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lunedì 8 ottobre 2012

Recenti studi sulle proprietà anti tumorali dell’aloe arborescens

In seguito al mio articolo sulle ​proprietà antitumorali dell’Aloe Arborescens​, sono stata
contattata dallo studioso ​Adelio Alberto Mora​, collaboratore del ​Dottor Paolo Lissoni​, noto
oncologo dell’ospedale San Gerardo di Monza, direttore degli oncologi che hanno realizzato ​i
più recenti studi sull’Aloe Arborescens.
Adelio Alberto Mora ​ha gentilmente aggiornato ​me ed il Dott. Bianchini ​sui ​recenti sviluppi
della ​ricerca anti-cancro sull’Aloe Arborescens attraverso uno studio effettuato nel 2009 che
ha rivelato i benefici dell'aloe arborescens abbinato alla chemioterapia in alcuni pazienti con
carcinoma metastatico in fase iniziale, suggerendo la possibilità di manipolare biologicamente
l'efficacia e la tossicità della chemioterapia attraverso sostanze immunomodulanti endogene o
esogene. Mi ha, inoltre, comunicato anche alcune modifiche alla ricetta anti cancro di Padre
Romano Zago, concordate con il frate missionario.

Lo studio originale è visionabile in lingua inglese qui:


http://iv.iiarjournals.org/content/23/1/171.full.pdf+html ed io voglio condividerlo con voi
riassumendolo brevemente.
Ricerca
Sono stati "studiati" ​240 pazienti con tumori metastatici solidi (cancro al polmone, cancro del
colon-retto, cancro gastrico e cancro del pancreas), che sono stati trattati con chemioterapia
con o senza trattamento dell’aloe.
L’aloe è stato somministrato su una parte dei pazienti per via orale, sia durante che dopo la
chemioterapia, a 10 ml tre volte al giorno senza interruzione ​fino alla progressione della
malattia,
--> a partire da 6 giorni prima dell'inizio della chemioterapia, in una​ miscela costituita da 300 g
di foglie fresche di Aloe, 500 g di miele più 40 ml di alcol 40% (​ricetta di Padre Romano
Zago​).
La Chemioterapia, invece, è stata somministrata settimanalmente.
Le risposte cliniche sono state radiologicamente valutate dopo almeno tre cicli di chemioterapia.
I pazienti sono stati controllati settimanalmente da test di laboratorio di routine.

Risultati
Le percentuali complessive di risposte complete (CR) e le risposte parziali (PR) raggiunte nei
pazienti trattati contemporaneamente con aloe, erano significativamente più alte rispetto a
quelle dei pazienti che hanno ricevuto la chemioterapia da sola (34% vs 19%).
Le risposte complete si sono verificate nel 10% dei pazienti trattati contemporaneamente con
aloe ed in solo il 3% dei pazienti trattati con chemioterapia da sola. Questa differenza era
statisticamente significativa. La malattia stabile (SD) è stata raggiunta nel 31% dei pazienti
trattati solo con chemioterapia e nel 34% dei pazienti che hanno ricevuto una concomitante
somministrazione di aloe. Il controllo della malattia ottenuta nei pazienti trattati
contemporaneamente con aloe ha dimostrato una percentuale significativamente maggiore di
quella riscontrata nei pazienti che hanno ricevuto la chemioterapia da sola (67% vs 50%).
-->
Anche ​la percentuale di sopravvivenza a 3 anni ottenuta nei pazienti trattati
contemporaneamente con aloe era significativamente superiore rispetto a quella
riscontrata nel gruppo di chemioterapia da sola.

L’Aloe è stato ben tollerato in tutti i pazienti ed è stata riscontrata un’ assenza di effetti
metabolici indesiderati.

