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l’estero in Italia

il Regno Unito
22 settembre 2010

di C. Castrignanò & L. Vita


Italia e Gran Bretagna sono tradizionalmente
legate da strette relazioni, che vedono i due
Paesi da sempre protagonisti di un intenso
interscambio a più livelli, da quello
socio-culturale a quello
economico-commerciale.
Osservatorio sugli investimenti britannici in Italia 2008
Quadro introduttivo
Le relazioni tra Italia e Regno Unito si sviluppano:

• mediante accordi bilaterali


• attraverso la comune appartenenza alle
principali Organizzazioni Internazionali
• nell’ambito di fori ad hoc

Nel quadro europeo, i due Paesi partecipano


attivamente all’elaborazione delle politiche
dell’UE
Accordi bilaterali
Accordi conclusi recentemente:
Accordo LOI* (o Accordo di Farnborough) - 2000
Misure per facilitare la ristrutturazione e le attività dell'industria
europea della difesa
* insieme a Francia, Germania, Spagna, Svezia e Irlanda.

Accordo di co-distribuzione cinematografica - 2003

Memorandum d'Intesa in materia di cooperazione nel


campo della televisione digitale - 2004
Accordi bilaterali
Accordi in fase negoziale:
Intesa generale di sicurezza tra Italia e Regno Unito

Memorandum d’Intesa tra il Ministero dell’Istruzione,


dell’Università e della Ricerca della Repubblica Italiana ed il
Department for Education and Skills del Regno Unito per
la collaborazione finalizzata allo scambio ed alla
formazione di docenti
Organizzazioni Internazionali
Comune appartenenza a:
 Organizzazione per le Nazioni Unite - ONU (dal 1945 il
Regno Unito e dal 1955 l’Italia)
 Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo
Economico - OCSE (entrambi i paesi figurano tra i fondatori
dell’OECE nel 1948)
 Organizzazione del Trattato Nord Atlantico – NATO
(entrambi i paesi figurano tra i fondatori nel 1949)
 Unione Europea (l’Italia è tra i paesi fondatori, mentre il
Regno Unito è entrato a far parte della CEE nel 1973)
“Fori” internazionali
Incontri periodici:
 G8 (ogni anno dal 1975)
 G14 (forum tra i paesi del G8 e Brasile, Cina, India, Messico,
Sudafrica ed Egitto)
 G20 (dal 1999 forum dei ministri delle finanze e dei governatori
delle banche centrali dei 19 paesi più industrializzati e dell’UE –
dal 2008 allargato ai capi si stato e di governo)
L’economia del Regno Unito
• Prima della crisi finanziaria: economia in crescita al 3,5%
• Il Pil 2009 registra un valore negativo di -3,3%
• Il tasso di occupazione del IV semestre 2009 è del 72,4% (-
1,7% rispetto al 2008), mentre il tasso di disoccupazione è
salito al 7,8% (+ 1,6%)
• Ultimo trimestre 2009 crescita dello o,3%
• L’inflazione si è arrestata per il 2009 sul 2,9%

Dati : Office for National statistics - febraio 2010)


Le aziende
Le maggiori aziende del Regno Unito sono:

• BAE System
• Rolls-Royce
• GlaxoSmithKline
• AstraZeneca
Gli investimenti Italia-Regno Unito

• Seconda metà degli anni ‘90: crescono gli


investimenti diretti tra i due Paesi

• Nel 2007 l’interscambio commerciale tra i due Paesi


sfiora i 33 miliardi di euro (incremento del 2,6%
annuale)
Gli investimenti Italia-Regno Unito (2)
Sbilanciato flusso degli investimenti diretti:
• Nel 2008 gli investimenti italiani in UK ammontano a
4 miliardi di sterline; 700 le aziende presenti
(dati forniti dall’Office for National Statistics)

• Sono circa 470 le società britanniche che dispongono


filiali in Italia, localizzate principalmente nelle regioni
nord-occidentali e nord-orientali del Paese.
Interscambio dell’Italia con l’UK

2007 2008 2009


Esportazioni 21.241.497.276 19.326.593.723 14.967.538.161
Importazioni 12.525.576.821 11.896.736.819 9.631.377.979
Saldo 8.715.920.45 7.429.856.904 5.336.160.182

Fonte: Istat luglio 2010


I dati sono espressi in euro
Interscambio dell’UK con l’Italia

2007 2008 2009


Esportazioni 310,759 341,563 305,843
Importazioni 219,919 248,752 224,315
Saldo -90,840 -92,811 -81,528

Fonte: HM Customs & Excise – UK Trade (dic 2009)


I dati sono espressi in milioni di sterline
Gli investimenti del Regno Unito
Le esportazioni britanniche per settore verso il nostro
paese sono rappresentate in massima parte da:
• veicoli destinati al trasporto su strada (1.217 milioni di
sterline);
• prodotti medicinali e farmaceutici (1.079 mds);
• apparecchiature audio e per le telecomunicazioni
(407 mds);
• apparecchiature elettriche e dai ricambi (405 mds);
• macchinari industriali (391 mds);
• generatori (355 mds).
Gli investimenti del Regno Unito (2)
Nel settore turistico si registrano presenze significative
di investitori britannici di primaria importanza quali:

