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LA CONTRATTUALISTICA

INTERNAZIONALE

D Andrea
Dr. A d Aguiari
A i i

Roma 04 dicembre 2012


Strategia aziendale per
internazionalizzazione
• Strategie di • Introduzione
ingresso nel del prodotto e
mercato del marchio

I per il
regolatori successo

in un
di una
nuovo
impresa
mercato
• Un serio • Analisi di
contratto mercato
mercato,
internazionale adattamento e
controllo
Introduzione

 Gli aspetti
tti contrattualistici
t tt li ti i e giuridici
i idi i rivestono
i t un'importanza
'i t
rilevante per il buon esito di un accordo commerciale e
meritano,, p pertanto,, di essere affrontati fin dal nascere di una
trattativa commerciale, ponendo attenzione alle singole fasi
del rapporto che si intende instaurare (dalla richiesta, ad
esempio di invio di una offerta fino all'incasso del prezzo).
esempio, prezzo)

 Questo aspetto viene,


viene invece,
invece spesse volte sottovalutato dagli
operatori economici al momento della conclusione di una
trattativa, con la conseguenza che, il più delle volte, è la
controparte straniera a disciplinare lo stesso nel modo a lei
più favorevole, definendo elementi rilevanti della transazione..
Diversità di sistemi giuridici
 Il contesto in cui si sviluppa una transazione commerciale con
l'estero è caratterizzato dalla diversità di sistemi giuridici, dalla
diversità di norme, di consuetudini, di significato attribuito a termini
di uso comune che rendono necessario all'esportatore
p un esame
attento delle diverse clausole contrattuali per ricercare quelle più
idonee tenuto conto dei paesi in cui risiede la controparte, della
controparte stessa,
stessa del settore merceologico,
merceologico degli obiettivi che ci si
prefigge, dei volumi e/o della numerosità delle singole transazioni.

Le componenti
L ti valutarie,
l t i fi
finanziarie,
i i creditizie,
diti i l i ti h
logistiche e
commerciali, gli usi e le consuetudini, la scelta dei termini di
consegna delle merci, le forme di pagamento in uso nei singoli paesi
possono, infatti, incidere in misura rilevante sulla corretta
impostazione del rapporto commerciale con l'estero.
Sistema di Common Law e di Civil Law
 In ambito internazionale, inoltre, esistono due grandi famiglie di
di itt che
diritto h hanno
h un approccio i diverso
di i materia
in t i di contrattualistica
t tt li ti
e la cui non conoscenza può produrre spiacevoli sorprese tali da
compromettere la redditività di un affare con l'estero:
 - il sistema giuridico di "Common Law" (tipico dei paesi
anglosassoni), dove non esistono codici scritti a cui riferirsi per
disciplinare la materia (tipici,
(tipici invece,
invece dei paesi europei),
europei) si basa su
precedenti casi analoghi e dove, di conseguenza, è necessario
prevedere il più possibile nel contratto sottostante divenendo lo
stesso "legge"
legge per le parti contraenti;
 - il sistema giuridico di "Civil Law" (adottato dai paesi europei), dove
i contratti sono disciplinati dal codice civile, sottostà alla legge
codificata e non possono esserci deroghe a clausole o disposizioni
imperative.
Tipo di contratto
 La scelta del "tipo" di contratto, la sua struttura, suoi contenuti, la
valutazione del rischio di credito e/o di cambio, i risvolti commerciali
e strategici e le precauzioni da adottare dipendono dalla
individuazione degli
g elementi economici del rapporto
pp che si instaura
con la controparte estera, degli scopi che ci si prefigge, dei paesi
con i quali si intraprende la trattativa commerciale, dal settore
merceologico di appartenenza,
appartenenza dalla forza contrattuale.
contrattuale
Proprio in considerazione di ciò, quando si definisce un accordo
commerciale con una controparte estera, è importante regolare nel
modo più chiaro e completo tutti i punti essenziali dello stesso
non lasciando alla controparte l'iniziativa totale di redigere il
contratto. Se questo non è possibile, quanto meno, è fondamentale
comprendere
d l portata
la t t e lel implicazioni
i li i i delle
d ll proposte t fatte
f tt dalla
d ll
controparte.
I contratti internazionali
8

 → Crescente criticità della contrattualistica internazionale.


 → Crescente necessità della predisposizione appropriata del
contratto
t tt internazionale.
i t i l
 → Plurime ripercussioni del contratto internazionale nei seguenti
ambiti:
a) ambito legale;
b) ambito commerciale;
c) ambito creditizio/valutario/finanziario;
d) ambito logistico;
e) possibilità di utilizzare procedure rapide ed efficaci per
recuperare i crediti insoluti.
I contratti internazionali
9

 La scelta del tipo di contratto


contratto,
 la sua struttura,
 i suoi contenuti,,
 la valutazione del rischio di credito e/o di cambio,
 le precauzioni e le soluzioni strategiche:

 VARIANO

 In riferimento ai Paesi in cui si svolge il rapporto commerciale;


 In riferimento al settore merceologico di appartenenza;
 In riferimento alla forza contrattuale.
Le condizioni generali di un contratto

 Dal contratto di vendita o agenzia o distribuzione, ai contratti di


licenza o di trasferimento di diritti di proprietà industriale e di know-
how, ai contratti di fornitura di opere chiavi in mano, ai contratti di
joint venture:

 mai lasciare alla controparte l’iniziativa di redigere il contratto!!!


Le condizioni generali (segue)
1
1
 Se non è possibile,
possibile sottrarsi alle implicazioni delle proposte contrattuali
della controparte;

Risolvere,
Ri l comunque, in i maniera
i strategica
t t i una serie i di contenuti
t ti quali:
li
a) la legge applicabile al contratto;
b) ll’autorità
autorità delegata a risolvere le eventuali controversie;
c) l’oggetto del contratto, con indicazione delle specifiche tecniche del
bene oggetto di compravendita, delle eventuali tolleranze e del tipo
di imballaggio;
d) il trasporto ed i termini di resa; la documentazione che deve
accompagnare la merce;
e) e, in particolare, la determinazione del prezzo e le modalità del
pagamento.
Linee--guida per negoziare un contratto internazionale
Linee

 Quale legge regolerà il rapporto commerciale? Quella italiana o


quella
ll della
d ll controparte
t t straniera?
t i ? Esistono
E i t d ll Convenzioni
delle C i i
internazionali? E, se esistono, cosa dispongono? Possono
rispondere alle esigenze delle imprese? In caso di controversie cosa
succede? A che ci si può rivolgere per risolverle?

Queste sono soltanto alcune delle domande che l'esportatore


p deve
porsi quando inizia una trattativa commerciale con una controparte
estera.
È necessario,
necessario allora,
allora avere alcune linee linee-guida
guida che aiutino a
comprendere il significato degli elementi base e a facilitare la
negoziazione di qualsiasi rapporto commerciale, sia che si tratti di
semplici contratti di vendita o di agenzia,
agenzia sia che si tratti di contratti
più complessi, come, ad esempio, la costituzione di una joint-
venture, un contratto di licenza o la fornitura di opere chiavi in mano.
Individuazione del Quadro giuridico

 Innanzitutto è fondamentale informarsi sul quadro


giuridico in cui il contratto si inserirà, individuando
l'esistenza o meno di eventuali vincoli imposti dalle leggi
vigenti nel paese della controparte,
controparte che potrebbero
rendere inefficace la scelta della legge italiana (nel caso
si optasse per questa) nel Paese della controparte.
E’ necessario,quindi, valutare sempre in anticipo quale
sia la legge da applicare all'accordo commerciale con
una controparte estera. In assenza di una legge in tal
senso sarà il giudice chiamato a dirimere una
controversia che si baserà sulle norme di diritto
internazionale privato del proprio Paese.
Forma del contratto

 Pur non essendo necessaria la forma scritta,, affinché un


contratto possa considerarsi garante della volontà delle
parti, è opportuno, comunque, che l'accordo con
controparte straniera sia sempre regolato in forma
scritta.
È errata ll'opinione
opinione - peraltro diffusa presso molti
operatori economici - secondo la quale, non regolando in
forma scritta il rapporto pp commerciale,, si evita di
assumere un vincolo giuridico. È esattamente il contrario
con la differenza che, così facendo, non si conoscono i
vincoli
i li a cuii sii è assoggettato.

Lingua
g del contratto

 Per quanto riguarda la lingua da usare è importante


specificare nel testo del contratto quale sia la lingua alla
quale attribuire il valore ufficiale del contratto,
contratto evitando
che in presenza di traduzioni in altre lingue, i cui termini
sono simili,, ma p possono dare adito a molteplici p
interpretazioni, sorgano contenziosi relativi alle
disposizioni del contratto. Al riguardo si suggerisce una
li
linea "
"neutra"
" come potrebbe
bb essere l'inglese,
l'i l vista
i l
la
diffusione e la conoscenza della stessa in campo
internazionale per mettere le parti sullo stesso piano.
internazionale, piano
Funzione del contratto scritto
 L'esportatore che si appresti a negoziare un accordo commerciale
con una controparte estera deve essere consapevole che un
contratto scritto lo aiuta a:
- impostare le principali clausole in modo chiaro al fine di lasciare il
minimo spazio a possibili controversie e/o discussioni circa
l'interpretazione di alcuni punti;
- tradurre la volontà delle parti;
- affrontare un'eventuale controversia da una posizione di forza;
- ridurre i rischi di non adempimento da parte della controparte
estera, rispetto a quanto concordato;
- offrire un'immagine positiva e trasparente di sé, attraverso la
definizione dei punti essenziali che regoleranno il rapporto
commerciale.
Nota bene

 L'assenza di un contratto scritto o la sua


formulazione in modo non completa e/o imprecisa
non diminuisce i rischi ma,
ma anzi,
anzi li aumenta.
aumenta

 Il comportamento delle parti,


parti infatti,
infatti (scambio di
corrispondenza, spedizione delle merci, ritiro della
merce,
e ce, ecc
ecc.)) d
dimostra
ost a e co
comprova,
p o a, l'esistenza
es ste a ddi u
un
contratto, indipendentemente dalla sua forma.
Criteri per redigere un buon contratto
 Un buon contratto dipende dalla:
 Chiarezza
Chi con la
l quale
l sii individua,
i di id preventivamente,
ti t tutto
t tt ciò
iò che
h
potrebbe creare problemi o conflitti non lasciando spazio a equivoci
e interpretazioni diverse da quanto effettivamente voluto dalle parti.
Occorre aver presente che il significato che viene attribuito ad alcuni
termini potrebbe essere diverso da quanto attribuito dalla
controparte
p estera;;

 Semplicità del linguaggio affinché sia comprensibile a tutti quelli


che
h nell futuro
f t saranno chiamati
hi ti add utilizzare
tili l strumento
lo t t
contrattuale. La diversità di lingua, di cultura e di usi esige che il
testo sia il più semplice possibile (talvolta è opportuno sottolineare il
significato di termini che possono prestarsi a molteplici
interpretazioni);
segue
g

 Organicità in quanto non basta che le clausole siano esposte in


modo chiaro, ma è necessario che facciano parte di uno schema
ordinato e coerente. Non devono esserci contraddizioni tra una
clausola e l'altra;;
 Completezza con la quale si regolano, nei limiti del possibile, tutti i
punti oggetto del contratto stesso (legge applicabile, foro
competente arbitrato,
competente, arbitrato lingua,
lingua sono soltanto alcuni degli aspetti
fondamentali di qualsiasi rapporto contrattuale che vanno sempre
concordati e previsti esplicitamente nei contratti internazionali);
 Armonia giusto equilibrio tra le clausole che tutelano le parti
contraenti: venditore e compratore (nella compravendita),
fabbricante e agente
g e/o concessionario ((nella distribuzione);
);
 Corretta formulazione delle clausole contrattuali.
Scelta della legge applicabile
 L'applicazione di una legge piuttosto che di un'altra può
incidere notevolmente sui diversi effetti che il rapporto
contrattuale produrrà sulle parti contraenti e sui contenuti del
contratto stesso,
stesso sia che gli stessi non siano stati
espressamente regolati, sia che, al contrario, lo siano stati.

