiva/e UE, si rimanda all'appendice informa-
tiva ZA che costituisce parte integrante del presente documento.
In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei se-
guenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Danimar-
ca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Malta,
Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e
Svizzera.
INTRODUZIONE
Il presente documento è una norma di tipo C come definita nella EN 1070:1998.
Il macchinario interessato e la misura in cui sono trattati i pericoli, le situazioni e gli eventi
pericolosi coperti sono indicati nello scopo e campo di applicazione del presente
documento.
Quando le disposizioni della presente norma di tipo C differiscono da quelle dichiarate in
norme di tipo A o B, le disposizioni della presente norma di tipo C hanno la precedenza
sulle disposizioni delle altre norme, per macchine che sono state progettate e costruite in
conformità alle disposizioni della presente norma di tipo C.
1.2 La presente norma tratta tutti i pericoli significativi, le situazioni e gli eventi pericolosi
relativi alle zone in pressione e alle paratie stagne, quando sono utilizzate come previsto
e nelle condizioni previste dal fabbricante (vedere punto 4). La presente norma specifica
le misure tecniche appropriate per eliminare o ridurre i rischi derivanti da tali pericoli signi-
ficativi.
1.3 Il presente documento non è applicabile al macchinario costruito prima della data di
pubblicazione del presente documento da parte del CEN.
2 RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente norma europea rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni
contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati
del testo e sono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive
modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte
nella presente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non
datati vale l'ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento (compresi gli
aggiornamenti).
EN 140:1998 Respiratory protective devices - Half masks and quarter masks -
Requirements, testing, marking
EN 292-2:1991 Safety of machinery - Basic concepts, general principles for
design - Technical principles (identical with
ISO/DIS 12100-2:2000) Revision of EN 292-2:1991 and
EN 292-2:1991/A1:1995)
EN 1070:1998 Safety of machinery - Terminology
EN 60204-1:1997 Safety of machinery - Electrical equipment of machines - General
requirements (IEC 60204-1:1997)
EN 60529:1991 Degrees of protection provided by enclosures (IP Code)
(IEC 60529:1989)
EN 61310-1:1995 Safety of machinery - Indication, marking and actuation -
Requirements for visual, auditory and tactile signals
(IEC 61310-1:1995)
EN ISO 11202:1995 Acoustics - Noise emitted by machinery and equipment -
Measurement of emission sound pressure levels at a work station and
at other specific positions - Survey method in situ (ISO 11202:1995)
3 TERMINI E DEFINIZIONI
Ai fini della presente norma europea, si applicano i termini e le definizioni forniti nella
EN 1070:1998 unitamente ai seguenti.
3.1 aria compressa: Aria con una pressione di più di 0,1 bar, al di sopra della pressione
atmosferica. Tutte le pressioni devono essere misurate al di sopra della pressione
atmosferica.
3.3 camera di lavoro: Spazio in cui si svolge del lavoro in aria compressa.
3.4 zona in pressione: Locale in pressione con una o più camere con porte di accesso, che
può essere sigillato e pressurizzato con aria compressa.
3.5 zona in pressione per materiali: Zona in pressione attraverso la quale entrano o escono
dalla camera di lavoro solo materiali o attrezzature.
3.6 zona in pressione per personale: Zona in pressione attraverso la quale entrano o escono
dalla camera di lavoro solo persone.
3.7 zona in pressione combinata: Zona in pressione attraverso la quale entrano o escono
dalla camera di lavoro persone, materiali o attrezzature.
3.8 paratia stagna: Attrezzatura che separa spazi con diversi livelli di pressione.
3.9 pressione di esercizio massima: Pressione più elevata a cui può essere sottoposta una
camera in pressione durante l’uso corrente.
3.10 pressione di progetto: Pressione utilizzata per il calcolo non includente il fattore di
sicurezza.
3.11 impianto per la produzione di ossigeno: Impianto e attrezzature ausiliarie utilizzati per
fornire l'alimentazione di ossigeno necessaria per un procedimento di decompressione
sicuro.
