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PIETRO LUNARDI Docente Université di Firenze PROGRESSO TECNOLOGICO NELU'UTILIZZO DEGLI ‘SPAZI SOTTERRANEL ‘Oggi quando si parla diricavare spazi nel sottosuolo di centri urbani si @ portati sempre di pit a pensare a scavi a foro cieco piutosto che a cielo aperto per una serie di motivi: a) @ sempre pit dificoltoso, nei centri urbani, interfer recon ltraffco di superficie gi al limite del collasso; b) apertura di cantieri per scavi a cielo aperto in zona metropoltana produce disservizi e danni di cui non @ facile valutare i cost reali diretti ed indireti, che dovrebbero essere tenuti in conto in sede di con- frontitra costi di scavo a foro cieco ed a cielo aperto; i progressi compiuti in campo di progettazione di ‘opere in sotterraneo, sopratutto per quanto concer- ne il calcolo numerico, permettono di affrontare la realizzazione delle stesse opere con minor alea di r- schio e con la possibilta di pianificare il lavoro sia in termini di costi che di tempi esecutivi; il progresso tecnologico in fatto di sistemi di scavo e tecniche di consolidamento permette di afirontare tutte le situazioni di scavo a foro cieco anche nelle condizioni geotecniche pit delicate, arrecando il mi rnimo disturbo alle strutture superfciali preesistenti; il calcolo numerico nel campo della progettazione, cone modellazioni matematiche sempre pi raffina- te, e le tecnologie avanzate nel campo della costru- Zione, hanno contributo a ridurre i cost delle opere in sotterraneo avvicinandolia quelli delle stesse ope- re eseguite a cielo aperto, ‘Oggi progettare ur’ opera in sotterraneo in un centro urbano vuol dire saper prevedere e saper regimare ife- nomeni deformativi. | fenomeni deformativi nel caso dei terreni scioki, che sono quelli che purtroppo carat- terizzano i sottosuoli dei principali agglomerati urbani diltaia: da Milano a Roma, da Bologna a Firenze, da Genova a Napoli ¢ Catania, tutte citta dove si stanno progetiando metropolitane ed opere di servizio nel sot- tosuolo, il progetisa sa gid in partenza che non pud non deve accettarli. Quindi fin dal momento della pro- sgetiazione egli deve organizzarsiin maniera non solo da prevederli in anticipo ma anche da evitarli e bloccari prima del loro insorgere perché il fenomeno deformati- Yo in terreni scioli in centri urbani, accettato anche mi- ‘nimamente, vuol dire collasso del cavo e quindi collas- 0 € crollo delle opere in superficie. °) @) e) Quando definiamo sciolti terreni det nostti centri ur- bari intendiamo che mancano di coesione. Mancare di coesione vuol dire che quando si aprono gli scavi non ud instaurarsi | ceffetto arco» necessario per autopor- tanza del cavo. Questa autoportanza, non avendo la possibilta di innescarsi naturalmente, bisogna creaela artificialmente, con tecnologie nuove: tecnologie di preconsolidamento o di presostegno. In definitiva progettare significa diagnosticare i feno- meni deformativie saper produre una terapia per con- tener ed annullari. Che strumenti abbiamo a disposizione per consegui- re questo obiettivo? Se nela fase di dlagnosiabbiamo a disposizione st ‘menti nuovi di previsione dei fenomeni deformativi cal- coli con le linee caratteristiche, modell agli elementif- nit, calcoli numeric in generale, in quella di terapiaab- biamo al strumenti di regimazione, che ci permettono di contenere e bloccare quest fenomeni deformativifin dalnizio. Passiamo brevemente in rassegna tutti questi stru- ment la cui tecnologia é stata in gran parte sviluppata in Italia € che adesso stiamo esportando in tuto il mondo. Sono tecnologie interessant, nuove, che hanno vera mente rialtato quello che é il modo di progettare e co: struire opere in otterraneo. Innanzituto ricordiamo le tecnologie tradizional: ci tiferiamo al sistema delle iniezioni tradizional (ig. 1) cseguite in avanzamento dallnterno di un curicolo praticato in asse alla futura