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Buzzi Stefano
Osteopata D.O.
Docente di:
Patologia ortopedica
Lussazione D’Anca
Rara e tipica dell’età adulta, traumi ad
alta velocità trasmessi lungo l’asse
diafisario femorale.
Tipologie
Posteriore (85%) Iliaca / Ischiatica
Anteriore Otturatoria / Pubica
Meccanismo Lesionale Posteriore
Meccanismo Lesionale
Anteriore
Esempio di lussazione Anteriore
Otturatoria
Sintomatologia
Dolore violento, shock, atteggiamento irriducibile
dell’Anca in flex-add-r.i. o flex-abd-r.e.
Resistenza elastica ai movimenti passivi
Complicazioni
Immediate Irriducibilità lesione, lesioni tessuto
Osseo e/o Nervoso (N.Sciatico e N.Femorale) e
vasale (a.Femorale)
Tardive Artrosi post-traumatica, necrosi asettica
della testa femorale
Trattamento
Riduzione incruenta entro poche ore in narcosi (manovre
ortopediche)
Riposo in scarico completo per 30gg. con trazione articolare;
successivi 30gg.con tutore e scarico. Ripresa progressiva nei
2-3 mesi con deambulazione inizialmente assistita con bastoni
canadesi.
Manovra di
Allis
Affezioni che possono colpire
l’articolazione dell’anca
PERIARTRITI ARTROSI
Gruppo eterogeneo di Affezione degenerativa della
patologie che CARTILAGINE ARTICOLARE
coinvolgono le strutture
adiacenti all’articolazione
(Borsite ischiatica, del
grande trocantere, Squilibrio
Ileo-pettinea, S. del sintesi/degradazio
muscolo Piriforme ) ne condrale
• Eziopatogenesi multifattoriale
• Progressiva
COXARTROSI
EPIDEMIOLOGIA
EPIDEMIOLOGIA
EPIDEMIOLOGIA
CLASSIFICAZIONE
COXARTROSI PRIMITIVA
COXARTROSI SECONDARIA
Classificazione Eziologica
SECONDARIA
PRIMARIA (Malformazioni congenite,
coxopatie dell’infanzia o
O adolescenza, turbe
statiche,
IDIOPATICA reumoartropatie, traumi,
sovraccarico funzionale)
Coxartrosi secondaria
•Obesità
•Familiarità
•Sesso F
Suscettibilità •Menopausa (+)
•Osteoporosi (-)
•Ipermobilità
•Fumo
•Altre malattie (diabete, siderosi,
etc)
Fattori •Traumi
meccanici •Congruità articolare
•Abuso articolare
•Professionale
•Sports
Classificazione Patogenesi
• Forma SENILE • Forma NON senile
Attivita’ Infiammazione della
metaboliche sinovia con sofferenza
condrali condroblasti
condroblasti
Alterato
Proteoglicani assemblaggio
Idrofilia condrale proteoglicani e della
matrice cartilaginea
Dolore riferito al
ginocchio e/o alla
faccia interna della
coscia: irritazione
nervo otturatorio
SINTOMI SEGNI
• Dolore aggravato dal • Punti dolenti alla pressione
carico, esacerbato da intorno al margine
movimenti di abduzione e articolare
rotazione esterna • Edema duro al margine
(irradiato all’inguine) articolare
• Scrosci e crepitii articolari
• Rigidità (lieve al mattino, • Rigidita’ articolare
intensa dopo immobilità) • Instabilita’
• Riduzione ROM
• Limitazione funzionale
• Senso di instabilita’
OSTEOPOROSI
FRAGILITA’
SCHELETRICA
FRATTURA
LE FRATTURE DELL’ESTREMO
PROSSIMALE DEL FEMORE
Epidemiologia
frattura
necrosi avascolare e
pseudoartrosi
Queste premesse spiegano il perchè
della opportunità di dividere le fr.
