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IL CENACOLO PROIBITO
LE RIVELAZIONI NON
AUTORIZZATE
1
Copyright © 2019FIREBIRDResearches
Marco Pioppo - iconosofia@libero.it
Tutti I dirittiriservati.
Codice ISBN:
2
A Elena Sofia
3
La ricerca in iconosofia vorrebbe tradursi in un tentativo di
ricostruzione del significato delle opere d’arte di quegli artisti
rinascimentali che, all’aprirsi di una Nuova Epoca per l’Umanità,
offrirono al mondo nuovi e possenti impulsi interiori.
4
Indice Sommario 5
Introduzione 10
Il Cenacolo: Indicazioni preliminari:
autore, posizionamento, dimensioni e
datazione. 12
Cap. I - La misconosciutaTradizione
dei Cenacoli: Una tradizione dimenticata
– Inquadramento storico – Studi poco
noti. 15
Contestualizzazione storica 15
Cenacoli:
Taddeo Gaddi (Santa Croce), Andrea del
Castagno (Sant’Apollonia), Domenico
Ghirlandaio (Badia a Passignano),
Cosimo Rosselli (Cappella Sistina),
Pietro Vannucci detto il Perugino
(Sant’Onofrio), Franciabigio(Calza),
Andrea del Sarto (San Salvi), Leonardo
da Vinci (Santa Maria delle Grazie),
Il segreto dell’individualità di
Leonardo da Vinci: La ricostruzione di
un percorso karmico– Sulla
reincarnazione degli iniziati - Le
comunicazioni occulte di Rudolf Steiner –
La missione di Leonardo
Indicazionibibliografiche 116
8
9
INTRODUZIONE
1
Cesare Ripa (1560 – 1622) può essere considerato il padre fondatore di questa
disciplina con la sua principale raccolta di studi che venne pubblicata a Roma già
nel 1593 col titolo di Iconologia ovvero Descrittione dell’Immagini Universali
cavate dall’Antichità et da altri luoghi.
2
Erwin Panofky (1892 – 1968), Mario Praz (1896 – 1982) e Alessandro Grossato
(1955) hanno prodotto, ognuno a suo modo, una grande quantità di studi
iconologici, che oggi rappresentano una complessa e variegata summa di saggi
critici ed esegetici che, a nostro avviso, hanno dato contribuito notevolmente
all’evoluzione della critica artistica, spingendola, attraverso la spiegazione delle
immagini e delle allegorie, a ricercare e trovare più profondi significati culturali
nelle opere d’arte stesse.
11
ho coinvoltolaSophia, quel sapere derivante dallo studio e
dalla pratica della cultura misterica.
IL CENACOLO
12
Fig. 1: Leonardo da Vinci – Ultima Cena o Cenacolo - Santa Maria
delle Grazie, Milano – Data: terminato nel 1498 – Dimensioni: 4,6
m x 8,8 m
13
14
Capitolo I: La misconosciuta “Tradizione dei
Cenacoli”
Contestualizzazione storica
20
I cambiamenti che si sono ingenerati agli albori del
Rinascimento stanno continuando al giorno d’oggi. Di
conseguenza, il singolo uomo, nell’arte, è sempre meglio
connotato e catturato nella sua più profonda espressività,
così come nella vita e in società assume un ruolo sempre
più espressivo della propria individualità.Ecco perché
avevano sopra alluso allo sviluppo dell’arte caricaturale e
della ritrattistica: perché si desta, come detto, nell’uomo la
sensibilità a cogliere e a esprimere la specificità
dell’individualità con le sue caratteristiche uniche e
originali.
Per dirla coi termini della Scienza dello Spirito, è l’inizio
della cosiddetta Epoca dell’Anima Cosciente, che
coincide con l’aprirsi del Quinto Periodo di Cultura Post
Atlantico. Questo riferimento a speciali elementi
conoscitivi, propri di una conoscenza in genere riservata,
impone ora un breve excursus esegetico allo scopo di
meglio comprenderne il significato e la portata:
9) Uomo - Spirito
8) Spirito Vitale
7) Se Spirituale
6) Anima Cosciente
25
5) Anima Razionale
4) Anima Senziente
3) Corpo Astrale
2) Corpo Eterico
1) Corpo Fisico
9
Gli Iniziati compiono questo sviluppo e queste trasformazioni in un tempo
proprio e, in genere, vivono stati di coscienza e condizioni evolutivamente più
avanzati rispetto all’umanità ordinaria. Mentre la generalità degli uomini, almeno
la parte più avanzata dell’umanità, è entrata nell’Epoca dell’Anima Cosciente e
può elaborare il Manas, gli Iniziati sono già al di là di questa fase e possono
iniziare a elaborare lo Spirito Vitale.
27
Queste scoperte testimoniano come l’uomo inizi davvero
a sentirsi un autonomo centro nel mondo (prospettiva e
tridimensionalità). Infatti, sappiamo che in pochissimi
secoli, due, il mondo cambia totalmente: si esce dal
feudalesimo, si sviluppa la rivoluzione industriale,
nascono le costituzioni, emerge la tutela della singola
individualità, che si puòdistaccare dal legame di sangue e
manifestarsi autonomamente ed altro ancora10. A ciò va
aggiunto che, aprendosi la nuova Epoca, sono gli Iniziati
che, non potendo agire più come in passato, trail XV e il
XVI secolo riappaiono come artisti, donando possenti
impulsi animico - spirituali attraversol’arte.
10
Cfr. Pioppo, M., Esoterismo delle Prove di Cristo di Sandro Botticelli, saggio
di questa stessa collana, ove l’argomento viene sviluppato maggiormente nei
particolari.
28
Fig.2:Icona medievale (IX secolo d. C.).
29
Fig. 3: Giotto da Bondone (1266 – 1337), Pentecoste, Cappella
degli Scrovegni, Padova. Il dipinto è databile al 1303 – 1305.
30
Fig. 4: Onufri di Neokastres, il Risveglio di Lazzaro, primi decenni
del XVI secolo, Museo di Arte Medievale di Coriza, Albania.