galleria, Sicreano cosi delle aureole di gusci di terreno consolidate dello spessore medio, per gallerie de’ordine di dieci met di diame: tro, di tre metr: circa un terzo di diametro. Fe 113 114 Questa tecnologia @ stata impiegata per il passante ferroviario di Milano, la cui galletiacorrente @ stata ese- guita previo scavo di un cunicolo pilota da cui sono sta- te eseguiteiniezion radial di tipo tradizionale al contor no dello scavo definitivo. La fig. 2 mostra il cunicolo pi- Jota i tubiusati per Ie iniezioni radial al contorno, e com me il terreno inizialmente sciolto abbia raggiunto una ceria consistenza Inaltemativa & possibile operare dall'alto, cid in ver ale, creando il preconsolidamento dalla supericie per poi eseguire in sicurezza lo scavo della galleria Un’alra tecnologia che é stata messa a punto in que sti anni proprio da not italiani & quella del jet-grouting in orizzontale. Essa consiste nella creazione in avanza- mento di gusci di terreno di buona resistenza eseguit per accostamento di colonne di terreno consolidata in maniera da precontenere il terreno ole il fronte di avanzamento (vedi fig. 3). In questo modo & poi poss bile eseguire lo scavo proteti dal guscio e quind in con dizioni di stabi, La fig 4 sriferisce ala galleria Campiolo», scavatain detrito, dove si realizzata la prima applicazione al mondo della tecnica di preconsolidamento. mediante jet-grouting in orizzoniale. La figura mostra il fronte del- la galleria ¢ le colonne di terreno teattato, Fie Le figg. 5 @ 6 si riferiscono invece ad un sottopasso autostradale in corso di realizzazione in Brasile, nella «itta di Campinas: due gallerie da 15 mets di diametro, sotto lo scalo ferroviario con due metri e mezzo di co- ppertura, in terreni sabbiosi, in falda. E certamente una delle condizioni peggiori in cui si possa operare ed & sata affrontata e superata con il sistema jet-grouting in corizzontale. Si vedono gli accessi alle due galleriee im- bocco della galleria, addiritura di diciassette metri di diametro. Nonostante la copertura di soli due metri e ‘mezzo il tralfico ferroviario non & mai stato interrotto. ‘Anche il jet-grouting pud essere eseguito, in alternati= va, dall'alto, in verticale. La fig. 7 mostra lo schema di un‘applicazione di questo tipo fatta dag italiani per la ‘metropolitana di Singapore dove il problema era cost- tuito dalle agile, molto alterate nella parte superficiae, poggianti su roccia. La parte pit scura@ il preconsolida- mento eseguito, appunto, con il sistema jet-grouting in verticale prima di eseguire lo scavo. Unaltro sistema di preconsolidamento e preconteni= mento, importato e perfezionato in Italia recentemente, & quello del pretaglio meccanico (fig. 8), che sfrutta azione di una machina munita di una grossa lama che taglia, in avanzament, il terreno al contomno del profilo del futuro scavo. Si realizza cosi una fessura sul perime: tro del fronte che sara riempita successivamente con spritz-beton fibrorinforzato. Si ottengono in pratica dei ‘tegoli» profondi tre metri e mezzo e sovrapposti uno sullaltro che proteggono il fronte e lo scavo in avanza- mento permettendo di ottenere la stabilizzazione del ‘avo ancora prima di scavarlo. La fig, 9 mostra la mac- china usata per praticare il pretaglio, INIEZION| TRADIZIONAL DAL PIANO CAMPAGNA Fe aallerie dal diametro di circa dieci metri si ® passat a spessori di sessanta, settanta centimeti con il sistema jet-grouting in orizzontale ed a spessor di quindici cen- timetticonil pretaglio meccanico (fig. 10). Questo vuol dire che le tecnologie che abbiamo a disposizione ci permettono, a parita di energia impiegata, di concen- traa in spazi sempre piu piccolottenendo incrementi i tesistenza sempre piu significa. 