№37 - 13 SETTEMBRE 2015 - ANNO LXXXV - 2 EURO*

DALLA FOTO DI AYLAN

ALL’ACCOGLIENZA:
LE DUE SETTIMANE
CHE HANNO
i fatti mai separati dai valori CAMBIATO L’EUROPA
*GERMANIA D € 5,50 - SPAGNA E € 3,50 - SVIZZERA ITALIANA CH CT Chf 5,00.
P.I. SPA-S.A.P.-D.L. 353/2003-L.27/02/04 N. 46- A.1 C.1 DCB/CN

QUESTI BAMBINI
SONO NOSTRI FIGLI
 N°37 · 2015
LA MORTE DI AYLAN
LA FOTO CHE
HA SCOSSO
LE COSCIENZE
E MOBILITATO
I CITTADINI
La nostra campagna
di solidarietà per dare
“asilo” ai tanti bambini
vittime della guerra
N
on tutti, forse, condivide-
NILUFER DEMIR/REUTERS - MICHAEL DALDER/REUTERS
ranno la scelta di mettere in
copertina la foto di Aylan, il
bambino siriano di origine
curda spiaggiato a Bodrum,
dopo il fallito tentativo di
raggiungere l’isola greca di Kos, assie-
me ai genitori e al fratellino più gran-
de. Non è stata una scelta a cuor legge-
PRIMO PIANO
ro. Se n’è dibattuto in redazione, così
com’è avvenuto in tante altre sedi, con
esiti differenti. La storia della nostra
testata e il massimo rispetto che ab-
biamo sempre avuto per la dignità di
ogni persona, soprattutto se bambini
o indifesi, ci scagiona dall’inevitabile
accusa di spettacolarizzare la morte
di un bimbo, sbattendolo in prima
pagina. Di bambini morti, in questa
immane tragedia di profughi che a
migliaia scappano dalla guerra, ce
ne sono stati tantissimi. La pietà e il
rispetto che si deve alla sacralità della
vita, ha impedito che le foto comparis-
sero sulle pagine dei giornali.
Questa volta, però, c’è qualcosa di di-
verso. Ci sono foto che assumono un
grande valore simbolico e fanno la
“storia”. La loro coinvolgente dramma-
ticità scuote il torpore delle coscienze e
spinge a cambiare il corso degli eventi.
Così è stato in passato. Così è avvenuto,
nei giorni scorsi, con il piccolo Aylan,
che rappresenta tutte le vittime inno-
centi e denuncia l’incapacità e l’indif-
ferenza dei Governi a porre rimedio a
una tragedia umana che non ha limiti.
E a mettere fine a questa Terza guerra
mondiale combattuta a pezzi.
FC
E ORA L’EUROPA ACCOGLIE
Ci voleva la morte di Aylan
perché i Governi prendessero
coscienza del dramma dei
profughi e aprissero le loro
frontiere. Nella foto in alto:
la festosa accoglienza di un
bimbo siriano alla stazione
di Monaco in Germania.
Aylan ha scosso le coscienze e
messo in crisi la ricca Europa. La mo-
bilitazione dei cittadini, che si sono
mostrati più accoglienti dei rispettivi
Governi, ha fatto il resto. Dalla globa-
lizzazione dell’indifferenza alla fe-
stosa accoglienza. È quanto abbiamo
visto accadere a Vienna, a Monaco e in
altre città europee, dove sono crolla-
te le frontiere e si è fatto a gara nella
solidarietà. Non basta commuoversi,
occorre muoversi. E per i politici pren-
dere decisioni che incidano sulle cause
delle tragedie.
Papa Francesco, premuroso come
sempre, in vista del Giubileo della mi-
sericordia ha sollecitato i credenti a
essere “prossimi” dei più piccoli e ab-
bandonati. Non basta più dire «coraggio
e pazienza». Ha invitato tutti, parroc-
chie e monasteri, alla concretezza del
Vangelo e ad accogliere le famiglie dei
profughi. Come giornale facciamo no-
stro il suo appello e lanciamo, assieme a
Focsiv, una campagna di solidarietà per
i bambini vittime della guerra (vedi a
pag. 31). Vogliamo dare un sorriso e un
“asilo” a questi innocenti. Nel nome
di Aylan e di tutti gli altri bambini che
non ce l’hanno fatta.
5
FC · IN ITALIA E NEL MONDO
I FATTI MAI SEPARATI
DAI VALORI
Direttore responsabile:
ANTONIO SCIORTINO
N°37
13 settembre 2015
Da Aylan all’accoglienza
IN QUESTO NUMERO
IN APERTURA
5 Primo Piano
La foto che ha 32
scosso le coscienze
e mobilitato i cittadini
8 Colloqui col padre
Non possiamo
far finta che non stia
accadendo nulla 38
di Antonio Sciortino
12 I lettori ci scrivono
14 ll dono di Mohammed
salvato dalle acque 44
di Mariapia Bonanate
15 Rifiuti elettronici,
l’Europa è «illegale»
di Licia Colò 46
L’amnistia secondo
il Papa, attenzione
alla persona
di Adriano Sansa 51
16 Fuorigioco
di Antonio Mazzi
17 Editoriale
Il merito da dare 54
a Mare Nostrum
di Beppe Del Colle
18 Come vanno le cose
58
IN ITALIA E NEL MONDO
20 Dopo l’appello
di Francesco 62
Fratelli rifugiati,
benvenuti a casa nostra
di Alberto Chiara
24 Intervista esclusiva
a Romano Prodi
«L’Europa è tornata,
cappello alla Merkel» IN FAMIGLIA
di Stefano Pasta 68 Crescere un figlio
29 Parla l’ex premier
Enrico Letta
6
N°37 · 2015
RIAPRONO LE SCUOLE
RITORNO SUI BANCHI:
PROVIAMOCI ANCORA
Si riparte col doppio
delle risorse e 1.700
IN COPERTINA istituti ancora senza GIUBILEO
(foto: Nilüfer Demir IL PERDONO SECONDO
e Sven Hoppe) un preside titolare. FRANCESCO
QUESTI BAMBINI Insomma: un altro Parla
SONO NOSTRI FIGLI anno in chiaroscuro mons. Fisichella
di Annachiara Valle
20 32 38
«L’Europa cambia
grazie ad Aylan»
di Fulvio Scaglione
Un anno tra i banchi
nei panni di Camilla
Baudino CINEMA/VENEZIA
«Si torna a scuola, ROBERTO BOLLE:
proviamoci ancora»
di Elisa Chiari
«IL MIO FILM
Monsignor Fisichella SULLA SCALA»
Perdono di Giusi Galimberti
secondo Francesco
di Annachiara Valle
Questioni di Famiglia
46
La Bibbia in famiglia
una lettura attuale
di Renata Maderna
Roberto Bolle
In un film svela i segreti
della Scala (e di Milano)
di Giusi Galimberti
Monica Guerritore
«Il mio volto appartiene
ai miei personaggi»
di Rosanna Biffi
Davide Mengacci
«Vi dico io come oggi
l’Italia va a nozze»
di Manuel Gandin
Sarah Felberbaum
«Montalbano
sono (anche io)!»
di Francesca Fiocchi
Romanzi di Famiglia
XIV volume
«Quei romanzi creati a
passeggio per Napoli»
di Giulia Cerqueti
insieme
di A. Pellai e R. Maderna
N°37 · 2015 LE INIZIATIVE SPECIALI DI

IN FAMIGLIA
68 QUESTIONI DI FAMIGLIA

MONICA GUERRITORE
«IL MIO VOLTO 1° VOLUME
APPARTIENE
ai miei personaggi» ENRICO SOLMI
di Rosanna Biffi TUTTI I PROGRAMMI
13 - 19 SETTEMBRE IL DISEGNO DI DIO
51 SU MATRIMONIO E FAMIGLIA
110 Uno sguardo al Magistero
della Chiesa
a soli 4,90 euro in più
70 Pianeta scuola
di Paola Spotorno ROMANZI DI FAMIGLIA
71 Mio figlio l’adolescente
di Fabrizio Fantoni
72 La posta del cuore
di M. Zattoni e G. Gillini www.famigliacristiana.it
119 La stanza dei piccoli 13° VOLUME
ON LINE TUTTI I DIBATTITI
VITA IN CASA SUI TEMI CALDI DELLA
74 È di moda SETTIMANA
79 Angolo verde
CHIARA CARMINATI
80 Spazio alla creatività PARTECIPA ANCHE TU
ALLE DISCUSSIONI
FUORI FUOCO
82 Le nostre ricette a soli 5,90 euro in più
84 Il legale
85
87
Previdenza e assistenza
Cibo e salute SERVIZIO CLIENTI
PROSSIMA SETTIMANA
E ABBONATI QUESTIONI DI FAMIGLIA
FEDE E SOCIETÀ TELEFONO: 02/48.02.75.75
88 La Bibbia, una storia lun-ven, 8.30-18.00
di famiglie sabato, 9.00-12.00 2° VOLUME
di Gianfranco Ravasi
89 Il Vangelo della FAX: 0173/29.64.23
famiglia 24 ore su 24
di Nunzio Galantino PATRIZIO ROTA SCALABRINI
E-MAIL:
90 Il teologo
a cura di Antonio Rizzolo abbonamenti@stpauls.it IO E LA MIA CASA
94 Solidarietà e SERVIREMO IL SIGNORE
volontariato INTERNET: La famiglia e la Bibbia
www.edicolasanpaolo.it
di Rosanna Biffi a soli 4,90 euro in più
96 Le parrocchie
si raccontano Periodici San Paolo s.r.l.
98 I lettori ci scrivono Servizio Abbonati, ROMANZI DI FAMIGLIA
Piazza San Paolo 14,
12051 Alba (Cn)
SETTIMO GIORNO
100 In anteprima
102 Scelti per voi VUOI VEDERE LA TUA
14° VOLUME
104 Biblioteca PARROCCHIA RACCONTATA
106 Weekend SU FAMIGLIA CRISTIANA?
108 Appuntamenti Scrivi a: MARIO POMILIO
120 Giochi leparrocchiesiraccontano
121 I fatti del giorno IL NATALE DEL 1833
ANSA (3)

@stpauls.it
122 Buonumore a soli 5,90 euro in più
FC · IN APERTURA COLLOQUI COL PADRE N°37 · 2015

LA LETTERA
DELLA SETTIMANA
di don Antonio
Sciortino

Scrivete a:
donantonio@famigliacristiana.it

NON POSSIAMO FAR

FINTA CHE NON STIA
ACCADENDO NULLA

C
Siamo di aro don Antonio, come molti altri Da credente poco praticante, penso che a
fronte a una italiani, mi sono chiesto quando e turbare le coscienze dei fedeli cattolici a ri-
tragedia come finirà l’esodo di questi emi- spettare il messaggio evangelico di carità e ac-
umana granti. Quando una massa di per- coglienza («ama il prossimo tuo come te stes-
epocale, cui sone, proveniente da diversi Paesi, so») siano le parole non solo dei vescovi ma
non possiamo diventa incontrollabile negli arrivi, soprattutto del Papa, che esorta ad accogliere
dare risposte si trasforma automaticamente in un’invasio- tutti i fratelli, a prescindere. Ho amici creden-
banali ne di difficile soluzione. La domanda che mi ti che sono molto dibattuti tra il richiamo
e frettolose. pongo è molto semplice: dobbiamo accettare della coscienza e la realtà. Per i laici, forse, il
Tanto in Italia e in Europa tutti quelli che dall’Africa problema è diverso, in quanto a loro è chiesto
meno fare e dall’Oriente decidono di “migrare”? solo di rispettare e far osservare le leggi dello
speculazioni Avendo già molti problemi nostri da Stato. Che tradotto vuol dire: i migranti che
per ragioni risolvere, ritengo corretto limitare l’acco- non sono in regola con le normative devono
politiche glienza solo a chi ne ha diritto in base alle essere rimandati a casa.
o girare leggi internazionali. I confini e la sovranità Non entro nel merito di chi affronta viaggi
lo sguardo di uno Stato non nascono per magia, ma sono così pericolosi con bambini appena nati, o sui
altrove come frutto di dure e sanguinose conquiste del po- minori “abbandonati” dai genitori. Se facessi-
se le tante polo, spesso contro tiranni e despoti. Questa mo una cosa simile in Italia saremmo subito
vittime del è la storia dei popoli liberi. Non credo che le processati e condannati. Una massima recita:
mare non ci nazioni, in un prossimo futuro, si riuniranno «Le ali per volare e le radici per tornare». Agli
riguardassero sotto un’unica bandiera e in pacifica armonia. adulti spetta il compito di far prosperare, nella

8
 N°37 · 2015 FC · IN APERTURA

libertà e nel benessere, la propria nazione. Ma di buon senso metterebbe a repentaglio la vita «Voi fermate
se fuggono come potranno dare un futuro dei propri figli se non sapesse che la fuga, anche la guerra
ai figli? Un’ultima considerazione: perché non se irta di pericoli, è l’unica scelta a disposizione. in Siria
vengono processati quegli Stati che, per inte- Come dare un futuro ai bambini in città come e allora noi
ressi economici e geopolitici, hanno destabiliz- Kobane in Siria, al centro di cruenti scontri tra le non vorremo
zato altri Paesi, facendoli precipitare nel caos diverse fazioni in guerra? più venire in
totale e nella guerra civile? MARINO S. - Cesena Non capire il momento storico che stiamo vi- Europa». Con
vendo è davvero grave per l’Europa. Soprattutto disarmante
semplicità

M
i ha colpito, nei giorni scorsi, l’inter-
vista a un ragazzo siriano tredicenne
che, nel caos dell’assalto ai treni alla
stazione di Budapest, ha sintetiz-
zato bene il cuore del problema di
cui tanto si dibatte. «Voi fermate la
guerra in Siria», ha detto Kinan con semplicità di-
sarmante, «e allora noi non vorremo più venire in
Europa». Siamo di fronte a una tragedia uma-
na epocale, cui non possiamo dare risposte
banali e frettolose. Tanto meno specularci sopra
o girare lo sguardo altrove e far finta che non stia
succedendo nulla nel mondo. Prima o poi, si ritor-
cerà contro di noi, come un terribile boomerang.
Papa Francesco, in più d’una occasione, ha
parlato di una Terza guerra mondiale che si
combatte a pezzi, in diverse nazioni del mondo.
È questa la ragione per cui milioni di profughi
scappano da Stati come la Siria, l’Afghanistan, l’I-
raq, la Libia, l’Eritrea, sfuggendo a persecuzioni,
bombardamenti e morte certa. Nessun genitore
per Paesi come l’Ungheria, oggi chiusa e ostile ai
profughi, da cui in passato sono sfollate migliaia un tredicenne
di persone che hanno trovato ospitalità in altre siriano ha
nazioni. Ai politici è richiesto di governare questi centrato il
massicci fenomeni migratori in atto con umanità cuore del
e lungimiranza. Evitando che avvengano trage- problema dei
die in mare, simbolicamente rappresentate profughi che
nel bambino siriano di tre anni spiaggiato fuggono da
morto sulle coste di Bodrum in Turchia. morte certa
Siamo una sola famiglia umana. In un mon-
do globalizzato non c’è posto per l’indifferenza ai
drammi dei popoli. Tutto ci riguarda, nel bene e
nel male. I cittadini, come spesso capita, sono
più avanti rispetto ai propri governanti. Av-
viene in Italia, ma anche altrove. Ad esempio, la
quota dei rifugiati che spettava all’Islanda era di
cinquanta persone. La mobilitazione di famiglie
e singoli cittadini ha allargato tale disponibilità a
quindicimila. Ipocrisia e populismo non risolvono
alcun problema. Soffiando sul fuoco e speculando
sulle tragedie umane, si esasperano solo gli animi.
Comportamenti poco umani e cristiani. D.A.

(ĽANGOLO DELLA SPERANZA)

CARO PAPA, PREGA PER I NOSTRI FIGLI “MALATI PSICHICI”
«Caro papa Francesco, mi perché non potevano pagargli possono entrare nei cuori di faranno? Per questi giovani
permetto di chiederti, tramite i contributi, come avviene quanti lavorano con questi sarà difficilissimo formare
questo prezioso settimanale, spesso di questi tempi. A volte, pazienti. E facciano capire ai una famiglia. Io spero che
una grande preghiera. Sono si affida a uno psicoterapeuta familiari quanto il loro affetto questi “malati” possano avere
mamma di un figlio con la ma non riesce a riprendere il e la loro vicinanza siano vicino a sé degli “angeli” che
sindrome di “bipolarità” e suo equilibrio. Devo ricordargli molto importanti. Si potrebbe li sorveglino, li proteggano e,
la conseguente depressione spesso di prendere le medicine, mitigare questa sindrome non soprattutto, diano loro tanto
LASZLO BALOGH / REUTERS - LEONHARD FOEGER / REUTERS

genetica diagnosticata da
quando aveva vent’anni. È
curato da un bravo psichiatra
con medicine che se da un
lato l’aiutano, dall’altro lo
rendono insoddisfatto del
proprio aspetto. Anche se ha
più di quarant’anni non ha un
lavoro. Anzi, è stato licenziato
altrimenti potrebbe avere
episodi di aggressività. O,
peggio, idee di suicidio. Caro
papa Francesco, perché ti
chiedo di porre attenzione a
questa angoscia, che anche
molti altri genitori hanno?
Sono convinta che le tue
parole, con l’aiuto del Signore,
solo convincendoli a una cura,
che molti però rifiutano, ma
dando loro un lavoro. Quando
noi genitori non ci saremo più,
che ne sarà di loro? Mio figlio,
cosciente del suo problema,
mi ha detto che andrà in una
comunità, in cambio di un
reciproco aiuto. Ma gli altri che
amore per accettare con
rassegnazione la loro diversità
di vita. Caro papa Francesco,
prega per questi nostri figli
“malati psichici”. Ai parenti e
agli amici fai capire quanto
sia importante anche solo una
carezza. Grazie».
CRISTINA – Pisa
FC · IN APERTURA
UN NEONATO NON SI USA COME
FOSSE UNA TERAPIA PER LA MADRE
Vorrei poter dare ra-
gione a don Mazzi, pur-
troppo non ci riesco. Ha
detto di voler accogliere
Martina in una delle sue
case, perché possa crearsi
una nuova vita. Tutto mol-
to condivisibile ed evange-
lico. Su una cosa dissento:
non si può considerare il
neonato come una “tera-
pia” per la madre. Martina
dev’essere aiutata, ma non
possiamo affidarci alle
«emozioni della potenza
positiva che scatena l’in-
nocenza». Il figlio ha diritto
ad avere una vita “norma-
le”. Da anni mi occupo di
accoglienza e affido e, pur-
troppo, vedo i danni di ten-
tativi e speranze. Lasciamo
che Martina sconti i suoi
sbagli, diamole gli aiuti ne-
cessari per un cammino di
conversione. Ma diamo al
bambino altre opportuni-
tà. Non c’è rischio che valga
la sua felicità. SIMONA D.
Reputo esagerato lo
spazio che dedicate a don
Mazzi. Anche altri lettori
sono contrari alle idee del
“don”. Per essere accolti
da lui bisogna essere ter-
roristi, aver ucciso madre
10
COLLOQUI COL PADRE - IN BREVE
e fratello o aver sfigurato
con l’acido l’ex fidanzato. A
questo riguardo, credo che
per il bambino sarebbe me-
glio non sapere mai da chi è
nato. Come reagirà quando
saprà chi sono i genitori?
Meglio se questa verità gli
venisse nascosta. Conside-
rato che sono una normale
donna di famiglia, madre e
nonna, credo che non su-
sciterò mai l’interesse di
don Mazzi, che continuerà a
occuparsi di malfattori. Au-
guro a lui che almeno qual-
cuno di quelli che accoglie
cambi realmente vita.
FERNANDA - Gradisca d’Isonzo
Il caso di Martina e del
suo bimbo ha già fatto mol-
to dibattere nei giorni scorsi.
Non da tutti è stata condi-
visa l’opinione di don Mazzi.
Un bambino non va usato
come terapia per un adulto,
hanno detto in molti. E il tri-
bunale dovrà decidere anche
sull’adottabilità. A Fernanda,
molto critica con don Mazzi,
vorrei dare un consiglio: se
le è possibile, vada a trovar-
lo nella comunità Exodus di
Milano. Sono certo che incon-
trerà una persona ben diversa
dall’idea che se n’è fatta.
NON BASTA ACCOGLIERLI SE POI LI
PARCHEGGIAMO PER MESI NEI CENTRI
Desidero complimen-
tarmi per la scelta della
foto di copertina e per gli
articoli sull’immigrazione,
che tocca da vicino le no-
stre terre dal Sud al Nord.
Apprezzo il vostro corag-
gio nel dire la verità e nel
raccontare come la Chiesa
italiana si sta spendendo
per l’accoglienza, che è una
delle opere di misericordia.
In questi giorni siamo col-
piti da notizie sempre più
drammatiche di persone
(tante) che perdono la vita
per cercare una speranza
in Europa. Purtroppo, chi
dovrebbe decidere si perde
in chiacchiere. Di recente,
l’appello del direttore di
Caritas italiana si è fatto
pressante, denunciando
un’emorragia continua per
il fatto che la comunità in-
ternazionale resta inerte
e non affronta le cause a
monte di questa tragedia
umana. MICHELA M. - Modena
Su giornali e Tv non
sentiamo parlare d’altro
che di sbarchi dei clande-
stini, della loro sistema-
zione, dei continui inviti
ad accoglierli. Nella storia
ci sono stati esodi simili,
tutti risolti in modo dif-
ferente. Oggi parliamo di
assistenza, ma attorno ai
migranti nascono asso-
ciazioni che incamerano i
fondi che l’Europa assegna.
Di fronte a un esodo che
non ha fine, chiediamoci:
cosa vogliono quelli che
arrivano? Anzi, andiamo a
cercarli sulle spiagge dove
si imbarcano, dividiamoli
N°37 · 2015
per gruppi. Assegniamogli
una terra dove vivere e co-
struirsi un avvenire per sé
e la propria famiglia. Qui,
in Calabria, ma anche in
altre parti d’Italia, esistono
interi paesi che si stanno
spopolando, terreni incolti,
una natura disastrata per
carenza di presenza uma-
na. Ebbene, accogliamo
quelli che vengono, aiutia-
moli coi Fondi europei. Lo
so, tutto ciò può sembrare
semplicistico. Ma facciamo
qualcosa di diverso dal solo
assistenzialismo, dividen-
do la gente tra chi li vuole e
chi non li vuole. GIOVANNI C.
L’accoglienza non basta,
se poi si chiudono migliaia
di immigrati e profughi nei
Centri di identificazione per
un anno e mezzo. La scomo-
dità che essi rappresentano
va gestita e governata con
umanità e civiltà. Sono esseri
umani, sono nostri fratelli,
che fuggono da situazioni
di disperazione assoluta, a
causa delle guerre e delle
persecuzioni. In migliaia
sono morti in mare o asfis-
siati nei tir, spesso a un passo
dalla salvezza, dopo lunghi e
avventurosi esodi. «Usare gli
alberghi come nuovi campi
di concentramento è un male
sia per i migranti sia per gli
abitanti del posto», ha detto
Carlo Petrini in un’intervi-
sta. La via migliore è quella
indicata da tanti vescovi, tra
cui Nosiglia e Scola: acco-
glierli nelle famiglie o nelle
parrocchie a piccoli gruppi.
Sono persone e non numeri, e
come tale vanno trattati.
 N°37 · 2015 FC · IN APERTURA

UNA PIAGA SOCIALE COME RICAMBIARE UN

DIFFICILE DA ESTIRPARE
Ho letto dell’ennesima morte in
Puglia nella raccolta di uva e pomo-
dori. La storia di Paola Clemente è mol-
to triste. Anche se le parole sono inutili,
voglio comunque esprimere la mia vici-
nanza ai figli e al marito. Mi danno fasti-
dio l’ipocrisia e le lacrime di coccodrillo
di tutti quelli, sindacato e istituzioni,
che avrebbero dovuto contrastare l’o-
dioso fenomeno del caporalato. Anche
voi giornalisti non siete esenti da colpe.
Mentre papa Francesco è tempestivo
nel denunciare certi fenomeni sociali e
culturali da combattere – penso al la-
voro nero, al liberismo senza regole, al
degrado dell’ambiente, alla corruzione...
–, voi giornalisti, con qualche eccezione,
ne parlate sempre dopo, evidenziando
sempre e solo le colpe e le ipocrisie di al-
tri. Anch’io mi sento colpevole quando
accetto con indifferenza che ciò avven-
ga, senza far nulla, senza un minimo di
ribellione, perlomeno morale. Sarà il
pessimismo dell’età non più verde, ma
non sono fiducioso per il futuro. Oggi,
le priorità sembrano altre, ben lontane
dall’impegno civile e dagli ideali.
MICHELE
Spero, caro Michele, che tu ci anno-
veri tra le eccezioni, cioè tra quei giorna-
listi che, con coraggio e tempestività, de-
nunciano ogni forma di sfruttamento e
mancanza di rispetto della dignità delle
persone. Di caporalato ci siamo occupati
in più occasioni. Come avrai avuto modo
di notare, anche la settimana scorsa ab-
biamo pubblicato un’inchiesta a opera
di un giornalista che, spacciandosi per
bracciante, ha potuto raccontare dall’in-
terno questa grave piaga sociale, difficile
da estirpare.
GESTO DI GENEROSITÀ
Sono una lettrice da tanto tempo e
la ringrazio per l’equilibrio e la bellez-
za della rivista. Mi ha molto colpito, nei
giorni scorsi, la storia di quel signore di
origini ucraine che a Napoli ha dato la
sua vita in nome di ciò che era giusto,
tentando di sventare una rapina. Ho
letto che ha tre figli piccoli e faceva la-
vori saltuari. Posso solo immaginare il
dolore della famiglia e l’ansia per il fu-
turo. È possibile, tramite la rivista, fargli
arrivare un aiuto concreto? Che la sua
generosità possa essere, almeno in par-
te, ricambiata con un piccolo gesto d’a-
more verso i suoi figli. ELISA
Grazie, cara Elisa, della tua sensibili-
tà umana e cristiana. Appena avrò modo
di raggiungere la famiglia ucraina, te lo
farò sapere. Purtroppo, nel nostro Paese,
gli immigrati fanno notizia solo se sono
autori di efferati delitti, com’è avvenuto
a Palagonia. Gli eroi stranieri – e ce ne
sono tanti – vanno subito nel dimenti-
catoio. Non rendono politicamente.

CLAUDIO, 54 ANNI, sposato, ha due figlie
di 13 e 19 anni. Per affrontare la malattia
IL CASO della figlia maggiore, affetta da grave
DELLA ritardo mentale e crisi epilettiche, il padre
SETTIMANA si è sacrificato al massimo. Negli anni le
FC N°37/2O15 continue visite, le terapie e le degenze della
ragazza hanno dissestato le modeste finanze
familiari. Per andare avanti l’uomo ha dovuto
ricorrere a prestiti. In questa situazione
ASSOCIAZIONE precaria è sopraggiunta la malattia della
DON GIUSEPPE moglie: la donna, sottoposta a delicato
intervento chirurgico per l’asportazione di un
ZILLI ONLUS tumore al cervello, è rimasta invalida.
per la famiglia Le entrate su cui Claudio può contare sono
ANSA - MICHELE D’OTTAVIO/BUENAVISTA
CHI VOLESSE INTERVENIRE PER AIUTARE CLAUDIO
o in favore di altre attività benefiche e culturali
che non possono essere segnalate singolarmente, mandi le sue offerte:
• tramite c/c postale n. 14365209 intestato a Associazione don
Giuseppe Zilli Onlus, Il caso della settimana, Via Giotto 36, 20145 Milano;
• tramite bonifico bancario in favore dell’Associazione don Giuseppe
Zilli Onlus, c/c presso Banca Popolare Etica,
Iban: IT 79 D 05018 01600 0000 0017 7065;
• tramite carta di credito sul sito www.famigliacristiana.it/donzilli,
cliccando su “DONA ADESSO”;
• comunicando il numero della carta di credito e la data di scadenza
telefonicamente allo 02/48.01.20.40
o per e-mail a donzilli@stpauls.it
Si ricorda di indicare la causale del versamento.
Tutte le offerte vengono devolute in beneficenza, per fini propri
dell’Associazione, in base alle indicazioni dei benefattori e alle reali
necessità, accuratamente controllate, dei casi proposti. Le richieste
di aiuto, documentate, devono essere presentate per iscritto
all’Associazione don Giuseppe Zilli, Via Giotto 36, 20145 Milano
tel. 02/48.01.20.40. La pubblicazione viene decisa solo dopo
i necessari riscontri. L’Associazione don Giuseppe Zilli è un ente

non profit e, più precisamente, una Onlus. Il suo scopo primario

e le comunicazioni il suo stipendio di impiegato, decurtato dalla
sociali restituzione dei prestiti bancari, e le modeste
pensioni di moglie e figlia. Non riuscendo più
a onorare il mutuo e le utenze, Claudio ora
rischia anche di perdere la casa in cui vive.
è quello di aiutare le famiglie in difficoltà. Sostenere la sua attività
benefica permette di usufruire di benefici fiscali.
5 PER MILLE
LA TUA FIRMA PER L’ASSOCIAZIONE DON GIUSEPPE ZILLI
C.F. 97015170158
FC · IN APERTURA
APPELLO ALLA MAGGIONI
IN PAESE SOLO
“BRICIOLE” DI
IMMAGINI RAI
Sono davanti al televi-
sore per gustarmi un film
da tempo desiderato, ma
non sono riuscita a ve-
derlo perché l’immagine
è scomparsa più volte. Mi
sono così adirata che ho
deciso di scrivere al “mio”
giornale per un appello
alla Rai: essa, nonostan-
te la petizione promossa
dal Comune in cui risiedo,
per potenziare l’antenna
del ripetitore più vicino
situato sul monte Vultu-
rino, non ha fatto niente.
E intanto incassa il nostro
canone senza offrirci quel
servizio pubblico di cui
si fregia. Così, con oltre
cinquanta canali digita-
li, vediamo soltanto bri-
ciole di immagini. La Rai
dichiara che il canone è la
tassa sul possesso del te-
levisore, ma questa è solo
una trovata per far pagare
anche gli evasori. Finché
non sarà potenziata l’an-
tenna, gli abitanti del mio
paese sono intenzionati a
non pagare più il canone,
a cominciare da me. Spero
che il nostro appello possa
giungere alla Rai e, in par-
ticolare, alla nuova presi-
dente Monica Maggioni,
che ho seguito fin dalle
sue prime apparizioni in
Tv, perché si impegni a ri-
solvere questa incresciosa
situazione. MARIA CARLONE
Minervino Murge(Bt)
Scrivete a:
carafamiglia@famigliacristiana.it
12
I LETTORI CI SCRIVONO
TUTELA E CURA DEI MALATI DI SLA
OPERAZIONE SOLLIEVO
PER LA QUALITÀ DI VITA
Aisla Onlus (www.aisla.it) promuove la
tutela, l’assistenza e la cura delle persone con Sla
e delle loro famiglie, fornendo informazioni sulle
cure, sostenendo la ricerca, formando i familiari,
i medici e gli operatori impegnati nella cura dei
malati. Aisla propone per il mese di settembre
una campagna di sensibilizzazione e raccolta
fondi per sostenere il “Centro di ascolto”
(02/43.98.66.73 centroascolto@aisla.it), servizio
gratuito di consulenze telefoniche, che solo
nell’ultimo anno ha aiutato oltre 1.500 persone
con Sla. Fino al 14 settembre sarà possibile
inviare un Sms solidale al numero 45502 per
donare 2 euro o telefonare allo stesso numero
per donare 2 o 5 euro. Inoltre, il 20 settembre,
i volontari Aisla saranno presenti nelle piazze
italiane per raccogliere fondi volti a sostenere
“l’Operazione Sollievo”, che prevede un sostegno
economico alle famiglie per la gestione del
malato tra le mura domestiche e la fornitura
di ausili utili a migliorare la qualità della vita.
N°37 · 2015
CONCORSO DI POESIA MARTA CIMINO
IDEÒ IL “COMITATO
DEI LENZUOLI” PER
COMBATTERE LA MAFIA
L’associazione culturale “Investi-
mento e sviluppo” (Inves), bandisce
un concorso nazionale di poesia, de-
dicato alla memoria di Marta Cimino,
ideatrice e promotrice del “Comitato
dei lenzuoli”, evento di partecipazio-
ne popolare contro la mafia. L’Inves
intende onorare la sociologa paler-
mitana Marta Cimino, scomparsa nel
2014, figlia diletta della città di Paler-
mo, per il suo impegno culturale e
la sua operosa testimonianza negli
anni drammatici delle stragi di ma-
fia. Il premio è riservato alle giovani
e ai giovani in età sino a trent’anni,
per la composizione, su tema libero,
di cinque poesie inedite. I concor-
renti, con procedura anonima, do-
vranno inoltrare le composizioni in
sei copie, a mezzo raccomandata, a
Inves via Pasquale Calvi 2/E, 90139
Palermo, entro il 30 novembre 2015,
allegando in busta chiusa i dati ana-
grafici, e i riferimenti domiciliari e
telefonici. Per eventuali richieste di
informazioni i concorrenti potran-
no contattare, esclusivamente via
e-mail: invesbattaglia@alice.it
FC · IN APERTURA AL FEMMINILE N°37 · 2015

RACCOLTO DA UNA DONNA IN GRECIA

IL DONO DI
MOHAMMED
SALVATO
DALLE ACQUE
di Mariapia Bonanate

S
pezza il cuore e crea il vuoto attorno
per la potenza evocatrice che emana. È
la fotografia di una donna che abbrac-
cia un naufrago, il viso reclinato con
tenerezza materna sul capo dell’uo-
mo, immobile, stordito dalle 13 ore
trascorse in balia delle onde. L’immagine, che
ha fatto il giro del mondo, è diventata la strug-
gente icona di milioni di migranti che rischia-
no la morte in mare. Il gesto spontaneo, istin- DICE LA DONNA CHE L’HA GESTO SPONTANEO
SALVATO: «NON SONO Una foto tratta
tivo di Sandra Tsiligeridu, greca, 42 anni, dal profilo
che ha raccolto sul suo motoscafo Mohammed UN’EROINA. LA SUA
Facebook di
Besmar, un profugo siriano che stava annegan- TRAGEDIA MI HA FATTO Sandra Tsiligeridu,
do, ha provocato, più di tanti discorsi, un’emo- CAPIRE L’IMMENSO VALORE la turista greca
zione profonda. Rivelatrice, senza sconti, di una DELLA VITA UMANA» che, a bordo
tragedia che molti rifiutano con indifferenza di una barca
ostile e che, a distanza, non si riesce a cogliere nell’Egeo con
nella sua sconfinata sofferenza. che ciascuno di noi, nella normalità del quo- alcuni amici,
«Non sono un’eroina, ho fatto soltanto tidiano, può sempre fare qualcosa per chi è ha tratto
in salvo un
quello che fanno gli esseri umani verso altri braccato da situazioni insostenibili. Non solo
profugo siriano,
esseri umani. Finora non mi ero resa conto per la salvezza dell’altro, ma per la propria fe- Mohammed
della gravità della situazione, ero arrabbiata e licità. Ciascuno di noi può essere uno di que- Besmar, che era
triste per le scene che si vedono in televisione. gli “angeli custodi” di cui papa Francesco par- in balia delle onde
Mi chiedevo: perché non li fermano prima? lerà nelle prossime settimane all’Assemblea da 13 ore
Mi sembrava che fosse un problema di altri, dell’Onu, invitato a occuparsi dei migranti in a Kos, in Grecia,
non mio. Mohammed mi ha cambiato la vita. comunità libere, nei luoghi dove ancora risie- il 1° settembre.
Ho avvertito che devo aiutare gli altri, dobbia- dono, ma anche nelle proprie case.
mo farlo tutti», ha detto Sandra Tsiligeridu. A Sandra Tsiligeridu è stato chiesto se sa-
Parole che, nella loro semplicità, ci chia- rebbe disposta a ospitare Mohammed: «Anche
mano direttamente in causa di fronte a don- se ho già quattro familiari ospiti, lo acco-
ne, uomini, bambini che ci chiedono di essere glierei, non ci sono problemi. Mi ha fatto
accolti nelle nostre vite con la consapevolezza capire l’immenso valore della vita umana».

14
 SALVAGUARDIA DEL CREATO
I DATI DI UNO STUDIO INTERNAZIONALE
RIFIUTI
ELETTRONICI
L’EUROPA
È “ILLEGALE”
di Licia Colò
S I
iamo nell’era dell’usa e getta. Quando ci si
rompe una cosa, ne compriamo subito un’al-
tra, senza provare a ripararla. È il caso anche
degli oggetti elettronici ed elettrici che sono
ormai parte integrante della nostra vita. Ma
che fine fanno le apparecchiature che non
adoperiamo più? Finiscono in discarica o, peggio, ven-
gono gettate a terra chissà dove.
Ho letto lo studio sul mercato dell’usato e dei rifiuti
elettrici ed elettronici, durato circa due anni, condotto
da alcuni organismi in-
ternazionali e finanzia- NEL 2012 AZIENDE
to dall’Unione europea. E CITTADINI
In Europa «il 65% dei DEI 28 PAESI UE
rifiuti da apparecchia- HANNO SMALTITO IN
ture elettriche ed elet- MODO CORRETTO
troniche (Raee), pari a SOLO IL 35%
6,2 milioni di tonnellate, DI QUESTI RIFIUTI
è stato sottratto al mer-
cato ufficiale di raccolta e riciclo; di questi, 400 mila
tonnellate sono state spedite nel mercato estero senza
adeguati documenti, mentre 4,7 milioni di tonnellate
sono state gestite in modo non corretto, gettate in disca-
rica o commercializzate in Europa in modo illegale».
L’Italia si piazza agli ultimi posti con solo il 20% di ri-
ciclo corretto. Tra i Paesi più virtuosi ci sono Svezia e
Norvegia, dove i Raee riciclati sono l’85%; chiudono
la classifica Romania, Cipro e Spagna, fermi sotto al 20%.
Tornando alla ricerca, si legge che «nel 2012 aziende e cit-
tadini dei 28 Paesi Ue hanno smaltito nel modo corretto
solo il 35% dei rifiuti elettrici ed elettronici (in alcuni
ANSA
casi ancora funzionanti) che hanno prodotto».
GIUSTO E INGIUSTO
LA LETTERA DI FRANCESCO
L’AMNISTIA
SECONDO IL PAPA
ATTENZIONE
ALLA PERSONA
di Adriano Sansa
n una lettera interna alla Chiesa, il Papa ha affer-
mato che il Giubileo «ha sempre costituito l’op-
portunità di una grande amnistia, destinata a
coinvolgere tante persone che, pur meritevoli di
pena, hanno tuttavia preso coscienza dell’ingiu-
stizia compiuta e desiderano inserirsi di nuovo
nella società». Sono seguite diverse prese di posi-
zione nell’ambiente politico italiano, ma non sembra
che il termine papale di amnistia sia stato adoperato in
senso tecnico-giuridico, quanto in quello più ampio di
remissione delle colpe
in vista del recupero. IL RICHIAMO PUÒ
Il testo parla di co- GIOVARE ALLA
scienza delle ingiusti- COMUNITÀ CIVILE,
zie commesse, mentre LONTANA DALLA
nel nostro ordinamen- FEDELTÀ ALLE SUE
to l’amnistia non ne fa LEGGI E AI DIRITTI
menzione. Ma è vero che DELL’UOMO
l’ammonimento a tener
conto dell’umanità dei condannati e della necessi-
tà del recupero è sancito nella Costituzione. Esiste
sempre il sovraffollamento delle carceri, seppur in par-
te ridotto. Resta acuto il bisogno di misure rieducative.
Alternative al carcere, messa alla prova, non punibilità
per tenuità del fatto, detenzione domiciliare e stretta sul
carcere preventivo stanno cambiando il nostro sistema.
Resta l’eccessiva lunghezza dei processi, l’insufficienza
delle carceri. Le nostre responsabilità sono state gra-
vi per decenni e non sono risolte. Un richiamo come
questo, che viene dalla Chiesa, può giovare alla comuni-
tà civile, lontana ancora dalla fedeltà alle sue stesse leggi
e a quelle universali dei diritti dell’uomo.
15
FC · IN APERTURA FUORIGIOCO N°37 · 2015

di Antonio Mazzi

FIGLI E SEPARAZIONI

IL RUOLO
DEI NONNI
DEFINITO
DALLA LEGGE
Una sentenza del Tribunale
di Torino induce alla riflessione

C
redo che ogni caso riguardante fa-
miglie, figli, separazioni debba an-
dare analizzato in ogni particolare e
sfumatura. Quando ci sono di mezzo
i figli, tutto diventa delicato e com-
plicato. Questa precisazione la faccio
perché una sentenza, uscita in questi giorni,
A LIVORNO CON
potrebbe offrire l’ipotesi applicabile ad altre in presenza di una frattura matrimoniale,
LE DUE NIPOTI
storie. A Torino, il Tribunale ha concesso a quale potrebbe essere il male minore per i fi- A Torino
una mamma separata di trasferirsi a Livor- gli? Il collegio, presieduto da Cesare Castella- il Tribunale
no a convivere con i nonni, allontanando di ni, ha scelto di allontanare i figli dal padre per ha concesso
molto le due figlie di 8 e 11 anni dal padre avvicinarli ai nonni, come “male minore”. a una donna
vero, nonostante fosse ritenuto persona ido- I nonni esulteranno per tale sentenza. Io, separata
nea e positiva. Motivo: per «mantenere l’am- però, rimango critico. Vedo aspetti che devono di trasferirsi
biente familiare conosciuto dalle bambine». essere interiorizzati dall’intero contesto. Non a Livorno
Nel mondo familiare di questi tempi suc- sottovaluterei il cambiamento di città, di ami- con le figlie
cedono fatti nuovi, non sempre di facile in- cizie, di abitudini e di convivenze. di 8 e 11 anni,
terpretazione. Per esempio: anche in ambito Urge, poi, immaginare soprattutto il do- allontanandole
giuridico i nonni sono rientrati per dare un mani delle due ragazze, ovvero l’adolescen- geograficamente
aiuto efficace, sereno e unitario alle coppie di- za. E finisco, con tristezza, sicuro che il mino- dal padre. Fra
le motivazioni,
sgregate e talvolta abbandonate. Questo caso re dei mali rimane sempre un male.
il fatto che anche
offre occasione per rivedere il ruolo dei Vogliamo, invece (mi rivolgo ai giovani) i nonni, presenza
nonni, che passerebbe da una visione com- prepararci meglio al matrimonio? Capire qua- di stabilità
pensatoria e defilata a un riposizionamento li sono gli impegni di una paternità e di una e continuità
sociofamiliare importante. maternità? Vogliamo cominciare ad appro- per le bambine,
Vorrei, per evitare equivoci, ricordare che fondire il significato dell’amarsi? Il vero pro- si trasferiscono
parliamo sempre del minore dei mali. Ossia: blema sta qui, e non nei tribunali. in Toscana.