 Per l'operatore economico italiano la legge italiana costituisce la


scelta maggiormente seguita, in quanto consente di prevedere con
maggiore cognizione tutti gli aspetti relativi al contenuto e alla fase
esecutiva del contratto. L'esportatore potrebbe, tuttavia, incontrare
dei vincoli, quali ad esempio clausole inderogabili previste
dall'ordinamento
dall ordinamento giuridico della controparte estera,
estera che impediscono
la possibilità di optare per la legge italiana.

segue
 Laddove, inoltre, la forza contrattuale della controparte sia maggiore
e tale da imporre la scelta della propria legge quale sistema
e,
normativo applicabile al rapporto contrattuale, la parte italiana dovrà
tentare di fissare i termini del rapporto nel modo quanto più preciso
e dettagliato
d tt li t possibile,
ibil all fine
fi di ridurre
id i rischi
i hi connessii
all'assoggettamento del contratto ad un diritto straniero poco
conosciuto.
Occorre, quindi, scegliere la legge più adatta alle proprie esigenze,
cercando di individuare le soluzioni contrattuali migliori rispetto alla
legge
gg scelta tenendo conto delle seguentig considerazioni :
 - la valutazione delle diverse opportunità;
 - la possibilità di raggiungere un accordo con la controparte estera;
 - la forza contrattuale rispetto all'altra parte;
- l'esistenza di leggi inderogabili nel Paese di una delle parti.
Limiti alla scelta della legge applicabile
 L'ampia libertà rimessa all'autonomia delle parti per la scelta della
l
legge applicabile
li bil all contratto
t tt incontra
i t due
d solili limiti:
li iti
 il primo limite è costituito dalle c.d. "norme imperative o di
applicazione
pp necessaria" ((es. norme di ordine p pubblico,, leggi
gg
tributarie, regolamentazioni amministrative non disponibili dalle parti,
ecc.), che per legge di un determinato paese devono trovare
applicazione anche se il contratto è sottoposto ad una legge
straniera;
 il secondo limite alla libera scelta delle parti è rappresentato dalle
norme inderogabili
i d bili proprie
i della
d ll legge
l di quell paese all quale l sii
riferiscano tutti gli "altri" dati del contratto (es. luogo
dell'adempimento dell'obbligazione, della consegna del bene, dove
viene effettuato il pagamento dei corrispettivi, ecc.).
Convenzione di Roma del 1980

 Se quanto detto sopra è vero nei rapporti commerciali


con Paesi extra comunitari, in ambito comunitario tutto
questo è superato grazie alla Convenzione di Roma
del 1980 sulla legge applicabile alle obbligazioni
contrattuali,, anche conosciuta come "trattato di
Roma". Quest'ultima prevede all'art. 4 che, in assenza di
scelta della legge applicabile, sarà applicata la legge
d l Paese
del P con cuii il contratto ha
h il collegamento
ll più

stretto e che si presume essere quella del Paese in cui
risiede la parte che deve fornire la cosiddetta
prestazione caratteristica
Convenzione di Roma del 1980

 Nell contratto di agenzia,


N i ad d esempio,
i lal prestazione
i caratteristica
i i
non avente carattere "monetario o pecuniario" è quella che deve
essere contrattualmente eseguita dall'agente (attività di promozione
delle vendite dei prodotti del fabbricante) e da ciò deriva che, in
caso di mancata indicazione nel contratto della legge applicabile,
dovrà trovare applicazione
pp la legge
gg del ppaese dove l'agente/persona
g p
fisica ha la sua sede, mentre nella compravendita la prestazione
caratteristica considerata prevalente è quella del venditore

 Non esistono norme "sovranazionali" applicabili alle


transazioni commerciali tra soggetti residenti in paesi diversi. il
riferimento rimane sempre la norma nazionale del singolo
paese.
Modi di risoluzione delle controversie
 Per l'esportatore, se è essenziale definire quale sarà la legge
applicabile ad un contratto internazionale, è altrettanto
importante che non trascuri di precisare se, in caso di
controversia ci si presenterà davanti ai giudici del paese della
controversia,
controparte oppure davanti ai propri giudici (rimettendo, così,
la soluzione della controversia ad un Tribunale statale)
oppure ad d arbitri
bit i privati.
i ti
 La scelta del tribunale statale - quindi il ricorso alla
giurisdizione ordinaria - stabilendo il foro competente (quello
cioè del proprio paese o del paese della controparte) per
risolvere eventuali controversie è sicuramente la via più
semplice, soprattutto quando il valore del contratto è
d'importo limitato.

Giurisdizione ordinaria (Foro competente)
 L'operatore italiano, nella quasi totalità dei casi, preferisce
prevedere che il Foro competente sia quello del proprio paese.
Questo, però, non sempre, è opportuno. Bisogna valutare i singoli
casi e sapere
p quali sono le p
q possibilità di ottenere il riconoscimento di
una eventuale sentenza nel paese della controparte estera.
Al riguardo non bisogna dimenticare quanto segue:
 le Convenzioni stesse prevedono alcuni vincoli circa ll'organo organo
giurisdizionale (il tribunale) competente a risolvere le eventuali
controversie;
 i giudici di paesi diversi da quelli comunitari difficilmente
riconoscono sentenze emesse da giudici di altri paesi come nel
caso,, ad esempio,p , degli
g Stati Uniti d'America dove i g giudici dei
singoli Stati tendono a non considerare le sentenze emesse da
giudici di qualsiasi Paese diverso dagli Stati Uniti.
Arbitrato internazionale

 L'arbitrato è un'alternativa alla scelta del tribunale statale per


la risoluzione delle eventuali controversie, soprattutto per quei
contratti di una certa importanza e valore, per i quali diventa
primario affidare la soluzione di controversie a legali
competenti nella materia che svolgono la funzione di "arbitri"
per risolvere con "equità" una lite sorta tra le parti contraenti.
L scelta
La lt della
d ll clausola
l l arbitrale
bit l implica,
i li però,
ò che
h il Paese
P
della controparte abbia aderito alla Convenzione di New
o de
York del 1958
958 - d di cu
cui fanno
a o paparte
te c
circa
ca 100
00 paes
paesi - nella
e a
quale si è stabilito di:
 accettare le risoluzioni arbitrali emesse dall'arbitro;
 riconoscere e dare esecuzione alle sentenze arbitrali.
Tipologie
p g di arbitrato

 "arbitrato
arbitrato ad hoc
hoc",dove
dove viene regolato dettagliatamente
tutti i punti dell'eventuale arbitrato;
 "arbitrato
arbitrato amministrato
amministrato" dove ci si affida al regolamento
di un organismo specializzato in tal senso come, ad
esempio, la Camera di commercio internazionale (CCI);

 Ricorrere all'arbitrato internazionale, se da una parte


p
costa di più, assicura: rapidità, informalità del
procedimento e una sentenza definitiva. Di contro tale
i tit t non è opportuno
istituto t per singole
i l operazioni
i i di valore
l
modesto
Compravendita internazionale e Convenzione
di Vienna
 La compravendita
L di di beni
b i mobilibili (beni
(b i di largo
l consumo, beni
b i
strumentali, macchinari, ecc.) tra un soggetto residente in un paese
ed un soggetto residente in un paese diverso rappresenta senz'altro
la tipologia di rapporto contrattuale più diffusa negli scambi
internazionali che, però, comporta per gli operatori economici una
serie di difficoltà ed incertezze dovute alla determinazione della
legge che sarà applicata al contratto sottostante.

 Per tale
P t l motivo
ti la
l comunitàità internazionale,
i t i l attraverso
tt l'UNCITRAL
(United Nations Commission on International Trade Law), ha
cercato di trovare una soluzione per offrire alle parti contraenti un
quadro di riferimento uniforme che superi le differenze di
legislazione e favorisca una maggiore certezza.
Convenzione di Vienna sulla compravendita
internazionale
 La soluzione è stata trovata predisponendo una
normativa sulla vendita internazionale di beni mobili che
è stata adottata dai Paesi che hanno aderito alla
Convenzione di Vienna del 1980, sulla vendita,
appunto,
pp , di beni mobili,, in vigore
g dal 1º g
gennaio 1988.

 La
a Co
Convenzione
e o ed di Vienna
e a cos
costituisce
u sce la
a legge
egge nazionale
a o ae
applicata alla vendita internazionale di beni mobili per gli
stati che vi hanno aderito.
Caratteristiche della Convenzione di Vienna

 La Convenzione di Vienna ha cercato di raggiungere un


compromesso tra sistemi giuridici diversi (quelli di Civil law e quelli
di Common law) al fine di offrire un quadro giuridico universalmente
riconosciuto e applicabile alla compravendita internazionale.
internazionale Questo
comporta per le imprese alcune attenzioni da non trascurare:
 la valutazione delle differenze rispetto alle soluzioni a cui si è
abituati in ambito interno evitando di dare per scontata l'applicazione
di principi generalmente accettati nelle vendite tra operatori italiani;
 il ricorso a termini che il nostro codice civile determina con
precisione (ad esempio gli otto giorni per contestare vizi sulla
merce), ma che la Convenzione, dovendo considerare diversi
sistemi giuridici,
giuridici rimanda a criteri di ragionevolezza più flessibili ed
elastici (ad esempio gli otto giorni potranno risultare troppo pochi o,
anche, troppi);
Convenzione di Vienna

 il fatto che, pur trattandosi di una legge nazionale, in quanto


ratificata ed inserita nell'ordinamento giuridico degli Stati che
vi hanno aderito, si deve tener conto del suo carattere
internazionale;
 il tener ben presente che la Convenzione non disciplina tutti i
problemi che possono presentarsi nel contesto di un accordo
commerciale, lasciando alcune materie alla disciplina delle
legge nazionale.
La Convenzione di Vienna non può essere considerato un
testo normativo autosufficiente a disciplinare tutti gli aspetti di
p
un contratto di vendita. È importante, pertanto,prevedere
p p da
quale legge saranno regolati gli Istituti non disciplinati dalla
Convenzione.
Istituti non disciplinati dalla Convenzione
 Gli istituti non disciplinati dalla Convenzione e che rimangono
regolati
l ti dalle
d ll norme nazionali
i li dei
d i singoli
i li Stati
St ti sono i seguenti:
ti
 la vendita per uso personale, familiare e domestico;
 la vendita di beni allall'asta
asta, di valori mobiliari,
mobiliari di titoli di credito e di
denaro;
 la vendita di navi, imbarcazioni, veicoli a cuscino d'aria e aeromobili;
 la validità del contratto e delle singole clausole;
 gli effetti prodotti dal contratto sul trasferimento della proprietà delle
merci;
 la responsabilità del fabbricante per danni arrecati a causa della
merce venduta;
 le garanzie in caso di mancato pagamento.
Quindi:

 Non disciplinando, tutti i problemi che possono sorgere


in una compravendita internazionale (salvo quelli relativi
alla formazione del contratto e agli obblighi del venditore
e del compratore) è opportuno, anche nei casi di
contratti tra contraenti di Stati aderenti alla Convenzione,,
provvedere sempre alla scelta della legge applicabile al
contratto di vendita al fine di concordare la normativa di
riferimento
if i per lel materiei non coperte dallad ll
Convenzione.
Formazione del contratto di compravendita
internazionale
 La genesii di un contratto di compravendita
L di internazionale
i i l spesso è
un processo di formazione progressiva del consenso delle parti,
venditore e compratore, sulla base di alcuni elementi essenziali che
rappresentano la volontà di una parte (il venditore) di cedere, dietro
corrispettivo, la proprietà di una data merce e la conforme volontà
dell'altra p
parte ((il compratore)
p ) di acquistarla
q dietro ppagamento
g del
prezzo richiesto.