• i gruppi Rocco Forte Hotels (già proprietario degli


Hotel Savoy a Firenze e de Russie a Roma e che ha
completato recentemente un grande progetto di
sviluppo turistico in Sicilia, nei dintorni di Sciacca
Terme);
• Orient Express (Cipriani di Venezia, Villa San Michele
a Fiesole, Splendido a Portofino, Caruso a Ravello).
Italia in Uk
• Il settore dell’energia: l’ENI con le diverse aziende
del gruppo Eni UK, Agip, Polimeri EuropaUK,
Engineering and Construction e Snamprogetti.
• Il settore della difesa: gruppo Finmeccanica che si
sviluppa con la AgustaWestland, la Selex Galileo, la
Selex Communications, la Vega, la Selex Systems
Integration e la recentemente acquisita DRS
Technologies
• Il settore degli autoveicoli: diversi marchi del gruppo
Fiat .
Italia in Uk (2)
• Il settore degli elettrodomestici: gruppo Merloni
(Indesit) che ha acquisito Hotpoint, Cannon e Creda,
il Gruppo Candy ( con il marchio Hoover) ed il Gruppo
De Longhi (con il marchio Kenwood);
• Il settore della componentistica elettrica ed
elettronica : Telemar Uk e la SG Microelectronics.
Italia in Uk (3)
Le maggiori società italiane con sede nel Regno Unito:
• la SEDA-UK dell’imprenditore Antonio D’Amato,
operante nel settore del packaging alimentare;
• la ALI ( progettazione, produzione e distribuzione di
apparecchiature per la ristorazione professionale) che
ha acquisito parte della divisione Aga Foodservice
Equipment (AFE);
• la Ferrero;
• I marchi prestigiosi del Made in Italy dei settori della
moda e del design.
Legami ufficiali
British Embassy, Roma
www.ukinitaly.fco.gov.uk
Ambasciatore: S.E. Edward Chaplin

Rete territoriale di Consolati Britannici:


 Firenze
 Milano
 Napoli
 Palermo
 Venezia
Legami ufficiali (2)
The British Chamber of Commerce for Italy
Chief Executive: Kelly Ben Frech
Milano

Invest in Milan
Camera di Commercio di Milano
Milano

Uk Trade investment
British Consulate General
Milano
Legami ufficiali (3)
Istituto Italiano di Cultura
presente in numerose città inglesi

British Council
www.britishcouncil.org/new/

The British School at Rome


www.bsr.ac.uk

Keats-Shelley House
Roma
Principali borse di studio
 Erasmus
 Erasmus Placement
 Leonardo
 Gruntvig
 Borsa di studio Comenius
 Jean Monnet
 MAE CRUI
Legami non ufficiali
• La fusione tra il London Stock Exchange e Borsa
Italiana avvenuta nel 2007
• Scambio di manifestazioni promozionali: rapporti tra
la Regione Toscana e la Scozia
• Il concorso fotografico «Genius loci»
• Milano Fashion Night: il consolato britannico
promuove la moda britannica a Milano
• Italian Cinema London: il festival del cinema italiano a
Londra organizzato da Italian Films UK
Investimenti futuri
Investimenti italiani potenziali in UK:
• settore dell’edilizia e delle infrastrutture, in relazione
agli interventi strutturali per le Olimpiadi di Londra
del 2012
Investimenti britannici potenziali in Italia:
• Promozione dei distretti industriali high-tech (Torino
per il «wireless», Milano per le biotecnologie, Padova
per le nanotecnologie, Catania per la
microelettronica, Napoli per i polimeri).
• Settore dello sviluppo turistico
Principali aziende UK in Italia
Nata ufficialmente il 1 giugno 2004 dalla
fusione con ETI spa.
L’operazione, del valore di 2,3 miliardi di
Euro, è stato il più grande investimento
mai fatto in Italia da una società
internazionale.
Con un portafoglio di oltre 30 marche, tra
cui Lucky Strike, Pall Mall e Dunhill, e
marche nazionali, tra cui MS, BAT Italia si
colloca al secondo posto tra gli operatori
del settore in Italia. Fonte: BAT Italia
Principali aziende UK in Italia
Nata nel settembre 1995 con il brand
Albacom, diviene nell’ottobre 2006 BT
Italia a seguito della completa
acquisizione da parte di BT plc.
È il principale fornitore in Italia di servizi e
soluzioni integrate di comunicazione e IT
interamente dedicato alle imprese e alla
PA.
Nel 2008, BT Italia ha fatto registrare un
fatturato pari a 1.040 milioni di euro.
Fonte: BT Italia
Principali aziende UK in Italia
Il gruppo SAB Miller ha acquisito nel 2003
Peroni spa (che controlla, oltre al marchio
Peroni, anche il marchio Raffo e Nastro
Azzurro).
Con Peroni, SAB Miller possiede nel
nostro Paese tre birrifici, in Veneto, Lazio
e Puglia.
L’azienda è intenzionata a incrementare la
propria presenza nel nord Italia.

