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La gestione aziendale, in estrema sintesi, si concretizza in due momenti strettamente
connessi: cognitivo e operativo.
In altri termini, le quattro operazioni di gestione succitate possono essere così trascritte:
- finanziamento;
- investimento;
- produzione;
- disinvestimento.
Invero, ogni azienda – sia essa rivolta al mercato o di tipo “non profit” – deve:
- dotarsi di un determinato capitale, in funzione del suo specifico fabbisogno di
finanziamento;
- investire le risorse in fattori produttivi specifici;
- realizzare un prodotto o un servizio;
- cedere tale prodotto o servizio sul mercato.
Ogni azienda, è noto, deve disporre – senza soluzione di continuità – di adeguate risorse
monetarie al fine di finanziare convenientemente la produzione.
Le relative scelte coinvolgono dapprima il processo di acquisizione dei mezzi monetari e
successivamente il loro impiego: ciò rende strettamente correlate le operazioni di
finanziamento e di investimento.
Tali mezzi possono provenire dall’imprenditore o dai soci, oppure da terzi (banche e altri
finanziatori).
Nel primo caso si parla di capitale di rischio o di capitale proprio. Nel secondo, di capitale
di credito o di capitale di terzi.
Come è intuibile, la prima forma di finanziamento comporta il vincolo delle relative somme
all’interno dell’azienda e la partecipazione al rischio d’impresa.
Infine, con il disinvestimento, si assiste alla vendita del prodotto allestito sul mercato di
sbocco.
Tale operazione consentirà l’ingresso di nuovi mezzi monetari, i quali consentiranno –
insieme ad eventuali ulteriori finanziamenti – di alimentare nuovi cicli di gestione.
LE FONTI DI FINANZIAMENTO
Per poter svolgere la propria attività l'azienda deve disporre di un patrimonio, ossia di beni
economici che ne costituiscono la ricchezza e che sono destinati a essere scambiati o ad
essere utilizzati per soddisfare direttamente o indirettamente i bisogni umani. Il patrimonio è
un flusso, poichè aumenta e diminuisce a ciclo continuo per effetto delle operazioni di
gestione, ma la sua analisi viene effettuata considerandolo come uno stock, vale a dire come
un insieme di "oggetti" visti in un preciso momento temporale.
proprietario (in caso di azienda individuale) o socio (in caso di azienda collettiva)
acquisisce la proprietà parziale o totale dell'impresa, partecipa ai frutti della
gestione e si assume i rischi propri dell'attività imprenditoriale in un'economia di
mercato; il capitale apportato prende il nome di capitale proprio
I beni strumentali sono fattori pluriennali, mentre tutti gli altri fattori produttivi sono fattori
d'esercizio. I fattori produttivi possono inoltre essere materiali o immateriali.
Le fonti di finanziamento sono le risorse finanziarie, a disposizione delle imprese, per
l’acquisizione di fattori produttivi.
Possono provenire dall’interno dell’azienda (capitale proprio) o dall’esterno (banche,
istituti di credito).
Apertura di credito
L’apertura di credito è costituita da tutti i finanziamenti a breve termine, concessi
dalle banche alle imprese. E’ una concessione di fido bancario, a condizioni
prestabilite, entro un limite d’importo definito.
L’istruttoria di fido è la valutazione del livello di solvibilità del cliente attraverso indagini
effettuate sia all’interno sia all’esterno dell’azienda.
L’apertura di credito può essere a tempo determinato o indeterminato (ogni parte può
recedere con preavviso stabilito nel contratto o nel termine di 15 giorni).
Lo sconto
Lo sconto è un contratto attraverso il quale la banca anticipa al cliente l’importo di
un credito tramite la cessione s.b.f. del credito stesso e previa deduzione degli
interessi.
L’operazione viene effettuata su cambiali che abbiano i requisiti di bancabilità:
1) almeno 2 firme di persone solvibili;
2) scadenza non inferiore a 1 mese e non superiore a 4;
3) gli effetti devono essere pagabili in una località in cui è presente uno sportello bancario.
Gli effetti prestanti allo sconto non devono essere scaduti, e possono consistere in cambiali,
fatture commerciali, titoli di Stato, note di pegno (ricevute che ci da la banca per aver dato
in pegno qualcosa che può essere scontata, cedole di titoli obbligazionari e azionari ovvero
interessi che possono essere scontati).