È solo quando si giunge alla formazione del consenso sugli elementi
essenziali del contratto di compravendita che il contratto può
considerasi perfezionato
 La Convenzione di Vienna stabilisce, (cfr art. 14), che un
contratto può considerarsi concluso quando:
 l richiesta
la i hi t di un cliente
li t di acquistare
i t i beni
b i dad un
venditore sia sufficientemente determinata (cioè sia
specificata la merce che si intende acquistare,
acquistare la
quantità e gli elementi che permettano di determinare il
prezzo) ed indichi la volontà di sentirsi vincolato
all'acquisto qualora vi sia accettazione da parte del
venditore della sua richiesta (ordine);
 l'accettazione, da parte del venditore, sia esattamente
conforme alla richiesta.
Obblighi del venditore e del compratore nella
Convenzione di Vienna
 Con la
C l stipula
i l del
d l contratto di compravendita,
di i principali
i i li obblighi
bbli hi
del venditore sono:
a)) consegnare
g la merce nel luogog concordato,, secondo i termini di
consegna definiti in base agli Incoterms 2010 della Camera di
commercio internazionale di Parigi. L'adozione di un termine di
consegna della merce secondo gli Incoterms 2010 risulta più che
mai raccomandabile in considerazione dell'irrevocabilità con cui
vengono ripartiti oneri, costi, rischi e responsabilità a carico delle
parti;
b) consegnare la merce alla data di consegna pattuita nel contratto e/o
determinabile in base al contratto oppure entro un periodo di tempo
ragionevole o determinato;
c)) consegnare la l merce secondo
d le
l modalità
d li à di trasporto definite
d fi i nell
contratto (via mare, via aerea, via terra o con trasporto intermodale),
con mezzi di trasporto adeguati stipulando, se tenuto,
un'assicurazione sulla merce trasportata, fornendo tutte le
informazioni necessarie al cliente per il ritiro della merce;
d) consegnare la merce conforme alle caratteristiche (quantità,
(quantità qualità,
qualità
tipo) previste del contratto, conforme al campione, modello e/o
prototipo da visionare, senza difetti, idonea all'uso cui è destinata e
imballata e/o confezionata adeguatamente;
e) consegnare la merce libera da diritti e/o pretese di terzi, a meno che
il compratore non abbia acconsentito a ricevere la merce gravata da
tali diritti o pretese altrui;
f) consegnare la l merce libera
lib d diritti
da di i i sulla
ll proprietà
i à industriale
i d i l e/o
/
intellettuale secondo la legge del paese del compratore o del paese
di destinazione;
g) consegnare i documenti relativi alla merce nel momento concordato,
nel luogo e nella forma prevista dal contratto;
h) trasferire la proprietà della merce alle condizioni previste dal
contratto in base alla legge nazionale applicabile al contratto non
essendo l'Istituto della proprietà disciplinato dalla convenzione di
Vienna.
Vi
 I principali obblighi del compratore sono invece, quelli di:
1) pagare il prezzo fissato nel contratto nella moneta contrattuale
pattuita, secondo le modalità concordate e, cioè, a mezzo bonifico
bancario,, assegno,
g , incasso documentario o semplicep o a mezzo
credito documentario nel luogo e nei tempi previsti (in via posticipata
e/o anticipata), rispetto alla spedizione della merce e/o
contestualmente al ricevimento della stessa;
2) pagare il prezzo fissato contrattualmente nel luogo definito che può
essere, a seconda dei casi, presso una banca nel Paese del
venditore
dit e/o
/ nell Paese
P d ll stesso
dello t compratore
t e/o
/ in
i un Paese
P
terzo, oppure nel luogo di rimessa dei documenti presentati per
l'incasso o per l'utilizzo;
3) prendere in consegna la merce mettendo il venditore nelle condizioni
di effettuare la consegna e adempiere alle formalità necessarie per il
ritiro della merce.
merce
Rimedi in caso di inadempimento di una delle parti
contraenti la compravendita internazionale

 In caso di inadempimento di una delle parti contraenti il


contratto
t tt di compravendita
dit i t
internazionale,
i l l
la
Convenzione di Vienna riconosce alle stesse il diritto di
chiedere ll'adempimento
adempimento della parte inadempiente.
inadempiente
 Di seguito si esaminano le clausole negoziali (rimedi) a
favore
a o e de
del cocompratore
p a o e e que
quelle
e a favore
a o e de
del venditore
e d o e in
caso di inadempimento della controparte
Rimedi a favore del compratore in caso di
inadempimento del venditore
 In caso di inadempimento del venditore la Convenzione di Vienna
prevede i seguenti rimedi a tutela del compratore:
 la sostituzione della merce non conforme ;
 la riparazione della merce sempre ché ciò sia economicamente
ragionevole, tenuto conto delle circostanze;
 l'adempimento
ade p e to da pa parte
te de
del venditore
e d to e de
delle
e obb
obbligazioni
ga o non
o
completamente realizzate;
 la riduzione del prezzo in proporzione al minor valore della merce
consegnata;
 la risoluzione del contratto in caso di inadempimento essenziale o di
mancata consegna della merce entro un termine prorogato;
 il risarcimento del danno subito in seguito all'inadempiemnto del
venditore comprensivo anche del mancato guadagno.
Principali clausole contrattuali a tutela del compratore
a) clausole penali predefinite per entità volte a sanzionare il venditore
i caso di mancato
in t adempimento
d i t di alcune
l obbligazioni
bbli i i (mancata
( t
consegna, vizi sulla merce, ecc.);
b)) clausole di eccessiva onerosità che p prevedono una revisione del
prezzo a causa, ad esempio, di un apprezzamento della valuta di
pagamento rispetto alla valuta del Paese del compratore;
c) il rilascio di una garanzia di buona esecuzione del contratto
(performance bond) da parte del venditore a favore del compratore
al fine di permettere a quest'ultimo di escutere l'importo della
garanziai nell caso in
i cuii il venditore
dit non rimedi
i di add una fornitura
f it non
conforme a quanto previsto contrattualmente;
d)) il rilascio di una g
garanzia di restituzione del ppagamento
g anticipato
p
(advance payment bond) nel caso di non spedizione della merce da
parte del venditore.
Rimedi a favore del venditore in caso di
inadempimento del compratore
 IIn caso di inadempimento
i d i d l compratore che,
del h generalmente,
l
riguarda il mancato pagamento del corrispettivo, la Convenzione di
Vienna prevede i seguenti rimedi a salvaguardia del venditore:

 la messa in mora del compratore fissando un termine ulteriore


(proroga) del pagamento per adempiere,
adempiere all all'obbligazione
obbligazione di pagare,
pagare
fermo restando il diritto del venditore di richiedere il risarcimento del
danno subito per il ritardato pagamento;
 la risoluzione del contratto per inadempimento del compratore se
considerato essenziale;
 il risarcimento del danno per inadempimento di qualsiasi
obbligazione contrattuale comprensivo del mancato guadagno.
Principali clausole contrattuali a tutela del
venditore
a)) l'l'eccessiva
i onerosità
ità sopravvenuta
t cheh mirai a prevedere
d una
revisione del prezzo della merce in caso di significativi aumenti del
costo (ad esempio), di materie prime impiegate per la produzione;
b) le condizioni sospensive che subordinano l'entrata in vigore del
contratto al verificarsi di determinate condizioni come, ad esempio,
ll'emissione
emissione del credito documentario alle condizioni concordate con
il compratore, oppure il ricevimento di una garanzia bancaria
(payment guarantee) o di una Stand by Letter of credit con cui la
banca emittente si impegna al pagamento nel caso in cui
l'ordinante/compratore risulti inadempiente o, ancora, al ricevimento
di un bonifico bancario per un importo calcolato in percentuale del
prezzo di vendita
dit quale l acconto;
t
segue

c)) lla riserva


i di proprietà
i tà che
h permette all venditore
di di rimanere
i il
legittimo proprietario della merce fino al suo pagamento integrale;
d)) la clausola di forza maggiore
gg che specifica
p eventi ((catastrofi naturali,,
scioperi, ecc.) non prevedibili e non imputabili al venditore al
momento della conclusione del contratto, che impediscano allo
stesso di adempiere ai suoi obblighi assunti nei confronti del
compratore;
e) gli interessi di mora per ritardato pagamento.
Condizioni generali di vendita
 Le condizioni generali di vendita sono equiparabili ad un contratto
c.d. "normativo", ossia ad un accordo attraverso il quale le parti
pongono delle "regole generali" che verranno applicate ad una serie
di ulteriori,, autonomi rapporti
pp ((le varie forniture)) che saranno,, qquindi,,
disciplinati in conformità con quanto stabilito dal suddetto contratto
normativo. Le condizioni generali, infatti, rappresentano il "cuore"
della disciplina contrattuale voluta dalle parti, parti ossia "l'intelaiatura
l intelaiatura
contrattuale minima" su cui costruire un rapporto continuativo di
fornitura di beni.
 Esse
E costituiscono,
tit i i lt
inoltre, un'ottima
' tti occasione
i per regolamentare
l t
aspetti "accessori", ma pur sempre di fondamentale importanza::
l'utilizzo (o il divieto di utilizzo) del marchio del fabbricante; la legge
applicabile ai rapporti tra le parti; la scelta di un Foro competente,
l'eventuale riserva di proprietà dei prodotti venduti.
Modelli di condizioni generali di vendita

 il Modello
M d ll CCI di contratto di vendita
di internazionale
i i l della
d ll Camera
C di
Commercio Internazionale;
 il Modello ECE/ONU di condizioni ggenerali di vendita p
per la fornitura
all'esportazione di impianti e macchinari elaborato sotto gli auspici
della Commissione economica per l'Europa dell'ONU;
 il Modello ORGALIME (Organisme de Liaison des Industries
Mettaliques Europeennes) integrativo delle condizioni generali
ECE/ONU;
 il Modello UCIMU di condizioni generali di contratto di macchine
utensili per l'export.
Nota bene
 Occorre far presente all'esportatore che l'eventuale
utilizzo dei modelli contrattuali rappresenta una "guida"
che permette di impostare i principali problemi di un
accordo commerciale. Essi rappresentano condizioni
standard che devono essere "personalizzate"
p caso p
per
caso e non potranno mai rappresentare "il contratto"
pronto per tutte le situazioni, ma, al contrario, come
sopra detto,
d vanno adattati
d i alle
ll specifiche
ifi h esigenze
i d ll
delle
parti.
Elementi di un contratto internazionale di
compravendita
 Partii contraentii
P
Indicare esattamente le parti e i rispettivi legali rappresentanti
Premesse e allegati
g
Specificare l'attività esercitata dalle parti e specificare le ragioni che
hanno indotto le stesse a sottoscrivere l'accordo, indicare gli allegati
al testo contrattuale come parte integrante dello stesso e la
definizione del significato di alcuni termini contrattuali (cosa si
intende, ad esempio, per spedizione, per collaudo oppure quando il
contratto
t tt sii ritiene
iti d fi it ecc.).
definito, )
 Prodotti
Specificare
p la merce oggetto
gg del contratto con indicazione della
natura, delle caratteristiche, delle specifiche, dell'uso a cui è
destinata, di eventuali tolleranze, ecc..