Fonte: SAB Miller


Principali aziende UK in Italia
Unilever è tra le prime 20 realtà industriali
italiane, al terzo posto tra le
multinazionali estere.
Ha un fatturato di circa 2,8 miliardi di
euro, due terzi nel settore alimentare e un
terzo nel settore della cura della casa e
della persona.
Con sede amministrativa a Roma e con 5
stabilimenti produttivi sparsi su tutto il
territorio, Unilever in Italia dà lavoro a 4
mila dipendenti. Fonte: Unilever
Principali aziende UK in Italia
La storia dell’investimento Vodafone in
Italia nasce nel 2000, quando il gruppo
britannico, il più grande al mondo nel
settore delle telecomunicazioni mobili
(presente in 27 Paesi) acquista Omnitel.
Il processo che ha portato Omnitel
Vodafone a trasformarsi in Vodafone Italia
si è concluso nel 2003.
L’azienda è oggi una delle più importanti
del nostro Paese e uno dei più interessanti
ambienti di lavoro. Fonte: Vodafone Italia
Principali aziende UK in Italia
GlaxoSmithKline è una multinazionale
farmaceutica. In Italia è presente dal 1932
ed occupa circa 2.300 persone.
Ha sede principale a Verona dove si trova
uno stabilimento produttivo, dedicato alla
produzione mondiale di antibiotici sterili.
ll sito di San Polo di Torrile (PR), si occupa
della produzione di vaccini. A Baranzate
(MI) invece è concentrata la produzione
di prodotti da banco e di largo consumo.
Fonte: GlaxoSmithKline Italia
Altri esponenti UK in Italia
La Thomson Reuters è una delle più
potenti e importanti società nel campo
dell’informazione economico-finanziaria: il
gruppo controlla infatti il 34% del mercato
a livello mondiale.
È nata nel 2008, dalla fusione del colosso
dell’informazione finanziaria canadese
Thomson e la britannica Reuters.
In Italia ha uffici a Roma e Milano.

Fonte: Reuters Italia – wikipedia


Altri esponenti UK in Italia
Il 28 maggio 1961 l’avvocato inglese Peter
Benenson lancia dalle colonne del
quotidiano di Londra The Observer un
“Appello per l'amnistia”.
Due anni dopo nasce a Londra Amnesty
International, che nel 1977 riceve il Premio
Nobel per la Pace.
Nel 1975 nasce la sezione italiana, che
conta oggi più di 80.000 soci.

Fonte: Amnesty International Sezione Italiana


Altri esponenti UK in Italia
Action Aid nasce in UK nel 1972 con lo
scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica
e contrastare la povertà nel sud del
mondo.
Nel 1989 ActionAid UK fonda Azione Aiuto
a Milano, che nel 2003 diviene ActionAid
International Italia.
Proprio in questi giorni l’organizzazione
sostiene la proposta francese all’ONU
riguardo alla Tassa sulle Transazioni
Finanziarie. Fonte: ActionAid Italia – repubblica.it
Altri temi d’attualità
Il 6 luglio 2005 il CIO ha dichiarato Londra,
vincitrice tra le città in lizza (Madrid, Mosca,
New York e Parigi) per ospitare la trentesima
edizione dei Giochi Olimpici.
La crisi che dalla fine del 2008 attanaglia il
Regno Unito ha smorzato molti degli
entusiasmi iniziali e reso più complessa la
realizzazione del programma degli interventi.
Ciononostante le Olimpiadi rappresentano una
ghiotta occasione per le nostre aziende
Fonte: “Olimpiadi di Londra, opportunità per le aziende italiane” – Ambasciata italiana a Londra
Altri temi d’attualità
Il recente scandalo che ha coinvolto il
capo ufficio stampa dei tories, Andy
Coulson (ex direttore di News of the
World), ha riportato in primo piano,
sulla stampa, parallelismi con l’azione
del Governo Berlusconi in merito alla
regolazione delle intercettazioni.
Già in passato numerose testate
britanniche avevano avuto modo di
criticare l’operato del premier italiano.
Fonte: Internazionale, The Observer
Altri temi d’attualità

Anche se non ha riguardato direttamente l’Italia, la


recente visita del Papa in Gran Bretagna (16-19
settembre) ha rappresentato uno degli argomenti più
“caldi” nei media di tutto il mondo.
Conclusioni
Nel corso del 2008, gli investimenti diretti esteri
effettuati da società britanniche sono ammontati a
85.800 milioni di sterline. Il Regno Unito è un paese di
primario interesse per il settore degli investimenti
esteri in quanto:
• è la sede del maggior numero di filiali europee delle
multinazionali americane ed estremo orientali che
agiscono da capofila nell’Europa continentale;
• gli intermediari della City orientano le decisioni di
localizzazione da parte delle imprese clienti di tutto il
mondo. Fonte: ICE – Ministero Esteri
Grazie per l’attenzione!

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