51@ passat infatti, dalla resistenza di 15 + 20 kg/cma del terreno consolidato con il sistema tradizionale, are- sistenze dellordine dei 50 + 60 kg/cmq del terreno consolidato mediante jet-grouting, a resistenze del- Hordine dei 150 kg/cmg con il pretaglo meccanico, Questo ci consente oggi di contenere lo spessore dei consolidamentie di affinare sempre pil le tecniche di avanzamento ottenendo gl stess effet da un punto a Vista statco a parita di cost, anzi forse anche con cost ridott ‘Adesso vediamo rapidamente cosa vuol dite ricavare srandi spazi, cioé grandi luc in sotterraneo. La fig. 11 il PRETAGLIO MECCANICO Fe. i sembra interessante sottolineare che conil passare degli anni e con il conseguente perfezionamento delle tecnologie d’intervento si ridotto lo spessore necessa- fio per consolidare il terreno attorno ad una galleria: dai tte metri circa necessari con le iniezioni tradizionali per lusta Vevoluzione dei sistem lavoratviimpiegati per r= cavare grand luc in centri urban I sistema pitt antico, cui si ricorre a tutoggi dove & possibile, prevede di realizzare delle trincee a cielo apert, costuie ttt le strutture inteme e poi icoprre. In questo modo si sono ricavate luci in sotterraneo mpi fino a circa 20 + 30:m. Questo tipo di lavorazio- ne ha Vinconveniente di provacare molti dsservizi al trafico in superficie e quindi anche moki costi non valu- tabil, ma certamente eleva U sistema Anversa, adottato per la costruzione della metropolitana nelf'omonima cit, permette direalizza- re a foro cieco luc fino a diciotio metr. Si realizza cre- ando due piccole gallere lateral, da queste vengono spint, con il sistema dello spingitubo, dei tubi prefrab- bricatiche, una volta inf, ventono armat riempit di calcestruzzo. Dalle stesse galleriesirealizzano anche diaframmi che poi devono sostenere i tubi stessi. Que- Sti, accostati uno allio, costituiscono il tetto sotto i ‘quale, po), si scava Fopera UcArco Cellulare> @ una tecnologia nuovissima. Essa nasce dallassemblaggio ditecniche conosciute: fo spin- 115 116 SCAVO. A CIELO PERTO SISTEMA" ANVERSA BOR ETONTALE GEASS Fe 10 SCAVO A FORO CIECO ARCO CELLULARE = ae 1 i Z ~ ™~ | | | bard be Fe 1 situbo, che ad Anversa veniva eseguitoin senso trasver- sale, in questo caso viene eseguito in senso longitudina- le alla galeria, parallelamenteallase. La fg. 12 mostra la Stazione Venezia del passante ferroviari, in conces- sione alla Metropolitana Milanese S.p.A., per la cui rea- lizzazione sista applicando pera prima volta al mondo questo sistema tecnologico. Si tratta di una galleria di ‘venta met di diametro, con quattro metri di copertura € falda quasi a ivello del rene. € una delle condizioni ppeggior in cui si possa operare. Un‘opera del genere no ad ier era consideratairealzzabile. La tecnica det {'eArco Cellulare> invece ne ha permesso la realizzazio- ne addiritura senza alcuna interruzione del trafico superficie. Accanto @ riportata la sezione tipo della gal- leria corrente di 8 m di luce. Dal confronto scaturiscono cevidenti le dimension’ eccezionali della galleria della Stazione Venezia UArco Cellulare» viene costruito in pi fas successi- ve (ig, 13): 2) consolidamento, da un cunicolo centrale di servizio, del terreno al perimetro delle future gallere lateral i ata 118 SSS RSS Lo a . ii b) scavo in due fasi delle galerie laterali e completa- mento del consolidamento del terreno su tutto il pe- rimetro della galleria di stazione, quindi getto dei piediti in ca. realizzazione da un pozz0 di spinta, con il metodo dello spingitubo, di 10 microtunnels costiuiti da tubi inca. di 2.1 di diameteo; scavo di gallerie di collegamento ta i microtunnels ¢ ‘ra questi e le gallerie laterali. Questi collegamenti Costituiscono il cassero entro cui si realizzeranno gli archi cellular; €) armatura e getto degli archi e dei microtunnels; 4). scavo in pil fasi della galleria di stazione e contem- Boraneaesecuzione dele fitue spercial della 8) scavo e getto a campioni dell'arco rovescio. Questa struttura & da considerarsi non un preconsoli-

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