31
Nell’evoluzione della pittura si celano i segreti
dell’evoluzione spirituale dell’uomo
34
Fig. 8: Ultima Cena di Cosimo Rosselli (Firenze 1439 – Firenze
1507) dipinta sulla Parete Nord della Cappella Sistina nel 1482.
Fig. 11: Cenacolo di San Salvi di Andrea del Sarto (1486 – 1530).
L’opera venne terminata nel 1527.
36
Fig. 12: Cenacolo di Leonardo in Santa Maria delle Grazie a
Milano (1498)
37
Giotto, che a quella puramente rinascimentale. Ciò ci
consente di affermare come l’evoluzione dell’Arte non
proceda allo stesso ritmo a seconda dei paesi e dei contesti
culturali, sebbene le distanze geografiche non siano, come
in questo caso, abissali. Effettuata questa
osservazione, la riflessione ulteriore che è nostra
intenzione condurre è quella che segue e che va ad
incentrarsi su considerazioni di carattere puramente
esoterico: la rivoluzione artistica della quale abbiamo
parlato, e che Leonardo da Vinci portò sicuramente al suo
acme espressivo, è, come abbiamo sottolineato,
espressione esteriore di un passaggio evolutivo interiore
dell’uomo. Al riguardo, usando l’arte come cartina al
tornasole, sembra palese che gran parte degli impulsi
spirituali necessari all’aprirsi della nuova epoca siano stati
dati fondamentalmente attraverso l’arte, la grande arte del
Rinascimento.Gli Iniziati del passato, soprattutto molti di
quelli che collaborano coscientemente ai tempi del
Mistero del Golgotha, alla “missione” del Logos, tanto per
intenderci, tornarono in questo periodo a calcare la scena
terrena per immettere nell’evoluzione umana nuovi
importanti impulsi, secondo quanto richiesto dallo spirito
del tempo. Gli Iniziati del passato non possono in questo
nuovo periodo esprimersi come in passato, perché le
condizioni del nostro mondo si sono notevolmente
densificate, né è necessario che lo facciano11. In questa
11
Rudolf Steiner, nella Conferenza tenuta a Dornach il 26 Aprile 1924, contenuta
in Considerazioni esoteriche su nessi karmici, volume secondo, O. O. 236, si
esprime in tal senso sulla reincarnazione degli Iniziati. Nel ciclo Il Vangelo di
Marco, O. O. 139, invece, rivela direttamente l’identità dei Dodici, che riconosce
come antichi iniziati che confluirono nel popolo ebraico per la preparazione del
Mistero del Golgotha. Egli narra come qualche secolo prima si incarnarono a
questo scopo come Maccabei e, poi, come quelle individualità che furono gli
apostoli. Leonardo da Vinci è una di queste individualità, come qualcun altro dei
grandi artisti rinascimentali.
38
nuova epoca, un’epoca, come abbiamo visto, in cui ogni
individualità umana progressivamente prenderà le misure
per avviarsi a un cammino ascendente, a quello che nella
Tradizione è chiamato Reditus, questi vecchi iniziati
hanno agito come artisti, facendo fluire nel nostro modo
possenti immaginazioni, cioè, in realtà, quadri sottili,
intrisi di forza dei Mondi Superiori, come ad esempio, lo
stesso Cenacolo di Leonardo che qui analizziamo. Queste
immaginazioni stimolano, per così dire, le individualità
umane, che ne sono misteriosamente attratte, verso la
Reale Via da percorrere, senza costrizioni alcune.Alla fine
di questo saggio, ricostruendo il significato complessivo
del Cenacolo, faremo luce sull’identità karmica di
Leonardo.
18
Questa è stata anche la tesi di Anna Erede, una nota studiosa afferente al mondo
antroposofico, autrice, peraltro, di uno splendido libro, intitolato I Cenacoli
fiorentini, pubblicato a Firenze nel 2000.
42
Capitolo II
Lo “Spazio Sacro”
43
Fig. 13: Il Doppio Quadrato.
Questa forma posseggono la Camera Reale della Grande
Piramide di Giza, le cui funzioni non sepolcrali, ma
fondamentalmente iniziatiche, ci sononote sulla base dei
Testi dellePiramidi19 ; il Tempio di Salomone, le cui
misure – relativamente alla pianta – vengono date a
divinis, nel Libro Primo dei Re, come un Doppio
Quadrato di 40 per 20 cubiti sacri; la Cappella Sistina
come nuovo Tempio di Salomone20; il Tempio massonico.
Il descritto rapporto proporzionale di 1:2 esisteva anche
tra le due cupole del Primo Goetheanum (chiamato
Johannesbau) edificato a Dornach da Rudolf Steiner nel
1918. L’edificio venne costruito completamente in legno.
Nel 1922 venne distrutto da un incendio.
19
I Testi delle Piramidi sono un complesso di formule rituali dell’Antico Egitto
che risalgono al III millennio a. C.. Queste formule, in realtà, sono iscrizioni
funebri, rinvenute nei sepolcri di alcuni faraoni, e sembrano essere le iscrizioni
più antiche di quella cultura. Si tratta di formule rituali, intrise di forza magica e
cerimoniale, il cui scopo era quello di proteggere e accompagnare il faraone,
ormai disincarnato, nella sua ascesa al Cielo e agli Dei.
20
Cfr. Pioppo, M., op. cit., Indipendently published 2019.
44
Fig. 14: Il rapporto proporzionale di 1:2 tra le due Cupole del
Primo Goetheanum.
45
interiore.Questo è lo scopo di tutte le operazioni cultuali
di carattere templare21.
21
V. Wilmshurst, W. L., nel saggio The Meaning of Masonry, Londra 1922, opera
centrale nell’esoterismo massonico, il capitolo dedicato alla forma della Loggia
(The Form f the Lodge), in cui l’autore si produce in una spiegazione molto simile
della forma del Doppio Quadrato, che è la forma della stessa Loggia massonica.
46
Quindi, l’unione del centro del doppio quadrato e del
punto focale della prospettiva aggiunge un ulteriore
significato esoterico a quello del Doppio Quadrato.