Inoltre, come illustrato in Fig. 2, il numero medio dei linfociti osservato dopo terapia nei pazienti
trattati contemporaneamente con aloe è stata significativamente superiore a quello osservato
nel gruppo trattato con sola chemioterapia, ​mentre nessuna differenza era stata osservata
prima dell'inizio del trattamento.
Infine, la chemioterapia è stata sostanzialmente più tollerata dai pazienti trattati
contemporaneamente con aloe. In particolare, la comparsa di astenia e/o fatica era
significativamente minore nei pazienti trattati contemporaneamente con aloe che in
quelli che hanno ricevuto la sola chemioterapia (26% vs 46%).

--> Questo studio sembra suggerire quindi che ​l’aloe può essere associato con successo
alla chemioterapia per aumentare la sua efficacia in termini di velocità di regressione del
tumore​ed aumento del tempo di sopravvivenza, ​almeno in pazienti con stato clinico povero a
causa della bassa PS o importanti malattie mediche, in cui l'attività terapeutica di chemioterapia
da sola è generalmente bassa.
La formulazione recente di regimi di biochemioterapia potrebbe rappresentare una
strategia molto semplice e promettente nel trattamento di neoplasie umane.
L'Aloe è una delle piante più importanti per l’attività antitumorale e la proprietà antineoplastica è
dovuta alle ​proprietà antiproliferative, immunostimolanti e antiossidanti.
Oltre all’​Aloe​, si è scoperto che anche la ​Cannabis​ e la ​Mirra ​hanno ​proprietà antitumorali​.
Nonostante le differenze nella struttura chimica delle loro molecole, l'attività antitumorale di
aloe, cannabis e mirra è basata su meccanismi molto simili, costituiti da ​attività
antiproliferativa, immunostimolante, antinfiammatoria e dall’effetto antiossidante​.
In ​cannabis ​e ​mirra​, gli effetti antiproliferativi e immunoinflammatori-modulante sono attribuiti
alle stesse molecole: tethrahydrocannabinol cannabinolo per la cannabis e la T sesquiterpene
cadinol per mirra. Al contrario, l’attività antiproliferativa e gli effetti immunomodulanti dell’aloe
sono principalmente esercitati dall’aloe-emodine, la cui azione oncostatica ha dimostrato di
essere particolarmente evidente contro le cellule tumorali neuroendocrine.

D'altra parte, le proprietà immunostimolanti dell’​aloe ​sono principalmente a carico di


acemannan e ​glycomannan​, la cui stimolazione antitumorale è mediata, almeno in parte, dalla
inibizione di secrezione di interleuchina, con conseguente aumento della produzione di IL-2, che
svolge un ruolo fondamentale nella generazione dell'immunità antitumorale.

Le proprietà antitumorali dell’aloe sono state confermate da diversi esperimenti in vitro e


in vivo rivelando che non dipende solo dal suo effetto immunomodulante, come creduto
fino a poco fa, ma anche da una inibizione diretta della cellula tumorale attraverso la
proliferazione di aloenin e molecole simili.

Il considerevole numero di studi clinici condotti con gli estratti di aloe finora effettuati, tuttavia,
hanno prodotto risultati controversi.

La terapia dell’Aloe è stata particolarmente studiata nel trattamento della ​psoriasi​,


iperlipidemia e ​diabete mellito e può esercitare effetti anticolesterolo ed effetti antidiabetici.
Inoltre, stimola la riparazione delle ferite.
Infine, l’aloe è stato utilizzato per il trattamento della neoplasia ​umana, ​sebbene sono disponibili
solo dati preliminari.
La maggior parte degli studi sono, però, molto limitati da
un punto di vista metodologico, a causa del basso numero di pazienti e la mancanza di
randomizzazione.
Pertanto, il presente studio sull’abbinamento dell’aloe alla chemioterapia, è stato previsto nel
tentativo di studiare l'influenza dell’aloe nei pazienti con cancro a basso stato clinico.
Lo studioso ​Adelio Alberto Mora​, le cui ricerche sono state fatte senza fine di lucro ma solo per
amore e passione per chi soffre di malattie varie, ha anche apportato delle ​modifiche alla
ricetta di Padre Romano Zago​, per adattarla meglio ad alcuni pazienti affetti da patologie
particolari.

