N := {0, 1, 2, 3, . . . . . . , n, n + 1, . . . . . .}
succ(x) := x + 1 := {0, 1, 2, . . . , x} ,
allora U = N .
Le precedenti proprietà sono chiamate Postulati (od Assiomi) di Peano. La
proprietà (N 3) è chiamata Principio di Induzione.
I postulati di Peano caratterizzano l’insieme N dei numeri naturali, nel
senso che è possibile dimostrare che esiste ed è unico (a meno di corrispon-
denze biunoviche che conservano il primo elemento e l’operazione di “pas-
saggio al successivo”) un insieme che verifica tali proprietà. Per tale ragione,
il sistema di assioni di Peano si dice “un sistema monomorfo”.
È importante evidenziare che, dagli assiomi di Peano, discendono tutte
le ben note proprietà dell’insieme dei numeri naturali. In particolare le
operazioni di somma e prodotto e le ben note proprietà di tali operazioni
1
possono essere dedotte dagli assiomi di Peano. Per somma di n, m ∈ N si
intende il numero naturale:
n + 0 := n , n + 1 := succ(n) , e se m > 2 ,
n + m := succm (n) := succ(succm−1 (n)) = (. . . ((n + 1) + 1) + 1 . . .) ,
| {z }
m volte
nm := n
| + n + n{z+ . . . + n} , se m > 1 ; n0 := 0 .
m volte
h 6 k :⇔ k = h + n , per un qualche n ∈ N .
(n, m) ∼ (n0 , m0 ) :⇔ n + m0 = m + n0 .
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In altri termini, l’insieme Z dei numeri interi (relativi) è “il più piccolo
insieme” che contiene N nel quale è sempre possibile risolvere un’equazione
lineare in una indeterminata X a coefficienti in N del tipo seguente:
m + X = n, con n, m ∈ N ,
x 66 y ⇒ y < x .
N(n0 ) := {x ∈ Z : x > n0 } ,
allora U = N(n0 ) .
ϕ : N −→ N(n0 ) , n + n0 ,
3
(a) P(n0 ) è vera (Base dell’Induzione);
(a) n0 ∈ V , (bA ) {x ∈ Z : n0 6 x 6 k} ⊆ V ⇒ k + 1 ∈ V ,
allora V = N(n0 ) .
(BO) Il Principio del Buon Ordinamento (o Principio del Mi-
nimo): Sia n0 ∈ Z allora ogni sottoinsieme non vuoto T di N(n0 )
ha un primo elemento o minimo, cioè un elemento t ∈ T tale che
t 6 z, per ogni altro elemento z ∈ T .
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U ( N(n0 )), allora per (BO), deve esistere un primo elemento t in T . Ovvi-
amente n0 < t, perché n0 ∈ U . Quindi l’insieme non vuoto degli elementi di
N(n0 ) che precedono t, deve essere contenuto in U , in particolare t − 1 ∈ U .
Quindi, per la proprietà (b), dobbiamo avere che (t − 1) + 1 = t ∈ U e ciò
contraddice l’assunto.
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1. Esercizi e Complementi
1.1. Mostrare che:
(a) Se n ∈ N, allora:
n < 1 ⇔ n = 0.
(b) Se n, m ∈ Z, allora:
n < m ⇔ n + 1 6 m.
[ Suggerimento. (a) Supponiamo, per assurdo, che esista un x ∈ N, tale che
0 < x < 1. Allora, moltiplicando per x (> 0), abbiamo che 0 < x2 < x < 1.
Quindi, iterando il procedimento, per ogni n > 1, avremmo:
xz = yz , z 6= 0 ⇔ x = y.
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1.4. Metodo di Prova per Induzione (II forma). Mostrare la validità del
seguente enunciato:
Supponiamo che, dato un intero n0 ∈ Z, per ogni intero n > n0 , si possa formulare
una proposizione P(n). Se:
(a) P(n0 ) è vera (Base dell’Induzione);
(b) per un qualsiasi intero h, con n0 6 h 6 k, si ha che:
P(h) è vera ⇒ P(k + 1) è vera (Passo Induttivo) ;
allora la proposizione P(n) è vera per un qualunque n ∈ Z, n > n0 .