L’apertura di credito per portafoglio s.b.f. è concessa dalla banca secondo le seguenti
modalità:
utilizzo con disponibilità immediata, consiste in una cessione di credito che consente
al cliente di smobilizzare i crediti commerciali e ottenere l’importo corrispondente in
anticipo rispetto alla scadenza delle ricevute bancarie (Ri.Ba.); i clienti che
presentano frequentemente Ri.B.a. alla banca, ricorrono all’operazione portafoglio
s.b.f. con disponibilità immediata. In questo caso la procedura bancaria prevede il c/c
di corrispondenza, anche l’attivazione di un conto fruttifero e transitorio detto conto
Anticipo su Ri.B.a s.b.f.
utilizzo a valuta maturata, prevede l’accredito dell’importo delle Ri.Ba. solo alla
scadenza.
L’apertura di un credito per portafoglio s.b.f. con modalità d’utilizzo con disponibilità
immediata si svolge secondo le seguenti operazioni:
Anticipi su fatture
Quando i crediti non sono formati da cambiali o da Ri.Ba., è possibile ricorrere a forme di
finanziamento alternative, che consistono nello smobilizzo dei crediti commerciali attraverso
gli anticipi su fatture che consiste nell’apertura di un credito bancario per cassa, che si
realizza mediante la cessione del credito alla banca.
1. L’impresa presenta alla banca una copia delle fatture timbrate e firmate a garanzia;
2. la banca verifica l’esistenza del fido, la capienza del castelletto, la scadenza (non +
di 120 gg), il nominativo dell’impresa debitrice;
3. la banca procede alla cessione del credito e alla compilazione della documentazione;
4. viene compilata la comunicazione di avvenuta cessione del credito alla banca;
5. la banca procede all’anticipo di una parte dell’importo della fattura pari al 70-80%
del credito ceduto; la banca si tiene lo scarto del 20-30%; l’importo anticipato dalla
banca viene registrato nel c/c di corrispondenza e nel conto Anticipo su fatture, e
maturano gli interessi in favore alla banca. Questo tipo di operazione bancaria non
prevede commissioni d’incasso. Normalmente il tasso d’interesse sul conto Anticipo
su fatture è maggiore di quello Anticipo su Ri.Ba. (cambiali)
6. l’importo che l’impresa debitrice versa alla banca viene registrato sul conto Anticipo
su fatture e nel c/c di corrispondenza per pareggiare la posizione.
Le anticipazioni bancarie
Le anticipazioni bancarie sono operazioni regolate dall’art. 1846 del cod.civ.: la
banca presta una determinata somma di denaro al debitore, egli da come garanzia
alla banca, un bene mobile (titoli o merci). La somma prestata è correlata al valore
della cosa ceduta in pegno.
La banca ha il diritto di procedere alla vendita del pegno quando il debitore non rispetta gli
impegni assunti.
La banca ha il dovere di restituire, custodire, e assicurare il bene ricevuto in pegno.
Le obbligazioni
Le obbligazioni sono titoli di debito emessi dalle società di capitale (S.p.a. o
S.a.p.a.) allo scopo di ottenere un prestito a medio/lungo termine dagli
obbligazionisti, senza ricorrere a finanziamenti bancari, ma raccogliendo il
risparmio.
Quote di prestiti che gli obbligazionisti fanno alle società di capitali.
Le obbligazioni possono essere emesse per una somma non superiore al doppio del cap.soc.
Le obbligazioni possono essere emesse sotto la pari (emesse a un valore inferiore al valore
nominale) per offrire maggiore rendimento e più convenienza per il risparmiatore.
Il prestito è garantito da un ipoteca di 1° sui beni immobili, perciò la banca potrà rivalersi
sul bene stesso in caso di insolvenza del debitore.
Il finanziamento bancario è pari al 70% del valore del bene se si tratta dell’acquisto di un
immobile
Il finanziamento bancario non supera il 50% del valore del bene se è un immobile in
costruzione
Il costo dell’operazione è dato dal pagamento degli interessi e dagli oneri accessori.
Il mutuatario ha la facoltà di rimborsare anticipatamente il finanziamento previo pagamento
di penale.