Abbiamo già accennato alla scoperta della prospettiva e
alla portata del suo significato in seno all’evoluzione
spirituale dell’Uomo. Abbiamo anche chiarito quale sia il
significato simbolico del Doppio Quadrato.Leonardo
unifica nel suo quadro questi due elementi. Ciò, su un
piano simbolico, è un fatto di estrema importanza. E lo è
sia dal punto di vista dell’evoluzione generale
dell’umanità sia dal punto di vista dell’evoluzione dei
Misteri (Sembra strano, ma anche nei Misteri c’è
evoluzione, poiché essi vengono organizzati sempre in
rapporto all’evoluzione stessa dell’uomo).
Il doppio quadrato essenzialmente ci riporta alle sedi
templari dei Misteri, a quegli “spazi sacri” nei quali,
attraverso pratiche di ritualità tradizionale e tecniche di
esercizio interiore, si poteva e si può risvegliare la propria
coscienza su piani progressivamente più profondi e
ulteriori del nostro essere: in breve, nel dominio animico –
spirituale, fatto espresso simbolicamente dall’accesso al
secondo quadrato.La prospettiva, invece, esprime
l’ulteriore discesa sul piano umano di nostre facoltà
spirituali e, come abbiamo visto, dell’Io che può iniziare a
elaborare il Se Spirituale. E’ l’uomo che ha scoperto la
propria individualità. E’ l’uomo che, in questo percorso di
sempre maggiore individualizzazione, si svincola dal
sangue, da condizionamenti ancestrali insiti nel proprio
“Corpo lunare”. E’ l’uomo che costruisce un mondo dove
iniziano a potersi esprimere le qualità individuali che
iniziano a sopravanzare quelle della stirpe e che
sopravanzeranno poi anche quelle della razza. E sul piano
dell’operatività in seno ai Misteri questo passaggio
47
evolutivo cosa ha portato? Rispondiamo in modo
semplice. Ha portato la possibilità di vivere l’Iniziazione,
che ricordiamo è un’esperienza progressiva, certo nello
“spazio sacro” (il Doppio Quadrato), quindi, secondo i
dettami e i metodi della Tradizione Regolare custoditi e
veicolati attraverso il Tempio, ma con l’Io cosciente,
desto, totalmente desto (simbolicamente, il punto focale
della Prospettiva). Cristo disceso sulla Terra, quale Logos,
ha aperto all’umano questa possibilità, rinnovando gli
stessi Misteri. Ne abbiamo trattato a fondo nel nostro
Esoterismo delle Prove di Cristo di Botticelli, opera che
ha voluto evidenziare proprio come le Tre Tentazioni di
Cristo dipinte da Botticelli siano, in realtà, i tre passi
fondamentali del percorso iniziatico mossi ora da un
livello più alto, quello dell’Io e della coscienza spirituale
individualizzata. Non solo. Avevamo anche evidenziato
come su un piano generale – e Botticelli rende molto bene
iconologicamente tutto questo – l’azione del Cristo sia
stata tale da porre in armonia la Vecchia con la Nuova
Tradizione. Diversi Maestri Spirituali hanno raccontato
che prima l’esperienza misterica avveniva con l’Io
attutito22 e che, dopo gli ultimi sviluppi evolutivi umani,
sulla base anche di quello che è stato il verificarsi del
Mistero del Golgotha, all’uomo si è aperta la possibilità di
vivere quest’esperienza in modo più cosciente e
spiritualmente più individualizzato23. Quanto detto, in
essenza, ha voluto esprimere, almeno nei limiti in cui è
22
Semplicemente, in tempi precedenti, l’Io umano non aveva ancora sviluppato
una tale forza, poiché era meno calato sul piano fisico ed era impegnato a
elaborare altre parti dell’anima, come descritto nell’excursus a pag. 13 e seguenti.
23
Tra questi spicca in particolar modo Rudolf Steiner che si è ripetutamente
pronunciato sull’argomento da diversi punti di vista in numerosi passaggi della
sua Opera Omnia: su tutti, cfr. L’Iniziazione. Come si conseguono le conoscenze
dei Mondi Superiori?, O. O. 10, Milano 2016; Sedi di Misteri nel Medioevo.
Rosicrucianesimo e principio iniziatico moderno, O. O. 160, Milano 2014;
48
possibile farlo in un saggio per il grande pubblico, il
significato simbolico dell’Incontro del punto focale della
prospettiva e del Doppio Quadrato.
49
Fig. 16: Punto di fuga della Prospettiva del Cenacolo
50
Fig. 17: Chiamiamo questo fenomeno l’effetto Leonardo.
54
pensiero e l’azione: guarda da una parte, ma
indica dall’altra.
55
da quella del Durer. Il dito è famoso,così come
il rigore razionale caratteristico del Segno.
59
Fig. 22: Giovanni e Giuda, rispettivamente
corrispondenti ai Segni della bilancia e dello Scorpione.
61
Fig. 23: Pietro, Andrea e Giacomo Minore,
rispettivamente, corrispondenti a Sagittario, Capricorno e
Acquario.
Bartolomeoè l’ultimo. Rappresenta il segno dei Pesci, la
fine dello spazio siderale, l’uscita dai confini dati. Si
tratta di uno degli attuali “fasciami dell’Arca”, per dirla
con Platone(v. Timeo : i fasciami dell’Arca intesi come
coluri equinoziali e assi solstiziali). Leonardo, in
documenti che si trovano a Londra, ne parla e ci mostra i
disegni preparatori, dicendoci come ha voluto avvicinarne
le mani al corpo allo scopo di rappresentare al meglio le
pinne dei Pesci.
62
Milano: v. fig. 25) è sempre rappresentato scuoiato, in
piedi come lo rappresenta lo stesso Leonardo, strutturato
secondo il modello della costellazione e con sul braccio la
propria pelle, quasi a mo’di soprabito da portarsi
appresso. La pelle è l’organo che contiene l’uomo, che lo
delimita rispetto all’ambiente esterno, è il suo confine
fisico ed anch’essa è cosignificante del Segno dei Pesci,
limite dello Zodiaco.
Ma, qui, con la figura di Bartolomeo si entra nel grande
tempo ciclico scandito essenzialmente, per l’evoluzione
terrestre, dalla Precessione degli Equinozi. E, nel rapporto
simbolico di questa figura col fenomeno precessionale
scopriremo anche la ragione dello “scuoiamento”, sempre
ad essa associato.