Elementi di un contratto internazionale (segue)
 Prezzo contrattuale
 Definire la moneta e l'importo in cifre ed in lettere tenendo conto
che, se la moneta è diversa dall'unità di conto nazionale (se, cioè,
trattasi ad es
es. di USD),
USD) si è esposti al rischio di cambio
cambio.
Termini di consegna
Indicare chi deve sopportare i costi del trasporto della merce,
dell'assicurazione
dell assicurazione della stessa
stessa, dello sdoganamento (ove dovuto) in
uscita ed in entrata e quando avviene il passaggio dei rischi e delle
responsabilità tra venditore e compratore. Si raccomanda di rifarsi
aglili Incoterms
I t 2010 della
d ll C
Camera di commercio i iinternazionale.
t i l
Tempi di consegna
Indicare la data o il periodo (ad esempio settimana o mese) in cui, o
entro cui, il venditore è tenuto ad adempiere all'obbligo di consegna
della merce con riferimento all'Incoterm pattuito.
Elementi di un contratto internazionale (segue)

 IImballaggio
b ll i
Evitare indicazioni generiche del tipo: imballaggio standard, come al
solito, ecc. precisando, invece, caratteristiche dell'imballaggio e/o
del confezionamento tenendo conto, dell'esistenza di normative e
prescrizioni specifiche nel paese di destinazione della merce.

Documenti
Stabilire quali documenti occorre produrre per permettere al
compratore di ritirare la merce considerando gli eventuali vincoli e/o
limiti all'importazione (ad esempio divieti all'importazione,
contingentamenti, analisi effettuate su particolari prodotti, visti e/o
dichiarazioni varie,
varie ecc.).
ecc )

Elementi di un contratto internazionale (segue)

 Condizioni di pagamento
 Specificare il mezzo di pagamento
pagamento, la data di pagamento e la banca
presso cui lo stesso dovrà essere eseguito, specificando eventuali
vincoli alla spedizione. Nel caso di pagamento posticipato indicare
se assistito o meno da garanzia bancaria o da Lettera di credito
Stand by precisandone l'articolazione e la data in cui le stesse
dovranno essere rilasciate, così come, nel caso di pagamento a
mezzo credito
dit documentario
d t i specificare
ifi la
l data
d t entro
t cuii lo
l stesso
t
deve essere notificato al venditore/beneficiario e la sua
articolazione.
Elementi di un contratto internazionale (segue)

 Riserva di proprietà
Ri i à
 Inserire tale istituto, chiamato anche "patto di riservato dominio", nei
casi in cui lo si ritenga g opportuno
pp e necessario,in
, q quanto,, così
facendo, consente all'esportatore di beni non di largo consumo, di
restare il legittimo proprietario degli stessi fino a quando la merce
non sia stata pagata totalmente.
totalmente In ogni caso sarà necessario
verificare l'efficacia e i requisiti di forma della clausola di riserva di
proprietà in base alla legge del paese del compratore o di quella del
paese dove si trovano fisicamente i prodotti.
prodotti

Elementi di un contratto internazionale (segue)
 Garanzie sulla merce
 Indicare
I di l garanzie
le i offerte
ff t sulla
ll qualità
lità della
d ll merce e/o/ sull buon
b
funzionamento della stessa, la durata della garanzia offerta, che
cosa è escluso dalla garanzia, le modalità e i tempi per avanzare
eventuali reclami, limitando la responsabilità del venditore per i
danni indiretti subiti dal compratore (ad esempio, danni causati da
arresto della pproduzione).) Indicare,, inoltre,, come verrà accertata la
legittimità del reclamo ed i rimedi a favore del compratore nel caso
di danno accertato..
Forza maggiore
Indicare tutte quelle circostanze non previste o, comunque, non
imputabili alle parti (es. sciopero, incendio, serrata, guerra, ecc.),
che comportano l'impossibilità di onorare le obbligazioni contrattuali,
con conseguente esonero di responsabilità della parte che non
possa dare esecuzione al contratto a causa di tali eventi
p
Elementi di un contratto internazionale (segue)
 Responsabilità per ritardata consegna
Precisare che la responsabilità del venditore per danni conseguenti
a ritardata consegna è limitata ad un importo, calcolato in
percentuale,, rispetto
p p al p
prezzo dei prodotti
p consegnati
g in ritardo,,
oppure calcolato con importo fisso.

Limitazione di responsabilità per non conformità


Indicare come verrà accertata la legittimità di eventuali reclami ed i
rimedi a favore del compratore nel caso di danni provati,
specificando il limite massimo (in percentuale) di risarcimento
dovuto dal venditore al compratore in caso di danni accertati
derivanti da non conformità della merce, limitando, altresì, la
responsabilità
bilità del
d l venditore
dit per i d
dannii iindiretti
di tti ((es. d
derivanti
i ti d
da
perdita di produzione, ecc.).
Elementi di un contratto internazionale (segue)
 Risoluzione contrattuale
Indicare i casi di risoluzione contrattuale
contrattuale, in caso di inadempimento
della controparte o al verificarsi di eventi (es. fallimento del
compratore, mancato pagamento della fornitura, ecc) che
pregiudicano
i di lla capacità
ità di adempiere
d i alle
ll ffuture
t obbligazioni.
bbli i i
Durata
 Prevedere una p proroga
g tacita delle relazioni contrattuali dopo p la
scadenza originariamente pattuita, a meno che una delle parti
decida di recedere nel rispetto di un termine minimo di preavviso
(es. tre
tre-sei
sei mesi).
Legge applicabile
Specificare che il contratto di vendita è regolato dalla Convenzione
delle Nazioni Unite sulla vendita internazionale di merci
(Convenzione di Vienna) indicando qual'è la legge applicabile con
riferimento alle materie non disciplinate da tale Convenzione.
El
Elementi
i di un contratto iinternazionale
i l ((segue))

 Legge applicabile
L li bil
Specificare che il contratto di vendita è regolato dalla Convenzione
delle Nazioni Unite sulla vendita internazionale di merci
(Convenzione di Vienna) indicando qual'è la legge applicabile con
riferimento alle materie non disciplinate da tale Convenzione .

 Risoluzione delle controversie


I di
Indicare l'l'autorità
t ità giudiziaria
i di i i competente
t t a derimere
d i eventuali
t li
controversie che dovessero insorgere tra le parti con riferimento alla
validità, all'interpretazione e all'esecuzione del contratto. (Ad es. il
tribunale di………. , Italia),
Distribuzione: struttura contrattuale

 Definizione del territorio,, dei


prodotti e dell’esclusiva
 Obbligo di non concorrenza
concorren a
 Prezzi di rivendita
 Volumi minimi di vendite
 Stock di prodotti e pezzi di
ricambio

59
Contratto di Distribuzione

Definizione :
È un contratto con cui il produttore
attribuisce al distributore il diritto (in
esclusiva o meno) di acquistare e
rivendere
i d i proprii prodotti
d tti in
i un territorio
t it i
per un determinato p
p periodo..

60
Distribuzione: struttura contrattuale

 Assistenza post-vendita
 Utilizzo dei marchi e segni distintivi
 Riacquisto dei prodotti in caso di
fi rapporto
fine t
 Legge
gg applicabile
pp
 Giurisdizione o arbitrato

61
Distribuzione: disciplina particolare in
altri paesi
 Il Belgio è l’unico paese UE ad avere una
disciplina normativa della distribuzione
(L.27.07.1961), molto favorevole per il concessionario,
il quale tra le altre cose ha diritto a un ragionevole
termine di preavviso per il recesso e ad
un’indennità di fine rapporto
 Inoltre, tutte le controversie relative a rapporti di
Inoltre
distribuzione svolti prevalentemente in Belgio sono
imperativamente soggette alla legge belga ed alla
giurisdizione dei giudici belgi

62
Distribuzione: disciplina
p in altri paesi
p

 In Germania, si è consolidata una tendenza


giurisprudenziale che riconosce al
concessionario un’indennità di fine rapporto
quando sia strettamente integrato
nell’organizzazione di vendita del concedente e
sia
i tenuto a trasferire
f i la l clientela
li l all fornitore
f i
alla fine del contratto
 Analoghe tendenze si stanno sviluppando in
Austria, Paesi Bassi e Portogallo

63
Distribuzione: disciplina in altri paesi

 Nei Paesi Bassi,, si sta consolidando


una tendenza giurisprudenziale che
riconosce al concessionario il diritto ad
un ragionevole preavviso per il
recesso
 In Francia, si fa talvolta ricorso al
concetto di rottura abusiva del
rapporto per riconoscere al
concessionario un risarcimento

64
Contratto di trasferimento di tecnologia

Definizione:
L'accordo di trasferimento di tecnologia comprende tutti
quei rapporti contrattuali in cui un soggetto giuridico,
giuridico il
licenziante, trasferisce ad un altro soggetto, il
licenziante
licenziatario,, dietro corrispettivo
licenziatario p e p
per un determinato
lasso di tempo
tempo, il diritto allo sfruttamento delle
conoscenze tecniche, del knowknow--how
how, di cui il licenziante -
concedente ha il monopolio.

65
Tipologie contrattuali

U prima
Una i generale
l suddivisione
ddi i i è ttra i contratti
t tti di lilicenza:
licenza di brevetto
di know-how
e forme contrattuali più complesse,
complesse generalmente
comprensive anche di tecnologia:
i c.d.
d accordi
di di licensing
li i
licenza di fabbricazione

Tonucci & Partners - 66


Padova
Tipologie
p g contrattuali:
La licenza di brevetto

La licenza di brevetto è quella fattispecie contrattuale che


permette al licenziatario,
licenziatario entro i limiti contrattuali di durata
previsti, di utilizzare e sfruttare economicamente il diritto
di proprietà industriale di cui il licenziante è titolare.
In tale ipotesi quindi, ai fini dell'individuazione delle
conoscenze tecniche oggetto del contratto,
contratto sarebbe
sufficiente far riferimento ai documenti depositati presso
l'Ufficio Brevetti.