Modifiche alla ricetta di Padre Romano Zago


MIELE:
Nella preparazione casalinga della ricetta , informando anche Padre Romano Zago, hanno
diminuito la quantità del ​miele ​da 500g a 150 g , anche se sarebbe meglio mettere solo 50g
di miele in particolare per chi soffre di Diabete ; meglio di tutto sarebbe il ​Miele di Melata (meno
zuccherino); è stata sperimentata anche la ​Stevia invece del miele, che ultimamente ha
sostituito tutti i dolcificanti , ritenuti TOSSICI .
In alternativa è possibile ​sostituire il miele con un frullato di frutta​, meglio di tutti sarebbe
una ​banana ​semi acerba e NON matura, perché i diabeti possono sopportarla molto bene
dato che gli zuccheri non si sono ancora formati ( Scoperta brasiliana).

GRAPPA:
Invece della ​Grappa o del Whisky (peggio il Cognac che è astringente), aggiungere la
spremuta di mezzo limone (confermato anche da Padre Romano Zago via e-mail ), che è
anche un ​antiacido per eccellenza ed un ​antitumorale naturale (questo, in particolare per chi
non può assumere alcolici).

PREPARAZIONE:
Per quanto riguarda la ​procedura​, le foglie ​NON devono essere frullate, ma ‘passate’ con un
normale ‘passa pomodoro’ .
Questo perché, se le foglie vengono frullate, il perno centrale del frullatore, con l’alta velocità,
raggiunge una temperatura superiore ai +70° gradi, che può alterare alcune proprietà dell’Aloe.
Diverso il caso, se si possiede un Bimby Worwerk, che non và in surriscaldamento alla velocità
10.
Quindi dopo il ‘passato’ delle foglie, mescolarle con il miele o la Stevia e con il limone.
Questa particolarità fu riscontrata da un ingegnere chimico ed Adelio Alberto Mora, quando nel
1983 iniziarono lo studio di un progetto di grandi dimensioni per la coltivazione e la lavorazione
dell’Aloe in Venezuela. Progetto non realizzato per ragioni burocratiche con il governo
venezuelano.

Ma vediamo ora perché l’Aloe Arborescens e non l’Aloe Vera?


Le differenze delle percentuali dei componenti tra l’Aloe Vera e l’Aloe Arborescens, hanno
determinato la decisione di preferire l’Aloe Arborescens all’Aloe Vera, per lo studio del gruppo
del dottor Paolo Lissoni, quale componente ‘naturale’ per la terapia e la cura di alcune forme
tumorali .

Aloe Arborescens Aloe Vera


Prolina 113,00 17,00
Tirosina 19,97 14,00
Fenilalanina 17,33 14,00
Istidina 21,37 14,00
Arginina 19,00 14,00
Triptofano 57,60 30,00
Serina 20,69 20,00

Per oggi è tutto. Se avete altre domande o curiosità, non esitate a chiedere.

LEGGI ANCHE:

L'ALOE RIMEDIO NATURALE CONTRO CANCRO E TUMORI

RICETTA ANTI CANCRO DI PADRE ROMANO ZAGO

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A.P.

