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I L R ACCO N TO
di MARCO MALVALDI
PERCHÉ
LA MATEMATICA
FA TANTA
PAURA?
Uno scrittore ci guida in un viaggio fra i simboli
che l’uomo ha inventato per risolvere i problemi:
equazioni, derivate, logaritmi... La lezione è questa:
tutto è comprensibile, basta conoscere il linguaggio
con cui è stato scritto. Mettetevi alla prova
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Il melo che, secondo
la tradizione, ispirò
la teoria della gravità
a Isaac Newton
nel 1666. Sullo sfondo
Woolsthorpe Manor,
luogo di nascita
e casa di famiglia
del famoso fisico
GABRIELE GALIMBERTI
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of one lengthe, =, bicause noe. 2. descrivere i suoi risultati, inserisce meccanismo non funziona più.
thynges can be moare equalle. a livello tipografico il simbolo = per Il che ci porta, necessariamente,
Ovvero, per evitare la noiosa ripe- brevità. Per non essere da meno an- a parlare di come si legge una equa-
tizione di queste parole “è uguale a” che io, per brevità, introduco una zione matematica.
userò come faccio spesso quando definizione; e, per non montarmi la Non di rado, si sentono perso-
ci lavoro un paio di linee parallele, testa e seguire il buon esempio dei ne che affermano “io non capisco
ovvero linee gemelle, di una stessa grandi che ci hanno preceduto, ru- niente di matematica” come se il
lunghezza, =, perché non ci possono berò tale definizione a Paul Erdos, capire la matematica fosse esclu-
essere due cose più uguali tra di loro. grande matematico del XX secolo e sivamente un talento che viene
È da notare la motivazione per essere umano fuori come i terrazzi, il distribuito alla nascita. Se a que-
cui Recorde si inventa questo segno quale definiva “essere banale” colui sti esseri banali (vedi sopra) venisse
grafico: come faccio spesso quando che non fa il matematico di profes- chiesto di leggere un brano in cine-
ci lavoro. Ovvero, quando Recorde sione. Nel prosieguo di questo pez- se, ho il sospetto che non direbbero
pensa a come risolvere un’equa- zo, quindi, quando trovate “essere mai “io non ci capisco niente di ci-
zione non pensa alla storiella, ma banale” pensate “non matematico” e nese”, ma direbbero semplicemente
pensa ad un oggetto complesso con non “Danilo Toninelli”. e sinceramente “io non so il cinese”.
una determinata forma. Le relazioni Quando un “essere banale” guarda Non si precluderebbero la capaci-
elencate nella storiella diventano un una equazione, quello che vede è un tà di parlare in cinese, se qualcuno
oggetto, quasi un sistema meccanico insieme di simboli non troppo chia- glielo insegnasse: ma per quanto ri-
con cui il matematico può interagire. ro: quello che un matematico vede, guarda la matematica, bé, parliamo-
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Proviamo a svelare il mistero. montagna molto ripida avrà una de- venta più caldo.
Prendiamo la roba che c’è a sinistra rivata seconda positiva e molto gran- Ma attenzione: nessuno nega che
dell’equazione (il che significa la vo- de, la cima di una collina avrà una possiamo scrivere una descrizione
stra sinistra, lo dico perché magari derivata seconda positiva e piccola, di questo fenomeno, anche se in na-
c’è gente che crede che l’equazione una pianura avrà derivata seconda tura non esiste. Un comportamento
lo guardi negli occhi pronta a mor- zero — l’altezza è sempre la stessa del genere lo scriveremmo sempli-
dere); il simbolo T rappresenta una ovunque, non ci sono differenze — e cemente come
quantità che è la nostra variabile — il punto più basso di un lago prosciu-
facciamo finta, per un secondo, che gato o di un catino avrà una derivata
tale variabile abbia un corrispettivo seconda negativa.
nel mondo fisico, e che rappresenti Se mettiamo questo significato dove abbiamo tolto semplicemente
la temperatura di un corpo, di una dentro all’equazione, quello che ci il segno meno. In questo modo, a chi
sbarra di ferro, và. Il simbolo ( ) vuole dire è: più ne ha più verrà dato; le cose cal-
significa “derivata rispetto al tem- la velocità con cui cambia la tempe- de diventeranno caldissime e quelle
po”, ovvero “di quanto cambia la ratura di una sbarra di ferro nel tem- fredde gelide. Non succede in na-
temperatura se aspetto un attimo di po dipende da quanto questa tempe- tura, è vero: ma al matematico, di
tempo”; è l’operazione matematica ratura è diversa lungo la sbarra di questa cosa, non gliene potrebbe
che facciamo usualmente per sape- ferro. fregare di meno.
re quanto è la velocità con cui una Se prendiamo una sbarra di ferro D’altronde in natura non ci sono
certa variabile cambia. Quello che con una estremità rovente e l’altra ge- nemmeno i draghi, o gli unicorni,
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