Per andare avanti, dobbiamo a questo punto rendere
edotto il lettore di cos’è la precessione degli equinozi e
del perché risulta essere così importante per l’evoluzione
terrestre considerata nel suo andare ciclico. Lo faremo
con parole nostre. La precessione degli equinozi è un
fenomeno per il quale anno dopo anno, il momento
d’inizio della Primavera è anticipato di un minimo rispetto
all’anno precedente, in seno a quella che possiamo
considerare la Ruota Zodiacale di 360°, Ruota sulla quale
sono visibili le costellazioni alle quali associamo i Segni
zodiacali.
Il Sole compie una rivoluzione, cioè un giro completo dei
360° della Ruota zodiacale in un anno (L’anno si chiama
così perché la parola deriva dal latino “anus”, che
significa anello, cerchio). La precessione tira in ballo,
invece, un anno diverso, di una durata molto più estesa e
che è noto come “Anno Platonico”. Sulla base di vari
63
fattori, quali inclinazione dell’asse terrestre, la nutazione 25
e le complesse interazionigravitazionali tra la Terra e altri
corpi celesti, accade che ogni 72 anni il giorno che apre la
Primavera viene anticipato di 24 ore. Il Sole che,
nell’anno normale ha un passo di un grado al giorno circa,
nell’Anno Platonico ha il passo di un grado ogni 72 anni
appunto, però, all’inverso. Invece di avanzare retrocede
sulla Ruota zodiacale. Il primo giorno di Primavera
coincide zodiacalmente col cosiddetto Punto Vernale.
Questo punto, dunque, retrocede di un grado ogni anno.
L’anno precessionale si compie in quasi 26.000. Infatti, il
Sole impiega un simile tempo a riportare nello stesso
grado il Punto Vernale. Di conseguenza, ogni Segno
zodiacale che sappiamo corrispondere a 30 gradi nel
Cerchio zodiacale stesso, è attraversato dal in 2160. Ciò
individua una cosiddetta “era astrologica”. Da un punto di
vista tradizionale, ogni epoca si colora secondo l’influsso
solare che cambia ogni 2160 anni e anche nelle forme
esteriori questo risulta riconoscibile. Per esempio, la
cultura egizia aveva come sacro il cosiddetto Bue Api:
questo è in realtà una forma esteriore dell’influsso solare
che su base precessionale dal 4000 al 2000 a. C. aveva
25
Da Wikipedia:La nutazione è il moto di oscillazione (etimologicamente
significa in latino classico "un cenno del capo") dell'asse di rotazione di un
oggetto, che si manifesta in combinazione con un moto di precessione. Questo
moto è dovuto al fatto che il momento angolare della precessione si somma a
quello della rotazione: perciò il momento angolare risultante non è esattamente
diretto lungo l'asse di simmetria dell'oggetto rotante. Questo provoca
un'oscillazione di tale asse nella direzione trasversale al moto di precessione e, in
conseguenza di questo, anche una lieve variazione periodica della velocità
angolare di precessione. L'ampiezza della nutazione è proporzionale
al rapporto tra la velocità angolare di precessione e quella di rotazione. La
nutazione si osserva ad esempio nel moto della trottola: man mano che essa
rallenta la sua rotazione il suo asse oscilla via via più marcatamente, finché la
trottola cade.
64
visto vivere nella sua pienezza la Civiltà dell’Antico
Egitto, della Caldei e di altre fiorenti popolazioni
mesopotamiche. Dopo, il Punto Vernale si è spostato
nell’Ariete e sia la tradizione esteriore che il mito si
vestono di questa nuova forma. Ovviamente, è diverso
l’influsso solare sulla Terra, poiché irraggia, era dopo era,
secondo sempre diverse caratteristiche sottili.
Nel mito. il passaggio dall’Epoca del Toro a quella
dell’Ariete è ben raccontato, per esempio, biblicamente
nel racconto dell’Esodo sul Vitello d’Oro, che Mosè fa
distruggere, perché significherebbe fermarsi
nell’evoluzione e non riconoscere i nuovi impulsi, cosa,
però, in cui il popolo stava cadendo.
Un altro mito nel quale è compreso anche il significato del
passaggio dell’Epoca del toro a quella dell’Ariete è quello
di Teseo e del Minotauro. L’uccisione del Minotauro
rappresenta l’aver compiuto il percorso evolutivo che era
stabilito per l’Epoca del Toro e il poter così passare
validamente alla nuova Epoca dell’Ariete. Venendo a
un’Epoca successiva, con Cristo si sacrifica l’Agnello
(sotto questo aspetto l’Ariete) e si apre l’Era precessionale
dei Pesci.
Nel dipinto di Leonardo, i Pesci sono rappresentati – lo
abbiamo ben evidenziato – dalla figura di Bartolomeo.
Cristo, fondando il Cristianesimo ha anche aperto l’Epoca
dei Pesci, che, astrologicamente durerà 2160 anni. Questo
significa che il Punto Vernale retrocederà attraversando
tutto il Segno dei pesci fino a quando giungerà nel Segno
dell’Acquario aprendo una nuova epoca. Il retrocedere del
Punto Vernale nel segno dei Pesci è simbolicamente
65
rappresentato come lo “scuoiamento” dei Pesci, quindi,
del cosignificante Bartolomeo26.
Esaurita l’Era dei Pesci, quando il Punto Vernale li avrà
percorsi per intero e Bartolomeo sarà stato scuoiato tutto,
l’uomo uscirà da questo ciclo, aprendosi a “nuove cose”.
Inizierà la c.d. Era dell’Acquario.
26
Possiamo segnalare come nell’araldica e negli stemmi di molte città siano
apparsi due tritoni, proprio a simboleggiare i due Pesci.
66
Fig. 26: San Bartolomeo. Particolare del Giudizio
Universale di Michelangelo, Parete Est della Cappella
Sistina (1535 – 1541).
67
Fig. 27: Scultura moderna di Damien Hirst, che si
trova presso Chatsworth House nel Derbishire, in
Inghilterra.