67
Tipologie
p g contrattuali:
La licenza di know-
know-how
La licenza di know
know-how
how invece consiste nell
nell'assunzione
assunzione
dell'obbligo da parte del licenziante di trasmettere le
conoscenze tecniche e tecnologiche sviluppate, e che si
caratterizzano per non essere coperte da alcuna tutela e/o
privativa industriale ma, allo stesso tempo, per non essere
sull mercato
t liberamente
lib t e facilmente
f il t accessibili.
ibili
Il know-how oggetto della licenza è costituito da un insieme
di conoscenze non brevettate, ma che conferiscono a chi le
detiene una posizione di superiorità produttiva e
commerciale.
commerciale

68
Tipologie
p g contrattuali:
Le licenze miste

Le c.d. licenze miste o di brevetto e know-how sono nella


prassi commerciale internazionale sempre più frequenti.
Si tratta di accordi di trasferimento aventi ad oggetto lo
sfruttamento economico, per un determinato periodo di
t
tempo, d i diritti
dei di itti di proprietà
i tà industriale
i d t i l di cuii il licenziante
li i t
è il titolare, integrati dall'ulteriore know
know--how necessario a
garantire il miglior sfruttamento possibile delle conoscenze
tecniche e tecnologiche trasferite
trasferite.

69
Tipologie
po og e co
contrattuali:
t attua
Le licenze miste

La c.d. licenza di fabbricazione, (licensing o package licence


agreement) si distingue rispetto alle tradizionali licenze in virtù
d l carattere omnicomprensivo
del i i dell'oggetto.
d ll'
Molto diffusa a livello internazionale e di contenuto complesso.
Il licenziante non si obbliga al solo trasferimento di un diritto di
proprietà
p p industriale o di know-how,, ma si impegna p g
contrattualmente a mettere il licenziatario nella condizione di
fabbricare un determinato prodotto secondo le tecniche e
metodologie
t d l i dad esso utilizzate.
tili t

Tonucci & Partners - 70


Padova
Tipologie
p g contrattuali:
Le licenze miste
La progettazione,
progettazione ll'addestramento
addestramento del personale e ll'assistenza
assistenza
tecnica sono solo alcune delle prestazioni accessorie che
potrebbero essere poste a carico del licenziante al fine di
realizzare lo scopo del contratto.
.
La complessità quindi della redazione di un accordo
internazionale di trasferimento di tecnologia varia a seconda
che l'oggetto contrattuale sia un semplice diritto di proprietà
industriale (brevetto, modello ecc.) ovvero risulti caratterizzato
da un insieme di prestazioni poste a carico delle rispettive
parti.
ti

71
Tipologie
p g contrattuali:
Le licenze miste

In alcuni casi il licenziatario impone l'inserimento nel contratto


della clausola c.d. "expected figure":
Il licenziante garantisce l'ottenimento di certi risultati da
parte del licenziatario quale conseguenza derivante
dall'acquisizione delle conoscenze trasferite.
In caso q quindi di insoddisfacente p
performance,, il licenziante
potrebbe essere chiamato a rispondere dei danni subiti dal
licenziatario.

72
Tipologie
p g contrattuali:
Le licenze miste
Un altra clausola importante è la cc.d.
Un'altra d clausola di
assistenza tecnica:
l obbligo, assunto contrattualmente dal licenziante
l'obbligo licenziante,
concerne servizi ulteriori e necessari per il
licenziatario al fine di avviare il p
processo p
produttivo e
di sfruttare la tecnologia acquisita attraverso il
contratto di licenza.
Per esempio, oltre agli obblighi di assistenza anche
ulteriori servizi di consulenza produttiva, commerciale e
tecnica.

73
Tipologie contrattuali:
Le licenze miste

Ultima segnalazione in relazione alle singole clausole


contrattuali riguarda la c.d. clausola di definizione della
d
documentazione
i tecnica
i e tecnologica
l i ini cuii sii sostanzia
i
il know-how oggetto della licenza, fatta naturalmente
eccezione per eventuali improvements sviluppati
successivamente dal licenziatario e quindi non oggetto
del contratto di trasferimento di tecnologia.
g

74
Contratto di Joint Venture

Definizione:
Costituisce un importante strumento di collaborazione fra
imprese, utilizzabile sia nel campo produttivo,
commerciale sia della ricerca.
La Joint Venture (JV) è un istituto che nasce nella
“Common
Common LawLaw”, dove tale espressione viene utilizzata per
indicare forme eterogenee di collaborazione temporanea
fra due o p più imprese,
p , volte alla realizzazione di un
obiettivo comune.

75
Usi della JV

La cooperazione può essere


considerata una opportunità

P un unico
Per i affare
ff P una attività
Per tti ità prolungata
l t
Es. partecipazione ad una gara Es. delocalizzazione con partner
d’appalto straniero

In ogni caso, si pone il problema della


DISCIPLINA DELL
DELL’ACCORDO
ACCORDO TRA LE PARTI

76
Tipi di JV

Nella pratica la cooperazione per un unico affare


viene formalizzata attraverso una “non corporate
joint-venture” o “joint
joint-venture joint venture contrattuale
contrattuale”

Nella JV contrattuale le parti definiscono a


livello contrattuale i termini della
cooperazione, senza creazione di nuove entità
giuridiche

77
Tipi di JV

La cooperazione per lungo periodo normalmente viene


disciplinata
p attraverso una c.d. “corporate
p jjoint
venture” o “joint venture societaria”
La particolarità di questo tipo consiste nella
costituzione di un soggetto giuridico autonomo, cui le
aziende associate imputeranno l’azione comune

78
Tipi
p di JV

FORMA DI COOPERAZIONE TRA IMPRESE

COOPERAZIONE A LUNGO COOPERAZIONE DI NATURA


TERMINE TEMPORANEA

EQUITY JOINT VENTURE o


CONTRACTUAL JOINT
INCORPORATED JOINT
VENTURE o UNINCORPORATED
VENTURE
JOINT VENTURE

INVESTIMENTO in “EQUITY” NO INVESTIMENTO IN EQUITY

JOINT SUBSIDIARY, NO AUTONOMA


SOCIETA’ MISTA RESPONSABILITA’ GIURIDICA

79
Struttura contrattuale di
una JV societaria
Lettera di
intenti

Contratto di Joint
JV-Partner (A) JV-Partner (B)
Venture
- Quota sociale
- Contratti accessori
Licenza - Quota sociale
Fornitura
Società
- Contratti di finanziamento
Locazione
Atto costitutivo (Statuto)
- Patti Parasociali
- Governance

80
Ipotesi struttura JV societaria

A B A + B fondano una NewCo, effettuano


i conferimenti,
conferimenti
La NewCo compera
€ € delle società o delle aziende

JV Atto di compravendita con terzi:


Acquisizione dell’impresa

100 %

Imprese

81
Ipotesi struttura JV societaria

A B A B


100 % 50 % 50 %

TARGET JV
Variante 1: A vende a B 50 % della partecipazione nella società bersaglio
Variante 2: A delibera un aumento di capitale, a seguito del quale B verrà
ammessa come nuovo socio.
B effettua
ff tt i conferimenti,
f i ti acquisisce
i i una quota
t d
della
ll SSocietà
i tà e una percentuale
t l
di A
La partecipazione nella JV si riduce corrispondentemente

82
Ipotesi struttura JV societaria

A + B conferiscono nella A B
Società i rispettivi patrimoni
Immobilizzati (esistenti o qui
costituiti), ricevono in cambio una 50 %
50 %
quota
t ddella
ll SSocietà
i tà
(problema: stima dei conferimenti)

JV

83
Ciclo di vita di una JV

Uscita
mento di vaalore

Fase della
operatività
Aum

Creazione

Tempo

84
Ciclo di vita di una JV societaria
Fase 1 Fase 2 Fase 3
Creazione Fase Operativa Exit

 St
Strutturazione
uttu a o e  Amministrazione
st a o e  Put / Call
ordinaria
 Vendita (Trade
 Sottoscrizione del  Sviluppo / Sale) a terzi
contratto
t tt di Joint
J i t Fi
Finanziamento
i t
Venture  Quotazione in
borsa
 Deliberazioni
 Costituzione Societarie  Liquidazione /
dell’organismo frazionamento
societario  Controllo reale

85
Brevetti, Marchi e Design:
D
D.Lgs.
Lgs 10 febbraio 2005
2005, n
n. 30: Codice della
proprietà industriale

 Disposizioni generali e principi fondamentali (art. 1-6)


 Norme relative all’esistenza,, all’ambito e all’esercizio dei diritti di
proprietà industriale
 Marchi (art. 7-28)
 Indicazioni geografiche (art(art. 29
29-30)
30)
 Disegni e modelli (art. 31-44)
 Invenzioni (art. 45-81)
 Modelli di utilità (art. 82-86)
 Topografie dei prodotti a semiconduttori (art. 87-97)
 Informazioni segrete (art(art. 98-99)
98 99)
 Nuove varietà vegetali (art. 100-116)
D.Lgs
L . 10 ffebbraio
Lgs. bb i 2005
2005,, n. 30 C
Codice
di d
della
ll
proprietà industriale
 Tutela giurisdizionale dei diritti di proprietà industriale
 Disposizioni processuali (art. 117-143)
 Misure contro la pirateria (art. 144-146)
 Acquisto e mantenimento dei diritti di proprietà industriale
 Domande in generale (art. 147-173)
 Osservazioni sui marchi d'impresa
p e opposizioni
pp alla registrazione
g dei marchi
(art. 174-184)
 Pubblicità (art. 185-190)
 Procedure speciali
p
 espropriazione, trascrizione, annotazioni, segretazione militare, licenza
obbligatoria, ecc. (art. 194-200)
 O d a e to p
Ordinamento professionale
o ess o a e (a (art. 201-222)
0 )
 Gestione servizi e diritti (art. 223-230)
 Disposizioni transitorie e finali (art. 231-246)
Principali tipologie di proprietà industriale in Italia

 Invenzione
 durata 20 anni

 tasse annuali dal 4° 4 anno


 Modelli di utilità
 durata 10 anni

 tasse
t ognii 5 annii
 Disegni e modelli
 durata 25 anni

 tasse ogni 5 anni

 Marchio
 durata 10 anni

 rinnovabile
Invenzioni
Normative sui brevetti per Invenzione

 Normativa italiana
 D.Lgs. 10 febbraio 2005, n. 30 (Codice di proprietà industriale)

 Normativa comunitaria
 Regolam. n. 1768/92/CEE del Consiglio

 Regolam. n. 1610/96/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio

 Direttiva n. 98/44/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio

 Normativa
N ti internazionale
i t i l
 Convenzione di Parigi (CUP)

 Convenzione di Monaco sul brevetto europeop ((CBE))


 Trattato di cooperazione in materia di brevetti (PCT)
Le Invenzioni nel Codice di proprietà industriale

 Oggetto e contenuto del brevetto (artt. 45-52)

 Effetti e diritti del brevetto (artt


(artt. 53
53-61,
61 66,
66 68)

 Titolare del brevetto ((artt. 62-65))

 Attuazione, decadenza, nullità, rinuncia (artt. 69-81)


Art.
Art. 45 (Oggetto del brevetto)

1 Possono costituire oggetto di brevetto per invenzione le


1.
invenzioni nuove che implicano un'attività inventiva e sono atte
ad avere un'applicazione industriale.
2 Non sono considerate come invenzioni ai sensi del comma 1 in
2.
particolare:
a) le scoperte, le teorie scientifiche e i metodi matematici;
b) i piani,
i i i principi
i i i ed
d i metodi
t di per attività
tti ità intellettuali,per
i t ll tt li gioco
i
o per attività commerciale ed i programmi di elaboratore;
c) le presentazioni di informazioni.
3. Le disposizioni del comma 2 escludono la brevettabilità di ciò
che in esse e' nominato solo nella misura in cui la domanda di
brevetto o il brevetto concerna scoperte, teorie, piani,
principi,metodi, programmi e presentazioni di informazioni
considerati in quanto tali.
Art. 45 (Oggetto del brevetto) - seg
Art. segue
e

4 Non
4. N sono considerati
id ti come invenzioni
i i i aii sensii del
d l comma 1 i
metodi per il trattamento chirurgico o terapeutico del corpo
umano o animale e i metodi di diagnosi applicati al corpo umano
o animale. Questa disposizione non si applica ai prodotti, in
particolare alle sostanze o alle miscele di sostanze, per
l'attuazione di uno dei metodi nominati.
5. Non possono costituire oggetto di brevetto le razze animali ed i
procedimenti essenzialmente biologici per l'ottenimento delle
stesse Questa disposizione non si applica ai procedimenti
stesse.
microbiologici e dai prodotti ottenuti mediante questi
procedimenti.
Art. 46 (La novità)
Art.