16
 N°37 · 2015 EDITORIALE FC · IN APERTURA

di Beppe Del Colle

MIGRAZIONI

IL MERITO
DA DARE
A MARE
NOSTRUM
L’operazione salvò 100 mila
persone: ora l’Europa ha capito

N
ei giorni in cui si misurano le cifre,
le intenzioni, le modifiche neces-
sarie al controllo delle migrazioni
in Europa da altri due continenti,
non sarà male dare uno sguardo a
quanto finora ha fatto il nostro Pa-
ese. Dall’ottobre del 2013 all’ottobre del 2014
l’Italia ha contribuito con un’operazione, va- pattugliatori, un velivolo P180 con capacità di DATE E NUMERI
rata dal Governo Letta, mirata su due scopi: la dispositivi ottici infrarossi, e infine una nave La missione Mare
ricerca e il salvataggio dei migranti a rischio di trasporto costiero. Il tutto, per succedere Nostrum, varata dal
nel Mediterraneo e il contrasto con l’indagine all’unico bastimento di controllo dei flussi Governo Letta nel
2013, fece seguito
e la forza al traffico effettuato in partenza dal- migratori verso il Canale di Sicilia in azione
alla tragedia
le coste libiche da organizzazioni malavitose, dal 2004. Bilancio positivo generale, in quei del 3 ottobre di
su imbarcazioni molto spesso inadatte. Una dodici mesi, con il passaggio dal Governo Let- quell’anno, quando
missione che Roma ha affidato a propri servizi ta a quello Renzi: 558 interventi sulle acque a poche miglia
ANTONIO MELITA/PACIFIC PRESS/ZUMAPRESS/ANSA - ALBERTO BEVILACQUA

umanitari e militari, per un costo comples- internazionali dopo la tragedia sul mare di da Lampedusa
sivo di circa 8 milioni di euro al mese, con Lampedusa con centinaia di morti in mare, il naufragio di
qualche contributo di vario genere da orga- almeno centomila “salvati”. un’imbarcazione
nizzazioni come Frontex, legata al funziona- Da questa sintesi, si può capire come Mare libica usata per
mento del sistema dei confini europei. Nostrum (di cui parla l’allora premier Enrico il trasporto di
L’operazione, battezzata Mare Nostrum, Letta, che ne fu l’artefice, a pagina 30) sia stata migranti causò
la morte di almeno
comprendeva la Marina militare (con 800 l’esempio lodevole e indispensabile per quan-
366 persone.
uomini), l’Aeronautica, l’Esercito, la Polizia, to si sta facendo ora e si farà in futuro, con L’intervento è stato
la Guardia di finanza, la Guardia costiera; l’attuale operazione Triton più europeizza- poi sostituito nel
la spesa quotidiana era di 300 mila euro. In ta, e con la missione “Eunavformed”, guidata novembre 2014
complesso, operavano una nave anfibia, due dall’ammiraglio Enrico Credendino e accredi- dall’operazione
fregate di classe maestrale, con elicotteri, due tata dal Consiglio dell’Ue. Triton di Frontex.

17
FC · IN APERTURA COME VANNO LE COSE N°37 · 2015

GRAN BRETAGNA ▴ un nuovo primato nella

ELISABETTA II SUPERA
LA REGINA VITTORIA
Il suo regno è il più longevo
Una sovrana da record.
Il 9 settembre la regina
Elisabetta II, 89 anni, è stata
protagonista di un evento
storico: con 63 anni e 217
giorni di regno, ha superato
la longevità sul trono della
regina Vittoria, segnando
storia della monarchia
britannica. Elisabetta ha
però voluto che l’evento
passasse quasi inosservato,
senza festeggiamenti
pubblici. La sovrana, che
nel corso del suo regno ha
incontrato tutti i grandi
protagonisti del secolo
scorso, ha trascorso la
giornata del record con
la famiglia nel castello
di Balmoral, in Scozia.

EXPO ▴ Padiglione Zero. Da lì si è

BONO E RENZI INSIEME
CONTRO LA FAME
Evento al Padiglione Irlanda
Atteso da decine di migliaia
di fan in delirio, Bono Vox,
il leader degli U2, da molti
anni impegnato in campo
umanitario, è approdato
all’Expo di Milano.
Accolto dal commissario
unico Giuseppe Sala e dal
ministro per le Politiche
agricole Maurizio Martina,
il cantante, reduce da
due concerti a Torino, ha
iniziato la sua visita al
poi recato al Padiglione (AGRODOLCE) di Pier Aldo Vignazia
dell’Irlanda, dove si è svolto
un incontro con il premier
Matteo Renzi. La presenza
di Bono è avvenuta
FLAVIO LO SCALZO/ANSA - STEFAN WERMUTH/REUTERS - CHIARA APOLLONJ/REUTERS
nell’ambito dell’evento “It
begins with me” (Comincia
con me) organizzato da
Italia e Irlanda a sostegno
del Programma alimentare
mondiale. La rockstar
ha parlato dei migranti,
affermando che la parola
giusta per definirli è
«rifugiati», perché sono
persone che «lasciano
i loro Paesi perché non
hanno più una patria».

18
N°37 · 2015
VATICANO giorno fa si è presentato
da solo come un cliente
IL PAPA DALL’OTTICO: qualunque nel negozio di
«CAMBIAMO LENTI» ottica di Alessandro Spiezia
«Niente montatura nuova» in via del Babuino, a due
passi da piazza del Popolo a
Una “fuga” dal Vaticano Roma, per cambiare le lenti
insolita ma in perfetto dei suoi occhiali. «Niente
stile Bergoglio per papa montatura nuova», ha
Francesco, che qualche richiesto il Pontefice,
FC · IN APERTURA
«non voglio spendere
troppo», ma, ha assicurato
avvicinandosi all’orecchio
del titolare, «voglio
pagare il dovuto». Dopo
la visita papale, il negozio
è stato preso d’assalto da
giornalisti, troupe da tutto
il mondo e curiosi che
passano a scattare foto.
EXPO, BOOM DI VISITATORI
IN CODA CON
ORGOGLIO
(E SENZA
PREGIUDIZIO)
di Francesco Anfossi
— Expo continua a
macinare record di
affluenza. Come quello
di sabato 5 settembre,
che ha visto l’accesso di
160 mila visitatori in un
solo giorno. A chi scrive
è capitato di esserci:
un fiume di folla che si
riversava nel Decumano e
sciamava come palline di
mercurio lungo i sentieri
che portavano ai vari
padiglioni. Inevitabili le
code, quasi ovunque. La
fila per Palazzo Italia,
il più visitato, durava in
media 4 ore e 20 minuti.
Ma la sorpresa più grande
è stato constatare che
nessuno se ne lamentava.
I turisti e i visitatori
italiani, al contrario, quasi
se ne compiacevano,
piacevolmente stupiti per
quel successo di folla che
in fondo fa sperare in una
ripresa dell’economia e
dell’immagine dell’Italia.
Come a dire: siamo qui,
in fila, pazienti e orgogliosi
(senza pregiudizio) di un
successo tutto italiano.
19
 CE O
FR PP PO

O
AN ELL
SC
DI L’A DO

FRATELLI RIFUGIATI, ben

L
IL PAPA L’HA CHIESTO a richiesta è diretta. Acco-
rata. «Ogni parrocchia, ogni
IL 6 SETTEMBRE: comunità religiosa, ogni
LA MOBILITAZIONE È GIÀ monastero, ogni santuario
COMINCIATA. NON SOLO d’Europa ospiti una fami-
glia, incominciando dalla
IN ITALIA. IN ISLANDA, mia diocesi di Roma». Papa
GERMANIA E AUSTRIA... Francesco parla domenica 6
settembre, dopo l’Angelus. «Di fronte
di Alberto Chiara alla tragedia di decine di migliaia di
profughi che fuggono dalla morte per
la guerra e per la fame, e sono in cam-
mino verso una speranza di vita, il
Vangelo ci chiede di essere “prossimi”
dei più piccoli e abbandonati».
Non basta dire: «Coraggio, pazien-
za!», ammonisce il Pontefice. Occorre
concretezza, precisa. E aggiunge: «La
speranza cristiana è combattiva». Dà
il buon esempio, il Papa: «Anche le due

20
venuti A CASA NOSTRA parrocchie del Vaticano (Sant’Anna
dei Palafrenieri e San Pietro, ndr) ac-
coglieranno in questi giorni due fa-
miglie di profughi».
Le parole del Papa trovano una
Chiesa già mobilitata. D’altronde il
fenomeno epocale, senza preceden-
SVEN HOPPE/EPA/ANSA
59,5 milioni 116.649
— —
Le persone in tutto il mondo I migranti giunti in Italia tra
che stanno fuggendo da guerre, il primo gennaio e il 3 settembre
persecuzioni, schiavitù, povertà, 2015 (fonte: Organizzazione
fame (dati 2014, fonte: Unhcr). internazionale per le migrazioni).

ti dal 1945 in qua, richiede risposte

all’altezza. Specialmente per chi ha per
bussola il Vangelo. Le cifre tolgono

21
FC · L’APPELLLO DEL PAPA SUI MIGRANTI
il fiato. L’anno scorso, ha reso noto
l’ultimo rapporto dell’Unhcr, l’agenzia
dell’Onu che si occupa di rifugiati e di
sfollati, sono stati 59,5 milioni gli uo-
mini, le donne e i bambini che in tutto
il mondo sono stati costretti a lasciare
la loro terra a causa di guerre, persecu- «Ogni
zioni, povertà e catastrofi naturali. Un parrocchia,
esodo forzato aggravato dall’incancre- ogni comunità
nirsi dei conflitti in Iraq, Siria e Libia. religiosa, ogni
L’indicazione del Papa è «molto
concreta e la prendiamo tutti molto
monastero,
sul serio, sia noi vescovi italiani sia ogni santuario
quelli europei con cui mi vedrò tra d’Europa
pochi giorni in Terra Santa per l’in- ospiti una
contro annuale», ha commentato famiglia,
a caldo il cardinale Angelo Bagna- incominciando
sco, arcivescovo di Genova e presi-
dente della Conferenza episcopale
dalla mia
italiana (Cei). «Nel nostro Paese le diocesi
parrocchie sono 27.133, se ciascuna di Roma»
ospitasse una famiglia di 4 persone, Papa Francesco,
oltre 108 mila troverebbero un allog- 6 settembre 2015
22
N°37 · 2015
gio e una sistemazione. Spero che si
realizzi questo auspicio».
In realtà, «si tratta di continuare e
intensificare lo sforzo, l’intelligenza,
la generosità con cui le diocesi italia-
ne, ormai da tempo, si sono attivate
per accogliere il più possibile questi «Le parrocchie
disperati», ha osservato il cardinale italiane sono
Bagnasco, che nella sua Genova ha de- 27.133,
ciso di ospitare 400 immigrati, di cui se ciascuna
50 nel seminario arcivescovile. Tanti,
gli interventi. In una lettera datata 29
ospitasse
agosto, monsignor Cesare Nosiglia, una famiglia
arcivescovo di Torino, ha chiesto alle di 4 persone
unità pastorali della sua diocesi di in- sarebbero
crementare quanto già fanno (fin qui oltre
oltre 500 posti in tutto) accogliendo 108 mila
ciascuna altri 5 profughi. Il 2 settem-
bre, il cardinale Angelo Scola, arcive-
a trovare
scovo di Milano, ha annunciato d’aver alloggio»
messo a disposizione altri 6 immobili Cardinale
per un totale di 130 posti supplemen- Angelo Bagnasco,
tari, che si aggiungono a quelli già resi 6 settembre 2015
 N°37 · 2015
disponibili (complessivamente alme-
no 770). Il 3 settembre è intervenuto
KAI PFAFFENBACH/REUTERS - LEONHARD FOEGER/REUTERS - ALEXANDRA BEIER/GETTY IMAGES - OSSERVATORE ROMANO/REUTERS - CORBIS
anche il patriarca di Venezia, monsi-
gnor Francesco Moraglia.
A mobilitarsi, in questi giorni, è
l’Europa intera. Al di là delle differen-
«Tante ze linguistiche, religiose e culturali. La
realtà hanno morte di Aylan ha segnato la svolta.
già offerto La commozione ha generato impegno
alloggio condiviso. La gente comune ha spinto i
a molti politici: dall’Islanda, pronta a ospitare
12 mila profughi, contro i 50 promessi
rifugiati. Ora dal Governo, alla Germania, dove a
chiedo a ogni Monaco e a Francoforte tante perso-
unità pastorale ne hanno accolto le prime colonne di
di definire profughi con peluche, bottiglie, cara-
un programma melle, cantando l’Inno europeo (l’Inno
alla gioia di Beethoven), all’Austria: il
di accoglienza 6 settembre, almeno 300 persone sono
straordinaria» partite in auto da Vienna alla volta di
Monsignor Budapest per portare i rifugiati fuori
Cesare Nosiglia, dall’Ungheria. Tutte iniziative nate (o
29 agosto 2015 cresciute) su Facebook.
FC · IN ITALIA E NEL MONDO
RIVOLI, TORINO
«ACCOGLIEREMO
DIECI MIGRANTI»
di Lorenzo Montanaro
«Invito
le parrocchie
a ospitare. Trasformare una casa parrocchiale
per giovani in luogo d’accoglienza
Domando aperto ai profughi. È la scelta,
però un passo concretissima, della comunità di
in avanti San Martino a Rivoli (Torino), una tra
sulle leggi le prime realtà a rispondere all’appello
e le regole di monsignor Cesare Nosiglia che
che normano ha chiesto a tutti di mobilitarsi. «Noi
siamo pronti» spiega il parroco don
l’accoglienza Giovanni Isonni. «Accoglieremo, forse
per rendere già dalle prossime ore, 10 migranti.
sempre più Li ospiteremo in una struttura
dignitosa confortevole, con grandi stanze,
l’ospitalità» cucina e servizi igienici». L’emergenza
Cardinale
suggerisce soluzioni inedite, ma
non è certo la prima volta che la
Angelo Scola,
comunità si mobilita per i poveri e i
2 settembre 2015 migranti. «Già due anni fa – racconta
il sacerdote – grazie all’impegno
delle quattro parrocchie di Rivoli-
centro, abbiamo trasformato un’ex
canonica in un dormitorio notturno
da 10 posti e messo a disposizione
tre alloggi per famiglie con bambini,
che in questo momento accolgono 12
persone. I laici sono molto attivi: per
aiutare gli ospiti è nato un gruppo
di oltre 50 volontari, il “Mantello di
«Non possiamo san Martino”. Genitori, nonni, ma
davvero anche alcuni giovani si fanno carico
chiudere delle esigenze quotidiane, dal cibo ai
il cuore. vestiti alla ricerca di lavoro». Come
Rivoli, tante altre realtà del Torinese si
Non è possibile stanno facendo avanti: le parrocchie
ignorare (una quindicina le offerte di ospitalità
la portata arrivate finora), gli istituti religiosi, dai
di questa Gesuiti ai Salesiani, le associazioni, i
tragedia seminari. «E anche tantissimi privati»
umana. spiega Sergio Durando, direttore
dell’Ufficio diocesano per la pastorale
L’accoglienza è dei migranti. «Ci sono famiglie che
un imperativo» a casa hanno una stanza libera e ci
Monsignor chiedono di poter ospitare qualcuno:
Francesco Moraglia, una grande risposta solidale che ha
3 settembre 2015 sorpreso anche noi».
23
FC · IN ITALIA E NEL MONDO N°37 · 2015

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INTERVISTA ESCLUSIVA A ROMANO PRODI

«L’EUROPA È TORNATA,
ONORE ALLA MERKEL»
Per l’ex presidente della Commissione il flusso migratorio crescerà e l’Italia
dovrà farsi promotrice di una risposta comune. «La Germania fa una scelta
intelligente di fronte al crollo demografico della propria popolazione»
di Stefano Pasta - foto di Roberto Salomone

«F
inalmente sul tavolo e a Bonn, Romano Prodi commenta ungherese, aveva detto che lo stato
dell’Europa c’è una il nuovo corso dell’Unione. Lo fa in di salute dell’Europa era “terribile”.
risposta comune». margine al convegno di Tirana dedi- E oggi, presidente, dopo l’arrivo del
Nei giorni convulsi cato all’immigrazione e alle guerre in corteo di profughi a Bonn accolto
che hanno cambia- Medio Oriente e in Africa, organizza- dalle note dell’Inno alla gioia e delle
to l’Europa, quelli to dalla Comunità di Sant’Egidio. dichiarazioni di vari capi di Stato e di
che hanno visto la Alcuni giorni fa, parlando dell’in- Governo, Cameron compreso?
storica marcia dei capacità di gestire l’afflusso dei pro- «La risposta dell’accoglienza ai
profughi siriani da Budapest a Vienna fughi che premevano sul confine profughi di guerra era una necessità

24
 N°37 · 2015
ovvia e bisognava arrivarci prima. Non
si è riusciti a fare nulla finché l’unico
Paese interessato era l’Italia; si è ca-
pito che una soluzione doveva essere
trovata solo quando il flusso è dilagato
nei Balcani».
Il via all’iniziativa è arrivato dalla
Germania, che ormai determina tut-
ta la politica europea.
«Ho più volte criticato la leader-
ship tedesca quando perseguiva il suo
solo interesse. Oggi invece fa prevalere
il senso di un interesse comune. Inol-
tre, la Germania fa una scelta intelli-
gente: di fronte al crollo demografico
della propria popolazione, accoglie i
siriani – laureati per il 40 per cento –
adottando politiche inclusive e coniu-
gando, al proprio, l’interesse europeo.
Quindi chapeau alla Merkel!».
Cosa pensa dell’ipotesi quote e
penalizzazioni economiche per quei
Paesi che non accolgono parte dei
profughi?
«Sono d’accordo con il messaggio:
è un problema comune, chi non si
ANSA
adatta deve pagarne il prezzo. Si tratta
ROMANO PRODI
Due volte premier,
già presidente
della Commissione
europea
dal 1999 al 2004.
di un passo in avanti, anche se è solo
l’inizio: la proposta infatti vale unica-
mente per chi fugge dalle guerre e non
per chi scappa dalla povertà dell’Afri-
ca. Questo flusso migratorio crescerà
e l’Italia dovrebbe farsi promotrice di
una riflessione europea comune».
Lei ha partecipato all’incontro di
Tirana: Sant’Egidio propone canali
umanitari, diritto d’asilo europeo e
revisione dell’accordo di Dublino.
«L’accordo di Dublino, che impone
ai Paesi in cui approdano i profughi di
prendersene cura, è stato sorpassato
dai fatti e dalla storia. Venne firmato,
come un aspetto burocratico, quando il
fenomeno aveva altre dimensioni, poi
è stato rinnovato senza pensarci. Il di-
ritto d’asilo europeo è auspicabile, però
FC · IN ITALIA E NEL MONDO
PORTE CHIUSE
La protesta dei profughi siriani
dopo la chiusura della stazione
di Budapest. Molti di loro si
metteranno in cammino verso la
Germania dando vita a una storica
marcia che ha cambiato l’Europa.
poco realistico nell’attuale situazione
politica dell’Unione. I canali umanita-
ri – lo dice la parola stessa – sarebbero
uno strumento di civiltà, da promuo-
vere senz’altro. D’altro canto l’Europa
non potrà far fronte a un’ondata senza
limiti. Per questo insisto sulla necessità
di maggiori iniziative per lo sviluppo,
a partire da progetti politici europei in
favore, ad esempio, dell’istruzione nei
Paesi africani. Quando ero presidente
della Commissione avevamo prospet-
tato tante iniziative comuni, ma sono
rimaste lettera morta».
L’Ungheria alza muri, i cechi mar-
chiano i profughi, i Paesi dell’Est sono
contrari all’accoglienza: perché que-
sta ostilità?
«Sono rimasto molto colpito dalle
reazioni dei Paesi dell’ex blocco so-
vietico e me le spiego soltanto come
conseguenza del lungo periodo comu-
nista. I regimi hanno svuotato il senso
della “solidarietà”, praticavano quella
“internazionale” che però non era ge-
nuina perché imposta dall’alto».
Lei è stato il protagonista dell’al-
largamento dell’Unione all’Est: è sta-
ta la cosa giusta?
«Sì, abbiamo lasciato fuori l’Ucrai-
na e guardi cosa è accaduto; al contra-
rio, prosperano Polonia e Paesi Baltici.
Chi dice che l’allargamento è stato
troppo rapido, non capisce che il tre-
no della storia passa veloce, una volta
soltanto, e bisogna salirci sopra al mo-
mento giusto. Altrimenti la storia non
perdona e accadono i disastri, come è
appunto successo all’unico Paese ri-
masto in bilico, l’Ucraina.
L’Inghilterra vuole invece limita-
re il diritto d’accesso anche ai cittadi-
ni dell’Unione…
«Il Regno Unito guarda solo alla
propria politica interna, sotto que-
25
FC · ESCLUSIVO: ROMANO PRODI
RICHIEDENTI ASILO
Così appariva la stazione
di Budapest dopo
la chiusura su ordine
delle autorità.
sto aspetto è un Paese diverso. Un
esempio: quando si decise il pattu-
gliamento europeo nel Mediterraneo,
il primo ministro britannico Cameron
dichiarò: “Certamente partecipiamo
anche noi”, aggiungendo “poi li por-
tiamo tutti in Sicilia”. Quasi come uno
sfottò, nel momento del dramma… La
Gran Bretagna è fuori da Schengen,
non solo dall’euro, le interessa solo la
libera circolazione delle merci; in que-
sta fase storica, per gli inglesi, le cose
valgono più delle persone».
SANT’EGIDIO
LO SPIRITO
DI ASSISI
E LE SORPRESE
DI PACE
Dall’incontro dei leader
religiosi a Tirana una
proposta per superare
la rassegnazione
del mondo alla guerra in Siria
di Andrea Riccardi
L’
8 settembre scorso si è
concluso l’incontro tra i
leader religiosi a Tirana,
in Albania, nello spiri-
to di Assisi. È emerso un
messaggio forte di pace
e di dialogo, di fronte a un mondo
che sembra rassegnato alla guerra e
al terrorismo. Basta vedere la situa-
zione della Siria, da più di quattro
anni dilaniata dalla guerra. La po-
litica internazionale sembra – pur-
26
troppo – aver fallito. Dove sono i
movimenti di pace, le proteste, gli ap-
pelli, come avvenne nel 2003 in tutto
il mondo alla vigilia dell’intervento
anglo-americano in Iraq? Allora quei
movimenti esprimevano una ferma
volontà di pace, condivisa dalla gen-
te. Oggi, di fronte alla Siria e ad altre
guerre, c’è silenzio e rassegnazione.
STRAGE DEI CRISTIANI. Da Tirana si è
alzata la voce delle religioni che ha
riproposto la pace come grande idea-
le, come sogno da realizzare, che deve
guidare la politica e la vita. L’evoca-
zione degli orrori della guerra è sta-
ta costante. Si è parlato di Libia. Si è
commemorata la strage dei cristiani
durante la prima guerra nell’Impero
ottomano, con un intervento del Pa-
triarca siriaco su Seyfo, il “tempo della
spada” (come viene detto nell’antica
lingua assira). Si è discusso di alleanza
tra umanità e ambiente, di mercato e
gratuità, di migranti e rifugiati, di pace
e religioni (con l’intervento del mini-
stro degli Esteri italiano, Gentiloni).
Ma anche di temi spirituali, come la
preghiera, radice della pace, il dialogo
tra cristiani, la misericordia.
L’incontro di Tirana è frutto dello
N°37 · 2015
ANDREA RICCARDI
Storico, già ministro
della Cooperazione,
fondatore
della Comunità
di Sant’Egidio.
sviluppo dello spirito di Assisi, la gior-
nata di preghiera per la pace, convocata
da Giovanni Paolo II nel 1986. Da allora,
anno dopo anno, la Comunità di Sant’E-
gidio ha lavorato perché continuasse
quel cammino che poneva le religio-
ni le une accanto alle altre di fronte ai
problemi del mondo, attraverso l’in-
contro dei loro leader e il richiamo al
fondamento religioso della pace. Papa
Wojtyla era convinto che, da quel pri-
mo incontro, dovesse scaturire un
movimento di pace e di dialogo, che
coinvolgesse i credenti delle varie
religioni. Lo spirito di Assisi, che è at-
tenzione alle ferite della guerra e ricerca
della pace, è – in un certo senso – avanti
alle religioni e le unisce. Sant’Egidio ha
sentito che lo spirito di Assisi crea un
incontro tra diversi. I leader religiosi, ri-
uniti a Tirana, hanno auspicato “sorpre-
se” di pace, chiedendo di ribellarsi alla
rassegnazione di fronte alla guerra.
 N°37 · 2015 FC · IN ITALIA E NEL MONDO

LA E C IAT
CH AMB
FO I H I
C

TO A
IL DRAMMA
Il corpo di Aylan
Kurdi raccolto da
un poliziotto turco
sulla spiaggia
di Bodrum. La foto
ha commosso
tutto il mondo.

«C
PARLA L’EX PREMIER ENRICO LETTA on il tempo molte cose

«L’EUROPA
sono cambiate ma non è
una consolazione, perché
nel frattempo sono state

CAMBIA GRAZIE
perse tante vite che pote-
vano essere salvate». Enri-
co Letta, che pochi mesi fa

AD AYLAN»
Da primo ministro varò Mare Nostrum,
la missione che salvò decine di migliaia di vite.
E oggi della svolta sull’accoglienza dice che...
REUTERS
si è dimesso dalle funzioni
di parlamentare per andare a dirigere la Scuo-
la di affari internazionali dell’Istituto di Studi
politici di Parigi, è stato primo ministro per
meno di un anno, dall’aprile 2013 al febbraio
2014. Ma in quel periodo, tra le altre, prese una
decisione che, alla luce di quanto poi è succes-
so e continua a succedere, può dirsi storica: il

di Fulvio Scaglione varo della Missione Mare Nostrum, il soc-

29
FC · LA FOTO CHE CI HA CAMBIATI N°37 · 2015

ENRICO LETTA
Più volte ministro,
è stato primo
ministro tra
l’aprile 2013
e il febbraio 2014.

corso dei migranti in mare, la più

vasta operazione umanitaria di cui
l’Italia sia stata protagonista.
Ora anche Germania, Austria e al-
tri Paesi aprono i confini, parlano di
accoglienza. Ma nell’ottobre 2013,
quando la Missione partì in seguito
alla morte di 366 migranti a poche
miglia da Lampedusa, l’Italia era
sola. E sola è rimasta a lungo, su que-
sto fronte. Mentre all’interno molti
sparavano sulla Missione e la conside-
ravano causa dell’arrivo dei migranti.
«Si tentava allora, e si è tentato per
molto tempo, di rimuovere il proble-
ma. Di fare come negli anni precedenti
a Mare Nostrum: aspettare che pas-
sasse l’estate e il freddo sul Mediter-
raneo diradasse o bloccasse i viaggi dei
barconi. Un atteggiamento miope, che
non funziona. Mare Nostrum è ormai
chiusa da più di un anno e le cifre dei
migranti sono andate crescendo, se-
gno che non erano i soccorsi ad attrarli
verso le nostre coste. Mare Nostrum,
inoltre, era un efficace strumento di
lotta agli scafisti, perché grazie alle
rilevazioni dei sommergibili e delle
navi potevamo tracciare le rotte dei
trafficanti e provvedere alla distruzio-
ne dei barconi, cosa che in seguito non
è più stata possibile. Certo, la Missione
aveva un costo, tra i 7 e gli 8 milioni al
mese. Ma sui diritti dell’uomo non si
può far ragioneria e poi i nostri mez-
zi navali e aerei avrebbero dovuto co-
munque fare esercitazioni che avreb-
bero avuto a loro volta un costo. Infine,
abbiamo salvato decine di migliaia di
persone che avranno nel cuore l’Italia
come il Paese che ha restituito loro
vita e speranza. Ora lo capiscono tutti
ma per molti migranti è troppo tardi».
Come ha guardato, in questi mesi,
POLONIA 1943 - Un’immagine che ha fatto la Storia: scattata nel ghetto ebraico
di Varsavia, ritrae Artur Siemiątek, 8 anni, con le mani alzate davanti ai nazisti.
La foto era stata inviata a Berlino dalle SS per documentare l’annientamento del ghetto.
all’atteggiamento dell’Unione euro- alle immagini del dramma. Da vicen-
pea e dei Paesi europei? de come questa, tra l’altro, il magiste-
«Con profonda amarezza. La loro ro di papa Francesco emerge in tutta
inerzia dimostra che non si rendeva- la sua grandezza e lungimiranza, così
no conto della portata del fenomeno, come rivelano tutta la loro grettezza la
che non è passeggero ma tocca l’intero pubblicistica e la polemica politica che
Mediterraneo, quindi ha dimensioni l’hanno accompagnato».
globali. La cosa davvero drammatica La questione delle quote, la posi-
è che ci sia voluta la foto dei piccolo zione della Gran Bretagna, il blocco
Aylan, morto annegato, per smuovere degli ex Paesi dell’Est… Il problema
le cose…». dei migranti può far saltare la Ue?
Quindi lei pensa che quella foto «Il diverso approccio alla questio-
abbia avuto un effetto politico? ne dei rifugiati mette a rischio l’idea
«Ha avuto un effetto rivoluziona- di Europa, la sua stessa missione, nata
rio. Ma proprio per questo dobbiamo e cresciuta intorno al concetto di soli-
riflettere sulla società che abbiamo darietà. La Costituzione della nostra
costruito. I drammi dei migranti, le Repubblica, all’articolo 10 paragrafo
morti in mare… sono tutte cose che 3, dice testualmente: “Lo straniero, al
i politici conoscevano bene anche quale sia impedito nel suo Paese l’ef-
prima di vedere la foto di Aylan. E la fettivo esercizio delle libertà demo-
politica su questi problemi deve in- cratiche garantite dalla Costituzione
tervenire prima delle campagne di italiana, ha diritto d’asilo nel territorio
comunicazione, prima dei sondaggi, della Repubblica secondo le condizio-
prima che siano gli elettori a reagire ni stabilite dalla legge. Non è ammessa

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 N°37 · 2015
VIETNAM 1972 - Kim Phuk, 9 anni, fugge nuda e terrorizzata davanti alle bombe
al napalm sganciate dagli americani su Trang Bang, a pochi chilometri da Saigon.
La foto divenne il simbolo della crudeltà di quella guerra. Oggi Kim vive in Canada.
«È LEGITTIMO
CHE UN PAESE SCELGA TRA
I MIGRANTI ECONOMICI.
MA NON POSSIAMO FARE
DISCRIMINAZIONI
TRA I RIFUGIATI»
l’estradizione dello straniero per reati
politici”. E fa impressione notare che
il più cattivo tra i leader europei sia
proprio il premier ungherese Orban,
il quale forse non ricorda che nel 1956,
all’alba della Ue (il Trattato di Roma è
del 1957, ndr), il primo grande slancio
di solidarietà europeo fu proprio ver-
so i 200 mila profughi ungheresi che
chiesero ospitalità ad altri Paesi a cau-
sa della repressione sovietica. È una
constatazione tanto più amara quanto
NICK UT/AP - KEVIN CARTER
più si capisce che l’unica idea che può
salvarci è quella dell’Europa integrata.
I fatti degli ultimi mesi dimostrano
che nessun Paese europeo, da solo, può
gestire gli attuali flussi migratori».
Che cosa risponde a chi dice: non
possiamo accogliere tutti?
«È assolutamente legittimo che
un Paese scelga tra i migranti eco-
nomici e non ammetta tutti. Ma non
possiamo fare discriminazioni tra i
rifugiati, anche perché le guerre da
cui fuggono portano spesso il mar-
chio della nostra responsabilità. Basta
pensare alla Libia del 2011, quando
Francia e Gran Bretagna si lanciarono
in una guerra-lampo senza preoccu-
parsi delle conseguenze, o alla stessa
Siria. E poi dobbiamo caricarci sulle
spalle lo sviluppo dei Paesi nostri vici-
ni. Oggi, nel mondo, non c’è frontiera
in cui ci sia tanta differenza di prospe-
rità e stabilità come tra l’Europa e la
sponda sud del Mediterraneo. O inve-
stiamo nello sviluppo dei nostri vicini
o dobbiamo prepararci ad affrontare
in perpetuo il problema dei migranti
e dei rifugiati».
FC · IN ITALIA E NEL MONDO
INIZIATIVA SPECIALE
I LETTORI CON FOCSIV:
DIAMO UN ASILO
AI BAMBINI PROFUGHI
Mentre l’Europa si apre al dramma
dei rifugiati, Famiglia Cristiana e Focsiv
(la Federazione degli organismi cristiani
servizio internazionale volontario, 73
organizzazioni attive in 80 Paesi) rilanciano
la loro iniziativa umanitaria per aiutare
i profughi quanto più vicino possibile ai loro
Paesi di provenienza. In Quaresima avevamo
proposto la campagna “Diamo un futuro ai
bambini” per aiutare 100 famiglie di profughi
sfuggiti all’Isis e sfollati nel Kurdistan
iracheno. Oggi torniamo a interpellare la
generosità dei lettori, che in quell’occasione
si era manifestata con grande slancio,
per un altro obiettivo legato all’infanzia
e ai bambini vittime della guerra.
L’abbiamo chiamato “Diamo asilo”.
Per richiamare il dovere dell’accoglienza,
da sempre caro a papa Francesco e oggi
anche a tanti cittadini d’Europa, e per
indicare un obiettivo concreto: costruire tre
asili nei campi profughi di Erbil, la capitale
del Kurdistan, per i bambini sfollati davanti
alla furia dell’Isis. Il motto è sempre quello:
con poco possiamo fare molto. Basta
pensare che con 60 euro si finanzia
un mese di asilo per un bambino, salario
degli insegnati compreso. Ne parleremo
ancora nel prossimo numero. Intanto,
i dati per raccogliere i primi contributi: CCP
n° 47405006 intestato a Focsiv, causale
“Diamo asilo”; oppure versamento su Banca
Etica, IBAN IT 63 U 05018 03200 0000 0017
9669, intestato a Kurdistan-Non lasciamoli
soli, causale: “Diamo asilo”. F.S.
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FC · IN ITALIA E NEL MONDO N°37 · 2015

A TU PER
TU CON
VERONICA
PIVETTI

IL RIENTRO IN CLASSE DI CAMILLA BAUDINO

«Si torna a scuola,

proviamoci ancora»
LA CELEBRE PROF RACCONTA I SUOI ANNI TRA I BANCHI DA STUDENTESSA E L’INSEGNANTE
CHE LE HA CAMBIATO IL MODO DI GUARDARE IL MONDO: «UNA LEZIONE DI ARTE E DI VITA»
32
N°37 · 2015 FC · IN ITALIA E NEL MONDO

(BUONA O CATTIVA, SI PARTE) Bolzano, Trento, Lombardia, Piemonte,

Sicilia e poi, via via, le altre regioni.
Con la consueta griglia di partenza, eccoci davanti a un nuovo anno
scolastico: la novità è l’assunzione della prima tranche dei quasi 100 mila
insegnanti precari previsto dalla “Buona scuola” che dovrebbe impedire
il solito balletto di cattedre di inizio anno. Davvero buona, questa scuola?
L’estate ci ha accompagnato con le polemiche per i trasferimenti lontano da
casa di molti di loro. Si parte con il doppio delle risorse e 1.700 istituti ancora
senza un preside titolare (che quest’anno dovrebbe avere maggiori poteri).
Insomma: un anno in chiaroscuro, come sempre - (f.a.)