68
Cristo, fuori dallo Zodiaco e centro dinamico di tutto il
quadro, compensa tutte le unilateralità, e, pur in
atteggiamento distaccato, mostra una totale dedizione di
sé all’uomo e alla terra. Rappresenta il centro immobile
della Rota Mundi, quel centro ove risiede la c.d. Pax
profunda, per usare il linguaggio rosacrociano dell’epoca.
Cristo assume qui la funzione di Khronokrator, oltre che
quella di Kosmokrator, Signore del Tempo e del
Cosmo.E’ il Logos che si avvale della dodecuplicità delle
forze zodiacali per conformare il nostro spazio evolutivo.
Altresì, Cristo può essere inteso come Sole Spirituale del
nostro Cosmo.
Leonardo, quest’uomo che sapeva molto più di quanto
dipingeva, ma che colla sua pittura faceva vibrare ancor
più fortemente quanto taceva (allora non c’era la libertà di
pensiero di oggi e le difformità venivano perseguite dal
Tribunale della Santa Inquisizione), ha dipinto una tavola
cosmica, ordinata secondo i ritmi del cielo, donandoci una
serie di risposte profonde sulla ‘missionecristiana’,
connessa all’evoluzione dell’Uomo sulla Terra.
Mi viene da aggiungere al riguardo, qualche parola di
Sant’Agostino, che dice ‘ quella che oggi e’ chiamata
religione cristiana esisteva già nell’antichità e non era
assente neppure agli albori del genere umano. Da quando
Cristo apparve nella carne, la VERA RELIGIONE, che
esisteva già prima, prese il nome di Cristiana’.
Quanto abbiamo enucleato è sempre stato abbastanza noto
nell’ambito della vera cultura misterica e non in quella da
supermarket che si è andata sviluppando oggi in quello
che René Guènon ha chiamato il Regno della Quantità,
espressione dell’aver toccato gli abissi più bassi
dell’evoluzione materialistica.Ma sembra essersi destata
una certa speranza per l’umanità.
69
Negli ultimi settanta anni, cioè a partire dagli anni ’50 del
secolo scorso, sono state presentate in ambito profano e
anche in ambito scientifico ricerche tali da legittimare
anche presso il mondo accademico l’interpretazione e la
lettura simbolico – astrologica dell’affresco vinciano.
Nel 1955 fu Nicola Sementovsky – Kurilo, nel suo Nuovo
Trattato completo di Astrologia teorico – pratica, a
delineare una correlazione fra gli Apostoli dipinti e i
Dodici Segni dello Zodiaco. Nel 1982, invece, è stata la
volta del Professor Franco Berdini, che, nel suo brillante
saggio intitolato Magia e Astrologia nel Cenacolo di
Leonardo, sviluppava ulteriormente la tesi,
corroborandola col supporto di varie fonti anche
documentali. La sua opera trovava il plauso di importanti
individualità del mondo della cultura e, in particolare, dei
critici d’arte Giulio Carlo Argan e Francesco Mei.
70
scandiscono l’evoluzione cosmica e umana (ispirazione di
livello archaico)27.
27
Angeli, Arcangeli e Archai costituiscono la cosiddetta Prima Gerarchia degli
Esseri celesti oltre l’Uomo. La Seconda Gerarchia è costituita da Virtù, Potestà e
Dominazioni. La Terza Gerarchia è composta da Serafini, Cherubini e Troni. Per
un esame approfondito può risultare proficuo consultare il ciclo di Rudolf Steiner
su Gerarchie spirituali e loro riflesso nel mondo fisico, O. O. 110, Milano varie
edizioni.
71
De lapidibus
72
Fig. 28: Esempio di castone emerso dopo il restauro della Pinin
Brambilla Barcilon.
73
Fig. 29: Immagine del Sommo Sacerdote ebraico
gibernato con l’Ephod.
Nella descrizione di questa città, tra le altre cose, si dice
che essa ha dodici porte, dodici basamenti e, sopra ognuno
di questi, dodici pietre, che vengono elencate una per una,
partendo dal diaspro, come primo basamento, associato
simbolicamente alla fede e, come vedremo, a Simon
Pietro.
Un inciso : Leonardo sa bene che, stando al significato
letterale delle narrazioni evangeliche, almeno quattro dei
convitati sono fratelli (Andrea e Pietro, Giacomo e
Giovanni) e, quindi, in quanto tali della stessa tribù, ma,
nonostante ciò, assegna a ognuno un castone diverso, e lo
scrive apertamente, poiché vuole non solo rappresentare le
dodici tribù d’Israele, ma l’archetipo della città celeste,
74
facendo collimare ogni cosa in una logica alchemico –
siderale, espressa sul piano simbolico.
La Chiesa attuale non ha disconosciuto la sapienza
lapidica, ma ne ha fatto propria la simbologia e possiede
un proprio lapidario. Copricapi, pastorali, calici e altri
strumenti liturgicicontengono sempre un numero preciso e
un tipo preciso di pietre preziose, a seconda dell’uso al
quale sono destinati. Sia bastevole un tale accenno, non
potendo qui approfondire oltre un così interessante
argomento.La fonte più autorevole in materia, ricettacolo
di tutto questo antico sapere, peraltro ben custodita in
ambito ecclesiastico, si colloca storicamente agli inizi del
Basso Medio Evo, nel 1100 circa. Si tratta delle opere di
Marbodo di Rennnes e di Ildegarda di Bingen, che
recepiscono quanto deriva da una tradizione
antichissima.E’ molto noto ilDe lapidibusdel vescovo
cattolico Marbodo di Rennes, lapidario al quale attinse lo
stesso Leonardo28.
All’interno dell’opera è contenuta una parte, il De
duodecimlapidibuspraetiosis, ove viene sviluppato
l’argomento della costruzione della Città Celeste con le
pietre simboliche, che, come ora vedremo, è in perfetta
assonanza con quanto detto sulla c.d. Scienza del Cielo.