1. Un'invenzione è considerata nuova se non è compresa nello


stato della tecnica.

2. Lo stato della tecnica è costituito da tutto ciò che è stato reso


accessibile al pubblico nel territorio dello Stato o all'estero prima
della data del deposito della domanda di brevetto,
brevetto mediante una
descrizione scritta od orale, una utilizzazione o un qualsiasi altro
mezzo.
Art.
Art. 46 (La novità)
novità)-- segue

3. E' pure considerato come compreso nello stato della tecnica il


contenuto di domande di brevetto nazionale o di domande di
brevetto europeop o internazionali designanti
g e aventi effetto p
per
l'Italia, così come sono state depositate, che abbiano una data
di deposito anteriore a quella menzionata nel comma 2 e che
siano state pubblicate o rese accessibili al pubblico anche in
questa data o più tardi.
4. Le disposizioni dei commi 1, 2 e 3 non escludono la
brevettabilità di una sostanza o di una composizione di sostanze
già compresa nello stato della tecnica, purché in funzione di una
nuova utilizzazione.
Art 47 (Divulgazioni non opponibili)
Art.

1 Per
1. l applicazione dell
l'applicazione dell'articolo
articolo 46,46 una divulgazione
dell'invenzione non è presa in considerazione se si è verificata
nei sei mesi che precedono il deposito della domanda di
b
brevetto
tt e risulta
i lt direttamente
di tt t o indirettamente
i di tt t da
d un abuso
b
evidente ai danni del richiedente o del suo dante causa.
2. Non è presa altresì in considerazione la divulgazione
g avvenuta
in esposizioni ufficiali o ufficialmente riconosciute ai sensi della
convenzione concernente le esposizioni internazionali, firmata a
Parigi il 22 novembre 1928, e successive modificazioni.
3. Per le invenzioni per le quali si è rivendicata la priorità ai sensi
delle convenzioni internazionali, la sussistenza del requisito
della novità deve valutarsi con riferimento alla data alla quale
risale la priorità.
Art. 48 (Attività inventiva)
Art.

1 Un'invenzione
1. Un invenzione è considerata come implicante un un'attività
attività
inventiva se, per una persona esperta del ramo, essa non risulta
in modo evidente dallo stato della tecnica. Se lo stato della
t
tecnica
i comprende d documenti
d ti di cuii all comma 3 dell'articolo
d ll' ti l 46,46
questi documenti non sono presi in considerazione per
l'apprezzamento dell'attività inventiva.

Art. 49 ((Industrialità))
1. Un'invenzione è considerata atta ad avere un'applicazione
industriale se il suo oggetto può essere fabbricato o utilizzato in
qualsiasi genere di industria, compresa quella agricola.
Art.
Art. 50 (Liceità)

1. Non possono costituire oggetto di brevetto le invenzioni la cui


attuazione è contraria all'ordine pubblico o al buon costume.

2. L'attuazione di un’ invenzione non può essere considerata


contraria all'ordine p
pubblico o al buon costume p
per il solo fatto di
essere vietata da una disposizione di legge o amministrativa.
Art. 51 (Sufficiente descrizione)
Art.
1. Alla domanda di concessione di brevetto per invenzione
iindustriale
d t i l debbono
d bb unirsi
i i la
l descrizione
d i i e i disegni
di i necessarii
alla sua intelligenza.
2. L'invenzione deve essere descritta in modo sufficientemente
chiaro e completo perché ogni persona esperta del ramo possa
attuarla e deve essere contraddistinta da un titolo
corrispondente al suo oggetto.
oggetto
3. Se un'invenzione riguarda un procedimento microbiologico o un
prodotto ottenuto mediante tale procedimento e implica
l' tili
l'utilizzazione
i di un microrganismo
i i non accessibile
ibil all pubblico
bbli e
che non può essere descritto in modo tale da permettere ad
ogni persona esperta del ramo di attuare l'invenzione, nella
domanda di brevetto si dovranno osservare, quanto alla
descrizione, le norme previste nel regolamento.
Art.
Art. 52 (Rivendicazioni)

1. La descrizione deve iniziare con un riassunto che ha solo fini di


informazione tecnica e deve concludersi con una o più
rivendicazioni in cui sia indicato,
indicato specificamente,
specificamente ciò che si
intende debba formare oggetto del brevetto.
2. I limiti della protezione sono determinati dal tenore delle
rivendicazioni.
i di i i Tuttavia,
T tt i la l descrizione
d i i e i disegni
di i servono ad
d
interpretare le rivendicazioni.
3. La disposizione
p del comma 2 deve essere intesa in modo da
garantire nel contempo un'equa protezione al titolare ed una
ragionevole sicurezza giuridica ai terzi
Come si redige e come si legge un brevetto per
invenzione (e per modelli di utilità)
 Titolo
 Titolare
 Inventore
 Cl
Classificazione
ifi i
 Riassunto
 Stato dell’arte
dell arte
 Problema tecnico
 Soluzioni del problema tecnico
 Elenco figure
 Descrizione di una o più forme di attuazione
 F
Funzionamento
i t
 Vantaggi
 Varianti
 Rivendicazioni
Art.
Art. 53 (Effetti della brevettazione
brevettazione))

1 I diritti
1. di itti esclusivi
l i i considerati
id ti da d questo
t codice
di sono conferiti
f iti con
la concessione del brevetto.
2. Gli effetti del brevetto decorrono dalla data in cui la domanda
con la descrizione e gli eventuali disegni è resa accessibile al
pubblico.
3 Decorso il termine di diciotto mesi dalla data di deposito della
3.
domanda oppure dalla data di priorità, ovvero dopo novanta
giorni dalla data di deposito della domanda se il richiedente ha
di hi t
dichiarato nella
ll d
domanda d stessa
t di volerla
l l rendere
d
immediatamente accessibile al pubblico, l'Ufficio Italiano Brevetti
e Marchi pone a disposizione del pubblico la domanda con gli
allegati.
Art. 53 (Effetti della brevettazione
Art. brevettazione))- segue

4. Nei confronti delle persone alle quali la domanda con la


descrizione e gli eventuali disegni è stata notificata a cura del
richiedente,, g
gli effetti del brevetto p
per invenzione industriale
decorrono dalla data di tale notifica.

Art. 60
(Durata)
1 Il brevetto per invenzione industriale dura venti anni a decorrere
1.
dalla data di deposito della domanda e non può essere
rinnovato né può esserne prorogata la durata.
Decorrenza degli effetti del brevetto (artt
(artt. 53
53,60)
60)

Deposito Pubblicazione Concessione Termine


domanda domanda brevetto brevetto

mesi 0 3 12 18 n 20*12

Pubblicazione Limite per


titolo estensione
Art.
Art. 66 (Diritto di brevetto)
1. I diritti di brevetto per invenzione industriale consistono nella
facoltà esclusiva di attuare ll'invenzione
invenzione e di trarne profitto nel
territorio dello Stato, entro i limiti ed alle condizioni previste dal
presente codice.
2 In
2. I particolare
ti l il brevetto
b tt conferisce
f i all titolare
tit l i seguentiti diritti
di itti
esclusivi:
a)) se oggetto
gg del brevetto è un p
prodotto, il diritto di vietare ai
terzi, salvo consenso del titolare, di produrre, usare,
mettere in commercio, vendere o importare a tali
fini il prodotto in questione;
b) se oggetto del brevetto è un procedimento, il diritto di
vietare ai terzi, salvo consenso del titolare, di applicare il
procedimento nonché di usare,
procedimento, sare mettere in commercio,
commercio
vendere o importare a tali fini il prodotto direttamente
ottenuto con il procedimento in questione.
Art.
Art. 68 (Limitazioni del diritto di brevetto)

1. La facoltà esclusiva attribuita dal diritto di brevetto non si


estende, quale che sia l'oggetto dell'invenzione:
a) agli atti compiuti in ambito privato ed a fini non
commerciali ovvero in via sperimentale ancorché
commerciali,
diretti all'ottenimento, anche in paesi esteri, di
un'autorizzazione all'immissione in commercio di un
farmaco ed ai conseguenti adempimenti pratici ivi
compresi la preparazione e l'utilizzazione delle materie
prime farmacologicamente attive a ciò strettamente
necessarie;
i
b) alla preparazione estemporanea, e per unità, di medicinali
nelle farmacie su ricetta medica,, e ai medicinali così
preparati, purché non si utilizzino principi attivi realizzati
industrialmente.
Art. 68 (Limitazioni del diritto di brevetto)
Art
- segue
2. Il brevetto per invenzione industriale, la cui attuazione implichi
quella di invenzioni protette da precedenti brevetti per invenzioni
industriali ancora in vigore,
g , non p può essere attuato,, né utilizzato,,
senza il consenso dei titolari di questi ultimi.
3. Chiunque, nel corso dei dodici mesi anteriori alla data di
deposito della domanda di brevetto o alla data di priorità,
priorità abbia
fatto uso nella propria azienda dell'invenzione può continuare ad
usarne nei limiti del preuso. Tale facoltà è trasferibile soltanto
i i
insieme all'azienda
ll' i d ini cuii l'invenzione
l'i i viene
i utilizzata.
tili t La L prova
del preuso e della sua estensione è a carico del preutente.
Art.
Art. 64 (Invenzioni dei dipendenti)

1. Quando ll'invenzione
invenzione industriale è fatta nell nell'esecuzione
esecuzione o
nell'adempimento di un contratto o di un rapporto di lavoro o
d'impiego, in cui l'attività inventiva è prevista come oggetto del
contratto o del rapporto e a tale scopo retribuita,
retribuita i diritti derivanti
dall'invenzione stessa appartengono al datore di lavoro, salvo il
diritto spettante all'inventore di esserne riconosciuto autore.