di Elisa Chiari prof dinamica e comprensiva, sempre

L
a scuola affonda nella vita
anche sul set. Veronica Pi-
vetti l’ha capito da tempo,
da quando, e sono ormai sei
serie di Provaci ancora prof!
(dal 10 settembre su Rai 1),
veste i panni di Camilla,
l’insegnante, detective per
caso, nata dalla penna di Margheri-
ta Oggero: «Quando si gira a scuola,
è come se dentro tutti noi suonasse
l’eco del nostro vissuto tra i banchi. I
ragazzi che interpretano gli studenti
hanno un filo di soggezione in più,
più rispetto, se si gira in aula e anche
a me, che non sono stata una studen-
tessa modello, anzi, fa un po’ impres-
sione stare seduta in cattedra».
UNA DONNA NORMALE. A Camilla, Vero-
nica ha dato volto e voce per dieci anni,
lasciandola evolvere con lei: «Sarebbe
LA PROF VERONICA assurdo che un personaggio restasse
Veronica Pivetti, 50
uguale a sé stesso mentre io cambio:
anni, nei panni di
Camilla, protagonista avevo quarant’anni quando l’ho in-
della serie “Provaci terpretata la prima volta, ne ho fiera-
ancora Prof!” mente festeggiati sul set 50, con una
con i ragazzi della stupenda grigliata di salsicce, Camilla
“sua” classe sul set. ha la mia voce, il mio volto senza ar-
L’anno scolastico per tifici, è una donna normale non una
lei ricomincia il 10 Barbie. Davanti a lei come perso-
settembre su Rai 1. naggio e davanti a me come attrice
nessuna donna si sente inadeguata,
nessuna può pensare: “Non sarò mai
così”. Come me possono e come lei
possono essere tutte. Camilla è una
dalla parte di quelli più in difficol-
tà, somiglia alla prof che avrei voluto
da studentessa: ci sono due cose che,
da alunna, ho faticato a perdonare ai
miei insegnanti: l’ingiustizia, anche
nei confronti dei miei compagni, e la
mancanza di passione».
Per capire Camilla, la sua fatica
quotidiana, Veronica ha guardato sé
stessa com’era a 15 anni: «Se penso
all’alunna che ero, che studiava solo le
materie umanistiche e artistiche del
liceo che avevo scelto: storia dell’arte,
disegno, ornato, ma poco la matemati-
ca e la chimica, mi dico che insegnare
davvero nella vita dev’essere fatico-
sissimo, un lavoro che non puoi fare
senza vocazione. Hai a che fare con
l’età più difficile della vita, devi semi-
nare dentro persone in crescita: una
responsabilità immensa. Si spiega
anche con questo incontro di gene-
razioni, credo, la quantità di tensioni
che sempre abita dentro la scuola».
Dell’alunna che era le è rimasta
l’avversione per la matematica, la
scarsa curiosità scientifica: «Ancora, a
50 anni, non ho capito a che cosa ser-
visse la chimica nella mia vita, magari
prima dei 70 lo scoprirò e rimpiangerò
di non averla studiata meglio».
È autoironica, Veronica Pivetti,
l’attitudine è adatta a un’attrice da
commedia, anche se la serie stavolta
comincia con una vicenda drammati-
ca di crisi familiare: «Sempre di com-
media parliamo, ma se il pubblico

33
FC · RIAPRE LA SCUOLA N°37 · 2015

«PENSANDO ALLA
SCUOLA C’È
UNA PERSONA
CHE VORREI
RINGRAZIARE ED
È IL MIO PROF DI
DISEGNO AL LICEO
ARTISTICO: MI
HA INSEGNATO IL
SENSO CRITICO.
GLI DEVO UNA
LEZIONE DI VITA»

ama questo personaggio è anche

perché i suoi problemi sono i proble-
mi delle persone normali: non sareb-
be credibile, alla lunga, diversamente.
A me fa piacere quando incontro una
ragazza che mi dice: sono cresciuta
con lei. Non mi spaventa il tempo che
passa: è la vita».
Pensando alla scuola, aggiunge,
«c’è una persona che vorrei ringraziare
anche se non c’è più. Si chiama Luigi
Lomanto, era il mio professore di dise-
gno e figura umana, al liceo artistico:
gli devo una lezione per la vita, da vero
Maestro. Mi ha insegnato, completan-
do il lavoro della mia famiglia, l’im-

portanza del senso critico. Ci diceva:
“Ragionate con la vostra testa sul va
lore delle cose: non sempre è davve-
va-
ro bello quello che tutti dicono tale.
Fatevi domande, non accontentatevi di
accodarvi». Le capita di ripensarci, an-
che adesso che fa l’attrice, davanti a un
ruolo, nella discussione con gli sceneg-
giatori: «Quando interpreto un perso-
naggio ci metto la faccia: posso accet-
tarne uno diverso da me, non uno che
mi svilisca come attrice o come donna.
A teatro puoi fare tutto, c’è un pubblico
avveduto che ti sceglie. In Tv vai in casa
delle persone, hai una responsabilità
maggiore. Ci sono prodotti – non dirò
mai quali – che per l’audience tocca-
no corde bassissime. Sono contro ogni
censura, ma rivendico il diritto di sce-
gliere, di dire no grazie». Merito anche
di quel prof.
U
SCUOLA PUBBLICA na decisione meditata, con-
DA UN ISTITUTO sapevole. «Abbiamo scelto la
scuola pubblica perché noi ge-
ALL’ALTRO nitori l’abbiamo frequentata e
ha avuto un impatto positivo
CON LE VALIGIE sulle nostre vite, ha garantito quel filo
diretto con la realtà, una realtà an-
SEMPRE PRONTE che difficile, che a volte può mancare
nel privato». Rosa Pace, 43 anni, in-
segnante, è mamma di quattro figli e
Dal Molise a Milano, moglie di Pantaleo Romanelli, medi-
passando dagli Stati co, 46 anni. Un’esperienza varia la loro,
ad ampio spettro: «Rosalia ha 16 anni e
Uniti, senza aver paura di frequenta il terzo anno del liceo clas-
incontrare mondi nuovi sico. Pietro, quindicenne, è al secondo
anno nello stesso istituto, Francesco
di 13 ha da poco finito la terza media
di Maria Gallelli
e Giulio, 10 anni, è in quinta elemen-
tare». Oggi vivono in Molise, ma negli
ultimi quattro lustri hanno toccato di-
verse regioni d’Italia con tappa anche

34
 N°37 · 2015
[SE IL PROF È MOBILE]
Dei 38 mila docenti assunti
quest’anno in base al decreto
della “Buona scuola”, 7 mila
dovranno trasferirsi in altre
città lontano da casa. Dei nuovi
assunti uno su due è over 40.
LA FAMIGLIA
ROMANELLI
Rosa, insegnante,
e Pantaleo, medico,
coi figli Rosalia, Pietro,
Francesco e Giulio.
negli Stati Uniti, sulla scia del lavoro
paterno. «Siamo originari di Salerno, ci
siamo spostati prima negli Stati Uniti
dove la maggiore ha frequentato la ma-
terna, ed è stata l’unica esperienza nel
privato. Poi siamo approdati in Molise
al tempo delle scuole elementari: nel
piccolo paese in cui vivevamo non c’e-
FRED DUFOUR/AFP/GETTY IMAGES
rano realtà private, potevo far viaggiare
i miei figli per venti chilometri ma non
mi ha mai sfiorato l’idea». Perché? «Tra
i ragazzi c’è un’omologazione eccessiva
in certi tipi di scuole, legata all’appar-
«MI CHIEDO:
QUANTO
RIMARRANNO
I DOCENTI DEI
MIEI FIGLI NEI
NUOVI POSTI?
GIUSTO IL TEMPO
DI OTTENERE IL
TRASFERIMENTO
A DISCAPITO
DELLA
CONTINUITÀ»
tenenza a un certo ceto sociale. Alcuni
pensano che la varietà appiattisca gli
stimoli di chi ha un background soste-
nuto, per me è il contrario e volevo che
i miei figli vivessero appieno la vita,
tenendo presente le diverse realtà che
li circondano».
ELEMENTARI IN VIA DELLA SPIGA. La tap-
pa lombarda seguita a quella molisana
è indicativa: elementari in via della Spi-
ga, fianco a fianco i figli delle modelle
e dei calciatori e quelli dei portinai
degli stabili della Milano bene, quella
del Quadrilatero della moda sempre
affollato di turisti che arrivano da tutto
il mondo. «Classi numerose, bambini
provenienti anche da Paesi diversi che
hanno cercato di integrarsi, abbiamo
conosciuto tradizioni culturali nuove
attraverso le persone vive». Poi il rien-
tro in Molise, nel liceo classico di Iser-
nia, per l’ennesimo giro di giostra: «Qui,
in una realtà più piccola, c’è una grande
attenzione per le persone».
Che cosa si aspetta per il futuro,
per l’istruzione pubblica? «Vedo in ge-
nerale insegnanti meno sereni. Oggi,
poi, la vita di alcuni è in un pallotto-
liere, con sorteggio della regione in cui
portare le valigie. Mi chiedo: quanto
rimarranno nei nuovi posti? Giusto il
tempo di ottenere un trasferimento, a
discapito della continuità e dei ragaz-
zi. Che tutto ciò abbia reso la scuola
buona ho i miei dubbi».
FC · IN ITALIA E NEL MONDO
SCUOLA PARITARIA
«SCELTA GIUSTA,
MA QUANTI
SACRIFICI»
«Per mandare i figli alle
private abbiamo dovuto
rinunciare alle vacanze:
ma non ce ne siamo pentiti»
«I
miei figli si svegliano alle
sei per andare a scuola, da
quando erano molto piccoli».
Silvia Paladini, quaranta-
settenne, è moglie di Enrico
Rota, 44, e mamma di Alessandra, 15
anni, in quinta ginnasio, Giorgio, 13, in
terza media, e Giulia, 9 anni, in quar-
ta elementare. Ha scelto per loro una
scuola salesiana paritaria e lo rifareb-
be senza ombra di dubbio, anche se
vive a Pinerolo e l’Istituto internazio-
nale Edoardo Agnelli si trova a Torino,
a 35 chilometri. «Una decisione legata
essenzialmente al tipo di proposta
formativa: io sono un’ex allieva delle
scuole salesiane e lavoro proprio all’E-
doardo Agnelli, in segreteria. All’inizio
mio marito non era d’accordissimo, lui
non aveva avuto esperienze in scuole
cattoliche. Ai tempi dell’asilo è stata
quasi esclusivamente volontà mia. Ma
oggi dice che è una delle scelte più az-
zeccate che io abbia mai fatto, sia a livel-
lo di educazione sia di preparazione».
NELLA ZONA INDUSTRIALE. I detrattori ri-
tengono che nel privato spesso il con-
testo sia avulso dalla vita reale: «Di-
pende dalla collocazione. L’istituto si
trova nella zona industriale della Fiat,
la scuola materna e quella primaria ri-
cevono i contributi del Comune, sono
legate alle graduatorie, non possono
rifiutare gli allievi né fare una selezio-
ne. La prima figlia l’ha frequentata
35
FC · RIAPRE LA SCUOLA N°37 · 2015

«NEL DIBATTITO
SULL’ISTRUZIONE
NON SI PARLA
MAI DI PARITARIE.
LA DETRAIBILITÀ
PER LE SCUOLE
NON STATALI È
RIDICOLA: 400
EURO ALL’ANNO
A FRONTE DI UNA
SPESA MINIMA DI
2.500 EURO»

LA FAMIGLIA ROTA
Silvia, impiegata,
ed Enrico, libero
professionista, con
i figli Alessandra,
Giorgio e Giulia.

fuori bacino perché io ero un’ex

allieva, i fratelli perché c’era lei in qua-
lità di sorella. Ci sono stranieri, ra-
gazzi disabili e docenti di sostegno
a completo carico delle famiglie,
non riceviamo per loro assolutamente
alcun contributo dallo Stato». Le rette
sono molto alte? «Da sempre i Salesia-
ni hanno cercato di mantenerle basse.

Lavoriamo entrambi, mio marito è un
libero professionista e abbiamo tre
rette a carico che scegliamo di pagare
invece di fare le vacanze. È un inve-
stimento sul futuro dei nostri figli».
Che ha i suoi risultati: «Adesso che la
primogenita frequenta il liceo classico
pubblico a Pinerolo, perché non esiste
questo indirizzo all’Agnelli, consta-
tiamo la preparazione, il suo modo di
rapportarsi con la realtà esterna, com-
presi i ragazzi che non credono». La
“Buona scuola” ha avuto un impatto
sul privato? «Ho risposto ai questiona-
ri on line e l’ho fatto presente: non si
parla mai di scuole paritarie. La de-
traibilità è da capire ed è comunque
ridicola, 400 euro annuali su un totale
di 2.500 di retta. Nel concreto ancora
non si sa nulla. Restiamo in attesa».
M.GAL.
I
IL PRESIDE n attesa di esercitare i “superpo-
IL PROBLEMA? teri” assegnatigli dalla riforma, il
preside occupa la mattinata a ri-
SOSTEGNO E cevere precari assunti per il nuovo
anno. «Ne ho 18 tra scuola dell’in-
MATEMATICA fanzia, elementare e media», precisa
Pier Paolo Frigotto. Dirigente scola-
stico dell’Istituto comprensivo statale
«La deportazione non esiste, 2 Parise di Arzignano, nel Vicentino, 48
buona l’idea del merito, ma anni, 22 da insegnante e tre da preside,
servono ancora supplenti» appassionato di didattica, la “buona
scuola” l’ha sempre perseguita: l’ul-
di Alberto Laggia tima volta il suo istituto è salito agli
onori della cronaca per un libro “col-
lettivo” scritto a 800 mani, dai suoi
PIER PAOLO studenti. «Smentiamo la bufala della
FRIGOTTO “deportazione” dei docenti: lo spo-
Dirigente scolastico stamento dal Sud c’è sempre stato,
dell’Istituto statale quest’anno da me sono diminuiti».
Parise di Arzignano. I problemi per Frigotto sono altri:
«La carenza storica degli insegnanti di

36
 N°37 · 2015
[RISORSE RADDOPPIATE]
Con il nuovo anno scolastico,
ha annunciato il ministro
Giannini, le scuole avranno
a disposizione risorse
finanziarie per 233 milioni
di euro. Lo scorso anno
ammontavano
a 110 milioni.
matematica: me ne mancano otto su
nove, dovremo ricorrere a supplenti
annuali». Altro problema? Il comitato
di valutazione previsto dalla riforma:
«Totale incertezza sulle modalità della
nomina». Il dirigente tira, invece, un
sospiro di sollievo sul caso vicepresidi:
il ministero ha rivisto la decisione di
abolire l’esonero dalle lezioni dei vica-
ri: «Potrò avvalermi ancora del prezio-
so distacco della mia vicepreside».
Soliti problemi, invece, con gli in-
segnanti di sostegno: «Si rischia che
all’inizio dell’anno non ci siano. Per il
resto valuterò la riforma appieno tra
un anno, con i decreti attuativi». Ma
FRED DUFOUR/AFP/GETTY IMAGES
si dice già favorevole all’autonomia e
al merito: «Spero che gli incentivi eco-
nomici non vadano a tutti indistin-
tamente: sarà banale, ma alla buona
scuola servono buoni insegnanti».
UN PASSO DALLA PENSIONE
L’ULTIMO GIRO
DI GIOSTRA
DELLA DECANA
Un’esperienza preziosa, una
passione mai spenta, tante
idee da realizzare. «Ma è
giusto fare spazio ai giovani»
di Rosanna Biffi
L
a buona scuola, quella con la “b”
minuscola che si realizza giorno
per giorno, per Giuliana Oliva
è una pratica quotidiana da 37
anni. Ora è entrata nel 38° anno
di insegnamento, l’ultimo prima della
pensione. «Adoro stare con i ragazzi e
so già che mi dispiacerà andare via»,
ammette la professoressa, insegnan-
te di Italiano, Storia e Geografia alla
Scuola media di Ornago (provincia di
Monza e Brianza). «Però ritengo giusto
farlo. I giovani devono trovare il loro
spazio e costruire una scuola a loro
misura, adatta alla loro generazione».
Per la stima conquistata, Giulia-
na Oliva è un po’ un’istituzione tra i
colleghi: «Le persone giovani, quando
avanzano una proposta, temono che io
possa ostacolarla. Questo mi dispiace.
Cerco di stare zitta, però mi rendo con-
to che a volte sono portata a difendere
la tradizione che io stessa ho contribu-
ito a costruire. Quando si nota questo,
penso che sia giusto dire basta».
L’UNICA, VERA RIFORMA. Dopo aver af-
frontato tante riforme della scuola, ri-
tiene che l’ultima non influirà sul suo
insegnamento: «La riforma veramente
seria che ricordo è quella del 1979, quan-
do sono stati formulati i nuovi pro-
grammi. Quelli hanno cercato davvero
di creare una scuola inclusiva, per tutti.
Dopo ho visto soltanto aggiustamen-
ti allo scopo di risparmiare. In quella
attuale non riesco a notare novità. Se
FC · IN ITALIA E NEL MONDO
mi si dice che è una novità il fatto che
il preside potrà scegliere gli insegnanti
all’interno di un albo, la ritengo positi-
va. Della scuola si pensa spesso che vi
siano persone incompetenti e che non
la amano: forse è dovuto a una forma
di reclutamento sbagliata, che comun-
que riguarda tutto il pubblico impiego.
Quindi, questa novità mi piace. Fermo
restando che il dirigente non sia un Re
Sole, ma abbia parametri da rispettare e
un controllo sulle sue azioni».
Quando iniziò a insegnare nel
1978, Giuliana Oliva si trasferì da Sa-
lerno a Cologno Monzese, alle porte
di Milano: «Era una situazione davve-
ro difficile. Erano gli anni del boom
industriale e dell’immigrazione dal
Meridione e abbiamo dovuto impe-
gnarci molto per l’inserimento di
quei ragazzi. Ho insegnato a Cologno
Monzese per 14 anni, poi mi sono tra-
sferita qui in Brianza e ho trovato una
GIULIANA OLIVA
Docente di Lettere,
61 anni, insegna
alla Scuola media
di Ornago (MB).
situazione molto più tranquilla».
La professoressa ha idee chiare
anche sugli interventi utili alla scuo-
la: «La scuola primaria e la scuola
secondaria di primo grado dovrebbe-
ro lasciarle stare, perché funzionano
abbastanza bene. Fosse per me, po-
tenzierei il tempo prolungato diversi-
ficandolo, superando l’idea che debba
essere uguale per tutti: un “tempo
scuola” flessibile, com’era quello che
tutto sommato aveva declinato la Mo-
ratti (può rimanere a scuola più ore
chi ha maggior bisogno o maggior in-
teresse). Per le superiori, ritengo che i
ragazzi a 13 anni siano troppo giovani
per scegliere l’indirizzo: mi piacerebbe
che i primi due anni fossero orientati-
vi e poi potessero costruirsi un piano
studi più adatto alla loro personalità e
alle loro caratteristiche».
37
FC · IN ITALIA E NEL MONDO N°37 · 2015

VERSO IL GIUBILEO: PARLA MONSIGNOR FISICHELLA

perdono
secondo francesco
ABORTO, CARCERATI, INFERMI. SONO I TEMI TRATTATI DAL PONTEFICE
NELLA LETTERA INVIATA AL RESPONSABILE DELL’ANNO SANTO.
CHE QUI SPIEGA: «IL PAPA CI SPRONA A UN RINNOVAMENTO DI VITA.
CONCESSO A TUTTI I PECCATORI SE ESISTE L’IMPEGNO A CAMBIARE»
di Annachiara Valle

È
rimasto sorpreso anche lui quando
il primo settembre, al rientro dalle
ferie, ha visto sbucare tra la posta la
lettera di papa Francesco sul Giu-
bileo. «L’ho letta con la dovuta at-
tenzione, ma anche con emozione»,
confessa monsignor Rino Fisichel-
la, presidente del Pontificio consi-
glio per la promozione della nuova evange-
lizzazione e incaricato delle celebrazioni per
l’Anno della Misericordia. «Questa lettera in
cui il Papa dà direttamente delle disposizioni
molto concrete, ma anche impegnative, sullo
svolgimento del Giubileo è una novità rispet-
to a quelle che sono state finora le normali for-
me per esprimere questa esperienza».
C’è un denominatore comune di queste di-
sposizioni?
«Il desiderio che il Giubileo sia vissuto e
percepito da tutti come un momento di gra-
misericordia di Dio. Il peccato rimane con la sua
veste di rifiuto, ma il peccatore è abbracciato ed
è colto nella sua esperienza di colui che, pentito
per il male che ha compiuto, chiede a Dio di non
abbandonarlo, ma di aiutarlo a vivere una vita
nuova».
Si è data grande enfasi alla possibilità este-
sa a tutti i sacerdoti di assolvere quanti hanno
procurato l’aborto «e pentiti di cuore ne chie-
dono il perdono».
«Il Papa è un profondo conoscitore del-
la cultura dei nostri giorni che, soprattutto
nell’Occidente, fa vivere in condizioni da non
percepire più la gravità dei gesti. Lo sguardo,
però, è teso soprattutto verso la capacità di ve-
rificare il dramma che le donne – e non solo
loro – vivono laddove viene procurato l’aborto.
C’è un’attenzione alle persone che vivono una
condizione di precarietà, di debolezza, di solitu-
dine davanti al dramma di una vita che è stata
MAURIZIO BRAMBATTI/ANSA

zia mediante il quale vivere e sperimentare la negata. Per incoraggiare e per abbracciare anco-
vicinanza di Dio. Il Papa punta direttamen- ra con più forza quanti ne hanno bisogno e per
te sull’obiettivo del Giubileo: cioè il dover far spronare a un rinnovamento di vita».
sperimentare al peccatore la bontà, l’amore e la Ci sono novità anche per i detenuti? Il

38
 ALLA REGIA DEL GIUBILEO
Monsignor Rino Fisichella,
presidente del Pontificio
consiglio per la promozione
della nuova evangelizzazione
e incaricato delle celebrazioni
per l’Anno della Misericordia.
FC · PERDONO SECONDO FRANCESCO
( ABORTO )
“Il perdono di Dio a chiunque è
pentito non può essere negato...
Anche per questo motivo ho
deciso... di concedere a tutti i
sacerdoti per l’Anno Giubilare
la facoltà di assolvere dal
peccato di aborto quanti lo hanno
procurato e pentiti di cuore ne
chiedono il perdono”.
Papa ha chiesto l’amnistia?
«Qui c’è stato un equivoco. Non
c’è stata una richiesta alle autorità ci-
vili. Il Papa, nella lettera, ha fatto un
riferimento biblico e storico al fatto
che il Giubileo ha sempre comportato
un’amnistia e non solo per i carcerati.
Si parla infatti di “amnistia destinata
a coinvolgere tante persone” e quindi
non soltanto i prigionieri. Papa Fran-
cesco ha voluto introdurre un capito-
lo molto importante per tutti coloro
che vorrebbero vivere il Giubileo, ma
non possono uscire. Punta sul fatto
che questo desiderio di libertà possa
diventare una provocazione per rico-
noscere il male che è stato compiuto,
ancora una volta, e possa sostenere un
cammino di rinnovamento».
40
I brani di queste pagine sono tratti dalla
«Lettera del Papa con la quale si concede
l’indulgenza in occasione del Giubileo».
Il testo integrale su www.famigliacristiana.it
E la porta di ogni cella si trasfor-
merà in Porta Santa.
«Il Papa ha espresso una immagi-
ne superlativa. Le sbarre della porta di
una cella vengono trasformate, per il
desiderio di libertà e per la trasforma-
zione del proprio cuore – che è il senso
del Giubileo –, in una Porta Santa con
il richiamo alla preghiera. Penso che
sia una icona suggestiva che fa com-
prendere la sua sensibilità».
E per gli anziani e i malati?
«Anche negli altri Giubilei re-
centi si poteva ottenere l’indulgenza
partecipando alla Messa attraverso i
mezzi di comunicazione. Ripeto: c’è
un’attenzione a tutte quelle condizio-
ni di debolezza, di estrema povertà, di
solitudine a cui, in modo particolare,
N°37 · 2015
bisogna dare il senso della vicinanza e
della presenza di Dio».
Disponendo che quanti si con-
fesseranno presso i sacerdoti della
Fraternità San Pio X riceveranno va-
lidamente il sacramento il Papa apre
ai lefebvriani?
«Mi sembra che anche in questo
caso il Papa abbia voluto dare un se-
gno di vicinanza ai fedeli che molto
spesso vivono con una incertezza,
cioè se la celebrazione del Sacramento
della Confessione che hanno fatto sia
veramente lecita e possa veramente
perdonare i loro peccati. Il Papa è an-
dato al cuore di quello che è il bene per
le persone. E dunque anche se non c’è
ancora la piena comunione ha voluto
dimostrare che, in questo Giubileo,
prima di tutto viene la preoccupazio-
ne per i fedeli».
C’è chi, per questa lettera, ha accu-
sato il Papa di buonismo, di perdono a
buon mercato.
 N°37 · 2015
( MALATI E PERSONE SOLE )
“Vivere con fede e gioiosa
speranza questo momento
di prova, ricevendo la Comunione
o partecipando alla Santa Messa
e alla preghiera comunitaria,
anche attraverso i vari mezzi
di comunicazione, sarà per loro
il modo di ottenere l’indulgenza
giubilare”.
«Non esiste un perdono a buon
mercato. Esso è sempre un grande
impegno. Lo verifichiamo anche nel-
la nostra vita quotidiana: quando
riceviamo un torto troviamo diffi-
coltà al perdono, abbiamo bisogno
di superare noi stessi. Dio non deve
superare sé stesso perché è amore.
Ma quell’amore di Dio, pur essendo
rivolto a tutti, non dimentica che ci
sono dei figli che gli hanno voltato le
spalle. Perché il Padre possa di nuovo
riabbracciare con forza, far sentire la
sua vicinanza e la sua tenerezza, è ne-
cessario che il figlio ritorni a Lui. Se il
figlio resta sempre lontano dal Padre
GETTY IMAGES (2)
e con le spalle girate, rimane la no-
stalgia, il desiderio, ma non la forza
del perdono che trasforma».
ABORTO
«HO DATO
UN SENSO AL
MIO ERRORE»
Rossella ha ricevuto il
perdono, ma per non soffrire
ha fatto un lungo cammino
di Orsola Vetri
D
i quel giorno ricorda la data,
l’ora, il nome dell’ospedale e
quello della dottoressa che
aveva agito materialmente. E
poi il risveglio, dopo l’opera-
zione, quando per Rossella, 50 anni,
è iniziato il tunnel che avrebbe dovu-
to percorrere da sola cercando l’uscita
dallo strazio per aver abortito.
FC · IN ITALIA E NEL MONDO
Aveva 26 anni, una marito e due
bambine. La più piccola aveva un anno
e mezzo quando scoprì di essere nuo-
vamente incinta. Nonostante la sua
formazione, più per tradizione che per
credo, avvenuta tra chiesa e oratorio
era comunque figlia del ’68 e di una
educazione libertaria, «per questo
quando scoprii di aspettare un bambi-
no in un momento non propizio per la
mia professione, lavoravo nel mondo
della moda, feci la scelta che non avrei
mai voluto fare». Intorno a lei poco so-
stegno e il suggerimento che, in fondo,
l’aborto fosse opportuno. «Mio marito
mi disse di fare quello che volevo, mia
madre non mi scoraggiò e commen-
tò: “Cosa vuoi che sia...”. Ho respirato
“quell’aria” e ho creduto che il figlio
che avevo in grembo non fosse vita. In
soli 5 giorni si è compiuto tutto».
Fu un terribile errore, riconosciu-
to dalla sua mamma e dal marito che,
profondamente addolorati per ciò
41
FC · PERDONO SECONDO FRANCESCO
( FRATERNITÀ SAN PIO X )
“Quanti durante l’Anno Santo
della Misericordia
si accosteranno per celebrare
il Sacramento della
Riconciliazione presso i sacerdoti
della Fraternità San Pio X,
riceveranno validamente
e lecitamente l’assoluzione
dei loro peccati”.
che era successo, si pentirono im-
mediatamente. Ma per Rossella che
parla con lucidità e al tempo stesso
con sentimento della sua esperien-
za, lo strazio è più profondo perché lo
prova sulla sua carne: «Al risveglio,
uscita dalla sala operatoria, è ini-
ziato il calvario». Si rivolse a un sacer-
dote, a colui che ancora oggi, 83 anni,
è il suo padre spirituale. «Perché non
sei venuta prima», mi disse. Rossella
racconta che venne immediatamente
assolta: «La parole di papa France-
sco sono bellissime e importanti ma
ha ribadito un concetto che non mi è
estraneo. La Chiesa con me, già ven-
tiquattro anni fa, era stata madre e
misericordiosa. Questa apertura al
perdono era presente nell’Evangelium
42
Vitae di Giovanni Paolo II». Ma in quei
momenti di buio a Rossella non basta-
va, la sua vita era comunque stravolta.
«Non mangiavo più e avevo un princi-
pio di anoressia. Cercavo strade alter-
native per stare meglio, ma nessuno
mi era di conforto, né il medico di fa-
miglia, né lo psicologo che mi diceva
che anche la sua ragazza aveva abor-
tito e non aveva reagito così. Prendevo
psicofarmaci. Andavo anche a Messa e
in un dialogo continuo con Dio pian-
gevo in continuazione».
Rossella, che ha ottenuto senza
se e senza ma il perdono, ha comun-
que dovuto intraprendere un lungo
cammino: «Ho compreso che solo la
misericordia di Dio poteva dare un
senso al mio gesto e reindirizzare la
mia esistenza. Non per dimenticare.
È impossibile. Ma per andare avanti».
Come? «Con il volontariato e senten-
do il desiderio di cercare un altro figlio
che oggi ha 21 anni».
N°37 · 2015
PARLA IL CAPPELLANO
«ANCHE IN
QUESTE CELLE
CRISTO C’È»
Padre Trani, da 37 anni a
Regina Coeli: «Francesco
non lascia indietro nessuno»
di Roberto Zichittella
T
rentasette anni a Regina Coeli.
E, prima ancora, tre anni a Re-
bibbia. Sembra la condanna di
un criminale incallito, invece è
la missione di padre Vittorio
Trani, cappellano del carcere
romano di via della Lungara. Origi-
nario della provincia di Latina, fran-
cescano conventuale, 72 anni, padre
 N°37 · 2015
( CARCERATI )
“Nelle cappelle delle carceri
potranno ottenere l’indulgenza,
e ogni volta che passeranno
per la porta della loro cella,
rivolgendo il pensiero
e la preghiera al Padre, possa
questo gesto significare
per loro il passaggio della
Porta Santa”.
Vittorio confida: «Quella del carcere
è una realtà che chiede un impegno
continuo. Non c’è giorno in cui uno
può dire: beh, ho risolto. Perché doma-
ni questo risolto non si addice più alle
situazioni nuove che uno trova».
Padre Vittorio, si aspettava le pa-
role del Papa dedicate ai detenuti?
«Sì, perché il Papa pensa alle per-
FABRICE COFFRINI/AFP/GETTY IMAGES - FLAVIA BOMBARDIERI/EIDON
sone più svantaggiate e non ha voluto
lasciare indietro nessuno nell’onda di
grazia che la Chiesa si appresta a vive-
re con il Giubileo della misericordia».
Colpiscono le parole del Papa sul
passaggio della porta della cella, che
richiama il passaggio della Porta San-
ta. Come le interpreta?
«La cella dove si entra e si esce mil-
le volte al giorno può essere un richia-
mo a un passaggio che riguarda il cuo-
re della persona. Francesco già lo aveva
detto a noi cappellani nell’ottobre del
2013: dite ai detenuti che quando si
chiude la porta della cella, Cristo è con
loro. Quindi già aveva valorizzato que-
sto segno, la cella, per dare un tocco
di speranza molto forte: Cristo sta
chiuso con voi. Lo spazio di sofferenza,
visto con occhio di fede, è uno spazio
dove si vive la presenza di Cristo».
Il Papa scrive che la misericordia
di Dio può trasformare le sbarre in
esperienza di libertà. Come crederci?
«Durante la Messa ho raccontato
ai detenuti la storia di un pilota vene-
zuelano che una volta fu usato come
corriere della droga. Arrestato, fu
messo in carcere in Sudamerica. Lì si
convertì e cominciò a fare apostolato
come detenuto fra i detenuti. Scontata
la pena, quell’uomo ha chiesto di re-
stare in carcere a compiere il suo mini-
stero. Il carcere era stata una scoperta
FC · IN ITALIA E NEL MONDO
di libertà. Le sbarre non avevano più
valore, lui era dentro, libero».
Il carcere è luogo di conversione?
«Il Signore sa sempre quando al-
lungare la mano per farla incontrare
con quella dell’uomo. In genere, nell’e-
sperienza detentiva l’uomo si trova
solo, senza le sue abituali sicurezze.
Così si ripensa anche al rapporto con
il Signore. Nessuno può dire se è un ri-
torno autentico o dettato dalla neces-
sità del momento, ci vuole un grande
rispetto per tutti i gesti religiosi».
I detenuti cosa pensano del Papa?
«È il loro idolo, così come lo era
Giovanni Paolo II. Anche i musulmani
guardano a lui con affetto e simpatia».
Il Vaticano dista poche centinaia
di metri da via della Lungara. Papa
Francesco verrà a Regina Coeli?
«Sì, l’invito c’è già. Siamo così vi-
cini che io mi aspetto di vederlo, una
mattina, davanti al portone di via della
Lungara. L’ho sempre sognato».
43
FC · IN ITALIA E NEL MONDO
IL LIBRO DI PATRIZIO ROTA SCALABRINI
LA BIBBIA
IN FAMIGLIA
UNA LETTURA
ATTUALE
Il secondo volume della collana “Questioni
di famiglia” in vendita con “Famiglia Cristiana”
accompagna nella lettura delle Scritture
«per ritornare all’essenza della vita»
di Renata Maderna
QUESTIONI DI FAMIGLIA
IO E LA MIA CASA
SERVIREMO IL SIGNORE
Il secondo volume della collana
“Questioni di famiglia”, ideata dalla San
Paolo, dall’ufficio famiglia Cei e dal Cisf,
si intitola Io e la mia casa serviremo il
Signore. Il libro scritto da Patrizio Rota
Scalabrini sarà in vendita con Famiglia
Cristiana a soli 4,90 euro in più.
44
S
ul tema della famiglia la
pubblicistica non manca
ed è sufficiente un giro tra
gli scaffali di una libreria
per constatare da quanti
diversi aspetti e punti di
vista questo argomento
venga affrontato. Con il
rischio di rimanere confusi o frastor-
nati da messaggi contrastanti. «Si
potrebbe invece fermarsi un attimo e
riprendere le Scritture per ritornare
all’essenza della vita di famiglia, senza
perdersi in mille rivoli e andare chie-
dendo a tante culture diverse risposte
che non aiutano a vivere meglio».
La proposta, che potrebbe appa-
rire provocatoria, ma in realtà si ri-
velerà preziosa, viene da monsignor
Patrizio Rota Scalabrini, autore di Io
e la mia casa serviremo il Signore, secon-
do volume della collana “Questioni di
famiglia” che la San Paolo, l’Ufficio na-
N°37 · 2015
MONSIGNOR PATRIZIO
ROTA SCALABRINI
è docente di Introduzione
ed esegesi biblica
a Bergamo e a Milano.
zionale della pastorale familiare della
Cei e il Cisf hanno realizzato proprio
per accompagnare la riflessione sulla
vita della famiglia da parte di chi la
vive e chi l’accompagna nella sua
quotidianità.
«Alzare lo sguardo dalla vita di
tutti i giorni e riprendere le fila delle
parole fondatrici e dei valori profon-
di per cui si vive aiuta a riflettere e a
chiarirsi, per poi trovare le risposte di
fronte alla tante scelte che una fami-
glia compie ogni giorno. Ricordiamoci
che quando a Gesù veniva chiesto di
pronunciarsi su questa o quella que-
 N°37 · 2015
stione o di schierarsi di qui o di là, lui
rispondeva invitando a tornare alle
Scritture».
Il lavoro di grande utilità che Pa-
trizio Rota Scalabrini ha compiuto
è proprio quello di accompagnarci
tra le pagine della Bibbia in modo che
anche chi non ha nemmeno lontana-
mente la sua preparazione (è docente di
Introduzione ed esegesi biblica e Teolo-
gia biblica) sarà in grado di leggere che
cosa dicono le Scritture di temi come
l’amore tra un uomo e una donna, il
rapporto tra fratelli, la nascita dei figli
e l’impossibilità di concepirne, le fami-
glie patriarcali e i doni degli anziani.
SCUOLA DI UMANITÀ. «Sbaglierebbe chi
pensasse che l’obiettivo sia dedurre
PAOLO SICCARDI/SYNC/PSP
immediatamente dalle Scritture le
risposte ai problemi odierni. Si vuole
risalire all’essenza della vita. Sono pro-
fondamente convinto che si tratti di
ALZARE LO SGUARDO
DALLA VITA DI TUTTI I
GIORNI E RIPRENDERE
LE FILA DELLE PAROLE
FONDATRICI E DEI
VALORI PROFONDI
PER CUI SI VIVE
parole che interpellano anche un non
credente, perché la Bibbia è una scuo-
la di umanità, una parola che ti graffia
dentro. Uno potrà anche dissentire,
ma non rimanere indifferente, per-
ché quelle parole lo faranno comun-
que pensare. Rubando un’immagine
a un’antica tradizione rabbinica vor-
rei dire che la parola di Dio è come la
manna, che aveva sapori diversi per
ogni individuo che ne mangiava. Pane
fragrante e nutriente per il giovane,
latte per l’infante, miele per l’anzia-
no... Ma per tutti era comunque cibo
vitale, risorsa per il cammino».
FC · IN ITALIA E NEL MONDO
LEGGERE LA BIBBIA
MANTENENDO GLI
OCCHI SULLA SOCIETÀ
ATTUALE CON
I SUOI PROBLEMI
E DIFFICOLTÀ
È UNO DEI PREGI
DI QUESTO LIBRO
La Bibbia su cui Rota Scalabrini
accende l’interesse del lettore è da
una parte libro della fede e dall’altra
scuola di umanità. Chi conosce già i
suoi molti testi di teologia e anche i
suoi studenti del Seminario teologico
di Bergamo e della Facoltà teologica
dell’Italia Settentrionale di Milano
apprezzeranno il setaccio divulgativo
attraverso cui ha saputo far fluire ri-
flessioni altrimenti meno accessibili,
mentre per quanto riguarda l’atten-
zione alla vita delle famiglie d’oggi è
lui stesso a citare l’aiuto e la collabo-
razione con Mariateresa Zattoni e
Gilberto Gillini (i curatori della rubrica
Posta del cuore nelle nostre pagine “In Fa-
miglia”) «che hanno arricchito la mia
esperienza personale e pastorale con
la loro vasta conoscenza delle relazio-
ni e dinamiche familiari».
LA CURA PASTORALE. Leggere la Bibbia
mantenendo gli occhi sulla società at-
tuale con i suoi problemi e difficoltà è
uno dei pregi di questo libro: «Il rischio
grosso è di idealizzare le situazioni. An-
che le Scritture raccontano tante fa-
miglie “sgangherate”. Ma basta leg-
gere il libro della Genesi per capire che
la storia della salvezza viene avanti
anche attraverso le famiglie che non
sono perfette. Per star loro vicino bi-
sogna avere quella cura pastorale così
precisamente delineata dalla Evangelii
Gaudium e più di una volta raccoman-
data da papa Francesco. Il primo passo
deve essere riuscire a comunicare che
in ogni storia d’amore autentica c’è il
fuoco dell’amore di Dio. Ed è proprio
da questo che dipende la sacramenta-
lità dell’amore».
45
FC · IN ITALIA E NEL MONDO N°37 · 2015

ROBERTO
BOLLE
IN UN FILM SVELA
I SEGRETI DELLA
SCALA (E DI MILANO)
di Giusi Galimberti

quando, come lui, si è già ai vertici:

della danza, della fama, del prestigio.
Così, si è dato anima e cuore alla re-
gia del documentario La Fabbrica dei
sogni, un viaggio nell’anima del Tea-
tro alla Scala, ventiquattro ore tra il
palcoscenico e la realtà di quanti vi
lavorano anche dietro le quinte. «Mi
hanno affiancato collaboratori di
grande esperienza, come il direttore
della fotografia Italo Petriccione e,
per il montaggio, Giorgio Garini. Con
questo staff d’eccezione ho potuto

