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io scelgo tecnologia

21 GENNAIO 2011 VITA 12

esperıenze
pc & Mac | programmi per non vedenti

Un software così nologia più complessa». Come ad esempio i “di-


play braille”, gli schermi tattili che costano intor-
no ai 5mila euro.

non si era mai visto Appena hanno saputo del progetto partito in
Australia, Simone Dal Maso di Monselice, Caterina
Voledo di Padova e Gianluca Casalino di Como si
sono subito messi al lavoro. La community italia-
na di non vedenti poteva contare anche sul lavoro
di Antonio Sgobba di Guido Ruggeri, un ingegnere di Roma che nel

F
tempo libero ha sviluppato “Winguido”, program-
INALMENTE I NON VEDENTI avranno a disposizione un riduzioni di prestazioni», spiega Davide Cervellin, ma che permette di inviare e ricevere mail, usare
software gratuito per usare il pc. Fino a ieri un già a capo della commissione Handicap di Con- i fogli di calcolo, scrivere e leggere testi: lo usano
cieco era costretto a spendere fino a 1.500 euro findustria e presidente della Tiflosystem, azienda già più di duemila non vedenti.
per uno “screen reader”, un programma in grado specializzata in tecnologia per disabili. Finita la Le cose sono più semplici invece per i non ve-
di leggere ciò che appare sullo schermo. Ora è ar- sperimentazione, Nvda è stato messo subito on- denti che usano Mac. Apple infatti dal 2010 ha
rivata la soluzione opensource: si chiama Nvda line edè staato già scaricato da 200 utenti. messo a disposizione gratuitamente “VoiceOver
(Non visual desktop access) ed è stata sviluppata «Oltre che una manna per il singolo utilizzato- in Depth”, l’applicazione che permette di leggere
da una community di non vedenti sparsa in tutto re, è un grosso risparmio anche per le pubbliche tutto ciò che appare sugli schermi con la mela.
il globo. I primi programmatori si sono attivati in amministrazioni, tra i principali acquirenti dei Non solo: VoiceOver è disponibile anche per iPho-
Australia, mentre in Italia ci hanno pensato Si- precedenti software a pagamento», spiega Cer- ne, e ha anche funzionalità aggiuntive per sem-
mone, Caterina e Gianluca. «Sono solo alcuni dei vellin. La sua azienda ha sostenuto il progetto plificare l’invio dei comandi sul touchscreen. Una
giovani informatici non vedenti che dedicano il con borse di studio per i programmatori: ma per- “app” che ha convinto anche gli scettici, come
loro tempo a sviluppare programmi per permet- ché investire in qualcosa che verrà regalato agli Austin Seraphin, cieco dalla nascita, che sul suo
tere a chi è nella loro stessa condizione di usare il utenti? «In questo modo liberiamo risorse che blog “Behind the courtain” ha scritto: «In 24 ore
computer come tutti gli altri, senza sovraprezzi o possono essere usate per altri prodotti dalla tec- la mia vita è cambiata per sempre».

Getty Images
Dalla carta all’online
La piantina in braille della
metropolitana di Parigi.
I nuovi software di “lettura vocale”,
sviluppati per pc e tablet stanno
rendendo obsoleto questo “strumento
di lettura” per i non vedenti.

Mi presti
il tuo ebook?

F
ino ad ora è stata la carta a rin-
correre la tecnologia. Adesso
le parti sembrano essersi in-
vertite. Su un piccolissimo aspetto
dell’universo librario, è vero, ma la
questione è comunque significativa.
Dal 1° gennaio il colosso dell’edi-
toria online Amazon, nonché pro-
duttore dell’ereader di maggior suc-
cesso, il Kindle, ha dato al possibilità
ai propri utenti/lettori di ebook di
sperimentare una delle più diffuse
abitudini dei lettori di volumi carta-
cei: prestare il proprio libro preferito
a un amico.
Chi ha acquistato un ebook sul si-
to di Amazon ha la facoltà di cederlo
in prestito per 14 giorni a un altro Facce da tech | Andrea Vettori

Un “app” per iPhone


utente, il quale non deve necessaria-
mente avere a sua volta un Kindle
per leggerlo, ma può accedervi utiliz-
zando una delle applicazioni gratuite
per pc, Mac, iPad, iPhone, BlackBerry
e Android. Così come avviene per i li-
bri reali, durante i 14 giorni del presti-
mi ha cambiato la vita
to il proprietario non può utilizzare a
sua volta il libro prestato. di Federico Cella far parte dell’elenco degli sviluppatori ac-
Il meccanismo è semplice: il pos- cettati da Apple fin dal primo momento, e

C
sessore dell’ebook deve andare nella ON ITUNES, E POI CON APPSTORE, si è grazie anche una buona dose di fortuna ci
sezione “Manage Your Kindle” del si- aperto un nuovo mercato per la sono riuscito», spiega.
to di Amazon e da lì inviare il libro via vendita di software che può con- «Sono stato tra i primi 400 nel mondo:
mail alla persona cui si vuole prestare tare su una “base di installato” quando l’AppStore ha aperto i battenti, la
il volume. Non tutti i titoli del catalo- senza precedenti - tra il Melafonino e il ta- mia “Shopping list” era tra le prime appli- lutamente nulla, anzi la “tavoletta” dà
go Amazon possono essere ceduti in blet si parla circa 100 milioni di pezzi - e cazioni che si potevano scaricare». Un pro- molte più possibilità creative, date le di-
prestito: dipende dalla volontà del- sul quale si sono buttati sviluppatori pro- gramma semplice, per annotare sugli mensioni dello schermo e la maggiore po-
l’autore o dell’editore, che dovranno fessionisti e non da ogni parte del mondo. schermi touch la propria “lista della spesa” tenza di calcolo rispetto ai primi iPhone».
concedere l’autorizzazione in via Uno di questi è Andrea Vettori, 36 anni, o qualunque altro elenco. Risultato? Notorietà in rete, e un lavoro
preventiva. I titoli disponibili per il da Oderzo (Treviso). Nell’arco di poco più Il programma era interamente in ingle- vero e proprio nato dal nulla, se non dalle
prestito saranno contrassegnati dalla di due anni Andrea è riuscito a vendere se, perché Andrea aveva anche da subito proprie capacità. «Lo sviluppo di apps è
scritta “Lending: Enabled” nella se- tramite AppStore più di mezzo milione di capito l’importanza del mercato america- un’occupazione a tempo pieno, che al mo-
zione “Dettagli del prodotto”. copie delle proprie fatiche. Quando nel no. Poi la traduzione anche in italiano, co- mento mi rende intorno ai 70mila euro
Questo servizio aggiuntivo per 2008 l’azienda di Cupertino ha aperto il me è successo con i suoi due software suc- l’anno», conclude. «Insomma, non ci di-
ora è stato attivato solo negli Stati suo negozio di software per iPhone, Vettori cessivi, “Music library quiz” e “Italian vi- vento milionario, ma mi garantisce un ot-
Uniti, ma verrà presto esteso a tutta - che fino ad allora lavorava sullo sviluppo deo recipes” (ricette spiegate tramite fil- timo stipendio con cui vivere e che mi dà
la clientela globale di Amazon, Italia di siti Internet - si è subito iscritto alla lista mati), sviluppate poi per iPad. «Anche la tranquillità per poter progettare nuovi
compresa. [M.S.] dei potenziali “venditori”. «Ho cercato di perché a livello tecnico non cambia asso- programmi».

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