[ Suggerimento. Basta applicare la formulazione (IA ) del Principio di Induzione
all’insieme V := {n ∈ Z : n > n0 , P(n) è vera }. ]
1.5. Utilizzando il Metodo di Prova per Induzione, mostrare che per ogni n > 1 si
ha:
(a) 1 + 2 + 3 + . . . + n = n(n+1) 2 = 12 n2 + 21 n .
n(n+1)(2n+1)
2 2 2
(b) 1 + 2 + 3 + . . . + n = 2
6 = 13 n3 + 12 n2 + 16 n .
(c) 13 + 23 + 33 + . . . + n3 = ( n(n+1) 2 )2 = 14 n4 + 12 n3 + 14 n2 .
[ Suggerimento. È immediato che le formule precedenti sono verificate per n = 1
(Base dell’Induzione). Procediamo, ora, nel dimostrare il Passo Induttivo.
(a) Se 1+2+3+. . .+k = k(k+1) 2 , allora 1+2+3+. . .+k +k +1 = k(k+1) 2 +k +1 =
(k+1)(k+2)
(k + 1)( k2 + 1) = 2 .
(b) Se 12 +22 +32 +. . .+k 2 = 31 k 3 + 12 k 2 + 16 k, allora 12 +22 +32 +. . .+k 2 +(k+1)2 =
1 3 1 2 1 2 1 3 1 2 1 2 1 3 1 2 1
3 k + 2 k + 6 k+(k+1) = 3 k + 2 k + 6 k+k +2k+1 = 3 (k+1) + 2 (k+1) + 6 (k+1).
(c) Se 13 + 23 + 33 + . . . + k 3 = ( k(k+1)
2 )2 , allora 13 + 23 + 33 + . . . + k 3 + (k + 1)3 =
( k(k+1)
2 )2 + (k + 1)3 = (k + 1)2 [( k2 )2 + (k + 1)] = ( (k+1)(k+2)
2 )2 . ]
1.6. Utilizzando il Metodo di Prova per Induzione, mostrare che per ogni n > 1 si
ha:
(a) 2n > n + 1.
(b) 2n > 2n.
[ Suggerimento. È immediato che le disuguaglianze precedenti sono verificate per
n = 1 (Base dell’Induzione). Procediamo, ora, nel dimostrare il Passo Induttivo.
(a) Se 2k > k + 1, allora 2(k + 1) = 2k + 2 > k + 1 + 2 > (k + 1) + 1.
(b) Se 2k > 2k, allora 2k+1 = 2 · 2k > 2 · 2k > 2(k + 1). ]
1.7. Utilizzando il Metodo di Prova per Induzione, mostrare che per ogni n > 0 e
per ogni elemento x 6= 1 (ad esempio, x ∈ R) si ha:
xn
(1 − x)−1 = 1 + x + x2 + x3 + . . . + .
(1 − x)
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Passo induttivo: Se
xk
(1 − x)−1 = 1 + x + x2 + x3 + . . . + ,
(1 − x)
allora:
(1 − x)−1 = 1 + x
(1−x) = 1 + x · (1 − x)−1 =
xk
= 1 + x · [1 + x + x2 + x3 + . . . + (1−x) ] =
2 3 xk+1
= 1 + x + x + x + ... + (1−x) .]
(n + 1)(2x + ny)
x + (x + y) + (x + 2y) + (x + 3y) + . . . + (x + (n − 1)y) + (x + ny) = .
2
(c) (Progressione Geometrica) Per ogni n > 0 e presi comunque x e y 6= 1,
ad esempio x, y ∈ R, con y 6= 1, si ha:
x(y n+1 − 1)
x + xy + xy 2 + xy 3 + . . . + xy n−1 + xy n = .
(y − 1)
x(y n+1 − y m )
xy m + xy m+1 + xy m+2 + . . . + xy n−1 + xy n = .
(y − 1)
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(b) Se n = 0 l’uguaglianza è banalmente verificata. Per n ≥ 1, si ha:
n(2x+(n−1)y) n(2x+(n−1)y)+(2x+2ny)
= 2 + (x + ny) = 2
(n+1)(2x+ny)
= 2 .
(1 + x)n > 1 + nx .