4.1.3 Variazione di pressione non controllata, vedere punti: 5.1.1, 5.1.2, 5.2.6, 5.2.9
4.5 Pericoli generati da materiali e sostanze lavorati, utilizzati o consumati dal macchinario,
per esempio:
4.6 Pericoli generati dall’inosservanza dei principi ergonomici nella progettazione della
macchina (macchinario non adeguato alle caratteristiche e abilità umane) provocati per
esempio da:
4.6.1 Posture insalubri o sforzi eccessivi, vedere punti: 5.1.8, 5.2.2, 5.2.3
4.7 Pericoli causati da guasto nell'alimentazione di energia, rottura di parti del macchinario
e altri problemi di funzionamento, per esempio:
4.7.3 Decompressione non controllata della camera di 5.1.6, 5.2.5, 5.2.6.1, 5.2.9,
lavoro o della zona in pressione, vedere punti: 5.2.10.6
4.8.1 Dispositivi (di protezione) di sicurezza di qualsiasi tipo, 5.1.3, 5.1.5, 5.2.6.1,
vedere punti: 5.2.6.2, 5.3, 5.5.2
5.1.1 Calcolo
La pressione di progettazione deve essere 1,1 volte la pressione d'esercizio massima.
Dove le paratie non possono essere sottoposte a prova, la pressione di progettazione
deve essere 1,5 volte la pressione d'esercizio massima.
Il calcolo deve essere eseguito in conformità al metodo degli elementi finiti. I calcoli
devono far parte della documentazione tecnica.
Nota Questa valutazione del rischio specifica fa parte di una valutazione del rischio generale relativa ai pericoli non
trattati dalla presente norma di tipo C.
Devono essere idonee per spazi umidi e bagnati e protette dai depositi di polvere e dagli
spruzzi d'acqua (classe minima IP 55 della EN 60529:1991, punto 4). Le apparecchiature
elettriche devono essere progettate in modo tale da minimizzare il rischio di incendio e di
fumi tossici e devono resistere a variazioni di pressione fino alla pressione d'esercizio
massima della zona in pressione.
5.1.5 Comunicazione
Deve essere installata una rete di comunicazione vocale per collegare la camera di lavoro,
le zone in pressione per il personale e il quadro di comando.
5.2.2 Dimensioni
Le zone in pressione per il personale devono soddisfare i seguenti requisiti minimi:
prospetto 1 Dimensioni
5.2.3 Sedili
Le zone in pressione per il personale devono essere dotate di sedili. Devono avere
schienali ed essere progettati in modo che ogni persona abbia a disposizione
un'ampiezza di seduta di almeno 0,5 m e una profondità di seduta di almeno 0,4 m, e che
sia evitato un raffreddamento del corpo in seguito al contatto con superfici fredde.
Per le zone in pressione per il personale che fanno parte di una macchina per scavo
meccanizzato di gallerie progettata per una pressione d'esercizio massima non maggiore
di 1,5 bar e quando non sono richieste decompressioni in diverse fasi, i sedili possono
essere omessi.
5.2.6.1 Strumentazione
- Attrezzature per il controllo della pressione, controllabili dall'esterno e dall'interno;
- dispositivo per la misurazione della pressione interna, che la visualizzi all'esterno nel
quadro di comando e all'interno della camera in pressione per il personale. Accura-
tezza di lettura di 0,05 bar;
- all'esterno della zona in pressione devono essere installati dispositivi per la registra-
zione della pressione di ogni camera con un’accuratezza di 0,05 bar. Le velocità di
registrazione non dovrebbero essere minori di 1 giro in 4 h per i registratori circolari
5.2.8 Ventilazione
Le zone in pressione per il personale devono essere dotate di attrezzature per l'alimenta-
zione di aria fresca (aria di spurgo). L'alimentazione d'aria deve essere di almeno
50 litri/min per persona, misurata alla pressione della camera. Se automatica, la ventila-
zione deve essere effettuata con variazioni di pressione minori di ±0,05 bar.