Servizio
Art
Art.. 64 (Invenzioni dei dipendenti)
- segue
2. Se non è prevista e stabilita una retribuzione, in compenso
dell'attività inventiva e l'invenzione è fatta nell'esecuzione o
nell'adempimento
p di un contratto o di un rapporto
pp di lavoro o di
impiego, i diritti derivanti dall'invenzione appartengono al datore
di lavoro, ma all'inventore, salvo sempre il diritto di essere
riconosciuto autore,
autore spetta,
spetta qualora il datore di lavoro ottenga il
brevetto, un equo premio per la determinazione del quale si
terrà conto dell'importanza della protezione conferita
all'invenzione
all invenzione dal brevetto,
brevetto delle mansioni svolte e della
retribuzione percepita dall'inventore, nonché del contributo che
questi ha ricevuto dall'organizzazione del datore di lavoro.

Azienda
Art. 64 (Invenzioni dei dipendenti)
- segue
3. Qualora non ricorrano le condizioni previste nei commi 1 e 2 e
si tratti di invenzione industriale che rientri nel campo di
attività del datore di lavoro quest'ultimo ha il diritto di opzione
per l'uso esclusivo, o non esclusivo, dell'invenzione, o per
l'
l'acquisto
i t del
d l brevetto,
b tt nonché hé per la
l facoltà
f ltà di chiedere,
hi d od
d
acquistare, per la medesima invenzione, brevetti all'estero,
verso corresponsione del canone o del prezzo, da fissarsi con
deduzione di una somma corrispondente agli aiuti che
l'inventore abbia comunque ricevuti dal datore di lavoro per
pervenire all'invenzione. Il datore di lavoro p
p potrà esercitare il
diritto di opzione entro tre mesi dalla ricevuta comunicazione
dell'avvenuto deposito della domanda di brevetto. I rapporti
costituiti con ll'esercizio
esercizio dell
dell'opzione
opzione si risolvono di diritto ove
non venga integralmente pagato alla scadenza il corrispettivo
dovuto. Occasionale
Art.
Art 64 (Invenzioni dei dipendenti)
-segue
4. Ferma la competenza del giudice ordinario relativa
all'accertamento della sussistenza del diritto all'equo premio, al
canone o al p prezzo,, se non si raggiunga
gg g l'accordo circa
l'ammontare degli stessi, anche se l'inventore è un dipendente
di amministrazione statale, alla determinazione dell'ammontare
provvede un collegio di arbitratori,
arbitratori composto di tre membri,
membri
nominati uno da ciascuna delle parti ed il terzo nominato dai
primi due, o, in caso di disaccordo, dal Presidente della sezione
specializzata del Tribunale competente dove il prestatore
d'opera esercita abitualmente le sue mansioni. Si applicano in
quanto compatibili le norme degli articoli 806 e seguenti del
codice
di di procedura
d civile.
i il
Art.
A t 64 (I
(Invenzioni
i i d i
dei di
dipendenti)
d ti)
- segue
5 Il collegio
5. ll i degli
d li arbitratori
bit t i può
ò essere adito
dit anche
h in
i pendenza
d
del giudizio di accertamento della sussistenza del diritto all'equo
premio, al canone o al prezzo, ma, in tal caso, l'esecutività della
sua decisione è subordinata a quella della sentenza
sull'accertamento del diritto. Il collegio degli arbitratori deve
procedere con equo
p q apprezzamento.
pp Se la determinazione è
manifestamente iniqua od erronea la determinazione è fatta dal
giudice.
6 Agli effetti dei commi 1,
6. 1 2 e 3,
3 si considera fatta durante
l'esecuzione del contratto o del rapporto di lavoro o d'impiego
l'invenzione industriale per la quale sia chiesto il brevetto entro
un anno da d quandod l'inventore
l'i t h lasciato
ha l i t l'azienda
l' i d privata
i t o
l'amministrazione pubblica nel cui campo di attività l'invenzione
rientra.
Art. 65 (Invenzioni dei ricercatori delle
Art
università e degli enti pubblici di ricerca)
1. In deroga all'articolo 64, quando il rapporto di lavoro intercorre
con un'università o con una pubblica amministrazione avente tra
i suoi scopi
p istituzionali finalità di ricerca,, il ricercatore è titolare
esclusivo dei diritti derivanti dall’invenzione brevettabile di cui è
autore. In caso di più autori, dipendenti delle università, delle
pubbliche amministrazioni predette ovvero di altre pubbliche
amministrazioni, i diritti derivanti dall’invenzione appartengono a
tutti in parti uguali, salvo diversa pattuizione. L’inventore
presenta la domanda di brevetto e ne dà comunicazione
all’amministrazione.
Art. 65 (Invenzioni dei ricercatori delle
Art
università e degli enti pubblici di ricerca)
- continua -
2. Le Università e le pubbliche amministrazioni, nell’ambito della
loro autonomia, stabiliscono l’importop massimo del canone,
relativo a licenze a terzi per l’uso dell’invenzione, spettante alla
stessa università o alla pubblica amministrazione, ovvero a
privati finanziatori della ricerca, nonché ogni ulteriore aspetto dei
rapporti reciproci.
3. In ogni caso, l’inventore ha diritto a non meno del cinquanta per
cento dei proventi o dei canoni di sfruttamento dell’invenzione.
dell’invenzione
Nel caso in cui le università o le amministrazioni pubbliche non
provvedano alle determinazioni di cui al comma 2, alle stesse
compete il trenta per cento dei proventi o canoni.
Art. 65 (Invenzioni dei ricercatori delle università e
degli enti pubblici di ricerca) - segue
4
4. Trascorsi cinque anni dalla data di rilascio del brevetto,
brevetto qualora
l’inventore o i suoi aventi causa non ne abbiano iniziato lo
sfruttamento industriale, a meno che ciò non derivi da cause
i di
indipendenti
d ti dalla
d ll loro
l volontà,
l tà la l pubblica
bbli amministrazione
i i t i di
cui l’inventore era dipendente al momento dell’invenzione
acquisisce automaticamente un diritto gratuito, non esclusivo, di
sfruttare l’invenzione e i diritti patrimoniali ad essa connessi, o di
farli sfruttare da terzi, salvo il diritto spettante all’inventore di
esserne riconosciuto autore.
5. Le disposizioni del presente articolo non si applicano nelle
ipotesi di ricerche finanziate, in tutto o in parte, da soggetti
privati ovvero realizzate nell
privati, nell’ambito
ambito di specifici progetti di
ricerca finanziati da soggetti pubblici diversi dall’università, ente
o amministrazione di appartenenza del ricercatore.
Il brevetto Europeo
p ((EPC))

Deposito
domanda Pubblicazione Richiesta Concessione
(l
(locale)
l ) domanda RR Esame brevetto IT

GB

0 18 n n+6
6 p p+3
3 DE
p+9
FR
A1 (Domanda + RR)
Traduzioni
Limite per
lingue
A2 (Domanda) opposizione
non ufficiali

A3 (RR)
Il brevetto Internazionale (PCT)

Fasi nazionali
((IPRP=RR+WO) O) EP

GB

Deposito Deposito
Pubblicazione
P bbli i DE
domanda
locale
domanda
PCT RR+ WO domanda 30
US

Demand
0 12 16 18 22 (+ emendamenti)
EP

A1 (Domanda + RR) GB

A2 (Domanda) Richiesta DE
IPRP 28 30
(Demand)
A3 (RR) US

Invio IPRP Fasi


al richiedente nazionali
Siti p
per ricerche brevettuali g
gratuiti

1) BREVETTI DA TUTTO IL MONDO


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http://ep.espacenet.com/
2) BREVETTI AMERICANI
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htt // i dl j j /h i dl
8) BREVETTI AUSTRALIANI
http://www.ipaustralia.gov.au/
9) ORGANIZZAZIONE MONDIALE PER LA PROPRIETÀ INDUSTRIALE
h
http://www.wipo.org/
// i /
10) UFFICIO EUROPEO PER L’ARMONIZZAZIONE NEL MERCATO INTERNO (marchi, disegni e modelli)
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brevetto europeo

titolare

inventore
vediamo in dettaglio ...
CONTRATTO DI SUBFORNITURA
(checklist)

1. Identificazione del prodotto del


committente
- descrizione del prodotto
- specifiche
f h tecnicheh e funzionali
f l
- progetti, schede tecniche

2. Fornitura esclusiva
- obbligo di fabbricazione in esclusiva per il
committente
3. Procedimenti di lavorazione del prodotto
- procedimenti del committente
- uso di stampi o attrezzature del committente

4. Controlli del committente presso gli impianti del subfornitore

5 Garanzia del subfornitore


5.
- garanzia per difetti di conformità
- termini p
per la denuncia dei difetti
- durata della garanzia
- rimedi (sostituzione del prodotto, riduzione del prezzo,
risoluzione del
contratto, risarcimento del danno)
6 Consegne
6.
- Incoterms CCI ed. 2010 (FOB, CIF, ecc.)
- modalità di consegna (imballaggio, containers)
- termini
t i i di consegna

7. Prezzi e modalità di pagamento


8. Proprietà industriale (P.I.)

- titolarità dei brevetti, know-how, design, marchi del


committente

- uso da parte del subfornitore solo per fabbricare


il prodotto per il committente

- diritti del committente sugli sviluppi realizzati dal


subfornitore
bf i

- obbligo di segretezza del subfornitore


CONTRATTO DI VENDITA
(checklist)

1. Identificazione del prodotto

2. Prezzo

3. Pagamenti / garanzie del pagamento

4. Consegna

5. Garanzia

6. Macchinari: collaudo, supervisione montaggio,


… ecc.
CONVENZIONE DI VIENNA SULLA
VENDITA
1. Ambito di applicazione (artt. 1-6)
2. Disposizioni generali (artt. 7-13)
3. Conclusione del contratto (artt. 14-24)
4
4. Vendita di merci – disposizioni generali (artt.
(artt 25
25-29)
29)
5. Obblighi del venditore (artt. 30-52)
- Consegna (artt. 31-34)
- Conformità della merce (artt. 35-44)
- Inadempimento del venditore (artt. 45-52)
6
6. Obblighi
Obbli hi d
dell compratore
t ( tt 53
(artt. 53-65)
65)
- Pagamento (artt. 54-59)
- Presa in consegna (artt. 60-65)
- Inadempimento del compratore (artt. 61-65)
7. Altre norme (66-101)
OBBLIGHI DEL VENDITORE
CONSEGNA
1
1. Consegna secondo le previsioni del contratto

2. Se non è stabilito il luogo di consegna:


- consegna al primo trasportatore perché la merce pervenga al
compratore
- se non è previsto il trasporto: consegna nel luogo dove le parti
sapevano che si trovavano le merci
- in ogni altro caso: consegna presso la sede d’affari del venditore

3
3. Data di consegna:
- alla data stabilita
- se stabilito un periodo: in qualsiasi momento in quel periodo; ma se
risulta
i lt che
h lla scelta
lt spetta
tt all compratore,
t consegna alla
ll ddata
t
richiesta dal compratore
- se non è stabilito nulla: consegna entro un termine ragionevole dalla
ti l i
stipulazione
4. Trasporto
5. Se il venditore consegna la merce ad un trasportatore:
- deve identificarla come la merce oggetto del contratto (con segni sulla
merce o nei doc. di trasporto),
- altrimenti, deve notificare al compratore un avviso di spedizione, indicando
specificamente la merce.
In difetto, la merce non si considera messa a disposizione del compratore
ed il rischio non passa.
assagg o de
Passaggio del rischio
sc o
(a) Quando il compratore prende in consegna la merce;
(b) Oppure, quando il venditore mette la merce a disposizione del compratore,
se quest’ultimo
t’ lti sii rende
d inadempiente
i d i t all’obbligo
ll’ bbli di presa in
i consegna
(c) Se trasporto:
- quando il venditore rimette la merce al trasportatore
q p nel luogo
g
determinato nel contratto,
- oppure, se non è stabilito un luogo determinato, quando la merce
viene rimessa al pprimo trasportatore
p
CONFORMITA’ DELLA MERCE
CONFORMITA