Identificazione simbolica
80
Cosa ci sta dicendo l’autore: Tu, Uomo, puoi qui entrare
in te stesso, in quello Spazio Sacro nel qual andare a
scoprire che sei anche Anima e Spirito e non mero corpo
fisico. Tu sei invitato dal Logos stesso a fare questo, e il
Logos è in te, è il tuo Io archetipico. Tu puoi fare questo
basandoti sul tuo Io, in piena coscienza. Poi, devi
considerare che sei un essere celeste, tu discendi dal
Cielo, come il Logos, come ogni cosa. Tu hai in te il
Cielo. Questo è stato dimenticato, ma ora puoi
ricordarlo. E ogni cosa che vedi sulla Terra è il
condensato di Energie Celesti, ha un’origine spirituale,
quindi, è bene capire che occorre sacralizzare ogni cosa
che fai.
81
Della Musica
85
Fig. 30: Primo artificio informatico col quale si isolano le mani dei
Convitati.
32
L’antica tradizione della Chirosofia, cioè l’arte di leggere il destino della
persona nei palmi delle mani, arte di cui oggi rimane ben poco, si fondava proprio
sul fatto che tale destino, inteso quale progetto biografico dell’entità spirituale
umana, risultava tracciato proprio sulle membra e, in particolar modo, sulle mani.
89
Fig. 32: Franchino Gaffurio. Ritratto di Leonardo da Vinci
(1485 ca.), oggi conservato nella Pinacoteca Ambrosiana di
Milano.
91
Nello scoprire la “Musica nel Cenacolo”, abbiamo testé
riportato di quel metodo validamente delineato dal Prof.
Renzo Mantero, il quale, riprendendo una vecchia
indicazione che circola da secoli nella cultura misterica,
aveva consigliato di isolare le mani dei Convitati e di
porle su un rigo musicale dell’epoca rinascimentale.
Abbiamo raccontato, poi, dell’esperimento condotto
dall’Istituto di Cibernetica di Milano con la successiva
analisi musicale del Maestro Zanaboni e abbiamo visto
quale risultato ne sia scaturito.
92
Il Tetragramma Sacro, da questo punto di vista, indica, se
lo disponiamo in una posizione diversa e verticale, proprio
la struttura dell’Uomo:
94
In questo passaggio evolutivo, entrano ora in gioco le
correnti solari, che maggiormente caratterizzano l’essere
dell’Uomo.
Ora, senza spingerci in ulteriori considerazioni che ci
porterebbero fuori dai limiti del nostro argomento, va
detto che la verticalizzazione dell’essere, espressione della
discesa dell’Io sul piano fisico, ha portato alla liberazione
della mano e allo sviluppo progressivo di moltissime
capacità che attraverso di questa si esprimono. E si tratta,
nel caso delle mani, di arti che consentono l’espressione
delle qualità spirituali dell’essere (scrivere, dipingere,
scolpire, indicare, accarezzare . . . ). Altresì, le mani
liberate, funzionalmente sviluppate e, come arti, sganciate
dal terreno, esprimono la possibilità che l’essere umano
sta conquistando, nella sua lunga evoluzione, di arrivare a
esprimere coscientemente la propria corrente di destino,
nella Libertà, sempre più svincolato da impulsi esterni.
Le mani (le membra in generale) sono quegli elementi
attraverso i quali si esprime la corrente della Volontà, che
nell’uomo non iniziato ai Misteri è pressoché totalmente
dormiente. Attraverso le mani si attua la corrente del
destino, come abbiamo già detto, e, quindi, quegli impulsi
del karma e d’evoluzione provenienti dalle stesse
Gerarchie Spirituali.
Veniamo, ora, ad altre considerazioni, sulle mani nel
Cenacolo.
95
Fig. 34: Studio e illustrazione di mani da parte di Leonardo, oggi
conservato presso la Royal Library di Windsor.
96
Tiriamo in ballo ancora una volta gli studi del prof. Renzo
Mantero, che ha dedicato delle importanti riflessioni alle
mani nel Cenacolo di Leonardo.
In un notevole saggio apparso nei Numeri II e III della
Rivista di Scienza dello Spirito, Marzo Giugno 2002,
intitolato proprio “Le mani nel Cenacolo di Leonardo”,
egli ci dice che i movimenti della mano possono essere:
volontari, involontari e limbici.
Quello volontario è un gesto abbastanza poco frequente.
Lo compiamo quando facciamo intenzionalmente
qualcosa come, per esempio, un gesto col quale vogliamo
attirare l’attenzione di un amico che si trova dall’altra
parte della strada. Alzo la mano e la agito. Questo tipo di
gesto me lo ricorderò, perché l’ho compiuto
intenzionalmente.
Il gesto involontario è, invece, molto più frequente.
E’ quello che compio quando, per esempio, parlo. In
questo caso, a posteriori, è improbabile che ricordi il mio
gesticolare. Si tratta di un movimento spontaneo che viene
dal di sotto della soglia della coscienza.
L’altro tipo di gesto è quello che riguarda le mani a
riposo, che, cioè, possiamo definire in una posizione di
immobilità, almeno nella misura in cui è possibile usare
questo termine. Il prof. Renzo Mantero33, poi, ricorda che
Leonardo, a quanto ne sappiamo, non ha mai teorizzato
tutto questo, tuttavia, ce ne ha dato un saggio nella
realizzazione del Cenacolo.
33
Renzo Mantero (1930 – 2012) è stato un luminare in ambito ortopedico
e in special modo nella chirurgia della mano. Addentro agli studi
tradizionali, ampliò la conoscenza medica con riflessioni di carattere
esoterico.
97
Nell’affresco i personaggi, sopratutto i Dodici, sono
distribuiti in triadi secondo un criterio numerologico ben
preciso.
In ogni prima coppia di ogni triade, vediamo incrociarsi
tre mani. Vediamo come una triplice e continua
interazione. Cristo è al centro delle quattro Triadi.
Sappiamo che Leonardo ha cercato di rappresentare una
scena del Vangelo di Giovanni, quella cui Cristo ha
appena dato l’annuncio del tradimento di Giuda.
La posizione delle mani di Cristo è molto interessante.
Con la sinistra è come se ricevesse quanto viene dalla
prima sestina di apostoli e con la destra è come se
redistribuisse questo dall’altra parte. Ciò ha un importante
senso simbolico che possiamo cogliere, almeno in parte,
con la Scienza dello Spirito.