«F
raccontare un mondo che mi è caro e
are il regista? L’idea che conosco. Sono arrivato a Milano
non mi aveva mai a 11 anni e per tutta la mia adole-
sfiorato. Fino all’ulti- scenza l’idea della città ha coinciso
mo sono stato indeci- proprio con gli spazi della Scala». UN VITA D’ARTE
so se accettare questo Il film con la regia di Roberto Bolle Nella foto grande: Roberto
progetto e cimentar- fa parte di “Milano 2015”, un affresco Bolle dietro la cinepresa
mi dietro la macchina collettivo che indaga l’anima della mentre gira “La Fabbrica
dei sogni”. Nella foto
da presa. Un’esperien- metropoli nell’anno di Expo. Prodotto
piccola: una immagine
za che, poi, si è rivelata bellissima ed da Lionello Cerri su soggetto di Cri- dal libro “Roberto Bolle,
elettrizzante». Roberto Bolle, star stiana Mainardi, vede anche le regie, viaggio nella bellezza”,
internazionale del balletto, è un per- per altri documentari, di Elio (di Le con foto di Fabrizio Ferri
fezionista. Uno che si mette in gioco Storie Tese), Walter Veltroni, Cristiana
LUCIANO ROMANO

e Luciano Romano.
ogni volta con l’umiltà di chi ritiene Capotondi, Silvio Soldini e Giorgio Di-
di potere ancora migliorare. Anche ritti. «Ognuno vi ha portato il suo

46
N°37 · 2015 FC · IN ITALIA E NEL MONDO

72 a MOSTRA
DEL CINEMA
DI VENEZIA

47
FC · ROBERTO BOLLE N°37 · 2015

sguardo e le sue conoscenze del-

la città. Io ho raccontato l’eccellenza
di un teatro che il mondo ci invidia»,
spiega Roberto. «Ma l’opera racconta
anche le emergenze dei dormitori, così
come la vita degli immigrati di secon-
da generazione. Mostra le bellezze del
passato e la modernità dei grattacieli».
Che impressione ti ha fatto Mila-
no quando sei arrivato da ragazzino?
«Non l’ho amata, all’inizio. Arri-
vavo da una cittadina della provincia
piemontese, Casale Monferrato, dove
avevo lasciato la mia famiglia. Mila-
no mi sembrava caotica, frenetica. La
Scala era il mio nido, un rifugio in cui
mi sentivo accolto, integrato. Tutte le
mie giornate trascorrevano lì. Allora,
l’accademia non aveva una sede come UNA STAR ANCHE SUL WEB scenografie; i laboratori Ansaldo dove
oggi, si trovava all’interno del teatro. Roberto Bolle segue la lavorano falegnami e costumisti; i
Avevamo la fortuna di fare lezione lavorazione del film che in musicisti che provano; i ballerini che
nelle stesse sale dove provava la com- questi giorni è alla 72ma si riscaldano. Luci e controluci della ri-
pagnia. Spiavamo il lavoro da coreo- Mostra di Venezia. Il ballerino balta. Tutto è in presa diretta: i rumori
è amatissimo anche sul Web:
grafo di Rudolf Nureyev o cercavamo sono quelli degli artigiani, delle scarpe
200 mila i suoi fan su Twitter.
di imitare Julio Bocca, che con i suoi da punta sul legno, degli strumenti
salti sfidava la gravità. Ci intrufolava- accordati, delle voci bianche… Ogni
mo agli spettacoli della sera. Un’atmo- sentire quel “battito” nel tuo film? suono è musica in teatro. E poi arriva
sfera unica. Fin da piccolo ho potuto «Sono solo quindici minuti, in cui l’adrenalina di quando si va in scena».
conoscere il “battito” del teatro. Se non ho cercato di far scoprire tutto ciò che L’emozione prima di uno spetta-
fossi venuto a studiare a Milano, alla si cela dietro a uno spettacolo. Il palco, colo è sempre la stessa?
Scala, oggi non sarei chi sono. Negli come lo vede il pubblico, dal davan- «Non diminuisce neanche con
anni, poi, mi sono affezionato a questa ti, si vede poco. Ho mostrato il dietro anni di esperienza. Oggi sento più for-
città. Quando rientro dalle tournée, le quinte: le sarte che creano preziosi te l’energia e il calore del pubblico. Du-
ora sento di ritornare a casa». ricami, che dai loggioni neppure si ve- rante il tour estivo di “Roberto Bolle &
Pensi di essere riuscito a far dono; gli hangar dove sono stoccate le Friends”, all’Arena di Verona c’erano 14

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 N°37 · 2015
«QUANDO CI SONO
ARRIVATO, MILANO MI
SEMBRAVA CAOTICA,
FRENETICA. LA SCALA
ERA IL MIO NIDO,
UN RIFUGIO IN CUI
MI SENTIVO ACCOLTO,
INTEGRATO»
RA
72a MOSETM
DEL EZIAA
CIN
DI VEN
mila persone. Avvertivo le loro aspet-
tative, mi arrivava l’affetto. Una sen-
sazione indescrivibile. Lo stesso è suc-
cesso a Caracalla, a Pompei... Danzare
all’aperto è difficile, ma certi luoghi ti
trasmettono la loro magia e mi hanno
aiutato a interpretare i personaggi dei
balletti che più amo. Ho scelto Car-
men per Caracalla, Apollo nei Templi di
Agrigento, Romeo e Giulietta a Verona.
Cerco di studiare programmi di qua-
lità, che siano di facile comprensio-
ne per il pubblico. La gente viene per
curiosità e si innamora della danza. Il
linguaggio del corpo, del movimento,
del resto, è universale. Con gli anni,
la mia interpretazione è migliorata.
Quando ero ragazzo mi impegnavo a
mostrare emozioni che non conosce-
vo. La vita mi ha insegnato molto e
ora riesco a immedesimarmi davvero
nei personaggi. Sono anche più indul-
gente verso gli errori. Prima inseguivo
la perfezione assoluta. Ora so che in
scena si sbaglia e l’importante è saper
risolvere l’errore tecnico, creando con
l’improvvisazione gesti che arrivano
comunque al cuore degli spettatori»
E lui il cuore dei fan l’ha toccato.
Anche la danza è social e lui conta 226
mila follower su Instagram e 20o mila
su Twitter. E come le popstar ha un
gruppo di sostenitori accaniti: i suoi
“Bollerini” lo inseguono da anni in
ANSA
ogni angolo del mondo.
OBIETTIVO LEONE D’ORO
GRANDI ATTRICI
PER GLI ITALIANI
IN CONCORSO
Le speranze dei nostri quattro
registi sono affidate a Valeria
Golino e Juliette Binoche
di Paolo Perazzolo
E
ra da sei edizioni che la Mostra
del cinema di Venezia non pre-
sentava quattro pellicole italia-
ne in concorso per aggiudicarsi
il Leone d’oro. A sfidare i vari
Amos Gitai, Tom Hooper, Aleksandr
Sokurov e Lorenzo Vigas sono Marco
Bellocchio, Giuseppe Gaudino, Piero
Messina e Luca Guadagnino.
Che si affidano in particolare a dei
grandi personaggi femminili, come
Anna, la protagonista di Per amor vo-
stro di Gaudino, interpretata da Vale-
ria Golino. Una donna di Napoli che
da vent’anni ha smesso di vivere, si è
rassegnata alla situazione, attenta a
non compromettere il futuro dei tre
figli. Quando, dopo anni di precariato
- fa la suggeritrice in uno studio tele-
visivo - ottiene un lavoro fisso, dentro
FC · IN ITALIA E NEL MONDO
L’ORA DEL RISCATTO
Sopra: Valeria Golino in una
scena di “Per amor vostro”
di Giuseppe Gaudino, storia di
una donna in cerca di riscatto.
di lei scatta qualcosa, che le renderà
impossibile accettare con indifferenza
l’equivalenza fra bene e male...
È invece un’attrice francese, la raf-
finata Juliette Binoche, a dare volto
al personaggio di L’attesa di Messina.
Anche lei si chiama Anna e assiste in
solitudine al passare del tempo in una
vecchia villa siciliana. Fino al giorno
in cui alla sua porta bussa Caterina,
fidanzata del figlio Giuseppe, il quale,
però, è assente. Le due donne lenta-
mente impareranno a conoscersi...
Si annuncia controversa la nuova
creazione di Bellocchio, Sangue del mio
sangue, con Roberto Herlitzka, Filippo
Timi e il figlio Pier Giorgio. È la sto-
ria di Federico, giovane uomo d’armi,
sedotto da suor Benedetta, che verrà
condannata a essere murata viva nelle
prigioni di Bobbio. Nello stesso luogo,
secoli dopo, tornerà un altro Federi-
co, che scoprirà che l’edificio è ancora
abitato da un misterioso conte... Tradi-
menti e intrecci passionali caratteriz-
zano A Bigger Splash, il nuovo thriller
di Guadagnino con Corrado Guzzanti
accanto a un cast internazionale.
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N°37 · 2015 FC · IN ITALIA E NEL MONDO

DALLA CRONACA
ALLA TV

Monica Guerritore
«Il mio volto appartiene
ai miei personaggi»
NELLA SERIE “NON UCCIDERE” CHE VA IN ONDA SU RAI 3 È, ANCORA
UNA VOLTA, UNA DONNA ESTREMA: «MI APPASSIONA TENTARE
DI CAPIRE LE CREPE CHE ESISTONO NELLA PSICHE FEMMINILE»
di Rosanna Biffi
FC · MONICA GUERRITORE N°37 · 2015

«LUCIA FERRO,
IL PERSONAGGIO
CHE INTERPRETO,
INCARNA IL TEMA DEL
DELITTO IN FAMIGLIA,
LA FAMIGLIA COLPITA
DA UN MISTERO»

U
na risata è la prima ri-
sposta di Monica Guerri-
tore, quando le si chiede
cosa pensi della chirur-
gia estetica. «Per me è
impossibile immaginare
di modificare il mio vol-
to, perché deve essere
mobile in funzione dei personaggi»,
spiega subito dopo. «Nel caso di Lu-
cia Ferro ho voluto accentuare i se-
gni di 17 anni di prigionia. Perché se
una donna esce dal carcere, non può
uscirne con gli zigomi rifatti».
Lucia è una donna che ha scontato
la galera per l’omicidio del marito, è
una madre che non ha cresciuto i due
figli in conseguenza di quel delitto. Ha
il volto e l’intensità di Monica Guerri- la madre Lucia, che all’inizio della se- perché siamo così dentro di noi, quali
tore, nella serie televisiva Non uccidere rie viene scarcerata. strane pulsioni esistono. I grandi per-
che va in onda dall’11 settembre su Rai Questa donna ormai segnata dalla sonaggi raccontano, portato all’estre-
3, per la regia di Giuseppe Gagliardi. vita, gelosa delle proprie verità nasco- mo, tutto ciò».
Dodici puntate su dodici delitti, un ste, è l’ultima di una serie di perso- Monica Guerritore, che da anni è
“noir dei sentimenti” secondo le paro- naggi femminili fuori dagli schemi, anche regista di alcuni suoi spettacoli
le dell’ideatore Claudio Corbucci. Cri- per non dire estremi, che Monica teatrali, scava a fondo nei personaggi
mini maturati in famiglia o comun- Guerritore ha interpretato nella sua per dare loro identità e profondità.
que in ambienti dove le relazioni nutrita carriera. Non solo in teatro, per Chi è Lucia Ferro? Ci riserverà sor-
sono ben definite: perciò le indagini lei luogo d’elezione, ma pure al cinema prese nel corso delle puntate?
devono scavare nelle psicologie delle e in televisione. La ragazza che esordì «Sì, assolutamente. Lei incarna in
persone coinvolte e nei lati oscuri dei con il botto a 16 anni in Il giardino dei modo centrale il tema del delitto in fa-
rapporti che le legano. ciliegi diretto da Strehler, incantan- miglia, che ispira la serie. Rappresenta
Protagonista di Non uccidere è Va- do tutti con la bellezza delicata alla la famiglia colpita da un mistero, da un
leria Ferro, ispettore della Squadra Ingrid Bergman, quarant’anni dopo segreto, qualcosa che la figlia Valeria
omicidi alla Mobile di Torino, inter- spiega che «attraverso l’estremo si ca- dovrà scoprire. In Lucia il nascondere
pretata da Miriam Leone. Un’inve- pisce cosa c’è al di là delle nostre appa- qualcosa e il sottrarsi alla fine proba-
stigatrice dotata di grande intuito renze. Nell’essere umano, nella psiche bilmente racconteranno una storia
e di acume psicologico, ma anche di femminile esistono crepe e anfratti diversa. C’è qualcosa in lei che viene
un’ossessione per la verità che ha nascosti: Madame Bovary ne racconta celato alla figlia e credo che l’amore
avuto origine proprio nel dramma uno, la Lupa un altro, Lady Macbeth e più grande lo manifesti proprio nella
della sua adolescenza: l’omicidio del Lucia Ferro altri ancora. Andarli a cer- durezza con la quale non si rivela».
padre e la conseguente prigionia del- care permette di cominciare a capire Dopo il carcere, Lucia vorrebbe co-

52
 N°37 · 2015
struire una vita normale. È possibile?
«Il ritorno a casa è forse la parte più
tenera e delicata dell’interpretazio-
ne. Quando Lucia entra in casa dopo
17 anni, trova che il figlio Giacomo, il
fratello di Valeria, ha conservato tut-
te le cose, i profumi, le creme, i vesti-
ti, com’erano nella notte in cui venne
arrestata. Ha sentito la mancanza della
madre e l’ha perdonata. Lì sta anche la
differenza nel rapporto della madre
con il figlio maschio rispetto a quello
con la figlia femmina. Con Giacomo
tutto sembra riprendere da un punto
interrotto, mentre Valeria, alla quale
è stato tolto il padre e quindi la figura
maschile per lei estremamente im-
portante, le oppone un muro assoluto.
Per Lucia tornare a casa da estranea
significa ricominciare a tessere quei
rapporti affettivi che vanno costruiti,
OLYCOM - ANSA
non sono dati per volontà divina. Biso-
gna lavorarci, con sincerità e tempo».
DONNE SENZA TRUCCO
Sopra: Monica Guerritore in
una scena di “Non uccidere”.
A sinistra: con Miriam Leone.
A destra: con Gabriele Lavia
ai tempi della loro unione
(in alto) e in “Trilussa” del
2013 (in basso), dov’era
la compagna del poeta.
Conosceva già Miriam Leone?
«Sì, da molto tempo, e la stimo tan-
to. Possiede forza fisica e in un’attrice
questa forza è importante, altrimenti
dopo due giorni finisci. Ha una grande
intelligenza nel leggere il personaggio
ed è quella che ti dice cosa fare, quale
punto di vista adottare. Ed è molto bel-
la, di una bellezza vera, non banale».
Lei è anche nelle sale con il film
“La bella gente” di Ivano De Matteo.
«Sono Susanna, una psicologa che
decide di togliere dalla strada una gio-
FC · IN ITALIA E NEL MONDO
vane prostituta: è una persona perbe-
ne, perciò decide di aiutarla. Ma tra l’i-
dea di fare del bene e il farlo veramente
corre una grande differenza, e quando
Susanna deve cedere qualcosa di suo,
nella sua casa, nei suoi affetti, allora
non ce la fa. Il film racconta proprio la
distanza enorme tra ciò che pensiamo
di essere e ciò che siamo».
Sua figlia Lucia è attrice, come lei
e come il padre, Gabriele Lavia.
«Sono contenta perché è la sua
strada, ne abbiamo avuto la percezione
fin da piccola, a differenza di Maria, la
sorella, che invece è un’organizzatrice.
Ha sempre avuto la dote che serve agli
interpreti: essere molto suggestio-
nabile, perdersi nell’immaginazione,
nella fantasia. Ha le qualità, e adesso
sta imparando. Come dice Meryl Stre-
ep: “Per diventare brave attrici bisogna
lavorare”. Io continuo ancora a lavorare
per diventarlo; non si arriva mai».
53
FC · IN ITALIA E NEL MONDO N°37 · 2015

TRA SCHERMO E REALTÀ

«Vi dico RITORNI

SUL
PICCOLO
SCHERMO

io come
oggi
l’Italia
va a
nozze»
S
DOPO 20 ANNI DAVIDE MENGACCI cene da un matrimonio, si ri- NOZZE CELEBRI
Sopra: Davide
comincia. Quello che è stato
TORNA IN TV CON “SCENE un programma televisivo Mengacci
DA UN MATRIMONIO”. passato alla storia della Tv (a destra) in
E RACCONTA COME SUL TEMA privata, dal 1990 al 1996, con- “Scene da un
matrimonio”.
GLI ITALIANI SIANO DIVENTATI dotto da Davide Mengacci
da un’idea di Gianni Ippoliti, torna su In alto: le nozze
PIÙ CONSAPEVOLI. E ANCHE Rete 4 in prima serata. Mengacci an-
di Grace Kelly
PIÙ ATTREZZATI ALLE DIFFICOLTÀ cora una volta farà da tramite fra gli
e Ranieri di
Monaco (1956)
sposini novelli e il pubblico che par- e quelle del
di Manuel Gandin tecipa, si commuove, approva, critica, nipote Pierre
e alla fine, immancabilmente, urla: Casiraghi
«Viva gli sposi». con Beatrice
Allora, Mengacci, era proprio ine- Borromeo.

54
 N°37 · 2015
vitabile tornare in Tv con questo for-
mat già sfruttato a dovere?
«Parlare di ritorno è improprio. Io
sono sempre stato convinto che ha ra-
gione quel tipo che diceva che non bi-
sogna mai tornare nei luoghi che han-
no dato la felicità. Eppure, in questo
caso, restano uguali al passato solo il
conduttore e il titolo del programma.
BETTMANN/CORBIS - GETTY IMAGES
Il resto è tutto nuovo. Se allora ero una
specie di “imbucato”, stavolta sono il
narratore della cerimonia. E i risulta-
ti lo dimostrano. Pensi che la prima
puntata è stata il terzo argomento più
twittato d’Italia durante la trasmis-
sione. Il riscontro è stato formidabile
anche se devo ammettere che per gli
ascolti, invece, le cose non sono andate
di pari passo».
In ogni caso, si torna a parlare di
matrimoni. Cosa è cambiato nel rap-
porto che hanno gli italiani con que-
sta cerimonia?
«Moltissime cose. Ho notato che
allora, parlo degli anni Novanta, era-
no poche le coppie che convivevano
prima di sposarsi, mentre oggi sono
diventate la maggioranza. Inoltre,
FC · IN ITALIA E NEL MONDO
quasi nessuna coppia arrivava al
giorno del matrimonio con dei figli
mentre oggi sono tantissime le cop-
pie che prima fanno dei figli e poi de-
cidono di sposarsi».
Ci si potrebbe chiedere allora per-
ché sposarsi, se già si vive assieme e
se si ha, di fatto, una famiglia...
«E invece ha senso eccome. Oggi
il matrimonio viene vissuto con con-
sapevolezza maggiore: è un grande
passo che viene affrontato con minore
superficialità e ci si arriva con i piedi di
piombo e più attenzione».
55
FC · DAVIDE MENGACCI
«NEGLI ANNI
NOVANTA
LE MOTIVAZIONI
PER CUI CI
SI SPOSAVA MI
SEMBRAVANO PIÙ
DEBOLI RISPETTO
A QUEL CHE
VEDO OGGI»
Magari sarà anche un effetto
della crisi…
«Credo che la crisi influisca solo in
parte».
Così, dal suo particolarissimo os-
servatorio, lei è convinto che il ma-
trimonio sia ancora un’istituzione in
cui gli italiani credono?
«Direi proprio di sì. Anzi, in qual-
che modo si è rafforzato proprio per la
crisi. I giovani arrivano a un passo così
importante per stringersi assieme, af-
frontare le difficoltà e darsi coraggio.
Negli anni Novanta le motivazioni per
cui ci si sposava mi sembravano più
deboli».
Per esempio?
«Beh, molti andavano all’altare per-
ché credevano nell’amore come senti-
mento assoluto che sì, d’accordo, è me-
raviglioso ma che poi, nella vita di tutti
i giorni, si scontra con la realtà. Oppure,
ci si sposava per uscire dalla casa dei
genitori e oggi, semmai, è tutto il con-
trario. Ancora: erano molte le coppie
che si sposavano perché lei era rimasta
incinta. Oggi nessuno si sposa per que-
sto; per me vuol dire che c’è maggiore
consapevolezza rispetto ad allora».
Il suo programma come è strut-
turato?
«Scene da un matrimonio ha una
caratteristica semplicissima: è l’unico
programma che racconta una storia
d’amore. Le nostre scelte sono rigoro-
se: innanzitutto dev’essere una ceri-
monia religiosa perché è più coinvol-
gente rispetto a un matrimonio civile.
Poi, gli sposi, i genitori e il prete offi-
ciante devono essere d’accordo sulla
presenza della televisione».
56
N°37 · 2015
Beh, questo lo davamo per scon-
tato…
«Eh, no, invece, non ne sia così
sicuro. Sa quanti parenti o amici ci
scrivono perché vogliono fare una
sorpresa agli sposi? E quanti voglio-
no la nostra presenza solo per puro
esibizionismo? In quei casi diciamo
di no. Inoltre, c’è ancora qualche sa-
cerdote che rifiuta di accettare il no-
stro programma e allora siamo noi a
dover fare un passo indietro».
Oggi c’è meno sfarzo rispetto al
passato?
«No, non è cambiato molto. D’altra
parte, si tratta di un giorno particola-
re, unico, vissuto con speranze e attese
che fanno sì che tutto si svolga con un
impegno economico rilevante proprio
per rendere l’evento indimenticabile»
E i matrimoni che avete mandato
in onda in passato, come sono andati?
«Rispettano la media nazionale.
Alcuni si sono interrotti, altri sono
andati avanti bene. In questo nuovo
programma rievochiamo anche que-
TRE CARRIERE IN UNA
ste storie, nate negli anni Novanta con
In alto: ancora Davide
Mengacci in una puntata di noi presenti e che sono proseguite nel
“Scene da un matrimonio”. migliore dei modi. Perché il messaggio
Prima che presentatore, che vogliamo lanciare è anche questo:
è stato fotografo e ci possono essere momenti difficili,
pubblicitario nell’agenzia disavventure di ogni genere, ma si può
di famiglia Life. ugualmente continuare assieme».
FC · IN ITALIA E NEL MONDO N°37 · 2015

SARAH FELBERBAUM

«Montalbano
sono (anche io)!»
SARÀ NUOVAMENTE IN TV NELLA PARTE DELLA FIDANZATA DEL COMMISSARIO
(DA GIOVANE). «LIVIA È CRESCIUTA, PIÙ MATURA E INDIPENDENTE. E MI ASSOMIGLIA»
di Francesca Fiocchi

58
N°37 · 2015
P
er Sarah Felberbaum è un
momento magico: una nuo-
va fiction televisiva, un film
per il cinema a brevissima
distanza e una splendida fa-
miglia con il centrocampista
della Roma e della Nazionale italiana
Daniele De Rossi, da cui ha avuto una
bambina, Olivia, un anno e mezzo fa.
Lunedì prossimo la rivedremo in pri-
ma serata su Rai 1, a tre anni e mezzo
dalla prima miniserie, nei panni di Li-
via, l’eterna fidanzata del giovane Sal-
vo Montalbano, nell’omonima fiction
nata da una costola del più famoso Il
commissario Montalbano. Sei nuovi epi-
sodi ambientati nella Sicilia degli anni
Novanta. L’8 ottobre è invece nelle sale
con la commedia spudoratamente ro-
mantica Poli opposti.
Qual è il segreto del successo du-
raturo de “Il commissario Montalba-
no” e del suo giovane spin off?
«Il commissario Montalbano è un
prodotto di grandissima qualità, die-
tro c’è l’amore di uno scrittore, Andrea
Camilleri, che ne è l’ideatore, ma c’è
anche l’amore degli sceneggiatori, del
regista, degli attori: ognuno di noi ha
dato il massimo. De Il giovane Montal-
bano ho visto il doppiaggio: le scelte
registiche non sembrano prettamen-
FC · IN ITALIA E NEL MONDO
ITALIANA D’ADOZIONE
Nell’altra pagina: Sarah
Felberbaum, 35 anni.
Nata in Inghilterra da
madre inglese e padre
newyorkese, prima che
attrice è stata modella.
In questa pagina: una
scena della nuova fiction
“Il giovane Montalbano”.
te televisive e la fotografia è molto
curata. Andrea Camilleri mette mano
alla sceneggiatura: non puoi sbagliare
quando parti da un grande scrittore
che ha avuto un enorme successo con i
libri, successo che si riversa inevitabil-
mente sulla fiction».
Andrea Camilleri ha da poco com-
piuto novant’anni. Vi siete incontrati
sul set?
«No, quando si incontravano,
io purtroppo non ero mai in Sicilia.
Nell’ultimo periodo di riprese, tra set-
tembre e ottobre dell’anno scorso, ho
iniziato a girare anche un nuovo film
per il cinema e facevo la spola tra la Si-
cilia e Roma. Capita di stare fermi per
mesi interi e di trovarsi poi con tanti
lavori che iniziano quasi contempora-
neamente. Mi piacerebbe conoscerlo:
è un personaggio con un fascino ac-
cattivante, mi incuriosisce capire cosa
sta pensando».
Qualche anticipazione della nuo-
va serie che vedremo?
«Il rapporto tra Livia e il giovane
Salvo Montalbano si farà più concre-
to e maturo. Avremo modo di gustare
una coppia che si ama e che vive con
meno ansie rispetto alla scorsa sta-
gione e a quelle della serie madre. Li-
via non è più la donna che sta a casa,
aspetta e sbuffa: ha il suo lavoro di ar-
chitetto, le sue idee, è sicura di sé».
Quanto c’è di te nel personaggio di
Livia?
«Quasi tutto, l’unica differenza
è che non so se riuscirei a vivere una
storia d’amore a distanza. Mi piace
59
FC · SARAH FELBERBAUM
RIFLETTORI E VITA PRIVATA
L’attrice sul set de “Il giovane
Montalbano” nella parte di
Livia con Michele Riondino,
che intepreta il commissario.
Sarah Felberbaum è fidanzata
con il calciatore della Roma
e della Nazionale Daniele
De Rossi, da cui un anno
e mezzo fa ha avuto Olivia.
l’idea di raccontare una donna in-
dipendente e intraprendente, che non
vive in maniera esasperata in funzio-
ne di qualcuno. Livia ha la forza di sta-
re accanto a un uomo impegnatissimo
sul lavoro e preso da sé stesso in senso
positivo. E crede nel valore universale
della famiglia. Come lei, anche io sono
molto innamorata del mio compagno
e mi nutro del nostro amore, ma allo
stesso tempo ho la mia individualità».
Sul set, l’uso più marcato del dia-
letto rispetto alla serie madre ti ha
creato qualche problema, viste le tue
origini anglo-americane?
«Il dialetto stretto lo capivo fino
a un certo punto ma è stata una sfida
60
divertente. Nella fiction non è incom-
prensibile, anzi si sono create delle gag
comiche tra Livia e Salvo quando lui
parlava velocemente e lei faticava a
stargli dietro. La Sicilia mi ha accolta
con calore, facendomi sentire a casa».
Dalla fiction al cinema in “Poli
opposti”, accanto a Luca Argentero e
Anna Safroncik. Che tipo di donna è
Claudia, il tuo personaggio?
«È un avvocato divorzista, una
donna molto dura e arrabbiata per-
ché si è trovata a crescere suo figlio da
sola. La vita l’ha fatta diventare severa
e chiusa: non si fida di nessuno e non
riesce ad avere rapporti duraturi con
gli uomini. A un tratto, però, la sua vita
N°37 · 2015
«AVERE UNA FIGLIA
MI PORTA A
SCEGLIERE IL LAVORO
CON PIÙ CURA
PERCHÉ VOGLIO
ESSERCI. SPERO
CHE CRESCA LIBERA E
DIVENTI UNA PERSONA
SINCERA»
è scombussolata dall’arrivo di un te-
rapista di coppia, che svolge un lavoro
opposto al suo. A me non è mai capi-
tato di stare con una persona diversa
da come sono io: il segreto è trovare il
giusto equilibrio».
L’arrivo di tua figlia come ha cam-
biato le tue prospettive?
«Avere una figlia mi porta a sce-
gliere il lavoro con più cura perché
voglio esserci. Io e mia figlia ci diver-
tiamo molto, spero che cresca libera
e spensierata il più a lungo possibile.
E che sia una persona sincera. Odio
le bugie non soltanto nel rapporto di
coppia ma anche con i parenti, con i
figli, con le altre donne».
FC · IN ITALIA E NEL MONDO N°37 · 2015

ZI
ROMMANIGLIA
O
DI FA
C
RDIM ESIMO
ATT
Q VOLU E
U

DORA, I FIGLI E IL MARE

Mario Pomilio con la moglie
Dora Caiola e i due figli Annalisa
e Tommaso in vacanza al mare.
A destra: un primo piano dello
scrittore, scomparso nel 1990.

62
N°37 · 2015 FC · IN ITALIA E NEL MONDO

«Quei romanzi
creati
a passeggio
per Napoli»
Mario Pomilio, autore
de “Il Natale del 1833”, nei
ricordi di sua figlia Annalisa
di Giulia Cerqueti

U
n’immagine, nitida, vi-
vissima, riaffiora dall’o-
ceano dei ricordi. «È il
1983: siamo al mare a Baia
Domizia, nella casa dei
miei genitori», racconta
Annalisa Pomilio. «Mar-
ta, la nostra prima figlia,
è appena nata. Io e mio marito Fulvio
siamo seduti davanti a una piccola te-
levisione in bianco e nero per seguire
in diretta la cerimonia del Premio
Strega». Quell’anno, infatti, la giuria
incorona Mario Pomilio, suo padre,
autore de Il Natale del 1833. Un roman-
zo di forte impatto, impegnativo

63
FC · I ROMANZI DI FAMIGLIA
DALL’ABRUZZO A NAPOLI
Sopra e a destra: Pomilio con
la moglie Dora. Abruzzesi
entrambi, vissero la loro vita
insieme a Napoli. Nella foto
grande: con la figlia Annalisa.
dal punto di vista tematico, una
sfida dal punto di vista stilistico: se-
guendo la forma manzoniana del
componimento misto di documen-
ti reali e invenzione, ricostruzione
storica e fiction, Pomilio scandaglia
il travaglio umano e spirituale di
Alessandro Manzoni a partire da Il
Natale del 1833, frammento di poema
interrotto scaturito dal dolore per la
morte della sua prima moglie, Enri-
chetta Blondel. Il grido di rabbia del-
lo scrittore verso Dio, lo sfogo di un
uomo cristiano che, davanti alla sof-
ferenza, non rinnega la sua fede ma si
domanda perché Dio possa permette-
re il male nel mondo. Una riflessione
particolarmente cara a Pomilio.
«Papà veniva da una famiglia
particolare», ricorda Annalisa, «sua
madre era una donna estremamente
religiosa, suo padre era un socialista,
ateo. Nella sua personalità papà as-
sorbì entrambe le anime dei suoi ge-
nitori. In gioventù era lontano dalle
tematiche cristiane. Alla fede e alla
riflessione religiosa si è poi avvi-
cinato nel corso degli anni e della
vita. Sicuramente il suo cristianesi-
mo era molto filtrato dall’illumini-
smo e dalla ragione, era una fede con
una forte componente razionale, pro-
64
prio come lo era la fede di Alessandro
Manzoni. Papà sentiva profonda-
mente suo il tema della sofferenza
dell’uomo: è emblematico che abbia
scritto Il Natale del 1833 quando già
da alcuni anni combatteva contro
una malattia molto dolorosa, l’ar-
trite reumatoide, che gli procurò
enormi sofferenze e a un certo punto
non gli permise più di scrivere. Il Na-
tale nacque in un periodo di remis-
sione della malattia, in cui l’artrite
gli aveva concesso un po’ di pace».
UNO SPIRITO APERTO E LIBERALE. Ori-
ginario di Orsogna, in provincia di
Chieti, scrittore, letterato, studioso,
insegnante di Lettere prima nei licei,
poi al Conservatorio di Napoli e all’U-
niversità, nel 1949 Pomilio si trasferì
a Napoli, dove trascorse il resto della
sua vita e dove morì nel 1990, all’età
di 69 anni. Dal matrimonio con Dora
Caiola, anche lei abruzzese, nel 1956
nacque Annalisa, due anni dopo Tom-
maso, che oggi vive a Roma.
Nel 1979, all’età di 23 anni, fre-
sca di laurea in Lettere, Annalisa se
ne andò da Napoli alla volta di To-
rino. L’idea era di restare per un breve
periodo, accumulare punteggio come
insegnante con le supplenze nelle
scuole e tornare a casa. «Poi ho cono-
sciuto Fulvio Scaglione, mio marito
(vicedirettore di Famiglia Cristiana,
ndr), e non me ne sono più andata». A
Napoli però tornava tutte le estati, per
lunghi periodi, con tutta la famiglia.
«Mio padre era uno spirito aperto
N°37 · 2015
e liberale per i suoi tempi. Ricordo una
sua frase: “Per le donne non c’è libertà
se non si passa per l’indipendenza eco-
nomica”. Infatti aveva molto insistito
perché mia madre, che veniva da una
famiglia molto tradizionale, lavorasse
come insegnante».
Del Pomilio scrittore, Annalisa
ricorda il modo di lavorare particola-
rissimo: «Di giorno insegnava, il po-
meriggio riposava un po’, poi usciva e
faceva delle lunghe camminate attra-
verso il Vomero, dove abitavamo. Por-
tava con sé dei taccuini, ogni tanto li
tirava fuori per annotare frasi, pen-
sieri, riflessioni. Era inutile andare
con lui, sarebbe stato come passeggia-
re da soli. Nel tardo pomeriggio si met-
teva a lavorare alla scrivania e andava
avanti a scrivere fino a notte fonda».
Scriveva tutto a mano, Pomilio,
FULVIO SCAGLIONE
non volle mai convertirsi al computer.
«Il suo era un lavoro artigianale, certo-
sino: faceva una prima stesura a mano,
N°37 · 2015
ripassava tutto a macchina, poi correg-
geva le bozze e le ribatteva di nuovo.
Ha prodotto una serie di faldoni enor-
mi che oggi si trovano all’Università di
Pavia, nel Centro Manoscritti, dove un
pool di bravi ricercatori sta studiando
questa mole di carte e documenti».
Delle sue produzioni letterarie, lo
scrittore non parlava con la famiglia.
«Sul suo lavoro era molto riservato in
casa. Si confidava molto con Michele
Prisco, scrittore napoletano e suo
amico fraterno. In famiglia, però, ten-
deva a indirizzare molto le nostre let-
ture. Ad esempio, era un fiero opposi-
tore dei fumetti, perché sosteneva che
disabituano alla lettura. In compenso,
all’età di 12 anni mi fece leggere Ma-
dame Bovary di Flaubert, dicendomi
che così non sarei caduta vittima degli
stupidi romanzetti rosa».
Oggi, di suo padre, ad Annalisa
manca soprattutto il sorriso. «Attra-
verso le sue opere, tutte molto diverse
FC · IN ITALIA E NEL MONDO
TUTTA LA SERIE
1. Susanna Tamaro
Ogni angelo è tremendo
FC 25 - 21 giugno 2015
2. Isabella Bossi Fedrigotti
Di buona famiglia
FC 26 - 28 giugno 2015
3. Andrea Vitali
Premiata ditta sorelle Ficcadenti
FC 27 - 5 luglio 2015
4. Pupi Avati
ANNALISA POMILIO Una sconfinata giovinezza
È nata a Napoli nel 1956. Vive in FC 28 - 12 luglio 2015
provincia di Milano con il marito,
5. Mario Calabresi
Fulvio Scaglione, vicedirettore
Spingendo la notte più in là
di “Famiglia Cristiana”. Hanno
FC 29 - 19 luglio 2015
due figlie, Marta e Gaia.
6. Dacia Maraini
La lunga vita di Marianna Ucrìa
l’una dall’altra, ma tutte molto impe- FC 30 - 26 luglio 2015
gnative per le tematiche affrontate,
7. Edoardo Albinati
appare come un autore severo. Invece
Vita e morte di un ingegnere
era un uomo molto sorridente, che FC 31 - 2 agosto 2015
sapeva donare tanta attenzione. Mia
madre era il carabiniere di casa, una 8. Beppe Fenoglio
donna severa, forte. Papà era molto La malora
dolce. Negli anni ribelli e contestatari FC 32 - 9 agosto 2015
della nostra adolescenza, ha avuto la 9. Rosella Postorino
funzione del mediatore, che cercava di L’estate che perdemmo Dio
sistemare le cose e mettere pace». FC 33 - 16 agosto 2015
LE DOMENICHE AL PARCO. E poi il ricordo 1O. Giorgio Bassani
delle passeggiate con lui la domenica Il giardino dei Finzi-Contini
mattina: «Prendeva Tommaso e me e ci FC 34 - 23 agosto 2015
portava al parco. Rammento le lunghe 11. Elisabetta Rasy
camminate al parco di Capodimonte, Tra noi due
i giochi su quello che io e mio fratello FC 35 - 30 agosto 2015
chiamavamo “il prato nostro”. Ricordo
i cineforum ai quali ci portava». 12. Eraldo Affinati
E gli eventi vissuti, compresi La città dei ragazzi
attraverso gli occhi paterni. Il Ses- FC 36 - 6 settembre 2015
santotto, ad esempio: «Lui guardava 13. Chiara Carminati
interessato le immagini al telegiorna- Fuori fuoco
le delle contestazioni studentesche. Io FC 37 - 13 settembre 2015
ero una bambina, non avevo gli stru-
menti per capire, ma percepivo il suo 14. Mario Pomilio
interesse, la sua partecipazione emo- Il Natale del 1833
FC 38 - 20 settembre 2015
tiva, coglievo l’importanza di ciò che
stava accadendo. Ecco, tante cose del 15. Laura Boldrini
mondo io le ho conosciute così: attra- Solo le montagne non si incontrano mai
verso lo sguardo di papà». FC 39 - 27 settembre 2015