5.2.10 Produzione di ossigeno (incluse tutte le miscele di gas con più del 25% di ossigeno)
alla pressione di ogni fase di decompressione. Sul quadro di comando deve essere
installata una valvola di intercettazione principale che interrompa tutta l'alimentazione di
ossigeno nella camera. Inoltre, ogni linea di alimentazione deve essere dotata di una
valvola che impedisca che l'ossigeno fluisca nell'aria ambiente in caso di una rottura nella
linea. La tubazione deve essere completamente pulita internamente.
5.2.10.4 Respiratori
Devono esserci respiratori sufficienti corrispondenti alla capacità della zona in pressione
e almeno un respiratore di scorta.
Le maschere devono essere progettate per una produzione al 100% di ossigeno e devono
soddisfare i relativi requisiti della EN 140:1998 alla pressione alla quale devono essere
utilizzate e nel sistema per il quale devono essere utilizzate. Devono essere di una proget-
tazione che consenta una facile sostituzione e pulizia. Ogni respiratore deve essere
collegato a un sistema di scarico fuoribordo che deve scaricare il gas esalato al di fuori
della zona in pressione in un luogo con ventilazione adeguata. Tale area deve essere
contrassegnata come area di scarico di ossigeno e deve essere contrassegnata con
cartelli "VIETATO FUMARE".
5.5.1 Sigillatura
Le paratie stagne devono fornire una sigillatura efficace fra gli spazi con diverse pressioni.
6.1 Le zone in pressione e le paratie stagne progettate per 1,1 volte la pressione d'esercizio
massima, devono essere in grado di resistere a una prova di pressione idraulica a 1,5 volte
la pressione d'esercizio massima. I risultati della prova devono far parte della documen-
tazione tecnica. Altrimenti per le zone in pressione e le paratie stagne progettate per
1,5 volte la pressione d'esercizio massima, la verifica deve essere effettuata mediante
calcolo.
6.3 Il funzionamento della rete di comunicazione vocale deve essere sottoposto a un controllo
funzionale.
7.1 Generalità
Le istruzioni scritte devono essere redatte in conformità al punto 5.5 della EN 292-2:1991.
Devono specificare quando si presenta la necessità di utilizzo di dispositivi di protezione
individuale. Nelle istruzioni scritte devono essere fornite informazioni sul rumore come
specificato al punto A.1.7.4. f) dell'appendice A della EN 292-2:1991.
Anche se le zone in pressione devono essere progettate e fabbricate in modo che siano
evitati o ridotti i pericoli durante l'assistenza e manutenzione, i pericoli inevitabili devono
essere indicati nel manuale d'istruzioni appropriato e sui segnali di avvertimento.
7.4 Marcatura
Sulle zone in pressione deve essere indicato in modo permanente e chiaro quanto segue:
- nome e indirizzo del fabbricante;
- marchio obbligatorio;
- anno di costruzione;
- designazione della serie o del tipo, se presenti;
- numero di serie o di identificazione, se presenti;
- pressione d'esercizio massima in bar;
- peso complessivo in kg;
- volume lordo di ogni camera in m3;
- numero massimo di persone ammesse in ogni camera;
- simboli, pittogrammi e segnali di avvertimento;
- diagrammi;
- direzione di apertura/chiusura delle valvole;
- circuiti e funzioni;
- segnali come richiesto nei punti 5.2.2, 5.2.10.4, 5.3 e 5.4;
- (designazione colorata delle) tubazioni di ossigeno, dove applicabile;
- informazioni sui valori nominali.
Se una zona in pressione combinata non è progettata per la decompressione del
personale, questo deve essere chiaramente indicato su una targhetta su ogni lato della
zona in pressione.
BIBLIOGRAFIA
EN 292-1 Safety of machinery - Basic concepts, general principles for
design - Basic terminology, methodology [(identical with
ISO/DIS 12100-1:2000) Revision of EN 292-1:1991]
UNI
Ente Nazionale Italiano La pubblicazione della presente norma avviene con la partecipazione volontaria dei Soci,
di Unificazione dell’Industria e dei Ministeri.
Via Battistotti Sassi, 11B Riproduzione vietata - Legge 22 aprile 1941 Nº 633 e successivi aggiornamenti.
20133 Milano, Italia