Netscape reagì rilasciando nel 1998 il proprio codice con una licenza open source. Il progetto
Mozilla che ne derivò fornì il codice che è alla base di diversi browser, fra i quali Netscape,
Mozilla Suite, Galeon, Firefox e uno dei programmi di accesso della AOL.
Il browser più diffuso a livello mondiale era Internet Explorer, prodotto da Microsoft, che
viene fornito gratuitamente e "di serie" con ogni sistema operativo Windows.[2] Il secondo
browser in ordine di utilizzo era Mozilla nelle sue varianti (e in particolare Firefox), prodotto
e distribuito gratuitamente dalla Mozilla Foundation. Il terzo era Safari di Apple,[3] distribuito
assieme al sistema operativo macOS (più recentemente è stata messa a disposizione una
versione gratuita anche per Windows). Altri browser molto diffusi sono Opera e il già citato
Netscape Navigator, il cui sviluppo è ormai sospeso.
La diversa diffusione dei vari browser, con tecnologie compatibili tra loro, ma con alcune
peculiarità uniche, ha portato in passato con Internet Explorer 6 e attualmente con i sistemi
basati sul WebKit a progettare le pagine web tenendo conto di un solo browser causando in
alcuni casi il funzionamento solo su specifici browser, il che può portare a creare uno
standard ancora prima che venga approvato dagli organi competenti.[4]
Alla fine del 2015, i principali browser hanno annunciato o eliminato il supporto ai plugin
esterni "standard", come Adobe Flash, Silverlight e Java applet.Fra i vari linguaggi di
markup, supportati, la maggior parte dei browser implementa HTML5, ultima versione
proposta dal consorzio di standardizzazione W3C.
La maggior parte dei browser supporta il JPEG, ma non ancora il più efficiente formato di
compressione delle immagini, il JPEG 2000.