AFFETTI E RELAZIONI
Scrivere a:
infamiglia@famigliacristiana.it
LE DOMANDE DELLE MAMME
Insegniamo ai
figli maschi a
litigare senza
picchiarsi
risponde Alberto Pellai
Medico, psicoterapeuta, 4 figli
Abbiamo due figli maschi,
uno di 8 e uno di 13 anni.
Litigano spesso, anche per
questioni da poco. Il più grande, che
dovrebbe essere anche il più saggio
e maturo, cerca di risolvere tutto
con la forza e la prepotenza. Così il
minore si trova spesso con qualche
livido, a piangere e a chiedere a noi
adulti di intervenire, perché si sente
maltrattato. Noi siamo stanchi di
questo modo di affrontare il conflitto
tra fratelli, ma a oggi sgridate e
punizioni non ci hanno permesso
di ottenere nessun risultato. LINA
— Cara Lina, le litigate tra fratelli
maschi, con il copione che descrivi
68
CRESCERE UN FIGLIO INSIEME
tu, Lina, sono un classico in tutte le
famiglie. Nel vostro caso specifico la
differenza d’età mette il primogenito
nella condizione di comandare
attraverso la prepotenza, con il
continuo tentativo di mettere l’altro
a tacere usando la forza fisica. Per
i maschi è tipico primeggiare e
ottenere la ragione facendo ricorso
a questo copione, che tra l’altro è ben
rinforzato anche dai molti modelli
proposti nella cultura popolare e dai
media: i veri uomini comandano
con la forza e vengono ammirati
se sono prepotenti. Invece dovremmo
aiutare i nostri figli maschi a risolvere
il conflitto con altri strumenti. Ma
per un tredicenne è difficile tenere
a bada la rabbia: le neuroscienze hanno
dimostrato che, in preadolescenza,
le attivazioni emotive sono molto
intense e faticano a integrarsi con le reti
neuronali che rendono possibile la loro
elaborazione attraverso il dialogo
o l’attenzione agli altri. Ecco perché
tuo figlio fatica a trovare una soluzione
ai conflitti. Tutte queste abilità vanno
educate e allenate. Ti propongo un
cambio di copione: invece di sgridarlo
prova ad allearti con il tuo figlio
maggiore. Digli cosa ti aspetti da lui,
nelle situazioni in cui rischia di perdere
il controllo e di dare botte al fratellino.
Insegnagli a contare fino a dieci, a
far sbollire la rabbia, a trasformare in
ISTOCK
parole tutto quello che normalmente
N°37 · 2015
INVECE DI SGRIDARLO
PROVA AD ALLEARTI
CON IL FIGLIO MAGGIORE.
DIGLI COSA
TI ASPETTI DA LUI
diventa invece pugni, schiaffi e spintoni.
Fai in modo che questi consigli
gli vengano dati dal papà, al quale
consiglio di leggere insieme con il figlio
il mio libro “Baciare, fare, dire. Cose che
ai maschi nessuno dice” (Feltrinelli Ed.).
Prometti a tuo figlio di prendere nota
di ogni giorno che si conclude senza
gli antipatici litigi e concorda
un premio che potrà ottenere una
volta collezionate dieci giornate di pace
tra fratelli. Soprattutto, fate in modo
che il papà dia grande valore con le
parole e con i gesti a ogni tentativo
in cui il fratello maggiore cercherà
di risolvere un conflitto usando la
competenza e non la prepotenza.
I risultati non tarderanno a venire.
LE DOMANDE DEI PAPÀ
Le mamme
che lavorano
e quelle che
le sgridano
risponde Renata Maderna
Giornalista, 3 figli
Non mi è piaciuta affatto la
sua risposta sulle mamme
che lavorano. Mi chiedo:
quale impronta educativa possono
dare due genitori assenti tutto il
giorno? Le lavoratrici con bimbi
piccoli, dopo che hanno dimostrato
a loro stesse e al mondo di saperli
fare... li trattano come pacchi.
Al mattino, infagottati alla
meglio, li mollano al nido o dai
nonni, che dopo una vita di lavoro
avrebbero diritto di stare un po’
tranquilli, mentre, poveretti, sono
perennemente al loro servizio.
I bambini crescono male perché si
sentono abbandonati nei momenti
più delicati e si colpevolizzano a
causa delle decisioni dei grandi,
con segni profondi nella loro
psiche. E vogliamo parlare delle
mamme che occupano posti di
lavoro, pur avendo un marito che
potrebbe mantenerle, mentre la
disoccupazione giovanile aumenta,
producendo poveri disperati, spesso
dediti ad alcool, droga o suicidio?
Non è forse questa una egoistica
vergogna sociale? La casalinga
invece fa un lavoro molto duro, non
retribuito anche se di enorme valore
umano e sociale; non ha sensi di
FC · IN FAMIGLIA
colpa e c’è sempre, facendosi carico
di ogni necessità. Il marito può
lavorare sereno sapendo di avere
una casa ben custodita, e i nonni
possono godersi il loro ruolo. La casa
è in ordine e pulita, il pranzo e la
cena pronti. Se ha bisogno di aiuto,
marito e figli sono disponibili.
Se tutto ciò non è positivo mi dica
lei allora cos’è.
TERESA, UNA LETTRICE ATTENTA
— Cara Teresa, facendo un’eccezione
le ho dato spazio - molto come
vede - anche se qui scriverebbero i
padri. Ma ci tengo a non nascondere
le critiche. Nella risposta del n. 30 mi
dichiaravo contraria a stabilire “blocchi”
di mamme, casalinghe o meno, e di
conseguenza brave o meno. Scrivevo
che per me non ci sono categorie
“vincenti” ma singole mamme, una
diversa dall’altra, con scelte e storie
diverse. Con la medesima sincerità
gentile che mi offre lei, le dico che
anche la sua descrizione - cattive da
una parte e perfette dall’altra -
“non mi è piaciuta affatto”. Soprattutto
perché, a differenza di quanto posso
provare io, che ho abbastanza anni e figli
da non cercare, da tempo ormai, il plauso
degli altri, penso alle lettrici giovani
mamme che di tutto hanno bisogno
fuorché di allarmi e condanne.
UN ALBO ILLUSTRATO
EDITH, UNA BAMBINA
E IL SUO DONO
Sarà capitato a tanti
bambini di sentirsi
gli unici incapaci
in una famiglia
in cui ciascuno
è molto bravo
a fare qualcosa.
Anche Edith,la
protagonista de Il meraviglioso
Cicciapelliccia (Topipittori) si
sentiva così, ma Beatrice Alemagna
l’accompagna a scoprire il suo dono.
FC · IN FAMIGLIA
La scuola sia
accogliente
con il bambino
adottato
risponde Paola Spotorno
Insegnante, 2 figli
Buongiorno! Ho adottato
con mio marito un
bambino di nove anni.
Siamo felicissimi. Purtroppo, per
l’iscrizione alla quarta elementare,
ci siamo scontrati con i dirigenti
scolastici. Tre hanno rifiutato la
domanda per mancanza di posti e,
vista la mia insistenza, sono stati
pure scortesi. Quindi lo abbiamo
iscritto a una scuola paritaria. Ma
non esiste una legge secondo la quale
i bambini adottati e in affido hanno
priorità nell’iscrizione scolastica?
Sono contenta della scuola paritaria,
poiché penso che abbia bisogno di un
ambiente accogliente e protetto, ma
se non avessimo avuto la possibilità
economica cosa avremmo fatto?
ANNA MARIA
70
PIANETA SCUOLA N°37 · 2015
— Cara Anna Maria, grazie per aver
sollevato un tema molto importante
non sempre affrontato con le dovute
attenzioni dalla scuola. Infatti, in
un momento in cui la presenza
di minori adottati nella scuola
italiana è sempre più rilevante, le
istituzioni dovrebbero essere preparate
all’accoglienza sia dal punto di vista
organizzativo sia da quello didattico.
Nel dicembre 2014 il Miur, dopo un
lungo percorso fortemente voluto
dal CARE (il coordinamento delle
associazioni familiari adottive e
affidatarie in Rete), ha emanato le
linee guida per il diritto allo studio
degli alunni adottati. Nel documento
si parla delle buone prassi, tra cui
quelle legate al delicato momento
dell’inserimento a scuola facendo
riferimento al dirigente scolastico
e al suo fondamentale ruolo nella
realizzazione del diritto allo studio,
per favorire il pieno inserimento
dell’alunno adottato. È del tutto
evidente che i dirigenti scolastici
da te interpellati hanno dimostrato
una scarsa sensibilità e allo stesso
tempo hanno recepito in maniera
del tutto distratta le linee guida.
È vero che in nessuna parte si parla
di obbligo all’inserimento in via
preferenziale dei bambini adottati
rispetto ad altri alunni, ma è evidente
che una scuola, lette tali pagine,
dovrebbe inserire all’interno
del suo regolamento clausole GIOVANI LETTORI
di precedenza per la loro iscrizione.
Ancora una volta purtroppo si verifica
DUE SOLITUDINI FANNO
la distanza tra le belle parole, quelle UNA SPERANZA
delle linee di indirizzo, e le azioni.
Forse avresti potuto presentare le Il romanzo di Nikki
tue rimostranze all’Ufficio scolastico Loftin Wishgirl
regionale, ma il tempo sarebbe passato (Mondadori) è una
e il conflitto non avrebbe giovato storia struggente
a nessuno, tanto meno al tuo bambino. che non mancherà
Hai fatto benissimo, potendo, di appassionare
a scegliere quell’ambiente protetto i giovani lettori.
che gli garantirà la giusta serenità. Racconta l’amicizia
Mi auguro che con il tempo aumenti tra due ragazzi che vivono solitudini
l’attenzione a questi problemi. diverse: lei malata gravemente e lui
ISTOCK - CORBIS
Un forte abbraccio a tutta la tua preso di mira dai bulli del paese.
nuova e bella famiglia. Ma insieme vivranno la speranza. R.M.
N°37 · 2015
EMANUELE VUOLE
INCOMINCIARE
A FARE DA SÉ.
È NATURALE,
STA CRESCENDO
Per crescere Ho 50 anni, vivo con i miei
genitori, ho un lavoro che
bisogna mi permette di prendermi
cura di loro e di mio nipote
staccarsi anche Emanuele di 14 anni. È un bravo
ragazzino, intelligente, ma spesso
da zie e nonni ha bisogno di aiuto nello studio.
Quando torna da scuola, d’accordo
con mia sorella e suo marito, viene
da noi per pranzare e fare i compiti.
Ci vogliamo molto bene. Adesso
incomincia le superiori, e ha già
detto che al pomeriggio starà a
casa sua. È irremovibile. I nonni
e io, oltre al pranzo, gli facciamo
risponde Fabrizio Fantoni compagnia e lo aiutiamo a studiare.
Psicologo e psicoterapeuta, 3 figli Possibile che non capisca che è
meglio? ROSARIA
FC · IN FAMIGLIA
— Cara Rosaria, immagino che tu
sia un aiuto prezioso tanto per i tuoi
genitori che per la famiglia di tua
sorella. Dalla tua lettera, si capisce che
questo, insieme al tuo lavoro, occupa le
tue giornate e ti soddisfa sul piano delle
relazioni. La tua vicinanza a questo
nipote adolescente può offrirgli lo
spazio per una comunicazione con un
adulto più libera di quella che magari
ha con i genitori. Adesso però Emanuele
sta dicendo che vuole incominciare
a fare da sé. È naturale, sta crescendo
e vuole mettersi alla prova.
Vuole imparare a essere autonomo.
Faccio fatica a capire la tua resistenza
ad accettare questa sua esigenza
naturale e positiva. Mi fa pensare
che il tuo modo di intendere questa
relazione è basato soprattutto sulla
protezione e l’attaccamento, meno
sulla capacità di affrontare i distacchi
e le separazioni, che sono necessari
per diventare adulti. Emanuele sta
facendo una richiesta che va accolta,
innanzitutto dai suoi genitori, che
sono il suo primo riferimento e che
devono assumersi il compito di educarlo
gradualmente all’autonomia e alla
responsabilità. Saranno loro, e non i
nonni o la zia, a dettare i tempi
di questo processo: magari tornerà a
pranzo da voi una volta alla settimana,
e si fermerà a fare i compiti. Ma, con
la loro supervisione, dovrà imparare
a gestire i suoi pranzi e i suoi tempi
di studio e di riposo. E i risultati
scolastici parleranno per lui.
Sono passi importanti nel distacco
dalle protezioni familiari, che, quando
sono eccessive, finiscono per mantenere
i ragazzi dipendenti e infantili.
Soprattutto quando rappresentano
più un bisogno degli adulti che dei
ragazzi. Prova a vedere i vantaggi
per te: avrai più tempo per la tua vita
personale, per le tue relazioni
e per coltivare interessi e impegni
esterni, magari a favore degli altri.
Probabilmente ne hai bisogno, per
staccarti un po’ anche tu dalle relazioni
familiari, che non devono mai
diventare esclusive per nessuno.
71
FC · IN FAMIGLIA LA POSTA DEL CUORE N°37 · 2015

Quando
accade che
una coppia ne
aiuti un’altra

rispondono Mariateresa Zattoni

e Gilberto Gillini
Consulenti e formatori, 5 figli

Siamo stati ospiti,

nelle passate vacanze,
di una coppia di amici
che, oltre a condividere il loro
bell’appartamento, hanno condiviso
le nostre fatiche, le nostre emozioni
negative. Incredibile: tornati a casa
abbiamo cominciato a parlarci io
e mio marito con grande sincerità.
Per vent’anni siamo stati vittime di
malintesi, fraintendimenti e paure.
Abbiamo scoperto che volevamo
entrambi la stessa cosa, ma non
siamo stati capaci di comunicarcelo:
lui si sentiva svalutato e io messa da
parte… Potremmo mai ringraziare l’uno per l’altra! Per questo ascolto, RICONOSCERE CHE
abbastanza i nostri amici per questa così semplice e umile, non occorre UNA COPPIA NON È
ripartenza? LUCIO E SILVIA aver fatto chissà che training o suonare PER SÉ STESSA: È UN
la grancassa: «Ecco noi vi stiamo BENE PER GLI ALTRI
— Cari Lucio e Silvia, davvero ci fate aiutando!». Ci raccontate che vi hanno
toccare con mano che una coppia può permesso di guardare nel sacco delle
prendersi cura di un’altra coppia, una vostre ferite, sentimenti e reciproche noi possiamo essere testimoni del loro»
famiglia può aiutare un’altra famiglia, “umiliazioni” (che parola grossa!) e malessere e insieme sperare con loro”.
come dice Simone Bruno nel suo recente hanno immesso ossigeno nel vostro È vero, siamo nell’ottica della “missione”
Affiancare le famiglie fragili - Verso rapporto che stava asfissiando. Ma della famiglia: non basta star bene
nuove forme di affido (San Paolo). anzitutto ci raccontate dalla loro per sé stessi, tenersi stretto il legame
Ci dite che la coppia “ospitante” serenità, mentre ascoltavano! come bene privato (e consumato), ma
è stata capace di ascolto, di vicinanza Avete fatto esperienza che c’è riconoscere con forza e con fiducia che
e di affettuosa tenerezza. ascolto e ascolto: troppo empatico, una coppia non è per sé stessa: è un
Non si sono messi in cattedra e non vi immedesimato, capace di fare da cassa bene per gli altri, per la Chiesa e per la
hanno dato ricette: ascoltandovi, vi di risonanza angosciosa del malessere società. «Una famiglia è una risorsa
hanno fatto sospettare che volevate oppure, al contrario, sereno, di chi per un’altra famiglia!». Lo avete
ISTOCK

la stessa cosa e cioè essere importanti spera e pensa: «Sapranno cavarsela; imparato. Ora tocca a voi!

72
 Ecco la scarpa
giusta per i
nuovi modelli
TENDENZE, GUSTI E CONSIGLI

STILE ANNI SETTANTA

RIENTRO – In ufficio ma non
solo, un classico che ritorna.
Un vero passepartout del
guardaroba, per essere eleganti
e insieme professionali
Il tailleur dai profili bianchi
con giacca chiusa da zip e
gonna corta con le tasche
(Compagnia Italiana, 210 e
79 euro)
BENVADO

TAILLEUR:
LE BEBÈ
Scarpe chiuse con
un bottoncino
119 euro

RIENTRO
CHIC
di Giusi Galimberti
TESSUTO A QUADRETTI
Con la giacca a doppio
petto e la gonna mini,
adatto alle più giovani
elle scorse stagioni il (Strenesse).
N tailleur gonna era stato
messo da parte. Le donne
in carriera, infatti, avevano scelto
la più comoda versione pantaloni,
per sentirsi alla pari con i colleghi
maschi. In questa stagione ritorna
di grande tendenza, pezzo forte nel
guardaroba della donna elegante.
Versatile e impeccabile, si indossa
quando è necessario essere chic
e professionali con femminilità.

NON SOLO NERO. Scuro,

blu o nero, è perfetto in F.LLI TOMASI
occasione di convegni,
STIVALE SULLA MINI
meeting di lavoro, per il Tacco basso e in
giorno della laurea... Ma camoscio bicolore
gli stilisti lo propongono 198 euro
anche in stoffe fantasia
e in toni pastello.

74
N°37 · 2015 È DI MODA
NUOVO ROMANTICO
Taglio retrò e
tocco giovane dato
DISEGNA LA SILHOUETTE dall’effetto sfumato
Inserti sottolineano la (Emporio Armani)
figura (Cannella, 135 e
79 euro)

GRŰNLAND
DÉCOLLETÉ CON FIOCCO RAFTING GOLDSTAR
In materiale
scamosciato nero BALLERINE DEL FUTURO
97 euro
Più comode per il lieve
tacco e i lacci elastici
99 euro

I nuovi tailleur
hanno linee molto
femminili, con
giacche dal punto
vita “strizzato”,
anche sottolineato
da cinture
sottili.

FEMMINILE E RETRÒ
In tessuto mélange
con gonna sotto il
ginocchio e giacca
strizzata in vita DA SERA IN VELLUTO BENETTON
da una cinturina Blu notte con il BEBÈ CON LA ZEPPA
(Michael Kors). calzoncino per In un nuova sfumatura
amaranto
le serate delle 69,95 euro
NERO GIARDINI ragazze (Hilfiger
STILE INGLESE Collection)
In vitello lucido con
le nappine
129,50 euro

75
FC · VITA IN CASA È DI MODA

Spigati, finestrati,
principe di Galles, tweed,
mélange, persino allegri CLASSICO IN BLUETTE
tartan: anche nella Bottoni nascosti e
versione gonna i tailleur gonna con taglio
scelgono tessuti maschili, diagonale (Max & Co,
in rigoroso 245 e 109 euro)
stile anglosassone.
MEPHISTO
TRONCHETTI
Blu elettrico
205 euro

SPIGATO IN UN TONO DORATO

Giacca lunga e gonna
corta (Marella, 299
e 109 euro)

HERGOS BROCCATO PROFILATO

STIVALETTI Da copiare la giacca con
Super confort in fondo a doppia lunghezza
tonalità bronzo (Gigliola Curiel)
134,90 euro

ENVAL
VERNICE NERA
Con un bottone gioiello
sulla punta
59,90 euro

COLLETTO IN MAGLIA
Stile vintage per il
completo con giacca
corta e gonna svasata
in lana lavorata
(M Missoni) E i bottoni
della giacca?
Enormi e vistosi,
oppure nascosti
o addirittura
inesistenti. Chic
se allineati a creare
DONNAPIÙ il doppiopetto.
MOCASSINI
Con la para e le frange
in cuoio grasso
129 euro

76
N°37 · 2015 FC · VITA IN CASA

IL PIÙ NUOVO È ROSA GIACCA SCOLPITA

Con la gonna sopra il Gonna stretta che svasa
ginocchio svasata e la giacca sotto il ginocchio e giacca
corta con le spalline doppiopetto che sottolinea
(Giorgio Grati) i fianchi (Dolce & Gabbana)

IGI & CO
CAFÈ NOIR
TACCHI ALTI LA DÉCOLLETÉ CHIC
Per i tronchetti adatti Intramontabile con
anche alla sera plateau in punta
89,90 euro
139 euro

STILE ANNI SESSANTA

Piccola fantasia spigata per
la giacca a sacchetto da
abbinare alla gonna a piegoni
(Ventisettebi)

GIÒ DI GRŰNLAND
IMBOTTITURA CONFORT
Per rendere comoda
la camminata
137 euro

ASIMMETRIE IN BLU E ROSSO

Nessun dettaglio è lasciato
al caso in questo tailleur
dai bottoni eccentrici e con
inserti in colore contrasto
(Salvatore Ferragamo)

SARENZA
SANDALI IN AUTUNNO
Anche se fa freddo c’è
chi non ci rinuncia
129 euro

77
 N°37 · 2015 ANGOLO VERDE FC · VITA IN CASA

GIARDINO E BALCONE

buddleia: [DA SAPERE]

IN UN GIARDINO

la pianta LASCIATO AL
NATURALE, SE NON

che chiama
POTATE FIORISCONO
UGUALMENTE,
MA MENO

le farfalle
Con i suoi fiori blu, bianchi
o magenta, dal delicato
e dolce profumo, l’arbusto
attira questi insetti
affascinanti e colorati.
Per la gioia dei bambini.
di Cristiana Serra Zanetti

ubito dopo le piante grasse,

S la buddleia è una delle pian--
te fiorite meno esigenti in
fatto d’acqua e di irrigazione duran-
te l’estate. Dopo avere ben radicato in
giardino, si accontenta della poca ac-
qua che arriva dal cielo, anche se può
diventare grande due-tre metri di
altezza e larghezza. Negli ultimi anni,
però, si trovano nei centri di giardi-
naggio buddleie che rimangono di
taglia ridotta a quaranta centimetri
di altezza e larghezza con fiori blu,
come la Buddleia Buzz Blue, oppure
bianchi o magenta. Diventa possibile
quindi coltivarla non solo in giardino,
ma anche in balcone o terrazzo.
PORTAMENTO. Cresce con un porta-
mento a forma di fontana; i fiori
piccolini sono raccolti in una lunga
pannocchia a piramide affusolata
all’apice di ogni ramo e si aprono in
continuazione da giugno fino a otto-
bre. In inverno perde tutte le foglie
appuntite, verde-grigio. Si può far
crescere isolata, oppure in macchie
numerose dall’aspetto selvatico al
margine del giardino o nelle scarpate
ISTOCK(2)
POTATURA. Se si potano a fine inverno,
accorciando i rami di due terzi della
loro lunghezza, fioriscono con mag-
giore abbondanza e la forma della
pianta è più compatta. Se non potate,
fioriscono ugualmente ma meno.
QUALE TERRENO/DI COSA HA BISOGNO.
Pianta molto frugale, vuole terreno
con poca argilla mescolata a sabbia e PREGI. Il profumo lieve e dolce dei
molto drenaggio sul fondo del vaso; fiori attira anche la rara farfalla
si accontenta di due-tre concima- chiamata sfinge-colibrì, che per il
zioni estive. In giardino cresce bene suo modo di volare ricorda più un mi-
nei terreni calcarei concimati una nuscolo uccellino, come il colibrì, che
volta sola a fine inverno, quando una vera farfalla.
la pianta inizia a crescere. Qualche
colpo di asciutto può portare a un DA SAPERE. La buddleia è chiamata ar-
normale ingiallimento delle foglie busto delle farfalle perché ne attira
alla base, ma si riprende comunque così tante, di ogni colore, che i bambini

difficili da coltivare altrimenti. con facilità. potranno osservarle da vicino.

79
FC · VITA IN CASA SPAZIO ALLA CREATIVITÀ N°37 · 2015

PIEGARE LA CARTA – La gru è l’origami ESECUZIONE

forse più conosciuto. Ma le creazioni
possibili sono tantissime. Bastano 1.  Con l’estremità
aperta della base
volta verso il basso,
un po’ di pazienza e di attenzione.
piegate entrambi i lati

ORIGAMI, PASSIONE
verso il centro, quindi
aprite.

PER TUTTE LE ETÀ

di Francesca Oldani
2.  Piegate verso il
basso l’angolo
in alto, come indicato.
Aprite. Sollevate il lembo
superiore in basso e
piegatelo verso l’alto,
lasciando che i lati
arte di creare oggetti, scatole, animali di ogni tipo vadano all’interno. È una
L’ piegando fogli di carta viene da molto lontano.
Addirittura dal Giappone del settimo secolo dopo
piegatura a petalo.

Cristo. Nella medesima epoca, inoltre, i Mori importarono fogli di

carta piegata in Spagna. Da allora questo passatempo ha affascinato
tantissimi anche perché piace agli uomini e alle donne ed è
accessibile ai bambini e alle persone anziane. Persino gli ingegneri
3.  Appiattite. Girate e
ripetete i passaggi
1-3 sull’altro lato.
hanno utilizzato l’origami (da oru piegare e kami carta) per risolvere
problemi complessi, i terapeuti per la riabilitazione da danni
muscolari e altri ancora per concentrarsi e intrattenere.
PASSO PASSO. L’accorgimento più importante è seguire passo
passo le istruzioni, come quelle che vi proponiamo in queste
pagine realizzate da Ashley Wood, un ex insegnante che da tempo si
dedica all’invenzione con la carta, fantasiose come quelle raccolte
in Guida completa agli Origami (Il Castello). E poi sbizzarrisi con la
scelta della carta!
4.  Con l’estremità
aperta della base
volta verso il basso,
piegate entrambi i lati
verso il centro, quindi
aprite. Ripetete sull’altro
lato.

OCCORRENTE DIFFICOLTÀ
Un quadrato di 15 cm di carta FACILE
di peso medio o leggero
piegata nella base preliminare

80
N°37 · 2015 FC · VITA IN CASA

5.  Piegate uno strato

su quello a sinistra,
quindi girate il modello.
9.  Piegate le punte
interne all’infuori
nella posizione indicata.
LA GRU
LA STORIA
DI SADAKO
SASAKI
Dopo lo scoppio
dell’atomica su
Hiroshima nel 1945,
a Sadako Sasaki, 12

6.  Ripetete il
passaggio 5 su
questo lato. Il modello
10.  Eseguite una
contropiega
per creare la testa.
anni, fu diagnosticata
una grave forma di
leucemia. Un giorno,
dovrebbe ora risultare la sua migliore amica
simmetrico. Chizuko Hamamoto
andò a trovarla in
ospedale e le mostrò
come realizzare una
gru ripiegando un foglio
di carta. «Chiunque
riesca a piegare 1.000

7.  Piegate la punta

inferiore sino
a farla combaciare
11.  Tirate gentilmente
le ali e soffiate
nel foro in fondo
gru vedrà esaudito un
desiderio», le disse.
Sadako iniziò a piegare
con le punte superiori. per gonfiarlo. la carta da regalo e
Ripetete sull’altro lato. addirittura quella dei
farmaci. Quando morì,
il 25 ottobre 1955, aveva
realizzato 644 gru.
I suoi amici piegarono
le restanti 356 gru che
vennero sepolte con lei.
Un manuale ricco
8.  Piegate uno strato
su quello a sinistra,
quindi girate il modello
e preciso
Scatole, fiori e animali:
sono oltre 50 i progetti
e ripetete. Il modello spiegati cion precisione
dovrebbe ora risultare in Guida completa agli
simmetrico. Origami di Ashley Wood
(Il Castello).

UN SIMBOLO DI PACE di tendere una gru d’oro verso il cielo. Da allora

Nel 1958 fu collocata all’Hiroshima Peace Memorial
una statua che raffigurava la bambina Sadako
Sasaki, a cui è legata la storia della piccola gru
di carta che è la creazione origami più nota
nel mondo. La bambina è rappresentata nell’atto
il volatile di carta è diventato un simbolo
del movimento per la pace. Centinaia di Senbarazu
(gruppi di 1.000 gru in fila) infatti vengono realizzati
ogni giorno in Giappone, ma anche nel resto
del mondo con questa finalità.
81
FC · VITA IN CASA LE NOSTRE RICETTE N°37 · 2015

EXPO 2015 – Nell’ultima puntata

del nostro giro del mondo tra
i Cluster dell’Esposizione universale
di Milano, parliamo di preziosi chicchi

TUTTO IL
DOLCE AROMA
DEL CAFFÈ

di Toni e Terry Sarcina

foto di Claudia Ruggiero
Zuppa inglese al caffè
Un goloso dolce al cucchiaio, in cui il caffè utilizzato
deve essere di ottima qualità e preparato “ristretto”
per un sapore deciso. Si decora con cioccolato fondente.

interno del Cluster del caffè

L’ sembra un’immensa foresta.
Realizzato con l’apporto di
PREPARAZIONE: 40 minuti Per la guarnizione:
- 40 g di cioccolato fondente
DIFFICOLTÀ: facile
Illycaffè, il percorso racconta passato, PERSONE: 6-8 - chicchi di caffè
presente e futuro del caffè, dal chicco alla
tazza. E le tradizioni dei Paesi coltivatori,
rappresentati da Burundi, El Salvador, Kenya,
Ruanda, Uganda, Yemen, Etiopia, Guatemala,
Repubblica Dominicana, Timor-Leste.
INGREDIENTI:
- 200 g di biscotti savoiardi
morbidi
1.  Lavorare i tuorli d’uovo
con lo zucchero, fino a
ottenere un composto ben
- 2,5 dl di caffè amaro amalgamato, unirvi la farina
L’ESPRESSO. Nel 1884, a Torino, Angelo - mezzo litro di latte e mescolarla con un cucchiaio
Moriondo inventò la prima macchina - 5 tuorli d’uovo di legno. Aggiungere poco
per ottenere il caffè espresso destinato - 1 cucchiaio di caffè solubile alla volta il latte, portato a
al pubblico. Nel 1901, a Milano, Luigi Bezzera - 80 g di zucchero ebollizione a parte insieme
perfezionò la tecnica e vendette i brevetti - 50 g di farina al caffè solubile.
a Desiderio Pavoni, che iniziò la produzione
delle sue celebri macchine da caffè. Oggi
anche Cimbali e Faema continuano
a diffondere l’espresso nel mondo.
2.  Versare il composto in
un tegamino, portarlo a
ebollizione mescolando spesso
82
N°37 · 2015 FC · VITA IN CASA

Caffè speziato
del Guatemala
Una bevanda usata fin dai tempi remoti nell’America
latina, quale corroborante ma anche come digestivo,
per la presenza di spezie che ne caratterizzano il gusto.
PREPARAZIONE: 10 minuti
DIFFICOLTÀ: facile
PERSONE: 6-8
INGREDIENTI:
- mezzo litro di caffè forte
del Guatemala
- 2 pezzetti di macis
- 1 dl di panna
- 70 g di zucchero
- 6-8 semi di cardamomo
- 1 pizzico di macis in polvere
- 2 pezzi di anice stellato
ALTRE DELIZIE
DALLA TORTA
ALLO YOGURT
SFIZIOSO
spezzettati, i pezzi di anice
stellato, i pezzetti di macis
e mescolare gli ingredienti;
porre il recipiente su fuoco
moderato e far scaldare il caffè
mescolandolo di tanto in tanto
con un cucchiaio di legno.
FACILE DA PREPARARE
2.  Nel frattempo, in una
ciotola, montare la panna
e tenerla in frigorifero.
Torta al Tiramisù
è una novità delle Fresche
e Cremose Cameo.
3.  Passare il caffè bollente
al passino, versarlo nelle
singole tazzine, distribuirvi
Ricca e golosa, racchiude,
tra un fondo biscottato
e una deliziosa copertura
sopra la panna montata tenuta con biscotto al cacao,

1. Versare in un tegame
il caffè, aggiungere lo
zucchero, i semi di cardamomo
da parte, cospargere con un
poco di macis in polvere
e servirlo subito.
una soffice crema
al gusto tiramisù,
arricchita da palline
e far cuocere la crema per di biscotto al caffè.
qualche minuto; toglierla dal
fuoco e farla raffreddare.

3.  Disporre uno strato di

savoiardi in una pirofila,
spennellarli con il caffè e
stendervi sopra uno strato
di crema al caffè.

4.  Continuare con la

stessa procedura fino
al termine degli ingredienti,
UNA PAUSA GOLOSA
Intermezzo Bio di
concludendo con uno strato Fattoria Scaldasole
di crema. nasce come una linea
di yogurt da concedersi

5.  Preparare la
guarnizione: tritare
grossolanamente il [NOTA]
durante la lettura di un
libro, una passeggiata
al parco o dopo una
cioccolato, farlo fondere IL MACIS È IL MALLO lezione di fitness.
in un tegamino a bagno- CHE RICOPRE LA NOCE Uniche e inconfondibili le
maria a fuoco moderato e MOSCATA E SI TROVA combinazioni di sapore:
quindi decorare a piacere IN VENDITA NELLE Pompelmo & Menta, Anice
la superficie del dolce. ERBORISTERIE & Mandorla, Limone
Distribuirvi, infine, alcuni meringato e Lampone
chicchi di caffè. meringato.
83
FC · VITA IN CASA
CODICE DELLA STRADA
STRISCE BLU,
CHE COSA
SI RISCHIA
SENZA TICKET
Occorre innanzitutto capire se
nell’area “blu” è previsto o no un
limite di durata massima della sosta.
Quello che “non” possono fare i vigili
di Claudia Balzarini
Avvocato
rovare parcheggio in città è spes-
T so difficile, ma lo è ancora di più
nelle località balneari affollate
dai villeggianti e dai bagnanti “mordi e
fuggi” della domenica. Spesso nella mi-
gliore delle ipotesi si troverà un posto fra
le strisce blu, cioè quelle che delimitano le
aree dove la sosta è consentita pagando
un ticket orario.
Una nota dell’Anci (Associazione na-
zionale Comuni italiani) ha chiarito che
cosa rischia l’automobilista che parcheg-
gia sulle strisce blu senza pagare il ti-
cket o lasciando l’automobile oltre il tem-
po consentito.
SOSTA SENZA LIMITE ORARIO. Se nell’area blu
non è previsto un limite di durata massi-
ma della sosta, all’automobilista che non
espone il ticket può essere applicata una
multa variabile da 41 a 168 euro, come
previsto dall’art. 7 del Codice della strada.
Se invece il ticket viene pagato, e il re-
lativo tagliandino esposto, l’automobilista
non potrà essere sanzionato in forza del
Codice della strada per il fatto di aver la-
sciato il veicolo oltre l’orario coperto dal
84
IL LEGALE N°37 · 2015
pagamento. Il Comune, in questo caso,
potrà fare ricorso alla procedura per il re- COSA DICE IL CODICE
cupero delle somme non corrisposte, pro-
cedura stabilita da apposito regolamento LE MULTE
comunale.
I vigili, però, non potranno multare il DA PAGARE
veicolo perché non si tratta di una viola- Secondo l’art. 7 comma
zione del Codice della strada, ma di una 15 del Codice della strada,
violazione di carattere contrattuale per un «nei casi di sosta vietata,
servizio di cui si è usufruito e per il quale in cui la violazione si
bisogna, di conseguenza, pagare un prezzo. prolunghi oltre le 24 ore,
la sanzione
SOSTA CON UN LIMITE ORARIO. Altro caso: se amministrativa
nell’area blu è previsto che si possa sosta- pecuniaria è applicata
re - pagando - soltanto per un numero per ogni periodo di 24 ore
massimo di ore, nei confronti dell’auto- per il quale si protrae
mobilista completamente abusivo potrà la violazione.
essere avviata la procedura per il recupero Se si tratta di sosta
delle somme non pagate, ma, nello stesso limitata o regolamentata,
tempo, gli potrà anche essere applicata la sanzione amministrativa
una multa compresa fra i 25 e i 99 euro è il pagamento di una
per ogni periodo per il quale si protrae la somma da euro 25 a euro
violazione. 99 e la sanzione stessa
Dunque, ad esempio, se nell’area è pos- è applicata per ogni
sibile sostare per non più di un’ora, la periodo per il quale
multa potrà essere applicata per ogni ora si protrae la violazione».
di sosta abusiva.
 N°37 · 2015
LA DOMANDA
DELLA SETTIMANA
Mio figlio ha
inavvertitamente
lasciato la macchina
in divieto di sosta
per alcuni giorni,
mentre io e mio marito
eravamo via, e ha
collezionato una
serie di multe.
Evidentemente il vigile
è passato ogni mattina
e ogni mattina
ha lasciato una sanzione,
ma è legittima una cosa
del genere?
BETTINA GENNARI, MILANO
— Sì, il Codice della
strada prevede che in caso
di sosta vietata la sanzione
sia applicata per ogni
periodo di 24 ore
FOTOGRAMMA
per il quale si protrae
la violazione.
PREVIDENZA E ASSISTENZA
LAVORATORI DIPENDENTI
I PERMESSI
PER ASSISTERE
I BAMBINI
CON DISABILITÀ
Tutte le misure a disposizione dei
genitori di minori con handicap
gravi. Previsto anche un permesso
giornaliero retribuito di due ore
di Paolo Ferri
Direttore generale
del Patronato Acli
a necessità di assistere un bam-
L bino con disabilità espone i ge-
nitori a gravi disagi tra cui la dif-
ficoltà nel conciliare i tempi di cura con
gli impegni lavorativi. Di fronte a questa
esigenza il legislatore ha previsto per i di-
pendenti, genitori di minori con handicap
in situazione di gravità, alcune misure
specifiche e alternative tra loro.
Per questi genitori è possibile richiede-
re il prolungamento del periodo di conge-
do parentale sino a 36 mesi complessivi, da
fruire, in misura continuativa o frazionata,
entro i primi 12 anni di vita del figlio.
Questa misura è stata oggetto di una re-
cente modica per effetto del D.Lgs. 80/2015
che ha ampliato il termine entro cui usu-
fruire del congedo parentale, portandolo
dai primi 8 anni di vita agli attuali 12 anni.
Per tutto il periodo di congedo è ricono-
sciuta una indennità economica pari al
30% della retribuzione, spettante anche
se il bambino è ricoverato a tempo pieno
presso istituti specializzati, purché i sani-
tari richiedano la presenza del genitore.
Altra misura di conciliazione è il dirit-
to a un permesso giornaliero retribuito di
FC · VITA IN CASA
due ore dopo il 1° anno di vita del figlio e
fino al compimento del terzo anno di età. Si
tratta cioè di un prolungamento dei cosid-
detti “permessi per allattamento”, da usu-
fruire in alternativa al prolungamento del
periodo di congedo parentale e ai permessi
mensili.
ANCHE AI GENITORI ADOTTIVI. In alternativa
alle misure sopra elencate, ai genitori di
un bambino con handicap in situazione di
gravità sono riconosciuti tre giorni di per-
messo mensile a qualsiasi età del figlio.
Il diritto a fruirne è riconosciuto a entram-
bi i genitori, anche adottivi, che possono
fruirne alternativamente.
Rimane, poi, la possibilità per i lavora-
tori dipendenti di assistere il familiare di-
sabile fruendo di un congedo straordinario,
anche frazionato, nel limite massimo di 24
mesi, con diritto a percepire un’indennità
corrispondente all’ultima retribuzione. Il
congedo è riconosciuto anche nell’ipotesi
di ricovero del bambino, purché sia richie-
sta dai sanitari la presenza del familiare.
LA DOMANDA
DELLA SETTIMANA
Ho visto dal sito Inps che è disponibile
un servizio per controllare i contributi,
stimare la data di pensionamento e
l’ammontare dell’assegno. Possono
avvalersene anche i dipendenti pubblici?
GIROLAMO TIBALDI, NAPOLI
— Il servizio “La mia pensione”
è attualmente disponibile per i lavoratori
con contribuzione versata nel Fondo
pensioni lavoratori dipendenti, alle Gestioni
speciali dei lavoratori autonomi (Artigiani
e commercianti, Coltivatori diretti, coloni e
mezzadri) e alla Gestione separata. L’Istituto
prevede di estenderlo ai dipendenti pubblici
nel corso del 2016.
Famiglia Cristiana filo diretto
Patronato Acli
Chiamate il numero verde gratuito 800.71.00.10 (dal
lunedì al venerdì, dalle 9 alle 17): gli esperti sono a
vostra disposizione per chiarire i vostri dubbi.
85
 N°37 · 2015
CONFEZIONATI FRESCHI
ECCO TUTTE
LE NOVITÀ
DEI PRODOTTI
DI IV GAMMA
Insalate in busta o verdure
pronte per minestroni:
i nuovi criteri igienico-sanitari
da rispettare nella produzione
di Caterina
e Giorgio
Calabrese
Tecnologa
e medico
nutrizionista
al 13 agosto scorso con
D l’applicazione della Legge
77/2011 le oltre 200 aziende
che producono alimenti di IV gam-
ma sono chiamate a uniformarsi su
aspetti determinanti per la sicurez-
za e la qualità del prodotto fresco
confezionato e pronto al consumo.
Si tratta di prodotti come le verdure
per insalate e ortofrutticoli freschi
che, dopo la raccolta, sono sottopo-
sti a processi tecnologici di mini-
ma entità finalizzati a garantirne
la sicurezza igienica e la valorizza-
zione, seguendo le buone pratiche
di lavorazione.
Nella definizione di prodotti
freschi confezionati e pronti per il
consumo rientrano non soltanto
le insalate in busta e la frutta di IV
gamma pronte per essere imme-
diatamente consumate “a crudo”,
ma anche gli ortofrutticoli pronti
per essere utilizzati nella prepa-
razione di alimenti da cuocere, ad
CORBIS
esempio le verdure per minestrone.
CIBO E SALUTE
Perché questi prodotti si chia-
mano di IV gamma? Perché l’offerta
di verdure, frutta e ortaggi è artico-
lata in cinque gamme, distinte sulla
base delle tecnologie e dei processi di
lavorazione applicati al prodotto, dal
momento della raccolta alla messa in
vendita al consumatore finale.
CATENA DEL FREDDO. La nuova norma-
tiva stabilisce i criteri igienico-sani-
tari da rispettare nel ciclo produttivo
e nella distribuzione in etichetta che
rendono immediatamente evidenti
al consumatore le caratteristiche
del prodotto e i parametri minimi
che deve avere e mantenere un’indu-
stria di IV gamma.
Si tratta di un mercato gestito dal-
la grande distribuzione organizzata,
che riceve e smista da oltre duecento
aziende un prodotto che vale quasi
un miliardo di euro in Italia.
La novità principale della nuova
normativa riguarda la continuità
della catena del freddo: ci sarà in-
fatti l’obbligo per tutti i produttori
e i distributori di garantire una tem-
peratura uniforme inferiore agli
8°C dal momento in cui il prodot-
to di IV gamma viene confezionato
fino a quando viene acquistato dal
consumatore finale.
FC · VITA IN CASA
LE 5 GAMME IN ITALIA
DALL’ORTOFRUTTA
ALLE VERDURE COTTE
I parametri minimi richiesti dalla
legge agli stabilimenti produttivi
prevedono aree di lavorazione con
temperature non superiori a 14 gradi,
celle frigorifere non superiori a 8
gradi e almeno due vasche di lavaggio
a ricircolo continuo di acqua. La
comparsa dei prodotti di IV gamma si è
verificata per la prima volta negli Stati
Uniti durante gli anni ’60 e in Italia sono
comparsi cinque anni dopo l’esordio
francese. Ma soltanto a partire dalla
metà degli anni ’80 si è registrata
l’ascesa delle vendite di questi prodotti.
Prima gamma: ortofrutta
fresca tradizionale.
Seconda gamma: ortofrutta
e verdure in conserva proposte
in barattolo.
Terza gamma: frutta
e verdure surgelate.
Quarta gamma: ortofrutta
fresca, lavata, confezionata
e pronta al consumo.
Quinta gamma: frutta e verdure
cotte e ricettate, confezionate
e pronte al consumo.