La merce non è conforme se:


(a) E’ difforme dall’accordo delle parti, e
(b) Salvo diverso accordo
accordo, se:
- non è idonea all’uso normale,
- non è idonea
id all’uso
ll’ specifico
ifi espressamente t o implicitamente
i li it t
noto al venditore, salvo che risulti che il compratore non aveva fatto
affidamento sulla competenza del venditore,
- non possiede le qualità del campione,
- non è imballata secondo i criteri usuali, o in maniera idonea
(Il venditore non risponde se il compratore conosceva o non
avrebbe potuto ignorare il difetto di conformità)
DENUNCIA DEI DIFETTI

1. Esame della merce


Nel tempo più breve possibile

2 Denuncia del difetto di conformità


2.
Entro un termine ragionevole dal momento in cui l’ha scoperto
o avrebbe dovuto scoprirlo,
p ,ep
precisandone la natura
Non oltre due anni dalla consegna, salvo pattuizione di una
garanzia di maggiore durata
(Il venditore non può fare valere la decadenza se conosceva o
non avrebbe potuto ignorare il difetto di conformità e non lo ha
comunicato
i t all compratore)
t )
RIMEDI PER L’INADEMPIMENTO DEL VENDITORE

I. ADEMPIMENTO
1. Richiesta di adempimento
2. Concessione di un termine supplementare per adempiere,
3
3. Se merce non conforme,
conforme richiesta di riparazione,
riparazione se ragionevole
4. Se merce non conforme ed il difetto di conformità è un inadempimento essenziale,
richiesta di sostituzione
5
5. Se merce non conforme e il venditore non rimedia,
rimedia il compratore può ridurre il
prezzo (anche se già corrisposto) proporzionalmente alla differenza di valore

II. RISOLUZIONE DEL CONTRATTO


- se inadempimento essenziale del venditore,
- se il venditore non adempie entro il termine di grazia concesso dal compratore

III. RISARCIMENTO DEL DANNO


OBBLIGHI DEL COMPRATORE

PRESA IN CONSEGNA… e
PAGAMENTO DEL PREZZO
1. Mancata determinazione del prezzo
Si ritiene sia quello abitualmente praticato nel settore per merci analoghe
in circostanze comparabili

2. Mancata determinazione del luogo di pagamento


- presso la sede d’affari del venditore, o
- luogo
g della consegna,
g , se p pagamento
g contro rimessa della merce

3. Mancata determinazione della data di pagamento


quando il venditore consegna la merce ed il compratore ha avuto la
possibilità di esaminarla, a meno che il contratto non condizioni la
consegna al preventivo pagamento
RIMEDI PER L’INADEMPIMENTO DEL COMPRATORE

I. ADEMPIMENTO
- Richiesta di adempimento (pagare il prezzo, ritirare la merce)
pp
- Concessione di un termine supplementare per adempiere,
p p

II. RISOLUZIONE DEL CONTRATTO


- se inadempimento
i d i t essenziale
i l del
d l compratore,
t
- se il compratore non adempie entro il termine di grazia
concesso dal venditore

III. RISARCIMENTO DEL DANNO

IV. INTERESSI
Trattative
ACCORDO DI SEGRETEZZA

Tra ........ (il "Licenziante")


e …. (il “Ricevente")
premesso

- che il Licenziante è titolare delle informazioni relative alla


fabbricazione del prodotto:.................................. (“Prodotto");
- che il Ricevente desidera conoscere tali informazioni per
valutare l'opportunità di concludere un contratto di licenza di
fabbricazione del Prodotto;

si conviene quanto segue


Art. 1
Con il termine "Informazioni" si intende qualsiasi informazione tecnica, commerciale,
aziendale od altra informazione del Licenziante. Esso non comprende le
informazioni che erano di dominio pubblico alla data di stipulazione del presente
accordo, o lo sono diventate in seguito senza colpa del Ricevente.
Art 2
Art.
Le Parti convengono che le Informazioni comunicate dal Licenziante al Ricevente
restano di proprietà del Licenziante.
Art. 3
Il Ricevente, senza il preventivo consenso scritto del Licenziante , si impegna
- a non rivelare, divulgare o comunicare altrimenti a terzi le Informazioni,
- a non usarle se non per lo scopo di valutazione sopra specificato.
Art. 4
Il Ricevente si impegna a proteggere le Informazioni,
Informazioni adottando i mezzi
necessari per impedirne la conoscenza a terzi.
Art. 5
Gli obblighi di segretezza del Ricevente previsti nel presente accordo
resteranno in vigore fino a quando le Informazioni del Licenziante
diventeranno di p
pubblico dominio senza colpa
p del Ricevente.
Art. 6
Dietro semplice richiesta del Licenziante, il Ricevente si impegna a restituire
t tti i documenti
tutti d ti e le
l altre
lt Informazioni
I f i i all Licenziante,
Li i t senza trattenerne
t tt copia.
i
Art. 7
Per ogni atto di violazione del presente accordo,
accordo il Ricevente si impegna a
corrispondere al Licenziante , a titolo di penale, la somma di …
TECHNOLOGY LICENSE AGREEMENT
By and between ...
with its office at ... (ITALY)
(hereinafter referred to as "LICENSOR")

and ...
with its office at ... (…….)
(hereinafter referred to as "LICENSEE")

It is agreed as follows
Article 1
Definitions

1.1. The term " PRODUCTS" means the washing machine


model TRIPLE A specified
p in the LICENSOR's brochure
attached hereto as Exhibit "A".

12
1.2. The term "KNOW-HOW"
KNOW-HOW means the technical
documentation for the manufacture of the
PRODUCTS specified in Exhibit "B".
13
1.3. The term
Th t “PATENTS” means theth Chi
Chinese patents
t t
registrations covering the PRODUCTS specified in Exhibit
"C".

1.4. The term "TERRITORY" means the following


g countries:
People's Republic of China, ............
Article 2
License

LICENSOR grants to LICENSEE the right to use the PATENT


and the KNOW-HOW in order to manufacture and sell the
PRODUCTS in the TERRITORY.
A ti l 3
Article
LICENSEE's Exclusivity

LICENSOR shall not manufacture and sell the


PRODUCTS in the TERRITORY, or license the
PRODUCTS to third parties in the TERRITORY.
Article 4
LICENSOR's Exclusivity

LICENSEE shall not manufacture and sell the PRODUCTS


outside the TERRITORY in Countries where the
LICENSOR sells the PRODUCTS directly or has granted
exclusive rights to third parties.
parties
Article 5
Supply of KNOW-HOW

5.1. LICENSOR shall deliver to LICENSEE the KNOW-


HOW within 30 days after the date of receipt of the
payment set out under article 6.1.

5.2. KNOW-HOW shall be in English


g language.
g g
Article 6
Payments

6.1. LICENSEE shall pay to LICENSOR an initial lump-sum of


50 000 00 Euro within 30 days after the signature of this
50.000,00
agreement.

6 2 IIn addition,
6.2. dditi for
f the
th entire
ti duration
d ti off this
thi agreement,
t LICENSEE
shall pay to LICENSOR a royalty of 5% to be calculated on the
invoiced price of all PRODUCTS sold by LICENSEE in the
TERRITORY.

6.3. In any
y case,, LICENSEE shall p
pay
y to LICENSOR a minimum
guaranted royalty of 30.000,00 Euro for each year during the
term of this agreement.
Article 7
Secrecy

LICENSEE shall not, during the term of this agreement and


thereafter disclose or otherwise reveal to third parties the
thereafter,
KNOW-HOW furnished by LICENSOR to LICENSEE, or any
other information of the LICENSOR, without the prior written
consentt off LICENSOR.
LICENSOR
Article 8
Guarantees

8.1. LICENSOR guarantees to be the owner of the PATENTS and


KNOW-HOW defined above, and to have full rights to enter into
the present Agreement with the LICENSEE.

8.1. LICENSOR guarantees to have filed/registered the PATENTS


and to have possession of the KNOW-HOW defined above.
8.2. LICENSOR is hereby exempted from any liability in case the PATENT
or the
th KNOW-HOW
KNOW HOW infringe
i fi rights
i ht off third
thi d parties.
ti
8.2. LICENSOR declares to have performed the patent search enclosed
hereto without finding any patents of third parties that cover the
PATENT or the KNOW-HOW or the PRODUCTS under this Agreement.
No other liability is undertaken by LICENSOR in connection with rights
of third parties.
parties
8.3. LICENSOR g
guarantees that the technology
gy p
provided is complete,
p ,
error-free, effective and capable of achieving its intended purpose.

8 3 LICENSORS guarantees that he will communicate the KNOW


8.3. KNOW-HOW
HOW
to the LICENSEE to the extent that it is reasonably necessary to
manufacture the PRODUCTS for a licensee that is reasonably
experienced in the industrial field of the PRODUCTS.
PRODUCTS
Article 9
Applicable Law
The present agreement is governed by the Italian Laws.
Article 10
ICC A
Arbitration
bi i
Any dispute arising out of or in connection with this agreement
shall be finally settled under the Rules of Conciliation and
Arbitration of the International Chamber of Commerce by three
arbitrators appointed in accordance with said Rules.
Article 10
CIETAC Arbitration
Any dispute arising from or in connection with this Contract shall
be submitted to China International Economic and Trade
Arbitration Commission for arbitration which shall be conducted in
accordance with the Commission's arbitration rules in effect at the
time of applying arbitration. The arbitral award is final and binding
upon both parties
parties.
Camera Arbitrale
Nazionale e Internazionale di
Milano
Conciliazione
Ital China Business
Italy-China B siness Mediation Center

Arbitrato
CLAUSOLA PER ARBITRATO INTERNAZIONALE
Tutte le controversie derivanti dal presente contratto saranno risolte
mediante arbitrato secondo il Regolamento della Camera Arbitrale
Nazionale e Internazionale di Milano. Il Tribunale Arbitrale sarà
composto da un arbitro unico/tre arbitri, nominato/i in conformità a tale
Regolamento.
g Il Tribunale Arbitrale ggiudicherà secondo la legge
gg ... La
sede dell'arbitrato sarà ...La lingua dell'arbitrato sarà ...
Convenzione
Con en ione di Ne New York (1958)
sull'arbitrato internazionale
Ratifica Riserva Riserva

CINA 22.1.1987 Non si applica ai Si applica solo ai rapporti


lodi pronunciati in commerciali secondo la
St ti non
Stati l
legge nazionale
i l
contraenti
ITALIA 31.1.1969 - -

ACCORDO ARBITRALE DELLE PARTI IN FORMA SCRITTA


Article 10
Jurisdiction
The Courts of .... (Italy) shall have exclusive jurisdiction for any
dispute arising out of or in connection with this Agreement.

Article 10
Jurisdiction
The Courts of .... ((People's
p Republic
p of China)) shall have
exclusive jurisdiction for any dispute arising out of or in
connection with this Agreement.

ACCORDO RICONOSCIMENTO DELLE SENTENZE (1991)

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