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Pubblicato da​ ​Anna Pernice​ ​a​ ​11:20​
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Etichette:​ ​alimentazione anticancro​,​ ​alimentazione antitumorale​,​ ​proprietà alimenti​,​ ​proprietà
anti tumorali dell'aloe​,​ ​recenti studi aloe arborescens​,​ ​ricetta padre romano zago​,​ ​studi dott.
paolo lissoni

11 commenti:

1.
2. Anonimo​17 ottobre 2012 23:32
3. Condivido, io affetto da tumore e trattata da chemioterapia presso Aviamo utilizzo aloe
arborescens di una azienda del torinese che la importa dal brasile. Sono cessati gli
effetti collaterali della chemio, non ho nausea, vomito e mucosite e mi sento in piene
forze. Fate attenzione a comprare un prodotto puro e di aloe arborescens brasiliana, la
comune aloe vera delle erboristerie è poco efficace
4. Rispondi
5. Risposte

a.
b. Anna Pernice​17 ottobre 2012 23:45
c. Grazie anonimo per aver condiviso con noi la tua esperienza!
d. Rispondi

6.
7. Anonimo​17 ottobre 2012 23:51
8. l'aloe arborescens è molto costosa, ma veramente efficace. Io la abbino al miele di
zafferano. Quale tipo di miele consigliate tra quelli normali e non per diabetici?
9. Rispondi
10. Risposte

a.
b. Anna Pernice​18 ottobre 2012 09:15
c. Ciao, per i diabetici sconsigliamo l'uso del miele da sostituire con la Stelvia o con
dei frullati di frutta. Cmq il tipo di miele meno zuccherino e più adatto per i
diabetici non gravi è il miele di melata.
d. Rispondi

11.
12. Anonimo​23 novembre 2012 11:45
13. ma se si compra la pianta di aloe arborescens dal fioraio, si puo' preparare aloe efficace
con ricetta Zago? e le foglie vanno usate tutte intere senza le piccole spine laterali,
giusto? o solo la polpa? grazie
14. Rispondi
15. Risposte

a.
b. Anna Pernice​23 novembre 2012 12:06
c. Certo! Si accerti però che si tratti di aloe arborescens e non aloe vera! Le foglie
vano usate tutte intere togliendo solo le spine laterali. Mi raccomando, non le lavi
ma le pulisca solo con un panno asciutto!
d. Rispondi

16.
17. Arnolfo​30 marzo 2013 14:40
18. Ho avuto problemi comprando la pianta di aloe arborescens, mi sono rivolto all'azienda
agricola di Marsala , ho seguito la ricetta , dopo qualche giorno mi si è irritato il colon , io
ho anche i diverticoli ma facendo chemio non sapevo come fare, poi ho trovato grazie al
Sig. Emanuele di Ivrea , il cui padre è affetto da neoplasia al duodeno il succo di Aloe
superiore di Ghignone me ne sono fatto inviare 12 bottiglie , oggi mi sento benissimo.
Nel frullato fatto da me non riuscivo ad estrarre la molecola dannosa chiamata ALOINA,
nel prodotto spremuto a freddo della ditta piemontese oltre tutto c'è aloe arborescens
brasile, aloe ferox ed aloe chinensis un composto impressionante per la forza che ha
generato. Gli stessi oncologi del centro di Aviano si sono impressionati e mi hanno
invitato a continuare con l'aloe arborescens superiore. Volevo fare questa precisazione
per aiutare coloro che erroneamente preparano l'aloe in casa , grazie per lo spazio
19. Rispondi
20. Risposte

a.
b. Anonimo​14 aprile 2013 11:46
c. Ciao,come mio padre ha il cancro al polmone sinistro e vorrei provare con il
succo di ALOE, mi puoi dire come mettermi in contatto con il sig che ha aiutato
anche te con il succo.Grazie

d.
e. Anna Pernice​15 aprile 2013 09:33
f. Ciao, mi dispiace molto per tuo padre! Puoi comunque approfondire l'argomento
sull'aloe arborescens comprando il libro di Padre Romano Zago: "Di Cancro si
può Guarire". Costa solo € 15,00 ! :)
g. Rispondi

21.
22. Anonimo​17 aprile 2013 11:43
23. Ti posso fornire il telefono di Emanuele 3463778280 , in bocca al lupo
24. Rispondi
25. Risposte

a.
b. Anna Pernice​17 aprile 2013 11:47
c. Chi è Emanuele?

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