LO SPIRITO E LE OPERE
ELQANA E ANNA PORTANO
SAMUELE DAL SACERDOTE ELI
Miniatura del IX secolo dalla Bibbia
di Carlo il Calvo. Roma, Biblioteca
del Convento della basilica
di San Paolo fuori le Mura.
I
l desiderio di un figlio è un’aspi-
razione profondamente umana,
ma è anche l’idea di poter sfidare il
tempo con una presenza viva oltre
la propria morte. Questo vale in
particolare quando non si ha fede
in un oltrevita e, per un certo periodo,
nell’Israele biblico la convinzione di
una sopravvivenza trascendente era
segnata da incertezze. Così, la sterilità
diventava un dramma femminile: la
donna che non generava era conside-
rata come un albero secco e la sua era
un’esistenza monca. È ciò che accade
ad Anna, moglie di un tale Elqana, alla
quale «il Signore aveva reso sterile il
grembo». Il racconto della sua vicenda
è nei cc. 1-2 del Primo Libro di Samuele.
In un contesto poligamico, questa don-
na era poi umiliata dall’altra moglie di
Elqana, Peninna, feconda e orgogliosa
dei suoi figli. Prima di rievocare lo sboc-
co di questa storia, vorremmo sottoli-
neare un aspetto particolare.
Anna è l’immagine dell’amarezza
e della solitudine. Eppure ha accanto –
cosa tutt’altro che scontata anche oggi
– la tenerezza premurosa del marito
che le dice: «Anna, perché piangi? Per-
ché non mangi? Perché è triste il tuo
cuore? Non sono forse io per te meglio
di dieci figli?» (1,8). È sorprendente
questa finezza, tipica di un marito in-
namorato che cerca di esprimere i suoi
88
LA BIBBIA, UNA STORIA DI FAMIGLIE
LA PREGHIERA
DI UNA MOGLIE
di Gianfranco Ravasi
sentimenti anche di fronte a una don-
na depressa, smagrita, devastata inte-
riormente. Già questa è una lezione
esemplare per le relazioni di coppia.
La vicenda approderà a un esito
positivo a opera della grazia divina,
invocata attraverso la preghiera sin-
cera, intensa, appassionata di Anna.
Costei, nel santuario di Silo, «pregava
in cuor suo e si muovevano soltanto le
labbra, ma la voce non si udiva» (1,13).
Secondo la prassi vigente, l’orazione
doveva essere esplicita e udibile. Per-
ciò il sacerdote la attacca con violen-
za ritenendola una donna ubriaca (si
era nel periodo della vendemmia che
comprendeva una festa autunnale).
La risposta di Anna è bellissima
perché definisce la preghiera della per-
sona disperata: «Io sono una donna
affranta che non ha bevuto vino o altra
bevanda inebriante: sto solo sfogando
il mio cuore davanti al Signore» (1,15).
N°37 · 2015
Abbiamo, così, la rappresentazione
della spiritualità più profonda che
apre totalmente il cuore a Dio. Tanti
genitori, davanti ai problemi familiari
più gravi, dovrebbero avere il coraggio
di Anna, “sfogandosi” nella preghiera
davanti al Signore. La finale della vi-
cenda è luminosa.
Dio donerà a questa donna la con-
solazione di un figlio. Sarà un figlio
straordinario, il primo dei profeti, Sa-
muele, figura integerrima e decisiva
nella storia del popolo ebraico. Anna
paradossalmente saprà rinunciare a lui,
consacrandolo a Colui che glielo aveva
donato, il Signore. I suoi sentimenti di
gioia sono ancora una volta affidati
alla preghiera che si esprime in un ce-
lebre inno (2,1-10) che ispirerà a Maria,
la madre di Gesù, il suo Magnificat. La
preghiera, quindi, come sostegno nelle
prove familiari e come ringraziamento
nei momenti felici.
 N°37 · 2015
UNA FEDE NARRATA
CON LE OPERE
di don Nunzio Galantino
Domandava loro: «Ma voi, chi dite
che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei
il Cristo». E ordinò loro severamente
di non parlare di lui ad alcuno. E
cominciò a insegnare loro che il Figlio
dell’uomo doveva soffrire molto, ed
essere rifiutato dagli anziani, dai capi
dei sacerdoti e dagli scribi, venire
ucciso e, dopo tre giorni, risorgere.
Marco 8,27-35
S
e il Vangelo di Marco, nel suo
insieme, cerca di rispondere
alla domanda «Chi è Gesù?»,
il brano odierno va diretta-
mente al cuore della questio-
ne. Dall’identità di Gesù,
infatti, dipendono anche la relazione
che bisogna stabilire con Lui e le esi-
genze conseguenti a questa relazione.
Ed è proprio Gesù che, attraverso
una pedagogia graduale, conduce i
discepoli ad affrontare la domanda di
fondo sulla sua identità. Prima li inter-
roga alla lontana («La gente, chi dice
che io sia?»), quasi a volerli introdurre
con delicatezza al momento di verità
che seguirà. Ma la rassegna delle opi-
nioni altrui non è l’obiettivo di Gesù,
SCALA - CORBIS
evidentemente poco interessato alle
“indagini di mercato” e alle chiacchie-
IL VANGELO DELLA FAMIGLIA
XXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
(ANNO B) - 13 SETTEMBRE 2O15
re degli “opinionisti” del tempo. A chi
sta con lui, Gesù non permette di ri-
spondere alle sue domande con “frasi
fatte” né con formule prese a prestito,
magari da libri ben fatti: una fede
fatta di formule o ridotta a esse è la
tomba della fede stessa. Quello che il
Signore vuole, invece, è che i suoi di-
scepoli – allora come oggi - vivano
con lui una relazione interpersonale
autentica, senza accontentarsi del pa-
rere o del racconto di altri.
SEGUIRE GESÙ. Per questo li incalza po-
nendoli nella verità di fronte a sé stes-
si: «Ma voi, chi dite che io sia?». Ecco
allora che alla domanda di Gesù: «Chi
sono io per te?» ciascuno di noi deve
rispondere, mettendo insieme i bran-
delli di esperienza che ha fatto, tanto
quelli belli ed esaltanti, tanto quelli che
fatichiamo a tenere insieme per dare
loro un senso. E può capitare anche a
noi, come a Pietro nel Vangelo di oggi,
di fare la nostra bella e convinta profes-
sione di fede («Tu sei il Cristo»).
Ma quando Gesù comincia a par-
larci di sé e a dirci che la sua è una
strada di dedizione totale e mostra
l’esigente serietà che comporta lo stare
con lui, allora può capitare anche a noi
come a Pietro di protestare e agitarci
perché non corrisponde alle nostre
aspettative. In quei momenti, anche
FC · FEDE E SOCIETÀ
SAN PIETRO APOSTOLO
Tempera su legno di Lippo
Memmi (XIV secolo).
Parigi, Museo del Louvre.
noi come Pietro meritiamo il rimpro-
vero duro e salutare di Gesù: «Va’ die-
tro a me, Satana! Perché tu non pensi
secondo Dio, ma secondo gli uomini»,
perché con la bocca abbiamo fatto la
professione di fede – e magari l’abbia-
mo anche insegnata agli altri – ma di
fatto, poi, abbiamo sposato le logiche
del mondo.
Nella stessa prospettiva, anche san
Giacomo (seconda lettura) sottolinea
come la professione di fede in Cristo
non possa fermarsi alle parole, ma ri-
chieda di essere autenticata dai gesti
concreti della carità fraterna. A Gesù
non interessa se sappiamo dire tante
cose di lui; ma gli interessa sapere se
siamo disposti a seguirlo, vivendo nel-
la testimonianza quotidiana una fede
viva e credibile. Pietro mostrerà di aver
accolto la lezione, spendendo la sua
vita per il Signore, fino alla croce. E
noi, cosa rispondiamo a Gesù?
Rito ambrosiano
www.famigliacristiana.it
Sono disponibili i commenti alle letture
domenicali secondo il rito ambrosiano
a cura di don Luigi Galli
89
FC · FEDE E SOCIETÀ IL TEOLOGO N°37 · 2015

PERCHÉ NELLE IL SANTO DELLA SETTIMANA

CHIESE PREDOMINA
IL CROCIFISSO?
risponde Silvano Sirboni

ELISA La Pasqua di risurrezione è il
centro della nostra fede e la festa più
importante. Perché nelle nostre chie-
se domina Gesù morto in croce e non
la sua immagine di risorto?
Nella domanda c’è una profonda in-
tuizione. Infatti, durante i primi cinque
secoli i cristiani amavano presentare
la croce senza Gesù crocifisso e fino al
XII secolo il Cristo in croce veniva rap-
presentato vivo, con la tunica bianca
dei risorti e una corona sul capo non di
spine, ma regale. Morte e vita erano così
unite nel segno della croce. Se, a partire
dal XIII secolo, una particolare sensibi-
lità spirituale ha portato ad accentuare
i patimenti di Cristo, ciò non oscura il
fatto che il cuore della nostra fede resti
sempre la sua risurrezione. Non senza
San Giuseppe da Copertino
ragione la liturgia del Venerdì Santo è 18 settembre
tutt’altro che un rito funebre, come forse
si è tentati sovente di pensare. Essa cele-
CALENDARIO
bra, invece, la croce quale trofeo di vit-
toria poiché è dal sacrificio che nasce la DOMENICA 13 SETTEMBRE
XXIV DEL TEMPO ORDINARIO. SAN GIOVANNI
vita; è il dono di sé che rende preziosa la
CRISOSTOMO. SAN MAURILIO.
nostra vita per sempre. Questo ci ricorda Letture: Isaia 50,5-9; Giacomo 2,14-18;
il crocifisso nelle nostre chiese. Marco 8,27-35. Liturgia delle Ore:
IV settimana.
RITO AMBROSIANO

LA TRADUZIONE DEL Isaia 32,15-20; Romani 5,5-11;

Giovanni 3,1-13 (III dopo il Martirio

NOME “YHWH” NELLE di san Giovanni il precursore).

risponde Giuseppe Pulcinelli
ANDREA Dal momento che nessuno
sa cosa, in origine, significasse e come
si pronunciasse il tetragramma sacro
YHWH, perché nella Bibbia è stato so-
stituito con «Dio»?
In realtà quasi tutte le edizioni delle
Bibbie, indipendentemente dalla lingua
in cui sono scritte, traducono con «Dio»
non il tetragramma sacro, ma il nome
ebraico Elohim (un plurale di eccellenza,
che si trova 2.570 volte), oppure Eloah o
El. Invece le quattro consonanti che com-
pongono il nome che Dio rivela a Mosè (Es
6,2-3, cfr. 3,13-14), in genere sono tradotte
con «Signore». Effettivamente YHWH era
NOSTRE BIBBIE
(ed è) considerato impronunciabile dagli
Ebrei (sulla base di antiche traslitterazio-
ni in greco, la pronuncia più probabile è
Yahwèh), e perciò nella lettura sostituito
con il generico Adonày, «Signore». Già
l’antica traduzione greca della Settanta
aveva reso quel nome sacro con Kyrios,
appunto, «Signore» (che nel Nuovo Testa-
mento indicherà la qualifica divina di Cri-
sto risorto, cfr. Fil 2,9-11). In Gen 2,4b i due
nomi sono accostati, come per affermare
che il Dio d’Israele (YHWH) è lo stesso che
ha creato il mondo (Elohim).
Scrivere a:
ilteologo@famigliacristiana.it
LUNEDÌ 14 SETTEMBRE
ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE.
Letture: Numeri 21,4-9 oppure
Filippesi 2,6-11; Giovanni 3,13-17.
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE
BEATA VERGINE MARIA ADDOLORATA. SANTA
CATERINA DA GENOVA.
Letture: Ebrei 5,7-9; Giovanni 19,25-27
oppure Luca 2,33-35.
MERCOLEDÌ 16 SETTEMBRE
SANTI CORNELIO E CIPRIANO. SANT’EUFEMIA.
Letture: 1Timoteo 3,14-16; Luca 7,31-35.
GIOVEDÌ 17 SETTEMBRE
SAN ROBERTO BELLARMINO.
Letture: 1Timoteo 4,12-16; Luca 7,36-50.
VENERDÌ 18 SETTEMBRE
SAN GIUSEPPE DA COPERTINO. SANT’EUSTORGIO.
Letture: 1Timoteo 6,2-12; Luca 8,1-3.
SABATO 19 SETTEMBRE
SAN GENNARO.
Letture: 1Timoteo 6,13-16; Luca 8,4-15.

90
FC · FEDE E SOCIETÀ
VERSO LA LEGGE “DOPO DI NOI”
GENITORI
DI DISABILI,
UN FUTURO
PIÙ CERTO
La preoccupazione di chi ha
un figlio con disabilità grave
è garantirgli una vita umana
dopo la propria scomparsa.
Si avvia ora all’esame in aula
a Montecitorio la proposta
unificata che fornisce
risposte chiare e definite
di Rosanna Biffi
94
VOLONTARIATO
L
a proposta di legge unificata
chiamata “Dopo di noi”, che
regolerà il futuro dei disabili
gravi dopo la scomparsa dei
genitori, in autunno inizierà
l’esame in aula a Montecitorio,
visto che ha ottenuto in luglio l’ap-
provazione dalla Commissione affari
sociali della Camera e dopo che avrà
avuto l’ok della Commissione bilan-
cio. Quindi, l’iter proseguirà al Senato.
Verrà così data per la prima vol-
ta in Italia una risposta legislativa
chiara e definita alla maggiore an-
goscia per i genitori di disabili: cosa
accadrà ai figli quando sopravviveran-
no a loro. Nel nostro Paese quasi l’80
per cento degli adulti con disabilità
vive in istituti; l’intento dei legislatori
è avviare alternative più umane e per-
sonalizzate, che si tratti di piccole co-
munità alloggio, di case famiglia o del
poter continuare a vivere nella propria
abitazione, assistiti in modo adeguato.
Per realizzare questi interventi di
civiltà viene istituito un Fondo spe-
cifico di 190 milioni di euro per il
triennio 2016-2018, e circa 116 mi-
N°37 · 2015
SUPERARE LA LOGICA
DEI RICOVERI IN ISTITUTI
In Italia vivono 2 milioni
e 600 mila persone affette
da disabilità grave, e quindi
non autosufficienti. Circa
l’80 per cento dei disabili
adulti è ricoverato in istituti.
Scopo della legge sarà
invertire questa tendenza.
lioni vengono destinati alla copertura
delle polizze assicurative e alle agevo-
lazioni per il trust. L’introduzione del
trust, e la sua defiscalizzazione, è una
delle novità nel “Dopo di noi”. Con il
trust, i genitori trasferiscono beni
a un soggetto di fiducia, che ne di-
spone esclusivamente a favore del-
la persona disabile «per la durata
di tutta la sua vita», spiega l’avvocato
Francesca Romana Lupoi, che ha
collaborato con la deputata del Pd Ile-
ana Argentin, presentatrice della pri-
ma proposta di legge sul “Dopo di noi”.
«La legge riconosce a questi trust un
trattamento fiscale di favore, perché
sono strumenti di utilità sociale».
 N°37 · 2015 FC

FESTIVAL A EXPO
I BAMBINI
IMPARANO
I LORO DIRITTI
Raccontare ai bambini i diritti
dei bambini, usando gli strumenti
dell’immaginazione e del gioco,
è ciò che realizza per il quinto anno
consecutivo a Milano un Festival
ideato dalla cattedra di Pedagogia
interculturale (Dipartimento
di Scienze umane) dell’Università
Bicocca. S’intitola “Il diritto di essere
bambini” e quest’anno viene ospitato
negli spazi di Expo, nel Padiglione
società civile Cascina Triulza, GIORNO DEL LASCITO SOLIDALE
dal 12 al 15 settembre.
In questa edizione i piccoli QUEI SORRISI
partecipanti verranno coinvolti in
momenti di intrattenimento, laboratori CONTANO
e confronti che vertono sui contenuti
della Convenzione internazionale sui
diritti dell’infanzia, a partire dal diritto
SU DI NOI
umano fondamentale al cibo. Anche di Rosanna Biffi
genitori e insegnanti sono invitati; la
partecipazione agli eventi è gratuita.

Tra i tanti laboratori, in “Intrecci d’arte”
i bambini dai 3 anni assemblano
materiali di scarto e di recupero per
imparare l’attenzione all’ambiente; in
“Creare uno storyboard e conoscere
l’hindi”(7-10 anni), si commenta un
antico racconto indiano e se ne trae
un intreccio collettivo per condividere
le differenze. (Nella foto, un momento
del festival dello scorso anno). RB.
ISTOCK 2 - GRAEME WILLIAMS
i
l cuore italiano riesce a essere
più forte della crisi. Negli ul-
timi dieci anni, nonostante le
difficoltà economiche, i lasciti
solidali inseriti nei testamenti so-
no aumentati del 10 per cento.
Vale la pena ricordarlo in occasione
del 13 settembre, quando oltre 1.000
organizzazioni No profit celebrano
nel mondo la Giornata internazio-
nale del lascito solidale, con eventi
e campagne informative per rag-
giungere sempre più persone (www.
testamento solidale.org).
Nel nostro Paese il Comitato
testamento solidale riunisce 16 as-
sociazioni (ActionAid, Ail, Aism,
Fondazione Don Gnocchi, Lega del
Filo d’oro, Save the Children, Aiuto
campus bio-medico di Roma). Insie-
me fanno informazione sull’impor-
tanza dei lasciti solidali per racco-
gliere risorse a favore di chi soffre, in
Italia e nel mondo.
Sottolinea Rossano Bartoli, por-
tavoce del Comitato e segretario ge-
nerale della Lega del Filo d’oro: «Le
nostre organizzazioni realizzano
centinaia di progetti nei cinque
continenti, mettono in campo una
squadra di quasi 25 mila operatori e
50 mila volontari e insieme portano
sostegno a oltre 15 milioni di persone
tra disabili e anziani, donne e bam-
bini in povertà estrema, malati di
sclerosi multipla, leucemia, cancro e
patologie genetiche rare».
Pensare a un testamento (pure a

alla Chiesa che soffre, Amref, Cesvi, uno solidale) confligge col tabù della
Libera, Operation Smile, Telethon, morte. Ma sempre più persone lo su-
Fondazione Umberto Veronesi, In- perano, per offrire sorrisi e speranze
tersos, Telefono Azzurro, Università a chi ne conosce ancora pochi.

95
FC · FEDE E SOCIETÀ LE PARROCCHIE SI RACCONTANO N°37 · 2015

SANT’ELIGIO (ROMA)

PERIFERIA
DOVE MANCA
TUTTO
TRANNE
LA FEDE
di Alberto Bobbio
foto di Carlo Gianferro

d
ovrebbe essere Roma, ma
non lo è, qui la gente dice
«andiamo a Roma» e non
«andiamo in centro». Via
Fosso dell’Osa è una strada
lunga che si attorciglia verso
l’Abruzzo dove Roma finisce e comin-
ciano le balze. Una volta lo chiama-
vano Quarto Ovile, perché negli anni
Cinquanta erano arrivate decine di
famiglie dalle Marche e dall’Abruzzo e
le pecore erano risorsa. Poi è diventa-
to Villaggio Prenestino e poi ancora il
nome si è perso e oggi è solo periferia,
davvero dimenticata.
La chiesa non c’è perché verso la fine
degli anni Sessanta il parroco di allora
preferì costruire un teatro e un asilo, per
far stare insieme le persone e per badare
ai bambini delle mamme che dovevano
andare a lavorare a Roma. Oggi il teatro
è diventato la chiesa, un po’ angusta. L’a-
silo invece ha chiuso, non senza dram-
mi: crisi demografica e crisi di denaro,
destino comune a molte, decisamente
troppe, scuole cattoliche.
Ma lui, don Alejandro de Leon,
prete filippino, 10 anni missionario
in Messico, master a Cambridge, in-
tellettuale e parroco di periferia, ha
deciso di resistere sulla frontiera
di tutto. E inventa: «Qui manca tut-
to, non ci sono Polizia e Carabinieri,
non c’è l’ufficio postale per 6-7 mila
persone. Neppure si sa bene quanti
abitanti vi siano e allora io li misuro
con il metro dei santini distribuiti
alle benedizioni delle case. Non pos-
so far altro che produrre idee e inizia-
tive per temere insieme la gente».
Il suo sogno è una chiesa vera.
Il terreno ci sarebbe, i soldi no. L’altro
sogno è un parco su quel terreno, per
le famiglie, perché qui c’è solo la stra-
da: «Aspetto uno sponsor, i soldi non li
ho». Per il resto don Alejandro fa tutto,
anche imbiancare la chiesa, pardon,
il teatro, che era tutto scuro e ora ri-
splende almeno di bianco. Ha aperto lo
sportello Caritas, con 30 volontari, psi-
cologi e avvocati di strada, fa giocare
al calcio gli immigrati ospitati in due
centri poco lontano, «così almeno sof-
frono di meno e sorridono dietro a un
pallone», organizza minipellegrinag-
gi a San Pietro con l’aiuto dell’Opera
romana pellegrinaggi, «perché qui c’è
gente che non ha mai visto il Vaticano,
né le basiliche», ha intenzione di apri-
re una biblioteca nei locali dell’asilo e
di avviare il doposcuola per i ragazzi.
E, infine, ha inventato un corso di
inglese dove lui stesso è insegnante
per i giovani e gli adulti, utilizzando
come testo base la Bibbia, anzi “the Bi-
ble”, e non la tradizionale grammatica.
Poi ci sono le feste parrocchiali, le pro-
cessioni, religiosità popolare da non
sottovalutare, ma spesso da riportare
al Vangelo. La parrocchia è intitolata a
Sant’Eligio e con don Alejandro ci sono
altri due sacerdoti, don Juan José Arci-
la e don Duilio Colantoni: «Siamo l’u-
nico punto di riferimento e la chiusura
dell’asilo ci ha provati».
La retta era davvero bassa, 150
euro al mese, la metà delle più basse
a Roma per le paritarie: «Lo Stato era
indietro di tre anni con i pagamenti, le
iscrizioni calavano. Ho fatto debiti per
chiudere la scuola, e meno male che
Banca Prossima mi ha aiutato».

96
N°37 · 2015 FC · FEDE E SOCIETÀ

NIENTE E TUTTO
Nella pagina IL PARROCO
precedente: DON ALEJANDRO
la Messa nella
parrocchia DE LEON
di Sant’Eligio. Dice don Alejandro: «Ho
Sopra:
il parroco con
messo il confessionale,
alcuni fedeli. che non c’era,
Nelle altre e ora c’è sempre la
foto: alcune fila. La gente vuole
delle attività preti che credono
parrocchiali. alla misericordia di
Dio e non giudici».
Ragiona: «Dobbiamo
parrocchia cambiare stili e modi, la
Sant’Eligio pastorale tradizionale
non funziona più.
località Preparo spaghetti,
Via Fosso dell’Osa vengono le famiglie e
(Roma) poi parlo del Vangelo.
Basta accettare le sfide.
parroco L’Opera romana aveva
Don Alejandro inventato qualche anno
de Leon fa i minipellegrinaggi
gratuiti per le
coadiutori parrocchie. Per me
Don Juan José è stata la svolta per
Arcila e don Duilio tenere vicini i giovani.
Colantoni In Messico in dieci anni
dalla mia parrocchia
abitanti sono usciti 9 sacerdoti
Tra 6 e 7 mila e altri 3 sono in
seminario. Mi sono
curiosità chiesto perché, e la
Manca una vera risposta che qui noi
chiesa, ancora stiamo troppo bene per
ospitata nel teatro. ascoltare il Vangelo».
97
FC · FEDE E SOCIETÀ
- CON FIDUCIA E GIOIA
I LETTORI CI
SCRIVONO
Scrivere a:
carafamiglia@famigliacristiana.it
ANTONIO E MARIA DANTE
ANCHE NOI VERA
FAMIGLIA PAOLINA
Desideriamo festeggia-
re con gli amici di Famiglia
Cristiana i nostri 50 anni di
matrimonio. Ci teniamo, in
modo particolare, perché
ci sentiamo vera “famiglia
paolina”. Di undici tra fra-
telli e sorelle, tre si sono
consacrati nell’istituto e
noi stessi facciamo parte
della Santa Famiglia. Ab-
biamo un figlio che ci ha
resi felicemente nonni di
Giada. ANTONIO E MARIA DANTE
Lentate sul Seveso (MB)
98
CARA FAMIGLIA N°37 · 2015
DON GIOVANNI LIVEROTTI
SI È PRESO CURA DI NOI
È venuto a mancare un grande sacer-
dote, don Giovanni Liverotti, che fu no-
stro “assistente” generoso e disponibile.
Pastore che mai abbandona le sue peco-
re, si è preso cura di ciascuno di noi sen-
za perdere la fiducia, il coraggio, il deside-
rio e la gioia di testimoniare la Parola del
Vangelo. Ora ci guarda da lassù con il suo
GLI AUGURI DI TUTTA LA COMUNITÀ volto sorriden-
25 ANNI DI SACERDOZIO DI te e bonario e
DON CLAUDIO CAREGNATO ci indica il cam-
mino per la Ge-
Da 25 anni il tuo ministero sacerdotale rusalemme ce-
è uno strumento d’amore nelle mani del Si- leste, dove un
gnore. Ti giunga di tutto cuore il più fervido giorno celebre-
augurio affinché tu possa continuare con la remo il “ban-
stessa forza la tua opera al servizio di Dio e chetto eterno”.
del prossimo. LA TUA COMUNITÀ DI LONATE CEPPINO ANCELLE ISTITUTO
SECOLARE
“DIO MISERICORDIA”
Macerata
DON NICOLA FIORE
PER 63 ANNI FU AUSTERO
DIFENSORE DELLA FEDE PADRE MARIO ZANELLA
Dopo sessan- I SUOI “FIORETTI” PER IL
tatré anni di magi-
stero sacerdotale,
SANTUARIO MONTE BERICO
all’età di ottanta- Vogliamo ricordare nostro zio padre
sette anni, è andato Mario Zanella, Servo di Maria presso il
incontro al Signore Santuario di Monte Berico (Vicenza). Nel
don Nicola Fiore, 1944 celebrò la prima Messa e trascorse
parroco di Santa molti anni in missione in Argentina e
Maria della Valle Cile, raccontando poi a noi nipoti mol-
in Cervinara (Av). ti episodi della sua esperienza religiosa
Originario di Ca- e umana laggiù. Lo ricorderemo per la
stelpagano (Bn), ha simpatia, il buonumore e l’ironia. I let-
servito la causa del Vangelo senza clamori o tori del periodico del santuario lo ricor-
enfasi, ma con abnegazione e passione per deranno per la
la verità. Era impossibile non volergli bene, rubrica “I fio-
perché egli per primo sapeva rispettare, sti- retti”, che curava
mare e amare tutti. Adorava la “sua” chiesa personalmente,
che difendeva e serviva con umiltà e lealtà. a volte raccon-
Rimarrà un esempio di intelligenza e amore tando aneddo-
per la comunità cervinarese. Grazie, caro e ti di vita della
amatissimo don Nicola, per il bene che ci hai nostra famiglia.
fatto e ci hai voluto. Ti porteremo nei nostri Ciao zio, ti ri-
cuori come una fiamma che arde ma non si corderemo con
consuma. Con affetto inestinguibile. tanto affetto!
FRANCO PETRAGLIA - Cervinara (Av) I TUOI NIPOTI
N°37 · 2015
ANNA E SEVERINO FERRANTONE
UN SEGNO DI SPERANZA
PER LE COPPIE GIOVANI
I miei consuoceri, Anna D’Am-
brosio e Severino Ferrantone, hanno
raggiunto il felice traguardo dei cin-
quant’anni di matrimonio. Sono una
coppia speciale: Anna, donna di gran-
de fede, si dona totalmente all’assi-
stenza amorevole del marito, da molti
anni su una sedia a rotelle. Vederli così
uniti dopo cinquant’anni di condivi-
sione di gioie e dolori, mi commuove.
Vi mando la loro foto, di nuovo davanti
all’altare, per offrire questa testimo-
nianza come segno di speranza a tutte
quelle coppie, giovani e anziane, che
sono provate dalla malattia di uno dei
- bambini del Malawi. Grata al Signore
I VOSTRI
ANNIVERSARI
NOZZE
D’ORO
INDIRIZZARE A
Famiglia Cristiana
via Giotto 36 - 20145 Milano.
Preghiamo di inviare lettere brevi e firmate con foto
in alta risoluzione. Le inserzioni sono gratuite.
La rivista non si assume nessun impegno per la loro
pubblicazione, né alcuna responsabilità
sul contenuto degli avvisi.
FRANCO E MARIA
TROMBETTA
ALBATE (CO)
LUIGI E ANNA
FRANZA
PALOSCO (BG)
FC · FEDE E SOCIETÀ
DON ALFONSO RAIMO
PRETE CON SPICCATO
SENSO MISSIONARIO
La comunità parrocchiale “S. Ma-
ria del Carmine e S. Eustachio” in S.
Francesco, a Eboli (Sa), ha festeggiato il
suo parroco, don Alfonso Raimo, per i
suoi 25 anni di vita sacerdotale. Fin dal
primo giorno si è fatto apprezzare per
le sue doti umane e spirituali e per il
suo approccio scherzoso con i bam-
bini (nella foto con lui al momento del
coniugi. Ringrazio il Signore per que- Padre nostro), che lo amano e fanno a
sto grande dono e invoco la sua mise- gara ad abbracciarlo al termine di ogni
ricordia perché continui ad assistere celebrazione domenicale. Segretario
Anna e Severino e riversi abbondanti nazionale della Pontificia opera di S.
grazie celesti a tutte le famiglie del Pietro apostolo e segretario nazionale
mondo. NATALIA BELLINI di Missio consacrati, con la sua spic-
cata sensibilità missionaria ha anche
fondato un’Associazione in favore dei
per il dono che il Signore ha voluto per
noi, la comunità augura a don Alfonso
di vedere realizzato tutto il bene che
ha nel cuore.
ILARIO
E NICE ONORATI
MARINO (RM)
GIACOMO E SILVANA
GIACOMELLI IN FESTA PER DUE EVENTI FAMILIARI
SANT’ANTONIO MORIGNONE
VALDISOTTO (SO) CONDIVIDIAMO
LA GIOIA E LA GRAZIA
Insieme con mio marito desidero
condividere con voi la gioia e la grazia
ROMANO E ANNA ottenuta per due eventi che riguarda-
MARIA MANTOVANI no la mia famiglia: il 45° anniversario
RONCIGLIONE (VT) di sacerdozio di mio fratello, don Mir-
ko Bellora, parroco della comunità pa-
storale di Vimercate e Burago Molgora,
e il nostro 50° anniversario di matri-
monio. Unita all’intera famiglia au-
BRUNO
E MIRELLA CILLONI guro a mio fratello salute e continuità
BAISO (RE) nello svolgimento del suo importante
ministero. VANDA ANNA BELLORA
99
 IN ANTEPRIMA N°37 · 2015

OPERA

elisir d’amore
CULTURA E SPETTACOLI
PRENDE IL VOLO
Dalla Scala all’aeroporto di Malpensa

D
alla Scala allo scalo.
Dulcamara, Nemorino, Adina,
“furtiva lagrima” al seguito,
il 17 settembre sbarcano dalla Scala
a Milano Malpensa per un insolito
allestimento dell’Elisir d’amore
FRASE DELLA SETTIMANA nei luoghi della vita quotidiana
dell’aeroporto, tra check-in
«James Bond? e ristoranti, a stupire la gente
che passa. Resterà forse spiazzato,
In realtà è un MUSICA e magari storcerà il naso chi chiede

personaggio Le olimpiadi alla lirica soltanto la liturgia

silenziosa del teatro d’opera, ma la

misogino, sessista della liuteria scommessa, promossa dalla Scala con

la collaborazione della Rai, del canale
culturale franco-tedesco Arte e della
A Cremona fino all’11 ottobre
e solo. Non so se
mi piacerebbe
I
l concorso internazionale è tanto
arduo, tanto planetario e tanto

trascorrere molto prestigioso da guadagnarsi

la fama di Olimpiade della liuteria.

tempo con lui» A Cremona – e dove se no? –, a casa

di Guarneri, Amati e Stradivari. Tanto
più che quest’anno compie tre secoli il
2 settembre 2015 “Cremonese”, lo Stradivari appartenuto
DANIEL CRAIG a Joseph Joachim, virtuoso, amico
interprete del personaggio in 4 film di Brahms. La rassegna, il cui nome
scientifico è Concorso triennale
internazionale degli strumenti
RASTELLI RAFFAELE - ANDREA TAMONI/TEATRO ALLA SCALA SARTORIALPHOTO/SPLASH NEWS/CORBIS

ad arco, promossa dalla Fondazione

Stradivari, vede confrontarsi sotto
il Torrazzo 334 liutai di 31 Paesi,
con 444 strumenti tra violini, viole,
violoncelli e contrabbassi. Un giro
del mondo sulla rotta dell’archetto,
dall’Austria alla Cina, dalla Turchia
al Giappone, passando per Brasile,
Canada e Norvegia. A giudicare gli
strumenti, esposti fino all’11 ottobre
al Museo del violino, una giuria
composta di liutai e musicisti:
i vincitori verranno suonati
il 23 settembre al Teatro Ponchielli
di Cremona.
N°37 · 2015
Televisione svizzera Rsi/Ssr, punta
a stupire un altro pubblico, quello
più ampio e variegato, improvvisato
anche, dei viaggiatori dal vivo, che
si troveranno immersi in un flash
mob da melodramma. I protagonisti
(Vittorio Grigolo, Eleonora Buratto,
Michele Pertusi, Mattia Oliveri,
Sofia Mchedlishvili), sotto la regia
di Grischa Asagaroff, canteranno
negli spazi dell’aeroporto, diretti
da Fabio Luisi, ma la scena, così
frammentata in loco, si ricomporrà
nell’unità di spazio e di tempo della
televisione: lo spettacolo andrà in
diretta alle 18.45 su Rai 5 e su Rsi/Ssr.
L’idea, insolita, ha un precedente di
successo: una Traviata alla stazione
centrale di Zurigo che ha sbancato lo
share della Tv svizzera pochi anni fa.
Finita la trasferta, dal 21 settembre al
17 ottobre il capolavoro di Donizetti
tornerà a casa, al Piermarini,
con scene di Tullio Pericoli.
IN TELEVISIONE
L’appuntamento per vedere
Elisir d’amore a Malpensa
è il 17 settembre alle
18.45 su Rai 5
EVENTI
PORDENONE,
RAVENNA E MODENA
IN FESTIVAL
Letteratura, Dante e filosofia per tutti
N
el tempo si è accreditato come
uno dei festival letterari più
importanti: Pordenonelegge,
dal 16 al 20 settembre, permette di
incontrare i più grandi autori italiani
(da Piccolo a Lagioia, da Covacich
a d’Avenia) e stranieri (da Leavitt
a Faber, da Carrère a Pennac, nella
foto) e di approfondire con loro i temi
della cultura e dell’attualità. Non
solo scrittori, ma anche i maggiori
filosofi e pensatori incontreranno il
numeroso pubblico. Fra le iniziative,
“Viaggio in Italia”, otto scrittori che
racconteranno altrettanti luoghi
simbolo del Belpaese. A Ravenna,
sempre dal 16 al 20 settembre,
va in scena Dante 2021: nell’anno delle
celebrazioni per i 750 anni della nascita
del Sommo Poeta, un denso calendario
di appuntamenti – a ingresso libero
– che cerca di accompagnare gli
“amatori” della poesia dantesca ai
limiti della ricerca storica, linguistica,
letteraria proiettando le nuove
acquisizioni nel futuro, con ospiti
come Mimmo Paladino, Alessandro
Haber, Massimo Cacciari. Dal 18 al 20
settembre a Modena, Capri e Sassuolo
si tiene il Festival della filosofia sul
tema “Prigionieri del presente”.
FC · SETTIMO GIORNO
CINEMA
tutte le emozioni
che ci fanno vivere
Inside Out della Disney-Pixar
C
resce l’attesa per l’arrivo
nelle sale italiane di Inside
Out, il nuovo film della
Disney-Pixar, forte di un notevole
successo negli Stati Uniti. La storia
promette di conquistare ancora una
volta i bambini, i ragazzi e i loro
accompagnatori, grazie a un’idea
semplice e geniale: entrare “nella
mente” di una ragazza di 11 anni
per seguire le grandi emozioni
che governano la sua vita. Riley
conduce una vita felice con la sua
famiglia. Quando si trasferiscono
a San Francisco, emergono un po’
di problemi e Joy e Sadness, vale a
dire Gioia e Tristezza, cominciano
a combattere dentro di lei. Gioia e
Tristezza sono l’esemplificazione
dei sentimenti, delle emozioni che
abitano in ciascuno di noi e che
tendono a prendere il sopravvento,
determinando i nostri stati d’animo.
In Riley, come nei suoi genitori e in
ogni persona, avviene una battaglia
fra positivo e negativo, fra pulsioni
diverse. C’è da scommettere che
questo viaggio nell’interiorità
profonda delle persone conquisterà
il pubblico. Uscirà nelle sale italiane
il 16 settembre.
101
FC · SETTIMO GIORNO
MUSICA SACRA
LA SEMPLICITà
DELL’ANIMA
Un cofanetto ripercorre lo
straordinario percorso artistico
e spirituale di Arvo Pärt
di Paolo Perazzolo
«U
n rigo sono i miei
peccati. Il rigo suc-
cessivo è il mio per-
dono per essi», disse
una volta Arvo Pärt
della sua musica.
Nel Tintinnabuli, lo stile del composi-
tore estone che l’11 settembre compie
80 anni, ci sono due voci dominanti: la
principale, canta o esegue un arpeggio,
mentre la seconda funge da accompa-
gnamento. Un esempio folgorante è
102
SCELTI PER VOI
Spiegel im Spiegel che fa da sfondo al
film Gravity, prova del fascino eserci-
tato sul cinema e il rock.
Eppure a questo stile essenziale,
trasparente, minimalista Pärt approdò
dopo esordi avanguardistici e un lungo
periodo di silenzio, da cui nacque un
musicista nuovo, che trovò nel canto
gregoriano e nel barocco la sua linfa.
Da allora, la musica sacra occupa un po-
sto centrale nella sua produzione.
Una selezione rappresentativa delle
sue opere è raccolta nei tre Cd che War-
ner-Erato ha raccolto sotto il titolo The
Sound of Arvo Pärt: una bella occasione
per immergersi nell’atmosfera di sem-
plice profonda spiritualità della sua
musica, qui eseguita dall’Estonian Na-
tional Symphony Orchestra e dall’Esto-
nian Philharmonic Chamber Choir.
THE SOUND OF ARVO PÄRT
direttori Paavo Järvi e Tõnu Kaljuste,
Warner Classics - Erato, 3 Cd, € 15,90
N°37 · 2015
PARLARE E SCRIVERE
DI PRECISO
QUANDO, SE NE
È ANDATO LUCA?
di Claudio Marazzini
docente di Storia
della lingua italiana
Enrico Catenazzi scrive da Muralto
(Canton Ticino): «Ho letto che si usa
il congiuntivo trapassato se l’azione
della dipendente è posteriore a
quella della reggente: “Mi dispiacque
che Luca se ne fosse andato” / “Non
dubitavo che aveste fatto il possibile
per trattenerlo”. Sono giuste queste
dipendenti? Nel primo caso, se
voglio dire che Luca se ne è andato
prima, che cosa dovrò mai scrivere?
E nel secondo caso, se si vuole
esprimere la posteriorità, non si
deve invece scrivere: “Non dubitavo
che avreste fatto il possibile?”». Nel
primo caso, se Luca se ne è andato
prima, devo scrivere esattamente
così, perché il congiuntivo
trapassato esprime anteriorità,
non posteriorità: il lettore ha ragione
di stupirsi di quanto ha letto.
Nel secondo caso: 1) “non dubitavo
che aveste fatto”, con congiuntivo
trapassato: l’evento è già accaduto
(anteriorità); 2) “non dubitavo che
avreste fatto il possibile”, con il
condizionale passato (posteriorità):
già prima ero certo che in qualunque
evenienza successiva avreste fatto
di tutto per trattenere Luca.
HIROYUKI ITO/GETTY IMAGES
Scrivetemi a:
parlareescrivere@gmail.com
FC · SETTIMO GIORNO BIBLIOTECA N°37 · 2015

BIOGRAFIE SALVATA
DAL CINEMA

UN OSCAR
Rachel Mwanza
(1997) dopo essere
stata rifiutata dai
genitori è diventata

ALLA BIMBA una “ragazza di

strada”. Selezionata
per un film, ha

“STREGA”
iniziato una
carriera di attrice.