La mano sinistra è quella che riceve e la mano sinistra è
quella che dà. Quella che da presenta il dorso verso l’alto,
posizione che non lascia scorgere cosa da.
Vediamo anche iconograficamente, nelle immagini che
seguono, quanto stiamo affermando. Simeone Zelota
compie un gesto volontario: indica quello che sta
accadendo. Giuda Taddeo mano limbica. Matteo compie
un gesto involontario: gesticola.
98
Fig. 34: Simeone Zelota, Giuda Taddeo e Matteo.
Attraverso Matteo si passa alla seconda triade: Filippo gesto
limbico. Giacomo Maggiore compie un gesto involontario.
Tommaso gesto volontario.
99
Fig. 37: Andrea, Giacomo il Minore e Bartolomeo.
Fig. 38: Il complesso dei Convitati del Cenacolo nella totalità delle
loro gestualità.
100
101
Cap. III: Ragioni occulte della presenza del
Cenacolo a Milano
107
Fig. 41: La “Cassa dei Magi” del Duomo di Colonia. Questa è
opera di Nicolas De Verdun, XII secolo.
Agostino di Ippona
108
Una delle massime individualità che contribuirono alla
sacralizzazione di cui discorriamo, fu senza dubbio
Agostino di Ippona(354 – 430). Questi è ritenuto uno dei
massimi pensatori dell’umanità. Sue opere centrali della
Filosofia e della Teologia, come De Civitate Dei e le
Confessioni. Venne detto “Doctor Gratiae” per lo
splendore teologico che diede al messaggio
neotestamentario, quello della “Grazia” appunto,
contrapposto a quello della “Legge”
veterotestamentario.Nel 383 venne in Italia e insegnò a
lungo a Milano, legando proficuamente con
Sant’Ambrogio, altra figura di notevole spessore, che,
dopo un lungo percorso, lo battezzò iniziandolo al
Cristianesimo.
Già, al Cristianesimo, perché inizialmente Agostino non
era cristiano. Approdò progressivamente a sposare la Via
del Cristo. Agostino proveniva da un retroterra culturale
classico ed era un sommo esperto di Filosofia greca, di
Platonismo e non era stato lontano dalle esperienze dei
Misteri. Egli approfondì i rapporti tra Platonismo, inteso
ormai quale punto di arrivo delle conoscenze misteriche
del passato, e Cristianesimo, giungendo a considerare il
secondo la prosecuzione e lo sviluppo del primo.In questo
modo pose anche le basi per quella che, poi, sarà la
filosofia dell’epoca rinascimentale che, come sappiamo,
soprattutto in Firenze, sviluppò ancora di più l’operazione
di fusione tra Mistero Cristiano e Filosofia Platonica. Ma,
al di là di questo, occorre cercare e mettere in luce quegli
elementi che ci indicano la continuità e l’ulteriore
sviluppo dell’azione dell’individualità che fu Giuda
Maccabeo, Giuda Iscariota e, poi, Agostino di Ippona. In
realtà, vediamo come quest’individualità evolva dalle
109
situazioni passate e come, trattandosi di un antico iniziato,
egli offra all’umanità le soluzioni da lui stesso elaborate
come impulsi per l’avvenire. A tormentare più di tutto
Agostino, interiormente e a livello filosofico, fu
ilproblema del Male, di cui tratta nel suo De Ordine. Qui
dimostra di aver intimamente elaborato la tematica del
Male e di aver già preparato sul piano filosofico e
teologico quella che poi divenne la risposta artistica al
Male elaborata da Leonardo da Vinci con la figura di
Giuda nel Cenacolo. Agostino arriva proprio a concludere
che il Male non esiste di per sé, ma che tutto rientra
nell’ordine cosmico voluto da Dio. Il Male può essere
solo un che di interiore che ogni uomo deve redimere in
sé37.
37
Esiste un qualche accenno dello stesso Rudolf Steiner al fatto che Agostino
avesse fatto parte dei Misteri Manichei, una corrente iniziatica estremamente
evoluta, il cui compito sarebbe quello di preparare la redenzione piena del Male
per una lontana epoca futura dell’Umanità. Al riguardo cfr. Steiner, R., I
Manichei, O. O. 93.
110
Fig. 42: Agostino dipinto da Sandro Botticelli.
112
Il retroterra karmico di Leonardo da Vinci
115
L’importanza del restauro del Cenacolo all’alba
del nuovo millennio e il nuovo impulso solare
116
questo il Sole avesse dedicato un anno a ciascuna lettera
per rinnovare certe forze.
Nulla nell’evoluzione umana avviene a caso. E nemmeno
il restauro del Cenacolo termina a caso proprio nel 1999
per permettere all’opera di riprendere a far fluire
fortemente i propri impulsi spirituali proprio in quel
momento che, come scopriremo tra breve, abbisognava
proprio di questo. Infatti, gli anni a cavaliere tra la fine del
secondo e l’inizio del terzo millennio sono di importanza
notevole nella nostra storia, poiché disegnano uno snodo
delicatissimo e determinante nell’evoluzione spirituale
dell’umanità. In questo periodo, e negli anni che stiamo
ora vivendo, si è palesato sull’umanità un impulso ciclico,
cioè un impulso che ne interseca l’evoluzione secondo un
ritmo ben preciso, ogni 666 anni. La restituzione
dell’opera di Leonardo all’umanità è indubbiamente una
delle risposte delle forze della Luce a questo impulso.
Abbiamo detto che l’impulso del 666 interseca
l’evoluzione, quindi interagisce con la storia umana
proprio ogni 666 anni. Evidenziamone meglio
l’ubiconsistam. Nello specifico, come ci spiega anche
Rudolf Steiner nel suo ciclo sull’Apocalisse (O. O. 104),
si tratta della famigerata bestia a due corna, il cui nome,
stando alla cifra del suo ritmo è Sorat 39. E’ il demone
solare, il reale antagonista delle forze cristiche. Nella più
recente evoluzione umana, questo essere ha interagito con
la nostra sfera nel 666 d. C., nei primi decenni del XIV
secolo e intorno proprio al 1999.
