Descrizione[modifica | modifica wikitesto]
Nel caso di corpi semplici l'analisi modale è in grado di studiare il comportamento dinamico nel dettaglio
attraverso la valutazione della sua frequenza naturale e dei modi propri di vibrare associati. Nel caso di
strutture complesse, esse vengono preventivamente schematizzate attraverso il metodo degli elementi
finiti al fine di ottenere gli stessi risultati riferiti all'insieme.
Mediante tale analisi si definisce la risposta della struttura in progetto a forzanti con diversi contenuti
armonici. Gli scopi possono essere vari, per esempio evitare fenomeni di risonanza meccanica oppure
valutare gli stati di sforzo/deformazione indotti dalle stesse forzanti. I campi d'applicazione di tale
metodologia sono l'ingegneria meccanica, l'ingegneria aerospaziale, l'ingegneria biomedicale,
l'ingegneria del suono e l'ingegneria civile per quanto concerne l'analisi delle sollecitazioni sismiche.
È possibile calcolare gli autovalori e gli autovettori associati attraverso il problema di autovalori
associato, del secondo ordine:
Dove i sono gli autovalori, e gli sono gli autovettori del sistema, nella forma di vettori colonna. Con
questa formulazione si calcolano gli autovalori con:
È così possibile utilizzare gli autovettori, che sono i modi propri del sistema approssimati, per
la diagonalizzazione del sistema, che, se anche la matrice di smorzamento è diagonalizzabile, porta a
scrivere il sistema in coordinate modali come un sistema di equazioni tra loro indipendenti. Effettuo il
cambio di coordinate:
Si può osservare che questo cambio di coordinate è legittimo perché gli autovettori sono tra loro
indipendenti, in virtù dell'ortogonalità. La nuova variabile consente di scrivere il problema nella forma:
Assumendo che anche la matrice di smorzamento sia tale, il che è vero solo per smorzamento piccolo
e frequenze naturali del sistema lontane tra loro, è diagonalizzato. Si può quindi scrivere nella forma:
Questo nuovo sistema è costituito da equazioni tra loro indipendenti, nella forma:
Le e sono dette rispettivamente massa modale e rigidezza modale. Divido l'equazione per la massa
modale associata:
Definisco la pulsazione naturale, non smorzata, associata al modo, che coincide con l'autovalore
associato:
Lo smorzamento critico:
Per cui