Esplora E-book
Categorie
Esplora Audiolibri
Categorie
Esplora Riviste
Categorie
Esplora Documenti
Categorie
Dopo avere visto le cause di modificazione del soggetto ATTIVO del rapporto
obbligatorio (cioè quelle che riguardano la persona del creditore: cessione del
credito e surrogazione per pagamento).
Dobbiamo ora vedere la modificazione del soggetto PASSIVO del rapporto (cioè la
persona del debitore).
Come già accennato sono 3 i casi in cui —> si può verificare questa evenienza
(cioè la modificazione della persona del debitore).
I casi sono:
- delegazione;
- espromissione
- accollo.
Prima di esaminare questi istituti è opportuno tenere presente una fondamentale
regola base.
Trattandosi qui del soggetto PASSIVO del rapporto obbligatorio, trattandosi del
debitore.
Occorre ricordare che —> mentre per il debitore (è di solito indifferente la
persona del creditore, tant’è vero che la cessione del credito si perfeziona SENZA
il consenso del debitore).
Se questo è vero —> è altrettanto vero però che —> per il creditore NON è affatto
INDIFFERENTE avere come debitore (un soggetto anziché un altro).
Questo per la ragione (del tutto ovvia ed evidente) che un debitore può essere
SOLVIBILE e l'altro NO.
In concreto —> se uno deve RICEVERE il pagamento di una somma di denaro —>
es. un soggetto può vantare A PROPRIO FAVORE una sentenza (già passata in
giudicato) che gli riconosce (in favore di un determinato soggetto) il diritto a
ricevere il pagamento di una ingente somma di denaro.
Ecco per il creditore (ovviamente) NON è indifferente chi sia il debitore.
Perché se il debitore è un soggetto SOLVIBILE (es. una grossa compagnia
assicurativa, un qualunque soggetto dotato di un proprio patrimonio del tutto
capiente) il creditore sa che il pagamento (prima o poi) lo riceverà.
Se invece il debitore —> è un soggetto NULLATENENTE —> il creditore, avrà anche
un diritto di credito, avrà anche IN PROPRIO FAVORE una sentenza di condanna
(già passata in giudicato) ma in realtà NON incasserà mai un centesimo.
Quindi, tenendo presente questa considerazione —> la fondamentale regola base
—> che governa tutti e 3 gli istituti (di cui stiamo parlando: la delegazione,
l'espromissione e l’accollo) —> è appunto per tutti e 3 —> che la SOSTITUZIONE
del debitore NON è mai possibile SENZA il consenso del creditore.
In particolare —> se MANCA il consenso del creditore —> il debitore originario NON
viene LIBERATO, ma ad esso si aggiunge —> un NUOVO debitore.
Quindi si verifica —> una modificazione soggettiva del rapporto obbligatorio, ma
questa modificazione può, a seconda che vi sia o no il consenso del creditore —>
comportare la SOSTITUZIONE della persona del debitore con un NUOVO debitore
oppure IN MANCANZA del consenso del creditore —> l’aggiunta di un NUOVO
debitore a quello originario.
In termini più tecnici, possiamo dire che —> per regola base —> la delegazione,
l'espromissione e l’accollo —> di regola sono CUMULATIVI.
Nel senso che al debitore originario —> se ne aggiunge uno nuovo.
Mentre (sia delegazione che espromissione che accollo) con il consenso del
creditore —> possono essere PRIVATIVI o LIBERATORI.
Nel senso che —> il debitore originario viene LIBERATO —> esce dal rapporto
obbligatorio e viene SOSTITUITO da un nuovo debitore.
Quindi premessa questa fondamentale regola base —> iniziamo l’esame di
ciascuno dei 3 istituti.
Cominciamo con il vedere la prima delle 3 figure (seguendo l'ordine del Codice).
Cominciamo con la DELEGAZIONE:
all'interno di questa figura —> il codice civile distingue 2 diverse ipotesi:
1. la CD. DELEGAZIONE DI DEBITO (chiamata anche DELEGAZIONE PROMISSORIA) —
> regolata dall’art.1268 c.c.
2. la CD. DELEGAZIONE DI PAGAMENTO (regolata dall’art.1269 c.c.).