Quest’essere sferra attacchi ciclici e lo fa sempre avendo
di mira la triplicità funzionale dell’Uomo. Una volta
39
Il nome di questa entità è Sorat, parola che in ebraico ha valore numerico 666:
Samek (S) ha valore numerico 60, Waw (U oppure O) ha valore 6, Resch (R) ha
valore 200 e Taw (T) 400.
117
attacca la sfera del Pensare, la seconda quella del Sentire e
la terza quella del Volere. Oggetto dei suoi attacchi è
sminuire e, potendo, distruggere, quanto l’impulso solare
e cristico porta di stimolo all’umanità.La sua influenza
inizia sempre a essere avvertibile qualche decennio prima
della data stabilita e va a scemare qualche decennio dopo
il suo verificarsi.
Nel 666 d. C. si verifica un attacco alla sfera del Pensare.
All’Accademia di Gondishapur, ove erano confluiti molti
sapienti per recuperare i profondi saperi dell’antichità,
viene corrotto questo sapere in senso materialistico. Ciò
rende difficile anche alla Teologia di afferrare anche solo
concettualmente tutta la dimensione metafisica. Questo si
cristallizzerà, poi, mezzo secolo dopo nelle decisioni del
Concilio di Costantinopoli che calò il dogma, cioè impose
una verità di fede che cancellò la triarticolazione umana di
Spirito, Anima e Corpo, fissando d’autorità che l’uomo
constava solo di Anima e di Corpo. Tolto di mezzo lo
Spirito, si toglieva di mezzo la preesistenza dell’uomo, e
si toglieva di mezzo la prosecuzione della sua vita nei
Mondi Spirituali. Tolto di mezzo lo Spirito non era più
possibile concepire le ripetute vite terrene dell’uomo.
Questo guasto non è stato ancora sanato dalla cultura
dell’Occidente. Inoltre, questa decisione aprì la strada al
ricatto morale delle anime umane. Veniva, infatti,
insegnato che era Dio a creare l’uomo ogni qualvolta i
suoi genitori copulassero. In conseguenza, l’Altissimo
creava l’anima che veniva inviata a quel corpo che si
formava. Ovviamente si partiva già nel peccato. Chi si
macchiava del peccato, chi macchiava la propria anima,
andava all’Inferno, era atteso dalla dannazione e gli unici
mediatori, fortemente inclementi, tra l’Altissimo e il
povero peccatore erano gli ecclesiastici. Il livore di
118
tantissime anime oggi nei confronti della Chiesa ha
origine proprio qui. Il che allontana dalla spiritualità e la
Chiesa esteriore non ha strumenti di conoscenza per
superare questo abisso che si è creato con tantissimi
uomini e donne.
Nei primi decenni del XIV secolo, invece, fu portato un
feroce attacco al Sentire, alle forze dell’Anima Umana.
Attraverso l’Anima l’essere umano trova lo Spirito e lo
Spirito può arrivare fino al Corpo. Inoltre, è nell’Anima
che l’essere umano poteva riscoprire la sua dimensione
cosmica e scoprire la dimensione cosmica dell’impulso
cristiano. Portatori di quest’impulsi furono i Templari che
vennero arbitrariamente e barbaramente distrutti proprio
in quel periodo40.
All’aprirsi del Terzo Millennio, e parliamo di tempi
attuali, abbiamo un attacco allasfera del Volere. Dove?
Esteriormente con il presunto attentato delle Torri
Gemelle di New York. Spiegheremo tra breve il
significato di questo attacco, volto a irrobustire in un
ambito ben preciso l’impulso anticristico.
Il primo attacco si verifica in Oriente, il secondo nel cuore
dell’Europa, al centro, e il terzo in Occidente, negli Stati
Uniti d’America.
Le tre sfere umane corrispondono, proiettate sul piano
sociale (l’organismo è per l’Uomo e non il contrario come
oggi molti sostengono), creano appunto l’organismo
sociale che è, allo stesso modo triarticolato. Le tre sfere
sociali allora sono: la Libertà, legata al pensare e alla sfera
della Cultura; l’Uguaglianza, legata al Sentire e alla Sfera
Giuridica; la Fraternità legata alla sfera Economica.
L’impulso cristico spinge verso un retto sviluppo
40
Cfr. Steiner, R., Conferenza tenuta a Dornach il 2 Ottobre 1916, oggi in O. O.
171, Milano 2010.
119
dell’umano e dell’organismo sociale.Deve vedersela con
le controforze e in primo luogo con questa. Il loro scopo è
certo di provocare l’umano affinché risvegli in se
consapevolezza e forza.
L’attacco alla sfera economica, del quale abbiamo
parlato,si è rivelato un attacco contro la possibilità dello
sviluppo della Fraternità in ambito economico.
Quest’impulso ha dato notevole forza a quel mondo
finanziario, in realtà composto da pochi, che sta
cancellando le conquiste del Welfare, sta agendo in modo
da dividere gli umani, ovviamente allo scopo di dominarli,
e non di stimolarli a costruire e vivere una reale Fraternità.
Non è di poco conto la demonizzazione sistematica del
mondo musulmano che ha di mira il non far scoprire
all’Occidente alcuni principi che nel vero Islam
avvicinano alla Fraternità in Economia, come il divieto
dell’usura.
Il risplendere a nuovo del Cenacolo rappresenta il
rinnovarsi e il riproporsi dell’impulso solare per il bene
evolutivo dell’uomo. Questo è quanto volevamo
sottolineare.
120
Fig. 44: Cartolina d’epoca del refettorio di Santa Maria delle
Grazie col Cenacolo e le copie laterali.
Conclusioni
122
Indicazioni bibliografiche
123
Baccarini, E., Firenze, esoterismo e mistero. Un viaggio
tra i segreti e gli enigmi della città, Sesto Fiorentino (FI)
2006;
124
Pioppo, M., Esoterismo delle “Prove di Cristo” di
Sandro Botticelli, Indipendentlypublished on
Amazon 2019;
126
Ringraziamenti
127
Altre opere dell’autore in vendita su Amazon:
128
129
130