dell’estremo prossimale in:
Necrosi asettica
Fratture laterali
✓Sottocapitate
✓Mediocervicali
✓Basicervicali
Fratture Laterali
classificazione
• Pertrocanteriche
• Persotto-trocanteriche
• Sottotrocanteriche
• Fratture isolate del gran trocantere o del
piccolo trocantere
Frattura del collo del femore
Rx post operatoria:
Rx frattura laterale:
Rx post operatoria:
TRATTAMENTO CON CHIODO BLOCCATO
TRATTAMENTO
Controindicazioni alla protesi
ASSOLUTE RELATIVE
✓ Infezione localizzata (vie
urinarie, polmone, cute, ecc)
✓ Infezioni in fase ✓ Muscolatura abduttoria
assente o gravemente
attiva(sistemica e/o deficitaria
articolare) ✓ Deficit neurologico
progressivo
✓ Articolazione
✓ Processi degenerativi ossei
neuropatica ✓ Interventi chirurgici di altro
✓ Neoplasie ossee genere (es odontoiatrici o
urologici) meglio se
precedono l’impianto
TIPI DI PROTESI
- INVASIVE
• ENDOPROTESI (solo componente
femorale dell’articolazione)
• ARTROPROTESI NON CEMENTATE
• ARTROPROTESI CEMENTATE
Fattori importanti per la scelta: eta’ del pz, patologia di base, caratteristiche
ENDOPROTESI
ARTOPROTESI
Complicanze
• Infezioni post-operatorie
• Lesioni nervose es. nervo femorale
(valutazione clinica postoperatoria)
▫ Più sensibile
▫ Causa dolore
▫ Confrontato con l’altro lato
sano
DISPLASIA EVOLUTIVA
DELL’ANCA
DEFINIZIONI
● Sublussazione: contatto parziale tra testa femorale e
acetabolo
● Lussazione: anca senza contatto tra le superfici articolari
dell’anca
● Diverse presentazioni cliniche della displasia evolutiva
dell’anca
● Displasia acetabolare semplice
● acetabolo inadeguato
● Displasia acetabolare con sublussazione
● Testa femorale lievemente allontanata dalla parete acetabolare
mediale
● Lussazione dell’articolazione dell’anca
● Completa perdita di contatto tra la testa femorale e l’acetabolo
EPIDEMIOLOGIA ED EZIOLOGIA
● Lussazione congenita dell’anca in 1/1000 nati vivi
● Incidenza variabile in base a diversi fattori
ambientali-modalità differenti di puericoltura
● Africani e Asiatici
● Trasportano il neonato sul proprio corpo con uno
scialle in posizione : anche abdotte e gambe
flesse→posizione ottimale per la stabilità ed il
modellamento dinamico dell’acetabolo da parte della
testa del femore
● Americani ed Europa orientale
● Bambini avvolti con anche in estensione
FATTORI DI RISCHIO
● 33% dei pz con pato anche ha anamnesi
famigliare positiva
● Sesso F
→ più sensibili all’ormone materno relaxina che
aumenta la lassità legamentosa
● 16% dei pz con pato anche ha presentazione
podalica alla nascita – soprattutto anca sx
● Imp: a rischio di pato anche neonati cresciuti in
spazio uterino ristretto→ associazione ad altre pato:
torcicollo e adduzione del metatarso
● Elevata incidenza anche in pz nati da cesareo o
ricoverati in reparti speciali dopo la nascita
ANATOMIA PATOLOGICA
Se non trattata
● Deformità secondaria all’alterata crescita
dell’anca
● Ipertrofia della cartilagine laterale dell’acetabolo
● Ipertrofia del legamento rotondo
● Lassità capsulare
● Costrizione a clessidra della capsula articolare
dell’anca
● Ipertrofia del legamento acetabolare trasverso
● Eccessiva antiversione femorale
CLINICA – NEONATO –
● EO
● Test di provocazione di Barlow
● Segno di Ortolani
.
Positive Galeazzi sign noted in a case of untreated
developmental dysplasia of the hip.
Klisic test. A, In a normal hip, an imaginary line drawn down through the tip of
an index finger placed on the patient's iliac crest and the tip of the long finger
placed on the patient's greater trochanter should point to the umbilicus. B, In a
dislocated hip, this line drawn through the two fingertips runs below the
umbilicus because the greater trochanter is abnormally high.
CLINICA – BAMBINO CHE CAMMINA
● Andatura ondeggiante e zoppicante
● O differenza di lunghezza negli arti
● Arto colpito appare più corto ed il pz tende a camminare
sulle punte del lato affetto
● Spesso consegue una eccessiva lordosi (possibile
unico segno all’esordio)
● Segno di Trendelenburg positivo
● Segno di Galeazzi positivo
● Presente limitazione all’abduzione del lato affetto
DIAGNOSI
● Ecografia
● Screening
● 8° settimana di vita
● 1° mese se segni clinici sospetti o condizioni di
rischio
● Classificazione ecografica in normali,
displastiche, decentrate
● Rx nei lattanti
Images of normal ultrasonography of an infant (A) and comparison with
a case of developmental dysplasia of the hip (B).
TERAPIA
● Obiettivo: ottenere e mantenere una riduzione
concentrica della testa femorale all’interno
dell’acetabolo per fornire l’ambiente ottimale per il
normale sviluppo sia della testa femorale, sia
dell’acetabolo
● Se diagnosi tardiva dopo i 6 mesi: mantenere la
riduzione dell’anca senza danneggiare la testa
femorale
● Necessaria diagnosi precoce per buon risultato
NEONATO
LATTANTE < 6 mesi di vita
● NO doppi pannolini
● SI divaricatore di Pavlik
● Per 6 settimane, giorno e notte
● 95% dei casi risoluzione dell’instabilità
dell’anca
● IMP posizionamento corretto del
divaricatore!
Photograph of a Pavlik harness.
BAMBINI DA 6 MESI A 2 ANNI
● Riduzione chiusa in sala operatoria
● A cui segue gesso accuratamente modellato
● Dopo la procedura viene controllata la riduzione e
la vascolarizzazione
● Artrografia
● Eco/TC
● 12 settimane dopo si rimuove il gesso
● Prosegue con ortesi in abduzione per altri 2 mesi
COMPLICANZE
● Necrosi avascolare della testa femorale
● Riduzione della testa femorale crea una
occlusione dei vasi epifisari
SINOVITE MONOARTICOLARE
TRANSITORIA
= SINOVITE TOSSICA
SINOVITE MONOARTICOLARE TRANSITORIA
● Causa comune di zoppia nel bambino
● Ezio incerta: virus, trauma, ipersensibilità allergica
● Età 3-8 anni
● Esordio acuto
● Spesso preceduta di 7-14 giorni da flogosi aspecifica delle alte vie
respiratorie
● Clinica
● Dolore, zoppia, lieve limitazione del movimento in abduzione e
rotazione interna
● DD artrite settica e osteomielite
● RX del bacino
● Tp sintomatica
● Limitazione attività fisica
● FANS e analgesici. Guarigione completa in 3 settimane