L’incredibile storia di Rachel

Mwanza: da bambina
di strada a stella del cinema

di Mariapia Bonanate

C’
è una realtà drammatica,
insostenibile per le sue
abusi sessuali. Per sopravvivere impa-
ra a difendersi con ogni mezzo: «Nella I BEST SELLER DELLO SPIRITO
Dal 3 al 29 agosto
crudeltà e per l’indiffe- strada non vi è posto per i sogni. Ades-
renza del mondo. È quella so ho indosso una solida corazza e non LA MISERICORDIA DIVINA
dei “bambini di strada” e mostro più le mie emozioni». Quando NELLA MIA ANIMA
di M. Faustina Kowalska
dei “bambini soldato”. A la disperazione la sommerge, il pensiero Libreria Editrice Vaticana
loro ha dedicato il suo commovente e dei fratellini rimasti alla mercé di una
struggente libro Rachel Mwanza, una nonna crudele l’aiuta a lottare e sperare. SIAMO NATI E NON
“bambina di strada” che ce l’ha fatta a Una troupe cinematografica le offre MORIREMO MAI PIÙ
uscire dall’inferno dove ha subìto atro- di partecipare a un documentario sui di Simone Troisi, Cristiana Paccini
cità terribili, «dimenticando quasi che “ragazzi di strada” e, in seguito, viene Porziuncola
Dio esiste». L’ha scritto perché tanti al- scelta come protagonista del film Rebel- SPACCATO IN DUE.
tri bambini vengano salvati. Anche se le sui “bambini soldato”. Rachel rivela L’ALFABETO DI GIANLUCA
oggi la sua vita ha assunto i contorni di eccezionali capacità artistiche. Non di Gianluca Firetti,
una favola moderna, non potrà mai di- ha bisogno di fingere. Quanto le chie- Marco D’Agostino
menticare che cosa ha vissuto. dono di interpretare, l’ha vissuto nella San Paolo
Era una bimba felice che viveva nel sua carne. Ottiene un successo straordi- GLI ANGELI CHE CI
benessere, con la madre e sei fratelli- nario: ottiene l’Orso d’argento a Berlino GUIDANO NELL’ALDILÀ
ni, in una regione ricca del Congo. Un e una nomination agli Oscar. Ma nella di Gilles Jeanguenin
giorno finisce nelle fogne di Kinshasa, nuova vita, il pensiero è per i coetanei San Paolo
rifiutata dalla famiglia, perché ritenuta che soffrono nelle strade del mondo.
“una strega”, come tanti altri coetanei LA GRANDE ENCICLOPEDIA
che i genitori per miseria, ignoranza, DELLE ERBE
HO CAMBIATO di Aa.Vv.
superstizione, cacciano di casa e con- IL MIO DESTINO Dix Editore
dannano a una sorte atroce. Nella ca-
pitale congolese diventa una seghué, un
di Rachel Mwanza,
Corbaccio, LA QUESTIONE GENDER.
essere invisibile, senza identità. Subisce pp. 137, € 14,0 UNA SFIDA ANTROPOLOGICA
violenze di ogni genere, umiliazioni, di Aristide Fumagalli
Queriniana
104
FONTE:
WWW.REBECCALIBRI.IT
 N°37 · 2015
MEMOIR
IN ESILIO CON PAVESE
Bravissimo Gianni Carteri, “principe in esi-
lio” dalle volgarità di oggi, nell’accostare i
ricordi dell’antico borgo natio, Brancaleone
calabro, con quelli di Cesare Pavese, finito al
confino nello stesso luogo. In una struggente
danza della memoria, ci ha restituito un pas-
sato nel quale è bello perdersi. M. Bon.
MEMORIE AL CONFINO
di Giovanni Carteri,
Rubbettino, pp. 114, € 10,00
ECOLOGIA E SPIRITUALITÀ
SEME SACRO, SALVIAMOLO
Raccolta di voci dal mondo dedicata a chi pro-
tegge la terra e i suoi cicli vitali. La distruzione
del seme sacro, origine di vita, a danno della
biodiversità e della salute umana, ha implicazio-
ni spirituali e non solo economiche, politiche o
JASON MERRITT/GETTY IMAGES - ROSEBUD2
agricole. Per riflettere sulla guerra più subdola:
quella contro madre natura. Francesca Fiocchi
SEME SACRO
autori vari,
Libreria edit. fiorentina, pp. 118, € 20,00
IL GIUDIZIO DI FC: SCONSIGLIATO COSÌ, COSÌ
PAGINE GIALLE
UN PRETE INQUIETO
Gli spunti d’interesse non mancano: un prete tor-
mentato, un terribile delitto in un borgo agli inizi
del Novecento, “il profondo” Veneto che, allora,
era terra di emigranti verso le Americhe... Par-
tendo da un caso giudiziario realmente accadu-
to, l’autore ritrae un piccolo mondo sconvolto da
un omocidio misterioso. Paolo Perazzolo
DELITTO SULLA COLLINA PROIBITA
di Gian Domenico Mazzocato,
Le Grave, pp. 190, € 15,00
STORIA
«QUANDO INCONTRAI PUGLISI»
Negli anni in cui don Puglisi era parroco di Bran-
caccio, Pino Toro operava nel confinante quar-
tiere di Settecannoli con il movimento cattolico
“Città per l’uomo”. Si incontrarono nel giorno
dell’assassinio di Puglisi, per programmare la
storica visita a Brancaccio della Commissione
antimafia guidata da Violante. Pietro Scaglione
PALERMO NEL GORGO
di Pino Toro e Nuccio Vara,
Istituto pol. europeo, pp. 101, € 12,00
INTERESSANTE BELLO
FC · SETTIMO GIORNO
VI RACCONTO IL MIO LIBRO
POETA
JÓN KALMAN STEFÁNSSON
«Amo l’Islanda,
ma la mia
terra è il cielo»
di Alessandra Iadicicco
Afflato lirico e talento da canta-
storie caratterizzano la scrittura
dell’islandese Jón Kalman Stefánsson
e rendono irresistibile anche il suo
ultimo romanzo corale I pesci non
hanno gambe (Iperborea).
È l’Islanda, la sua terra a ispirarla?
«Il fratello di mio nonno era un im-
portante poeta islandese, e in uno dei
suoi poemi dice che è impossibile rin-
tracciare la provenienza delle parole.
È proprio così: non si può mai dire da
dove arrivi un’idea. Certo l’Islanda,
la sua natura, la sua storia mi hanno
dato tanto. Ma tutto questo mi apre
lo sguardo sul mondo nel suo insie-
me. Io scrivo del cielo, che è sempre lo
stesso: sull’Islanda e sul Kenya».
Che cosa significa il titolo?
«Scelgo molto tardi i titoli dei miei
libri, puntando su qualcosa che faccia
rima col loro significato più profondo.
In questo romanzo, faccio i conti con
quelle mancanze di cui spesso non ci
rendiamo conto e che ci rendono cie-
chi alla bellezza della vita».
JÓN KALMANN STEFÁNSSON (Reykjavík 1963)
è tra i più amati narratori islandesi. Ha esordito
da poeta, poi è passato a una prosa lirica.
CAPOLAVORO 105
FC · SETTIMO GIORNO
CINQUE
CAPITALI
ITALIANE DELLA CULTURA
Dopo il successo di
Matera, capitale europea
della cultura 2019,
è stato istituito il titolo
di “Capitale italiana della
cultura”. Ecco le cinque
insignite per il 2015.
Dal prossimo anno
ce ne sarà una soltanto
di Rosanna Precchia
106
WEEKEND
ravenna
EMILIA ROMAGNA
Eventi culturali a tutto campo. Si inizia
commemorando Dante Alighieri
CAPITALE La città ha presentato una se-
rie di iniziative, con una programma-
zione che arriva fino al 2021. Quest’an-
no si commemora il 750° anniversario
della nascita di Dante, con numerosi
eventi, fino a novembre: lettura delle
opere, visite guidate al sepolcro (foto)
e al Museo Dantesco.
VEDERE I preziosi mosaici custoditi
negli edifici paleocristiani e bizanti-
ni. Otto di questi monumenti sono
patrimonio dell’Unesco: il Mausoleo
di Galla Placidia, il Battistero degli
Ortodossi, il Battistero degli Ariani, la
Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, la
Cappella di Sant’Andrea, il Mausoleo
di Teoderico, la Basilica di San Vitale e
la Basilica di Sant’Apollinare in Classe.
ACCOGLIENZA Le strutture ricettive nel
centro storico e dintorni rispondono
alle esigenze più varie: si può dormire
in un moderno albergo, in una resi-
denza storica o in un Bed&breakfast.
Per info: Provincia, tel.0544/35.755
www.comune.ra.it
www.ravennacapitale2015.it
N°37 · 2015
siena
TOSCANA
Itinerari sul tratto senese
della Via Francigena
CAPITALE Il progetto di Siena ha come
filo conduttore l’idea di rinascita cul-
turale, come quella che avvenne dopo
la peste del 1348, quando lo spazio
pubblico cittadino fu percepito in
modo nuovo. L’idea è di partire dal pa-
trimonio storico, valorizzando la cre-
atività, in tutte le sue forme. Non una
città museo, ma una città viva.
VEDERE Piazza del Campo, il Duomo,
(foto) la Torre del Mangia, i palazzi.
Ogni domenica, fino al 1° novembre,
escursioni guidate per calarsi nei pan-
ni degli antichi pellegrini e percorrere
il tratto senese della Via Francigena, da
Porta Camollia a Porta Romana, facen-
do tappa nel più antico ospedale d’Eu-
ropa: Santa Maria della Scala.
ACCOGLIENZA Sono stati preparati iti-
nerari per i diversamente abili, basati
sul contatto diretto con i monumenti
d’arte, che vengono toccati, usati per
giocare, guardati da scorci inconsueti.
ISTOCK(3) - MARKA (2)
Per info: Siena Francigena, tel. 0577/53.00.38
www.texi.travel
Iat Siena tel. 0577/28.05.51.
N°37 · 2015
perugia
UMBRIA
Una card per visitare in 48 ore
musei e monumenti
CAPITALE “Seminare il cambiamento.
Dalla memoria al futuro” è il titolo
scelto da Perugia per le iniziative cul-
turali del 2015. La riscoperta dei valori
presenti nel centro medievale e delle
radici storicoculturali si lega alla spin-
ta verso nuove sfide.
VEDERE Porta d’ingresso all’acropoli è
la Rocca Paolina, al cui interno si trova
la città medievale. Dalla duecentesca
Fontana Maggiore (foto) parte un per-
corso nel centro storico ricco di tesori,
tra musei, chiese, monumenti, palazzi,
torri medievali. Tra le opere da non
perdere il polittico L’Annunciazione di
Piero della Francesca, presso la Galle-
ria nazionale.
ACCOGLIENZA Con la “Perugia card Città
museo” si possono visitare dodici mu-
sei, siti monumentali e archeologici.
La carta turistica dura 48 ore, costa 13
euro e offre sconti anche presso negozi
e ristoranti.
Per info: Città di Perugia
Turismo e cultura
http://turismo.comune.perugia.it
lecce
PUGLIA
Salento terra di confine
e di incontro di culture
CAPITALE Lecce ha valorizzato la sua
tradizione culturale di terra di confi-
ne, a un passo dai Balcani, dalla Grecia,
dal Sud del Mediterraneo e presentato
la sua “utopia salentina”: ripensare,
innovandolo, il concetto di Europa e il
ruolo dei cittadini nella società.
VEDERE Considerata l’emblema della
città, la Basilica di Santa Croce (foto)
presenta innumerevoli simboli di
vittoria del cattolicesimo sull’islam.
Molto bella la facciata, su cui spicca
il gran rosone centrale. Scenografico
il complesso monumentale di piazza
Duomo con la Cattedrale della Ma-
donna Assunta.
ACCOGLIENZA Audioguide, card, servizi
si trovano presso il Presidio turistico,
di fronte alla Basilica di Santa Croce.
Dal City terminal di Lecce, all’ingresso
Nord della città, partono la navetta per
l’aeroporto di Brindisi e le linee dirette
verso le località del Salento.
Per info: Pugliapromozione
Tel. 0832/31.41.17. Info Point Corso Vittorio
Emanuele II, tel. 0832/68.29.85.
FC · SETTIMO GIORNO
cagliari
SARDEGNA
Dai monumenti del centro storico
alla spiaggia appena fuori città
CAPITALE La città tesse e disegna nuovi
scenari, coinvolgendo tutti i quartieri
per ricreare un nuovo tessuto cittadi-
no unito. L’obiettivo è di trasformare
Cagliari in un laboratorio di speri-
mentazione, valorizzando il suo ruolo
centrale nel Mediterraneo.
VEDERE La cittadella dei musei, nel
quartiere di Castello, sede dei tesori
artistici della città. La spiaggia del Po-
etto, mare blu e pulito. Il Bastione di
Saint Remy (foto), nel cuore della città
vecchia, uno dei suoi monumenti più
importanti, costruito sulle antiche
cortine difensive del circuito fortifica-
to della città medievale.
ACCOGLIENZA Il centro è abbastanza
raccolto e può essere visitato anche a
piedi. Esistono servizi di trasporto di
vario tipo: trenini turistici, autobus
panoramici per i tour della città e taxi.
Per raggiungere il litorale del Poetto si
prende l’autobus.
Per info: Ufficio del turismo,
tel. 070/67.78.173.
www.cagliariturismo.it
107
FC · SETTIMO GIORNO APPUNTAMENTI N°37 · 2015

IN AGENDA LAINATE
dal 14
Dal 19 settembre al
4 ottobre Villa Litta
Borromeo a Lainate

al 20 (Milano) ospita la
mostra “Saleterrarum”.

settembre
La rassegna indaga il
tema della terra e delle
sue risorse, attraverso
i lavori di 15 artisti.

ASTI tuno contendenti del Palio MILANO

Scrivere a:
appuntamenti@famigliacristiana.it
MONTECAVOLO
Nella parrocchia
di Montecavolo,
a Quattro Castella
(Reggio Emilia),
il 18 settembre, ore
21, tavola rotonda
sul tema: Enciclica
Laudato si’. Interviene
don Antonio Sciortino,
direttore di Famiglia
Cristiana.
UNA TRADIZIONE
ANTICA 8 SECOLI
Tra corse e cortei storici
Il Palio, grande drappo di
velluto con le insegne di
Asti e la raffigurazione del
patrono san Secondo, è il
sogno di ciascuno dei ven-
GENOVA
PALAZZI DEI ROLLI
VISITE GRATUITE
di Asti, il 20 settembre, alle
ore 16. I festeggiamenti co-
minciano nei giorni prece-
denti: il 17 settembre c’è il
Palio degli sbandieratori;
il 18 il mercatino; il 19 la
presentazione dei fantini;
la mattina del 20 la benedi-
zione dei cavalli e il corteo
storico. www.palio.asti.it
BERGAMO
CIVILTÀ CONTADINA
IN BIANCO E NERO
Scatti di vita quotidiana
“Custodire la presenza” è il
titolo della mostra fotogra-
fica di Pepi Merisio, fino al
27 settembre presso il Mo-
nastero di Astino, a Berga-
mo, dove sono esposte circa
cento opere del maestro,
cantore della civiltà conta-
dina del Novecento.
Parte alle 10 la corsa
non competitiva
“Io corro per il Buzzi”,
per i bambini fino a 12
anni, il 19 settembre,
Ospedale dei Bambini
Vittore Buzzi di
Milano, a sostegno dei
neonati prematuri.
Info: tel. 02/57.99.53.59.
MAZZARINO
Festa della Madonna
del Mazzaro, il 20
settembre a Mazzarino
(Caltanissetta), con
processione alle 18.45.
Il 21 settembre, alle ore
21, fuochi di artificio.
Le celebrazioni
proseguono fino
al 30 settembre. Info,
Basilica Santuario
Maria Santissima
del Mazzaro.

MILANO E illuminazione serale

“Ricordati di me.
Gli ultimi dati della
ricerca scientifica” è il
convegno organizzato
dalla Federazione
Alzheimer, il 16
settembre, ore 9,
a Palazzo Marino, a
Milano. Ingresso libero.
PAOLA
Apertura straordinaria dei “Aurea. Borsa del
Palazzi dei Rolli a Genova, turismo religioso e
Patrimonio dell’umanità, il delle aree protette”,
19 e 20 settembre, dalle 10 alla sua decima
alle 19, con ingresso gratui- edizione, si svolge
to. E la sera del 18 settembre dal 17 al 19 settembre
l’illuminazione degli inter- presso il Santuario di
ni permetterà di scorgere, San Francesco di Paola,
attraverso le finestre aperte, a Paola (Cosenza).
i bellissimi affreschi (foto).

108
N°37 · 2015 FC · SETTIMO GIORNO

BORGOMANERO
OSPITALETTO
UN FESTIVAL DEDICATO Per il 50° anniversario
AL LAVORO, OLTRE LA CRISI del Gruppo Marinai
d’Italia di Ospitaletto
Dibattiti e spettacoli (Brescia), dal 13 al 20
Oltre venti appuntamenti con dibattiti, ta- settembre, mostra di
vole rotonde, spettacoli teatrali, una mostra “Modellismo navale”
fotografica, un concerto e il coinvolgimento presso il Centro sociale
di giovani delle scuole nella realizzazione di Ospitaletto, con
del “Festival della dignità umana”, dal 19 set- modelli di velieri, navi
tembre al 9 ottobre a Borgomanero, Cureggio, da guerra e da crociera.
Fontaneto D’Agogna, Romagnano Sesia, in
provincia di Novara. Il tema è: “Lavoro e di-
gnità. Oltre la crisi: scenari e utopie”. LECCO
L’associazione
“Les Cultures Onlus”
DOZZA organizza a Lecco,
dal 19 settembre al 4
BIENNALE DEL MURO DIPINTO ottobre, la 18ª edizione
L’ARTE SCENDE IN STRADA di “Immagimondo.
C’è posto anche per qualche brindisi Festival di viaggi,
luoghi e culture”,
Nel caratteristico borgo medievale di Dozza contro ogni tipo
(Bologna) dal 14 al 20 settembre appunta- di discriminazione.
mento con la XXV “Biennale del muro dipin-
to”. Gli artisti, italiani e internazionali, dipin-
gono i muri delle case sotto gli occhi degli ROMA
spettatori, in un’atmosfera indimenticabile, Dal 20 al 23 settembre
che porta l’arte tra le persone. In programma migliaia di devoti si
concerti, dibattiti, serate in enoteca. Info sul ritrovano presso la
sito www.fondazionedozza.it chiesa di San Salvatore
in Lauro, a Roma, per
commemorare Padre
Pio. Nella chiesa sono
esposte per l’occasione
reliquie del Santo,
tra cui il mantello,
i guanti, le bende.

PIAZZE ITALIANE
Il 20 settembre Aisla,
Associazione italiana
sclerosi laterale
amiotrofica, sarà in
150 piazze italiane,
nella VIII Giornata
nazionale sulla Sla, per
raccogliere fondi da
destinare all’assistenza
dei malati.
FC · SETTIMO GIORNO N°37 · 2015

RAI 1 RAI 2 RAI 3 RAI MOVIE

canale 24

08.00 Tg1 Notiziario
08.20 Passaggio a Nord-Ovest
09.05 Dreams Road Viaggi
09.55 iGiganti Viaggi
10.25 A Sua immagine
10.55 Santa Messa/Angelus
12.20 Linea Verde Estate
13 SETTEMBRE 13.30 Tg1 Notiziario
19 SETTEMBRE 14.00 Wind Music Awards
17.40 Passaggio a Nord-Ovest
18.50 Reazione a catena Quiz
20.00 Tg1 Notiziario
20.35 Affari tuoi Gioco
21.30 NESSUNO MI PUÒ
GIUDICARE Film
(commedia)
IL MEGLIO 23.20 Speciale Tg1
DELLA 00.25 Tg1 Notte Notiziario
SETTIMANA
RETE 4
08.25 Casa Vianello Sit com
09.25 Magnifica Italia Doc.
DOMENICA
07.00 Due uomini e mezzo Tf
07.20 Once upon a time Tf
08.00 Heartland Telefilm
08.45 Il nostro amico Charly Tf
10.15 Cronache animali
11.00 Mezzogiorno in famiglia
13.00 Tg2/Tg2 Motori
13.45 Quelli che aspettano
15.30 Quelli che il calcio
17.10 90° Minuto Zona mista
18.00 90° Minuto Calcio
19.35 Squadra Sp. Cobra 11 Tf
20.30 Tg2 Notiziario
21.00 N.C.I.S. Telefilm
21.45 N.C.I.S. NEW ORLEANS Tf
22.40 La domenica sportiva
01.00 Tg2 Notiziario
01.20 Protestantesimo
CANALE 5
06.00 Prima Pagina
08.00 Tg5 Mattina Notiziario
07.35 Ferdinando I re di...
Film (storico)
09.20 Fuori Binario Cultura
10.10 The cooking show
12.00 Tg3/Fuori Linea/Persone
13.25 Fuori quadro Cultura
14.00 Tg Regione/Tg3
14.30 Il padre della sposa
Film (comm.)
16.05 Il padre della sposa 2
Film (comm.)
18.10 Hotel 6 stelle Docureality
19.00 Tg3/Tg Regione
20.00 Blob Videoframmenti
20.15 Tretre3 Videoframmenti
21.05 PRESADIRETTA Attualità
23.55 Tg3/Tg Regione
00.20 Non uccidere Fiction
ITALIA 1
08.35 Lupin III Cartoni
10.35 Bingo - Senti chi abbaia
10.05 Pane amore e fantasia
Film (comm.)
11.40 Profumo di donna Film
(drammatico)
13.30 Movie extra Cinema
14.05 La macchia umana
Film (dramm.)
15.55 Nata ieri Film
(commedia)
17.35 Rai News - Giorno
17.40 Il computer con le
scarpe da tennis Film
(commedia)
19.20 Questa è la vita Film
(commedia)
21.10 THE TOURIST Film
(thriller)
22.55 Hells on wheels Telefilm
LA 7
07.00 Rassegna stampa
07.30 Tg La7 Notiziario

13
10.00 Santa Messa 09.10 Dream Hotel: Film (comm.) 07.55 Omnibus Attualità
10.50 Le storie di viaggio a... Maldive Film Tv 12.25 Studio Aperto 09.45 Benjamin Lebel Telefilm
11.30 Tg4 Notiziario 11.00 Pianeta Mare Natura 13.00 Sport Mediaset XXL 12.45 Il pollice verde sono io
12.00 Scene da un 12.00 Melaverde Natura 14.00 Lol - Il tempo dell'amore 13.30 Tg La7
matrimonio Varietà 13.00 Tg5 Notiziario Film (comm.) 14.00 La7 Cronache
14.25 Alibi seducente Film 13.40 L'Arca di Noè Animali 16.00 Incantesimi 14.40 La libreria del mistero
(commedia) 14.00 Callas e Onassis d'amore Film Tv 16.30 Josephine Angie
16.20 Una ragione per vivere Film Tv con Luisa Ranieri 17.55 La vita secondo Jim Gardien Telefilm
SETTEMBRE e una per morire Film
(western)
15.45 Il presidente Film
(commedia)
18.30 Studio Aperto Notiziario
19.35 Rush hour - Missione
20.00 Tg La7 Notiziario
20.35 Special guest:
18.50 Tg4 Notiziario 18.45 Speciale Il segreto Parigi Film (azione) Luciana Littizzetto
19.35 Tempesta d'amore Soap 20.00 Tg5 Notiziario 21.10 UN AMORE A 5 STELLE
21.15 MAN ON FIRE Film 20.40 Paperissima sprint 21.25 UN'IMPRESA DA DIO Film Film (comm.)
(thriller) 21.10 IL SEGRETO Soap (commedia) 23.15 In good company Film
00.10 Ocean's thirteen Film 23.30 Speciale Premium 23.15 Lupin III - L'avventura (commedia)
(azione) 01.20 Tg5 Notte Notiziario italiana Cartoni 01.10 Tg La7 Notiziario

SKY PREMIUM REAL TIME TV 2000

Il meglio di Il meglio di canale 31 canale 28

SANTA MESSA
RAI 1 - 10.55
La Basilica di San Francesco
a Ravenna dedicata in
origine ai SS. Apostoli e poi
a San Pietro risale alla metà
del V secolo d.C.. Durante
il Medioevo fu la chiesa
prediletta dei Polentani,
signori della città e ospiti
di Dante, le cui spoglie
sono tutt'oggi custodite
nell'adiacente Tomba
14.00 Sky Sport MotoGP 20.45 Premium Calcio 13.20 Bake Off Italia Cucina 08.30 Santa Messa
Gp San Marino Serie A: Inter - Milan 14.20 Cucine da incubo USA 12.00 Angelus del Papa
classe MotoGP - Gara Calcio 16.10 Abito da sposa cercasi 18.40 L'ispettore Derrick Tf
Motociclismo 21.05 BBC Knowledge 20.10 Alta infedeltà 20.00 S. Rosario da Lourdes
18.00 Eurosport L'America di Obama 21.10 STRANGE LOVE 20.30 Soul Attualità
US Open - Finale Documentario 22.10 Il nostro piccolo 21.00 ALLA LUCE DEL SOLE
maschile Tennis 21.15 Premium Cinema grande amore Film (dramm.)
20.30 Fpx Sports Wall Street: il denaro
Liga: Atletico Madrid - non dorme mai Film TOP CRIME TELENOVA
canale 39 canale 14
Barcellona Calcio (dramm.) con Michael
20.45 Sky Sport 1 Douglas 08.30 Psych Telefilm 14.00 Perché proprio
Serie A: Inter - Milan 21.15 Premium Cinema 2 11.15 Covert affairs Telefilm a me ? Film
Calcio Andiamo a quel paese 15.35 Golden Boy Telefilm (commedia)
21.10 Cinema Max Film (comm.) 17.30 The forgotten Telefilm 15.30 Documentario
Machine Gun Preacher 21.20 Studio Universal 19.20 Law&Order Unità Sp. Tf 16.00 Festival show Musica
Film (drammatico) con Platoon Film 21.10 THE CLOSER Telefilm 18.30 NOVASTADIO Calcio
Gerard Butler (guerra) 22.50 Criminal intent Telefilm 23.00 Mondo agricolo Rubrica

110 Giudizio morale: SCONSIGLIATO PER ADULTI PER FAMIGLIE

N°37 · 2015
LUNEDÌ
14
SETTEMBRE
DA NON PERDERE
AMORE CRIMINALE
RAI 3 - 21.05
Primo programma sulla
Tv italiana a raccontare
e denunciare il crescente
fenomeno dei femminicidi,
"Amore criminale" torna
con un nuovo ciclo di storie
drammaticamente vere
ricostruite anche con l'aiuto
delle testimonianze di amici
e parenti delle vittime.
Conduce Barbara De Rossi.
IL GIOVANE
MONTALBANO 2
RAI 1 - 21.20
L'omicidio di Pasqualino,
conosciuto da tutti in paese
per quel suo "vezzo" di
partecipare, da quando
perse una gamba in
cantiere, a tutti i funerali del
paese, si intreccia con la
scomparsa della moglie del
suo ex datore di lavoro. Un
nuovo caso per Montalbano.
Giudizio critico: MEDIOCRE
RAI 1
06.00 Il caffè di Rai1
06.45 UnoMattina Attualità
08.00 Tg1 Notiziario
09.50 Storie Vere Attualità
10.50 A conti fatti Attualità
12.00 La prova del cuoco
13.30 Tg1/Economia
14.05 La vita in diretta
15.00 Torto o ragione
16.30 Tg1 Notiziario
18.50 Reazione a catena Quiz
20.00 Tg1 Notiziario
20.30 Affari tuoi Gioco
21.20 IL GIOVANE
MONTALBANO 2 Fiction
23.35 Porta a porta Attualità
01.10 Tg1 Notte Notiziario
01.45 Italiani Attualità
RETE 4
06.50 Rescue Special
Operations Telefilm
09.15 Cuore ribelle Soap
09.45 Ricette all'italiana
10.30 Dalla vostra parte
11.30 Tg4 Notiziario
12.00 Detective in corsia Tf
13.00 La signora in giallo Tf
14.00 Lo sportello di Forum
15.30 Flikken Telefilm
16.35 Ieri e oggi in Tv
17.00 Il comandante Florent Tf
18.50 Tg4 Notiziario
19.35 Tempesta d'amore Soap
20.30 QUINTA COLONNA
con Paolo Del Debbio
00.15 Terra! Attualità
01.15 Tg4 Night News
SKY
Il meglio di
20.20 Sky Uno
I super piccoli Doc.
21.00 Cinema Family
Maleficent Film
(fantastico)
21.00 Cinema Classics
Tutti insieme
appassionatamente
Film (music.)
21.10 Cinema 1
Andiamo a quel paese
Film (comm.)
21.10 Sky Atlantic
Texas Rising Miniserie
23.00 History Channel
Roma, la città invisibile
Documentario
DA VEDERE DA NON PERDERE
RAI 2
07.45 Sorgente di vita
08.15 Le sorelle McLeod Tf
09.40 Tg2 Insieme Estate
10.30 Cronache animali
11.00 I fatti vostri Attualità
13.00 Tg2/Estate con Costume
14.00 Detto fatto Attualità
16.15 Castle Telefilm
17.00 The Good Wife Telefilm
18.00 Tg Sport/Tg2 Notiziario
18.50 Elementary Telefilm
19.40 N.C.I.S. Telefilm
20.30 Tg2 Notiziario
21.15 PECHINO EXPRESS -
IL NUOVO MONDO
23.00 Tg2 Notiziario
23.35 Party People Ibiza
00.35 Tg2 Notiziario
CANALE 5
06.00 Prima pagina
08.00 Tg5 Mattina Notiziario
08.45 Mattino Cinque
10.00 Tg5 - Ore 10 Notiziario
11.00 Forum Attualità
13.00 Tg5 Notiziario
13.40 Beautiful Soap
14.10 Una vita Soap
14.45 Uomini e donne Reality
16.10 Il segreto Soap
17.00 Pomeriggio Cinque
18.45 Avanti un altro! Quiz
20.00 Tg5 Notiziario
20.40 Paperissima Sprint
21.10 SOLE A CATINELLE Film
(commedia)
23.40 Supercinema -
Speciale Venezia
PREMIUM
Il meglio di
17.35 Cinema Emotion
Il club degli imperatori
Film (dramm.)
21.15 Premium Cinema
Notte folle a Manhattan
Film (comm.)
21.15 Studio Universal
Gioventù bruciata Film
(dramm.) con James
Dean
21.15 Cinema Energy
Quei bravi ragazzi Film
(drammatico)
21.15 Premium Stories
State of Affairs Telefilm
22.05 Joi
Baby Daddy Sit com
FC · SETTIMO GIORNO
RAI 3 RAI MOVIE
canale 24
06.30 Rassegna stampa 11.05 I figli so' pezzi 'e core
08.00 Agorà Attualità Film (dramm.)
10.00 Mi manda RaiTre 12.50 La legge della camorra
11.00 Elisir Salute Film (dramm.)
12.00 Tg3 Notiziario 14.15 Soul Men Film
12.45 Pane quotidiano Attualità (commedia)
13.10 Il tempo e la storia
14.00 Tg Regione/Tg3
16.00 I passi dell'amore Film
(drammatico)
15.15 La casa nella prateria Tf 17.50 Alla ricerca
16.20 Geo Natura
19.00 Tg3/Tg Regione
dell'assassino Film
(thriller)
20.00 Blob Videoframmenti 19.30 Sturmtruppen Film
20.15 Sconosciuti Attualità (commedia)
20.35 Un posto al sole Soap 21.15 ARRIVA UN CAVALIERE...
21.05 AMORE CRIMINALE Film (western)
con Barbara De Rossi 23.20 Cosmopolis Film
23.00 Il processo del lunedì (drammatico)
00.00 TgR/Tg3 Linea Notte 01.10 Rai News - Notte
ITALIA 1 LA 7
06.45 Cartoni animati 07.00 Rassegna stampa
08.25 Nikita Telefilm 07.30 Tg La7 Notiziario
10.25 Walker Texas Ranger Tf 07.50 Omnibus Meteo
12.25 Studio Aperto Notiziario 07.55 Omnibus Attualità
13.00 Sport Mediaset 09.45 Coffee Break Attualità
13.45 I Simpson Sit com conduce Tiziana Panella
14.35 Futurama Sit com 11.00 L'aria che tira Attualità
15.00 Big Bang Theory Sit com conduce Myrta Merlino
15.25 2 Broke Girls Sit com 13.30 Tg La7 Notiziario
16.00 2 uomini e 1/2 Sit com 14.00 Tg La7 Cronache
16.55 La vita secondo Jim 14.40 Il commissario Maigret
17.50 Camera Cafè Sit com 16.30 Ironside Telefilm
18.30 Studio Aperto Notiziario 18.20 Il commissario Cordier Tf
19.25 C.S.I. Telefilm 20.00 Tg La7 Notiziario
21.10 TRANSPORTER Telefilm 20.35 Otto e mezzo Attualità
00.05 Tiki Taka - Il calcio conduce Lilli Gruber
è il nostro gioco 21.10 GREY'S ANATOMY Telefilm
02.00 Magazine Ch. League 00.30 Tg La7 Notiziario
REAL TIME TV 2000
canale 31 canale 28
13.50 Il boss delle torte 08.30 Santa Messa
15.45 Abito da sposa cercasi 17.30 Il diario del Papa
17.15 4 matrimoni Australia 18.30 Tg2000 Notiziario
19.10 Undercover Boss 19.00 L'ispettore Derrick Tf
20.10 Alta infedeltà 20.00 S. Rosario da Lourdes
21.10 KATIE HOPKINS: 21.05 IO NON HO PAURA Film
MY FAT STORY Doc. (drammatico)
TOP CRIME TELENOVA
canale 39 canale 14
11.45 Monk Telefilm 18.30 Speciale CISL
13.35 Covert affairs Telefilm 19.00 Meteo Live
15.25 R.I.S. Roma 2 Telefilm 19.15 TgN Sera Notiziario
17.50 Monk Telefilm 19.45 Novastadio Sprint
19.30 Covert affairs Telefilm 20.30 LINEA D'OMBRA Attualità
21.10 MAJOR CRIMES Telefilm 23.00 Go-Kartv Motori
22.50 The Closer Telefilm 23.30 On-Race Tv Motori
111
FC · SETTIMO GIORNO
MARTEDÌ
15
SETTEMBRE
DA NON PERDERE
MASTERCHEF
CIELO (CANALE 26) - 21.10
Sono 20 gli aspiranti chef
che dopo una lunga fase di
selezione si contendono ai
fornelli il titolo di Masterchef.
Giudici quanto mai severi
i confermatissimi Bruno
Barbieri, Carlo Cracco e Joe
Bastianich. Per vincere non
basta il talento: in cucina
servono anche pazienza,
freddezza e precisione.
CHAMPIONS
LEAGUE
PREMIUM CALCIO - 20.45
È tempo di Champions
League con due sole
squadre italiane in corsa:
inizia la Juventus impegnata
sul campo del Manchester
City e, il giorno successivo,
la Roma ospita i campioni in
carica del Barcellona. Gol,
commenti e interviste in
chiaro su Italia 1 dalle 22.50.
112
RAI 1
06.00 Il caffè di Rai1
06.45 UnoMattina Attualità
08.00 Tg1 Notiziario
09.50 Storie Vere Attualità
10.50 A conti fatti Attualità
12.00 La prova del cuoco
13.30 Tg1 Notiziario
14.00 Tg1 Economia
14.05 La vita in diretta
15.00 Torto o ragione
16.30 Tg1 Notiziario
18.50 Reazione a catena Quiz
20.00 Tg1 Notiziario
20.30 Affari tuoi Gioco
21.20 GRAND HOTEL Fiction
con E. Franceschini
23.30 Porta a porta Attualità
01.05 Tg1 Notte Notiziario
RETE 4
09.15 Cuore ribelle Soap
09.45 Ricette all'italiana
10.30 Quinta colonna Attualità
11.30 Tg4 Notiziario
12.00 Detective in corsia Tf
13.00 La signora in giallo Tf
14.00 Lo sportello di Forum
15.30 Flikken Telefilm
16.40 L'ultimo cacciatore Film
(drammatico)
18.50 Tg4 Notiziario
19.35 Tempesta d'amore Soap
20.30 Dalla vostra parte
21.15 LE PAROLE CHE NON
TI HO DETTO Film
(drammatico)
00.00 Storia di noi due Film
(drammatico)
SKY
Il meglio di
21.00 Cinema Family
Stepping - Dalla strada
al palcoscenico Film
(musicale)
21.00 Cinema Passion
A Mighty Heart Film
(drammatico)
21.10 Cinema 1
Senza nessuna pietà
Film (drammatico)
con P. Favino
21.10 Cinema Hits
Jobs Film
(biografico)
22.40 Classica HD
Apokàlypsis Doc.
con Gianfranco Ravasi
RAI 2
08.15 Le sorelle McLeod Tf
09.40 Tg2 Insieme Estate
10.30 Cronache animali
11.00 I fatti vostri Attualità
13.00 Tg2 Notiziario
13.30 Tg2 Tutto il bello che c'è
14.00 Detto fatto Attualità
16.15 Castle Telefilm
17.00 The Good Wife Telefilm
18.00 Tg Sport/Tg2 Notiziario
18.50 Elementary Telefilm
19.40 N.C.I.S. Telefilm
20.30 Tg2 Notiziario
21.00 LOL Videoframmenti
21.15 STASERA TUTTO
È POSSIBILE Varietà
23.35 Tg2 Notiziario
23.50 Under the Dome Telefilm
CANALE 5
06.00 Prima Pagina
08.00 Tg5 Mattina Notiziario
08.45 Mattino Cinque
11.00 Forum Attualità
13.00 Tg5 Notiziario
13.40 Beautiful Soap
14.10 Una vita Soap
14.45 Uomini e donne Reality
16.10 Il segreto Soap
17.00 Pomeriggio Cinque
18.45 Avanti un altro! Quiz
20.00 Tg5 Notiziario
20.40 Paperissima Sprint
21.10 BENVENUTI AL SUD Film
(commedia)
23.30 C'è chi dice no Film
(commedia)
00.55 Tg5 Notte Notiziario
PREMIUM
Il meglio di
19.00 Cinema Emotion
Evita Film
(musicale)
19.20 Premium Cinema
The Truth about Charlie
Film (giallo)
20.45 Premium Calcio
Champions League:
Manchester City - Juve
21.15 Studio Universal
Dragonheart Film
(fantastico)
21.15 Premium Stories
Satisfaction Telefilm
22.55 BBC Knowledge
Gli ultimi esploratori
Documentario
Giudizio morale:
RAI 3
06.30 Rassegna stampa
08.00 Agorà Attualità
10.00 Mi manda RaiTre
11.00 Elisir Salute
12.00 Tg3 Notiziario
12.45 Pane quotidiano Attualità
13.10 Il tempo e la storia
14.00 Tg Regione/Tg3
15.15 La casa nella prateria Tf
16.00 Geo Natura
19.00 Tg3 Notiziario
19.30 Tg Regione
20.00 Blob Videoframmenti
20.15 Sconosciuti Attualità
20.35 Un posto al sole Soap
21.05 BALLARÒ Attualità
con Massimo Giannini
00.00 TgR/Tg3 Linea Notte
ITALIA 1
06.45 Cartoni animati
08.25 Nikita Telefilm
10.25 Walker Texas Ranger Tf
12.25 Studio Aperto/Sport
13.45 I Simpson Sit com
14.35 Futurama Sit com
15.00 Big Bang Theory Sit com
15.25 2 Broke Girls Sit com
16.00 2 uomini e 1/2 Sit com
16.55 La vita secondo Jim
17.50 Camera Cafè Sit com
18.30 Studio Aperto Notiziario
19.25 C.S.I. Telefilm
20.20 CHAMPIONS LEAGUE:
R.MADRID-S.DONETSK
22.50 Speciale Ch. League
00.15 Grindhouse Film
(azione)
REAL TIME
canale 31
13.50 Il boss delle torte
15.45 Abito da sposa cercasi
17.15 4 matrimoni Canada
19.10 Undercover Boss
20.10 Alta infedeltà
21.10 ABITO DA SPOSA CERCASI
23.05 Bake Off Italia Cucina
TOP CRIME
canale 39
11.45 Monk Telefilm
13.35 Covert affairs Telefilm
15.25 R.I.S. Roma 2 Telefilm
17.50 Monk Telefilm
19.30 Covert affairs Telefilm
21.10 RIZZOLI & ISLES Telefilm
22.50 Major crimes Telefilm
SCONSIGLIATO
N°37 · 2015
RAI MOVIE
canale 24
10.55 Piedino il questurino
Film (comico)
12.30 California addio Film
(avventura)
14.15 Due partite Film
(commedia)
15.55 Homeland security Film
(commedia)
17.40 Rai News - Giorno
17.45 The Mighty Macs Film
(drammatico)
19.30 I mitici Film
(commedia)
21.15 BE COOL Film
(commedia)
23.25 Magnifica presenza Film
(commedia)
01.10 Rai News - Notte
LA 7
07.00 Rassegna stampa
07.30 Tg La7 Notiziario
07.55 Omnibus Attualità
09.45 Coffee Break Attualità
conduce Tiziana Panella
11.00 L'aria che tira Attualità
conduce Myrta Merlino
13.30 Tg La7 Notiziario
14.00 Tg La7 Cronache
14.40 Il commissario Maigret
16.30 Ironside Telefilm
18.20 Il commissario Cordier Tf
20.00 Tg La7 Notiziario
20.35 Otto e mezzo Attualità
conduce Lilli Gruber
21.10 DI MARTEDÌ Attualità
conduce G. Floris
00.00 Tg La7 Notiziario
TV 2000
canale 28
08.30 Santa Messa
17.30 Il diario del Papa
18.00 S. Rosario da Lourdes
18.30 Tg 2000 Notiziario
19.00 L'ispettore Derrick Tf
20.00 S. Rosario da Lourdes
21.05 BEATI VOI Attualità
TELENOVA
canale 14
19.00 News CISL
19.15 TgN Sera Notiziario
19.45 Novastadio Sprint
20.45 PERCHÉ PROPRIO
A ME? Film
(commedia)
23.00 MilleVoci Musica
PER ADULTI PER FAMIGLIE
N°37 · 2015
MERCOLEDÌ
16
SETTEMBRE
DA NON PERDERE
MA COME TI
VESTI?!
REAL TIME - 21.10
Torna la serie che mette al
servizio di chi ha bisogno
di un deciso cambio di
stile nell'abbigliamento
l'esperienza "fashion"
di Enzo Miccio e Carla
Gozzi. Dopo aver appreso
qualche "trucco" del
mestiere, i protagonisti
mostreranno il nuovo look.
WE WANT SEX
LAEFFE (CANALE 50) - 22.45
1968, Inghilterra. In una
fabbrica con oltre 55mila
operai lavorano anche 187
donne che non sono trattate
e retribuite alla stregua dei
colleghi uomini. All'ennesimo
atto che pregiudica la loro
condizione, le donne iniziano
una protesta che trova
un alleato insperato
nel ministro.
Giudizio critico: MEDIOCRE
RAI 1
06.00 Il caffè di Rai1
06.45 UnoMattina Attualità
08.00 Tg1 Notiziario
09.35 Linea Verde Meteo Verde
09.50 Storie Vere Attualità
10.50 A conti fatti Attualità
12.00 La prova del cuoco
13.30 Tg1 Notiziario
14.00 Tg1 Economia
14.05 La vita in diretta
15.00 Torto o ragione
16.30 Tg1 Notiziario
18.50 Reazione a catena Quiz
20.00 Tg1 Notiziario
20.30 Affari tuoi Gioco
21.20 GRAND HOTEL Fiction
23.30 Porta a porta Attualità
01.05 Tg1 Notte Notiziario
RETE 4
09.15 Cuore ribelle Soap
09.45 Ricette all'italiana
10.30 Dalla vostra parte
11.30 Tg4 Notiziario
12.00 Detective in corsia Tf
13.00 La signora in giallo Tf
14.00 Lo sportello di Forum
15.30 Flikken Telefilm
16.50 Come prima, meglio...
Film (comm.)
18.50 Tg4 Notiziario
19.35 Tempesta d'amore Soap
20.30 Dalla vostra parte
21.15 DUE SETTIMANE
PER INNAMORARSI Film
(commedia)
23.20 Sono pazzo di Iris Blond
Film (comm.)
SKY
Il meglio di
18.30 Sky Sport 3
Campionati europei:
quarti di finale Basket
20.25 Manga
Mazinga Z Cartoni
21.00 Cinema Family
I fratelli Grimm
e l'incantevole strega
Film (fant.)
21.00 Fox Crime
The Americans Telefilm
21.10 Cinema 1
Benvenuti al Nord Film
(commedia)
21.10 Cinema Hits
Rush Film
(azione)
DA VEDERE DA NON PERDERE
RAI 2
08.15 Le sorelle McLeod Tf
09.40 Tg2 Insieme Estate
10.30 Cronache animali
11.00 I fatti vostri Attualità
13.00 Tg2 Notiziario
13.30 Tg2 Estate con Costume
14.00 Detto fatto Attualità
16.15 Castle Telefilm
17.00 The Good Wife Telefilm
18.00 Tg Sport/Tg2 Notiziario
18.50 Elementary Telefilm
19.40 N.C.I.S. Telefilm
20.30 Tg2 Notiziario
21.00 LOL Videoframmenti
21.15 CRIMINAL MINDS Tf
22.50 Under the Dome Tf
23.40 Evolution Attualità
00.35 Tg2 Notiziario
CANALE 5
06.00 Prima Pagina
08.00 Tg5 Mattina Notiziario
08.45 Mattino Cinque
11.00 Forum Attualità
13.00 Tg5 Notiziario
13.40 Beautiful Soap
14.10 Una vita Soap
14.45 Uomini e donne Reality
16.10 Il segreto Soap
17.00 Pomeriggio Cinque
18.45 Avanti un altro! Quiz
20.00 Tg5 Notiziario
20.40 Paperissima Sprint
21.10 SQUADRA ANTIMAFIA 7
Telefilm con Marco Bocci
23.30 Matrix Attualità
conduce Luca Telese
00.55 Tg5 Notte Notiziario
PREMIUM
Il meglio di
20.45 Premium Calcio
Champions League:
Roma - Barcellona
21.05 BBC Knowledge
Viaggio nei parchi
nazionali britannici
Documentario
21.15 Premium Cinema
This is where
I leave you Film
(commedia)
21.15 Cinema Energy
Ritorno al futuro 3
Film (fant.)
23.10 Studio Universal
Spartacus Film
(storico)
FC · SETTIMO GIORNO
RAI 3 RAI MOVIE
canale 24
06.30 Rassegna stampa 10.40 Fotoromanzo Film
08.00 Agorà Attualità (commedia)
10.00 Mi manda RaiTre 12.15 Squadra antitruffa Film
11.00 Elisir Salute (poliziesco)
12.00 Tg3 Notiziario 14.00 American gigolò Film
12.45 Pane quotidiano Attualità (drammatico)
13.10 Il tempo e la storia
14.00 Tg Regione/Tg3
16.00 Il diario di Anna Frank
Film (dramm.)
15.15 La casa nella prateria Tf 17.45 Rai News - Giorno
16.00 Geo Natura
19.00 Tg3 Notiziario
17.50 Gente di Roma Film
(commedia)
19.30 Tg Regione 19.30 Patroclooo! ... Film
20.00 Blob Videoframmenti (comico)
20.15 Sconosciuti Attualità 21.15 BULL DURHAM Film
20.35 Un posto al sole Soap (commedia)
21.05 CHI L'HA VISTO? Attualità 23.05 Vestito per uccidere
con Federica Sciarelli Film (thriller)
00.00 TgR/Tg3 Linea Notte 00.50 Rai News - Notte
ITALIA 1 LA 7
08.25 Nikita Telefilm 07.00 Rassegna stampa
10.25 Walker Texas Ranger Tf 07.30 Tg La7 Notiziario
12.25 Studio Aperto Notiziario 07.50 Omnibus Meteo
13.00 Sport Mediaset 07.55 Omnibus Attualità
13.45 I Simpson Sit com 09.45 Coffee Break Attualità
14.35 Futurama Sit com conduce Tiziana Panella
15.00 Big Bang Theory Sit com 11.00 L'aria che tira Attualità
15.25 2 Broke Girls Sit com conduce Myrta Merlino
16.00 2 uomini e 1/2 Sit com 13.30 Tg La7 Notiziario
16.55 La vita secondo Jim 14.00 Tg La7 Cronache
17.50 Camera Cafè Sit com 14.40 Il commissario Maigret
18.30 Studio Aperto Notiziario 16.30 Ironside Telefilm
19.25 C.S.I. Telefilm 18.20 Il commissario Cordier Tf
20.20 CHAMPIONS LEAGUE: 20.00 Tg La7 Notiziario
CHELSEA-MACCABI T.A. 20.35 Otto e mezzo Attualità
22.50 Speciale Ch. League 21.10 LA GABBIA Attualità
00.15 Planet Terror Film conduce G. Paragone
(azione) 00.00 Tg La7 Notiziario
REAL TIME TV 2000
canale 31 canale 28
13.50 Il boss delle torte 08.30 Santa Messa
15.45 Abito da sposa cercasi 10.00 Udienza del Papa
17.15 4 matrimoni Canada 17.30 Il diario del Papa
19.10 Undercover Boss 18.00 S. Rosario da Lourdes
20.10 Alta infedeltà 18.30 Tg 2000 Notiziario
21.10 MA COME TI VESTI?! 19.00 L'ispettore Derrick Tf
23.05 Paso Doble Docureality 21.15 NATI IERI Fiction
TOP CRIME TELENOVA
canale 39 canale 14
11.45 Monk Telefilm 07.30 Rassegna stampa
13.35 Covert affairs Telefilm 18.30 Speciale CISL
15.25 R.I.S. Roma 2 Telefilm 19.00 Le ricette di Guerrino
17.50 Monk Telefilm 19.15 TgN Sera Notiziario
19.30 Covert affairs Telefilm 19.45 NOVASTADIO Calcio
21.10 LAW&ORDER XIV Tf 23.00 Supersea Rubrica
22.50 Rizzoli & Isles Telefilm 23.30 Hard Trek Rubrica
113
FC · SETTIMO GIORNO N°37 · 2015

GIOVEDÌ RAI MOVIE

17
RAI 1 RAI 2 RAI 3 canale 24

06.00 Il caffè di Rai1
06.45 UnoMattina Attualità
08.00 Tg1 Notiziario
09.50 Storie Vere Attualità
10.50 A conti fatti Attualità
12.00 La prova del cuoco
SETTEMBRE 13.30 Tg1 Notiziario
14.00 Tg1 Economia
14.05 La vita in diretta
DA NON PERDERE 15.00 Torto o ragione
16.30 Tg1 Notiziario
18.50 Reazione a catena Quiz
20.00 Tg1 Notiziario
20.30 Affari tuoi Gioco
21.20 PROVACI ANCORA
PROF 6 Fiction
23.30 Porta a porta Attualità
01.05 Tg1 Notte Notiziario
08.15 Le sorelle McLeod Tf
09.40 Tg2 Insieme Estate
10.30 Cronache animali
11.00 I fatti vostri Attualità
13.00 Tg2 Notiziario
13.30 Tg2 Estate con Costume
14.00 Detto fatto Attualità
16.15 Castle Telefilm
17.00 The Good Wife Telefilm
18.00 Tg Sport/Tg2 Notiziario
18.50 Elementary Telefilm
19.40 N.C.I.S. Telefilm
20.30 Tg2 Notiziario
21.00 LOL Videoframmenti
21.15 VIRUS - IL CONTAGIO
DELLE IDEE Attualità
23.50 Tg2 Notiziario
00.05 Obiettivo Pianeta Natura
06.30 Rassegna stampa 10.20 Pensando a te Film
08.00 Agorà Attualità (musicale)
10.00 Mi manda RaiTre 11.55 Storia de fratelli e... Film
11.00 Elisir Salute (commedia)
12.00 Tg3 Notiziario 13.35 Un medico, un uomo
12.45 Pane quotidiano Attualità Film (dramm.)
13.10 Il tempo e la storia
14.00 Tg Regione/Tg3
15.40 I guardiani del faro
Film (dramm.)
15.15 La casa nella prateria Tf 17.20 Rai News - Giorno
16.00 Geo Natura
19.00 Tg3/Tg Regione
17.25 Topkapi Film
(giallo)
20.00 Blob Videoframmenti 19.30 Vai avanti tu che a me...
20.15 Sconosciuti Attualità Film (comm.)
20.35 Un posto al sole Soap 21.15 TRENO DI NOTTE
21.05 THE EAGLE Film PER LISBONA Film
(avventura) (drammatico)
23.05 TgR/Tg3 Linea Notte 23.10 Le streghe di Salem
23.45 Doc 3 Documentario Film (horror)

THE EAGLE RETE 4 CANALE 5 ITALIA 1 LA 7

RAI 3 - 21.05
Marco Aquila è un giovane
centurione romano
motivato a far luce sulla
Nona Legione comandata
dal padre e scomparsa
misteriosamente anni prima.
In compagnia dello schiavo
Esca si addentra in territori
inesplorati: affronta ostacoli
e nemici sempre più ardui
fino a scoprire la verità.
06.50 Rescue Special
Operations Telefilm
09.15 Cuore ribelle Soap
09.45 Ricette all'italiana
10.30 Dalla vostra parte
11.30 Tg4 Notiziario
12.00 Detective in corsia Tf
13.00 La signora in giallo Tf
14.00 Lo sportello di Forum
15.30 Flikken Telefilm
16.50 Noi uomini duri Film
(commedia)
18.50 Tg4 Notiziario
19.35 Tempesta d'amore Soap
20.30 Dalla vostra parte
21.15 THE MENTALIST Telefilm
23.20 Rizzoli & Isles Telefilm
01.20 Tg4 Night News
06.00 Prima Pagina
08.00 Tg5 Mattina Notiziario
08.45 Mattino Cinque
11.00 Forum Attualità
13.00 Tg5 Notiziario
13.40 Beautiful Soap
14.10 Una vita Soap
14.45 Uomini e donne Reality
16.10 Il segreto Soap
17.00 Pomeriggio Cinque
18.45 Avanti un altro! Quiz
20.00 Tg5 Notiziario
20.40 Paperissima Sprint
21.10 IL SEGRETO Soap
con Maria Bouzas
23.30 Maurizio Costanzo
Show - La storia
00.30 Tg5 Notte Notiziario
06.45 Cartoni animati
08.25 Nikita Telefilm
10.25 Walker Texas Ranger Tf
12.25 Studio Aperto Notiziario
13.00 Sport Mediaset
13.45 I Simpson Sit com
14.35 Futurama Sit com
15.00 Big Bang Theory Sit com
15.25 2 Broke Girls Sit com
16.00 2 uomini e 1/2 Sit com
16.55 La vita secondo Jim
17.50 Camera Cafè Sit com
18.30 Studio Aperto Notiziario
19.25 C.S.I. Telefilm
21.10 THE A-TEAM Film
(azione)
23.35 Drive angry Film
(azione)
07.00 Rassegna stampa
07.30 Tg La7 Notiziario
07.55 Omnibus Attualità
09.45 Coffee Break Attualità
11.00 L'aria che tira Attualità
13.30 Tg La7 Notiziario
14.00 Tg La7 Cronache
14.40 Il commissario Maigret
16.30 Ironside Telefilm
18.20 Il commissario Cordier Tf
20.00 Tg La7 Notiziario
20.35 Otto e mezzo Attualità
conduce Lilli Gruber
21.10 MISSIONE TATA Film
(commedia)
23.00 La casa dei fantasmi
Film (comm.)
01.00 Tg La7 Notiziario

SKY PREMIUM REAL TIME TV 2000

Il meglio di Il meglio di canale 31 canale 28

19.00 Sky Sport 1 21.15 Premium Cinema 13.50 Il boss delle torte 08.30 Santa Messa
Europa League Calcio I mercenari 3 Film 15.45 Abito da sposa cercasi 17.30 Il diario del Papa
TRENO DI NOTTE 21.00 Cinema Family (azione) con Sylvester 17.15 4 matrimoni Canada 18.00 S. Rosario da Lourdes
PER LISBONA Ortone e il mondo Stallone 19.10 Undercover Boss 18.30 Tg2000 Notiziario
dei Chi Film 21.15 Premium Stories 20.10 Alta infedeltà 19.00 L'ispettore Derrick Tf
RAI MOVIE - 21.15 (animazione) Undercover Telefilm 21.10 NON SAPEVO DI ESSERE 21.05 INCANTESIMO Film
21.10 Sky Arte 22.50 Cinema Emotion INCINTA Docureality (drammatico)
Il colto e raffinato professor La Grande Madre Doc. La guerra
Gregorovius salva dal 21.10 Sky Uno di Charlie Wilson Film TOP CRIME TELENOVA
suicidio una donna canale 39 canale 14
X-Factor 2015 - (commedia)
misteriosa che, prima di Audizioni Talent show 22.55 BBC Knowledge 11.45 Monk Telefilm 18.30 Documentario
sparire nel nulla, gli lascia 21.10 Classica HD Islanda, natura 13.35 Covert affairs Telefilm 19.00 Le ricette di Guerrino
un libro. Inizia qui un viaggio John Cage - Journeys selvaggia Doc. 15.25 R.I.S. Roma 2 Telefilm 19.15 TgN Sera Notiziario
che lo porta a Lisbona in sound Doc. 23.05 Studio Universal 17.50 Monk Telefilm 19.45 Novastadio Sprint
sulle tracce di un medico 22.00 Nat Geo People Ogni maledetta 19.30 Covert affairs Telefilm 20.30 GRIGLIA DI PARTENZA
partigiano vissuto sotto il L'incredibile Dr. Pol domenica Film 21.10 BONES Telefilm 23.00 Go-Kartv Motori
regime di Salazar. Docureality (drammatico) 22.50 Law&Order XIV Tf 23.30 On-race Tv Motori

114 Giudizio morale: SCONSIGLIATO PER ADULTI PER FAMIGLIE

N°37 · 2015
VENERDÌ
18
SETTEMBRE
DA NON PERDERE
4 RISTORANTI
CIELO (CANALE 26) - 22.00
Lo chef Alessandro
Borghese veste i panni del
giudice e inizia un viaggio in
lungo e in largo attraverso
l'Italia per trovare, di
puntata in puntata, quattro
ristoratori pronti a sfidarsi
fino all'ultima ricetta. Gli
ingredienti per vincere?
Location, menu, servizio
e... conto.
TROPPO GIUSTI
RAI 2 - 23.40
Andrea Delogu e Marco
Giusti portano gli
spettatori alla scoperta
dei nuovi film in uscita
nelle sale e ne incontrano
attori e registi, per
intentare, con il contributo
di critici senza peli
sulla lingua, dei veri
e propri "processi"...
cinematografici.
Giudizio critico: MEDIOCRE
RAI 1
06.00 Il caffè di Rai1
06.45 UnoMattina Attualità
08.00 Tg1 Notiziario
09.50 Storie Vere Attualità
10.50 A conti fatti Attualità
12.00 La prova del cuoco
13.30 Tg1 Notiziario
14.00 Tg1 Economia
14.05 La vita in diretta
15.00 Torto o ragione
16.30 Tg1 Notiziario
18.50 Reazione a catena Quiz
20.00 Tg1 Notiziario
20.30 Affari tuoi Gioco
21.20 TALE E QUALE SHOW
Varietà con Carlo Conti
23.45 TV7 Attualità
00.50 Tg1 Notte Notiziario
RETE 4
06.50 Rescue Sp. Operations Tf
09.15 Cuore ribelle Soap
09.45 Ricette all'italiana
10.30 Dalla vostra parte
11.30 Tg4 Notiziario
12.00 Detective in corsia Tf
13.00 La signora in giallo Tf
14.00 Lo sportello di Forum
15.30 Ieri e oggi in Tv
16.10 Il tunnel della libertà
Film (dramm.)
18.50 Tg4 Notiziario
19.55 Tempesta d'amore Soap
20.30 Dalla vostra parte
21.15 QUARTO GRADO
Attualità con G. Nuzzi
00.30 Nessuno può sentirti
Film Tv con Barry Corbin
SKY
Il meglio di
14.15 History Channel
11/9 - Gli italiani
nelle torri Documentario
21.00 Cinema Family
Ella Enchanted Film
(fantastico)
21.00 Cinema Max
Django Unchained Film
(western) con Jamie
Foxx
21.00 Cinema Cult
Jimi - All is by
my side Film (biografico)
21.10 Cinema 1
Il mio amico Nanuk Film
(avventura)
DA VEDERE DA NON PERDERE
RAI 2
08.10 Le sorelle McLeod Tf
09.40 Tg2 Insieme Estate
10.30 Cronache animali
11.00 I fatti vostri Attualità
13.00 Tg2 Notiziario
13.30 Tg2 Eat Parade
14.00 Detto fatto Attualità
16.15 Castle Telefilm
17.00 The Good Wife Telefilm
18.00 Tg Sport/Tg2 Notiziario
18.50 Elementary Telefilm
19.40 N.C.I.S. Telefilm
20.30 Tg2 Notiziario
21.00 LOL Videoframmenti
21.15 G.I. JOE - LA VENDETTA
Film (azione)
23.25 Tg2 Notiziario
23.40 Troppo Giusti Cinema
CANALE 5
06.00 Prima Pagina
08.00 Tg5 Mattina Notiziario
08.45 Mattino Cinque
11.00 Forum Attualità
13.00 Tg5 Notiziario
13.40 Beautiful Soap
14.10 Una vita Soap
14.45 Uomini e donne Reality
16.10 Il segreto Soap
17.00 Pomeriggio Cinque
18.45 Avanti un altro! Quiz
20.00 Tg5 Notiziario
20.40 Paperissima Sprint
21.10 L'ONORE E IL RISPETTO -
PARTE QUARTA Fiction
23.15 North Country Film
(drammatico)
00.55 Tg5 Notte Notiziario
PREMIUM
Il meglio di
21.15 Premium Cinema
Il mio amico Nanuk Film
(avventura)
21.15 Premium Cinema 2
Rio Film
(animazione)
21.15 Cinema Emotion
Il curioso caso
di Benjamin Button Film
(fantastico)
21.15 Cinema Energy
Hunger Games Film
(azione)
22.55 BBC Knowledge
Cavalleria e tradimenti:
la Guerra dei 100 anni
Documentario
RAI 3
06.30 Rassegna stampa
08.00 Agorà Attualità
10.00 Mi manda RaiTre
11.00 Elisir Salute
12.00 Tg3 Notiziario
12.45 Pane quotidiano Attualità
13.10 Il tempo e la storia
14.00 Tg Regione/Tg3
15.15 La casa nella prateria Tf
16.00 Geo Natura
19.00 Tg3 Notiziario
19.30 Tg Regione
20.00 Blob Videoframmenti
20.15 Sconosciuti Attualità
20.35 Un posto al sole Soap
21.05 NON UCCIDERE Fiction
23.05 TgR/Tg3 Linea Notte
23.45 Correva l'anno Storia
ITALIA 1
06.45 Cartoni animati
08.25 Nikita Telefilm
10.25 Walker Texas Ranger Tf
12.25 Studio Aperto/Sport
13.45 I Simpson Sit com
14.35 Futurama Sit com
15.00 Big Bang Theory Sit com
15.25 2 Broke Girls Sit com
16.00 2 uomini e 1/2 Sit com
16.55 La vita secondo Jim
17.50 Camera Cafè Sit com
18.30 Studio Aperto Notiziario
19.25 C.S.I. Telefilm
21.10 DIE HARD - UN BUON
GIORNO PER MORIRE
Film (azione)
23.10 Daylight Film
(azione)
REAL TIME
canale 31
13.50 Il boss delle torte
15.45 Abito da sposa cercasi
17.15 4 matrimoni Canada
19.10 Undercover Boss
20.10 Alta infedeltà
21.10 BAKE OFF ITALIA
22.10 Cucine da incubo
TOP CRIME
canale 39
11.45 Monk Telefilm
13.35 Covert affairs Telefilm
15.25 R.I.S. Roma 2 Telefilm
17.50 Monk Telefilm
19.30 Covert affairs Telefilm
21.10 THE FORGOTTEN Telefilm
22.00 Person of interest Tf
FC · SETTIMO GIORNO
RAI MOVIE
canale 24
10.45 La legione dei dannati
Film (guerra)
12.20 Arrivano Django e... Film
(western)
14.00 Una vedova allegra...
Film (comm.)
15.50 Ritorno a Tara Road
Film (dramm.)
17.50 Tutte le manie di Bob
Film (comm.)
19.30 Un ragazzo
e una ragazza Film
(commedia)
21.15 STOLEN Film
(thriller)
22.55 The Company Men Film
(drammatico)
00.40 Rai News - Notte
LA 7
07.00 Rassegna stampa
07.30 Tg La7 Notiziario
07.50 Omnibus Meteo
07.55 Omnibus Attualità
09.45 Coffee Break Attualità
11.00 L'aria che tira Attualità
13.30 Tg La7 Notiziario
14.00 Tg La7 Cronache
14.40 Il commissario Maigret
16.30 Ironside Telefilm
18.20 Il commissario Cordier Tf
20.00 Tg La7 Notiziario
20.35 Otto e mezzo Attualità
conduce Lilli Gruber
21.10 JOSEPHINE
ANGIE GARDEN Telefilm
23.00 Miss Italia - Selezioni
00.00 Tg La7 Notiziario
TV 2000
canale 28
08.30 Santa Messa
17.35 Il diario del Papa
18.30 Tg2000 Notiziario
19.00 S. Rosario da Lourdes
20.00 L'ispettore Derrick Tf
21.00 LA BANDA DEGLI ONESTI
Film (comm.)
TELENOVA
canale 14
18.30 I fedeli amici
dell'uomo Doc.
19.00 News CISL
19.15 TgN Sera Notiziario
19.45 Novastadio Sprint
20.45 LINEA D'OMBRA Attualità
23.00 MilleVoci Musica
115
FC · SETTIMO GIORNO
SABATO
19
SETTEMBRE
DA NON PERDERE
DIVING WORLD
SERIES
DMAX (CANALE 52) - 09.55
Chi si è innamorato
dell'eleganza e leggerezza
dei tuffi dal trampolino di
Tania Cagnotto chiedendosi
come faccia, ancora non
ha visto i "matti" che si
lanciano da spettacolari
dirupi a 27 metri d'altezza
dalla superficie dell'acqua.
Adrenalina, forza e talento.
NAPOLI: LA CITTÀ
DEI SANGUI
FOCUS (CANALE 56) - 21.15
Non solo san Gennaro.
Fede e spiritualità a Napoli
si fondono con tradizioni
antiche legate allo
scioglimento del sangue che
interessa le reliquie di tanti
martiri. In un documentario
che non indaga ma racconta,
teologi e scienziati danno la
loro interpretazione.
116
RAI 1
08.00 Tg1 Notiziario
08.25 Passaggio a Nord Ovest
09.05 Top Moda
09.55 Fuori luogo Cultura
11.00 Linea Verde Orizzonti
12.00 La prova del cuoco
13.30 Tg1 Notiziario
14.00 Linea Blu Natura
15.20 Legàmi Soap
17.15 A Sua immagine
17.45 Passaggio a Nord Ovest
18.50 Reazione a catena Quiz
20.00 Tg1 Notiziario
20.30 Affari tuoi Gioco
21.10 TI LASCIO UNA CANZONE
Varietà con A. Clerici
00.35 Tg1 Notiziario
00.50 Cinematografo
RETE 4
06.55 Tg4 Night News
08.05 Casa Vianello Sit com
08.35 Crociera Vianello Film Tv
10.45 Ricette all'italiana
11.30 Tg4 Notiziario
12.00 Detective in corsia Tf
13.00 La signora in giallo Tf
14.00 Lo sportello di Forum
15.30 Ieri e oggi in Tv speciale
15.55 Monk Telefilm
16.50 Poirot Telefilm
18.50 Tg4 Notiziario
19.35 The Mentalist Telefilm
21.30 TODAY YOU DIE Film
(azione)
23.35 L'uomo nel mirino Film
(poliziesco)
02.00 Tg4 Night News
SKY
Il meglio di
12.30 Sky Sport 2
World Cup Rugby
15.00 Sky Sport F1
Gp Singapore Formula 1 -
Qualifiche Automobilismo
18.00 Sky Arte
Nina Simone - Live '76
Musica
20.45 Sky Sport 1
Serie A: Milan - Palermo
Calcio
21.00 Cinema Cult
Kill Bill vol. 1 e 2 Film
(azione)
21.10 Classica HD
Giuseppe Verdi:
Nabucco Opera
RAI 2
08.00 Lassie Telefilm
08.25 Heartland Telefilm
09.10 Sulla via di Damasco
10.15 Il nostro amico Charly
11.00 Mezzogiorno in famiglia
13.00 Tg2 Notiziario
13.25 Rai Sport Dribbling
14.00 Gp Singapore Formula 1
16.25 Squadra Sp. Stoccarda
17.10 Sereno Variabile Natura
18.05 Viaggi da record Natura
18.40 90° mintuo Serie B
19.35 Squadra Sp. Cobra 11 Tf
20.30 Tg2 Notiziario
21.05 CASTLE Telefilm
21.50 ELEMENTARY Telefilm
23.00 Rai Sport Sabato Sprint
23.45 Tg2/Dossier
CANALE 5
08.00 Tg5 Mattina Notiziario
09.10 Aftermath Doc.
10.30 Supercinema -
Speciale Venezia
11.00 Forum Attualità
13.00 Tg5 Notiziario
13.40 Inga Lindstrom:
Arrivederci a Eriksberg
16.15 Nassiryia Film Tv
con Raoul Bova
18.45 Avanti un altro Quiz
20.00 Tg5 Notiziario
20.40 Paperissima Sprint
21.10 TU SI QUE VALES
Talent show
00.30 Speciale TG5 - Todos
Americanos Attualità
01.40 Tg5 Notte Notiziario
PREMIUM
Il meglio di
19.15 BBC Knowledge
Top Secret: nel mondo
dell'Intelligence Doc.
20.45 Premium Calcio
Serie A: Milan - Palermo
Calcio
21.15 Premium Cinema
Quasi amici Film
(commedia)
con Omar Sy
21.15 Studio Universal
A scuola con papà Film
(commedia)
22.50 Premium Cinema 2
I fantastici viaggi
di Gulliver Film
(fantastico)
Giudizio morale:
RAI 3
08.00 La Rai racconta
il Festival di Venezia
09.00 Campane a martello
Film (dramm.)
10.25 Catene Film
(commedia)
12.00 Tg3/TgR Expo Week
13.05 TgR Il Settimanale
14.00 Tg Regione/Tg3
14.55 TgR Prix Italia
16.20 Presadiretta Attualità
18.00 The cooking show
19.00 Tg3/Tg Regione
20.15 Superstoria 2015 Corti
21.00 I DIECI COMANDAMENTI
23.10 Tg3/Tg Regione
23.30 Stelle nere Attualità
00.30 Tg3 Notiziario
ITALIA 1
06.50 Cartoni animati
08.45 Scooby-Doo e il
fantasma della strega
10.25 American Girl Film Tv
12.25 Studio Aperto/Sport
13.45 Red Bull Fantasy/X-Alps
14.45 GP Spagna SuperBike
15.55 Tutto l'amore del mondo
Film (comm.)
17.55 Camera Cafè Sit com
18.30 Studio Aperto Notiziario
19.25 Le avventure di Sammy
Film (animaz.)
21.10 MADAGASCAR 3 Film
(animazione)
22.55 Animals United Film
(animazione)
00.45 Studio Aperto La Giornata
REAL TIME
canale 31
14.20 Appuntamenti bestiali
15.15 Paso Doble Docureality
16.15 Ma come ti vesti?!
17.15 Bake Off Italia Cucina
18.10 Cucine da incubo
20.10 Chi diavolo ho sposato?
21.10 CRIMINI DEL CUORE
TOP CRIME
canale 39
06.45 Presagi Film Tv
08.35 Psych Telefilm
11.20 Covert affairs Telefilm
15.40 Ultimo Miniserie
17.35 The Closer Telefilm
19.30 CRIMINAL INTENT Telefilm
22.50 Romanzo criminale Tf
SCONSIGLIATO
N°37 · 2015
RAI MOVIE
canale 24
10.25 Se fossi in te Film
(commedia)
12.10 14 anni vergine Film
(commedia)
13.55 Get Shorty Film
(commedia)
15.45 Iron Will Film
(avventura)
17.55 L'ultimo Crodino Film
(commedia)
19.30 The Clan Film
(commedia)
21.15 1885: LA PRIMA GRANDE
RAPINA AL TRENO Film
(western)
23.10 La vendetta dell'uomo
chiamato cavallo Film
(western)
LA 7
07.00 Rassegna stampa
07.30 Tg La7 Notiziario
07.50 Omnibus Meteo
07.55 Omnibus Attualità
10.00 Coffee Break Attualità
conduce Tiziana Panella
11.30 L'aria che - Sabato
12.45 Magazine Sette
13.30 Tg La7 Notiziario
14.00 Tg La7 Cronache
14.40 Miss Italia - Selezioni (R)
15.40 Jack Frost Telefilm
20.00 Tg La7 Notiziario
20.35 Otto e mezzo - Sabato
21.10 BENJAMIN LEBEL -
DELITTI DOC Telefilm
23.00 Miss Italia - Selezioni
00.00 Tg La7 Notiziario
TV 2000
canale 28
08.30 Santa Messa
17.35 Il vangelo della domenica
18.30 Tg 2000 Notiziario
19.00 L'ispettore Derrick Tf
20.00 S. Rosario da Lourdes
20.30 VIAGGIO DEL PAPA
A CUBA E NEGLI USA
TELENOVA
canale 14
07.50 I fedeli amici
dell'uomo Doc.
08.30 Occasioni da shopping
18.30 Mondo agricolo
19.15 Le ricette di Guerrino
19.30 NOVASTADIO Calcio
23.00 Vie Verdi Rubrica
PER ADULTI PER FAMIGLIE
N°37 · 2015 FC

settimanale di attualità
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N°37 · 2015 FC · SETTIMO GIORNO

LO ZOO DI MORBILANDIA In collaborazione con

di Antonietta Manca QUESTO MESE
SUPER G
Fungo OCCORRENTE
Per iniziare hai bisogno di un coltello
di plastica e di due palline di plastilina,
Il mensile per i leori 12 +
Fumeo, leeratura, poesia

una bianca e una rossa.

1.  Prendi la pallina bianca e dividila

a metà, poi dividi una delle due metà
in quattro parti.

2.  Prendi il pezzo

di plastilina bianca
più grande e modellalo
3.  Prendi la pallina rossa e dividila in due parti.

a forma di gocciolina. FUMETTO

DOPPIO ASSASSINIO
IN RUE MOURGUE
di Céka – Clod

4.  Prendi una delle due metà

di plastilina rossa
e mettila sopra la punta 5.  Prendi adesso uno degli spicchi
piccoli bianchi e fai un bel vermetto.
della gocciolina bianca.

6.  Con il coltello di plastica taglia tanti pezzetti

che modellerai a forma di palline.
RACCONTO
BRADO
di E. Paglia – S. Frasseo

7.  Attacca le palline che hai

appena fatto sulla parte rossa
del fungo in ordine sparso.
Per informazioni:
tel. 02/48.02.75.75
Il tuo fungo è finito,
ma stai attento è velenoso! 8.  Se vuoi, con la plastilina avanzata
fai un funghetto più piccolo!
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119
FC · SETTIMO GIORNO I GIOCHI N°37 · 2015

120
N°37 · 2015 I FATTI DEL GIORNO FC · SETTIMO GIORNO

illustrazione di SEVERINO BARALDI

CALCI E PUGNI, COSÌ IL SURFISTA RESPINGE L’ATTACCO DI UN’ORCA

Non capita tutti i giorni di essere attaccati da un’orca, ma ancor più stupefacente è
respingerla usando i pugni e la propria tavola da surf. È successo a Kaleo Roberson, alle
isole Hawaii, mentre stava surfando con i suoi tre figli al largo dell’isola di Maui. L’uomo era
vicino alla riva quando è stato attaccato da un’orca gigantesca, lunga almeno quattro metri.
Memore dei consigli letti su Internet, Kaleo ha provato a colpirla con i pugni, poi l’ha vista
emergere con le fauci aperte, alla fine è riuscito ad allontanarla. Un’impresa da brividi...
121
FC · SETTIMO GIORNO BUONUMORE N°37 · 2015

– La nuova gelateria
sta facendo promozione...
– È quell’incosciente
esibizionista di cui
ti parlavo...

– Se ne parla in tutto il mondo

di questo atterraggio di fortuna...

– Papà, cosa vuol dire

“arrendevole”?

.
vignette di ERNESTO CATTONI

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